CRITERI REDAZIONALI. 1 Formattazione del testo

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1 CRITERI REDAZIONALI 1 Formattazione del testo (a) font 1. Si usino i font Times New Roman e New Athena Unicode (per il Greco). 2. In caso la scrittura di grafie diverse richieda l utilizzo di specifici font, se ne segnali l uso alla Redazione. 3. Si raccomanda di inviare sempre una versione in Portable Data Format (PDF) del proprio contributo, per verificare l aspetto originale del documento. 4. Si ricorda che pericopi da papiri o testi letterari possono essere copiate e incollate direttamente in Unicode dalle banche dati di riferimento (DDbDP, TLG...). (b) resa dei testi antichi 5. Nelle parole greche si usi il più possibile il sigma lunato. Se per qualsiasi motivo si dispone di un testo con sigma differenziati, si può agevolmente effettuare la sostituzione con i comandi automatici messi a disposizione dai comuni programmi di videoscrittura. 6. Si utilizzi di preferenza (fatte salve specifiche esigenze) la traslitterazione in caratteri latini corsivi per i termini greci che non costituiscono citazione diretta. In traslitterazione si segnalino ēta e omega con i segni di vocale lunga (ē, ō); si alternino y/u nella resa di hypsilon a seconda della miglior resa (es.: pyr, ma ouranos evitare pur o oyranos). 7. Per una miglior compattezza, la separazione di righi si indichi con, e gli a-capo vengano segnalati da tale lineetta in corpo di parola (es.: μέγε θο ϲ e non μέγε- / θοϲ). Per distinguerla dalla precedente, la separazione di versi poetici si indichi con /. 8. Citazioni e termini latini vadano sempre in corsivo. 9. La papirologia presuppone una particolare attenzione al testo originale: sia per la traslitterazione greca che per quella latina classica, si raccomanda dunque di rispettare il più possibile la grafia originaria: quindi ostrakon e non ostracon, uiuere e non vivere, Vlpianus e non Ulpianus. 10. In caso di citazioni da altre opere, si rispettino sempre le convenzioni ivi utilizzate. (c) stili di pagina e paragrafo È disponibile un MODELLO DOC (Word 97/2000/XP) preimpostato con gli stili necessari alla stesura del contributo: papyrotheke.doc. È sufficiente aprirlo e utilizzarlo come un normale documento di testo, tenendo però aperta a fianco la finestra degli Stili di Paragrafo, selezionando di volta in volta lo stile predefinito, secondo le corrispondenze qui sotto segnalate (in

2 alternativa, è sempre possibile impostare manualmente la formattazione secondo le specifiche indicate). 1. Per l allestimento della pagina si usino le seguenti specifiche: margini sx e dx = 3 cm; margine superiore = 5 cm; margine inferiore = 4 cm. Il MODELLO fornito è già preimpostato su queste dimensioni. 2. Per l allestimento dei paragrafi si cerchi di usare le seguenti specifiche: titolo: grassetto, centrato, dimensione 16pt, senza rientri (sul MODELLO: stile INTESTAZIONE). testo: giustificato, sillabazione automatica, dimensione 13pt, interlinea 0,65 cm (18,5pt), rientro prima riga 0,60 cm (17pt). I titoli di eventuali paragrafi siano in grassetto, centrati, senza rientro (sul MODELLO: stili TESTO e TITOLO). nome autore: da porre alla fine del contributo, spaziato di due riga rispetto al testo; allineato a dx, maisuscoletto, dimensione 14pt; a capo, dopo una riga di spazio, venga indicata l eventuale struttura di appartenenza e, nuovamente a capo, un recapito di posta elettronica. Queste ulteriori righe in tondo, a 13 pt, sempre allineate a dx (sul MODELLO: stili AUTORE e RECAPITO). bibliografia: giustificato, senza sillabazione automatica, dimensione 11pt, interlinea 0,49 cm (14pt), spazio sopra il paragrafo 0,11 cm (3pt), rientro prima del testo 1 cm (28,3pt), rientro prima riga -1 cm (-28,3pt) (sul MODELLO: stile BIBLIOGRAFIA). Si ricorda che lo stile preimpostato ha effetto unicamente sulla formattazione: per lo stile delle citazioni bibliografiche si faccia riferimento alle norme illustrate infra. note: a piè di pagina con numerazione progressiva; giustificato, sillabazione automatica, dimensione 10 pt, interlinea 0,42 cm (12pt), spazio sopra il paragrafo 0,11 cm (3pt), rientro prima del testo 0,50 cm (14pt), rientro prima riga -0,50 cm (-14pt) (sul MODELLO: stile NOTE A PIÈ DI PAGINA). (d) convenzioni d uso comune Le abbreviazioni o sigle latine vadano in corsivo, come e.g., s.v. (e s.vv.), ibid., ad loc., ed.pr... Altre abbreviazioni vadano in tondo: cfr., vd., p., pp., fig., a.c., d.c... Vocaboli inglesi, latini o di lingue straniere inseriti nel testo siano di preferenza in corsivo. La Redazione si riserva la possibilità di mutare le abbreviazioni o le sigle utilizzate per uniformare lo stile della rivista. 2 Citazioni e riferimenti bibliografici (a) Le citazioni siano messe fra virgolette doppie, e la citazione all interno di citazione fra virgolette semplici. (b) I riferimenti bibliografici delle citazioni si indichino preferibilmente in nota.

