Quali dati per programmare le politiche sociali?
|
|
- Giordano Ottavio Pandolfi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 FORMAZIONE SOCIALE PRESSO L UNIVERSITA DI URBINO CARLO BO Dipartimento di Economia Società Politica SEMINARI APERTI WELFARE MARCHE Indicatori sociali per leggere i bisogni del territorio: i dati che ci sono e i dati che ci vorrebbero Urbino, 17 dicembre 2015 Quali dati per programmare le politiche sociali? Maria Elena Tartari Gabinetto del Presidente della Giunta Ufficio di Statistica - P.F. Sistemi Informativi Statistici e di Controllo di Gestione
2 L individuazione dei bisogni è, o dovrebbe essere, una azione preliminare alla impostazione di ogni servizio, piano, progetto, programma o politica. Concettualmente e teoricamente la definizione di cosa sia un bisogno (sociale) è tutt altro che semplice, di conseguenza misurare i bisogni sociali è operazione delicata e complessa.
3 Esistono delle sovrapposizioni/contaminazioni/relazioni tra bisogni, domanda, offerta di servizi e interventi Anche domanda e offerta misurano in certa parte e in certo modo i bisogni Quanta parte dei bisogni è rappresentata dalla domanda espressa? Quali sono i bisogni da esaminare? Ci sono modalità e strumenti che consentono ai cittadini/utenti di far conoscere i propri bisogni?
4 Nel processo di individuazione dei bisogni è utile un percorso di analisi del sistema di offerta di servizi e interventi tenendo conto della dimensione dei servizi del sistema pubblico, in termini di risorse umane ed economiche disponibili e di prestazioni esigibili e della dimensione delle risorse informali di solidarietà presenti sul territorio (organizzazioni di volontariato, imprese sociali, altri soggetti del terzo settore, famiglie, ecc ); della domanda sociale attraverso la rilevazione dei cittadini che fanno ricorso ad un servizio di informazione/orientamento per l assistenza e di quelli in carico ai servizi sociali; dei bisogni e dei bisogni sommersi cercando di stimare le persone/famiglie in stato di bisogno che non si rivolgono ai servizi, per diversi motivi (ostacoli nell accesso come barriere fisiche, burocratiche, organizzative; scarsità di informazioni; mancanza di orientamento; dignità personale/riservatezza).
5 Un quadro di possibile articolazione del set di dati e indicatori a supporto della programmazione delle politiche sociali DOMANDA OFFERTA CONTESTO BISOGNI
6 Caratteristiche dei dati che ci fanno decidere sulla loro utilizzabilità Pertinenza; Rilevanza Dettaglio territoriale; Confrontabilità geografica Aggiornamento; Disponibilità di serie storiche Qualità; Attendibilità Accessibilità
7 Dal 2009, con periodici aggiornamenti, la Regione ha fornito agli ATS, per la redazione dei piani di zona, un set informativo concordato di indicatori dettagliati per ATS e Comune con il seguente contenuto POPOLAZIONE ATTORI SOCIALI INDICATORI E VALORI ASSOLUTI SULLA POPOLAZIONE RESIDENTE INDICATORI E VALORI ASSOLUTI SUGLI STRANIERI COOPERATIVE SOCIALI ORGANIZZAZIONI VOLONTARIATO PROMOZIONE SOCIALE MUTUO SOCCORSO SET INFORMATIVO DI OLTRE 250 INDICATORI RETE DEI SERVIZI ELENCO E MAPPATURA DISTRIBUZIONE E RICETTIVITA PER NATURA GIURIDICA DELTITOLARE E DEL GESTORE DISTRIBUZIONE E RICETTIVITA PER CATEGORIA (RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI, PRIMAINFANZIA) DISTRIBUZIONE E RICETTIVITA PER TARGET DI UTENZA SERVIZI PER MFFO E UTENTI SPESA PER SERVIZI E INTERVENTI SOCIALI INDICATORI E VALORI ASSOLUTI DI SPESA PER COMPONENTI (COMUNE, SSN, CONTRIBUTO UTENTI) INDICATORI E VALORI ASSOLUTI DI SPESA E UTENTI PER AREA DI UTENZA INDICATORI E VALORI ASSOLUTI DI SPESA E UTENTI PER AREE ORGANIZZATIVE INDICATORI E VALORI ASSOLUTI DI SPESA E UTENTI PER LE MAGGIORI VOCI DI SERVIZI FONTI Per i dati demografici: ISTAT Per i dati sulla rete dei servizi e la spesa: Rilevazioni statistiche Regione Marche Per i dati relativi ad elenchi e mappature di servizi e attori: Dati amministrativi Regione Marche Servizi Sociali e Osservatorio Politiche Sociali
8 Nel 2015 Regione Marche (SIS Sistema Informativo Statistico e Osservatorio Politiche Sociali:) ha prodotto un aggiornamento del set di indicatori sui servizi, secondo una nuova griglia di lettura che prevede: incrocio tipo di servizio e area di intervento (target di utenza) ampliamento ad alcune voci dell ambito socio-sanitario AREA DI INTERVENTO MATERNO- INFANTILE FAMIGLIA - MINORI - GIOVANI EMARGINAZIONE SOCIALE E DISAGIO ECONOMICO DISABILITA' ANZIANI E DEMENZE SALUTE MENTALE DIPENDENZE AREA INDISTINTA Intervento di sostegno economico socioassistenziali Servizi di accesso e presa in carico socio-assistenziali Servizi di accesso e presa in carico socio-assistenziali Interventi di sostegno economico socioassistenziali Servizi semiresidenziali sociosanitari Servizi semi residenziali sociosanitari Servizi di accesso e presa in carico socio-assistenziali Interventi e servizi territoriali socio assistenziali Interventi e servizi territoriali socioassistenziali Interventi di sostegno economico socioassistenziali Interventi e servizi territoriali socioassistenziali Servizi residenziali socio assistenziali Servizi residenziali socio assistenziali Interventi di sostegno economico socioassistenziali Interventi e servizi domiciliari socioassistenziali Servizi residenziali socio assistenziali Interventi e servizi territoriali socioassistenziali Interventi e servizi domiciliari socioassistenziali Servizi residenziali sociosanitari Servizi residenziali sociosanitari Interventi e servizi territoriali socioassistenziali Servizi semiresidenziali socioassistenziali Interventi e servizi domiciliari socioassistenziali Servizi semiresidenziali socio assistenziali Servizi sanitari extraospedalieri territoriali Servizi sanitari extraospedalieri territoriali Interventi e servizi domiciliari socioassistenziali Servizi residenziali socio assistenziali Servizi semiresidenziali socio assistenzial Servizi semiresidenziali sociosanitari Interventi e servizi domiciliari sociosanitari Servizi semiresidenziali socio sanitari Servizi residenziali socio assistenziali Servizi semiresidenziali socioassistenziali Servizi residenziali socio assistenziali Servizi residenziali sociosanitari Servizi residenziali socio assistenziali
9 i dati che ci sono i dati che ci vorrebbero dettaglio ATS DOMANDA OFFERTA CONTESTO BISOGNI
10 i dati che ci sono OFFERTA Rete dei servizi x x x x x _residenziali socio-ass e socio-san x x x x x _educativi prima infanzia x x x x x _contrasto povertà estrema x x x x x _insediamenti rom x x x x x _centri di aggregazione giovani x x x x _centri antiviolenza X X X X Spesa servizi Comuni singoli e associati Rendicontazioni fondi regionali (disabilità, minori) x x x x x x x x x x Attori sociali x x x x x _organizzazioni di volontariato x x x x _cooperative sociali x x x x _istituzioni non profit x x x x
11 i dati che ci sono OFFERTA Fonti statistiche costruite ad hoc, gestite a livello regionale, raccordate con il livello nazionale -> disponibilità di confronti con dati nazionali e di altre regioni amministrative rielaborate a fini statistici (albi, rendicontazioni, anagrafi) -> razionalizzazione del sistema di flussi Nomenclatore dei servizi e interventi sociali -> regionale raccordato con nazionale; regionale mappato sulle politiche di settore
12 OFFERTA i dati che ci vorrebbero Fonti ad hoc su altri servizi Assistenza domiciliare?? Integrazione con flussi di dati gestiti da altri comparti del sistema/enti, riguardanti ad esempio: i servizi socio-sanitari servizi e prestazioni assistenziali INPS servizi di accoglienza profughi e migranti.. Risorse umane del sistema dei servizi.
