REPORT SUGLI STRUMENTI DI SOSTEGNO ALL INSERIMENTO SOCIO-LAVORATIVO IN FRIULI VENEZIA GIULIA

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1 REPORT SUGLI STRUMENTI DI SOSTEGNO ALL INSERIMENTO SOCIO-LAVORATIVO IN FRIULI VENEZIA GIULIA Anno 2010 Provincia di Pordenone A cura dei CRDA-SISS Provinciali NOVEMBRE 2011

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3 Il Presente rapporto è stato realizzato da: CRDA-SISS Provincia di Udine: Eloisia Goriup CRDA-SISS Provincia di Pordenone: Ingrid Culos, Eliano Fregonese, Luciano Innocente, Raffaella Pianca CRDA-SISS Provincia di Trieste: Andrea Aiza CRDA-SISS Provincia di Gorizia: Alessandra Bolletti 3

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5 Indice INTRODUZIONE... 7 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 9 PROPOSTA DI TIPOLOGIA DEGLI STRUMENTI DI BORSA LAVORO FORME DI REGOLAMENTAZIONE DELLE BORSE LAVORO SSC DEI COMUNI E/O COMUNI SINGOLI SERVIZI DI INTEGRAZIONE LAVORATIVA DIPARTIMENTI PER LA SALUTE MENTALE DIPARTIMENTI PER LE DIPENDENZE ALTRI SOGGETTI STRUMENTI DI SOSTEGNO ALL INSERIMENTO SOCIO-LAVORATIVO IN FRIULI VENEZIA GIULIA TIPOLOGIA DELLE BORSE LAVORO E SOGGETTI ATTUATORI SPESA DELLE BORSE LAVORO FINALITÀ DELLE BORSE LAVORO LUOGHI DI INSERIMENTO LAVORATIVO ESITI DELLE BORSE LAVORO PROFILO DELLE PERSONE INSERITE IN BORSA LAVORO STRUMENTI DI SOSTEGNO ALL INSERIMENTO SOCIO-LAVORATIVO IN PROVINCIA DI UDINE TIPOLOGIA DELLE BORSE LAVORO E SOGGETTI ATTUATORI SPESA DELLE BORSE LAVORO FINALITÀ DELLE BORSE LAVORO LUOGHI DI INSERIMENTO LAVORATIVO ESITI DELLE BORSE LAVORO PROFILO DELLE PERSONE INSERITE IN BORSA LAVORO ALCUNI ESEMPI DI SOLUZIONI ORGANIZZATIVE STRUMENTI DI SOSTEGNO ALL INSERIMENTO SOCIO-LAVORATIVO IN PROVINCIA DI PORDENONE TIPOLOGIA DELLE BORSE LAVORO E SOGGETTI ATTUATORI SPESA DELLE BORSE LAVORO FINALITÀ DELLE BORSE LAVORO LUOGHI DELL INSERIMENTO LAVORATIVO ESITI DELLE BORSE LAVORO PROFILO DELLE PERSONE INSERITE IN BORSA LAVORO ALCUNI ESEMPI DI SOLUZIONI ORGANIZZATIVE

6 STRUMENTI DI SOSTEGNO ALL INSERIMENTO SOCIO-LAVORATIVO IN PROVINCIA DI TRIESTE TIPOLOGIA DELLE BORSE LAVORO E SOGGETTI ATTUATORI SPESA DELLE BORSE LAVORO FINALITÀ DELLE BORSE LAVORO LUOGHI DELL INSERIMENTO LAVORATIVO ESITI DELLE BORSE LAVORO PROFILO DELLE PERSONE INSERITE IN BORSA LAVORO STRUMENTI DI SOSTEGNO ALL INSERIMENTO SOCIO-LAVORATIVO IN PROVINCIA DI GORIZIA TIPOLOGIA DELLE BORSE LAVORO E SOGGETTI ATTUATORI SPESA DELLE BORSE LAVORO FINALITÀ DELLE BORSE LAVORO LUOGHI DELL INSERIMENTO LAVORATIVO ESITI DELLE BORSE LAVORO PROFILO DELLE PERSONE INSERITE IN BORSA LAVORO CONCLUSIONI GLOSSARIO

7 INTRODUZIONE La rilevazione dei dati relativi agli strumenti di inserimento socio lavorativo di soggetti svantaggiati, comunemente denominati Borse Lavoro, viene annualmente svolta nel contesto delle attività programmate per il SISS CRDA nell ambito delle azioni di monitoraggio in area sociale. A corredo della presentazione dei dati raccolti, in questa occasione, si è voluto elaborare un rapporto di ricerca più articolato, al fine di esplorare in maniera più ampia gli aspetti di complessità e disomogeneità emersi dalla lettura dei dati stessi. La borsa lavoro risulta infatti uno strumento di inserimento socio lavorativo utilizzato, all interno di un progetto personalizzato di presa in carico da parte del servizio di riferimento, a favore di soggetti svantaggiati, difficilmente occupabili, con finalità specifiche e modalità operative che si declinano in modo molto differenziato, in mancanza di regolamentazioni specifiche che definiscano in modo univoco questo strumento. Oltre la ricognizione dei flussi informativi, si è quindi inteso anche fornire: a) una ricognizione degli atti normativi che sottendono alla realizzazione della attività di formazione in situazione per persone svantaggiate; b) una mappatura degli strumenti utilizzati dai vari enti e messi a disposizione dei relativi servizi. A riguardo si è inteso anche proporre una classificazione in grado di ricomporne l articolazione; c) una ricognizione sui livelli di formalizzazione regolamentare delle borsa lavoro, inerente gli strumenti attuativi (linee guida, linee di indirizzo, convenzioni, etc) adottati da parte dei soggetti erogatori; Il rapporto è quindi così strutturato: - la prima parte è dedicata alla esplorazione dei riferimenti normativi e ad una descrizione dei vari strumenti che comunemente vengono etichettati come borse Lavoro ; - la seconda riassume gli esiti di una prima ricognizione svolta a livello informale con i referenti dei servizi interessati, al fine esplorare le soluzioni operative che i vari soggetti erogatori si sono dati; - la terza parte del rapporto analizza invece i flussi di attività realizzati nel 2010 sia con uno sguardo d insieme sulla Regione Friuli Venezia Giulia, che con un dettaglio territoriale per provincia, riportando un quadro del numero di persone interessate da questi strumenti e della spesa sostenuta, nonché una descrizione delle finalità dei progetti attivati, dei luoghi di inserimento lavorativo, degli esiti dei percorsi e del profilo socio anagrafico delle persone coinvolte. - le conclusioni, infine, tentano di individuare alcuni temi e riflessioni di fondo che rimandano ai punti di forza, ma anche alle criticità legate all attuazione di questi strumenti. Un ulteriore aspetto di interesse riguarda l esplorazione di soluzioni organizzative introdotte in alcune realtà, in modo da cercare di rilevare i cambiamenti di impostazione dei servizi o delle strategie territoriali che la realizzazione di una attività di formazione lavoro per soggetti svantaggiati richiede. Questa rilevazione è stata avviata nei territori di Pordenone e Udine e a tal proposito negli specifici report provinciali vengono riportati alcuni esempi di buone prassi o modalità organizzative sperimentali individuate. Si precisa infine che i temi trattati in questo rapporto affrontano solo una parte dell ampio e complesso tema dell inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, approfondendone il versante più legato all area sociale. Le borse lavoro qui analizzate sono infatti strumenti con forte valenza di integrazione sociale o di riabilitazione ed emancipazione di soggetti problematici, in alcuni casi orientati anche alla formazione o all integrazione lavorativa. Il panorama analizzato non deve essere ritenuto esaustivo, in quanto non sono

8 stati monitorati ulteriori strumenti quali ad esempio gli interventi a valere sul FAP (Fondo per l Autonomia possibile) che si intersecano con l asse lavoro. È previsto un successivo allargamento dell orizzonte di analisi attraverso lo studio specifico di strumenti più legati all area lavoro, i quali potrebbero avere un impatto significativo anche su una parte del target afferente ai servizi considerati con caratteristiche di maggiore occupabilità. Gli strumenti di questo tipo attualmente utilizzati dagli enti territoriali sono ad esempio i Lavori di Pubblica Utilità (LPU), i Lavori Socialmente Utili (LSU), le Work Experiences e i Voucher. Questo approfondimento partirà con l analisi delle attività specifiche svolte dalle quattro Province in area lavoro. 8

9 Normativa di riferimento NORMATIVA DI RIFERIMENTO La ricognizione dell impianto normativo ha voluto esplorare la normativa nazionale e regionale che sottende l attivazione dei progetti di inserimento lavorativo con l utilizzo degli strumenti di Borsa Lavoro. Nella tabella che segue vengono riportati i riferimenti censiti con la declinazione del testo dell articolato ed una loro classificazione, evidenziata dai colori di sfondo utilizzati, in riferimento all area di attività cui è dedicata. Sono stati esplorati inoltre livelli regolamentari ulteriori, emanati dagli enti attuatori, e riportati di seguito nel presente documento, che potrebbe essere oggetto di ulteriori approfondimenti allargando la ricognizione anche alle regolamentazioni emanate dagli enti intermedi su misure specifiche da essi promosse. Legenda: Tossicodipendenze Salute mentale Promozione occupazione Disabilità Svantaggio sociale Tab. n. - Normativa di riferimento in ordine temporale RIFERIMENTI NORMATIVI CONTENUTI LR 72/1980 Disciplina delle funzioni per la tutela della salute mentale LR 57/1982 Tutela della salute del tossicodipendente Art. 15 Art. 1 Finalità Le attività di riabilitazione e reintegrazione sono dirette a favorire il reinserimento dei disturbati mentali nell ambito comunitario ( ) Il servizio di reintegrazione consiste negli interventi volti a responsabilizzare i pazienti coinvolgendo anche il loro ambito di appartenenza e si esplica presso la sede del centro di salute mentale e presso le strutture abitative e autogestite e promuovendo situazioni occupazionali protette e non protette La Regione in collaborazione con le Unità locali dei servizi sanitari e socio - assistenziali e con gli Enti locali promuove, nel quadro della riorganizzazione e della integrazione dei servizi sociali e sanitari: ( ) b) l' elaborazione di progetti obiettivo per la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle tossicodipendenze e dell' alcoolismo in coordinamento con le altre iniziative regionali per la lotta alle cause di emarginazione e di disadattamento; ( ) 9

10 Normativa di riferimento L 196/97 - Norme in materia di promozione dell'occupazione MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE Decreto 25 marzo 1998, n 142i - Regolamento recante norme di attuazione dei principi e dei criteri di cui all'articolo 18 della legge 24 giugno 1997, n.196, sui tirocini formativi e di orientamento LR 41/96 - Norme per l'integrazione dei servizi e degli interventi sociali e sanitari a favore delle persone handicappate ed attuazione della legge 5 febbraio 1992, n. 104 Art Tirocini formativi e di orientamento Art. 14 bis Servizi di integrazione lavorativa Art. 14 ter percorsi di socializzazione e integrazione sociale nei luoghi di lavoro [DGR 196/06] Al fine di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro e di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro, attraverso iniziative di tirocini pratici e stage a favore di soggetti che hanno già assolto l obbligo scolastico a) possibilità di promozione delle iniziative ( ): agenzie regionali per l'impiego e uffici periferici del Ministero del lavoro e della previdenza sociale; università; provveditorati agli studi; istituzioni scolastiche statali e istituzioni scolastiche non statali che rilascino titoli di studio con valore legale; centri pubblici di formazione e/o orientamento, ovvero a partecipazione pubblica o operanti in regime di convenzione ai sensi dell'articolo 5 della legge 21 dicembre 1978, n. 845; comunità terapeutiche, enti ausiliari e cooperative sociali, purché iscritti negli specifici albi regionali, ove esistenti; servizi di inserimento lavorativo per disabili gestiti da enti pubblici delegati dalla regione ( ) Regolamento attuativo dei Tirocinii formativi e di Orientamento di cui all art 18 L. 196/96 1. I Servizi di integrazione lavorativa (SIL) hanno il compito di promuovere e realizzare l'inclusione sociale delle persone disabili attraverso l'utilizzo di percorsi personalizzati finalizzati all'integrazione lavorativa. 2. I Servizi di integrazione lavorativa garantiscono il raggiungimento delle finalita' di cui al comma 1 assicurando il raccordo con le Province e i loro servizi per l'impiego e i servizi sociali e sanitari, nonche' programmando e attuando specifici progetti secondo le tipologie previste dall'articolo 14 ter. ( ) 1. Per le finalità di cui all'articolo 14 bis, comma 1, la Regione sostiene l'utilizzo di progetti inerenti: a) percorsi di socializzazione, osservazione e orientamento propedeutici all'integrazione lavorativa nei normali luoghi di lavoro; b) inserimento socio-assistenziale in ambienti in cui si svolgono attivita' lavorative, rivolto a persone la cui insufficiente produttività non consente a pieno titolo l'avvio ai percorsi di cui alla lettera a), ma rende comunque praticabile l'accesso e la frequenza di un ambiente di lavoro. ( ) 10

