Smaltimento rifiuti speciali

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Smaltimento rifiuti speciali"

Transcript

1 Titolo: File: _ed1_rifiuti.doc applicativo word03

2 INDICE 1. Scopo 3 2. Campo di applicazione 3 3. Riferimenti 3 4. Definizioni Definizioni Abbreviazioni e sigle 5 5. Competenze e responsabilità 5 6. Testo Generalità Rifiuti speciali Casi particolari Archiviazione dei documenti 7 7. Deroghe eccezioni e limitazioni 8 8. Registro delle modifiche 8 9. Allegati Registro carico/scarico rifiuti speciali Formulario rifiuti Modello MUD 11 Edizione n. 1 data pag. 2/13

3 1. Scopo Definire compiti e responsabilità nell attività riguardante lo smaltimento dei rifiuti prodotti dal Consorzio, in accordo a quanto previsto dalla legislazione attualmente vigente in materia. 2. Campo di applicazione Tutte le Funzioni e Unità del Consorzio che nell espletamento delle loro attività producono rifiuti. 3. Riferimenti Norma UNI EN ISO 9001:2008, punti 6.3, 6.4 Leggi D.Lgs n. 22 del 5 febbraio 1997 (integrato dal Dlvo 389 8nov97) DPR n. 254, 15/07/2003: Regolamento recante disciplina della gestione dei rifiuti sanitari a norma dell'articolo 24 della legge 31 luglio 2002, n. 179 Legge n. 70, 25/7/1994, Norme per la semplificazione degli adempimenti in materia ambientale, sanitaria e di sicurezza pubblica, nonché per l'attuazione del sistema di ecogestione e di audit ambientale (MUD) DM :Modifiche ed integrazioni al decreto 17 dicembre 2009, recante: «Istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi Edizione n. 1 data pag. 3/13

4 dell'articolo 189 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e dell'articolo 14-bis del decreto-legge n. 78 del 2009 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 102 del 2009». DM : Istituzione del sistema di controllo della tracciabilita' dei rifiuti, ai sensi dell'art. 189 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e dell'art. 14-bis del decreto-legge n. 78 del 2009 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 102 del Definizioni 4.1. Definizioni Termine Contenitore per rifiuto speciale Detentore Ditta autorizzata alla raccolta ed al trasporto dei rifiuti speciali RadioImmunoAssay (RIA) Rifiuto Significato Apposito contenitore, opportunamente identificato, destinato al contenimento dei rifiuti speciali solidi o liquidi Il produttore dei rifiuti o la persona fisica o giuridica che li detiene Azienda autorizzata con dd.aa. alla raccolta e trasporto dei rifiuti speciali, speciali ospedalieri (Sanitari pericolosi) ed iscritta all Albo Nazionale delle imprese esercenti servizi di smaltimento rifiuti Tecnica analitica impiegata nel settore analitico della chimica clinica che prevede l impiego di isotopi radioattivi (Es. 125 Iodio) Qualsiasi sostanza od oggetto che rientra nelle categorie riportate nell allegato A del D.Lgs n. 22 del 5/2/97 e di cui il detentore si disfi o abbia deciso di disfarsi o abbia l obbligo di disfarsi. art. 6 comma1 lettera a) del D.Lgs n. 22 del 5/2/97 Rifiuti urbani Sono quelli indicati all art. 7 comma 2 del D.Lgs n. 22 del 5/2/97 Rifiuti speciali Sono quelli indicati all art. 7 comma 3 del D.Lgs n. 22 del 5/2/97 Rifiuti speciali pericolosi Nota: Art. 7 lettera h) i rifiuti derivanti da attività sanitarie Sono pericolosi i rifiuti non domestici precisati nell elenco di cui allegato D(D.Lgs n. 22 del 5/2/97) sulla base degli allegati G,H,I del D.Lgs 08/11/97. Smaltimento Operazioni previste nell allegato B del D.Lgs n. 22 del 5/2/97 Edizione n. 1 data pag. 4/13

5 Termine Significato Smaltitore autorizzato Soggetto in possesso di apposita autorizzazione di smaltimento e/o riutilizzazione della specifica tipologia di rifiuto, iscritto in apposito Albo Nazionale delle imprese esercenti servizi di smaltimento. Nota: Per un maggiore dettaglio delle definizioni si rimanda alle leggi citate al punto 3(Riferimenti ) della presente procedura Abbreviazioni e sigle Di seguito sono esplicitate le sigle delle posizioni organizzative del Consorzio coinvolte in questa procedura. Sigla DIR SEGR/ACC DIR/TEC TEC/LAB MED INF AUS Significato Direzione Segreteria accettazione Direzione Tecnica Tecnico Consorzio Medico prelevatore Infermiere Addetto pulizie 5. Competenze e responsabilità Sono riportate nel testo della procedura, in corrispondenza dello sviluppo delle azioni. 6. Testo 6.1. Generalità Le attività di un Consorzio di analisi cliniche portano alla produzione di una serie di rifiuti così classificabili: Rifiuti urbani Edizione n. 1 data pag. 5/13

6 Rifiuti speciali dal punto di vista dello stato fisico, in: Solidi Liquidi e secondo le caratteristiche di pericolosità, in: Pericolosi Non pericolosi I rifiuti urbani sono rifiuti assimilabili ai rifiuti domestici e vanno trattati come tali. Questa procedura disciplina, quindi, le attività che riguardano il trattamento dei rifiuti speciali e generati dal Consorzio, cioè nella sua struttura centralizzata e nei suoi Punti Prelievo Rifiuti speciali In laboratorio questi rifiuti vengono generati in tutti le fasi del ciclo produttivo: Prelievo Campionamento Analisi Di seguito vengono indicati alcuni esempi di questi rifiuti, il loro stato fisico ed in quale fase vengono generati: STATO FISICO RIFIUTO FASE DEL PROCESSO Solido Liquido Cotone idrofilo/garze Tamponi, multipunture intradermica Siringhe/aghi/porta-aghi Puntali per il prelievo dei campioni Provette con siero/plasma Piastre e materiale biologico di microbiologia Vetrini da microscopio Provette e cuvette degli analizzatori Prelievo Campionamento Analisi Tutti i liquidi provenienti Analisi Edizione n. 1 data pag. 6/13

