Aggiornamenti sulle strategie di controllo di Drosophila suzukii

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1 Durham Aggiornamenti sulle strategie di controllo di Drosophila suzukii Alberto Grassi, Angela Gottardello Unità Piccoli Frutti,, Fondazione E.Mach - sede periferica di Vigalzano Via della Val 2, Loc.Costa di Casalino, Pergine Durham

2 I lavori presentati sono frutto dell attività di un gruppo di persone che operano nell Unità Piccoli Frutti della FEM, presso la sede di Vigalzano e che comprende, oltre a noi, i tecnici: Sergio Franchini Sandro Conci Gianpiero Ganarin Paolo Miorelli Tommaso Pantezzi ed il personale temporaneo Barbara Casagrande, Massimo Pezzè, Teresa Delmarco, Arianna Moltrer

3 n medio adulti/trappola/settimana Evoluzione delle catture di Drosophila suzukii in provincia di Trento Trappole innescate con Droskidrink aprile maggio giugno luglio agosto sett. ott. nov. sett. n

4 Evoluzione dell infestazione di Drosophila suzukii su ciliegio e piccoli frutti in provincia di Trento frutti ispezionati uno ad uno al binoculare, fino ad inizio ottobre 2014

5 Riscontrati danni anche su. bacche di Goji Ribes rosso Susina

6 Principali ragioni dell esplosione demografica nel 2014 in provincia di Trento 1. Ottime condizioni climatiche a fine stagione 2013 hanno consentito a molti adulti di poter continuare fino a tardi la loro attività di volo e riproduzione, alimentandosi meglio in vista dell inverno (> possibilità di sopravvivenza) ottobre novem.

7 Principali ragioni dell esplosione demografica nel 2014 in provincia di Trento 2. L attività di volo è stata eccezionalmente intensa e continua anche nella fase invernale 2013/2014, grazie ad un clima ancora mite e alle abbondanti precipitazioni (specialmente nevose effetto coibente). Mortalità naturale quindi assai ridotta e possibilità per gli adulti di una maggiore e migliore nutrizione gennaio febbraio marzo

8 Principali ragioni dell esplosione demografica nel 2014 in provincia di Trento 3. Le condizioni favorevoli hanno portato ad un anticipo della maturazione degli ovari nelle femmine svernanti e conseguenti precoci ovodeposizioni (probabilmente su frutti marci, frutti della stagione precedente rimasti in pianta, compost, ecc.) Trento (242 m s.l.m) sett.4/2014 Trento (250 m s.l.m) sett.3/2014 Serso (664 m s.l.m) sett.4/2014 Analisi dello stadio di maturazione degli ovari nelle femmine catturate in inverno, confermano la presenza di stadi avanzati

9 Principali ragioni dell esplosione demografica nel 2014 in provincia di Trento Conferme sono state ottenute anche dall allevamento di alcuni adulti catturati vivi durante l inverno in diverse postazioni e mantenuti in gabbie in laboratorio (alimentati con acqua e zucchero ed una dieta artificiale quale substrato di ovodeposizione) data cattura postaz. altit. (m s.l.m) data 1 uovo n gg dalla cattura 09-gen-14 Serso feb feb-14 Serso mar mar-14 Trento mar mar-14 Trento mar 4

10 Principali ragioni dell esplosione demografica nel 2014 in provincia di Trento Un modello di sviluppo fenologico messo a punto recentemente negli USA e testato con i dati climatici della stazione meteo di Pergine, aveva evidenziato il notevole anticipo dello sviluppo demografico nel 2014 rispetto al 2013, prevedendo così già a maggio che questa stagione avrebbe potuto avere potenzialmente un decorso preoccupante

11 Principali ragioni dell esplosione demografica nel 2014 in provincia di Trento 4. La fioritura di ospiti del genere Prunus, sia selvatici, che coltivati, è stata abbondante. Il polline ed il nettare di queste specie sembra giocare un ruolo importante nelle fasi iniziali della primavera, per la sopravvivenza degli adulti e probabilmente per la maturazione degli ovari e la riproduzione Tempi medi di mortalità degli adulti allevati su diverse specie di fiori in laboratorio, in confronto ad una tesi di controllo (solo acqua valore 0) maschi femmine * Con sola acqua, tempi medi di mortalità di 2,7 e 3,5 gg per maschi e femmine