11 Normativa di riferimento Art 5 Compiti delle Province comma 2 ( ) 2. ( ) possono promuovere iniziative finalizzate alla sperimentazione di modelli organizzativi innovativi e collaborano con l'amministrazione regionale nell'attività di vigilanza e di verifica. In alcuni territori ha permesso sperimentazioni di nuove forme di borsa lavoro L 68/99 - Norme per il diritto al lavoro dei disabili Legge 8 novembre 2000, n. 328 "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali" LR 18/2005 Norme regionali per l occupazione, la tutela e la qualità del lavoro Art 09 Richiesta di avviamento Art 13 Agevolazioni per le assunzioni Art. 2 - (Diritto alle prestazioni). Art. 36 Promozione dell integrazione lavorativa delle persone disabili [DGR 217/06] Art. 38 Compiti delle Province, comma 1 lettera d Fa riferimento alla possibilità di utilizzo di tirocinii formativi o finalizzati all assunzione (con la possibilità che vengano finanziati dal fondo per il diritto al lavoro dei disabili) ( ) 3. I soggetti in condizioni di povertà o con limitato reddito o con incapacità totale o parziale di provvedere alle proprie esigenze per inabilità di ordine fisico e psichico, con difficoltà di inserimento nella vita sociale attiva e nel mercato del lavoro, nonché i soggetti sottoposti a provvedimenti dell autorità giudiziaria che rendono necessari interventi assistenziali, accedono prioritariamente ai servizi e alle prestazioni erogati dal sistema integrato di interventi e servizi sociali. ( ) 1. In attuazione dei principi della legge 68/1999 e in conformità con quanto previsto dalla legge regionale 41/1996, la Regione promuove la realizzazione del diritto al lavoro delle persone disabili, sostenendone l'inserimento, l'integrazione lavorativa e l'autoimprenditorialità attraverso i servizi per l'impiego, le politiche formative e del lavoro e le attività di collocamento mirato, in raccordo e con il concorso dei servizi sociali, sanitari ed educativi. 2. Per le finalità di cui al comma 1 la Regione sostiene l'utilizzo di percorsi personalizzati di integrazione lavorativa, in funzione dei bisogni delle persone disabili. ( ) 1. Le Province, nel rispetto della programmazione e degli indirizzi della Regione, e in raccordo con i servizi sociali, sanitari, educativi e formativi del territorio, provvedono all'attuazione di tutti gli interventi volti a favorire l'inserimento lavorativo delle persone disabili, e in particolare provvedono: ( ) d) alla stipulazione delle convenzioni finalizzate al collocamento mirato, anche avvalendosi della sottoscrizione di appositi protocolli d'intesa con i servizi di integrazione lavorativa 11

12 Normativa di riferimento L.R. 6/ Sistema integrato di interventi e servizi per la promozione e la tutela dei diritti di cittadinanza sociale Art. 48 Politiche di contrasto alle dipendenze Art Politiche a tutela della salute mentale Art Politiche per le persone a rischio di esclusione sociale Art Politiche per le persone detenute ed ex detenute 1. La Regione promuove politiche per la prevenzione e il recupero delle persone con problemi di dipendenza da sostanze legali e illegali, favorendo la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi. 2. In particolare la Regione: ( ) d) sviluppa azioni finalizzate al reinserimento sociale, abitativo e lavorativo delle persone dipendenti da sostanze, anche qualora soggette a misure alternative alla detenzione; 1. La Regione promuove politiche per la tutela delle persone con problemi di salute mentale, favorendo la realizzazione di un sistema integrato di intervento e servizi 2. In particolare la Regione: ( ) e) promuove azioni finalizzate all integrazione lavorativa ed all inserimento socio-lavorativo delle persone con problemi di salute mentale 1. La Regione promuove politiche per le persone a rischio di esclusione sociale, al fine di prevenire e contrastare tutte le forme di emarginazione, nonché le situazioni di povertà economica e relazionale. 2. In particolare la Regione: ( ) d) promuove interventi di sostegno finalizzati alla realizzazione di progetti individuali di inserimento e reinserimento sociale, lavorativo e formativo; ( ) e bis) autorizza l'ente gestore del servizio sociale dei Comuni a realizzare progetti relativi a borse di inserimento lavorativo indirizzate a giovani a rischio di devianza, disadattamento o esclusione sociale, dai sedici ai ventuno anni, utilizzando quote del fondo sociale di ambito. 1. La Regione promuove politiche per le persone detenute ed ex detenute. 2. In particolare la Regione: ( ) c) sostiene azioni finalizzate al reinserimento sociale, abitativo e lavorativo delle persone soggette a misure alternative alla detenzione o ex detenute. DPReg 264/2008, artt. 3, 4 Regolamento per la concessione di finanziamenti di progetti a favore di persone a rischio di esclusione sociale, nonché detenute ed ex detenute presentati da enti locali e altri soggetti pubblici e privati ai sensi art. 4, cc LR. 1/2007, (L. finanziaria) applicazione artt 50 e 51 della LR 6/2006 Art. 3 oggetto di finanziamento Art. 4 destinatari del finanziamento Progetti in campo educativo, formativo e del tempo libero rivolti a minori e adulti con meno di 21 anni in situazioni di disagio trattate nell ambito dell area penale minorile; Progetti di supporto alla realizzazione di misure alternative alla detenzione di minori e adulti con meno 21 anni; Progetti individualizzati per persone in esecuzione penale esterna Enti gestori del Servizio Sociale dei Comuni; Soggetti del terzo settore di cui art. 12, c. 2 LR 6/

13 Normativa di riferimento L.R. 9/ Assestamento del bilancio 2008 e bilancio pluriennale anni 2008/2010 art. 9 - (Protezione sociale) ( ) 5. In attesa dell'organica revisione delle norme in materia sociale, l'amministrazione regionale concorre a perseguire il contrasto dei fenomeni di povertà e disagio sociale nel territorio regionale, con il sostegno agli interventi attuati dai Comuni, mediante l'istituzione di un apposito fondo a tal fine destinato, da assegnare ai Comuni stessi. ( ) 9. E' istituito nel bilancio regionale, per le finalità di cui al comma 5, il <<Fondo di solidarietà regionale>> cui affluiscono risorse di fonte regionale e risorse di fonte statale. ( ) DPReg 9/2/2009 n. 38/Pres Regolamento per la disciplina del Fondo per il contrasto ai fenomeni di povertà e disagio sociale istituito dall articolo 9, comma 9, della legge regionale 14 agosto 2008, n. 9 (Assestamento del bilancio 2008). Art. 1 Oggetto Art. 3 - Finalità e caratteristiche dell intervento 1. Il presente regolamento, ai sensi dell articolo 9, comma 7, della legge regionale 14 agosto 2008, n. 9 (Assestamento del bilancio 2008 e del bilancio pluriennale per gli anni ai sensi dell articolo 34 della legge regionale 8 agosto 2007, n. 21) disciplina la natura, l ammontare, le condizioni reddituali o sociali di accessibilità e le modalità di effettuazione dell intervento economico attuato dai Servizi sociali dei Comuni (SSC) con le risorse del Fondo per il contrasto ai fenomeni di povertà e disagio sociale istituito dall articolo 9, comma 9, della legge regionale 9/2008. ( ) 1. L intervento è finalizzato a prevenire, superare o ridurre le condizioni di bisogno derivanti da inadeguatezza del reddito, difficoltà sociale e condizioni di non autonomia. 2. L intervento ha carattere temporaneo e si pone in una prospettiva di recupero e reintegrazione sociale. 3. L intervento può avere carattere di sussidiarietà anche per sostenere percorsi di inserimento lavorativo. In ogni caso può essere integrato e supportato da prestazioni professionali a carattere psico-sociale nonché da prestazioni e servizi socio-educativi ed assistenziali. L. r. 24/2009 Art Al comma 9 dell'articolo 9 della legge regionale 14 agosto 2008, n. 9 (Assestamento del bilancio 2008 e del bilancio pluriennale per gli anni ai sensi dell' articolo 34 della legge regionale 8 agosto 2007, n. 21), le parole << Fondo per il contrasto ai fenomeni di poverta' e disagio sociale >> sono sostituite dalle seguenti: << Fondo di solidarietà regionale >>. DPRReg 21/05/2010, n. 0103/Pres. Regolamento per l attivazione di tirocini formativi e di orientamento e di tirocini estivi ai sensi dell articolo 63, commi 2 e 3, della legge regionale 9 agosto 2005, n. 18 (Norme regionali per l occupazione, la tutela e la qualità del lavoro). Regolamento attuativo dei Tirocinii formativi e di Orientamento 13

14 Normativa di riferimento Alla luce della normativa che sottende alla realizzazione delle attività di formazione-lavoro per persone in situazione di svantaggio, si possono evidenziare alcune considerazioni di carattere generale precisando che è contemplata la normativa nazionale e regionale in riferimento alla formazione in situazione individualizzata e non i livelli tecnico operativi,. La Regione Friuli Venezia Giulia può vantare un esperienza oramai trentennale in quest area di attività. A partire dagli anni 80 1, con il più ampio processo di de-istituzionalizzazione che ha preso avvio principalmente dall area della Salute Mentale, gli interventi volti all integrazione ed all inserimento lavorativo hanno coinvolto via via tutti i settori dell agire sociale connettendolo al tema lavoro ed investendo su misure: a) di tipo riabilitativo connesse a percorsi terapeutici afferenti principalmente alle problematiche relative alla salute mentale ed alle dipendenze; b) di tipo più orientato all inclusione lavorativa e socio-lavorativa, più presente nell area della disabilità e dei servizi sociali e comprendenti anche le azioni a favore di minori e giovani adulti a rischio di devianza o criminalità; c) di tipo più orientato all inserimento lavorativo in senso stretto e riconducibili agli interventi di politica attiva del lavoro; Il tema dell inserimento lavorativo è toccato complessivamente dalla normativa specifica rivolta alla salute mentale, alle dipendenze, alla disabilità, al più generale svantaggio sociale ed alle misure alternative alla detenzione, ma quasi mai risulta declinato nei suoi aspetti operativi e nelle necessarie forme di integrazione. Tutte le norme regionali riconoscono infatti in modo generico l obiettivo dell inserimento lavorativo o dell inclusione socio-lavorativa, ma solo la normativa relativa alla disabilità ed ai giovani a rischio di devianza, disadattamento o esclusione sociale fa esplicitamente riferimento a strumenti operativi quali i Tirocini di Formazione in Situazione o le Borse di inserimento lavorativo. La normativa più strutturata è indubbiamente quella relativa alla disabilità che affronta in modo organico sia il tema degli strumenti in uso (articolandoli fra politiche di protezione sociale dgr 196/06 - e di politiche attive del lavoro dgr 217/06), sia il tema dell assetto organizzativo che permette l efficace utilizzo dei progetti (istituzione dei SIL di cui all art 14bis LR 41/96). Le norme relative alle altre aree di intervento offrono un appoggio normativo, ma non declinano gli interventi rimandando, di fatto, agli enti erogatori l onere della definizione delle modalità operative degli interventi stessi. Se da un lato questa impostazione ha permesso l utilizzo di strumenti non rigidi e declinati in relazione alle caratteristiche dei territori e delle diverse impostazioni dei servizi stessi consentendo, fra l altro, la possibilità di realizzare interessanti sperimentazioni e la crescita di risorse professionali, dall altro lascia in sospeso alcune tematiche trasversali che gli enti erogatori da soli non possono dirimere. Un ulteriore evidenza merita il fatto che tutta la normativa presa in esame individua quali soggetti attuatori degli strumenti a carattere socio lavorativo gli enti pubblici e solo nel caso del Regolamento per la concessione di finanziamenti di progetti a favore di persone a rischio di esclusione sociale, nonché detenute ed ex detenute, sono riconosciute finanziabili le istanze presentate da soggetti del Terzo Settore di cui art. 12, c. 2 LR 6/2006; 1 E del 1988 l emanazione della LR 33 Piano socio assistenziale della Regione Friuli Venezia Giulia che aveva emanato il progetto pilota Inserimento socio lavorativo con borsa di formazione lavoro ai minori e giovani adulti a rischio di devianza e criminalità (progetto abrogato nel 2007 dalla LR1) e del 1986 la LR 59 - Provvedimenti per la tutela e l' integrazione sociale delle persone handicappate che nominava il Capo II Interventi per favorire l' autonomia, l' integrazione sociale e l' inserimento lavorativo delle persone handicappate. 14