7 dagli analizzatori I rifiuti solidi generati in ogni singola fase del processo vengono raccolti in appositi contenitori (per rifiuti speciali solidi), predisposti nella sala stessa dove vengono generati (Sala prelievo, Sala analisi etc.), dalla persona che li ha generati (MED,TEC/LAB etc.), che provvede anche alla loro chiusura, quando è ultimato il riempimento. Per la raccolta degli aghi delle siringhe usate, e più in generale per tutti i rifiuti in grado di pungere, perforare i normali sacchi di plastica, devono essere usati contenitori con pareti rigide. I rifiuti liquidi provengono esclusivamente dalle apparecchiature analitiche. Tali rifiuti sono smaltiti da ditta specializzata ed autorizzata. È compito di DIR/LAB: assicurare, con il supporto della/e ditta/e esterna/e incaricata/e, la registrazione delle operazioni di carico/scarico nell apposito registro (all.9.1) e la compilazione dell apposito Formulario Rifiuti (all. 9.2) necessario per il trasporto ed il conferimento del rifiuto presso la ditta autorizzata allo smaltimento; assicurare, con il supporto di SEGR/AMM, l archiviazione delle copie rilasciate dalla ditta/e esterna/e incaricata/e del registro di carico e scarico e del Formulario Rifiuti restituito dalla ditta smaltitrice recante la registrazione dell accettazione del rifiuto e la presentazione annuale della denuncia dei rifiuti prodotti tramite apposito modello MUD (all.9.3) all autorità competente. selezionare le Ditte autorizzate al trasporto, stoccaggio e smaltimento dei vari rifiuti Casi particolari Lo smaltimento dei campioni di urine, sangue e feci può essere eseguito tramite le acque reflue che scaricano nella rete fognaria 1. In tal caso ed al momento dello smaltimento, tali campioni vanno trattati con una soluzione di sodio ipoclorito al 6% di cloro attivo Archiviazione dei documenti I tempi di archiviazione dei documenti superati sono così fissati: Documento All. n. Funz. resp. U.M. Valore Registro carico /scarico rifiuti speciali 9.1 DIR/SAN Anni 10 Formulario rifiuti 9.2 DIR/SAN Anni 10 1 Rif.: art. 6 DPR n. 254 del Edizione n. 1 data pag. 7/13

8 Modello MUD 9.3 DIR/SAN Anni Deroghe eccezioni e limitazioni Non ne sono previste. 8. Registro delle modifiche Data Punto, paragrafo Sintesi della modifica Prima edizione Edizione n. 1 data pag. 8/13

9 9. Allegati 9.1. Registro carico/scarico rifiuti speciali A ll.2 R e g is t r o c a r ic o /s c a r ic o R if iu ti S p e c ia li E d. n. D a t a D IR /S A N A u t o r iz z a z io n e N o m e N o m e Edizione n. 1 data pag. 9/13 F ile : s c h a llv e rt.d o c a p p l. W o rd /9 7 e d iz. D e l rif. S Q 1 8 p a g. 1 d i 1

10 Edizione n. 1 data pag. 10/13

11 9.2. Formulario rifiuti A ll.3 F o r m u la r io R ifiu ti E d. n. D a t a D IR /S A N A u t o r iz z a z io n e N o m e N o m e F ile : s c h a llv e rt.d o c a p p l. W o rd /9 7 e d iz. D e l rif. S Q 1 8 p a g. 1 d i 1 Edizione n. 1 data pag. 11/13

12 9.3. Modello MUD Edizione n. 1 data pag. 12/13

13 Edizione n. 1 data pag. 13/13

Emissione e consegna referti

Emissione e consegna referti Centro Biologia Clinica Titolo: File: gq13_ed1_referti.doc applicativo word/03 pag. 1 di 13 INDICE 1. Scopo 3 2. Campo di applicazione 3 3. Riferimenti 3 4. Definizioni 5 4.1. Abbreviazioni e sigle 5 5.

Dettagli

GESTIONE RIFIUTI SPECIALI 1

GESTIONE RIFIUTI SPECIALI 1 Corso di Formazione sulla Sicurezza e Salute sul Lavoro Facoltà di Bioscienze e Tecnologie Agro-Alimentari e Ambientali Primo Anno 15-26 febbraio 2016 GESTIONE RIFIUTI SPECIALI 1 Lorella Di Giuseppe 1

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO. Il Rettore. OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la gestione dei rifiuti speciali pericolosi.

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO. Il Rettore. OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la gestione dei rifiuti speciali pericolosi. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO Il Rettore DECRETO del Rettore n. 3353 del 05/10/2016 OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la gestione dei rifiuti speciali pericolosi. IL RETTORE Vista la Legge 9.05.1989,

Dettagli

Gestione operativa dei rifiuti sanitari

Gestione operativa dei rifiuti sanitari Gestione operativa dei rifiuti sanitari Conoscere le norme per migliorare l efficienza Introduzione o Introduzione, premessa, obiettivi; Fonti normative e fonti operative; Il quadro di riferimento normativo

Dettagli

LA GESTIONE DEI RIFIUTI IN ATENEO

LA GESTIONE DEI RIFIUTI IN ATENEO U.O.C. AMBIENTE E SICUREZZA/RSPP LA GESTIONE DEI RIFIUTI IN ATENEO U.O.C. Ambiente e Sicurezza dei rifiuti in Ateneo 1 - (10.01.2017 - Rev. 1) IL QUADRO NORMATIVO D.Lgs. 03/04/2006 n. 152 e s.m.i. «Norme

Dettagli

U.O.C. AMBIENTE E SICUREZZA/RSPP LA GESTIONE DEI RIFIUTI IN ATENEO

U.O.C. AMBIENTE E SICUREZZA/RSPP LA GESTIONE DEI RIFIUTI IN ATENEO U.O.C. AMBIENTE E SICUREZZA/RSPP LA GESTIONE DEI RIFIUTI IN ATENEO REV-1 15.01.2018 IL QUADRO NORMATIVO D.Lgs. 03/04/2006 n. 152 e s.m.i. «Norme in materia ambientale» Negli anni ha subito diverse modifiche

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO Ambiente e Sicurezza. Gestione dei rifiuti INDICE

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO Ambiente e Sicurezza. Gestione dei rifiuti INDICE INDICE 1. DISTRIBUZIONE... 2 2. SCOPO... 2 3. APPLICABILITÀ... 2 4. RIFERIMENTI... 2 5. DEFINIZIONI... 2 6. RESPONSABILITÀ... 2 6.1 Rappresentante della Direzione... 2 6.2 Responsabile Gestione Rifiuti...