13 i dati che ci sono DOMANDA Utenti fruitori dei servizi dei Comuni singoli e associati Caratteristiche degli utenti fruitori dei servizi comunali e non non comunali (residenziali, prima infanzia, contrasto povertà estrema) x x x x x x x x x x i dati che ci vorrebbero Caratteristiche degli utenti di tutti i servizi con relative prestazioni fruite Domanda non soddisfatta - Liste d attesa
14 Fonti in costruzione DOMANDA A livello REGIONALE Cruscotto (ne è stato disposto lo sviluppo con DGR 1701 DEL 2011) Sistema informativo per la rilevazione e la proto-gestione della domanda sociale; si concretizza in un fascicolo sociale dell utenza che interfaccia i servizi di sportello e/o viene presa in carico; lo strumento è a disposizione degli operatori sociali (del segretariato sociale e del servizio sociale professionale) Il set informativo sulla singola persona è composto da: Dati anagrafici Dati di contesto: situazione personale e familiare, abitativa, formativa e lavorativa, economica, migratoria, Dati valutazione sociale: situazione personale e familiare, abitativa, formativa e lavorativa, economica, migratoria, bisogni sociali, situazione giuridica e tutele, situazione socio-sanitaria Prestazioni/servizi assegnati (Nomenclatore) E prevista la definizione di estrazioni per la rendicontazione alla Regione di alcuni servizi/interventi finanziati con fondi regionali Produce un quadro di indicatori relativi alla domanda sociale del territorio che sono utili: al lavoro dell operatore sociale per la programmazione degli Uffici di Piano per la programmazione regionale Serve anche ad alimentare il Casellario Nazionale dell assistenza
15 Fonti in costruzione DOMANDA A livello REGIONALE A livello NAZIONALE Cruscotto regionale Casellario Nazionale Utenti e prestazioni relative ai servizi erogati da tutti gli enti e soggetti di livello regionale
16 Fonti in costruzione DOMANDA A livello NAZIONALE Casellario dell assistenza (istituito ai sensi art.13 DL 78/2010, convertito in L122/2010; ne disciplina le modalità attuative il DM n. 206/2014) E un anagrafe generale delle prestazioni sociali articolato in tre sezioni: Banca dati delle prestazioni sociali agevolate, condizionate all ISEE; Banca dati delle prestazioni sociali (Nomenclatore ampliato); Banca dati delle valutazioni multidimensionali, se l erogazione della prestazione sociale prevede anche la presa in carico da parte del servizio sociale professionale. Le valutazioni sono distinte per tre aree di utenza: infanzia, adolescenza e famiglie; disabilità e non autosufficienza; povertà, esclusione sociale e altre forme di disagio Raccoglie e conserva tutti i dati relativi alle diverse prestazioni sociali erogate (da tutte le amministrazioni dello Stato, enti locali, organizzazioni no profit e organismi gestori di forme di previdenza e assistenza) e relative ai soggetti che ne beneficiano (socio-anagrafiche, presa in carico, caratteristiche personali e familiari e valutazione del bisogno.) Permetterà una conoscenza dei bisogni sociali e del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali. Inoltre, le informazioni saranno utilizzate per rafforzare i controlli connessi all erogazione di prestazioni sociali agevolate condizionate dall Isee e all irrogazione di sanzioni per fruizioni illegittime. Il Casellario fornisce i dati: al Ministero del Lavoro per il monitoraggio della spesa sociale e la valutazione di efficienza ed efficacia degli interventi; alle Regioni Province e Comuni ed altri enti pubblici ai fini della programmazione e controllo delle proprie prestazioni (limitatamente al proprio ambito territoriale) e della complementarietà con le altre prestazioni Inps; al Ministero dell Economia per il monitoraggio della spesa sociale, per studi e ricerche.
17 Condizioni di bisogno/fragilità/disagio rilevate nella domanda Conoscere la domanda individualmente rivolta ai servizi non significa esattamente conoscere i bisogni, bensì al massimo conoscere quelli dei cittadini che si rivolgono ai servizi. I bisogni vengono codificati in termini di possibili risposte dall istituzione. Inoltre restano non conosciuti i bisogni esistenti presso chi non si rivolge ai servizi.