15 Normativa di riferimento Infine, dando uno sguardo ai flussi di finanziamento, è possibile evidenziare come per l area della disabilità, delle dipendenze e della salute mentale siano presenti delle voci di bilancio organiche e ordinarie. Per gli interventi nell area dello svantaggio sociale e delle misure alternative al carcere i flussi di finanziamento sono demandati invece ad altri interventi normativi (spesso inseriti nelle leggi finanziarie regionali) che di volta in volta definiscono, a tempo, le misure di intervento. 15

16 Proposta di tipologia degli strumenti di Borsa Lavoro PROPOSTA DI TIPOLOGIA DEGLI STRUMENTI DI BORSA LAVORO L attività di ricognizione svolta ha messo in evidenza la notevole differenziazione degli strumenti comunemente chiamati borse lavoro, sia in riferimento più semplicemente alla loro denominazione che ad altre caratteristiche che ne qualificano il senso e l utilizzo. Si è dunque giunti alla costruzione della tipologia riportata nella seguente tabella, che ha la finalità di ricondurre la complessità rilevata a categorie generali in grado di facilitarne la comprensione e la lettura. Lo schema proposto è il seguente: TIPOLOGIA STRUMENTO Sotto tipologia FONTI DI FINANZIAMENTO/NORMATIVA DI RIFERIMENTO SOGGETTO ATTUATORE DESCRIZIONE Introduce le tipologie su cui categorizzare gli strumenti di borsa lavoro rilevati; Specifica il dettaglio di alcuni strumenti in riferimento ai percorsi e/o alla tipologia di persone beneficiarie; Indica la normativa di riferimento sulla base della quale vengono attivati gli strumenti e che ne consente il finanziamento; Indica quale è il soggetto che attua gli interventi Raccoglie elementi descrittivi per una maggiore chiarificazione e precisazione degli strumenti considerati; 16

17 Proposta di tipologia degli strumenti di Borsa Lavoro Tab. n.1 Descrizione della tipologia di strumento di formazione in situazione per persone in condizione di svantaggio TIPOLOGIA STRUMENTO Sotto tipologia FONTI DI FINANZIAMENTO NORMATIVA DI RIFERIMENTO SOGGETTO ATTUATORE DESCRIZIONE - Fondi LR 6/06 Sono borse lavoro rivolte a soggetti svantaggiati, gestite direttamente dal Servizio Sociale dei Comuni. Borse lavoro SSC per svantaggiati Borse lavoro comunali per svantaggiati - Fondo di solidarietà regionale di cui alla LR. 9/2008 art.9 co.9 DPReg. 38/ Altre fonti di finanziamento regionale - Fondi comunali (utilizzo fondo sociale LR 6/06 e fondi propri) Servizio Sociale dei Comuni Comuni Sono gestite per buona parte sulla base di regolamenti interni di ambito o di linee guida/direttive approvate in sede di Assemblea dei Sindaci. Si pongono l obiettivo di prevenire, superare o ridurre le condizioni di bisogno ed emarginazione sociale. Hanno finalità socio-educative, formative e di integrazione sociale e/o di inserimento/reinserimento lavorativo dei destinatari. I destinatari sono soggetti in condizione di precarietà economica, lavorativa o di disagio personale e/o familiare e di emarginazione sociale. Sono borse lavoro rivolte a soggetti svantaggiati, gestite direttamente dai singoli Comuni. Si configurano in molti casi come servizi civici che prevedono lo svolgimento di attività di utilità sociale nei comuni di riferimento. Sono gestite in modo differenziato, in alcuni casi secondo specifiche regolamentazioni comunali, in altri in coerenza con la regolamentazione utilizzata a livello di ambito, in altri ancora in assenza di linee guida formali. Come le borse di ambito sono finalizzate a prevenire, superare o ridurre le condizioni di bisogno ed emarginazione sociale e si pongono obiettivi di inclusione sociale dei destinatari. I destinatari sono soggetti in condizione di precarietà economica, lavorativa o di disagio ed emarginazione sociale. Borse lavoro disagio/devianza Minori (16-21 anni) con problemi di disagio e devianza Adulti detenuti, ex detenuti o in esecuzione penale esterna - Finanziamenti di progetti a favore di persone a rischio di esclusione sociale, nonché detenute ed ex detenute ai sensi art. 4, cc LR. 1/2007, applicazione artt 44, 50 e 51 della LR 6/2006 DPReg 264/2008 Servizio sociale dei Comuni Servizio sociale dei Comuni Soggetti del terzo settore Sono borse rivolte a minori con problemi di disadattamento e devianza all attenzione dell Autorità Giudiziaria Minorile e di infraventunenni dell area penale a disposizione dell Autorità Giudiziaria minorile. Hanno prevalentemente finalità educative e di inserimento sociale e lavorativo. Sono borse rivolte ad adulti detenuti, ex detenuti o in esecuzione penale esterna. Sono gestite dal Servizio Sociale dei Comuni o da soggetti del terzo settore di cui art. 12, c. 2 LR 6/2006, in raccordo con l UEPE (Ufficio Esecuzione Penale Esterna) per la gestione del progetto individualizzato. 17

18 Tirocini formativi disabilità (rif. L.R. 18/05art.36, co.2 Dgr 217/06) TFS SVCOM (Tirocini di formazione in situazione modulo sviluppo competenze TFSA (Tirocini di formazione in situazione modulo assunzione): TFSCON (Tirocini di formazione in situazione modulo conoscenza) - Fondi Provinciali L.R. 18/05 art.36, co.2 (Dgr 217/06) Servizi di Integrazione Lavorativa Province Sono percorsi personalizzati di integrazione lavorativa di inserimento lavorativo e vengono gestiti, eccetto nel caso della Provincia di Trieste che ne gestisce una parte direttamente, dal SIL sulla base di una convenzione con la Provincia. Questi percorsi si articolano in:. TFS SVCOM (Tirocini di formazione in situazione modulo sviluppo competenze): destinato a disabili collocabili in contesti lavorativi normali;. TFSA (Tirocini di formazione in situazione modulo assunzione): rappresentano la fase intermedia tra momento formativo e propedeutico all inserimento e integrazione lavorativa vera e propria. Si tratta di progetti personalizzati per persone disabili con particolari difficoltà propedeutici all integrazione lavorativa e di progetti per l inserimento socio-lavorativo. Questi percorsi si articolano in: Tirocini formativi disabilità (rif. L.R. 41/96 art.14 integrata L.R. 18/05 Dgr 196/06) TFSCOM (Tirocini di formazione in situazione modulo costruzione compatibilità) - Fondi regionali L.R. 41/96 art.14 integrata da L.R. 18/05 (Dgr 196/06) Servizi di Integrazione Lavorativa. TFS CON (Tirocini di formazione in situazione modulo conoscenza) progetti propedeutici all integrazione lavorativa rivolti a giovani disabili, solitamente in uscita dal percorso scolastico o a disabili non conosciuti dai servizi;. TFS COM (Tirocini di formazione in situazione modulo costruzione compatibilità): progetti propedeutici all integrazione lavorativa destinati a disabili che necessitano di tempi più lunghi per la maturazione personale prima di accedere agli strumenti di integrazione lavorativa ; ISL (Inserimenti socio lavorativi). ISL (Inserimenti socio-lavorativi) destinati a disabili con particolare condizione clinica per cui non ci sono le condizioni per un inserimento lavorativo a pieno titolo come lavoratore assunto, ma che non necessitano di inserimento in strutture protette; vengono generalmente attivati a seguito di uno dei due percorsi precedenti. Ha finalità di socializzazione e di contrasto al rischio di isolamento. Borse Lavoro Salute Mentale (rif. L.R. 72/80 art. 15) - Fondi ASS (rif. L.R. 72/80 art. 15) Dipartimenti di Salute Mentale delle ASS Sono rivolte agli utenti del Dipartimento di Salute Mentale, erogate dallo stesso e finanziate con fondi specifici dalle Aziende per i Servizi Sanitari di riferimento. Si tratta di uno strumento di formazione/inserimento al lavoro collegata al piano terapeutico della persona. Può essere utilizzato non solo con finalità terapeutiche, ma anche di sostegno economico. Borse Lavoro Dipendenze (rif. L.R. 57/82) Alcoologia Tossicodipendenza - Fondi ASS (rif. L.R. 57/82) Dipartimenti per le dipendenze delle ASS Sono rivolte agli utenti di Sert e Alcoologia, erogate dal servizio di riferimento e finanziate con fondi finalizzati da parte dalle Aziende per i Servizi Sanitari. Si tratta di uno strumento di formazione/inserimento e reinserimento al lavoro collegata al piano terapeutico della persona. 18

19 Forme di regolamentazione delle borse lavoro FORME DI REGOLAMENTAZIONE DELLE BORSE LAVORO In questa parte sono illustrati i risultati di una prima esplorazione sulle forme di regolamentazione degli strumenti di borsa lavoro, effettuata tramite contatti informali con i referenti tecnici dei diversi servizi. L approfondimento è necessario per comprendere meglio alcune disomogeneità emerse durante l analisi dei dati. Come evidenziato, la normativa di riferimento individua in modo generico la possibilità di attivare progetti di inserimento lavorativo senza però declinarne le regolamentazioni operative, con la sola eccezione degli interventi a favore delle persone con disabilità. Ciononostante i soggetti/enti attuatori hanno adottato soluzioni diversificate ed eterogenee di cui si vuole dare una prima evidenza nella successiva tabella, preceduta da una descrizione dei suoi contenuti. ENTE ATTUATORE STRUMENTI: REGOLAMENTAZIONE soggetto/ente che eroga lo strumento di borsa lavoro ; strumenti così come descritti dai servizi (gli specifici strumenti qui riportati sono stati ricompresi nelle tipologie più ampie al fine di ridurre gli elementi di disomogeneità tra le diverse realtà); riferimenti alle diverse formalizzazioni (regolamenti, linee guida, direttive, ecc.) che guidano le procedure/prassi di erogazione delle borse lavoro nei diversi servizi; CONVENZIONE INDIVIDUALE presenza o meno di convenzioni individuali di attivazione delle borse lavoro, con l indicazione dei soggetti firmatari delle documentazioni di riferimento; FISCALIZZAZIONE assoggettamento ai fini fiscali degli strumenti di borsa lavoro attivati; Da un confronto generale su quanto emerso si può evidenziare quanto segue. STRUMENTI In Regione è presente un ampia articolazione e finalizzazione degli strumenti in uso. Alcuni Soggetti/Enti utilizzano strumenti molto mirati, altri mantengono contenitori più ampi direttamente legati con il mandato del servizio. Questo, se da un lato offre la possibilità di ottenere una maggiore efficacia degli interventi, dall altro rappresenta un rischio per la creazione di condizioni di importanti disomogeneità nella risposta alle persone nei diversi territori provinciali. Si rileva, con particolare riferimento ai Dipartimenti aziendali, l utilizzo, in alcuni casi, di strumenti di inserimento socio lavorativo che non prevedono corresponsione economica (qui denominati progetti con sola assicurazione ). Si precisa che in alcuni casi sono stati conteggiati nei dati perché ritenuti assimilabili alle altre borse attivate dal servizio (DSM e DipDip Provincia di Udine), in altri casi sono invece esclusi in quanto ritenute misure a sè stanti con caratteristiche e finalità proprie (es: DSM della ASS6). REGOLAMENTAZIONE La situazione dei diversi soggetti/enti è assolutamente diversificata per quanto riguarda la presenza di una regolamentazione, ed anche per quanto attiene il suo grado di forza. Fanno eccezione i SIL che fanno riferimento a specifici provvedimenti regionali. Con riferimento ai Dipartimenti delle Aziende Sanitarie ed ai SSC degli ambiti distrettuali si evidenzia un importante sforzo di dotarsi di linee guida strutturate o di veri e propri regolamenti per la gestione degli strumenti di borsa lavoro. 19