Dettagli

Gestione Amministrativa Rifiuti Rev /12/2016

Gestione Amministrativa Rifiuti Rev /12/2016 Sistema QAS Pag.1 di 11 SOMMARIO SOMMARIO 1 1. Scopo 2 2. Applicabilità 2 3. Termini e Definizioni 2 4. Riferimenti 2 5. Responsabilità ed Aggiornamento 3 6. Modalità Operative 3 6.1. Gestione rifiuti

Dettagli

AREA C: SISTEMI INTEGRATI

AREA C: SISTEMI INTEGRATI AREA C: SISTEMI INTEGRATI Codice Titolo Ore C01 Formazione in merito al Sistema di Gestione per la Qualità UNI EN 28 ISO 9001 C02 Internal Auditing secondo la linea guida UNI EN ISO 19011:2012 28 C03 Formazione

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA N. 11 COMPILAZIONE REGISTRO CARICO/SCARICO E FORMULARIO

ISTRUZIONE OPERATIVA N. 11 COMPILAZIONE REGISTRO CARICO/SCARICO E FORMULARIO COMPILAZIONE REGISTRO CARICO/SCARICO E FORMULARIO A cura di: Servizio Ambiente e Progettazione per la Sicurezza COMPILAZIONE REGISTRO CARICO/SCARICO Scopo e campo di applicazione La seguente istruzione

Dettagli

Accettazione e gestione dei campioni biologici

Accettazione e gestione dei campioni biologici Titolo: File: gq06_ed2_acccampioni.doc applicativo word/03 pag. 1 di 19 INDICE 1. Scopo 3 2. Campo di applicazione 3 3. Riferimenti 3 4. Definizioni 4 5. Competenze e responsabilità 5 6. Testo 5 6.1. Generalità

Dettagli

1 05/11/2014 Modifiche formali Tutte

1 05/11/2014 Modifiche formali Tutte PROCEDURA GESTIONE DEI D.G.R. 514/09 Punto 8.1 Pag. 1 di 6 CASA RESIDENZA ANZIANI DI: Sommario 1. OBIETTIVI - SCOPO.... 2. COMPETENZE/RESPONSABILITA... 3. STRUMENTI OPERATIVI... 4. MODALITA OPERATIVE.

Dettagli

GESTIONE RIFIUTI DEPOSITO TEMPORANEO DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA REGISTRO TRATTAMENTI IN AGRICOLTURA

GESTIONE RIFIUTI DEPOSITO TEMPORANEO DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA REGISTRO TRATTAMENTI IN AGRICOLTURA GESTIONE RIFIUTI DEPOSITO TEMPORANEO DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA REGISTRO TRATTAMENTI IN AGRICOLTURA INDICAZIONI SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI AGRICOLI. Dipartimento di Prevenzione Servizio Ambiente e Salute

Dettagli

Compilazione e contenuto

Compilazione e contenuto Compilazione e contenuto 1) I dati anagrafici relativi all azienda 2) la denominazione della coltura trattata, la relativa estensione e- spressa in ettari; 3) I trattamenti effettuati in azienda, in ordine

Dettagli

La gestione dei materiali di risulta da manutenzione. Natale MOZZANICA

La gestione dei materiali di risulta da manutenzione. Natale MOZZANICA La gestione dei materiali di risulta da manutenzione Natale MOZZANICA Torino, 25 novembre 2016 Cosa si «produce» durante le attività di manutenzione? Chi è il Detentore e il Produttore del Rifiuto? Quale

Dettagli

FINI DELL APPLICAZIONE DELL ARTICOLO 11 DEL DECRETO LEGGE 31 AGOSTO 2013, N

FINI DELL APPLICAZIONE DELL ARTICOLO 11 DEL DECRETO LEGGE 31 AGOSTO 2013, N NOTA ESPLICATIVA AI FINI DELL APPLICAZIONE DELL ARTICOLO 11 DEL DECRETO LEGGE 31 AGOSTO 2013, N. 101, SEMPLIFICAZIONE E RAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO DELLA TRACCIABILITA DEI RIFIUTI SISTRI

Dettagli

IL RETTORE DECRETA. Art. 1

IL RETTORE DECRETA. Art. 1 PROT. N. 169 del 08/01/2008 Area Istituzionale, Pianificazione, Organizzazione e Controllo Unità Sistema normativo IL RETTORE VISTO: il D.Lgs. 152/06 ( Testo Unico Ambientale ) che ha sostituito il D.Lgs.

Dettagli

Alle Ditte in indirizzo Loro sedi URGENTE! Comunicazioni adempimenti in materia ambientale

Alle Ditte in indirizzo Loro sedi URGENTE! Comunicazioni adempimenti in materia ambientale Alle Ditte in indirizzo Loro sedi Pesaro, 12/02/2018 URGENTE! Circ. E/PS Comunicazioni adempimenti in materia ambientale 1) OGGETTO: MUD DICHIARAZIONE RIFIUTI SPECIALI Sul Supplemento Ordinario n. 64 alla

Dettagli

LA GESTIONE DEI RIFIUTI

LA GESTIONE DEI RIFIUTI IL TESTO UNICO AMBIENTALE CON LE MODIFICHE INTRODOTTE DAL D.LGS. 04/2008 LA GESTIONE DEI RIFIUTI Anno 2008 La gestione dei rifiuti Rev.01 1 Campo di applicazione La parte 4 del TU e le s.m.i. disciplinano

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA U.O.R. AREA AMBIENTE E SICUREZZA Decreto n 1606/2009 Oggetto: Regolamento interno dell Ateneo pavese per la gestione dei rifiuti Prot. n. 36966 Titolo I Classe 3 Fascicolo 10-2009 I L R E TT O R E DELL

Dettagli

AMBIENTE Data

AMBIENTE Data AMBIENTE Data 12.3.2018 Comunicazione n. A5.18 OGGETTO : MUD - Modello unico di dichiarazione ambientale 2018 con riferimento all anno D.P.C.M. 17 dicembre 2014. D.P.C.M. 28 dicembre, pubblicato sul S.O.

Dettagli

Comunità Montana Grand Combin Relazione Tecnico Illustrativa

Comunità Montana Grand Combin Relazione Tecnico Illustrativa A - RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA PER IL SERVIZIO DI GESTIONE TECNICA E OPERATIVA DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE FOGNARIE AL SERVIZIO DEI COMUNI APPARTENENTI ALLA COMUNITÀ MONTANA GRAND

Dettagli

MUD Soggetti obbligati, struttura e modalità di compilazione. Paolo Pipere. Paolo Pipere 2016 Tutti i diritti riservati MUD 2016

MUD Soggetti obbligati, struttura e modalità di compilazione. Paolo Pipere. Paolo Pipere 2016 Tutti i diritti riservati MUD 2016 MUD 2016, struttura e modalità di compilazione Paolo Pipere MUD 2016 1 MUD 2016 Art. 189, comma 3, D.Lgs. 152/2006 nella versione vigente, quindi anteriore alle modifiche apportate dal D.Lgs. 205/2010

Dettagli

I RIFIUTI SANITARI Misure di prevenzione e protezione

I RIFIUTI SANITARI Misure di prevenzione e protezione Servizio Prevenzione Protezione I RIFIUTI SANITARI Misure di prevenzione e protezione Dott. Stefania Bertoldo ottobre novembre 2014 L'ospedale, così come ogni altra realtà aziendale produttiva, dà origine

Dettagli

Pianificazione ed esecuzione delle analisi

Pianificazione ed esecuzione delle analisi Titolo: File: gq11_e1_pianificazione ed esecuzione analisi.doc applicativo word/03 pag. 1 di 1 INDICE 1. Scopo 3 2. Campo di applicazione 3 3. Riferimenti 3 4. Definizioni 5 5. Competenze e responsabilità