12 Principali ragioni dell esplosione demografica nel 2014 in provincia di Trento 5. Buona allegagione e produzione di ciliegie, sia spontanee che coltivate, primo ospite di Drosophila suzukii. Importante disponibilità di frutti per le prime ovodeposizioni: sviluppo ottimale delle prime generazioni, con interessamento anche delle produzioni di fondovalle Problemi di spaccatura su impianti non coperti a causa delle frequenti piogge e forti attacchi dell insetto, hanno indotto alcuni produttori ad interrompere la raccolta, con conseguente sviluppo incontrollato dell infestazione e diffusione sul territorio e le colture a maturazione successiva

13 Principali ragioni dell esplosione demografica nel 2014 in provincia di Trento 6. Una primavera piuttosto calda e umida, priva di gelate, seguita da un estate eccezionalmente mite e piovosa: prolungato persistere di condizioni di temperatura e umidità estremamente favorevoli allo sviluppo di D.suzukii

14 Questo è stato il contesto nel quale hanno operato nel 2014 i produttori di piccoli frutti in Trentino: una situazione estremamente difficile, che ha messo a dura prova le tecniche di controllo sperimentate nelle precedenti stagioni e suggerite ai coltivatori

15 PREMESSA GENERALE È solamente integrando tra loro le diverse tecniche (creando così una strategia di controllo) che si possono avere maggiori probabilità di successo Tanto più questa strategia verrà applicata con attenzione e regolarità su vasta scala in una zona ben definita, tanto maggiore sarà la possibilità di controllo efficace SENSO DI RESPONSABILITA RECIPROCA

16 LA CATTURA MASSALE Foto: Maspero e Tardini Finalità: contenere il danno, catturando il maggior numero possibile di adulti nel loro ingresso in campo, creando più punti di forte attrazione (barriera di trappole) durante tutta la raccolta trappola spia 2 m FASE 1: poco prima dell inizio invaiatura FASE 2: in caso di catture nella trappola spia o danno interno 4-5 m

17 LA CATTURA MASSALE 2013 Samone, Valsugana (TN) mirtillo (var.brigitta) Verifica del contributo della cattura massale in una strategia combinata con insetticidi parcella cattura massale (900 mq ~) parcella aziendale (600 mq ~) Stessi trattamenti insetticidi sulle due parcelle Impiego di trappole rosse caricate con Droskidrink: sostituzione esca ogni 7 gg Nella parcella con cattura massale, esposte poco prima della invaiatura 75 trappole (55 lungo i bordi 1trapp./2 m + 20 interne 1 trapp./5 m) Esposizione differenziata della CM: dapprima sui bordi dell impianto e, in seguito a cattura in trappola spia, anche all interno Mantenimento di 5 trappole lungo il margine di bosco adiacente Controllo settimanale del n adulti catturati e % frutti maturi con uova

18 LA CATTURA MASSALE

19 LA CATTURA MASSALE 2014 Samone, Valsugana mirtillo (var.brigitta) N Verifica del contributo della cattura massale in una strategia combinata con insetticidi parcella cattura massale (600 mq ~) parcella aziendale (300 mq ~) Trattamenti insetticidi comuni nelle due parcelle Trappole Biobest 2013 con retina sui fori, Droskidrink con 40 gr/lt zucchero di canna grezzo + 1 goccia tensioattivo/trappola, lato interno coperchio invischiato Esposizione differenziata della CM: dapprima sui bordi dell impianto e, in seguito a cattura in trappola spia, anche all interno. Mantenimento di 5 trappole lungo il margine di bosco adiacente Nella parcella con cattura massale, esposte poco prima della invaiatura 60 trappole (34 lungo i bordi 1trapp./2 m + 26 interne 1 trapp./4 m) Alla sett. 31, raddoppio trappole interne e su lato a sud del bordo

20 LA CATTURA MASSALE

21 LA CATTURA MASSALE Susà (680 m s.l.m) Ciliegio, var.regina Impiego di trappole Biobest 2013 con retina sui fori, DD attivato con microrganismi M1 e tamponato a ph 3,9 impiegando KOH + 40 gr/lt zucchero canna grezzo + 1 goccia tensioattivo/trappola + colla spray su sup.interna coperchio Sett.21 (19-25 maggio): posizionate 5 trappole sui bordi bosco Sett. 24 (9-15 giugno) inizio invaiatura: posizionate 52 trappole su bordo parcella CM (1 trappola/2 m circa, corrispondente ad 1 trappola/pta) e 1 trappola «spia» a centro ciascuna parcella Sett.29 (14-20 luglio): RACCOLTA

