INCONTRO FORMATIVO A.I.B CADETTI D ITALIA

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1 INCONTRO FORMATIVO A.I.B CADETTI D ITALIA Gruppo Val Carobbio Brescia 1

2 ASPETTI GIURIDICI 1 INCENDIO: un fuoco che proporzioni o possibilità di diffusione può compromettere l incolumità delle persone e provocare danni ingenti Chiunque cagioni un incendio su boschi è punito con reclusione da 4 a 6 anni. - Divieto di modificare l uso di aree percorse da fuoco per 15 anni - divieto di realizzare edifici civili per 10 anni - divieto di caccia e pascolo per 10 anni ( Art.423 bis Legge 253/00 ) 2

3 ASPETTI GIURIDICI 2 Definizione di incendio boschivo (Legge 21 novembre 2000, n 253) Per incendio boschivo si intende un fuoco con suscettività a espandersi su aree boscate, cespugliate o arborate, comprese eventuali strutture e infrastrutture antropizzate poste all interno delle predette aree, oppure su terreni coltivati o incolti e pascoli limitrofi a dette aree 3

4 INCENDI:CAUSE E FATTORI FAVORENTI 1 Fattori che influenzano gli incendi boschivi Analisi del territorio Il clima La vegetazione Morfologia Antropizzazione 4

5 INCENDI:CAUSE E FATTORI FAVORENTI 2 Gli aspetti climatici che influenzano gli incendi boschivi : Le precipitazioni La temperatura Il vento Altri parametri climatici (umidità relativa radiazione globale,evapotraspirazione) 5

6 INCENDI:CAUSE E FATTORI FAVORENTI 3 FATTORI ANTROPICI: ABBANDONO DEI MONTI E DELLE ZONE ABITATE COLLINARI VEGETAZIONE ABBONDANTE MANCATO RISPETTO DELLA NATURA PER TURISMO, CACCIA(BRACCONAGGIO) ERRATA GESTIONE PATRIMONIO FORESTALE IGNORANZA SULLA FUNZIONE SOCIO ECONOMICA DEL BOSCO 6

7 INCENDI:CAUSE E FATTORI FAVORENTI 4 CAUSE NATURALI Eventi meteorologici Autocombustione????..=> UOMO CAUSE INVOLONTARIE Lancio di mozziconi Incendio di pascolo Incendi montani Bruciature delle stoppie CAUSE VOLONTARIE Speculazione edilizia Speculazione agroforestale: pulitura,rimboschimento, vendita di legna,ecc. Piromania Protesta sociale o politica disagio socio- culturale vendette 7

8 INCENDI:CAUSE E FATTORI FAVORENTI 5 CLIMA FATTORI NATURALI Al nord normalmente nel periodo invernale al sud nel periodo estivo TEMPERATURA Freddo: rallenta notevolmente la vita vegetativa e la presenza di materiale secco favorisce gli incendi Caldo asciutto : favorisce l evaporazione dell umidità e aumenta la perdita d acqua delle piante per traspirazione quindi la vegetazione diventa più facilmente combustibile 8

9 La vegetazione Aspetti che possono influenzare la ricettività e diffusione del fuoco a) Il contenuto d acqua dei combustibili vegetali, soprattutto nella parte fogliare ed in particolare negli strati erbaceo ed arbustivo.ciò è legato in particolare alla stagione vegetativa ed alle condizioni di umidità, ventosità e piovosità ed in ultima sintesi di evapotraspirazione da suolo e vegetazione 9

10 La vegetazione Aspetti che possono influenzare la ricettività e diffusione del fuoco b) La presenza sul terreno e la tipologia di necromassa indecomposta, lettiera accumulata, ramaglia, novellame morto; il grado di secchezza di questo materiale è legato ai parametri meteo-climatici ed il suo tasso di idratazione determina, in caso d incendio, la quantità di biomassa bruciata nel tempo e di conseguenza l intensità del fronte d incendio 10

11 La vegetazione Aspetti che possono influenzare la ricettività e diffusione del fuoco c) Il grado di copertura e chiusura del bosco; la vegetazione forestale riduce l evaporazione all interno del bosco in modo proporzionale alla intensità e continuità della copertura arborea, favorendo la ritenzione idrica e l instaurarsi di microclimi più resistenti all innesco d incendi 11

