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1 `çåíéåìíá=é=éêçí~öçåáëíá=çéäädáåíê~ííéåáãéåíç=íéäéîáëáîç=áå=pîáòòéê~= oáëééííç=çéá=åêáíéêá=èì~äáí~íáîá=åéäädçññéêí~=çdáåíê~ííéåáãéåíç=çéää~=ppo= Oltre a stabilire un mandato di programma per la televisione pubblica in Svizzera, la nuova concessione rilasciata alla SSR dal Consiglio federale definisce quattro criteri di qualità relativi ai programmi. Da un lato, la SSR è tenuta a pubblicare e documentare i suoi sforzi tesi a soddisfare le esigenze in materia di qualità; dall altro, l'ufcom commissiona analisi indipendenti della qualità del programma. Il presente studio si focalizza sui risultati emersi dall'analisi dell'offerta d'intrattenimento della SSR. È stata esaminata la struttura del programma e sono stati intervistati i redattori responsabili delle trasmissioni d'intrattenimento. Come base comparativa, sono state prese in considerazione anche le offerte di 3+ e delle principali emittenti dei Paesi vicini (ARD, ORF1, RaiUno, france2, RTL, Sat.1, Canale5, TF1, M6). Questo studio considera le trasmissioni d'intrattenimento che non presentano alcun riferimento immediato alla realtà (fiction) e quelle che si riferiscono alla realtà, ma sono state messe in scena dall'emittente (non fiction). Questa definizione non corrisponde esattamente alla descrizione fatta nel rapporto SSR sul programma o all'analisi generale del programma. Motivo per cui i confronti devono sempre prendere in considerazione le differenti categorizzazioni. Risultati Analisi strutturale Le emittenti della SSR diffondono meno trasmissioni d'intrattenimento (51 %) rispetto a quelle estere esaminate (69 %). Nella fascia di prime time la proporzione è leggermente maggiore su tut ti i canali: 52 % alla SSR, 74 % nelle altre emittenti. SF zwei (80 %) e ORF 1 (84 %) presentano la percentuale più elevata tra i canali del servizio pubblico. In media, le trasmissioni d'intrattenimen to sono composte al 62 % da fiction e al 38 % da non fiction. Ad eccezione delle emittenti italia ne, la fiction domina dappertutto. Le serie televisive, con una media del 61 % tra le emittenti analizzate, rappresentano il prodotto principale tra le trasmissioni di fiction. Nel confronto, i canali della SSR si distinguono attraverso un'elevata quota di film cinematografici. Dall'analisi delle fonti emerge inoltre che solo l'8 % delle fiction diffuse dalla SSR sono tratte dalla trama di un libro, e l'autore non è quasi mai svizzero. L esigenza prescritta dalla concessione di considerare la letteratura svizzera, deve dunque trovare spazio in altre parti del programma. Nella categoria non fiction di tutte le emittenti prevalgono invece le trasmissioni di varietà (84 %). Su questo punto, i canali della SSR si differenziano solo minimamente dalla concorrenza com merciale ed estera; solo la reality TV è meno presente. In Svizzera, l'11 % dell'intrattenimento kçîéãäéê=ommv= = 1

