Trasformazione Amianto
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- Giada Moroni
- 8 anni fa
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1 Trasformazione Amianto «Amianto Nuove tecnologie di smaltimento» ottobre
2 Trasformazione dell amianto Il processo consiste in un trattamento termico: l energia fornita al rifiuto, sottoforma di calore, comporta la «rottura» di alcuni legami di struttura dell amianto (deidrossilazione) con conseguente eliminazione dell acqua: Temperatura Fibra di amianto integra Mg 3 Si 2 O 5 (OH) 4 crisotilo - H 2 O Cristallo dopo deidrossilazione 3Mg 2 SiO 4 forsterite + SiO 2 ossido di silicio La fibra originale modificandosi perde il suo potere lesivo sui tessuti biologici, risultando perciò innocua. «Amianto Brescia Nuove 29 maggio tecnologie 2010 di smaltimento» ottobre
3 Materiali trattati dall impianto L impianto consente di trattare tutti i tipi di amianto sia nello stato friabile che compatto. L'amianto, legato a matrici resistenti e stabili costituisce i materiali cosiddetti compatti (es: il cementoamianto o eternit); legato con matrici non compatte (es: il materiale spruzzato) costituisce i materiali friabili. Per definizione un materiale contenente amianto è friabile se può essere ridotto in polvere con la sola pressione delle dita, compatto se è necessario usare strumenti meccanici per ridurlo in polvere. «Amianto Brescia Nuove 29 maggio tecnologie 2010 di smaltimento» ottobre
4 Schema del processo globale Controllo radioattività «Amianto Brescia Nuove 29 maggio tecnologie 2010 di smaltimento» ottobre
5 Particolari del progetto 1. Procedure di accettazione e controlli del materiale in ingresso : - Sistema di controllo radioattività - Controllo visivo ed elettronico delle confezioni consegnate L attività è svolta in ambiente confinato e aspirato. 2. Granulazione ( o sminuzzamento del materiale): Si ottiene maggiore superficie di scambio termico garantisce la completa trasformazione del materiale. L aria aspirata è utilizzata come comburente del forno. Il materiale sminuzzato attraverso tubazioni chiuse è inviato ai silos di stoccaggio. 3. Stivaggio: Permette il bilanciamento tra materiale in ingresso e la capacità del forno di trasformazione. Anche questo contenitore è dotato di impianto di aspirazione : questa frazione di aria viene convogliata come comburente del forno. «Amianto Nuove tecnologie di smaltimento» ottobre
6 Particolari del progetto 4. Forno di trasformazione: è costituito da una linea di trattamento termico dove avviene la trasformazione del materiale. 5. Scarico forno e stoccaggio materiale trasformato: operazioni che avvengono in modo automatico, sono confinate e sotto aspirazione in modo da non apportare polveri in ambiente di lavoro. In questa fase viene eseguita la verifica dell avvenuta trasformazione dell amianto tramite analisi con FT-IR, MOCF e SEM non che la valutazione per la marcatura CE del prodotto 6. Macinazione: serve a ridurre il materiale trattato alle dimensioni del filler per uso edilizio. 7. Stoccaggio filler : permette il mantenimento del materiale prodotto in attesa del suo inoltro alla destinazione d uso. Anche questo silos è dotato di aspiratori a funzionamento continuo ed ad esercizio automatico «Amianto Nuove tecnologie di smaltimento» ottobre