12 La vegetazione Aspetti che possono influenzare la ricettività e diffusione del fuoco La distribuzione spaziale della vegetazione può creare effetti ponte in particolare in boschi pluristratificati 12

13 La vegetazione Aspetti che possono influenzare la ricettività e diffusione del fuoco e) Il contenuto di resine e oli essenziali, legato alle specie forestali, in genere massimo alla fine del riposo vegetativo 13

14 di giorno di notte Il vento e le sue direzioni Sistema termico-convettivo, venti di pendio e trasversali di compenso 14

15 La prevenzione degli incendi boschivi Il vento e le sue direzioni Brezze di valle e di monte e correnti di pendio 15

16 Definizione d incendio boschivo e nomenclatura: 16

17 Definizione d incendio e nomenclatura Il perimetro dell incendio in atto potrà distinguersi in: fronte o testa: - la parte anteriore cioè quella che più avanza; velocità d avanzamento superiore; generalmente sotto vento; fianchi : rispetto alla testa o fronte si trovano lateralmente; velocità d avanzamento più o meno ridotta rispetto al fronte o testa; coda o tergo: la parte posteriore, rimane contro vento, velocità d avanzamento nettamente inferiore; 17

18 Le diverse tipologie d incendio Fuoco di superficie Fuoco di chioma Fuoco sotterraneo 18

19 Le diverse tipologie d incendio(2 tipo di definizione): o Incendio con fuoco basso: - si propaga sullo strato superficiale del terreno - brucia molto lentamente l humus, più o meno ricco di torba o Incendio con fuoco corrente: -brucia il sottobosco senza interessare le chiome o Incendio con fuoco totale: - brucia anche le chiome degli alberi più alti 19

20 Le diverse tipologie d incendio Fuoco di superficie.quasi tutti gli incendi iniziano in questo modo. 20

21 Le diverse tipologie d incendio Incendi di superficie o di tipo radente(più frequenti). a seguito di deficit idrici di media intensità. brucia la lettiera indecomposta, la copertura erbacea ed arbustiva (fase iniziale comune a tutti). -Foglie morte,erba, cespugli, novellame, ceppaie, tronchi. abbattuti. La trasmissione del fuoco avviene in superficie; Fiamme anche elevate(alcuni metri); Velocità di propagazione variabile: da 1-2 m/min. a m/min. 21

22 Le diverse tipologie d incendio Incendi di ceppaie: A seguito di una superficiale opera di bonifica, può provocare riaccensioni anche a distanza di giorni; In particolare nelle zone perimetrali o in forte pendenza orografica 22

23 Le diverse tipologie d incendio Fuoco di chioma attivo: Fronte radente e di chioma abbinati 23

24 Le diverse tipologie d incendio Incendi di corona o di chioma Concomitanze orografiche e meteorologiche favorevoli; Bruciano le parti alte delle chiome delle resinose,liane, alberi secchi in piedi; -pinete, fustaie resinosi, roverella La trasmissione del fuoco avviene in modo aereo; Rischio di vere e proprie esplosioni: - produzioni di vapori di oli eterei - fiamme molto elevate Velocità di propagazione elevata ( m/h) 24

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26 Le diverse tipologie d incendio: Incendi sotterranei: Siccità prolungata; Brucia la parte profonda delle lettiera (humus, radici secche,lettiera in profondità); Limitata quantità di fumo; La trasmissione del fuoco avviene sotterraneamente Assenza di fiamma Velocità di propagazione bassa 26

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28 LA COMBUSTIONE E UNA RAZIONE CHIMICA CHE AVVIENE TRA DUE COMPONENTI: COMBUSTIBILE COMBURENTE IN SEGUITO AD UN INNESCO (che innalza la temperatura) 28

29 LA COMBUSTIONE La combustione è una reazione chimica esotermica, cioè capace di sviluppare una certa quantità di calore,che spesso procede in modo visibile con il manifestarsi della fiamma. La fiamma è originata dalla emissione di radiazioni luminose da parte delle sostanze gassose o solide che formano il materiale in combustione e si trovano a temperature sufficientemente elevate da essere incandescenti. Le sostanze che prendono parte alla combustione sono dette COMBUSTIBILE, e COMBURENTE la sostanza preesistente o preponderante nell ambiente(nella generalità dei casi è l ossigeno presente nell aria nella percentuale del 21%). Perché tale combinazione avvenga è necessario che si raggiunga una temperatura minima,caratteristica del combustibile, detta TEMPERATURA O PUNTO DI ACCENSIONE della sostanza. 29