18 I bisogni riguardano le situazioni concrete di vita dell individuo e delle famiglie e sono riconducibili, ad esempio, alla conoscenza di problematiche e fenomeni riguardanti l intera popolazione. Per la misurazione di questi si ricorre ad apposite survey di popolazione Tematiche delle principali survey di popolazione condotte da ISTAT, di interesse per i fenomeni riguardanti i bisogni sociali OCCUPAZIONE CONDIZIONI SOCIO-ECONOMICHE ASPETTI VITA QUOTIDIANA CONDIZIONI DI SALUTE
19 Da survey di popolazione ISTAT OCCUPAZIONE Disoccupazione (totale, per genere, giovanile, di lunga durata, per titolo di studio, per età), Inattività NEET, Precarietà lavorativa, Mancata partecipazione al mercato del lavoro, Percezione di insicurezza occupazionale, Disoccupazione femminile (con/senza figli) Conciliazione tempi di vita e lavoro Massimo livello di dettaglio territoriale = Provincia
20 Da survey di popolazione ISTAT Massimo livello di dettaglio territoriale = Regione CONDIZIONI SOCIO- ECONOMICHE Problemi nell'abitazione, Titolo di godimento dell'abitazione, Presenza di problemi nella zona di residenza, Spesa per l'abitazione delle famiglie con componenti stranieri, Affollamento nell'abitazione, Spesa per l'abitazione, Famiglie che arrivano a fine mese con difficoltà o grande difficoltà, Arretrati per alcune voci di spesa, Capacità di risparmio e far fronte a spese impreviste, Carico delle spese pesante, Difficoltà acquisto beni durevoli, Famiglie che dichiarano in alcuni periodi dell anno di non avere soldi per voci di spesa, Spesa media mensile familiare, Comportamento di spesa delle famiglia, Indicatori sulla distribuzione dei consumi, Famiglie che non possono permettersi alcune voci di spesa, Reddito netto familiare, Fonte principale di reddito familiare, Giudizio sul reddito minimo per arrivare a fine mese senza difficoltà, Giudizio sulla condizione economica percepita, Povertà assoluta, Povertà relativa, Grave deprivazione materiale, Rischio di povertà, Bassa intensità lavorativa, Povertà infantile, Senza fissa dimora
21 Da survey di popolazione ISTAT ASPETTI VITA QUOTIDIANA Strutture e comportamenti familiari Partecipazione sociale Relazioni familiari e amicali Uso del tempo/conciliazione lavoro e tempi di vita Utilizzo servizi di pubblica utilità Violenza di genere Integrazione sociale delle persone con disabilità Condizione e integrazione sociale degli stranieri Massimo livello di dettaglio territoriale = Regione Non tutti gli anni tutti gli argomenti
22 Da survey di popolazione ISTAT CONDIZIONI DI SALUTE Limitazioni funzionali/non autosufficienza/disabilità Indice di stato psicologico Indice di salute mentale Indice di salute fisica Uso/abuso di alcool Uso/abuso di droghe Con possibili stratificazioni per condizioni economiche, genere e ciclo di vita Massimo livello di dettaglio territoriale = Area Vasta
23 Fonti in costruzione BISOGNI ARCHivio Integrato Microdati Economici e Demografici Progetto ISTAT compartecipato da Uffici di Statistica di Comuni, Province, Regioni Obiettivo: valorizzazione e integrazione dei contenuti informativi di fonti amministrative e statistiche. La finalità è lo studio di specifici fenomeni di interesse socio economico, e l identificazione di sistemi di indicatori dalle collezioni di dati elementari (costruzione cruscotti) Sono in corso di realizzazione le basi di dati relativi ai fenomeni: Popolazione insistente e mobilità sul territorio; Precarietà lavorativa; Condizione socioeconomica delle famiglie; Percorsi di istruzione, formazione e inserimento lavorativo
24 ARCHIMEDE Condizioni socio-economico delle famiglie Il sotto-progetto ha l obiettivo di produrre micro-dati riferiti alla popolazione di interesse e indicatori, a un dettaglio territoriale molto fine, con periodicità annuale e attraverso l integrazione di contenuti informativi derivabili da fonti amministrative di natura socio-economica e demografica. Precarietà socio-economica: povertà, vulnerabilità sociale ed esclusione sociale. Per la Commissione Europea46 la povertà non può essere definita semplicemente come mancanza di reddito e di risorse finanziarie, ma comprende anche la nozione di vulnerabilità e fattori quali il mancato accesso a un alimentazione adeguata, all istruzione e alla salute, alle risorse naturali e all acqua potabile, alla terra, all occupazione e al credito agevolato, all informazione e alla partecipazione politica, ai servizi e alle infrastrutture. La vulnerabilità si configura come una condizione di rischio riconducibile ad una carenza di risorse in una o più dimensioni fondamentali dell esistenza di un soggetto o di una famiglia. La ricerca sull esclusione sociale include tra i suoi oggetti di studio anche individui che, pur non trovandosi in una situazione di povertà effettiva, vivono esperienze che possono innescare processi di impoverimento, soprattutto se ripetuti nel tempo. Obiettivo: classificazione delle famiglie residenti in un determinato territorio rispetto ad alcune dimensioni Tipologia familiare: struttura del nucleo familiare sulla base delle relazioni parentali dei membri che la compongono; Reddito: composizione e quantificazione della struttura del reddito complessivo di una famiglia; Situazione abitativa: caratteristiche dell abitazione e tipologia del suo godimento; Disagio: insieme dei fattori che producono discriminazione ed esclusione sociale (ad es. la deprivazione economica o l integrazione socioculturale); Istruzione: caratteristiche del percorso educativo e formativo dei componenti; Lavoro: descrizione delle caratteristiche dell occupazione dei componenti del nucleo familiare. Output: 2 basi informative di microdati: una collezione di microdati avente come unità i singoli individui, contiene le informazioni derivanti dalle variabili degli archivi un dataset avente come unità le famiglie, costruito a partire da combinazioni e/o elaborazioni e/o sintesi di singole variabili del dataset individuale, in modo tale da poter individuare differenti situazioni di criticità delle famiglie.
25
26 Primi esiti della fase sperimentale di ARCHIMEDE curata dalle Regioni tramite il CISIS (Coordinamento Interregionale per i Sistemi Statistici) Esperienza pilota della Regione Lombardia Il progetto Archimede a supporto conoscitivo per possibili politiche e interventi regionali di sostegno al reddito
27 Estratto da Presentazione Regione Lombardia curata da Antonio Lentini e Accolla Gisella 23 novembre 2015
28 Estratto da Presentazione Regione Lombardia curata da Antonio Lentini e Accolla Gisella 23 novembre 2015
29 Estratto da Presentazione Regione Lombardia curata da Antonio Lentini e Accolla Gisella 23 novembre 2015
30 i dati che ci sono i dati che ci vorrebbero DOMANDA OFFERTA BISOGNI CONTESTO
31 i dati che ci sono CONTESTO Struttura demografica per età, genere, stato civile x x x x x Stranieri x x x x i dati che ci vorrebbero Livello di istruzione, abbandoni scolastici Sicurezza/criminalità dei territori Dotazione di servizi di pubblica utilità Patrimonio abitativo Livelli di occupazione e reddito. Benessere e qualità della vita in parte contenuti nel cruscotto BES Questi dati non sempre hanno un livello di dettaglio territoriale sub-regionale o sub-provinciale Ma quale è la scala giusta per esaminare i fenomeni di contesto?