Dettagli

delle terre e rocce da scavo: norme e procedure per il loro riutilizzo Giuseppe Liuzzi Assessorato Ambiente Provincia di Reggio Emilia

delle terre e rocce da scavo: norme e procedure per il loro riutilizzo Giuseppe Liuzzi Assessorato Ambiente Provincia di Reggio Emilia Provincia di Reggio Emilia La gestione delle terre e rocce da scavo: norme e procedure per il loro riutilizzo Giuseppe Liuzzi Assessorato Ambiente Provincia di Reggio Emilia 15 Dicembre 2008 D.Lgs 152/06

Dettagli

Disposizioni per la prima attuazione del D. Lgs. 152/99 in materia di tutela delle acque

Disposizioni per la prima attuazione del D. Lgs. 152/99 in materia di tutela delle acque Foglio 1 di 5 CHECKLIST NORMATIVA ACQUA D.Lsg. n 152 del 03/04/2006 L.R. 13/90 e succ. modif. (L.R. 37/96) L.R. 61/2000 AREA AZIENDALE COINVOLTA Norme in materia ambientale Disciplina degli scarichi delle

Dettagli

Assistenza e soddisfazione del cliente

Assistenza e soddisfazione del cliente Titolo: Assistenza e soddisfazione del cliente File: gq15_ed1_assistenza e soddisfazione del cliente.doc applicativo word/03 pag. 1 di 1 INDICE 1. Scopo 3 2. Campo di applicazione 3 3. Riferimenti 3 4.

Dettagli

Tariffario anno 2019:

Tariffario anno 2019: Ragione sociale: codice fiscale ditta: Dichiarazione MUD 2019 Anno di riferimento 2018 Scheda raccolta dati (editabile) nome Legale Rappresentante o suo delegato: sede legale: n telefono: sede operativa:

Dettagli

ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITA DI BOLOGNA BOLLETTINO UFFICIALE

ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITA DI BOLOGNA BOLLETTINO UFFICIALE 16 maggio 2011 Bollettino Ufficiale dell Università di Bologna N 180 ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITA DI BOLOGNA BOLLETTINO UFFICIALE Anno Accademico 2010/2011 n 180 16 maggio 2011 Pubblicazione a diffusione

Dettagli

PRESENTAZIONE AZIENDALE

PRESENTAZIONE AZIENDALE PRESENTAZIONE AZIENDALE Impianto di stoccaggio provvisorio e/o trattamento di rifiuti non pericolosi LOCALITA PANTANO ZONA INDUSTRIALE 80011 ACERRA (NA) Approvato con decreto dirigenziale: - N. 24 del

Dettagli

PROCEDURA TECNICA DI TRASPORTO CAMPIONI BIOLOGICI DAI REPARTI AL LABORATORIO

PROCEDURA TECNICA DI TRASPORTO CAMPIONI BIOLOGICI DAI REPARTI AL LABORATORIO Data di applicazione della procedura Redazione Verifica Approvazione Ruolo Data Firma Ruolo Data Firma Ruolo Data Firma Dirigente 1 livello Dr. M.L. Capuano 18/12/00 Responsabile U.O. Lab. P.O. Dr. R.

Dettagli

Documento del SGQ stampato da: Utente Portale 17/02/ :32:33-373/2016

Documento del SGQ stampato da: Utente Portale 17/02/ :32:33-373/2016 Pag. 1 di 15 I QAS-12 TITOLO: DESCRIZIONE DELLA REVISIONE Il presente documento viene emesso per la gestione delle attività di, deposito e smaltimento/recupero dei rifiuti prodotti nelle sedi e nei cantieri

Dettagli

PROCEDURA GQ 16. CBC Centro Biologia Clinica. Titolo: Gestione emergenze. FileGQ16 Gestione emergenze.doc pag. 1 di 7

PROCEDURA GQ 16. CBC Centro Biologia Clinica. Titolo: Gestione emergenze. FileGQ16 Gestione emergenze.doc pag. 1 di 7 Centro Biologia Clinica PROCEDURA GQ 16 Titolo: Gestione emergenze FileGQ16 Gestione emergenze.doc pag. 1 di 7 INDICE 1. Scopo 3 2. Campo di applicazione 3 3. Riferimenti 3 4. Definizioni / Abbreviazioni

Dettagli

Modello MUD Approvata la nuova modulistica

Modello MUD Approvata la nuova modulistica Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 2 08.01.2015 Modello MUD 2015 Approvata la nuova modulistica Categoria: Contribuenti Sottocategoria: Varie Il D.P.C.M. 17 dicembre 2014 approva

Dettagli

GESTIONE DEI RIFIUTI DI LABORATORIO

GESTIONE DEI RIFIUTI DI LABORATORIO Corso di Formazione sulla Sicurezza e Salute sul Lavoro Facoltà di Medicina Veterinaria Secondo Anno 2-11 marzo 2015 GESTIONE DEI RIFIUTI DI LABORATORIO Lorella Di Giuseppe RIFIUTO QUALSIASI SOSTANZA OD

Dettagli

Semplificazioni per il conferimento dei rifiuti inerti. 15 aprile 2015 Silvia Storace

Semplificazioni per il conferimento dei rifiuti inerti. 15 aprile 2015 Silvia Storace Semplificazioni per il conferimento dei rifiuti inerti 15 aprile 2015 Silvia Storace Cosa sono i rifiuti Rifiuto (oggetto o sostanza di cui il detentore voglia o abbia l obbligo di disfarsi) Urbano Speciale

Dettagli

IL SISTEMA DI GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI NEL LABORATORIO: ORGANIZZAZIONE E PROCEDURE

IL SISTEMA DI GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI NEL LABORATORIO: ORGANIZZAZIONE E PROCEDURE IL SISTEMA DI GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI NEL LABORATORIO: ORGANIZZAZIONE E PROCEDURE IL RUOLO DELL ATENEO NELLA GESTIONE E NELLA TUTELA DELL AMBIENTE BONIFICHE ACQUA ARIA APS RIFIUTI AMIANTO LA GESTIONE

Dettagli

REGOLAMENTO DEI RIFIUTI LIQUIDI SNP CONFERITI A MEZZO AUTOBOTTE ALL IMPIANTO DI CASA DEL LUPO

REGOLAMENTO DEI RIFIUTI LIQUIDI SNP CONFERITI A MEZZO AUTOBOTTE ALL IMPIANTO DI CASA DEL LUPO REGOLAMENTO DEI RIFIUTI LIQUIDI SNP CONFERITI A MEZZO AUTOBOTTE ALL IMPIANTO DI CASA DEL LUPO SOMMARIO TITOLO I COMPITI DELL AQUAPUR MULTISERVIZI SPA ED OGGETTO DEL REGOLAMENTO Art.1 Attribuzioni dell