22 LA CATTURA MASSALE RISULTATI fosmet dimetoato fosmet dimetoato

23 LA CATTURA MASSALE CONCLUSIONI Su piccoli frutti in annate con bassa-media pressione demografica e su ciliegio, la cattura massale ha fornito un contributo significativo nelle strategie di controllo, contenendo la popolazione di adulti al punto da ridurre il danno In una stagione di forte pressione come il 2014, durante il periodo di prova e alle densità di trappole indagate, non è stato registrato alcun beneficio Esponendo e mantenendo attive a fine stagione alcune trappole negli impianti e per tutto il periodo invernale lungo i margini boschivi attorno agli stessi, si possono limitare le popolazioni svernanti (manca la competizione della frutta nell attrazione degli adulti, che in queste fasi sono in forte ricerca di alimentazione) La Fondazione Mach ha sviluppato nel corso dell anno un metodo per potenziare ulteriormente la capacità attrattiva di Droskidrink, che potrebbe consentire anche la messa a punto di trappole più efficaci e pratiche (sostituzione a cadenza più prolungata dell esca, semplici rabbocchi, ecc.)

24 MIGLIORAMENTO DD Caratterizzazione chimica di ACV e Droskidrink: significativo aumento nel tempo di composti volatili, tipici metaboliti di fermentazioni da batteri lattici (acetoin, ethyl lactate, ecc.), sostanze già note come attrattivi verso D.suzukii acetoin ethyl lactate ACV + 13 gg DD + 13 gg DD e zucch gg Relative Abundance DD artig gg DD e zucch gg (campo) c:\xcalibur\...\11_2_2013_1_13_a 150 ml aceto mela 1-13 A RT: /11/2013 5:48:06 PM TIC MS _2_2013_ _13_a Time (min) NL: 5.50E9 NL: 5.50E9 TIC MS 11_2_2013_ 2_13_a NL: 5.50E9 TIC MS 11_2_2013_ 3_13_a TIC MS _2_2013_ _13_a NL: 5.50E9 NL: 5.50E9 TIC MS 11_2_2013_ 5_13_a

25 MIGLIORAMENTO DD Con l aggiunta di batteri lattici a Droskidrink, si ha un sensibile aumento di produzione di acetoin e diacetile. Entrambe i composti, inducono significative risposte elettroantennografiche Ch 1: 0.5 mv/div (Filt: 16); Ch 2: 10 mv/div (Filt: 16); Horz: 3 min/div Gas cromatografia accoppiata ad elettroantennografia 0:00 3:00 6:00 9:00 12:00 15:00 18:00 21:00 24:00 27:00 30:00

26 MIGLIORAMENTO DD Diverse prove di campo hanno dimostrato la maggiore efficacia attrattiva di Droskidrink addizionato di ceppi differenti dello stesso batterio a = DD+M1 (ph 4) b = DD (ph4) c = DD artig. (ph 4) d = DD + antibiotico

27 LE RETI ANTINSETTO Finalità: contenere il danno, impedendo agli adulti di migrare nelle coltivazioni mediante una barriera fisica (rete antinsetto, a maglia molto fine) disposta prima della invaiatura e fino alla fine della raccolta

28 LE RETI ANTINSETTO Prove preliminari di laboratorio condotte nel 2011, avevano indicato che aperture di maglia superiori a 1 mm 2 possono essere attraversate da alcuni adulti Maglia 16/10 0,5 x 0,8 mm Maglia 20/10 0,3 x 0,8 mm Maglia 8/6 1 x 1,6 mm Maschio in fuga

29 LE RETI ANTINSETTO Inoltre, dai monitoraggi di campo si rileva che, specie nella fase estiva, alcuni individui di entrambi i sessi possono avere dimensioni di molto inferiori alla media Femmine di D.suzukii Maschi di D.suzukii

30 LE RETI ANTINSETTO Le reti 16/10 impiegate in prove di campo nel 2011 su singole piante o tunnels, avevano già dato dimostrazione di efficacia, creando così sufficiente interesse per valutarle in applicazioni su superfici più ampie Ciliegio dolce Mirtillo gigante % frutti infestati controllo 90 rete 0 % frutti infestati (media raccolta) controllo 25 rete 0,8