32 Rapporto prodotto e aggiornato annualmente dal SIS Regione Marche sulla base del Rapporto Nazionale ISTAT
33 I dati che ci sono.dove sono Statistiche e rapporti regionali sui servizi sociali Rapporto BES Marche Banca dati anagrafica servizi, enti e attori sociali nelle Marche
34 Grazie per l attenzione maria.elena.tartari@regione.marche.it
Allegato 1 INDICATORI PER AREA DI RIFERIMENTO
Allegato INDICATORI PER AREA DI RIFERIMENTO SEZIONE I - DINAMICHE DEMOGRAFICHE 8 Trend popolazione residente negli ultimi anni nel Distretto Popolazione suddivisa per genere (M/F) negli ultimi anni nel
Dettagli,1 117 ITALIA
Tavola 1 Spesa per interventi e servizi sociali dei comuni singoli e associati per regione e ripartizione geografica Anno 2016 (valori assoluti, percentuali e spesa procapite) REGIONI E RIPARTIZIONI GEOGRAFICHE
DettagliL OSSERVATORIO SOCIALE DELLA REGIONE MARCHE
L OSSERVATORIO SOCIALE DELLA REGIONE MARCHE Convegno I Livelli essenziali delle Prestazioni. Federalismo e garanzia dei diritti. Napoli - 29 e 30 Giugno 2006 Dimensioni di analisi Il percorso di attivazione
DettagliWorkshop. Nomenclatore Interregionale. 21 Ottobre 2014, Roma. Maria Elena Tartari, Giovanni Santarelli. degli Interventi e Servizi Sociali. Vers.
2 0 1 3 Workshop Nomenclatore Nomenclatore Inter Inter degli Interventi e Servizi Sociali degli Interventi e Servizi Sociali 2013 Maria Elena Tartari, Giovanni Santarelli Versione Regione 2 Marche Vers.
DettagliSeminario su Politiche locali e Interventi di inclusione sociale
Seminario su Politiche locali e Interventi di inclusione sociale Roma, 30 settembre 2009 CLARA TOMMASINI 1 Povertà materiale (deprivazione) cause dirette: disoccupazione, sovraffollamento mancanza di risorse
DettagliIl nomenclatore per la programmazione e valutazione delle politiche sociali
Il nomenclatore per la programmazione e valutazione delle politiche sociali Roma, 21 ottobre 2014 Oreste Nazzaro Direzione Generale per l inclusione e le politiche sociali 1 Convenzione per l attivazione
DettagliPiano Sociale Municipale
Piano Sociale Municipale 2011 2015 Bozza aggiornata all 11 novembre 2011 In attesa del Parere di congruità tecnica Municipio Roma 19 - P. S. M. 2011/2015 Introduzione: il processo di preparazione, consultazione
DettagliVULNERABILITÀ SOCIALE: QUADRO DI CONTESTO E STRUMENTI DI ANALISI. Filippo Bongiovanni Milano, 28 gennaio 2016
VULNERABILITÀ SOCIALE: QUADRO DI CONTESTO E STRUMENTI DI ANALISI Filippo Bongiovanni Milano, 28 gennaio 2016 Struttura della presentazione Un chiarimento lessicale Evoluzione congiunturale dell economia
DettagliServizio Sociale dei Comuni Ambito Distrettuale 6.2
Servizio Sociale dei Comuni Ambito Distrettuale 6.2 PIANO DI ZONA 2013-2015: LINEE GUIDA CONTENUTI PRINCIPALI SERATA INFORMATIVA San Vito al Tagliamento, Auditorium Comunale Piazzale Zotti 1, ore 18 2
DettagliIndagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati Anno 2015
Conferenza le Regioni e le Province Autonome Indagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati Anno 2015 SEGRETO STATISTICO, OLIGO DI RISPOSTA, TUTELA DELLA RISERVATEZZA E DIRITTI
DettagliIl nomenclatore e la statistica ufficiale
Il nomenclatore e la statistica ufficiale L'indagine sugli sociali dei Comuni Giulia Milan Istat Servizio Sanità e assistenza Unità Operativa Interventi e servizi sociali Il nomenclatore e la statistica
DettagliPrimo approfondimento sul nuovo ISEE: seminario ad invito
Primo approfondimento sul nuovo ISEE: seminario ad invito Quale spazio per l autonomia decisionale degli Enti Locali nei diversi ambiti? Intervento di Gianluigi Bovini Capo Dipartimento Programmazione
DettagliI processi di lavoro dei Servizi Sociali. Un tavolo di confronto territoriale
I processi di lavoro dei Servizi Sociali. Un tavolo di confronto territoriale Este, 16 dicembre 2015 Direzione dei Servizi Sociali e della Funzione Territoriale A.ULSS 17 SERVIZI SOCIALI (art. 128 Decreto
DettagliDal Casellario dell assistenza al SIUSS MATERA, 10 NOVEMBRE 2017
Dal Casellario dell assistenza al SIUSS MATERA, 10 NOVEMBRE 2017 Contesto normativo Il Casellario dell Assistenza è stato previsto: dal D.L. 31 maggio 2010 n. 78, convertito nella L. 30 luglio 2010 n.