Dettagli

Matrice di revisione Rev. Data Descrizione Redatto Approvato

Matrice di revisione Rev. Data Descrizione Redatto Approvato Pag. 1 di pag. 6 INDICE 1 OGGETTO 2 2 SCOPO 2 3 CAMPO DI APPLICAZIONE 2 4 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO 2 5 RESPONSABILITA 3 6 REGISTRI DI CARICO E 3 6.1 Premessa 3 6.2 Movimenti trascritti nel registro di

Dettagli

DECRETO A.I.A. N P.M.C Scheda I Rev.05 maggio 2015 Pag. 1/5 SCHEDA «I»: RIFIUTI 1. Sezione. I. 1 Tipologia del rifiuto prodotto

DECRETO A.I.A. N P.M.C Scheda I Rev.05 maggio 2015 Pag. 1/5 SCHEDA «I»: RIFIUTI 1. Sezione. I. 1 Tipologia del rifiuto prodotto DECETO A.I.A. N Scheda I ev.05 maggio 2015 Pag. 1/5 SCHEDA «I»: IFIUTI 1 Sezione. I. 1 Tipologia del rifiuto prodotto Descrizione del rifiuto Quantità Impianti / di Codice CE 3 Classificazione Stato fisico

Dettagli

GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA E L ACCREDITAMENTO. Copia controllata

GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA E L ACCREDITAMENTO. Copia controllata Pagina 1 di 6 Copia controllata 1. Scopo e Campo di Applicazione La presente procedura stabilisce le responsabilità e le modalità di preparazione, verifica, approvazione e distribuzione della documentazione

Dettagli

AVVIO DEL SISTEMA: Bergamo, 4 ottobre 2013 CIRCOLARE N. 223 ALLE IMPRESE ASSOCIATE. Oggetto: SISTRI: istruzioni operative.

AVVIO DEL SISTEMA: Bergamo, 4 ottobre 2013 CIRCOLARE N. 223 ALLE IMPRESE ASSOCIATE. Oggetto: SISTRI: istruzioni operative. CIRCOLARE N. 223 Bergamo, 4 ottobre 2013 ALLE IMPRESE ASSOCIATE LORO SEDI Oggetto: SISTRI: istruzioni operative. Richiamiamo la nostra circolare n. 207 del 6 settembre scorso per informarvi che sul sito

Dettagli

VOL. 6 COMUNE DI CALVI RISORTA. PROVINCIA di CASERTA PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO FEBBRAIO 2016

VOL. 6 COMUNE DI CALVI RISORTA. PROVINCIA di CASERTA PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO FEBBRAIO 2016 COMUNE DI CALVI RISORTA PROVINCIA di CASERTA COMMITTENTE: AMBIENTA S.R.L. Sede Legale: Piazza Testa n.2, Pastorano - 81050 (CE) OGGETTO: Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell'art. 23 del D.Lgs.

Dettagli

Gestione dei rifiuti da manutenzione antincendio: linee guida

Gestione dei rifiuti da manutenzione antincendio: linee guida Professione Manutentore Gestione dei rifiuti da manutenzione antincendio: linee guida Milano, 23 gennaio 2019 Federata Definizioni Articolo 183 del D.Lgs. n. 152/06 e smi rifiuto: qualsiasi sostanza od

Dettagli

COMUNE DI ARENZANO PROVINCIA DI GENOVA AREA II - Sviluppo Economico SERVIZIO: S.U.A.P. N.14 del 18/12/2014

COMUNE DI ARENZANO PROVINCIA DI GENOVA AREA II - Sviluppo Economico SERVIZIO: S.U.A.P. N.14 del 18/12/2014 COMUNE DI ARENZANO PROVINCIA DI GENOVA AREA II - Sviluppo Economico SERVIZIO: S.U.A.P. ADOZIONE DEL PROVVEDIMENTO DI AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE RILASCIATO DALLA PROVINCIA DI GENOVA ALLA ECO ERIDANIA

Dettagli

PRINCIPALI OPERAZIONI DA ESEGUIRE

PRINCIPALI OPERAZIONI DA ESEGUIRE PRINCIPALI OPERAZIONI DA ESEGUIRE C L A S S I F I C A Z I O N E CONFEZIONAMENTO IL TRASPORTO AL DEPOSITO TEMPORANEO: raggruppamento dei rifiuti effettuatonel luogo in cui gli stessi sono prodotti REGOLE

Dettagli

Gestione delle sorgenti radioattive nella routine e nelle situazioni non pianificate

Gestione delle sorgenti radioattive nella routine e nelle situazioni non pianificate La Radioprotezione nella preparazione e nel controllo di qualità dei radiofarmaci Gestione delle sorgenti radioattive nella routine e nelle situazioni non pianificate Eugenia Tonini Struttura Complessa

Dettagli

Regione Puglia. Comune di Monopoli DO MA N DA DI AIA PER UN IMP IANTO PER LA PRODUZIONE E LO STOCCAGGIO DI ESTERI METILICI (BIODIESEL), SITO IN

Regione Puglia. Comune di Monopoli DO MA N DA DI AIA PER UN IMP IANTO PER LA PRODUZIONE E LO STOCCAGGIO DI ESTERI METILICI (BIODIESEL), SITO IN Z:\2013_07 - VIA+AIA Monopoli\01 - Schede AIA e allegati\elaborati grafici\00 - Elaborati graafici ok\xr\logo.jpg Comune di Monopoli Regione Puglia DO MA N DA DI AIA PER UN IMP IANTO PER LA PRODUZIONE

Dettagli

I N D I C E 1. DATI DELL'AZIENDA QUADRO SINOTTICO COMPONENTI AMBIENTALI... 5

I N D I C E 1. DATI DELL'AZIENDA QUADRO SINOTTICO COMPONENTI AMBIENTALI... 5 I N D I C E 1. DATI DELL'AZIENDA... 2 2. QUADRO SINOTTICO... 3 3. COMPONENTI AMBIENTALI... 5 3.1. RIFIUTI... 5 3.1.1 Rifiuti in ingresso: quantitativi... 5 3.1.2 Rifiuti in ingresso: caratterizzazione/analisi

Dettagli

GESTIONE DEI RIFIUTI 1/24

GESTIONE DEI RIFIUTI 1/24 GESTIONE DEI RIFIUTI DI LABORATORIO Lorella Di Giuseppe 1/24 2/24 PER RIFIUTO SI INTENDE QUALSIASI SOSTANZA DI CUI IL DETENTORE O IL PRODUTTORE SI DISFI O ABBIA L OBBLIGO DI DISFARSI D. Lgs. 152/2006 3/24

Dettagli

ISEA srl Impresa Servizi Ambientali

ISEA srl Impresa Servizi Ambientali ISEA srl Impresa Servizi Ambientali CHI SIAMO ISEA SRL è un azienda Siciliana che opera dal 2009 nel settore dei servizi ambientali e commercializzazione di prodotti informatici per l ecologia nata dall'unione

Dettagli

2) I rifiuti da smaltire, il loro quantitativo medio annuo e la frequenza della raccolta

2) I rifiuti da smaltire, il loro quantitativo medio annuo e la frequenza della raccolta Servizio di smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi prodotti dalle sedi del Dipartimento di Scienze Anatomiche, Istologiche, Medico Legali e dell Apparato Locomotore (S.A.I.M.L.A.L.)

