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2 Indice 1 PREMESSA DESCRIZIONE DELLE OPERE RIPRISTINO PANCHINE E PAVIMENTAZIONE IN PIAZZA MARCONI NUOVO DOSSO STRADALE ARTIFICIALE RALLENTATORE DI VELOCITÀ NUOVO IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBLICA

3 1 PREMESSA Il presente documento illustra gli interventi relativi AI Lavori di messa in sicurezza della viabilità comunale - legge Regionale n. 39, art. 9 da svolgersi presso il Comune di Stra, provincia di Venezia, nell area compresa tra via Fossolovara, piazza Tombolan Fava, Strada dei Cento Anni e alcuni tratti di vie laterali (via Palladio, via Sansovino, via Bevilacqua, via Guarana). Gli interventi riguarderanno: - Il ripristino panchine e parte della pavimentazione di piazza Marconi. - Il nuovo dosso stradale artificiale in via Capeleo. - La sostituzione dell impianto di illuminazione pubblica di via Fossolovara, di piazza Ottorino Tombolan Fava e di Strada dei Cento Anni e vie laterali via Palladio, via Sansovino, via Bevilacqua, via Guarana. 2

4 Comune di Stra (VE) Lavori di messa in sicurezza della viabilità comunale, 2 DESCRIZIONE DELLE OPERE Allo stato attuale l illuminazione pubblica nell area oggetto di intervento ( via Fossolovara, Piazza Ottorino Tombolan Fava e Strada dei Cento Anni alcuni tratti di vie laterali quali via Palladio, via Sansovino, via Bevilacqua, via Guarana) risulta vetusta e molto degradata, i pali di sostegno presentano parti arrugginite e alcuni dei corpi illuminanti non sono più funzionanti. Per quanto riguarda piazza Marconi le componenti marmoree delle panchine hanno subito dei distacchi e la pavimentazione presenta aree in cui i cubetti di porfido si sono danneggiati e vanno quindi ripristinati o posati nuovamente. 2.1 RIPRISTINO PANCHINE E PAVIMENTAZIONE IN PIAZZA MARCONI Le sette panchine, il basamento del blocco alza bandiera e del blocco quadro contatori. presenti in piazza Marconi hanno subito il distacco del rivestimento lapideo (vedi immagini sotto). Figura 1 Piazza Marconi, stato di fatto. L immagine evidenzia il distacco del rivestimento lapideo. Figura 2 Piazza Marconi, identificazione interventi. 3

5 L intervento prevede per ogni manufatto da ripristinare la creazione di uno strato di rivestimento in c.a. bianco dello spessore di 8 cm secondo le seguenti fasi: - preparazione della base attraverso l asporto del rivestimento lapideo e la rettifica delle superfici, - fornitura di casseforme in EPS con rivestimento in PCV, il getto in conglomerato cementizio per strutture armate bianco Rbk 300 Kg/cmq e rete elettrosaldata 5x5 maglia 20x20, - lucidatura della superficie orizzontale del getto in cemento bianco per l ottenimento dell effetto marmo, - trattamento superficiale con antimuffa e antifunghicida. Figura 3 Dettaglio panchina di Piazza Marconi, stato di fatto stato di progetto. Figura 4 Dettaglio panchina di Piazza Marconi, sezione comparativa demolizioni e nuove costruzioni. 4

6 La pavimentazione in cubetti di porfido di Piazza Marconi presenta dei punti di discontinuità, l intervento prevede quindi di colmare tali discontinuità attraverso la posa in opera di uno strato di sabbia e cemento su cui saranno posati i nuovi cubetti. Figura 5 Piazza Marconi, in verde l area oggetto di sostituzione dei cubetti in porfido, l area misura 4,30 m x 10,05 m. L intervento prevede: - la rimozione dei cubetti in porfido esistenti, - la preparazione (fornitura e posa) del fondo in sabbia e cemento per la posa dei nuovi cubetti - fornitura dei nuovi cubetti in porfido, - la posa dei nuovi cubetti in porfido. 5

7 2.2 NUOVO DOSSO STRADALE ARTIFICIALE RALLENTATORE DI VELOCITÀ. Il nuovo dosso, che ha lo scopo di rallentare le vetture che percorrono via Capeleo, sarà posizionato nel tratto di via Capeleo compresa tra via Guido Rossa e via Dora. Figura 6 Fotopiano (fonte Google Maps), in rosso l area di intervento. Via Dora Nuovo dosso Via Capeleo Via Guido Rossa Figura 7 Fotopiano (fonte Google Maps), in rosso il nuovo dosso. Il nuovo dosso avrà una lunghezza pari a 4,90 m e sarà costituito da uno strato di asfalto di 7 cm sul quale sarà realizzata l imprimitura e la successiva resinatura della segnaletica orizzontale. Contestualmente sarà realizzata anche la relativa segnaletica verticale. 6