7 Filtrazione dei flussi convogliati in atmosfera Il complesso sistema di filtrazione, a cui saranno sottoposti i flussi convogliati in uscita dal bruciatore ed in seguito ad opportuno raffreddamento, sarà costituito da una serie di filtri specifici, posizionati in modo tale da trattenere gradualmente gli inquinanti presenti nel flusso (micro cicloni, filtri a maniche, filtri assoluti HEPA). Infatti la prima fase di separazione è determinata da un gruppo di micro cicloni che trattengono le polveri più grossolane. In seguito il flusso gassoso verrà convogliato ad una serie di filtri con porosità decrescente in modo tale da trattenere le particelle che abbiano una dimensione compresa tra i 10µm e 0,1µm (nano particelle). Inoltre i filtri presenti per gli inquinanti gassosi, consentono di sottrarre al flusso CO 2, CO, NO 2 ed SO 2 oltre alle polveri ed eventuali fibre trasformate. Questo sistema è applicato in duplice formato per consentire un cambio dei filtri senza sospendere l attività produttiva; in base al carico del materiale depositato sulla superficie del filtro un impulso elettronico devia il flusso al pannello di ricambio. Automaticamente i pannelli filtranti dismessi verranno poi inviati all impianto di trasformazione dell amianto per evitare la produzione di ulteriori rifiuti. «Amianto Brescia Nuove 29 maggio tecnologie 2010 di smaltimento» ottobre
8 Qualificazione del materiale trattato 8 «Amianto Brescia Nuove 29 maggio tecnologie 2010 di smaltimento» ottobre
9 Materiale trattato - il «filler» I possibili utilizzi del nostro materiale trattato possono essere: a) Filler per uso edilizio b) Conglomerati bituminosi per malte e calcestruzzo c) Sottofondi stradali d) Produzione del cemento 9 «Amianto Brescia Nuove 29 maggio tecnologie 2010 di smaltimento» ottobre
10 Le analisi al SEM e DRX Impianto realizzato nel 2006 e dismesso nel 2011 Il rapporto ARPA Reggio Emilia 10 «Amianto Brescia Nuove 29 maggio tecnologie 2010 di smaltimento» ottobre
11 Indagini analitiche eseguite sul filler test di ecotossicità Test di eco tossicità Analisi di caratterizzazione 11 «Amianto Brescia Nuove 29 maggio tecnologie 2010 di smaltimento» ottobre
12 Indagini analitiche eseguite sul filler analisi al TEM 12 «Amianto Brescia Nuove 29 maggio tecnologie 2010 di smaltimento» ottobre
13 Impianto realizzato ad Arborea Autorizzazioni rilasciate ad Aspireco Srl per l impianto di trasformazione dell amianto: Impianto realizzato nel 2006 e dismesso nel 2011 Delibera n. VII/11243 del 25/11/2002 rilasciata dalla Regione Lombardia Delibera n del 18/09/2007 rilasciata dalla Provincia di Brescia (validità 10 anni) Delibera n. 39/24 del 15/07/2008 rilasciata dalla Regione Autonoma della Sardegna - Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale 13 «Amianto Brescia Nuove 29 maggio tecnologie 2010 di smaltimento» ottobre
14 Risultati ottenuti: Valori emissioni al camino impianto Arborea Impianto realizzato nel 2006 e dismesso nel 2011 Tutti i valori, realmente misurati su un impianto funzionante, sono inferiori ai limiti di legge 14 «Amianto Brescia Nuove 29 maggio tecnologie 2010 di smaltimento» ottobre