20 Forme di regolamentazione delle borse lavoro Nel caso della ASS3 Alto Friuli è stato approvato un regolamento unico sia ai due SSC in delega all ASS sia ai Dipartimenti come esito di un percorso comune. Per altri soggetti, si riscontra invece la presenza di indicazioni relative all attivazione di strumenti di borsa lavoro meno strutturate e all interno di più ampie procedure operative di servizio. Con riferimento a sette soggetti attuatori non è stata riscontrata la presenza di alcuna forma di regolamentazione. Il quadro che emerge è di una situazione in costante evoluzione: parte dei regolamenti citati sono infatti stati approvati di recente o sono in corso di approvazione, mentre in alcuni casi sono stati avviati gruppi tecnici di confronto o percorsi sperimentali con l obiettivo di adottare specifiche linee di indirizzo. CONVENZIONI INDIVIDUALI Anche in questo caso si evidenzia una notevole disomogeneità territoriale. Nella maggior parte delle situazioni le convenzioni sono previste e sottoscritte dalle parti (beneficiario, soggetto ospitante, servizio di riferimento), ma talvolta esse pur essendo previste non vengono di fatto formalizzate. In alcuni casi la procedura adottata non prevede la sottoscrizione di una convenzione, ma al suo posto è presente una differente modulistica (disponibilità azienda; impegno borsista, ecc.) raccolta all interno del progetto personalizzato, che tuttavia non si traduce in un unico atto formale condiviso dalle tre parti in causa. Particolare la situazione in Provincia di Gorizia per le convenzioni legate ai tirocini ai sensi della LR 18/05 e per le borse lavoro dell SSC dell ambito 2.2 che prevedono, in aggiunta alla sottoscrizione delle tre parti coinvolte, anche la firma del Servizio Politiche del Lavoro del CPI della Provincia. FISCALIZZAZIONE Il problema della fiscalizzazione risulta evidente con particolare riferimento alle borse di SSC e Comune che adottano comportamenti differenziati fra loro. Alcuni enfatizzano la valenza assistenziale o terapeutica delle borse attivate, omologandole agli interventi di sussidiazione economica senza assoggettarle ai fini fiscali. Altri sottolineano la valenza formativo-lavorativa e considerano gli emolumenti assimilabili a redditi da lavoro dipendente. Questa situazione forse può essere spiegata considerando che la normativa fiscale si sviluppa in modo diverso rispetto all evoluzione dell azione sociale. La norma di riferimento in materia fiscale (legge 59/1986 art 50; Dpr 917/19861; dpr 601/19732 art 34) infatti considera esenti dall'imposta sul reddito delle persone fisiche i sussidi corrisposti dallo Stato e da altri enti pubblici a titolo assistenziale, mentre considera redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente le somme da chiunque corrisposte a titolo di borsa di studio o di assegno, premio o sussidio per fini di studio o di addestramento professionale. I servizi sociali hanno evoluto gli interventi sviluppando l offerta di borse lavoro che possono avere sia la finalità del miglioramento della qualità della vita e della promozione sociale in contesto lavorativo che quella più comune dell inserimento lavorativo. Le prime dal punto di vista fiscale sono considerate come strumenti peculiari dei servizi sociali, lasciando all interpretazione del singolo ente la scelta di assoggettarle o meno ai fini fiscali, sulla base della valenza e finalità che viene attribuita agli strumenti messi in atto. Al momento quindi la scelta se trattare o meno questi strumenti ai fini fiscali è lasciata all interpretazione del singolo ente, sulla base della valenza e della finalità che vengono ad essi attribuita. 20

21 Forme di regolamentazione delle borse lavoro SSC DEI COMUNI E/O COMUNI SINGOLI SOGGETTO STRUMENTI REGOLAMENTAZIONE CONVENZIONE INDIVIDUALE FISC NOTE SSC ambito 1.1 TS Progetti di inclusione sociale per minori e giovani adulti - Progetto individuale concordato tra beneficiario e organizzazione ospitante con copertura INAIL No I progetti sono sostenuti da contributo economico per un impegno di 20 ore settimanali e non c è nessun costo a carico dell organizzazione ospitante. Possono accedere ai progetti minori e giovani adulti della fascia con difficoltà di inserimento sociale SSC ambito 1.2 TS BL svantaggio adulti e disagio minorile BL interventi Straordinari per l Occupazione (ISO) Regolamento tecnico/organizzativo approvato con deliberazione di consiglio n.58 dd 6/7/09 per il progetto Interventi straordinari per l occupazione 2010 (borse ISO) Provvedimento che specifica le mansioni cui sarà adibito il beneficiario della borsa ISO, la durata, le modalità di svolgimento e l ammontare mensile del contributo Si le borse ISO sono una misura temporanea ed eccezionale finalizzata a fornire sostegno a persone in situazione di disagio e di svantaggio, legati alla contingente crisi economica. SSC ambito 1.3 TS SSC ambito 2.1 GO SSC ambito 2.2 GO BL minori BL adulti Inserimenti lavorativi a valenza socio-assistenziale, socioeducativa e di formazione Borse formazione lavoro Borse formazione lavoro Regolamento per la disciplina dell assistenza sociale approvato con Delibera di Consiglio n 96 del 18/12/2003 che contiene all art. 14 la voce che disciplina le borse lavoro. Disciplina operativa approvata dall'assemblea dei Sindaci e recepito dall'ente Gestore con proprio Atto Deliberativo. E presente una determina di approvazione della procedura Contratto borsa lavoro sottoscritto tra le parti Convenzione sottoscritta da azienda/ente ospitante SSC dell ambito persona Convenzione sottoscritta da azienda/ente ospitante SSC CPI - persona Si Sì Sì IL SSC dell Ambito ha attivato un servizio di tutoraggio per le borse lavoro gestito da una Cooperativa Sociale. 21

22 Forme di regolamentazione delle borse lavoro SSC ambito 3.1 UD Borse lavoro Socio assistenziali Borse lavoro socio educative Regolamento ASS3 comune ai due ambiti 3.1 e 3.2 e ai DSM e DipDip Convenzioni individuali di Borsa lavoro sottoscritte da borsista, servizio, azienda/ente ospitante No Si è giunti nel 2011 all adozione di un regolamento unico per i due SSC degli ambiti 3.1 e 3.2 e per i Dipartimenti Dipendenze e Salute Mentale ASS3, a seguito di una revisione dei vecchi regolamenti, anche sulla base degli spunti raccolti all interno del tavolo di lavoro provinciale sulle buone prassi dell inserimento socio lavorativo cui il SSC dell ambito ha partecipato attivamente, nel quale è stato anche steso uno schema tipo di convenzione di tirocinio. Comuni ambito 3.1 UD SSC ambito 3.2 UD Borse lavoro assistenziali Voucher Borse lavoro Socio assistenziali Borse lavoro socio educative Borse lavoro adulti circuito penale Laddove presenti, sono regolamenti specifici dei singoli comuni Regolamento Aziendale comune ai due ambiti 3.1 e 3.2 e ai Dipartimenti Salute Mentale e Dipendenze Convenzioni individuali di Borsa lavoro sottoscritte da borsista, servizio, azienda/ente ospitante No Alcuni Comuni utilizzano ancora strumenti propri di Borsa lavoro, che pure hanno una durata limitata (pochi mesi l anno) e riguardano utenti che beneficiano per la restante parte dell anno di borse di ambito. In alcuni casi vengono utilizzati i voucher assegnando piccoli lavori a soggetti in situazione di difficoltà. No Vedi nota SSC ambito 3.1 Comuni ambito 3.2 UD Borse lavoro assistenziali In alcuni comuni è stato adottato il regolamento della ASS3 in modo formale, in altri vi si fa riferimento a livello informale. Altri Comuni hanno invece un regolamento proprio Convenzioni individuali di Borsa lavoro No In rari casi vengono utilizzati anche i Voucher assegnando piccoli lavori all interno del comune a soggetti in situazione di difficoltà. SSC ambito 4.4 UD Borse lavoro Socio assistenziali Borse lavoro socio educative E stata individuata una procedura, inserita nel Documento sui processi operativi di ambito. Convenzioni individuali di Borsa lavoro sottoscritte da borsista, servizio, azienda/ente ospitante No Le borse lavoro rientrano nell ambito del Progetto Format approvato nel 2008, che individuava finalità, strumenti e prassi operative per le borse lavoro. Lo schema di convenzione è stato rivisto anche sulla base degli esiti emersi dal gruppo di lavoro provinciale. 22

23 Forme di regolamentazione delle borse lavoro Comuni Ambito 4.5 UD SSC ambito 5.1 UD Borse lavoro assistenziali Voucher Borse lavoro assistenziali Borse formazione lavoro per minori a rischio Servizi Civici Laddove presenti, sono regolamenti specifici dei singoli comuni Comune di Udine: Determina comunale del 2004 con direttive attuative Linee guida più recenti. Comune di Tavagnacco: nuovo regolamento in corso di approvazione nel 2011 Nel Regolamento di ambito è contenuto un riferimento a Borse formazione lavoro per minori a rischio e al servizio civico Comune Udine: non vi è convenzione unica ma singoli moduli sottoscritti ciascuno da borsista o azienda/ente ospitante Comune Tavagnacco: Disciplinare sottoscritto da servizio, persona e ditta. Convenzioni individuali previste, ma formalizzate solo per le borse socio assistenziali - fondo solidarietà Si No Comuni rilasciano CUD Si segnala in alcuni casi l utilizzo di altri strumenti tipo voucher/lsu/lpu (per target con solo disagio economico, per target con disagio sociale e necessità di progetto personalizzato borsa lavoro) I servizi civici sono attivati dai singoli comuni al proprio interno, i comuni pagano la quota assicurativa e stipulano la convenzione individuale, la corresponsione economica al borsista è invece a carico del SSC dell ambito (sulla base di quote assegnate e trasferite dai comuni) in quanto si configura come assistenza economica che è funzione delegata alla gestione associata. SSC ambito 5.2 UD Borse lavoro assistenziali Borse lavoro socio educative Direttive SSC per l attivazione di borse socio-educative e assistenziali, approvate in sede di Assemblea dei Sindaci in adozione dal Convenzioni individuali sottoscritte da borsista, servizio, assistente sociale, azienda/ente ospitante No - SSC ambito 6.1 PN BL Svantaggio adulti e disagio minorile Avvio di un percorso sperimentale di Borse sociali lavoro con l esito atteso dell adozione di Linee di indirizzo da parte dell Assemblea dei Sindaci [Det Dir 08/09/11] Borse lavoro sociali No Fino all estate 2010 erano gestite attraverso una convenzione con IAL FVG. Da quella data il SSC si è attivato per la gestione diretta attraverso l avvio di una attività di sperimentazione SSC ambito 6.2 PN BL Svantaggio adulti e disagio minorile Atto di indirizzo del Servizio Sociale dei Comuni: Interventi di inclusione sociale mediante la promozione di attività di integrazione occupazionale [Delibera di Giunta n 56 del 16/03/2009] Regolamento del comune di S. Vito al Convenzione per percorsi formativi e di inclusione sociale Sì Nel corso del 2011 ha preso avvio gruppo tecnico con la finalità di: - costruire una lettura omogenea e condivisa dell utilizzo dello strumento borsa lavoro sul territorio dell ambito negli ultimi anni - sviluppare una riflessione metodologica al fine di proporre all assemblea dei Sindaci delle linee guida di riferimento uniformi per il SSC 23

24 Forme di regolamentazione delle borse lavoro SSC ambito 6.3 PN SSC ambito 6.4 PN BL Svantaggio adulti e disagio minorile Borsa sociale T. per prestazioni di sostegno economico ai lavoratori colpiti dalla crisi che prevede l utilizzo delle Borse Lavoro [Delibera del Consiglio Comunale n 24 del 12/04/2010]; Linee guida per interventi di inclusione sociale borse sociali Approvate dall'assemblea dei Sindaci in data 28/09/2010 Borsa sociale Sì Fino a Luglio 2010 le Borse lavoro erano gestite attraverso una convenzione con l Ente di Formazione Pordenone dell Opera Sacra Famiglia che le gestiva come percorso formativo (corso formazione + stage). Attualmente il SSC non fa più borse per carenza di risorse economiche. Alla data attuale sono attivi invece il Comune di Pasiano (8 persone in Borsa Lavoro) ed Azzano Decimo (1 persona in Borsa Lavoro). E tema aperto ed oggetto di discussione fra i sindaci. Fino ad Agosto 2011 erano gestite attraverso una convenzione con l Ente di Formazione Pordenone dell Opera Sacra Famiglia. Da Marzo 2011 l Ambito si è attivato per la gestione diretta. SSC ambito 6.5 PN Borsa sociale di promozione delle competenze lavorative Borsa di inserimento sociale Borsa sociale in area penale Borsa di formazione lavoro per minori La regolamentazione delle borse sociali sarà contenuta nel Regolamento dei Servizi Sociali dell Ambito 6.5 che verrà approvato dall Assemblea dei Sindaci nel Attualmente le borse si appoggiano sul Regolamento per i servizi di assistenza economica (deliberazione del C.C. n 244/ modificato con deliberazione del C.C. n 34 del ) Convenzione individuale di Borsa sociale a firma di: Ente, Azienda ospitante, beneficiario Sì E presente una determina di approvazione della procedura. Negli ultimi anni l attività ha avuto un notevole incremento dei beneficiari seguiti, diversificando gli strumenti in uso (oltre le Borse Lavoro) ed i percorsi offerti (es. lavoro occasionale accessorio con voucher, LPU, LSU). Nel territorio dell Ambito alcune borse vengono attivate anche dai Comuni 24