Dettagli

DECRETI PRESIDENZIALI

DECRETI PRESIDENZIALI DECRETI PRESIDENZIALI DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23 dicembre 2011. Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l anno 2012. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Dettagli

Consiglio regionale Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

Consiglio regionale Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Consiglio regionale Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia IX LEGISLATURA - ATTI CONSILIARI - PROGETTI DI LEGGE E RELAZIONI PROPOSTA DI LEGGE N. 122 Presentata dai Consiglieri Violino, Follegot, Franz,

Dettagli

art. 1 oggetto e ambito di applicazione

art. 1 oggetto e ambito di applicazione Regolamento concernente il calcolo delle tariffe e degli oneri relativi alle attività istruttorie e di controllo di cui all articolo 10, comma 1, lettera c) della legge regionale 20 ottobre 2017, n. 34

Dettagli

Gli audit nei laboratori interni: elementi di valutazione

Gli audit nei laboratori interni: elementi di valutazione Gli audit nei laboratori interni: elementi di valutazione Intervento a cura di: dr. Claudio Monaci OBIETTIVO DELL AUDIT Corretta esecuzione dei metodi analitici; Attendibilità dell esito analitico erogato;

Dettagli

Gestione dei Rifiuti Agricoli. Fabio Berta - Stewardship & Sustainable Agriculture Manager Syngenta Crop Protection S.p.A.

Gestione dei Rifiuti Agricoli. Fabio Berta - Stewardship & Sustainable Agriculture Manager Syngenta Crop Protection S.p.A. Gestione dei Rifiuti Agricoli Fabio Berta - Stewardship & Sustainable Agriculture Manager Syngenta Crop Protection S.p.A. 18 Febbraio 2011 Indice dei Contenuti 1. Definizione di rifiuto 2. Classificazione

Dettagli

COMUNE DI TEANO PROVINCIA DI CASERTA

COMUNE DI TEANO PROVINCIA DI CASERTA DR. MARCELLO MONACO CHIMICO Autorizzazioni Ambientali Sicurezza e igiene del lavoro Haccp Emissioni in atmosfera Amianto Consulente ADR Via Vittorio Emanuele II, cond. Antinea - 81055 - Santa Maria Capua

Dettagli

Scheda descrittiva del rifiuto Allegato 1 della P08 D01/A ELENCO DELLE REVISIONI. Data 01/06/2015 Revisione: 1 Pagina 0 di 6

Scheda descrittiva del rifiuto Allegato 1 della P08 D01/A ELENCO DELLE REVISIONI. Data 01/06/2015 Revisione: 1 Pagina 0 di 6 ELENCO DELLE REVISIONI REV. N Descrizione Revisioni DATA Preparato GO Verificato RSGA Approvato DT REVISIONE: 0 PRIMA EMISSIONE. 17/01/13 REVISIONE: 1 REVISIONE: 2 REVISIONE IN SEGUITO ALL ENTRATA IN VIGORE

Dettagli

Argomenti. Gestione Rifiuti: Registri di carico/scarico e formulario, MUD. Gestione acque di scarico: Autorizzazione acque di prima pioggia

Argomenti. Gestione Rifiuti: Registri di carico/scarico e formulario, MUD. Gestione acque di scarico: Autorizzazione acque di prima pioggia 17 Dicembre 2016 Argomenti Gestione Rifiuti: Registri di carico/scarico e formulario, MUD 2. 3. 4. : aggiornamento dall anno 2017 : nuovo regolamento Gestione acque di scarico: Autorizzazione acque di

Dettagli

SERVIZI AM BIENTE ANNO 2016

SERVIZI AM BIENTE ANNO 2016 Circolare n. 7 del 18/03/2016 FC-fa Ambiente. Compilazione MUD 2016. Aggiornamento Sistri. E stato pubblicato sulla G.U. del 28/12/2015 n. 300 il DPCM 21 dicembre 2015 contenente la nuova modulistica da

Dettagli

SIRPRESS Srl a socio unico Scheda I

SIRPRESS Srl a socio unico Scheda I SIRPRESS Srl a socio unico Sede Legale: Zona Industriale F1 83051 Nusco (AV) Sede operativa: Zona Industriale F1 83051 Nusco (AV) Tel +39 0827 607 601 Fax +39 0827 607 635 P.IVA 02701400646 REA n. 177282

Dettagli

Circolare n. 11/17 del 16/02/ pagine 2 + 3

Circolare n. 11/17 del 16/02/ pagine 2 + 3 Circolare n. 11/17 del 16/02/2017 - pagine 2 + 3 TEMA INTERESSATI ambiente ditte obbligate a registrare i rifiuti nei registri di carico/scarico e tenute a utilizzare i formulari di trasporto OGGETTO:

Dettagli

SICUROMAGNA S.R.L. Modello Unico di Dichiarazione annuale rifiuti da presentare entro il 30 aprile 2015 (MUD 2015)

SICUROMAGNA S.R.L. Modello Unico di Dichiarazione annuale rifiuti da presentare entro il 30 aprile 2015 (MUD 2015) SICUROMAGNA S.R.L. Via Montecatini, 213-47521 Cesena (FC) Tel. e Fax 0547 384296-0547 630467 email: info@sicurlink.it PEC: sicuromagna@pec.sicurlink.it n. 07/15 del 02/02/2015 - pagine 2 + 3 TEMA INTERESSATI

Dettagli

PROCEDURA GQ03. Risorse, competenze e formazione del personale

PROCEDURA GQ03. Risorse, competenze e formazione del personale Titolo: File: gq03_form_ed1_12_05_2012.doc applicativo word/00 pag. 1 di 24 INDICE 1. Scopo 3 2. Campo di applicazione 3 3. Riferimenti 3 4. Definizioni 4 5. Competenze e responsabilità 5 6. Testo 5 6.1.

