Il mare sulla costiera apuana

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1 n Mercoledì 29 Agosto 2012 Il mare sulla costiera apuana La situazione nel corso della stagione balneare 2012, tenuto conto delle numerose segnalazioni ricevute da parte di cittadini e degli accertamenti svolti Nel corso del mese di agosto il nostro Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) ha ricevuto numerose segnalazioni e richieste di informazioni sulla balneabilità e presenza di inquinamento nel litorale apuano di Marina di Massa e di Carrara. Si è cioè rilevato un diffuso stato di preoccupazione da parte dei bagnanti riguardo alle condizioni del mare. Nel corso dei campionamenti periodici effettuati per il controllo della balneabilità delle acque, gli operatori del Dipartimento ARPAT di Massa Carrara non hanno riscontrato visivamente particolari fenomeni di inquinamento o anomalie. In data 3/8/2012 tecnici dell'agenzia sono intervenuti, a seguito di segnalazione che lamentava la presenza di schiume e strisce oleose in mare a Marina di Carrara tra il bagno Principe e la fossa Maestra, ma anche in quell occasione, come risulta dalle fotografie e dalla relazione di sopralluogo, non sono state rilevate anomalie. Le caratteristiche del litorale apuano sono particolari: il fondo è sabbioso con una sabbia "polverosa", frutto di continui ripascimenti e la spiaggia è sempre molto affollata; di conseguenza, mentre al mattino presto l acqua appare trasparente, nel corso della giornata facilmente diventa torbida. Nella zona di Marina di Massa sono presenti diverse scogliere a protezione della spiaggia che creano vasche chiuse o semichiuse ma che di fatto limitano il ricambio d'acqua a riva e provocano innalzamento della temperatura; nelle vasche è più facile la crescita delle alghe che disgregandosi alla fine del loro ciclo vitale contribuiscono ad aumentare la torbidità dell acqua. Con questo numero di ARPATnews cerchiamo di disegnare un quadro della situazione, che pur non essendo ottimale, non è nemmeno tale da giustificare l allarme diffuso. 1/5

2 Il monitoraggio delle acque di balneazione La stagione balneare inizia il 1 maggio e si chiude il 30 settembre di ogni anno: durante questo periodo le acque marine e le acque interne in cui si pratica attività balneare vengono sottoposte a controllo con finalità di protezione della salute dei bagnanti da un lato, del miglioramento della qualità ambientale della risorsa idrica dall'altro. Durante la stagione balneare ARPAT effettua campionamenti e analisi con frequenza mensile per verificare l'idoneità alla balneazione in tutte le aree di balneazione presenti sul territorio regionale al fine di supportare tutti gli enti a cui la normativa in materia attribuisce competenze. Da quest'anno sono stati tempestivamente pubblicati anche tutti i divieti temporanei di balneazione che si sono verificati. E' possibile poi consultare la banca dati con gli esiti del monitoraggio. La situazione sul litorale apuano I risultati dei controlli effettuati tra aprile ed agosto 2012 mostrano valori conformi alla vigente normativa per tutte le acque marine del litorale apuano tranne in 2 casi: il 15/5/12 in un area di Carrara (IT Confine Principe Roby) si è avuto un superamento dei limiti per entrambi i parametri microbiologici ed il 10/7/12 alla Foce del Magliano (area IT del Comune di Massa) per superamento di E. Coli. Essendo entrambi i punti di monitoraggio in prossimità delle foci di fossi, la causa potrebbe essere attribuita all apporto di questi corsi d acqua (rispettivamente la Fossa Maestra a Carrara ed il torrente Magliano a Massa) nei quali possono essere presenti scarichi non depurati. Entrambi i punti comunque ai campionamenti suppletivi, effettuati dopo pochi giorni, hanno mostrato esiti analitici favorevoli. ARPAT effettua anche il controllo dei 4 tratti sottoposti a divieto permanente di balneazione (i risultati sono disponibili sul sito) per motivo igienico-sanitari in provincia di Massa Carrara, con prelievi mensili presso le foci dei seguenti corsi d acqua: torrente Parmignola e Fossa Maestra (Carrara); torrenti Brugiano e Frigido (Massa); torrente Versilia (Montignoso). I dati della stagione 2012 confermano, per ora, il perdurare di forti criticità di contaminazione delle acque del Parmignola e, ancor di più, della Fossa Maestra con valori non conformi in 6 casi su 10, mentre la situazione sembra migliorare (rispetto al 2011) per il Brugiano con solo 1 superamento. Le analisi sui torrenti Frigido e Versilia, infine, sono risultate, finora, sempre conformi. Si forniscono alcune informazioni su fenomeni che possono destare l attenzione dei frequentatori delle aree litoranee. 2/5