DettagliLA SPESA PER SERVIZI SOCIO-SANITARI NEI DISTRETTI DELLA PROVINCIA DI MODENA
LA SPESA PER SERVIZI SOCIO-SANITARI NEI DISTRETTI DELLA PROVINCIA DI MODENA Francesco Bertoni Paolo Bosi Marilena Lorenzini a cura di Provincia di Modena Centro di Analisi delle Politiche Pubbliche Fondazione
DettagliL azione della Regione Emilia-Romagna: orientamenti e prospettive
L azione della Regione Emilia-Romagna: orientamenti e prospettive Monica Raciti 16 Maggio 2013 La strategia Europa 2020 Lotta alla povertà al centro dell Agenda economica, sociale e per l'occupazione della
DettagliNuovi strumenti integrati di programmazione territoriale, monitoraggio e valutazione
Assessorato Politiche per la Salute Assessorato alla Promozione delle Politiche Sociali e di quelle Educative per l infanzia e l adolescenza. Politiche per l Immigrazione Sviluppo del Volontariato,dell
DettagliLa povertà è un processo multidimensionale
CONTRASTARE LA POVERTÀ CON UNA GOVERNANCE INTEGRATA Vladimir Kosic Assessore regionale alla salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali 1 Udine, 16 giugno 2011 La povertà è un processo multidimensionale
DettagliSEZIONE I - DINAMICHE DEMOGRAFICHE
SEZIONE I - DINAMICHE DEMOGRAICHE. Indicatori SEZIONE I - DINAMICHE DEMOGRAICHE N. Indicatore Trend ultimi anni nel Distretto suddivisa per genere (M/) negli ultimi anni nel Distretto ultimi anni < ultimi
DettagliPIANO ESECUTIVO DI GESTIONE
PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE per l ESERCIZIO 2016 PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE 2 di 16 Del CENTRO DI RESPONSABILITA SERVIZI SOCIALI AREA: AMMINISTRATIVA FUNZIONARIO: PAOLO RICCI SERVIZIO: SERVIZI SOCIALI
DettagliSocietà della Salute Zona Pisana Piano Integrato di Salute Anno Zero
Conferenza dei Sindaci Azienda USL 5 Piano Integrato di Salute Anno Zero Anno 2005 1 1 In Copertina: Mani che disegnano Maurits Cornelis Escher, 1948 2 Piano Integrato di Salute Anno Zero Indice Introduzione
DettagliNuovi strumenti integrati di programmazione territoriale, monitoraggio e valutazione
Assessorato Politiche per la Salute Assessorato alla Promozione delle Politiche Sociali e di quelle Educative per l infanzia e l adolescenza. Politiche per l Immigrazione Sviluppo del Volontariato,dell
DettagliArt. 1 (Finalità) Art. 2 (Funzioni della Regione)
LEGGE REGIONALE 11 novembre 2008, n. 32 Interventi contro la violenza sulle donne ( B.U.R. 20 novembre 2008, n. 108 ) Art. 1 (Finalità) 1. La Regione riconosce che ogni forma o grado di violenza contro
DettagliConvenzione ONU e sistema di indicatori statistici per il monitoraggio della condizione delle persone con disabilità
Convenzione ONU e sistema di indicatori statistici per il monitoraggio della condizione delle persone con disabilità Presentazione degli indicatori e modalità di rappresentazione Alessandra Battisti Istat
DettagliIl sistema 8milaCensus. Alberto Vitalini 22 ottobre 2015
Il sistema 8milaCensus Alberto Vitalini 22 ottobre 2015 La fonte censuaria ed il territorio La rilevazione censuaria rappresenta storicamente la fonte informativa di base per la restituzione di dati territoriali
DettagliIl progetto Archimede a supporto conoscitivo per possibili politiche e interventi regionali di sostegno al reddito
Il progetto Archimede a supporto conoscitivo per possibili politiche e interventi regionali di sostegno al reddito Seminario di chiusura delle attività del GdL 5 per il supporto al Progetto Archimede del
DettagliSOCIETA' DELLA SALUTE PISTOIESE PIANO PROGRAMMA 2018
SOCIETA' DELLA SALUTE PISTOIESE PIANO PROGRAMMA 2018 1 La Società della Salute Pistoiese, ai sensi dell art. 71 bis della L.R. 40/2005 e s.m.i. comma 3 lettera c) e d), esercita le funzioni di organizzazione
DettagliIL REDDITO DI CITTADINANZA D.L. 4/2019. Perugia, 26 febbraio 2019
IL REDDITO DI CITTADINANZA D.L. 4/2019 Perugia, 26 febbraio 2019 IL REDDITO DI CITTADINANZA introdotto dal decreto 4/2019: Non è il Reddito di Cittadinanza come definito dalla letteratura Non è una vera
DettagliAssistenza e sanità in FVG attraverso la lettura integrata dei dati censuari su imprese, istituzioni pubbliche e non profit
Trieste, 26 settembre 2014 Assistenza e sanità in FVG attraverso la lettura integrata dei dati censuari su imprese, istituzioni pubbliche e non profit Gianluca Brogi ISTAT Sede Friuli Venezia Giulia Articolo
DettagliDr. Antonio PONE Direttore Regionale INPS Lombardia. Gli strumenti innovativi di contrasto alla povertà e di inclusione sociale
Dr. Antonio PONE Direttore INPS L INPS in nell anno 2015 Gli strumenti innovativi di contrasto alla povertà e di inclusione sociale IL PERSONALE INPS PERSONALE INPS 2012 2013 2014 2015 3.249 3.712 ** 3.566
DettagliFACCIAMO IL PUNTO! Piano di Zona Garbagnate M.se 5 giugno 2013
FACCIAMO IL PUNTO! Piano di Zona 2012-2014 Garbagnate M.se 5 giugno 2013 situazione di crisi economica e di incertezza l indeterminatezza del mercato del lavoro e delle risorse gli elementi di contesto
DettagliAzione amministrativa e benessere nei territori di area vasta
Forum PA 27 maggio 2015 La misurazione del benessere e della smartness: nuovi strumenti territoriali per amministratori e cittadini Azione amministrativa e benessere nei territori di area vasta di Teresa
DettagliAzione amministrativa e benessere nei territori di area vasta
Forum PA 27 maggio 2015 La misurazione del benessere e della smartness: nuovi strumenti territoriali per amministratori e cittadini Azione amministrativa e benessere nei territori di area vasta di Teresa
DettagliIl sistema regionale per il monitoraggio, la conoscenza e l approfondimento: impegni e risultati. Sabrina Breschi, Istituto degli Innocenti