Dettagli

Indice argomenti del volume. RIFIUTI: IL PERCORSO GESTIONALE La normativa quadro sui rifiuti letta dalla parte dei controllori e dei controllati

Indice argomenti del volume. RIFIUTI: IL PERCORSO GESTIONALE La normativa quadro sui rifiuti letta dalla parte dei controllori e dei controllati Indice argomenti del volume RIFIUTI: IL PERCORSO GESTIONALE La normativa quadro sui rifiuti letta dalla parte dei controllori e dei controllati Diritto all ambiente Edizioni - 2016 RIFIUTI: IL PERCORSO

Dettagli

04 Centri Attrezzato per la Raccolta Differenziata di Rifiuti Urbani (C.A.R.D.)

04 Centri Attrezzato per la Raccolta Differenziata di Rifiuti Urbani (C.A.R.D.) Cod. Mod. PAMRF04D.rtf 01/2002 04 Centri Attrezzato per la Raccolta Differenziata di Rifiuti Urbani (C.A.R.D.) D.Lgs. 22/97, L.R. 3/2000 Alla Provincia di Treviso Viale Cesare Battisti, 30 31100 TREVISO

Dettagli

Qualificazione dei fornitori

Qualificazione dei fornitori Titolo: File: gq08 applicativo word/03 pag. 1 di 21 INDICE 1. Scopo 3 2. Campo di applicazione 3 3. Riferimenti 3 4. Definizioni 3 5. Competenze e responsabilità 4 6. Testo 5 6.1. Generalità 5 6.2. Criteri

Dettagli

REGIONE LAZIO DIREZIONE TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA' E RIFIUTI Area Ciclo Integrato dei Rifiuti Via Del Giorgione, Roma

REGIONE LAZIO DIREZIONE TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA' E RIFIUTI Area Ciclo Integrato dei Rifiuti Via Del Giorgione, Roma REGIONE LAZIO DIREZIONE TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA' E RIFIUTI Area Ciclo Integrato dei Rifiuti Via Del Giorgione, 129-00147 Roma DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (A.I.A) ai sensi del

Dettagli

PRODUZIONE DEI MATERIALI DI RISULTA 5

PRODUZIONE DEI MATERIALI DI RISULTA 5 PRODUZIONE DEI MATERIALI DI RISULTA 5 Indicare nella Tabella 1 e nella Tabella 2 i quantitativi, rispettivamente, di materiali prodotti destinati al recupero e destinati allo smaltimento che si ha stimato

Dettagli

non oltre il 04/04/2019 e verifica dei formulari inviati Per redazione MUD a seguito di ricevimento del foglio allegato compilato

non oltre il 04/04/2019 e verifica dei formulari inviati Per redazione MUD a seguito di ricevimento del foglio allegato compilato Vi informiamo che il termine per la presentazione della dichiarazione MUD per l anno 2018 è stato fissato per il prossimo 30 aprile 2019. Il nostro studio è a vostra completa disposizione per l espletamento

Dettagli

ALLEGATO N. 6 DATI TECNICI SULLO SCARICO DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI CHE RECAPITANO IN PUBBLICA FOGNATURA

ALLEGATO N. 6 DATI TECNICI SULLO SCARICO DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI CHE RECAPITANO IN PUBBLICA FOGNATURA (*) Scarico N. Estremi catastali del punto di scarico FOGLIO N. MAPPALI N. Scarico in : pubblica rete fognaria pubblica rete fognaria recapitante nel collettore consortile collettore consortile pubblico

Dettagli

SOMMARIO. Presentazione... IX Nota sull Autore... XI

SOMMARIO. Presentazione... IX Nota sull Autore... XI Sommario SOMMARIO Presentazione... IX Nota sull Autore... XI Capitolo I IL QUADRO NORMATIVO 1.1 Introduzione al SISTRI... 1 1.2 Quadro normativo: dalla Finanziaria 2007 ai DD.MM. SISTRI... 4 1.2.1 La Finanziaria

Dettagli

RELAZIONE NON TECNICA DIVULGATIVA

RELAZIONE NON TECNICA DIVULGATIVA RELAZIONE NON TECNICA DIVULGATIVA II semestre 2017 ECOLOGICA TREDI SRL Impianto di smaltimento e recupero di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi L Impianto di smaltimento e recupero di rifiuti

Dettagli

SICUREZZA SUL LAVORO TUTELA DELLA MATERNITA' DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

SICUREZZA SUL LAVORO TUTELA DELLA MATERNITA' DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Norme in Materia di Sicurezza SICUREZZA SUL LAVORO Decreto Legislativo 2 febbraio 2002 n. 25 Protezione da agenti chimici Decreto Legislativo 25 febbraio 2000 n. 66 Attuazione delle direttive 97/42/CE

Dettagli

Approvvigionamento prodotti, materiali e servizi

Approvvigionamento prodotti, materiali e servizi Titolo: File: gq07_ed1_approvv (ripristinato).doc applicativo word/00 pag. 1 di 22 INDICE 1. Scopo 3 2. Campo di applicazione 3 3. Riferimenti 3 4. Definizioni 4 5. Competenze e responsabilità 6 6. Testo

Dettagli

CIRCOLARE INFORMATIVA

CIRCOLARE INFORMATIVA FARO S.R.L. Via Lavoratori Autobianchi, 1 20832 Desio (MB) C.F. e P. IVA 09547620964 C.C.I.A.A. n. 1907919 Tel. 0362 306216 Fax 0362 331294 e-mail faro@farosicurezza.it Desio, 20/02/18 CIRCOLARE INFORMATIVA

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Servizio Autorizzazioni e valutazioni ambientali - Ufficio Autorizzazioni ambientali

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Servizio Autorizzazioni e valutazioni ambientali - Ufficio Autorizzazioni ambientali PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Servizio Autorizzazioni e valutazioni ambientali - Ufficio Autorizzazioni ambientali Relazione conclusiva dell attività di verifica del Piano di Monitoraggio e controllo (Articolo

Dettagli

RICHIESTA AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO DI ACQUE REFLUE COMUNE DI

RICHIESTA AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO DI ACQUE REFLUE COMUNE DI Servizi Comunali S.p.A. RICHIESTA AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO DI ACQUE REFLUE COMUNE DI Il sottoscritto, nato a il residente in cap prov. in qualità di [ ]titolare, [ ]legale, [ ] rappresentante di: C.Fiscale

Dettagli

REGOLAMENTO D UTENZA - NORME PER IL CONFERIMENTO DI LIQUAMI E/O RIFIUTI LIQUIDI AL DEPURATORE COMUNALE MEDIANTE AUTOBOTTE.

REGOLAMENTO D UTENZA - NORME PER IL CONFERIMENTO DI LIQUAMI E/O RIFIUTI LIQUIDI AL DEPURATORE COMUNALE MEDIANTE AUTOBOTTE. CITTA DI CONEGLIANO PROVINCIA DI TREVISO REGOLAMENTO D UTENZA - NORME PER IL CONFERIMENTO DI LIQUAMI E/O RIFIUTI LIQUIDI AL DEPURATORE COMUNALE MEDIANTE AUTOBOTTE. - Approvato con del. G.C. n. 532 del

Dettagli

D.M. 9 luglio 1987, n Criteri di massima in ordine all'idoneità dei locali e delle attrezzature delle officine di produzione dei cosmetici

D.M. 9 luglio 1987, n Criteri di massima in ordine all'idoneità dei locali e delle attrezzature delle officine di produzione dei cosmetici D.M. 9 luglio 1987, n. 328 Criteri di massima in ordine all'idoneità dei locali e delle attrezzature delle officine di produzione dei cosmetici pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 4 agosto 1987, n. 180.

