I monitoraggi e la dannosità di Drosophila suzukii Matsumura su mirtillo in provincia di Sondrio

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1 I monitoraggi e la dannosità di Drosophila suzukii Matsumura su mirtillo in provincia di Sondrio Salvetti Martino Fondazione di Studi Superiori Con i contributi di: Luca Folini Paola Draicchio Aron Zani Sondrio, 5 febbraio 2015

2 La coltura del mirtillo in provincia di Sondrio La coltura del mirtillo gigante in provincia di Sondrio interessa una superficie di circa 50 ha. I primi impianti risalgono alla fine degli anni 90. I principali impianti si trovano nelle Comunità Montane di Sondrio e di Tirano (nel 2000 c erano circa 100 piante).

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5 Le principali varietà coltivate Duke: precoce (metà giugno) Brigitta: medio tardiva (metà luglio-fino circa al 10 agosto) Aurora: tardiva. Di più recente messa a dimora (da agosto a settembre) Elliott: tardiva (da agosto a settembre) Medio precoci: Blue Crop, Draper, Chandler, Legacy

6 Distribuzione delle superfici (%) tra le diverse specie 2,8 9,5 3,8 lampone rovo mirtillo fragola 83,8

7 Superficie a mirtillo in diverse aree della Valtellina, distribuzione percentuale valchiavenna bassa valle media valle 9,09 alta valle 34,09 18,18 38,63

8 Ettari e produzioni potenziali di mirtillo in Valtellina 600 Ha a mirtillo produzione potenziale (t) valchiavenna bassa valle media valle alta valle tot. Ha a mirtillo produzione potenziale (t)

9 Superficie media delle aziende produttrici bassa valle media valle alta valle totale n aziende sup. media (m2)

10 Commercializzazione (%) vendita diretta fuori prov. 16% cooperative 7% vendita diretta 77%

11 Superficie totale n. piante a dimora Superficie in produzione Produzione totale Resa economica ha ha 466 t euro Numero di piante messe a dimora nella Comunità Montana di Sondrio Totale piante:

12 Primi problemi con la Drosophila suzukii in Valtellina L insetto è presente in Valtellina probabilmente dal ; I primi attacchi dell insetto si sono osservati nel 2011, con circa un anno di ritardo rispetto alle segnalazioni del Trentino e Alto Adige; I primi attacchi ci hanno colti un po impreparati perché precedentemente non c erano stati segnali di presenza, e improvvisamente a luglio 2011 sulla cv. Brigitta si sono avuti i primi danni.

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16 Andamento della problematica Nel 2012, 2013 e 2014 il trend delle presenze di D. suzukii in provincia di Sondrio è stato in ascesa, seguendo un po (anche se con entità inferiore) le dinamiche di popolazione del Trentino. In Trentino e Alto Adige hanno segnalato il problema un anno prima.

17 Entità dei danni riscontrati In questi ultimi tre anni i danni che si sono riscontrati sulle diverse varietà sono i seguenti: Cv. precoci, es. Duke (giugno-primi di luglio): limitato ad un 5-6% Brigitta e cv. tardive: danni del 70-80% fino al 100% Cv. a bacca chiara (presenza di pruina) medio-tardive come Legacy: danni di bassa entità, leggermente superiori a Duke Rabbiteye (tardiva, da settembre in avanti, e bacca scura: danno esteso)

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19 No!! Duke a maturazione Metà giugno Brigitta

20 Metà luglio- agosto- settembre Brigitta e altre varietà a maturazione tardiva Danno del 70-80% e oltre

21 Catture nei campi monitorati. Anno 2012 Brigitta Varietà tardive Duke e precoci

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26 ?? Comportamento in inverno Sicuramente svernano adulti, favoriti da inverni miti : ottimale svernamento :?? Le premesse non sono delle migliori

27 Danni su piccoli frutti in generale Uva spina Ribes rosso bassi bassi Ribes bianco Ribes nero Lamponi uniferi Lamponi rifiorenti alti Molto alti alti Molto alti Molto alti More Molto alti Molto alti Fragole rifiorenti Molto alti giugno luglio agosto settembre

28 Condizioni favorevoli all insetto Inverni miti, che favoriscono lo svernamento Primavere-estati non troppo torride, anzi tendenzialmente fresche e piovose. Zone ombreggiate, più umide ecc. L insetto arriva anche in quota (da noi sui 1500 m)

29 Possibili contromisure da attuare Trattamenti chimici: non vogliamo spingere in questa direzione, a parte le problematiche connesse, per un semplice motivo: Il mirtillo è nato come coltura «biologica», a basso impatto ambientale, salubre, a residuo zero e inserita in un contesto montano già di per sé sensibile. Pensare a trattamenti chimici significa tradire queste aspettative.