Il sistema regionale per il monitoraggio, la conoscenza e l approfondimento: impegni e risultati Sabrina Breschi, Istituto degli Innocenti A quale mandato risponde il Centro Regionale di Documentazione
DettagliIl patto per la crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva: prime linee di azione sul welfare
Il patto per la crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva: prime linee di azione sul welfare Il patto per la crescita: presupposti il welfare come investimento: tutela diritti e coesione ma anche
DettagliPIANO SOCIALE DI ZONA STATO DI ATTUAZIONE E SPESA SOCIALE
PIANO SOCIALE DI ZONA 2014-2017 STATO DI ATTUAZIONE E SPESA SOCIALE RETE DEI SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA Spesa sociale (Annualità 2014-2017) Struttura/intervento/servizio/prestazione Monitoraggio servizi
DettagliLa soluzione URBI SIUSS
La soluzione URBI SIUSS D.Lgs 147 del 15 settembre 2017 Misure di contrasto alla povertà. REI e Nuova Banca Dati delle Prestazioni Sociali INPS (ex Casellario Assistenza) Paolo Serravillo Referente Area
DettagliFORMULARIO DI PRESENTAZIONE. della RELAZIONE SOCIALE
FORMULARIO DI PRESENTAZIONE della RELAZIONE SOCIALE GUIDA ALLA COMPILAZIONE Il formulario previsto per la presentazione della Relazione sociale è composto da 9 sezioni: SEZIONE I: DINAMICHE DEMOGRAFICHE
DettagliI DATI DELLA SPESA SOCIALE E SOCIOSANITARIA IN REGIONE LOMBARDIA
CERGAS Centro di Ricerche sulla Gestione dell Assistenza Sanitaria e Sociale I DATI DELLA SPESA SOCIALE E SOCIOSANITARIA IN REGIONE LOMBARDIA Riflessioni su fonti ed impieghi della spesa sociale e sociosanitaria
DettagliDecreto di avvio del Sostegno per l inclusione attiva sull intero territorio nazionale
DIREZIONE GENERALE PER L INCLUSIONE E LE POLITICHE SOCIALI Decreto di avvio del Sostegno per l inclusione attiva sull intero territorio nazionale Incontro Ambiti Territoriali 1 Premessa Il reddito da solo
DettagliSIA. (Sostegno per l Inclusione Attiva)
SIA (Sostegno per l Inclusione Attiva) Il Sostegno per l Inclusione Attiva (SIA) è una misura di contrasto alla povertà che prevede l'erogazione di un sussidio economico alle famiglie in condizioni economiche
DettagliAmbito distrettuale Muggia 1.3
Direzione centrale salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali PDZ 2013-2015 Ambito distrettuale Muggia 1.3 Materiali di lavoro per la stesura del profilo di comunità Marzo 2012 In collaborazione
DettagliIndagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati Anno 2008
Conferenza le Regioni e le Province Autonome Ministero Lavoro, la Salute e le Politiche sociali Indagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati Anno 2008 SGRTO STATISTICO,
Dettagliuna regione più giovane
Assessorato alla Promozione delle politiche sociali e di integrazione per l immigrazione. Volontariato, associazionismo e terzo settore una regione più giovane aspetti demografici e sociali su bambini,
DettagliUn sistema integrato di indicatori per le politiche locali
Un sistema integrato di indicatori per le politiche locali A. Bianchino, G. Garofalo ISTAT Dipartimento per la raccolta dati e lo sviluppo di metodi e tecnologie per la produzione e diffusione dell'informazione
DettagliUn decennio di servizi sociali a Vicenza. Rileggere il passato per progettare il futuro del benessere dei cittadini. Paolo Tomasin (IUSVE/LISES)
Un decennio di servizi sociali a Vicenza. Rileggere il passato per progettare il futuro del benessere dei cittadini. Paolo Tomasin (IUSVE/LISES) Obiettivi e premesse metodologiche Sintetica rilettura esterna
DettagliLinee Guida per un Bilancio Sociale delle ASP
Agenzia sanitaria e sociale regionale Area Innovazione Sociale Linee Guida per un Bilancio Sociale delle ASP Bologna, 22 giugno 2010 Sistemi informativi e dati di attività Stiassi 1 Lavoro ingrato? Grandissima
DettagliStaff Direzione Generale Obiettivo Operativo 2017
Staff Direzione Generale Obiettivo Operativo 2017 Implementazione di una nuova metodologia per il controllo strategico applicata in via sperimentali ai Servizi alla Persona 1 Percorso di definizione Creazione
DettagliI PRINCIPALI INDICATORI DI
I PRINCIPALI INDICATORI DI FABBISOGNO PER MUNICIPIO A ROMA CAPITALE Anno 2016 Indice Fabbisogno di servizi sociali... 4 I campi d indagine... 4 Gli asili nido... 4 Famiglie e minori... 5 Anziani... 6 Disagio
DettagliIL PROFILO SOCIALE REGIONALE 2016
IL PROFILO SOCIALE REGIONALE 2016 Evidenze, criticità e appunti per il futuro Paola Garvin Regione Toscana Di cosa parliamo Aspetti demografici Le famiglie Minori e giovani Anziani e non autosufficienza
DettagliTavoli Tematici: Disabili e Anziani
DISTRETTO DI RICCIONE PIANO DI ZONA PER LA SALUTE E IL BENESSERE SOCIALE PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2013 Tavoli Tematici: Disabili e Anziani Riccione 11 Aprile 2013 SOGGETTI CHE POSSONO PRESENTARE PROGETTI
DettagliPIANO DI ZONA Annualità 2012 ASSISTENZA DOMICILIARE INDIRETTA
PIANO DI ZONA 2012-2014 Annualità 2012 ASSISTENZA DOMICILIARE INDIRETTA 1. Titolo del progetto Assistenza domiciliare indiretta. 2. Nuovo progetto - No 3. Progetto già avviato - Sì 4. Se il progetto dà
DettagliTavoli Tematici: Salute mentale, Povertà ed esclusione sociale e Immigrazione
DISTRETTO DI RICCIONE PIANO DI ZONA PER LA SALUTE E IL BENESSERE SOCIALE PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2013 Tavoli Tematici: Salute mentale, Povertà ed esclusione sociale e Immigrazione Riccione 12 Aprile
DettagliOrganizzazione dei servizi sociali (6cfu)
Dipartimento di Scienze Politiche Università di Pisa Classe L-39 (nuovo ordinamento) Organizzazione dei servizi sociali (6cfu) Riccardo Guidi, riccardo.guidi@unipi.it Cosa facciamo oggi? 1) Question time.