25 Forme di regolamentazione delle borse lavoro SERVIZI DI INTEGRAZIONE LAVORATIVA SOGGETTO STRUMENTI REGOLAMENTAZIONE CONVENZIONE INDIVIDUALE FISC NOTE SIL/Comune TS SIL/CISI SIL/CAMPP SIL/ASS4 SIL/ASS6 TFS Cononoscenza TFS Sviluppo Compatibilità ISL Attuazione del Dgr 196/06 Convenzione tra SIL, Ente/Azienda ospitante, Beneficiario No - SIL/Comune TS SIL/CISI SIL/CAMPP SIL/ASS6 Provincia TS TFS Sviluppo Competenze TFS Assunzione Attuazione del Dgr 217/06 Convenzione sottoscritta da: Persona, SIL, Ente/Azienda ospitante Sì Trieste: I tirocini formativi volti all acquisizione di competenze a all assunzione sono gestiti in parte dal SIL di Trieste in convenzione con la Provincia e in parte dai CPI della Provincia stessa Gorizia: Convenzione sottoscritta da: Provincia (lavoro), SIL, Ente/Azienda ospitante + Progetto personalizzato sottoscritto da persona e da Ente Ente/Azienda ospitante 25

26 Forme di regolamentazione delle borse lavoro DIPARTIMENTI PER LA SALUTE MENTALE SOGGETTO STRUMENTI REGOLAMENTAZIONE CONVENZIONE INDIVIDUALE FISC NOTE Le borse AFL sono assegni erogati in casi di un DSM ASS 1 AFL (assegno formazione lavoro) AARS (assegno per attività riabilitative sociali) Regolamento del DSM approvato con provvedimento n dd 28/12/05 Contratto borsa formazione lavoro AFL o AARS sottoscritto tra le parti No effettiva disponibilità di un successo di inserimento lavorativo. Le borse AARS sono assegni erogati al fine di promuovere nell ambito dei programmi riabilitativi del DSM le attività sociali a finalità terapeutica Tirocinio osservativo formativo DSM ASS2 Inserimento riabilitativolavorativo (IRL) Inserimenti socio-lavorativi (ISL) Attività formazione lavoro (AFL) Regolamento ASS 2 Isontina Itinerari ri-abilitativi formativi (anno 2008) Sottoscrizione di un accordo tra le parti (Azienda ospitante DSM - utente) No Progetti per operatore tecnico DSM ASS 3 Borse lavoro terapeutiche Regolamento Aziendale comune ai SSC Ambito 3.1 e 3.2 e ai DSM e Dip Dip Convenzioni individuali di Borsa lavoro sottoscritte da borsista, servizio, azienda/ente ospitante No Vedi nota SSC ambito 3.1 DSM ASS 4 Borse lavoro terapeutiche riabilitative (Progetti con sola assicurazione) Non è presente regolamento complessivo. Di recente sono state adottate linee guida aziendali (per DSM e Dipdip) relative all inserimento del borsista in azienda (certificazione medico competente; definizione puntuale delle mansioni da svolgere; conseguente Progetto individuale (che contiene dichiarazione di disponibilità sottoscritta dalla ditta, documentazione utente). Progetto con sola assicurazione (rf. FAP art.8). (Progetti con sola assicurazione). No I Progetti con sola assicurazione, per circa una ventina di casi all anno registrati nella rilevazione effettuata, non prevedono corresponsione economica e riguardano: Persone che beneficiano del contributo del Fondo per Autonomia Possibile art.8, erogato dal SSC a fronte di procedura di BL stipulata da DSM; Persone che potrebbero, con l importo della BL, superare i limiti di reddito ( 7.500,00) previsti per l esenzione fiscale. 26

27 Forme di regolamentazione delle borse lavoro necessità di vigilanza sanitaria) DSM ASS 5 (DSM e Dip Dip) Borse lavoro terapeutiche riabilitative (Progetti con sola assicurazione) - Progetto individuale (che contiene dichiarazione di disponibilità sottoscritta dalla ditta, documentazione utente). No I progetti con sola assicurazione (responsabilità civile e infortunio) senza alcuna corresponsione economica sono attivati per mancanza di fondi e aumento persone che richiedono la BL. DSM ASS6 Borse lavoro Incentivi (Progetti con sola assicurazione) No 27

28 Forme di regolamentazione delle borse lavoro DIPARTIMENTI PER LE DIPENDENZE SOGGETTO STRUMENTI REGOLAMENTAZIONE CONVENZIONE INDIVIDUALE FISC NOTE Dip Dip ASS 1 Borse formazione lavoro Borse di studio regolamento delle borse lavoro e delle borse di studio adottato con delibera a n. 695 del 30/12/2003 (in corso di modifica) Contratto borsa formazione lavoro più un progetto personalizzato sottoscritto tra le parti No Sono due gli strumenti adottati dal dipartimento con uno stanziamento di fondi aziendali e riguardano sia borse di formazione lavoro sia borse di studio, tutti con finalità terapeutica e riabilitativa. E in corso di modifica il regolamento interno per sottolineare la finalità terapeutica e riabilitativa dello strumento Dip Dip ASS2 Borse lavoro terapeutiche - Convenzioni individuali di Borsa lavoro sottoscritte da borsista, servizio, azienda/ente ospitante No Dip Dip ASS 3 Borse lavoro Regolamento Aziendale comune ai due ambiti 3.1 e 3.2 e ai Dipartimenti Salute Mentale e Dipendenze Convenzioni individuali di Borsa lavoro sottoscritte da borsista, servizio, azienda/ente ospitante No Vedi nota SSC ambito 3.1 Dip Dip ASS 4 Borse lavoro terapeutiche riabilitative Borse formazione lavoro (Progetti con sola assicurazione) Vedi DSM ASS4 Progetto individuale (che contiene dichiarazione di disponibilità sottoscritta dalla ditta, documentazione utente). No Dip Dip ASS6 Borse terapeutico-socializzante Borse terapeutico-riabilitativo (Progetti con sola assicurazione) Protocollo operativo borse formazione lavoro [adottato con Decreto n. 163 del 18/05/2011: Protocollo Convenzioni individuali di Borsa lavoro sottoscritte da borsista, servizio, azienda/ente ospitante - Attività di formazione lavoro fortemente connessa con il piano terapeutico; Per gli over 50 è prevista la possibilità di attivare progetti con la sola copertura 28

29 Forme di regolamentazione delle borse lavoro operativo del programma terapeutico riabilitativo di integrazione e "formazione" in borsa lavoro del Dipartimento per le Dipendenze] assicurativa; Gli aspetti fiscali vengono gestiti attraverso una accurata verifica del reddito personale. (termini utilizzati in delibera: Protocollo operativo allegato relativo al programma terapeutico di integrazione e formazione in borsa lavoro a carattere terapeuticosocializzante o terapeutico-riabilitativo del Dipartimento per le Dipendenze nel 2011 rivolto a pazienti con diagnosi di tossicodipendenza, alcolismo, politossicodipendenza e dipendenza da gioco d azzardo, per una rieducazione ai ritmi di vita e ai rapporti personali e lavorativi, senza la costituzione di rapporti di lavoro o formazione professionale veri e propri.) 29

30 Forme di regolamentazione delle borse lavoro ALTRI SOGGETTI SOGGETTO STRUMENTI REGOLAMENTAZIONE CONVENZIONE INDIVIDUALE FISC NOTE Coordinamento Socio Sanitario ASS6 Progetti con sola copertura Assicurativa Protocollo per stage finalizzato all inserimento sociale in contesto lavorativo - Assicurazione con un broker privato per attività con persone con disabilità nell area propedeutica e dell integrazione sociale Servizio Politiche del Lavoro Provincia di Trieste Borse formazione lavoro Regolamento interno Progetto individuale condiviso e sottoscritto dall amministrazione provinciale, dal beneficiario, dal tutor e dall impresa Si Possono presentare la domanda tutte le persone in possesso della cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri dell Unione Europea e i cittadini extracomunitari in regola con il permesso di soggiorno, che abbiamo rilasciato la dichiarazione di disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa, domiciliati nella Provincia di Trieste, di età non inferiore ai 18 anni e con ISEE inferiore o pari a Si ricorda inoltre che la Provincia di Trieste è anche soggetto attivatore di Tirocini di Formazione in Situazione ai sensi del DGR 217/06 relativi a persone con disabilità 30

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32 STRUMENTI DI SOSTEGNO ALL INSERIMENTO SOCIO-LAVORATIVO IN FRIULI VENEZIA GIULIA a cura di SISS-CRDA PROVINCIALI 32

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34 Strumenti di Sostegno all inserimento Socio-lavorativo in Friuli Venezia Giulia Gli esiti della rilevazione compiuta sulle borse lavoro attivate dai vari soggetti ed enti della Regione rendono conto della ricchezza e della complessità degli strumenti usati per fornire risposte alle necessità manifestate dalle persone svantaggiate. La condizione di fragilità dei soggetti che beneficiano di questi strumenti, sia essa legata alla presenza di patologie specifiche (dipendenze, disabilità fisica o psichica, ecc.) che a più generali condizioni di disagio, trova negli strumenti di Borsa Lavoro una risposta in grado di agevolarne l inserimento lavorativo, spesso all interno di un più ampio percorso di riabilitazione o integrazione sociale. La sintesi regionale è riassuntiva delle analisi provinciali e tratta i seguenti temi: la tipologia di strumenti, i soggetti erogatori, le persone beneficiarie, la spesa complessivamente sostenuta, le finalità degli strumenti, gli esiti degli strumenti attivati, nonché ai luoghi di inserimento lavorativo e al profilo dell utenza coinvolta 2. TIPOLOGIA DELLE BORSE LAVORO E SOGGETTI ATTUATORI I dati relativi al numero di soggetti inseriti in borsa lavoro nel corso del 2010 evidenziano, a livello regionale, la quota rilevante dei tirocini formativi per l area della disabilità, che, considerando la somma dei percorsi L.R. 41/96 e L.R. 18/05, coinvolgono il 30% delle persone in borsa lavoro complessivamente rilevati. Questa tipologia di strumenti presenta una diffusione territoriale, con riferimento alle diverse Province, abbastanza omogena e caratteri di uniformità nelle modalità di erogazione poiché è l unica a far riferimento ad una precisa regolamentazione regionale. Si precisa che i Tirocini LR 18/05 vengono attivati dai SIL dei diversi territori sulla base di apposite convenzioni stipulate con le Province, con la particolarità del territorio di Trieste dove una parte di questi tirocini sono gestiti direttamente dalla Provincia. La massima variabilità nella diffusione territoriale è invece assunta dalle borse lavoro per svantaggiati dei SSC e dei Comuni che presentano un incidenza importante a livello regionale pari al 27% circa del totale delle persone inserite, ma assolutamente differenziata nelle quattro Province, andando dal 4% nella Provincia di Gorizia, al 24% in quella di Udine, 25% in quella di Trieste e 40% nella provincia di Pordenone. Inoltre, come verrà evidenziato negli specifici capitoli, spesso si riscontra una distribuzione di queste borse a macchia di leopardo anche all interno dei singoli territori provinciali. Le borse lavoro dei Dipartimenti di Salute Mentale pesano a livello regionale per il 25% ed assumono una certa variabilità nell incidenza nei singoli territori, andando da un massimo di 37% registrato in provincia di Gorizia ad un minimo di 16% in Provincia di Pordenone. 2 Nei dati qui riassunti non vengono inserite la borse formazione-lavoro della Provincia di Trieste che, a differenza delle altre tipologie descritte, non prevedono la presa in carico da parte del servizio di riferimento e la predisposizione di un progetto personalizzato, sia esso a valenza sociale, terapeutica o socio relazionale. Queste borse vengono presentate nella sezione provinciale e rappresentano un esperienza che si colloca a cavallo tra le politiche del lavoro, cui afferiscono istituzionalmente, e le politiche sociali, per il fatto di rivolgersi ad un target in situazione di disagio sociale oltre che di svantaggio economico occupazionale 34