3 Schiume Il fenomeno delle schiume visibili sul mare può essere dovuto a cause naturali e non necessariamente a fenomeni di inquinamento (sversamento di reflui contenenti tensioattivi), come evidenzia anche la relazione riportata sul sito del parco nazionale delle Cinque terre Infatti, la parte liposolubile della sostanza organica normalmente presente in mare (originata, ad esempio, dagli organismi planctonici o dal polline), sotto l'azione del moto ondoso tende a formare una emulsione di "goccioline" che si stratifica sulla superficie marina, intrappolando bolle d'aria e creando, così, una schiuma biancastra, che nulla ha a che vedere con i tensioattivi dei detersivi. Questa schiuma, inoltre, può "intrappolare" o aggregare altre sostanze e materiali presenti in mare, mutando di consistenza ed aspetto, soprattutto in zone con scarsa circolazione di acqua, quali cale, porti, baie chiuse, ecc. Queste condizioni, la presenza, cioè, di significative concentrazioni di sostanza organica e di scarso ricambio idrico, sono frequenti lungo il litorale apuano, caratterizzato da una forte antropizzazione, e possono dare luogo, quindi, a fenomeni analoghi a quelli di inquinamento, senza poterne stabilire con certezza l'origine. in ogni caso questi fenomeni sono, in genere, di breve durata, in quanto è sufficiente un cambiamento anche lieve delle condizioni meteomarine (venti di brezza, aumento del moto ondoso, diminuzione delle temperature, ecc.) per disperdere le schiume, ripristinando condizioni di normalità sulla superficie del mare, e ciò può avvenire anche più volte nel corso della stessa giornata. Scarichi impianti di depurazione I depuratori della zona costiera scaricano nei corsi d acqua e non direttamente in mare (nel Frigido il depuratore Le Querce nel Lavello i depuratori Cersam e Lavello nel Parmignola il depuratore Fossa Maestra). Dai depuratori non esce materiale grossolano, anche in caso di malfunzionamento (come è stato ad esempio sia per il Frigido (vedi notizia e ulteriore chiarimento) che per il Parmignola (vedi notizia), perché la grigliatura primaria non può mai essere esclusa. Il materiale grossolano che arriva in spiaggia è quello abbandonato nei fossi, lungo le strade, al largo del mare da barche e navi o da scarichi abusivi diretti. Gli scarichi dei depuratori sono controllati mediamente 2 volte al mese e vengono sanzionati se il risultano delle analisi non è conforme ai limiti previsti dalla normativa. In alcuni casi si tratta di impianti che presentano delle criticità, che sono state segnalate all'amministrazione Provinciale. ARPAT ovviamente non ha il potere di sopperire a carenze impiantistiche e/o gestionali, ma può solo intervenire e dare indicazioni per minimizzare gli impatti, e elevare sanzioni quando si riscontrano superamenti dei limiti di legge o violazioni delle autorizzazioni. La pulizia ed il mantenimento dei fossi è di competenza dei comuni e/o consorzi di bonifica, oltreché legato al comportamento civile dei cittadini. 3/5

4 Ostreopsis ovata E un alga microscopica unicellulare, di origine tropicale, potenzialmente tossica che a partire dal 1998 si presenta abbastanza regolarmente lungo il litorale Marina di Massa (in seguito è comparsa anche in altre zone del litorale toscano) e che, da allora, il Dipartimento ARPAT di Massa Carrara ha sempre tenuto sotto controllo. Durante i mesi estivi possono verificarsi fioriture (cioè un rapido aumento del numero della popolazione cellulare) che possono essere tossiche per gli organismi marini e causare stati irritativi per le persone che sostano lungo il litorale a causa dell inalazione dell areosol marino (questi sintomi, simil-influenzali, regrediscono comunemente nell arco di h). ARPAT controlla periodicamente nel periodo estivo la presenza di Ostreopsis ovata nei punti più critici del litorale livornese, pisano e apuano e, anche quest anno, ha effettuato una indagine supplementare nel litorale di Marina di Carrara. Come negli anni passati anche quest anno sono stati rilevati alcuni casi di superamento dei valori-guida (vedi notizia). Maggiori dettagli ed i risultati del monitoraggio effettuato da Arpat sono riportati sul sito In un'occasione è stata rilevata anche la presenza di un alga non tossica che ha prodotto la colorazione verdo smeraldo dell'acqua. (vedi comunicato) Per eventuali informazioni su aspetti sanitari è possibile rivolgersi all Unità Funzionale Igiene e Sanità Pubblica della Azienda USL 1 di Massa Carrara tel. 0585/ dalle ore 8-13 e al 0585/ 4931 negli altri orari. Testo di questo numero a cura di Tania Scardigli Direttore responsabile: Marco Talluri Autorizzazione del tribunale di Firenze: n del 14 febbraio 2005 Redazione: ARPAT, Via Porpora, Firenze - tel fax arpatnews@arpat.toscana.it Web: È possibile ricevere regolarmente ARPATNEWS, personalizzandone le modalità (periodicità, temi, ecc.), all'indirizzo: Seguici su Twitter Seguici su Youtube 4/5

5 È possibile inserire un proprio commento in calce a ciascun numero della versione Web ed è possibile esprimere un giudizio su questo servizio, come sulle altre attività svolte da ARPAT, all'indirizzo: 5/5

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