DettagliL'integrazione dei dati per le analisi e le decisioni di policy nel territorio
LA COOPERAZIONE INTERCOMUNALE A SUPPORTO DELL'EROGAZIONE DI SERVIZI PUBBLICI DIGITALI COMUNALI PER I CITTADINI, I PROFESSIONISTI, LE IMPRESE E I COMUNI Lauria 12 dicembre 2015 L'integrazione dei dati per
DettagliCAPITOLO 3 LA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA
CAPITOLO 3 LA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA 126 3.1. LA COMPOZIONE DEL FONDO UNICO DI AMBITO Il prospetto riportato di seguito da conto del plafond complessivo delle risorse a disposizione dell Ambito territoriale
DettagliInterventi di prevenzione della violenza di genere e misure a sostegno delle donne e dei minori vittime di violenza
L.R. 21 marzo 2007, n. 12. Interventi di prevenzione della violenza di genere e misure a sostegno delle donne e dei minori vittime di violenza (B.U. 28 marzo 2007, n. 7) Art. 1. (Principi) 1. La Regione
DettagliALLEGATO 1) delibera Assemblea dei Sindaci Ambito Cinisello Balsamo del
ALLEGATO 1) delibera Assemblea dei Sindaci Ambito Cinisello Balsamo del 30.10.2018 FONDO SOCIALE REGIONALE PIANO DI ASSEGNAZIONE DEI CONTRIBUTI ANNO 2018 DOCUMENTO APPROVATO DALL ASSEMBLEA DISTRETTUALE
DettagliLISTA DEGLI INDICATORI Aggiornamento: luglio 2013
LISTA DEGLI INDICATORI Aggiornamento: luglio 2013 Elenco degli indicatori aggiornati suddivisi per argomento e tema con l indicazione del territorio minimo di riferimento, dell ultimo e degli anni. Ambiente
DettagliLe persone di minore età in Emilia-Romagna: i numeri in gioco
Le persone di minore età in Emilia-Romagna: i numeri in gioco Gino Passarini Responsabile Servizio Politiche familiari, infanzia e adolescenza Bologna, 20 novembre 2013 traccia della presentazione 1. Bambini
DettagliIL BISOGNO, L OFFERTA, LE RISORSE PUBBLICHE IN GIOCO E LE RISPOSTE ALTERNATIVE ALLE ESIGENZE DI LTC
IL BISOGNO, L OFFERTA, LE RISORSE PUBBLICHE IN GIOCO E LE RISPOSTE ALTERNATIVE ALLE ESIGENZE DI LTC Eleonora Perobelli CERGAS SDA Bocconi 17 settembre 2018 Prospettive per il settore sociosanitario: dal
DettagliIl trattamento dei dati e l utilizzo statistico per fini di programmazione: le proposte dell Ufficio Statistica provinciale per il territorio
Il trattamento dei dati e l utilizzo statistico per fini di programmazione: le proposte dell Ufficio Statistica provinciale per il territorio Ufficio Statistica 6 ottobre 2017 La statistica come funzione
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI SEGRETARIATO SOCIALE DELL AMBITO S1. Legge Quadro 328/00 e Legge Reg. Camp. 11/2007
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI SEGRETARIATO SOCIALE DELL AMBITO S1 Legge Quadro 328/00 e Legge Reg. Camp. 11/2007 Anno 2009 REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL SEGRETARIATO SOCIALE DELL AMBITO
DettagliAmbito distrettuale San Vito 6.21
Direzione centrale salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali PDZ 2013-2015 Ambito distrettuale San Vito 6.21 Materiali di lavoro per la stesura del profilo di comunità Marzo 2012 In collaborazione
DettagliPiano di Zona distrettuale per la salute e il benessere sociale Programma Attuativo 2011
Nuovi strumenti integrati di programmazione territoriale, monitoraggio e valutazione Piano di Zona distrettuale per la salute e il benessere sociale 2009-2011 Programma Attuativo 2011 Assessorato Politiche
DettagliPiano Integrato di Salute Anno Zero
Conferenza dei Sindaci Azienda USL 5 Società della Salute Zona Pisana Piano Integrato di Salute Anno Zero 5 Stato di Avanzamento Dicembre 2005 1 2 1 1 In Copertina: Mani che disegnano Maurits Cornelis
DettagliAREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI
50 3.2 I Fattori Positivi e Critici emergenti dall analisi di domanda e offerta e dalle informazioni più significative AREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI Domanda educativa di servizi 0 3 anni in costante
DettagliPiani di Zona
Direzione Sociosanitaria UOC Integrazione della Domanda con l Offerta Piani di Zona 2018 2020 Domanda e Offerta area sociosanitaria 2017 Il contributo dell Osservatorio per la programmazione Bergamo 18.04.2018
DettagliMappatura degli interventi e dei servizi innovativi per la cura della fragilità sociale nei Municipi di Roma Capitale
INSPIRE. INnovative Services for fragile People In RomE Servizi innovativi per la popolazione fragile a Roma Mappatura degli interventi e dei servizi innovativi per la cura della fragilità sociale nei
DettagliDalla Legge 328/2000 ai Piani di Zona: impegno e ruolo del Sindacato
XXII ed. corso di formazione per quadri UILP e volontari A.D.A. «Diritti di cittadinanza e giustizia sociale per un Sindacato più forte» UILP PUGLIA ADA BARI Montesilvano (PE) 08/09/2016 Silvana Roseto
DettagliAmbito distrettuale Duino 1.1
Direzione centrale salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali PDZ 2013-2015 Ambito distrettuale Duino 1.1 Materiali di lavoro per la stesura del profilo di comunità Marzo 2012 In collaborazione
DettagliTavolo di Lavoro sulla non autosufficienza
Tavolo di Lavoro sulla non autosufficienza La non autosufficienza, tra spinte demografiche e nuove esigenze di sistema Edoardo Zaccardi Roma, 6 aprile 217 Invecchiamento e condizioni di salute della popolazione
DettagliLa qualità del Servizio Sociale Territoriale
e Sociale Regionale La qualità del Servizio Sociale Territoriale Bologna, 18 giugno 2012 1 Servizio Sociale Territoriale Il Servizio Sociale Territoriale è il complesso degli interventi del segretariato
DettagliCalabria e legislazione sociale
Calabria e legislazione sociale 90 Calabria e legislazione sociale Uno sguardo alla logica dei servizi nella legislazione sociale (L.328/2000 e L. R. 23/2003) Dalla beneficenza si è passati all assistenza,
DettagliWorkshop. Nomenclatore Interregionale. degli Interventi e Servizi Sociali Versione 2. Maria Elena Tartari CISIS. 21 Ottobre 2014, Roma. Vers.