30 SE MANCA UNO DEI TRE LATI IL TRIANGOLO NON SI FORMA VENENDO MENO UNO DEI TRE ELEMENTI: 1. INNESCO 2. COMBUSTIBILE 3. COMBURENTE Il fuoco non può esistere 30

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33 . ACCENSIONE DIRETTA ACCENSIONE SPONTANEA ACCENSIONE INDIRETTA C convezione radiazione conduzione 33

34 Temperatura d infiammabilità Temperatura minima alla quale un combustibile liquido o solido sviluppa vapori in quantità tale da formare, in presenza di un comburente, una miscela capace di accendersi a contatto con una fonte di energia; essa varia da un combustibile ad un altro. Temperatura d accensione Temperatura minima alla quale un combustibile, in miscela con il comburente, inizia a bruciare spontaneamente senza bisogno d innesco. Temperatura di combustione Temperatura massima che si può raggiungere nella combustione di un dato combustibile. 34

35 Sostanza Temperatura di infiammabilità ( C) Valori indicativi Acetone -18 sostanza esplosiva Benzina -20 sostanza esplosiva Gasolio 65 normale combustibile Alcol etilico 13 sostanza esplosiva Alcool metilico 11 sostanza esplosiva Toluolo 4 sostanza esplosiva Olio lubrificante 149 normale combustibile Temperatura di combustione ( C) Sostanza Valori indicativi Massima teorica Massima reale Metano Etano Propano Butano Fiammifero - Oltre Temperatura: d infiammabili tà d accensione di combustione Sostanza Temperatura di accensione ( C) Valori indicativi Acetone 540 Benzina 250 Gasolio 220 Idrogeno 560 Alcool metilico 455 Carta 230 Legno Gomma sintetica 300 Metano

36 Effetti del monossido di carbonio o ossido di carbonio (CO) sul corpo umano: 36

37 BILANCIO TERMICO. POSITIVO NEGATIVO MAGGIORE calore generato MINORE calore disperso MINORE calore generato MAGGIORE calore disperso La combustione AUMENTA La combustione DIMINUISCE 37

38 T C. L incendio reale e la temperatura dei fumi 1a 2a 3a T max 4a fase Limite del possibile processo di autoestinzione T amb. t1 t2 t3 t4 tempo Ignizione,combustione lenta ( fase latente) e prima propagazione Mantenimento comb. costante Regressione Propagazione veloce sviluppo di fumi e gas tossici incendio generalizzato: flashover 38

39 MEZZI ED ATTREZZATURE ANTINCENDIO 1. Attrezzi manuali 39

40 MEZZI ED ATTREZZATURE ANTINCENDIO 2. Attrezzi meccanici leggeri 40

41 MEZZI ED ATTREZZATURE ANTINCENDIO 3. Mezzi meccanici semoventi 41

42 MEZZI ED ATTREZZATURE ANTINCENDIO 3. Mezzi aerei : ELICOTTERO 42

43 MEZZI ED ATTREZZATURE ANTINCENDIO 4. Mezzi aerei 43

44 Principi base per l estinzione degli incendi boschivi 44

45 Spegnimento degli incendi: l acqua! Agente più diffuso grazie alla sua disponibilità Caratteristiche E economica Non è tossica e non da luogo quasi mai a prodotti tossici Per le sue caratteristiche fisiche, ha un elevata capacità d assorbimento del calore Particolarmente utile per sostanze infiammabili, ma anche per azioni di raffreddamento 45

46 Spegnimento degli incendi: l acqua! Le tecniche d intervento con l acqua non sono facili e pertanto dovranno essere utilizzate a seconda dei vari tipi d incendio Azione estinguente Raffreddamento(sottrae circa 630 kcal/kg) Separazione(produzione di vapore volte il volume) Diluizione (sostanze infiammabili solubili ed emulsioni) Disgregazione(forte getto) Azione meccanica di abbattimento della fiamma(a getto frazionabile) 46

47 Attacco d incendio con sollevamento: IDR 47

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