30 Problematiche legate ai trattamenti chimici Drosophila suzukii è un insetto policiclico, cioè fa diversi cicli di sviluppo, e ha una prolificità altissima: il rischio di fenomeni di resistenza agli insetticidi è elevatissimo; Scarsa efficacia degli insetticidi, poco persistenti, e necessità di ripeterli Scarsa disponibilità di principi attivi registrati Problema residui nella coltura

31 Altre soluzioni Trattamenti attract & kill Si basano sull utilizzo di attrattivi alimentari che vengono addizionati di un insetticida, distribuiti su una parte della pianta (tronco) o supporti (pali ecc.), dove le Drosophile vengono attirate e uccise. Si tratta di prodotti non registrati su mirtillo, alcune prove fatte a livello sperimentale.

32 Esca proteica specifica pronta all uso a base di spinosad per il controllo della mosca dell olivo (Bactrocera oleae) e della mosca mediterranea della frutta (Ceratitis capitata). I ditteri tripetidi sono infatti attirati dalle sostanze proteiche. I drosophilidi sono attirati invece maggiormente dalle sostanze di natura zuccherina. Il prodotto è stato addizionato di zucchero

33 Modalità di applicazione L applicazione di Spintor Fly differisce da un normale trattamento, oltre che per il minor impiego di acqua, perché non occorre irrorare tutta la chioma e ciò si può eseguire utilizzando pompe a spalla: consigliata per superfici limitate. I 5L di soluzione per ettaro vengono ridistribuiti in una parte della chioma, mediante getto unico e ugello singolo, creando una chiazza di cm circa di diametro.

34 Esperienza fatta in un campo di mirtilli di Postalesio, di c.ca 500 m2, di varietà tardiva (settembre), con 3 applicazioni, una a settimana. Contenimento del danno di circa il 20-30% Problemi: prodotti non registrati su Drosophila suzukii Necessità di ripetere i trattamenti (scarsa persistenza di spinosad) Elevato rischio di resistenza all insetticida

35 Cattura massale Viene praticata utilizzando numerose trappole da distribuire sul perimetro del campo, realizzate con bottiglie rosse con fori di 4 mm di diametro.

36 Trappole e attrattivi Obiettivo: individuare trappole e attrattivi per: Monitoraggio Cattura massale Limiti: Competizione con frutti maturi Attrattivi spesso poco stabili e poco duraturi Meccanismi di cattura poco efficienti Necessità di elevata manodopera e organizzazione aziendale

37 Liquido da usare come esca 150 ml di aceto di mele e 50 ml di vino rosso (DROSODRINK) 1 zolletta di zucchero di canna grezzo. Breve persistenza (1 settimana). Materie prime acquistabili già premiscelate, separate o reperibili in azienda a costo zero. Nella procedura di controllo, l esca viene versata in bottigliette di plastica.

38 L esca va sostituita ogni settimana Il liquido non va buttato per terra ma recuperato e allontanato dal campo

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43 Modalità di applicazione Per un appezzamento, rispettando l equidistanza di 2 m tra le trappole lungo il perimetro esterno, risultano necessarie circa trappole epoca di applicazione: dai primi segni di invaiatura dei frutti o nel caso di un consistente volo di Drosophila in zona e fino alla fine della raccolta; tendenzialmente entro 1 luglio quantità di trappole e modalità di esposizione: una trappola ogni 2-2,5 m lungo tutto il perimetro dello appezzamento (testate comprese) poste a circa 1,2-1,5 m da terra, meglio se non in pieno sole;

44 Modalità di applicazione Uso corretto: sostituzione settimanale della miscela evitando di versare il vecchio contenuto sul suolo. Importante: installare sin dalla primavera una rete di trappole per catturare i pochi adulti già attivi all inizio della stagione; è consigliabile esporre appena possibile, anche in assenza di frutti maturi, 3-5 trappole ogni 1000 m2 e sostituirne il contenuto settimanalmente. L attrattività delle trappole in assenza di frutta matura è maggiore poiché mancano o sono ancora scarse le fonti di nutrimento ed ovodeposizione. Importante partire comunque entro il 1 luglio Questo è da fare anche in autunno dopo la raccolta

45 Vantaggi e svantaggi della cattura Da alcune prove di cattura massale condotte dalla Fondazione Fojanini, la riduzione di danno rispetto ai non trattati è stata mediamente del 57,6%. Sistema ecologico, a basso impatto ambientale e relativamente economico 60 trappole su 1000 m2 150 ml aceto e 50 ml vino (9 l aceto e 3 l vino su 60 trappole) 2 mesi di lotta: 8 cambi: 72 l aceto a 1,5 /l e 24 l vino a 2 /l: 150 massale /2 mesi

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47 Svantaggi della cattura massale Necessità di doverla seguire attentamente (la trappola ha attrattività limitata nel tempo e le trappole sono numerose); Evitare di disperdere liquido nell ambiente, necessità di raccoglierlo e smaltirlo lontano dal frutteto; Per evitare reinfestazioni e comunque aumentare l efficacia, sarebbe opportuno applicarla a livello comprensoriale; Necessità di una collaborazione tra operatori e tra operatori ed enti preposti ai controlli.