2 0 1 3 Interregionale degli Interventi e Servizi Sociali 2013 Versione 2 Workshop Interregionale degli Interventi e Servizi Sociali Maria Elena Tartari CISIS Vers. 2 21 Ottobre 2014, Roma Il Il è lo strumento
DettagliIndagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati Anno 2011
Conferenza le Regioni e le Province Autonome M inistero L avoro e le Politiche social ociali Indagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati Anno 2011 SEGRETO STATISTICO, OBBLIGO
DettagliIl nuovo assetto dell Osservatorio sociale a supporto della Regione e del territorio
Il nuovo assetto dell Osservatorio sociale a supporto della Regione e del territorio Il percorso svolto e le prospettive future Vinicio Biagi Settore Governance e Programmazione del Sistema Integrato dei
DettagliPIANO DI ZONA Indicatori sulle prestazioni del SSC
ALLEGATO N. 3 PIANO DI ZONA 2013-2015 Indicatori sulle del SSC Azzano Decimo Dicembre 2012 INDICATORI SULLE PRESTAZIONI DEL SSC Sistema integrato e essenziali punto 2, art.6 della LR 6/2006 1. Servizio
DettagliFonti di dati e analisi statistiche della Regione Emilia-Romagna
Servizio Controllo Strategico e Statistica Fonti di dati e analisi statistiche della Regione Emilia-Romagna Angelina Mazzocchetti Valeria Ardito Servizio Controllo Strategico e Statistica Regione Emilia-Romagna
DettagliIndagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati
Indagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati Anno Rilevazione: 2015 02 - C.I.S.A.P. GRUGLIASCO Data creazione: 09/10/2017 SEGRETO STATISTICO, OBBLIGO DI RISPOSTA, PROTEZIONE
DettagliF.1. Ic.1 F.2. Ic.2. :: Scheda IcF. :: Dati Ente. :: Obiettivi. Teano , ,00 CAMPANIA SOCIALE. Data Agg. Versione. Altro (specificare)
17 di 85 :: Scheda Secondo I annualità Assetto della governance Costituzione del Servizio di Segretariato Sociale, nel Comune capofila, con Antenne Sociali che fungeranno da sue succursali, decentrate
DettagliI CONTRIBUTI ECONOMICI
Quaderni per la cittadinanza sociale 9 I CONTRIBUTI ECONOMICI FONDAZIONE EMANUELA ZANCAN Onlus - Centro studi e ricerca sociale REGIONE TOSCANA Diritti di cittadinanza e coesione sociale Area di coordinamento
DettagliIl Piano sociale e sanitario in Emilia-Romagna : la sfida dell integrazione
Il Piano sociale e sanitario in Emilia-Romagna 2008-2010: la sfida dell integrazione a cura di Anna Rosetti Direzione Sanità e Politiche sociali 23 aprile 2008 Piano Sociale e Sanitario 2008-2010 PRINCIPI
DettagliLA SPESA PER INTERVENTI E SERVIZI SOCIALI DEI COMUNI
Comune di Calto Comune di Salara Provincia di Rovigo Ufficio Associato di Statistica tra la Provincia di Rovigo e i Comuni di Calto, Castelguglielmo, Castelmassa, Provincia Ceneselli, Ceregnano, di RovigoCosta
DettagliLA SPESA PER INTERVENTI E SERVIZI SOCIALI DEI COMUNI
Comune di Calto Comune di Fratta Polesine Provincia di Rovigo Ufficio Associato di Statistica tra la Provincia di Rovigo e i Comuni di Calto, Castelguglielmo, Castelmassa, Provincia Ceneselli, Ceregnano,
DettagliSEZIONE I - DINAMICHE DEMOGRAFICHE
DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 5 SEZIONE I - DINAMICHE DEMOGRAFICHE N. Indicatore 5 9 Trend residente negli ultimi anni nel Distretto suddivisa per genere (M/F) negli ultimi anni nel Distretto residente
DettagliAREA: IMMIGRATI STRANIERI, POVERTA ED ESCLUSIONE SOCIALE PROGETTO PAA 2009 Indicare il Progetto e gli obiettivi Aspetti critici, positivi ecc.
Pov 1 - CONTRASTO ALLA POVERTA E ALL ESCLUSIONE SOCIALE Servizi Sociali Associati del Comune di Faenza, Servizio Adulti e Disabili Pag. 246 Pov 2 - PUNTO INFORMATIVO SPECIALISTICO PER CITTADINI STRANIERI
DettagliIndagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati
Indagine sugli interventi e i servizi sociali dei Comuni singoli o associati Anno Rilevazione: 2016 AMBITO S10 - SALA CONLINA Data creazione: 30/11/2017 SEGRETO STATISTICO, OBBLIGO DI RISPOSTA, PROTEZIONE
DettagliPSN PROGRAMMAZIONE DEL SETTORE: LAVORO E SISTEMA DEI TRASFERIMENTI MONETARI PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI
PSN 2017-2019 PROGRAMMAZIONE DEL SETTORE: LAVORO E SISTEMA DEI TRASFERIMENTI MONETARI PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI Attività del 2015 Istat Dati offerta lavoro - Indagine Forze lavoro: diffusione nuove
DettagliDalle leading practices al rafforzamento delle competenze: la gestione del ciclo della performance nei Comuni
Dalle leading practices al rafforzamento delle competenze: la gestione del ciclo della performance nei Comuni 1 L Unione dei Comuni della Bassa Romagna A cura di Francesco R. Frieri Direttore Generale
DettagliContenuti informativi e processo produttivo
Verso il censimento continuo delle Istituzioni pubbliche Contenuti informativi e processo produttivo Manlio Calzaroni Istat - Direzione Centrale delle rilevazioni censuarie e dei registri statistici Roma,
DettagliLe mappe della fragilità nei comuni della Città metropolitana di Bologna
Le mappe della fragilità nei comuni della Città metropolitana di Bologna L elaborazione delle mappe della fragilità nei Comuni della Città metropolitana riprende l esperienza e la metodologia di mappatura
DettagliIL PROFILO SOCIALE REGIONALE 2015
IL PROFILO SOCIALE REGIONALE 2015 Evidenze, criticità e appunti per il futuro Massimiliano Faraoni Simurg Ricerche, 14 aprile 2016 Di cosa parliamo Aspetti demografici Le famiglie Minori e giovani Disabilità
DettagliStato dei lavori del nuovo sistema di autorizzazione/accreditamento. Incontro con la Consulta per le politiche sociali 23 novembre 2017
Stato dei lavori del nuovo sistema di autorizzazione/accreditamento Incontro con la Consulta per le politiche sociali 23 novembre 2017 1 Il nuovo Sistema provinciale di qualità dei servizi socio-assistenziali
DettagliVerso il Reddito di inclusione: il Piano povertà Roma, 20 settembre 2016
Verso il Reddito di inclusione: il Piano povertà 2016 Roma, 20 settembre 2016 Verso il Reddito di inclusione La Camera ha approvato il 14 luglio scorso il disegno di legge delega sulla lottaalla povertà.
DettagliQuinto Rapporto sulla violenza di genere in Toscana
Quinto Rapporto sulla violenza di genere in Toscana Pisa, 26 novembre 2013 L Osservatorio sociale regionale e la Rete degli Osservatori sociali provinciali: introduzione Luca Puccetti Osservatorio Sociale
DettagliGli interventi per la Salute Mentale nei Piani di Zona in Regione Veneto
Gli interventi per la Salute Mentale nei Piani di Zona in Regione Veneto Fonte: Monitoraggio regionale Piani di Zona anno 2010 Dott.ssa Maristella Zantedeschi Un piano di zona socio-sanitario contenuto
DettagliIl Tavolo congiunto sociale-lavoro
Il Tavolo congiunto sociale-lavoro Tavolo di confronto e concertazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, delle Regioni e Province Autonome e dell ANCI, per l attuazione delle politiche
DettagliALLEGATOA alla Dgr n del 28 dicembre 2007 pag. 1/5
giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 4588 del 28 dicembre 2007 pag. 1/5 Linee di indirizzo per la definizione delle attività dell Unità di Valutazione Multidimensionale Distrettuale (U.V.M.D)
Dettagli