31 LE RETI ANTINSETTO ESPERIENZE D USO DELLE RETI TRA I PRODUTTORI Spera (Valsugana): impianto di mirtillo gigante a produzione biologica. Nessun intervento insetticida per Drosophila suzukii Copertura di più tunnels in serie (sup.2 ha), con rete antinsetto 1x1 o 1x1,6 mm disposta sul colmo, fianchi e aperture poco prima della invaiatura dei frutti (sett metà giugno) e fino a fine raccolta

32 LE RETI ANTINSETTO RISULTATI 2012 sett. data SENZA RETE ANTINSETTO CON RETE ANTINSETTO Brigitta (antigr.) Patriot Brigitta 1 x 1 mm Brigitta 1 x 1,6 mm Duke 1 x 1 mm SWD % frutti inf. SWD % frutti inf. SWD % frutti inf. SWD % frutti inf. Patriot 1 x 1 mm SWD % frutti inf. SWD % frutti inf giu lug lug lug 42 0, lug 95 0, , lug 339 4, , ago 83 11, , ago 55 42, , , ago 42 57, , , ago , , set , periodo raccolta produttore controlli in post-raccolta

33 LE RETI ANTINSETTO RISULTATI 2012 Brigitta non cop. (antigr.) Patriot non cop. Temperatura media giornaliera ( C) 30 Brigitta 1 x 1 mm Patriot 1 x 1 mm 28 Brigitta 1 x 1,6 mm Umidità relativa giornaliera (%) /6 28/6 5/7 12/7 19/7 26/7 2/8 9/8 16/8 Controllo qualità dei frutti controllo parametro Brigitta non cop. Patriot non cop. Brigitta rete 1 x 1 Brigitta rete 1 x 1,6 Patriot rete 1 x 1 π raccolta zuccheri ( Brix) 10,34 9,73 10,95 12,01 10,43 zuccheri ( Brix) 12,4 10,7 12,7 14, /8 - sett.33 acidità (meq/100 gr) 20,09 13,36 8,49 13,85 9,98 durezza (N/mq) 0,072 0,063 0,066 0,076 0,056

34 LE RETI ANTINSETTO ESPERIENZE D USO DELLE RETI TRA I PRODUTTORI Telve (Valsugana): mirtillo gigante, nessun intervento insetticida per Drosophila suzukii Copertura integrale monofilare, con rete antinsetto 1x1,6 mm disposta poco prima dell invaiatura dei frutti (sett fine giugno) catture % frutti con uova sett. rete no rete rete no rete

35 LE RETI ANTINSETTO

36 LE RETI ANTINSETTO ESPERIENZE D USO DELLE RETI TRA I PRODUTTORI Ospedaletto (Valsugana): lampone unifero programmato (var.tulameen) Nel 2013, 3 tesi a confronto: 1. rete antinsetto parziale (solo fasce laterali e aperture, lasciando lunotto superiore aperto riduzione effetto surriscaldamento del microclima) blocco di 3 tunnels 2. rete antinsetto integrale (no lunotto superiore aperto) blocco di 3 tunnels 3. aziendale (no rete antinsetto) parte restante dell impianto Rete antinsetto 16/10, con apertura maglie 0,5 x 0,8 mm, disposta poco prima della invaiatura Nel 2014, confronto rete parziale e aziendale (no rete antinsetto) Irrigazione climatizzante in funzione in tutte le tesi nel 2014, a funzionamento indipendente per ciascuna tesi

37 LE RETI ANTINSETTO ESPERIENZE D USO DELLE RETI TRA I PRODUTTORI RISULTATI 2013

38 LE RETI ANTINSETTO ESPERIENZE D USO DELLE RETI TRA I PRODUTTORI RISULTATI 2013 installazione rete

39 LE RETI ANTINSETTO ESPERIENZE D USO DELLE RETI TRA I PRODUTTORI RISULTATI 2014

40 LE RETI ANTINSETTO

41 LE RETI ANTINSETTO Rete antinsetto 8/5,5 (foro 0,97 x 1,54 mm) Rete antinsetto 10/7 (foro 0,84 x 1,17 mm) Rete antinsetto 16/10 (foro 0,39 x 0,88 mm) Rete antigrandine (foro 7 x 3 mm) 100 % adulti fuggiti 30 % adulti fuggiti Prova di laboratorio 2014 n 10 adulti (5 maschi e 5 femmine) da allevamento/ tesi