35 Strumenti di Sostegno all inserimento Socio-lavorativo in Friuli Venezia Giulia Più contenuto il peso complessivo delle borse dei Dipartimenti delle Dipendenze che incidono per il 10% sull utenza complessiva regionale. Infine le borse Disagio e Devianza interessano il 7% del totale dei borsisti ed includono sia le borse minori a rischio di devianza, dai 16 ai 21 anni (2,5%), sia quelle rivolte agli adulti del circuito penale, detenuti, ex detenuti o in esecuzione penale esterna. Parte di queste borse 3, sono gestite, come previsto dalla regolamentazione di riferimento, da soggetti del Terzo settore Tab. n. 1 Persone in Borsa lavoro nel 2010 per tipologia di strumento utilizzato e soggetto attuatore Borse lavoro per svantaggiati Borse lavoro disagio e devianza 1 Tirocini formativi disabilità LR 18/05 Tirocini formativi disabilità LR 41/96 Borse Lavoro Salute Mentale TIPOLOGIA STRUMENTO SOGGETTO ATTUATORE UTENTI IN BORSA LAVORO % UTENTI SU TOTALE SSC ambiti distrettuali ,0 Comuni ,9 Minori e adulti fino a 21 anni SSC ambiti distrettuali 70 2,5 Adulti SSC ambiti distrettuali 86 3,1 Associazioni 39 1,4 TFSSVCOM Tirocini di Formazione in 160 5,8 SIL e Provincia di TFSA Tirocini di Formazione in Situazione 54 1,9 Trieste modulo assunzione TFSCON Tirocini di formazione in situazione 99 3,6 TFSCOM Tirocini di formazione in situazione 141 5,1 Sil modulo costruzione compatibilità ISL Inserimenti socio lavorativi ,0 DSM ASS1, ASS2, ASS3, ASS4, ASS5, ASS ,4 Borse Lavoro Dipendenze Alcoologia Dip Dip ASS1, ASS2, 140 5,0 Tossicodipendenza ASS3 e ASS4, ASS6 e Sert ASS ,3 Totale utenti in borsa lavoro ,0 Graf. 1 Persone in Borsa lavoro nel 2010 per macro- tipologia di strumento utilizzato e soggetto attuatore. 3 Il dato potrebbe risultare sottostimato in quanto per le Provincie di Trieste e Gorizia non è stata compiuta una ricognizione sulle eventuali BL attivate da soggetti del terzo settore. 35

36 Strumenti di Sostegno all inserimento Socio-lavorativo in Friuli Venezia Giulia SPESA DELLE BORSE LAVORO A fronte di un numero di soggetti in borsa lavoro di la spesa complessiva a livello regionale ammonta a circa 5milioni e 600mila euro (rif. tab. 2). La quota più significativa della spesa, pari al 35% circa, è sostenuta dai Servizi di Integrazione lavorativa, coerentemente con il maggior numero di soggetti in tirocinio registrati; seguono gli SSC/Comuni con il 30% ed i Dipartimenti di Salute Mentale con il 26%. Non è possibile offrire un dato sulla spesa pro capite per la grande variabilità riscontrata sia in termini di durata delle borse, che di importi erogati ai singoli borsisti. Si evidenzia come tale diversificazione sia più spiccata in relazione alla tipologie di strumenti meno regolamentate, con particolare riferimento a quella dei Servizi sociali. Tab. n.2 Spesa complessiva anno 2010, per soggetto attuatore N. Utenti Spesa SSC ambiti distrettuali / Comuni ,12 Servizi di Inserimento Lavorativo ,27 Dipartimenti di Salute Mentale ,55 Dipartimenti Dipendenze ,52 Associazioni ,91 Totale Regione FVG ,37 Graf. 2 -Spesa complessiva anno 2010, per soggetto attuatore (val. %) 36

37 FINALITÀ DELLE BORSE LAVORO Strumenti di Sostegno all inserimento Socio-lavorativo in Friuli Venezia Giulia Osservando le finalità delle borse lavoro in relazione ai diversi soggetti attuatori (rif. tab. 2) si riscontra una pluralità di obiettivi per ciascuna tipologia di strumento. In alcuni casi può apparire incoerente l indicazione di finalità diverse da quello che è il mandato istituzionale degli specifici strumenti utilizzati. Ciò dipende dalle interpretazioni soggettive date alle etichette utilizzate in fase di rilevazione dei dati. Tale lettura solleva anche questioni di metodo importanti in merito a impostazioni organizzative specifiche e diversificate dei singoli servizi territoriali che, in alcuni casi, declinano questi strumenti sulla base delle proprie metodologie operative, pur in una cornice di riferimento comune. Inoltre, chiama in causa il problema dell esistenza o meno di un sistema strutturato di rete dei soggetti coinvolti nei processi di inserimento lavorativo: se in alcuni territori questa connessione è presente e permette a ciascun servizio di perseguire il proprio specifico mandato, in altri si evidenzia la necessità di sviluppare maggiore integrazione e raccordo. L esempio può essere offerto dall alta percentuale di borse lavoro di SSC e Comuni che si prefigge una finalità specifica di inserimento lavorativo, in presenza però di raccordi fragili con i Servizi di Politiche del lavoro. Tab. n.3 Persone in borsa lavoro anno 2010, per finalità dello strumento e soggetto attuatore Terapeutiche Inserimento Formative Educative Assistenziali Totale Riabilitative lavorativo SSC ambiti distrettuali / Comuni Servizi di Inserimento Lavorativo Dipartimenti di Salute Mentale Dipartimenti Dipendenze Associazioni v.a Totale Regione FVG % 30,0 18,9 4,8 22,0 24,3 100,0 Graf 4- Persone in Borsa per soggetto attuatore e finalità (val.%) 100% 90% 80% 31,0% 36,9% 6,9% 12,6% 15,0% 0,0% Assistenziali 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 35,4% 22,1% 13,4% 18,5% 41,0% 1,7% 0,0% SSC ambiti distrettuali / Comuni Servizi di Inserimento Lavorativo 87,1% Dipartimenti di Salute Mentale 70,6% Dipartimenti Dipendenze 76,9% 12,8% 10,3% 0,0% Associazioni Inserimento lavorativo Educative Formative Terapeutiche Ribilitative 37

38 Strumenti di Sostegno all inserimento Socio-lavorativo in Friuli Venezia Giulia LUOGHI DI INSERIMENTO LAVORATIVO I luoghi di inserimento lavorativo dei soggetti in borsa lavoro prevalenti sono gli enti pubblici, che accolgono prevalentemente utenti di SSC e Comuni, le cooperative sociali (non profit), dove prevalgono le persone seguite dai Dipartimenti delle ASS e, secondariamente, da SSC e Comuni, nonché le Imprese e ditte private (for profit), dove prevalgono gli inserimenti compiuti dai Sil. Si segnalano alcuni scostamenti rispetto al dato complessivo regionale, nei territori di Gorizia e Trieste dove gli inserimenti in Cooperativa Sociale sono, in generale, molto più ridotti e rappresentano il 20% o meno degli inserimenti complessivi. Si rileva, inoltre, in relazione agli inserimenti in Cooperativa sociale da parte dei Sil, un peso più significativo nei territori di Pordenone e di Trieste, dove si registrano inserimenti in Cooperative per il 30% delle persone seguite dai Sil. Tab. n.4 - Utenti in borsa lavoro anno 2010, per luogo di inserimento e soggetto attuatore Ente pubblico Coop sociali Impresa/ ditta privata Associazioni Enti ecclesiastici Enti formazione Altro Totale SSC ambiti distrettuali / Comuni Servizi di Inserimento Lavorativo Dipartimenti di Salute Mentale Dipartimenti Dipendenze* Associazioni v.a Totale Regione FVG % 29,3 29,0 31,5 7,7 1,7 0,7 100,0 * La Provincia di Trieste non rileva il dato dei luoghi di inserimento per le borse del Dipartimento Dipendenze (93) Graf.5- Persone in Borsa per soggetto attuatore e luogo di inserimento lavorativo (val.%) 100% 90% 5,0% 5,8% 13,6% 4,1% 8,8% 10,3% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 25,4% 22,6% 49,6% 21,5% 20,2% 23,1% 43,8% 53,9% 16,6% 51,3% Altro Enti formazione Associazioni Enti ecclesiastici Impresa/ ditta privata Coop sociali 20% 10% 0% 43,7% SSC ambiti distrettuali / Comuni 27,8% Servizi di Inserimento Lavorativo 18,4% Dipartimenti di Salute Mentale 13,0% 10,3% Dipartimenti Dipendenze Associazioni Ente pubblico 38

39 Strumenti di Sostegno all inserimento Socio-lavorativo in Friuli Venezia Giulia ESITI DELLE BORSE LAVORO A livello regionale il 7% delle borse lavoro si conclude nel 2010 con l assunzione, con una forbice che va dal 6% al 9% nelle singole province; la percentuale potrebbe essere riparametrata in positivo considerando tutta una parte di borse lavoro, quali ad esempio gli Inserimenti Socio lavorativi dei Sil o le borse a carattere più assistenziali dei Dipartimenti, che sappiamo avere improbabili esiti di tipo occupazionale. Accanto all assunzione sembra opportuno considerare, quale esito positivo del percorso di borsa lavoro, la chiusura della stessa per raggiungimento degli obiettivi progettuali o per il venir meno della condizione di bisogno, condizione che caratterizza la chiusura dell inserimento socio lavorativo per 86 persone a livello complessivo regionale, pari al 3% del totale rilevato. Come ulteriore esito positivo si segnala la bassissima percentuale di borse lavoro che si chiude per il venir meno della disponibilità delle aziende. Questo aspetto può essere un indicatore significativo delle alleanze positive che si sono realizzate tra i servizi e le realtà ospitanti e rende conto di una dimensione molto importante che riguarda il lavoro di ricerca, selezione, attivazione e motivazione dei contesti di inserimento da parte degli operatori dei servizi, oltre a dare luce ad un sistema lavoro che presenta contesti accoglienti e sensibili rispetto alle problematiche socio occupazionali. Si evidenzia tuttavia che la maggior parte delle borse presenta caratteri di continuità nel tempo evidenziando da una parte il tema della presenza di una cronicità assistenziale in area sociolavorativa che riguarda in particolare la componente più fragile delle persone seguite dai SIL e dai Dipartimenti per la Salute Mentale, dall altra il tema della difficile occupabilità nell attuale mercato del lavoro in particolare di persone seguite dai Servizi Sociali. Tab. n.5 - Utenti in borsa lavoro anno 2010 per tipologia di soggetto gestore e esito della borsa (prosecuzione della borsa lavoro nel 2011; chiusura BL per assunzione, Chiusura BL per altra motivazione) Prosecuzione BL Chiusura per assunzione Chiusura per altra motivazione Totale SSC ambiti distrettuali / Comuni Servizi di Inserimento Lavorativo Dipartimenti di Salute Mentale Dipartimenti Dipendenze* Associazioni Totale Regione FVG v.a % 59,5 6,9 33,6 100 * La Provincia di Trieste non rileva il dato dei luoghi di inserimento per le borse del Dipartimento Dipendenze (93) Tab. 6 Utenti con Borsa lavoro chiusa nel 2010 per soggetto gestore e motivazione della chiusura. Assunzione Raggiunti limiti temporali Obiettivi raggiunti o assenza bisogno Mancanza di fondi Indisponibilità azienda Abbandono/ fallimento SSC ambiti distrettuali / Comuni Servizi di Inserimento Lavorativo Dipartimenti di Salute Mentale Dipartimenti Dipendenze Associazioni Totale Regione FVG Altro Totale v.a % 17,0 38,0 7,9 1,8 1,8 21,4 12,0 100,0 39

40 Strumenti di Sostegno all inserimento Socio-lavorativo in Friuli Venezia Giulia PROFILO DELLE PERSONE INSERITE IN BORSA LAVORO Le persone inserite in borsa lavoro nel 2010 sono prevalentemente maschi (58% del totale) e con un età compresa tra i 34 e i 65 anni (66%). L incidenza della componente maschile risulta più significativa con riferimento ai Dipartimenti delle dipendenze (77% dei borsisti) e alle Associazioni. I minori rappresentano il 2% del totale e sono inseriti prevalentemente in borse volte alla prevenzione del disagio e della devianza promosse dai SSC. I giovani (18-34 anni) rappresentano il 32% delle persone complessivamente inserite in borsa lavoro e raggiungono un incidenza più elevata con riferimento ai soli Servizi di integrazione lavorativa, dove rappresentano quasi la metà dell utenza registrata. Per tutti gli altri servizi, ed in particolare per i Dipartimenti aziendali, prevale la componente degli adulti con più di 34 anni. Tab. 7 - Persone in borsa lavoro per soggetto attuatore, classi d età e genere Minori Adulti anni Adulti anni Totale Maschi Femmine Maschi Femmine Maschi Femmine Maschi Femmine SSC ambiti distrettuali / Comuni Servizi di Integrazione Lavorativa Dipartimenti di Salute Mentale Dipartimenti Dipendenze Associazioni Totale Regione FVG Graf 7- Piramide d età delle persone in borsa lavoro 40

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42 STRUMENTI DI SOSTEGNO ALL INSERIMENTO SOCIO-LAVORATIVO IN PROVINCIA DI UDINE a cura di SISS-CRDA PROVINCIA DI UDINE 42