15 Esterno Interno Risultati ottenuti: Valori emissioni ambienti di lavoro ed ambienti esterni impianto Arborea Impianto realizzato nel 2006 e dismesso nel 2011 VALORI PIU' ALTI RISCONTRATI D. Lgs 81/08 D.l. 257/06 D.M. 6/9/94 Zona ff/l p1 zona stoccaggio 3 p2 zona granulazione 4 p3 zona forno 10 p4 zona coclea 3 p5 zona filtri 0 A dosimetria personale 1 Box docce ff/l (*) 100 ff/l 20 ff/l In prossimità del container di scarico materiale inertizzato 7 Lato esterno lungo la recinzione (nord ovest) 0 Lato esterno impianto (nord-est) 5,2 In prossimità del cassone di raccolta polveri filtri a maniche 1,5 In prossimità del cancello di ingresso dell'area impianto (lato sud) 1,8 Sotto camino 12 Cabina di controllo 1 (*) valore misurato come media ponderata del tempo di riferimento di 8 ore Riferimento legislativo 15 «Amianto Brescia Nuove 29 maggio tecnologie 2010 di smaltimento» ottobre
16 Il progetto del nuovo impianto: i progressi Percorso panoramico «Amianto Brescia Nuove 29 maggio tecnologie 2010 di smaltimento» ottobre
17 Il progetto del nuovo impianto: i progressi PARAMETRO IMPIANTO MOBILE - SARDEGNA IMPIANTO IN FASE DI PRESENTAZIONE IMPIANTO IN FASE DI PRESENTAZIONE Con recupero di calore Potenza installata Kcal/h (effettiva) Materiale in ingresso Ton/h 5, Materiale in ingresso Ton/anno Materiale trattato in uscita Ton/anno / (21Ton/h) (21Ton/h) Gas di alimentazione forno GPL Metano Metano T di esercizio forno C 950 <1000 <1000 m 3 di gas CH 4 annui ipotizzati in base alla potenza installata* m 3 di aria comburente annua ipotizzata in base alla potenza installata x4,76 = x 4,76= x 4,76 = m 3 totali di flusso annuo = = = *il valore riportato è ottenuto dal rapporto tra gas consumato per ogni tonnellata di materiale trattato ed il numero di tonnellate annue previste in ingresso all impianto. 17 «Amianto Brescia Nuove 29 maggio tecnologie 2010 di smaltimento» ottobre
18 Il progetto del nuovo impianto: i progressi 1- Il processo termico si avvale dell impiego di gas Metano: i fumi generati dalla combustione contengono meno inquinanti rispetto al GPL 2- La fase di preriscaldo del materiale: tramite un processo di induzione di calore delle due camere (ingresso ed uscita impianto) è possibile portare il cemento amianto dalla temperatura ambiente ad una superiore. Ciò comporta un recupero calorico che abbassa notevolmente il consumo di gas e la produzione di agenti inquinanti. 3- Recupero energetico: tramite il recupero di calore il rendimento è di circa 1,6 MW/h. 4- Il trattamento termico NON E UN PROCESSO DI COMBUSTIONE. 5- L impiego di uno speciale bruciatore (LOW NOX), comporta un notevole abbassamento degli inquinanti generati dalla fiamma e dal processo termico stesso. 6- L impianto sarà visitabile tramite un percorso didattico, costituito da un tunnel panoramico interno e confinato, dislocato in tutti i settori dell insediamento industriale, accessibile ai visitatori autorizzati. «Amianto Brescia Nuove 29 maggio tecnologie 2010 di smaltimento» ottobre
19 Il progetto del nuovo impianto: CONCLUSIONI CONCLUSIONI Considerando le Kcal/h ipotizzate in base al recupero termico ( Kcal/h) è possibile valutare un risparmio energetico in base ai m 3 di gas non impiegati nel processo: kcal/h corrispondono ad un consumo di 51,0 m 3 /t di gas naturale, ossia: m 3 /anno kcal/h corrispondono ad un consumo di 29,0 m 3 /t di gas naturale, ossia: m 3 /anno m 3 /anno m 3 /anno = m 3 /anno RISPARMIATI ( m 3 /anno / m 3 /anno) X 100 = 43,3% RISPARMIO ENERGETICO PRODUZIONE DI ENERGIA DAL RECUPERO CALORE Kcal/ora Kcal/ora = Kcal/ora Kcal/ora : 860 Kcal = KWh/ora = 5,58 MWh/ora(termici) = 3,3 MWh/ora (elettrici) Considerando un dissipamento energetico ipotetico del 50% : 1,65 MWh/ora (elettrici) «Amianto Brescia Nuove 29 maggio tecnologie 2010 di smaltimento» ottobre
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