42 LE RETI ANTINSETTO CONCLUSIONI Le reti antinsetto costituiscono il mezzo di difesa più efficace tra quelli testati in Trentino sin dalla comparsa di D.suzukii Reti con aperture di maglia a 1 mm 2 si sono dimostrate le più efficaci, ma è possibile che anche maglie di poco più larghe possano essere sufficienti in situazioni di campo per impedire o ridurre considerevolmente l ingresso degli adulti Gli effetti migliori si hanno con coperture integrali, ovvero disponendo le reti lungo fasce laterali e aperture dei tunnels o direttamente sul filare, ma anche soluzioni parziali possono ridurre in misura importante il danno Le coperture integrali, specie in stagioni calde e in combinazione con nylon antipioggia, possono surriscaldare il microclima, con problemi per la coltura e la produzione Le reti consentono di evitare o ridurre fortemente l impiego degli insetticidi, l efficacia dei quali, in caso di trattamento, risulta superiore al pieno campo/tunnel Se trattate bene, possono durare a lungo (> a 5 anni), ammortizzando così il costo su più stagioni Vanno gestite con estrema attenzione, specialmente in annate di forte pressione dell insetto, limitando il più possibile le aperture, specie a livello del terreno

43 LOTTA INDIRETTA Finalità: contenere il danno mediante l applicazione di pratiche agronomiche e sanitarie tese a creare condizioni avverse allo sviluppo dell insetto Oltre a preferire condizioni di clima mite (20-25 C), Drosophila suzukii dimostra grandi capacità riproduttive in situazioni di elevata umidità 1. Sfoltire piante e cespugli con adeguate potature, sin dalla fase invernale: adottare basse densità di allevamento di piante o polloni, non solo per favorire l arieggiamento e l esposizione al sole dei frutti, ma anche per consentire una raccolta più completa e facile e, nel caso di interventi insetticidi, permettere una migliore penetrazione della miscela 2. Mantenere basso l inerbimento negli impianti mediante frequenti sfalci ed evitare i ristagni idrici. Forme di irrigazione sovra-chioma e di nebulizzazione dell acqua possono creare condizioni molto favorevoli agli attacchi 3. La copertura antipioggia con nylon, oltre a ridurre l umidità sulla coltura e gli effetti negativi della pioggia (es. spaccatura dei frutti su mirtillo), evita il dilavamento degli insetticidi, garantendo maggiori probabilità di efficacia

44 n adulti D.suzukii /settimana Tecniche di controllo adottate in Trentino su piccoli frutti % frutti infestati LOTTA INDIRETTA inerbito pacciamato Evoluzione del volo Evoluzione del clima inerbito pacciamato Evoluzione del danno insetticidi su inerbito 20 0 insetticidi su pacciamato sett.n La pacciamatura con tessuto nero crea condizioni per un microclima caldo/secco, negativo per Drosophila suzukii

45 LOTTA INDIRETTA Danni più gravi si osservano solitamente in impianti (o addirittura porzioni degli stessi) prossimi a corsi d acqua, scarsamente soleggiati o che rimangono in ombra durante le ore più calde del giorno D C B sett.33 N SWD/trapp. % frutti inf. sui bordi Lato B 11,7 16,7 Lato C 7,25 7,1 A corso acqua Lati A e D 5,8 3, % frutti inf.bordi % frutti inf.interno Su mirtillo, si registrano sempre danni più consistenti nella parte bassa del cespuglio (zona più umida, in ombra) anziché nella parte alta. Importanza del taglio dell erba

46 % frutti con uova LOTTA INDIRETTA Un altro aspetto di notevole importanza per contenere i danni è la gestione della frutta matura, in particolare nel caso dei piccoli frutti, nei quali la raccolta è prolungata e scalare. È noto che la sensibilità dei frutti all attacco è massima nel momento di maturazione completa: quanto più a lungo essi rimangono in campo, maggiore è quindi la possibilità che vengano infestati Effetti di una raccolta regolare sul contenimento del danno di D.suzukii su lampone rifiorente 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% racc.ogni 2 gg racc.ogni 4 gg controllo 1. E fondamentale cercare di effettuare stacchi ad intervalli molto brevi, raccogliendo completamente la produzione (non interromperla, anche in caso di infestazione!!)