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Federico II

Università degli Studi di Napoli Federico II Università degli Studi di Napoli Federico II Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale Corso di Laurea in Ingegneria per l'ambiente e il Territorio

Dettagli

Prot. n 132 Salerno, lì 5 Febbraio 2014

Prot. n 132 Salerno, lì 5 Febbraio 2014 COLLEGIO DEI PERITI AGRARI E DEI PERITI AGRARI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI SALERNO www.collegioperitiagrarisa.it - e-mail:collegio.salerno@pec.peritiagrari.it - collegio.salerno@peritiagrari.it Prot. n

Dettagli

STABILIMENTO DI TARANTO. Piano di monitoraggio emissioni in acqua

STABILIMENTO DI TARANTO. Piano di monitoraggio emissioni in acqua Febbraio 2007 STABILIMENTO DI TARANTO Piano di monitoraggio emissioni in acqua Febbraio 2007 1 PIANO DI MONITORAGGIO EMISSIONI IN ACQUA Il Piano di monitoraggio delle emissioni in acqua dello stabilimento

Dettagli

CAMPIONAMENTO/RITIRO PG 507. Descrizione Modifica

CAMPIONAMENTO/RITIRO PG 507. Descrizione Modifica PG 507 Allegati e moduli gestiti con questo documento Mod. 507-a Verbale di Ritiro IO_Campionamento Stato di Revisione N Revisione Data Descrizione Modifica 0 01/06/16 Prima Emissione documento 1 20/09/16

Dettagli

I RIFIUTI SANITARI Misure di prevenzione e protezione

I RIFIUTI SANITARI Misure di prevenzione e protezione Servizio Prevenzione Protezione I RIFIUTI SANITARI Misure di prevenzione e protezione Dott. Stefania Bertoldo ottobre novembre 2016 L'ospedale, così come ogni altra realtà aziendale produttiva, dà origine

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA COMPILAZIONE DEL FORMULARIO

LINEE GUIDA PER LA COMPILAZIONE DEL FORMULARIO LINEE GUIDA PER LA COMPILAZIONE DEL FORMULARIO Le presenti linee guida vogliono essere un supporto a titolo informativo a chi deve compilare il formulario di identificazione rifiuti e ha necessità di un

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO Ambiente e Sicurezza. Gestione dei documenti e delle registrazioni INDICE

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO Ambiente e Sicurezza. Gestione dei documenti e delle registrazioni INDICE INDICE 1. DISTRIBUZIONE... 2 2. SCOPO... 2 3. APPLICABILITÀ... 2 4. RIFERIMENTI... 2 5. DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI... 2 6. RESPONSABILITÀ... 2 6.1 Generalità... 3 6.2 Rappresentante della Direzione...

Dettagli

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE. N in data AGRICOLTURA E AMBIENTE DIPARTIMENTO AMBIENTE VALUTAZIONE AMBIENTALE E TUTELA QUALITA' DELL'ARIA PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE N. 5419 in data 09-10-2018 OGGETTO : RETTIFICA DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE

Dettagli

Circolare n 001 Lecco, 03 gennaio 2011 Oggetto: MUD 2018

Circolare n 001 Lecco, 03 gennaio 2011 Oggetto: MUD 2018 OGGETTO: MODELLO UNICO DICHIARAZIONE AMBIENTALE DEI RIFIUTI PRODOTTI NEL 2017: NOVITÀ SUL MUD 2018 Novità Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 30 dicembre 2017 il D.P.C.M.

Dettagli

Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l anno 2014.

Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l anno 2014. Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 27 dicembre 2013 - Serie generale Spediz. abb. post. 45% - art. - 1, art. comma 2, comma 1 20/b Legge 27-02-2004, 23-12-1996, n. n. 46-662 Filiale

Dettagli

Il sottoscritto. nato a Prov... il.. residente in... Prov... Via.. n. Codice fiscale. nella sua qualità di,

Il sottoscritto. nato a Prov... il.. residente in... Prov... Via.. n. Codice fiscale. nella sua qualità di, marca da bollo 14,62 FAC-SIMILE DOMANDA COLLAUDO Al signor Sindaco del Comune di Pinerolo 10064 PINEROLO To Oggetto: Richiesta di collaudo per Impianto stradale di distribuzione dei carburanti Impianto

Dettagli

Guida all applicazione del SISTRI

Guida all applicazione del SISTRI Marco Rizzuto Cecilia Sanna Guida all applicazione del SISTRI Adempimenti, procedure e sanzioni 1 INDICE GENERALE CAPITOLO 1 Il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti: SISTRI...11 1.1 Soggetti

Dettagli

Oltre il SISTRI: le prospettive per la tracciabilità dei rifiuti

Oltre il SISTRI: le prospettive per la tracciabilità dei rifiuti Oltre il SISTRI: le prospettive per la tracciabilità dei rifiuti Alessandra Pellegrini Responsabile Area Ambiente e Sicurezza Impianti Federchimica Milano, 26 marzo 2019 Direttiva 2018/851: cosa ci chiede

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI CON IL SISTRI RIVOLTA A. DELEGATI SISTRI DI AZIENDE PRODUTTORI DI RIFIUTO PERICOLOSO Rev.

CORSO DI FORMAZIONE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI CON IL SISTRI RIVOLTA A. DELEGATI SISTRI DI AZIENDE PRODUTTORI DI RIFIUTO PERICOLOSO Rev. CORSO DI FORMAZIONE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI CON IL SISTRI RIVOLTA A 1 1 DELEGATI SISTRI DI AZIENDE PRODUTTORI DI RIFIUTO PERICOLOSO Rev.08 11/2016 Aziende Interessate: tutte le aziende che sono iscritte

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI E DEI RIFIUTI SANITARI PRODOTTI DALL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI E DEI RIFIUTI SANITARI PRODOTTI DALL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI E DEI RIFIUTI SANITARI PRODOTTI DALL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA ART. 1 Campo di applicazione Il presente regolamento

Dettagli

NUOVE REGOLE IN VIGORE A PARTIRE DAL 1 GIUGNO 2015 PER UTENZE CON PARTITA IVA PRONTUARIO

NUOVE REGOLE IN VIGORE A PARTIRE DAL 1 GIUGNO 2015 PER UTENZE CON PARTITA IVA PRONTUARIO CEM TRASPORTO E CONFERIMENTO DEI RIFIUTI ASSIMILATI AGLI URBANI PRESSO LA PIATTAFORMA ECOLOGICA COMUNALE NUOVE REGOLE IN VIGORE A PARTIRE DAL 1 GIUGNO 2015 PER UTENZE CON PARTITA IVA PRONTUARIO NUMERO

Dettagli

Verifiche ispettive e controlli nella gestione dei rifiuti

Verifiche ispettive e controlli nella gestione dei rifiuti LA NUOVA NORMATIVA AMBIENTALE La classificazione dei rifiuti I reati ambientali Verifiche ispettive e controlli nella gestione dei rifiuti Parte 1 Dott. Roberto Mastracci Aspetti tecnici nella gestione

Dettagli