48 Drosophila suzukii Matsmura (Diptera: Drosophilidae) il nuovo key pest dei mirtilli in Valtellina Monitoraggio e lotta massale Tesi di laurea di Zani Aron Anno accademico Facoltà di Scienze agrarie e alimentari, Corso di laurea in Valorizzazione dell ambiente

49 CERA TRAP (Ce) Esca di natura proteica (5,5%). Carenza di sostanze azotate nella frutta. Sottoprodotto dell industria farmaceutica (suini). Attrattivo specifico per la lotta Ceratitis Capitata (Mosca mediterranea della frutta). Buona persistenza ( giorni per la bottiglia, giorni per la trappola a vaso). Nella procedura di controllo, l attrattivo viene filtrato con colini e rimesso nelle trappole.

50 SUZUKII TRAP Esca proteica (7% p/p) modificata Non ancora registrato in Italia. Sfrutta la carenza di sostanze azotate nella frutta. Ottima persistenza (2-3 mesi). Si può lasciare praticamente per una stagione e solo colmare senza sostituire liquido. Nella procedura di controllo, l attrattivo viene filtrato con colini e rimesso nelle trappole.

51 TRAPPOLA A VASO

52 T E S T I M O N E Dr O Z A R K B L U E Ce 4 C A M P O S P E R I M E N T A L E O V E S T ( SUZUKII TRAP) 2 3 D U K E S T R A D A 1

53 Suzukii trap Lunga persistenza Drosodrink Breve persistenza

54 DROSODRINK 150 ml di aceto di mele e 50 ml di vino rosso. 1 zolletta di zucchero di canna grezzo. Frutta in fermentazione. Breve persistenza (1 settimana). Necessità di controllo e sostituzione frequente (1 settimana) Materie prime acquistabili già premiscelate, separate o reperibili in azienda a costo zero. Nella procedura di controllo, l esca viene versata in bottigliette di plastica.

55 2 campo sperimentale B O S C O B O S C O C A M P O S P E R I M E N T A L E EST (DROSODRINK) P R A T O S T R A D A

56 S T R A D A M U R E T T O A S E C C O 5 2 B O S C O 3 C A M P O S P E R I M E N T A L E EST (DROSODRINK) 6 P R A T O 4 1 S T R A D A

57 TRAPPOLA A BARATTOLO

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59 Catture Confronto catture Ceratrap-Suzuki trap gialla e rossa. Anno ceratrap Suzuki trap gialla Suzuki trap rossa

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63 Ripartizione percentuale delle catture nella prova di confronto tra le esche Suzukii Trap e Drosodrink (da giugno a dicembre 2012) 38% 61,30%

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65 catture Confronto catture Drosodrink-Suzuki trap. Sommatoria di 4 trappole controllate. Anno FINO A LUGLIO SCARSISSIME CATTURE RACCOLTE CONCLUSE somma drosodrink somma suzuki trap

66 catture Confronto catture Drosodrink-Suzuki trap. Somma delle trappole controllate. Periodo luglio-ottobre somma drosodrink somma suzuki trap

67 catture 600 Catture trappole Drosodrink Confronto postazioni trappola n.1 trappola n.2 trappola n.6 trappola n.7

68 catture Catture trappole Suzuki trap Confronto postazioni ?? trappola n.3 trappola n.4 trappola n.5 trappola n.8

69 Catture Catture trappole Drosodrink Confronto postazioni /05/ /06/ /07/ /08/ /09/ /10/ /11/2014 trappola n.1 trappola n.2 trappola n.6 trappola n.7

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72 Catture di Droskidrink e Suzuki trap a confronto. Inverno /12 10/12 17/12 24/12 31/12 7/1 14/1 21/1 media Droskidrink media Suzuki trap catture Catture di Droskidrink e Suzuki trap a confronto. Inverno /12 26/12 2/1 9/1 16/1 23/1 Media Droskidrink Media Suzuki trap

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74 Le reti antiinsetto Un altra tecnica per prevenire i danni da drosofila è l utilizzo di reti anti-insetto. La tecnica è ancora in corso di sperimentazione, ma quando possibile può essere vantaggiosamente adottata a condizione di osservare alcuni accorgimenti: uso di rete a maglie sufficientemente fitte per impedire il passaggio dell insetto (mesh 16/10 con maglie di max 0,8 x 0,8 mm); attenzione a non lasciare aperture che possono permettere l ingresso della Drosofila nell appezzamento; valutare l effetto sul microclima dell ambiente sottorete (modificazioni nella penetrazione della luce e a carico di temperatura e umidità) che potrebbe essere sfavorevole per le piante.

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81 Vantaggi e svantaggi delle reti Sistema ecologico Elevata efficacia Difficoltà di attuazione? Costi Elevato impatto visivo Attenzione a quando si sollevano le reti per entrare a raccogliere Necessità di mettere una trappola all interno Modifica microclima interno

82 Ulteriori prospettive

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84 Studio e utilizzo parassitoidi

85 Consigli operativi Privilegiare le varietà precoci (Duke ecc.) Effettuare valutazioni sulle varietà a bacca molto chiara, che sembrano meno soggette all attacco Evitare residui colturali sul terreno, che sono fortemente attrattivi Effettuare la raccolta massale, se possibile iniziando a mettere le trappole già a fine primavera Raccogliere tempestivamente per ridurre l incidenza dei danni

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