2 non fiction è costituito da format adattati o sotto licenza. SF1 presenta una quota nettamente più elevata (29 %). In questa categoria d'intrattenimento, il commercio dei format sembra giocare un ruolo meno importante di quanto previsto. È stato generalmente difficile ottenere informazioni sui canali d'approvvigionamento. Tuttavia, si constata che, a differenza di quelle dei Paesi grandi, le emittenti dei piccoli Paesi raramente com prano le fiction direttamente presso le case di produzione. Per quanto riguarda le non fiction, in vece, le emittenti svizzere si rivolgono spesso (80 %) direttamente alle case di produzione. Le e mittenti dei piccoli Stati tendono a produrre meno trasmissioni e ad acquistarne di più su licenza. Unica eccezione: SF1, il cui programma è composto al 70 % da trasmissioni proprie. Le fiction sono generalmente acquistate su licenza (77 %), mentre le non fiction sono spesso autoprodotte o commissionate (87 %). Solo le emittenti tedesche e SF1 producono anche molte fiction in proprio (SF1 40 %). SF1 si distingue dunque dalle altre emittenti della SSR, proponendo al pubblico una quota elevata di trasmissioni prodotte in proprio. Intervista ai redattori La figura del redattore di trasmissioni d intrattenimento è molto eterogenea. La maggior parte dei redattori possiede un titolo universitario, tuttavia non è richiesta alcuna formazione specifica e sono rari i corsi che preparano esplicitamente a questa attività. Tra le emittenti del servizio pubblico e quelle commerciali le differenze sono minime. Il mestiere di redattore è poco professionalizzato: i redattori imparano facendo pratica sul posto. La SSR si distingue tuttavia per corsi di formazione e perfezionamento interni ritenuti più completi. Questa professione esige innanzitutto competenze coordinative e organizzative. I redattori considerano il loro un mestiere creativo e individuano tre tipi di orientamento nel loro ruolo. Presso le emittenti commerciali domina l'orientamento al mercato, in quelle del servizio pubblico prevale l orientamento all'interesse generale, mentre l'orientamento alla professionalità è un elemento essenziale per entrambe. I redattori della SSR notano una sproporzione tra volere e potere: gli o biettivi commerciali sono apparentemente raggiunti in larghissima misura, mentre quelli di interesse generale faticano ad arrivare ai livelli auspicati. Il mandato di programma e le sue rispettive interpretazioni da parte delle singole organizzazioni si ritrovano anche nelle descrizioni spontanee dei punti d'orientamento essenziali. Il mandato di programma o perlomeno le sue singole interpretazioni sembrano ben recepiti internamente Per i redattori della SSR, i quattro criteri di qualità enunciati nella concessione incidono fortemente sulle decisioni relative ai programmi. I relativi indici hanno raggiunto sistematicamente valori più elevati di quelli concernenti la redditività o la sensibilità artistica. Tuttavia, la pianificazione del programma sembra essere leggermente più importante degli aspetti legati alla pertinenza. In tal kçîéãäéê=ommv= = 2

3 senso, i redattori della SSR si distinguono poco dai loro colleghi del servizio pubblico nei Paesi vicini. Rispetto alle emittenti commerciali, i redattori della SSR sembrano dare più importanza ai criteri di qualità fissati nella concessione; si preoccupano meno della redditività, ma danno più spazio alla loro sensibilità artistica. Valutazione secondo i criteri della concessione Senso della responsabilità Rispetto alle emittenti pubbliche dei Paesi vicini, l'offerta d'intrattenimento della SSR presenta una maggiore varietà di temi d interesse pubblico e una scelta più ridotta di argomenti di carattere privato. In quanto ai generi, l'offerta della SSR è meno variegata, soprattutto nella non fiction. La SSR è invece esemplare nell'adeguare le sue trasmissioni agli audiolesi e agli ipovedenti. Le non fiction sono però nettamente meno accessibili a questi gruppi della popolazione, e si riscontrano anche differenze notevoli tra le regioni linguistiche. In Svizzera non esistono limitazioni dell orario di diffusione a tutela dei giovani. Tuttavia, l'offerta della SSR soddisferebbe pienamente gli standard dei Paesi vicini, se questi dovessero essere applicati nel nostro Paese. I redattori della SSR risultano essere molto più indipendenti dagli interessi commerciali rispetto ad altre e mittenti. Non si osserva alcuna influenza della politica né di associazioni. I redattori della SSR considerano la swissness prescritta nel mandato di programma un criterio essenziale. Lo stesso vale per 3+, e si può dunque supporre che l accento posto sul riferimento delle trasmissioni alla Svizzera sia sensato anche in un ottica commerciale, per distinguersi dalla concorrenza estera. La cooperazione con i realizzatori cinematografici svizzeri si concretizza nel Pacte de l audiovisuel. Tuttavia, la posizione predominante della SSR come committente porta a rapporti di dipendenza all interno del settore, che ostacolano l'autonomia creativa delle case di produzione. Nel campo delle non fiction, la SSR fatica ad attribuire mandati all'industria audiovisiva svizzera indipendente. I redattori dubitano della competenza delle case di produzione, d'altro canto non sono disposti a contribuire a un trasferimento di know how. Malgrado ciò, la SSR non fatica a raggiungere le quote di produzioni svizzere ed europee richieste. Rilevanza Analogamente alle altre emittenti considerate, anche per la SSR la rilevanza è il criterio che incide maggiormente nelle decisioni relative ai programmi. Non è tuttavia intesa in modo normativo, ma piuttosto in quanto rilevanza concreta presso il pubblico. I redattori della SSR si preoccupano della rilevanza ma vogliono vederla in un contesto diverso da quello informativo. Contrariamente al giornalismo d intrattenimento, qui gli attori rilevanti giocano un ruolo marginale. Le personalità locali sono sottorappresentate rispetto ai Paesi vicini. Nelle sue trasmissioni d'intrattenimento, kçîéãäéê=ommv= = 3