47 LOTTA INDIRETTA La gestione dei frutti caduti sul suolo e dello scarto alla raccolta (infestato e non) è altrettanto importante al fine di contenere gli attacchi nel proprio impianto e la diffusione delle popolazioni sul territorio 1. Mentre i frutti invasi da larve sono facilmente individuabili alla raccolta e scartati, quelli occupati da uova non vengono riconosciuti. Se rimangono sul suolo, lo sviluppo si completa, con la schiusa di nuovi adulti. Inoltre, la decomposizione e lo sviluppo conseguente di acido acetico, richiama adulti. È importante quindi evitare di gettare a terra i frutti di scarto (anche se apparentemente sani) e, per quanto possibile, raccogliere quelli caduti 2. Questi frutti vanno gestiti opportunamente: il metodo più pratico ed efficace è la solarizzazione (conservandoli in pieno sole in sacchi di nylon trasparente ben chiusi, preferibilmente posti su tessuto nero). In alternativa, bollitura o refrigerazione 3. Con la potatura su mirtillo, si può sfoltire la vegetazione, facilitando il passaggio tra i cespugli durante la raccolta e diminuendo così la cascola provocata dal contatto

48 LOTTA INDIRETTA Ospiti spontanei o incolti presenti ai margini degli impianti possono rappresentare una fonte di inoculo importante 1. Nel caso in cui l epoca di maturazione dell ospite spontaneo si sovrapponga con quella della coltura, è probabile che il rischio di migrazione su quest ultima sia basso: è anzi possibile che l ospite spontaneo possa trattenere su di sé gli adulti, funzionando da «coltura trappola» 2. Negli altri casi, eliminare i frutti prima della loro invaiatura/maturazione: evitare assolutamente di eliminarli mentre è in atto l infestazione e sono presenti adulti su di essi, in quanto ci sarebbero spostamenti di massa verso coltivazioni che, se in maturazione, sarebbero fatte oggetto di maggiori attacchi

49 LOTTA INDIRETTA In caso di nuovi impianti, preferire varietà precoci, per cercare di concentrare le produzioni nelle prime fasi della stagione (maggio/inizio luglio), epoche in cui D.suzukii è presente con popolazioni ancora in via di sviluppo. I danni possono essere più contenuti ed il controllo può sortire maggiore efficacia Periodo di maturazione di alcune varietà di mirtillo a media quota (500 m s.l.m) in Trentino Duke Berkeley Brigitta Elliot

50 LOTTA INDIRETTA La durezza della buccia sembra essere un parametro qualitativo discriminante per D.suzukii nella selezione dell ospite

51 LOTTA INDIRETTA Simili conclusioni si possono trarre anche da una sperimentazione condotta in un campo varietale di mirtillo presso Vigalzano, sede della stazione periferica FEM di Vigalzano Varietà con elevati livelli di durezza della buccia, possono fornire una maggiore resistenza agli attacchi Trattamenti settimanali a base di Ca su mirtillo hanno indurito l epidermide e contenuto l ovodeposizione rispetto ad una tesi non trattata (comunicazione personale, prof. Vaughn Walton, Oregon State University, USA)

52 LOTTA CHIMICA Finalità: principale obiettivo dei trattamenti insetticidi è la soppressione dell adulto (per contatto diretto o per azione residuale), al fine di evitare l ovodeposizione nei frutti. Alcuni formulati possono agire anche su uova e giovani larve già nel frutto, bloccandone lo sviluppo PREMESSA Il controllo chimico di D.suzukii su piccoli frutti presenta enormi difficoltà applicative e criticità legate alla biologia dell insetto e alle caratteristiche agronomiche di queste colture Elevata fertilità delle femmine ( uova/femmina), rapidità del ciclo vitale, possibilità di numerose generazioni sovrapposte/anno, pressione di popolazione variabile a seconda delle stagioni, ma anche dei microclimi (caratteristici di ogni impianto - estrema eterogeneità sul territorio Trentino) Le uova sono deposte sotto l epidermide dei frutti sani (attacco diretto alla produzione) e le larve si sviluppano riparate all interno del frutto, compresenza di diversi stadi di sviluppo dell insetto Nelle coltivazioni, continui flussi immigratori di adulti provenienti da fonti esterne Facilità di fuga degli adulti durante trattamenti insetticidi classici (movimento d aria): scarsa azione per contatto diretto (solo effetto residuale) Maggiore suscettibilità dei frutti alla maturazione completa, ma ovodeposizione anche dall invaiatura in poi Lungo periodo di raccolta per la maturazione scalare dei frutti: presenza al trattamento di frutti in diverso stadio di maturazione (i residui su frutti verdi/rosa non hanno persistenza d azione sufficiente per protezione fino a raccolta) Brevi intervalli di raccolta, con conseguenti notevoli difficoltà nel rispetto dei tempi di carenza L assenza di coperture antipioggia (es.mirtillo) può favorire il dilavamento dei prodotti e ridurre la persistenza d azione Scarsa disponibilità di insetticidi registrati (autorizzazioni eccezionali), tempi di carenza troppo lunghi Frutti destinati al consumo fresco (tolleranza zero)