3 (c) Nei riferimenti numerici si usi la minor quantità di cifre: 92-3, 251-8, (d) Per le citazioni da opere moderne, nei riferimenti si indichi il cognome dell autore (in maiuscoletto) e l anno di pubblicazione del testo: TURNER 1980, In caso di più pubblicazioni in uno stesso anno, si aggiungano all anno le lettere minuscole a, b, c... In caso di più cognomi, si separino utilizzando il segno / (per evitare confusione con i cognomi doppi, separati da trattino - ). (e) Per le citazioni da opere antiche, si adottino i seguenti criteri: Autori greci: si segua il LSJ 9 : S. Ant. 634; Th. VII 18,1; D. 49, Autori latini: si segua il ThLL (all occorrenza scrivendo maiuscola la lettera iniziale del titolo): Sall. Catil. 36,4; Liv. V 1,2; Sen. Epist. 12,10... Altri Autori: per opere o autori non inclusi nei suddetti canoni si usi uno stile citazionale congruente e chiaro; per autori di altre aree culturali si seguano i criteri generalmente definiti dalla tradizione di studi pertinenti. (f) Per le citazioni da documenti antichi, si adottino i seguenti criteri: Papiri, ostraka, tavolette: abbreviazioni in tondo, secondo la Checklist of Editions of Greek, Latin, Demotic and Coptic Papyri, Ostraca and Tablets (eds. Sosin/Bagnall/Cowey/Depauw/Wilfong/Worp, September 2008) ( Epigrafi greche: in tondo, secondo i criteri stabiliti dal Supplementum Epigraphicum Graecum (indici ai voll. XXXVI-XLV, pp ). Epigrafi latine ed altri repertori: in tondo, secondo le abbreviazioni indicate nella Guide de l épigraphiste (eds. Bérard/Feissel/Petitmengin/Rousset/ Sève et alii, Paris ) ( (g) Qualsiasi altra sigla o abbreviazione adottata, se non generalmente riconoscibile, andrà sciolta in bibliografia finale. 3 Bibliografia (a) La bibliografia completa delle opere citate si indichi in fondo al contributo. (b) Si adottino i seguenti criteri: Monografie: E.G. TURNER (1980), Greek Papyri. An Introduction, Oxford Contributi: P. DAVOLI (2001), Aspetti della topografia del Fayyum in epoca ellenistica e romana, in I. ANDORLINI, G. BASTIANINI, M. MANFREDI, G. MENCI (eds.), Atti

4 del XXII Congresso Internazionale di Papirologia (Firenze agosto 1998), I-II, Firenze, I, Si trattino come contributi le voci o i lemmi in repertori lessicali o enciclopedici, riportando il titolo completo del volume di riferimento oppure, se disponibile, l abbreviazione standard (es.: RE, EAA, LIMC...). Articoli: (vd. infra) R. BOGAERT (1998), Liste géographique des banques et des banquiers de l Égypte ptolémaïque, ZPE 120, Contributi online: M. ROLANDI (2010), La navigazione commerciale sul Nilo e la logistica del grano nell Egitto ellenistico-romano, Archaeogate ( ), <URL: la-navigazionecommerciale-sul-nilo-e-la-logistica-del.html>. (c) in caso di Autori multipli, i cognomi si separino in nota con / e in bibliografia con la virgola (questo per evitare confusione con eventuali cognomi doppi separati da trattino orizzontale); analogamente e per gli stessi motivi, in caso di luoghi di edizione multipli, si separino in bibliografia con /. (c) Per le abbreviazioni dei periodici si segua L Année Philologique ( in caso di riviste non presenti nella rassegna, si usino criteri abbreviativi uniformi che andranno sciolti all inizio della Bibliografia finale. In caso di titoli non abbreviati, si segnalino fra doppie virgolette. (d) Per qualsiasi pubblicazione esistente in più edizioni o ristampe, si segnali l esemplare che è stato consultato o citato; in caso di edizioni successive, se ne segnali il numero in apice all indicazione del luogo di edizione; se reperibile e significativa, si aggiunga tra parentesi l indicazione della prima edizione. Es.: G. CAVALLO (ed.) (2002), Libri, editori e pubblico nel mondo antico. Guida storica e critica, Roma/Bari 3 (I ed. 1975). (e) In caso di riferimento a più contributi dalla stessa miscellanea, è preferibile inserire anche quest ultima come voce bibliografica, e rimandare ad essa ogni ulteriore voce bibliografica. Es.: A.M. ANDRISANO (ed.) (2007), Biblioteche del mondo antico. Dalla tradizione orale alla cultura dell Impero, Roma (rist. 2009). L. PERILLI (2007), Conservazioni dei testi e circolazione della conoscenza in Grecia, in ANDRISANO (ed.) 2007, Questo schema, finalizzato a razionalizzare lo spazio e compattare le citazioni, non andrà ovviamente usato se si cita un solo contributo da una miscellanea (vd. esempio supra). 4 Illustrazioni e tabelle (a) Il riferimento, nel testo, ad eventuali figure o tavole si indichi con la

5 dicitura: Fig. 1 / Figg. 2-3, etc. Ogni immagine inserita nel contributo dovrà essere corredata da didascalia e, se reperibile, dalla fonte da cui è stata ricavata. È possibile inserire immagini all interno del testo, oppure fuori testo. Le immagini possono essere anche a colori. (b) Le stesse indicazioni valgano anche per eventuali tabelle (Tab. 1 / Tabb. 2-3). aggiornato al

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