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44 Strumenti di Sostegno all inserimento Socio-lavorativo in Provincia di Udine TIPOLOGIA DELLE BORSE LAVORO E SOGGETTI ATTUATORI Nell anno 2010 sono complessivamente 1051 le persone residenti sul territorio della provincia di Udine che hanno beneficiato di una borsa lavoro. Le tipologie di strumenti utilizzati, come già illustrato in premessa, sono molteplici e fanno riferimento a diversi soggetti ed enti attuatori (SSC di ambito distrettuale, Comuni, Servizi di Integrazione Lavorativa, DSM o Dipartimenti delle Dipendenze delle Aziende per i Servizi Sanitari, Associazioni). Tab. n. 1 Persone in Borsa lavoro nel 2010 per tipologia di strumento utilizzato e soggetto attuatore UTENTI IN % UTENTI TIPOLOGIA STRUMENTO SOGGETTO ATTUATORE BORSA SU TOTALE LAVORO Borse lavoro SSC per svantaggiati SSC ambiti distrettuali ,3 Borse lavoro comunali per svantaggiati Borse lavoro disagio e devianza Tirocini formativi disabilità LR 18/05 Tirocini formativi disabilità LR 41/96 Totale utenti in borsa lavoro Comuni 83 7,9 Minori e adulti fino a 21 anni SSC ambiti distrettuali 17 1,6 Adulti TFSSVCOM Tirocini di Formazione in Situazione- modulo sviluppo competenze TFSA Tirocini di Formazione in Situazione modulo assunzione TFSCON Tirocini di formazione in situazione modulo conoscenza TFSCOM Tirocini di formazione in situazione modulo costruzione compatibilità SSC ambiti distrettuali 45 4,3 Associazioni 29 2,8 Sil CAMPP (Convenzione Provincia) Sil CAMPP e Sil Distretto San Daniele-ASS4 39 3,7 17 1,6 20 1,9 64 6,1 ISL Inserimenti socio lavorativi ,4 Borse Lavoro Salute Mentale DSM ASS3, ASS4, ASS ,9 Borse Lavoro Dipendenze Alcoologia Dip Dip ASS3 e ASS4, 53 5,0 Tossicodipendenza Sert ASS5 69 6, ,0 Graf. 1 Persone in Borsa lavoro nel 2010 per macro- tipologia di strumento utilizzato e soggetto attuatore. 44

45 Strumenti di Sostegno all inserimento Socio-lavorativo in Provincia di Udine Si rileva, con riferimento alle diverse tipologie di strumenti individuati, una significativa differenza in termini di numero di persone complessivamente coinvolte, nonché un livello di diffusione territoriale diversificato e in alcuni casi disomogeneo (cfr. tab. 2): Le borse lavoro per svantaggiati attivate dai SSC riguardano complessivamente 150 beneficiari, pari al 14,3% delle persone registrate a livello provinciale; la distribuzione territoriale di questo strumento è alquanto disomogenea, la metà delle borse risulta infatti attivata dal SSC dell ambito di Latisana, le restanti sono registrate nei SSC di Gemona, Codroipo e, in misura più ridotta, in Carnia e a Cervignano; nei restanti SSC non risultano attivate borse lavoro afferenti a questa tipologia. Le borse lavoro per svantaggiati attivate dai singoli Comuni, che si configurano in molti casi come servizi civici resi, coinvolgono 83 persone a livello provinciale pari all 8% circa del complesso dei borsisti registrati. Anche per queste borse si evidenzia una notevole disomogeneità territoriale, questi strumenti risultano infatti attivati da 9 Comuni della Carnia (Cavazzo Carnico, Forni di Sopra, Lauco, Ravascletto, Socchieve, Sutrio, Tolmezzo, Villa Santina, Zuglio) per un totale di 28 borsisti, da 6 Comuni dell udinese (Campoformido, Martignacco, Pavia di Udine, Pradamano, Tavagnacco 9 borsisti, Udine 35 borsisti) per un totale di 50 borsisti e da 5 Comuni del Cervignanese 4 (Campolongo Tapogliano, Cervignano del Friuli, Palmanova, San Vito al Torre, Gonars) per complessive 5 persone in borsa lavoro. Le borse lavoro disagio devianza, riferite a specifici progetti ai sensi del DPReg 264/2008, sono state attivate a favore di 91 persone. Queste borse si differenziano ulteriormente in base alla tipologia di destinatari e al soggetto o ente attuatore: le borse disagio e devianza minorile, per ragazzi dai 16 ai 21 anni a rischio di disagio e devianza, riguardano 17 persone e risultano attivate dal SSC degli Ambiti di Latisana (10 utenti in borsa), della Carnia (4 utenti in borsa), di Cervignano (2 minori in borsa lavoro con copertura finanziaria non afferente però, nel 2010, a questo canale di finanziamento) e di Tarcento (1 borsista rilevato); le borse disagio e devianza adulti, attivate in favore di detenuti, ex detenuti e adulti inseriti nel circuito di esecuzione penale esterna, risultano attivate dal SSC degli ambiti di Udine (39 utenti in borsa) e della Carnia (6 borsisti) e da due associazioni: il Centro Solidarietà Giovani Giovanni Micesio (23 borsisti) e l Associazione volontari penitenziari Speranza onlus (6 borsisti) e sono gestite in collaborazione con l Ufficio di Esecuzione Penale Esterna (UEPE). I tirocini formativi disabilità LR 18/05, sono i percorsi di integrazione lavorativa di cui all art 36, co. 2 della stessa legge, realizzati, a seguito di convenzione con la Provincia di Udine, dal SIL (Servizio di Integrazione Lavorativa) del CAMPP (Consorzio per l Assistenza Medico-Psico-Pedagogica) e riguardano 56 persone a livello provinciale. I tirocini formativi disabilità L.R.41/96, sono percorsi propedeutici all integrazione lavorativa, riguardano 214 persone complessivamente, pari al 20% degli utenti in borsa lavoro complessivamente registrati e sono gestiti dal Sil Campp per tutto il territorio della 4 Nel caso dei Comuni del cervignanese le borse di servizio civico sono attivate dai singoli Comuni al loro interno, la copertura assicurativa per responsabilità civile e infortunio e la visita medica sono a carico del Comune stesso, mentre l importo corrisposto al borsista viene erogato dall ambito, in quanto si configura come contributo economico la cui gestione rientra nell ambito delle funzioni delegate. La copertura finanziaria di queste borse è garantita dai fondi trasferiti all ambito dai Comuni. 45

46 Strumenti di Sostegno all inserimento Socio-lavorativo in Provincia di Udine provincia ad eccezione del territorio del sandanielese dove sono in capo al Sil del distretto di San Daniele del Friuli. Le borse lavoro Salute Mentale gestite dai DSM interessano il 32% dei beneficiari a livello provinciale, per un totale di 335 utenti distribuiti in tutti i nove territori in modo abbastanza omogeneo. Le borse lavoro Dipendenze gestite dai Dip Dip 5 riguardano 166 beneficiari a livello provinciale, pari all 11% dei beneficiari complessivi e presentano una significativa concentrazione nel territorio dell Udinese dove si contano il 50% circa delle borse attivate. La tabella che segue riflette la distribuzione territoriale delle persone in borsa lavoro, ripartite per territorio di residenza e per macro-tipologia di strumento di borsa lavoro di cui hanno beneficiato. Tab. 1.1 Persone in Borsa lavoro nel 2010 per territorio di residenza e per tipologia di strumento utilizzato. Riprendendo invece i borsisti per tipologia di soggetto o ente attuatore dello strumento di tirocinio/inserimento lavorativo (cfr. tab. 3 e graf. 1), possiamo osservare il peso significativo dei Servizi Specialistici delle ASS, cui fa riferimento complessivamente il 43,5% del totale delle persone rilevate. I borsisti del SIL sono il 26% circa del totale, quelli del SSC sono il 20%, mentre quelle dei Comuni sono l 8%. Infine le associazioni inseriscono un numero di borsisti (beneficiari di borse del circuito penale) pari a circa il 3%. Se consideriamo unitamente le borse SSC e di Comune, che si rivolgono allo stesso target di persone ed hanno contenuti e modalità attuative molto simili, raggiungiamo i 295 beneficiari in borsa pari al 28% del totale rilevato. Il numero di persone beneficiarie è quindi di particolare rilievo, soprattutto se teniamo conto del fatto che queste borse sono le meno regolamentate e quelle con maggiore disomogeneità di attuazione nei diversi contesti locali. 5 Nel caso dell ASS 5 Bassa Friulana queste borse sono gestite dal DSM nel quale risulta incardinato anche il Sert. 46

47 Strumenti di Sostegno all inserimento Socio-lavorativo in Provincia di Udine Tab. n. 2 - Persone in Borsa lavoro per soggetto attuatore SOGGETTO ATTUATORE UTENTI IN BORSA LAVORO % UTENTI SU TOTALE SSC ambiti distrettuali ,9 Comuni 86 8,2 Servizi di Inserimento lavorativo ,7 Dipartimenti di Salute Mentale ,9 Dipartimenti Dipendenze ,6 Altri soggetti (associazioni) 29 2,8 TOTALE UTENTI IN BORSA LAVORO ,0 Graf. n.2- Persone in Borsa lavoro per soggetto attuatore (val. %). La distribuzione territoriale del complesso dei borsisti mostra (rif. tab.4) una concentrazione più alta nel territorio dell udinese (30%) e nel territorio di Latisana (17%), mentre risulta più ridotta nei territori di Tarcento (4%) e Cividale (5%). Rapportando i borsisti alla popolazione adulta residente, la distribuzione territoriale evidenzia una maggior incidenza nei territori di Latisana, della Carnia (quasi 5 persone in borsa lavoro ogni 1000 adulti residenti), secondariamente di Gemona e Codroipo (3,5 borsisti ogni 1000 adulti residenti). Si tratta di territori nei quali, come precedentemente evidenziato, pesano in modo significativo le borse di SSC e di Comune. 47

48 Strumenti di Sostegno all inserimento Socio-lavorativo in Provincia di Udine Tab. 2.1 Persone in Borsa lavoro nel 2010 per territorio di residenza e distribuzione percentuale; popolazione adulta residente(al 01/01/2011) e incidenza persone in borsa lavoro ogni 1000 adulti residenti. Popolazione Persone in Territorio di residenza Persone in Distribuzione % residente "borsa lavoro" x dei beneficiari "borsa lavoro" anni 1000 adulti res. 3.1 GEMONA 81 7, ,4 3.2 CARNIA 104 9, ,8 TOTALE ASS , ,0 4.1 SAN DANIELE 82 7, ,5 4.2 TARCENTO 46 4, ,4 4.3 CIVIDALE 54 5, ,8 4.4 CODROIPO 91 8, ,5 4.5 UDINE , ,2 TOTALE ASS , ,7 5.1 CERVIGNANO 100 9, ,9 5.2 LATISANA , ,9 TOTALE ASS , ,9 TOTALE PROVINCIA , ,1 Nel triennio si evince una sostanziale continuità nell utilizzo degli strumenti di borsa lavoro e si registra un leggero incremento del numero dei beneficiari per quasi tutte le tipologie, in particolare di quelli dei DSM e dei Dip Dip, ma anche di quelli dei SSC. Tab. 3 - Persone in Borsa lavoro per tipologia di strumento negli anni e 2010 e variazione annuale (V.A.) TIPOLOGIA STRUMENTO Var Var Borse lavoro SSC per svantaggiati Borse lavoro comunali per svantaggiati Borse lavoro disagio e devianza Tirocini formativi disabilità LR 18/05 Tirocini formativi disabilità LR 41/ Minori e adulti fino a 21 anni Adulti n.r. n.r TFSSVCOM Tirocini di Formazione in Situazione- modulo sviluppo competenze TFSA Tirocini di Formazione in Situazione modulo assunzione TFSCON Tirocini di formazione in situazione modulo conoscenza TFSCOM Tirocini di formazione in situazione modulo costruzione comp ISL Inserimenti socio lavorativi Borse Lavoro Salute Mentale Borse Lavoro Dipendenze Totale utenti in borsa lavoro