53 LOTTA CHIMICA SI RENDONO NECESSARI QUINDI SU PICCOLI FRUTTI INTERVENTI INSETTICIDI RIPETUTI, CHE SONO PERO 1. CHIARAMENTE INSOSTENIBILI SOTTO TUTTI GLI ASPETTI aumento dei rischi per la salute dell operatore e del consumatore, aumento dei residui sulla frutta (rischi commerciali), aumento dei costi produttivi e dei prezzi al consumatore, possibilità di sviluppo di resistenza ai principi attivi nelle popolazioni, tossicità verso pronubi, insetti utili, compromissione degli equilibri negli agro-ecosistemi (risorgenza di vecchi fitofagi, stimolazione acari), difficoltà nell applicazione di forme di lotta biologica nelle coltivazioni (es. fitoseidi per il controllo di ragnetto rosso, Tetranychus urticae)

54 LOTTA CHIMICA 2....CON LIVELLI DI EFFICACIA IN CAMPO DISCUTIBILI ED ESTREMAMENTE VARIABILI (SCARSA AFFIDABILITA ) interventi insetticidi interventi insetticidi settem. settem. interventi insetticidi interventi insetticidi settem. settem.

55 LOTTA CHIMICA trattamento Il tempo medio di conservazione in lab (a temp.ambiente) dei frutti infestati per l accertamento della schiusa è stato di 4,5 giorni +5 gg +4 gg +4 gg +6 gg +5 gg +3 gg pioggia tot.(mm) temp.media ( C) In pieno campo, phosmet ha dimostrato di devitalizzare totalmente le uova o le giovani larve, per un periodo dopo il trattamento della durata media di 4,5 gg

56 LOTTA CHIMICA Ciò premesso, in una situazione di estrema urgenza e di eccezionale infestazione come quella registrata in Trentino, anche il contributo, seppur minimo, degli insetticidi può essere importante. Il loro impiego dev essere però giustificato, ragionato e attivato solo dopo aver applicato tutte le misure preventive e forme di lotta alternative, integrandoli comunque in una strategia combinata di più tecniche. Gli insetticidi autorizzati nel 2014 per la difesa da Drosophila suzukii su piccoli frutti e fragola sono: Coltura Lampone e mora di rovo Mirtillo Fragola Sostanza attiva Deltametrina Fosmet Spinetoram Formulati commerciali Decis, Decis Jet, Decis Evo, Bitam 15 EC, Glorial Jet Spada 200 EC Delegate WG Dose 50 ml/hl 3,75 lt/ha g/ha Interv. di sicurezza (gg) 7 N trattam. ammessi 3 (7 gg interv.) (28 gg interv.) Autorizzazione all impiego DM 19/5/2014: dal 1/6 al 29/9/2014 DM 19/5/2014: dal 19/5 al 16/9/2014 DM 25/3/2014: dal 15/7 al 10/11/2014

57 LOTTA CHIMICA Tra gli insetticidi già registrati su piccoli frutti e fragola per il controllo di altre avversità, ma dotati di efficacia collaterale anche verso Drosophila suzukii, si annoverano Sostanza attiva Colture e avversità Formulati commerciali (esempi) Interv. di sicurezza (gg) Deltametrina Fragola (afidi, tripidi, cimici) Decis, Bitam EC, ecc. 3 Spinosad Etofenprox Piretro + Piperonil butossido Lambda-cialotrina Fragola (tripidi e nottue) Lampone, mirtillo, ribes, mora (cecidomia, lepidotteri tortricidi, sesia del ribes, piralide) Fragola (afidi, cicaline) Lampone, mirtillo, ribes, mora (afidi, cicaline, tripidi) Fragola (afidi, cimici, tripidi, lepidotteri, coleotteri) Fragola (afidi) Lampone (afidi, lepidotteri) Laser, Success, Spintor, ecc. 3 Treboil 30, Trebon UP, ecc. 7 Piresan Plus, Piretrum 40, ecc. 2 Karate Zeon, Forza, ecc. 7