4 la SSR non tratta i temi considerati importanti dalla popolazione, quali disoccupazione o salute, mentre parla troppo di criminalità e poco di argomenti economici e sociali. Professionalità (giornalistica) e credibilità Al pari delle altre emittenti, drammaturgia e qualità di concezione sono criteri di selezione importanti per i redattori della SSR. Rispetto agli altri, i redattori della SSR sono però più sensibili alla credibilità intesa come coerenza. Alcuni limiti appaiono tuttavia nelle coproduzioni con l'estero o nelle trasmissioni ottenute attraverso il bartering. Discussione Generalmente una maggiore qualità implica un aumento dei costi, tuttavia i mezzi della SSR sono limitati. I redattori della SSR hanno un approccio pragmatico che punta a raggiungere la massima qualità mantenendo fisso il budget. Non cercano di raggiungere uno standard assoluto di qualità, ma di fare del loro meglio con i mezzi a disposizione. La concessione non impone standard di qualità assoluti, cosicché questo modo di procedere può essere considerato legittimo e volto a massimizzare i profitti. Tuttavia, diventa problematico quando entrano in collisione obiettivi diversi, tutti provenienti dal mandato di programma. Né la concessione né le relative spiegazioni prevedono una gerarchia degli obiettivi contenuti nel mandato di programma: la swissness prevale sull'educazione o sull intrattenimento? Nel campo dell'intrattenimento, le prescrizioni contenute nel mandato di programma sembrano essere ben attuate. In quanto alla collaborazione con l'industria audiovisiva indipendente in Svizzera, la SSR dimostra meno impegno che in altri campi. I redattori della SSR riconoscono un deficit di competenze in questo settore, ma non sono tuttavia disposti a contribuire ad un aumento del know how attraverso mandati propri. I redattori si chiedono se devono pensare alla varietà e all innovatività delle proprie produzioni, come richiesto, o piuttosto alla varietà e all innovatività dell intero settore. La differenziazione dei risultati secondo il tipo di programma mostra che il mandato di programma viene suddiviso in aspetti parziali, ognuno dei quali si rivolge a singole parti del programma e alle rispettive redazioni. Ci si pone dunque la domanda se ogni singola trasmissione o l intera categoria dell intrattenimento debba soddisfare i requisiti di qualità. La seconda opzione è problematica in quanto l intrattenimento della SF ad esempio non si ritrova solo nella divisione intrattenimento ma anche nella divisione cultura (film televisivi) e in quella informativa ( glanz & gloria ). La qualità non sarebbe dunque un ideale da collocare nel lavoro redazionale quotidiano ma nella pianificazione e nel coordinamento dei programmi. Il sondaggio mostra che i redattori sono orientati ai loro slot di programmi, e percepiscono solo vagamente il significato della propria trasmissione o divisione in seno alla programmazione complessiva. kçîéãäéê=ommv= = 4

5 A differenza della figura del giornalista, il mestiere del redattore televisivo è poco professionalizzato. Pertanto l orientamento alla qualità non può essere garantito da standard di etica professionale. Sarebbe dunque auspicabile che i redattori televisivi ricevessero una formazione che trasmetta criteri di valore e orientamenti già prima o all'inizio della carriera professionale. Questo permetterebbe di ancorare l orientamento alla qualità e di rendere la qualità di un programma meno dipendente dalle linee guida elaborate dai quadri dirigenziali. Offerte come quelle di FO CAL dovrebbero essere ampliate con programmi non fiction, e lo scambio del sapere dovrebbe andare di pari passo con la riflessione sulla qualità. Le linee guida distribuite in seno alla SSR dovrebbero essere accompagnate da alcuni esempi di best practice: ciò permetterebbe, infatti, ai redattori di farsi un idea concreta per la realizzazione delle linee guida. kçîéãäéê=ommv= = 5

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