49 Strumenti di Sostegno all inserimento Socio-lavorativo in Provincia di Udine SPESA DELLE BORSE LAVORO Il dato relativo alla spesa complessiva sostenuta 6 in relazione alle differenti tipologie di strumenti individuati, conferma il peso significativo delle borse erogate dai dipartimenti delle ASS e dai SIL, già per altro precedentemente rilevato in relazione al numero di utenti in borsa. Per quanto attiene gli importi minimi e massimi delle borse erogate, i dati riportati vanno presi come indicazioni di massima, che riflettono tuttavia la grande variabilità riscontrata tra i diversi soggetti attuatori, anche all interno di strumenti afferenti alla stessa tipologia. Anche in questo caso sono le borse di SSC e di Comune a presentare la maggiore diversificazione di importi erogati a parità di ore lavorative, tuttavia anche nelle borse dei Dipartimenti si rilevano alcune differenze tra le diverse ASS in termini di ore lavorative minime e massime e di importi corrisposti. Infine, per quanto attiene alla durata, quasi tutti i servizi ad eccezione dei SIL hanno indicato una durata variabile da 1 a 12 mesi, individuabile sulla base del progetto predisposto per la persona, va tuttavia segnalato che esiste, per una parte di questi utenti, una situazione di cronicizzazione con conseguente rinnovo della borsa lavoro negli anni. Tab. n. 4 - Spesa 2010 per tipologia di borse, compenso mensile e durata Borse lavoro SSC per svantaggiati Borse lavoro comunali per svantaggiati Borse lavoro disagio e devianza Tirocini formativi disabilità LR 18/05 Tirocini formativi disabilità LR 41/96 TIPOLOGIA STRUMENTO Borse Lavoro Salute Mentale Borse Lavoro Dipendenze Totale ,42 60, ,58 90, Minori e adulti fino a 21 anni ,77 100, Adulti (SSC) ,63 114, Adulti (Associazioni) TFSSVCOM Tirocini di Formazione in Situazionemodulo sviluppo competenze TFSA Tirocini di Formazione in Situazione modulo assunzione ,38 300, ,38 2,15 ora 20 2,15 ora 35 / ,98 333, , TFSCON Tirocini formazione 2,15 ora 15 2,15 ora situazione modulo conoscenza ,44 TFSCOM Tirocini formazione in 2,15 ora 15 2,15 ora situazione costruzione comp. ISL Inserimenti socio lavorativi ,26 215, , indet. Alcoologia Tossicodipendenza N Utenti SPESA ,28 50, ,23 Minimo ,11 50,0 Compenso mensile ore settim. 10 Massimo ore settim. Durata Borse (mesi) Min Max Si riporta la spesa complessivamente sostenuta, comprensiva dell indennità erogata al borsista e delle quote corrisposte per le assicurazioni di responsabilità civile e infortunio. 49

50 Strumenti di Sostegno all inserimento Socio-lavorativo in Provincia di Udine Graf 3- Percentuale spesa per tipologia di strumento. Maggiori spunti di confronto e approfondimento sulle diverse tipologie di borse rilevate possono essere offerti da una lettura delle finalità di questi strumenti, dei luoghi (ditte, cooperative, enti pubblici) di inserimento dei borsisti e soprattutto degli esiti delle stesse, che dimostrano come, in taluni casi, si giunga ad una integrazione lavorativa a tutti gli effetti della persona che ha beneficiato della borsa lavoro. Questi dati vengono riportati nelle pagine a seguire, ripartendo le borse lavoro non con riferimento alle diverse tipologie, ma ai diversi soggetti/enti attuatori. 50

51 Strumenti di Sostegno all inserimento Socio-lavorativo in Provincia di Udine FINALITÀ DELLE BORSE LAVORO Le finalità delle borse lavoro indicate nella rilevazione riflettono nella maggior parte dei casi le caratteristiche delle diverse tipologie di borse precedentemente individuate: le borse dei dipartimenti delle ASS presentano pertanto finalità prettamente terapeutiche riabilitative, mentre quelle dei SSC si configurano come prevalentemente assistenziali; in alcuni casi, tuttavia, sono state indicati come finalità gli obiettivi connessi al progetto specifico di inserimento in borsa lavoro del soggetto beneficiario, anche in riferimento agli esiti attesi del percorso attivato, pur all interno di una tipologia di strumento che ha per mission istituzionale una finalità diversa. Tab.5 - Persone in Borsa per soggetto attuatore e finalità Terapeutiche Formative Ribilitative Educative Inserimento lavorativo Assistenziali SSC ambiti distrettuali / Comuni Servizi di Inserimento Lavorativo Dipartimenti di Salute Mentale Dipartimenti Dipendenze Associazioni Totale Provincia di Udine Totale v.a % 34,1 25,1 2,3 13,9 24,6 100,0 Graf 4- Persone in Borsa per soggetto attuatore e finalità (val.%) Con riferimento alle borse lavoro erogate dai SSC e Comuni prevale una finalità assistenziale, orientata anche al supporto economico alla persona in difficoltà, vi sono tuttavia alcune borse che mirano più specificamente a fornire un supporto e una mediazione all inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, pur all interno di un più ampio progetto di presa in carico da parte del servizio. Infine la finalità educativa e formativa caratterizza prevalentemente le borse rivolte ai minori a rischio disagio e devianza o è stata indicata con riferimento agli adulti del circuito penale. Le finalità delle borse dei SIL si riconducono alle diverse tipologie di tirocini individuati, per quelli afferenti alla LR 41/96 sono indicate in particolare finalità di formazione al lavoro, di apprendimento di competenze socio relazionali oltre che di competenze lavorative, di adattamento e confronto con il contesto lavorativo. Esiste poi una parte degli inserimenti socio lavorativi (ISL) che si configurano invece come strumenti prevalentemente assistenziali per disabili 51

52 Strumenti di Sostegno all inserimento Socio-lavorativo in Provincia di Udine in situazione di maggiore gravità per i quali non sarà possibile intraprendere un percorso vero e proprio di inserimento lavorativo. Invece i tirocini afferenti alla LR 18/05 presentano finalità prettamente di inserimento lavorativo, di consolidamento delle competenze professionali e delle abilità sociali. Le borse dei DSM si configurano come strumenti di carattere terapeutico riabilitativo, anche in questo caso tuttavia si evidenzia un nucleo di utenza particolarmente problematica per la quale lo strumento assume prevalentemente valenza assistenziale. I DipDip (con particolare riferimento a quello dell ASS 4) individuano per le proprie borse, accanto alla finalità prevalente di carattere terapeutico, anche obiettivi di concreto inserimento in un contesto di lavoro, oltre che, in alcuni casi un supporto di carattere assistenziale per una parte di utenza maggiormente problematica. Infine le Associazioni, che gestiscono le borse adulti del circuito di esecuzione penale esterna, orientano tali strumenti alla formazione e inserimento lavorativo dei soggetti detenuti ed ex detenuti. Si evidenzia pertanto la non sempre univoca e scontata definizione degli obiettivi in relazione ai percorsi attivati, che riflette in qualche misura la molteplicità di esigenze ed aspettative rispetto alle possibilità offerta da questi strumenti sia da parte del servizio, che da parte della persona coinvolta. 52

53 Strumenti di Sostegno all inserimento Socio-lavorativo in Provincia di Udine LUOGHI DI INSERIMENTO LAVORATIVO I luoghi nei quali avviene più di frequente l inserimento in borsa lavoro da parte dei diversi enti attuatori sono le Cooperative sociali (33,3%) e le imprese e ditte private (32,6%). Le Cooperative rappresentano il luogo di inserimento prevalente in particolare per i Dipartimenti delle ASS, mentre le imprese e ditte private rappresentano il luogo di inserimento prevalente per il SIL. Interessante notare che anche una quota significativa di persone dei Dipartimenti aziendali e dei SSC trovi collocazione presso aziende del territorio, come frutto di un lavoro di ricerca, contatti e mediazione compiuto dagli operatori di questi servizi. Gli Enti pubblici accolgono il 26,5% delle persone in borsa lavoro, si tratta prevalentemente di borsisti dei Servizi sociali, ma anche dei SIL e del DSM. Residuale è infine la quota di persone in borsa lavoro presso associazioni, enti ecclesiastici o enti di formazione. Tab. n. 6 Persone in Borsa per soggetto attuatore e luogo di inserimento lavorativo. Ente pubblico Coop sociali Impresa/ ditta privata Associazioni Enti ecclesiastici Enti formazione Altro Totale SSC ambiti distrettuali / Comuni Servizi di Inserimento Lavorativo Dipartimenti di Salute Mentale Dipartimenti Dipendenze Associazioni Totale Provincia di Udine v.a % 26,5 33,3 32,6 5,3 1,7 0,5 100,0 Graf.5- Persone in Borsa per soggetto attuatore e luogo di inserimento lavorativo (val.%) 53

54 Strumenti di Sostegno all inserimento Socio-lavorativo in Provincia di Udine ESITI DELLE BORSE LAVORO Gli esiti delle borse lavoro attivate riflettono le potenzialità dello strumento in termini di inserimento effettivo di soggetti svantaggiati nel mondo del lavoro. Nel 2010 sono state avviate 61 assunzioni a favore di persone in borsa lavoro, la maggior parte di queste (43) è avvenuta nella stessa ditta dove si è svolta la l esperienza, alcune invece si sono realizzate in altri contesti lavorativi. Dai dati a disposizione 7 emerge che 14 di queste assunzioni prevedono un contratto a tempo indeterminato. L incidenza maggiore dei soggetti in borsa lavoro che ottengono un assunzione si rileva con riferimento alle associazioni che come abbiamo visto perseguono essenzialmente questa finalità specifica per i propri borsisti e al Dip Dip. A livello provinciale 681 (65%) borse lavoro prosegue nel 2011 secondo le modalità in essere: in alcuni casi le mensilità previste sono a cavallo tra le due annualità, in altri la durata del progetto è più lunga di un anno (si tratta di alcune borse del Sil), in altri ancora si tratta di persone che permangono in borsa lavoro senza possibilità di trovare soluzioni alternative, utilizzando lo strumento con valenza maggiormente assistenziale e socio relazionale. Tab. 7 - Persone in Borsa lavoro per tipologia di soggetto gestore e esito della borsa (prosecuzione della borsa lavoro nel 2011; chiusura BL per assunzione, Chiusura BL per altra motivazione). Chiusura per Prosecuzione Chiusura per altra BL assunzione motivazione Totale SSC ambiti distrettuali / Comuni Servizi di Inserimento Lavorativo Dipartimenti di Salute Mentale Dipartimenti Dipendenze Associazioni Totale Provincia di Udine v.a % 64,8 5,8 29,4 100,0 Graf. 6 - Persone in borsa lavoro per soggetto attuatore e esito della borsa (prosecuzione della borsa lavoro nel 2011; chiusura BL per assunzione, Chiusura BL per altra motivazione 7 Rispetto a queste indicazioni il tasso di non risposta è stato elevato. 54

55 Strumenti di Sostegno all inserimento Socio-lavorativo in Provincia di Udine Un ulteriore 30% circa delle borse lavoro si conclude per altre motivazioni, in particolare per raggiungimento dei limiti temporali (42% delle borse concluse), per abbandono fallimento da parte del borsista (22% delle borse concluse), in alcuni casi (7% delle borse concluse) per il raggiungimento degli obiettivi del progetto assistenziale ed il venir meno della condizione di bisogno. Tab. 8 - Persone con Borsa lavoro chiusa nel 2010 per soggetto gestore e motivazione della chiusura. Assunzione Raggiunti limiti temporali Obiettivi raggiunti o assenza bisogno Mancanza di fondi Indisponibilità azienda Abbandono / fallimento Altro Totale SSC ambiti distrettuali / Comuni Servizi di Inserimento Lavorativo Dipartimenti di Salute Mentale Dipartimenti Dipendenze Associazioni Totale Provincia di Udine v.a % 16,5 41,6 6,5 3,0 1,4 22,2 8,9 100,0 PROFILO DELLE PERSONE INSERITE IN BORSA LAVORO Riportiamo in conclusione un profilo dei soggetti beneficiari di borse lavoro nel 2010 dal quale emerge che si tratta per lo più di adulti dai 35 ai 64 anni, prevalentemente maschi. Tab. 9 - Persone in borsa lavoro per soggetto attuatore, classi d età e genere, Minori Adulti anni Adulti anni Totale Maschi Femmine Maschi Femmine Maschi Femmine Maschi Femmine SSC ambiti distrettuali / Comuni Servizi di Inserimento Lavorativo Dipartimenti di Salute Mentale Dipartimenti Dipendenze Associazioni Totale Provincia di Udine Graf 7- Piramide d età delle persone in borsa lavoro. 55

56 Strumenti di Sostegno all inserimento Socio-lavorativo in Provincia di Udine Osservando il profilo dei borsisti in relazione ai diversi soggetti attuatori degli strumenti di tirocinio, possiamo notare che i SIL e le Associazioni presentano un utenza mediamente più giovane e che la prevalenza della componente maschile è più evidente per i Servizi sociali, per il Dip Dip e per le Associazioni. Graf 8 E Graf Percentuale Persone in Borsa lavoro per tipologia di soggetto gestore e per grandi classi d età o sesso. 56

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