58 LOTTA CHIMICA CONSIGLI PRATICI Limitare l impiego degli insetticidi a 1-2 occasioni, con lo scopo di ridurre la popolazione di adulti in vista di applicare poi altri metodi di controllo Per quanto possibile, adottare una rotazione delle molecole (per tipo e modalità d azione), al fine di contenere i rischi di resistenza L aggiunta di zucchero nei trattamenti con spinosad, sembra aumentarne l efficacia (com.personale DowAgroscience) Effettuare gli interventi al mattino o all imbrunire (periodi di > attività degli adulti), bagnando molto bene la vegetazione Dirigere il getto anche al suolo: in caso di trattamento sotto reti antinsetto, anche sulla parte interna delle strutture Trattamenti con mezzi che evitano il movimento fogliare tipico degli atomizzatori, lance, cannoni (es. con fog, microsprinkler) sortiscono > effetto, (si riduce la fuga degli adulti al momento dell intervento e tutta la superficie viene trattata contemporaneamente) Il p.a phosmet, su mirtillo dimostra una interessante attività ovo-larvicida (larve giovani): probabile anche per spinosad (da esperienze su mosca del noce, carpocapsa) e spinetoram

59 ATTRACT AND KILL Finalità: soppressione degli adulti mediante l attrazione verso un esca alimentare il più possibile specifica, contenente insetticida in percentuali minime. Riduzione dell impatto (ambientale ed economico) tipico dei trattamenti convenzionali 3 mm Ø ca. Valutazione, in 2 impianti differenti di lampone rifiorente, di 2 esche da noi preparate: 1. Droskidrink + SpintorFly (DowAgroscience spinosad 0,024%) + zucchero canna grezzo + 2% glicerolo 2. Droskidrink + z-cypermethrina + zucchero canna grezzo + 3% glicerolo Stessa quantità di sostanza attiva per le due esche Trattamenti quotidiani (h 07:30-08:00) a partire da piena invaiatura (13 agosto) fino a ¾ raccolta (14 settembre), per un totale di 33 interventi Distribuzione mediante spruzzino manuale di ml di esca, su foglie basali dei polloni, sull erba lungo la fila e bordure attorno. Interno campo, trattato a file alterne Verifica dell efficacia mediante accertamento della % di frutti con uova nelle 2 parcelle e in 2 impianti a poca distanza, impiegati quale controllo

60 ATTRACT AND KILL

61 ATTRACT AND KILL % efficacia n trattam. data DD+Spintorfly DD+z-cypermetrina A&K effett. settim. verso T1 verso T2 verso T1 verso T ago ,5 41,5 41, ago ,7 30,4 58, ago ,4 71,4 59,2 73, set , , set ,9 58,9 77,2 67, set , ,8 48, set POST/TRATT. 19-set ,5 POST/TRATT. 23-set ,8 19 efficacia media prova 43,70 50,17 61,60 65,51 % efficacia (frutti interni parcelle) n trattam. data DD+Spintorfly DD+z-cypermetrina A&K effett. settim. verso T1 verso T2 verso T1 verso T ago ,35 nd 50,2 nd ago nd nd nd nd ago , ,7 74, set ,3 58,8 76, set set ,2 41,3 67,5 61, set ,8 87,5 87 POST/TRATT. 19-set , POST/TRATT. 23-set ,5 21,9 efficacia media prova 59,18 67,58 70,35 73,92 La tecnica si conferma promettente anche al termine delle prove 2014 Necessità di coinvolgimento ditte per eventuale sviluppo e registrazione La persistenza dell attrattivo nell esca distribuita sotto forma di gocce, è ancora però molto limitata nel tempo: possibili miglioramenti, agendo sul sistema di distribuzione (più interventi al giorno)

62 Un particolare ringraziamento anche a: Giorgia Girod (UNIBO) e Gianluca Groff (UNIPD), che presso di noi hanno svolto le loro attività di tesi, il custode forestale di Pergine, dott. Maurizio Beber, I colleghi della U.O Agricoltura Biologica FEM, Luisa Mattedi, Flavia Forno, Romano Maines, il personale del Centro Ricerche FEM operante presso la sede periferica di Vigalzano e il dott. Gianfranco Anfora, APOT, APA Sant Orsola ed i soci che hanno messo a disposizione gli impianti per le varie prove

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