8 Figura 8 Dettaglio del nuovo dosso dissuasore di velocità. 2.3 NUOVO IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBLICA L intervento ha come oggetto la messa in sicurezza di via Fossolovara e di alcune vie laterali attraverso la sostituzione di pali e corpi illuminanti dell attuale sistema d illuminazione. L area di intervento comprende: - il tratto di via Fossolovara compreso tra la Strada Statale padana Superiore (SR11) e via Matteotti; - via Via Bevilacqua, via Palladio, via Sansovino., via Guarana. - l area di piazza Ottorino Tombolan Fava - la prima parte della Strada dei Cento Anni presso il Comune di Strà. Allo stato attuale l illuminazione pubblica risulta vetusta e molto degradata, i pali di sostegno presentano parti arrugginite e alcuni dei corpi illuminanti non sono più funzionanti. L intervento quindi avrà come obiettivo la riqualificazione dell illuminazione pubblica. L impianto di illuminazione pubblica tiene conto del tipo di strada in cui deve essere realizzato, principalmente su via Fossolovara. Si tratta di una strada di tipo locale urbana (tipo F1-F2), con limite di velocità 50km/h, appartenente alla categoria tecnica di illuminamento di riferimento ME4b (Norma UNI 11248). 7

9 La sezione stradale del tratto principale dell intervento di via Fossolovara è evidenziato negli elaborati grafici e nell immagine a seguire. Figura 9 Sezione di via Fossolovara. Nel punto più critico individuato nell incrocio tra via Fossolovara e la strada statale S.S. Padana Superiore munito di semafori, sarà incrementato il numero di corpi illuminanti e il livello di illuminamento sarà maggiore. L impianto sarà derivato e alimentato dalla rete di illuminazione pubblica esistente. La potenza complessiva impegnata dalle lampade del nuovo impianto sarà pari a 3,87kW (43 corpi illuminanti) che risulta essere fortemente più efficiente e con un risparmio energetico notevole rispetto agli attuali 6,38kW (58 corpi illuminanti) esistenti da eliminare. I corpi illuminanti installati saranno forniti di lampade a scarica a ioduri metallici HID, con potenze assorbite per singola lampada pari a 90W (su palo Hft 8 metri, la sorgente deve essere a una quota di 8 metri dal piano stradale) e pari a 70W (su palo Hft 6 metri) per le lampade di cui si predispone la sola sostituzione. Le tipologie di illuminazione necessarie hanno portato alla scelta dei seguenti apparecchi illuminanti: TIPOLOGIA 1 VIA FOSSOLOVARA, PAZZA TOMBOLAN FAVA, STRADA DEI CENTO ANNI I dati e le curve fotometriche sono riferiti ad apparecchi di marca AEC modello A2 con ottica stradale ST, dotati di lampada a ioduri metallici HID di potenza totale 90W, classe 2, con opzione per dimmerazione preimpostata DA, montati su sbraccio di 2000mm fissato su sostegno metallico per una altezza della sorgente di 8 metri fuori terra sopra il piano stradale. La disposizione dei corpi illuminanti è riportata nella planimetria di progetto, su via Fossolovara le interdistanze sono di circa 30 metri (la verifica illuminotecnica definisce esattamente 29,6 metri di interdistanza tra le sorgenti). 8

10 Tale interdistanza conferma le prescrizione della L.R Veneto 17 nel 2009 per il quale il rapporto interdistanza/altezza deve essere non inferiore a 3,7. Figura 10 Corpi illuminati AEC modello A2. TIPOLOGIA 2 VIA BEVILACQUA, VIA PALLADIO, VIA SANSOVINO, VIA GUARANA. I dati e le curve fotometriche sono riferiti ad apparecchi di marca AEC modello LUNOIDE con ottica stradale ST, dotati di lampada a ioduri metallici HID di potenza totale 70W, classe 2, montati su sostegno metallico ad altezza 6 metri fuori terra. La disposizione dei corpi illuminanti è riportata nella planimetria di progetto, i sostegni di tipo zincato ed esistenti dovranno essere tagliati eliminando gli eventuali sbracci per poter fissare l apparecchio a testapalo. Figura 11 Corpi illuminati AEC modello LUNOIDE. La tipologia di sostegni e sbracci per l installazione di corpi illuminanti sarà uniformemente del tipo zincato e verniciato di colore antracite. 9

11 I pali saranno di tipo conico a sezione circolare con testa palo di diametro 60mm o altro standardizzato, la loro altezza totale sarà di 8,8 metri (altezza fuori terra sarà di 8 metri modificata in base al piano stradale per ottenere gli 8 metri della sorgente luminosa dal piano stradale) dotati di portello, morsettiera con fusibili e messa a terra come da elaborati grafici, tali pali dovranno essere leggermente tagliati o modificati in maniera che la sorgente del corpo illuminante sia posta esattamente a 8 metri dal piano stradale. Gli sbracci saranno di lunghezza 2 metri, del tipo a squadra, con bicchiere sommitale di infilaggio su palo, viti di fissaggio, aventi un inclinazione massima di 15. Le tipologie di sostegni saranno a uno, due o quattro sbracci. La tipologia individuata per il progetto riguarda pali di spessore 3mm per tipologie a uno o due sbracci, 4mm per la tipologia a quattro sbracci. In conformità alla legislazione vigente CEE 89/106 del 21/12/88 e DPR 246 del 21/04/93, in ogni singolo palo sarà applicata la marcatura CE e dovrà riportare il numero d identificazione dell ente notificato, la norma di riferimento EN 40-5, il codice univoco del prodotto, l anno di marcatura e l identificazione del produttore. La distanza minima dei sostegni dai limiti della carreggiata, fino ad un altezza di mt.5 sulla pavimentazione stradale, è consigliabile sia: - 0,5 mt. netti per le strade urbane dotate di marciapiedi con cordonatura. Al fine di consentire il passaggio di persone su sedia a ruote, i sostegni devono essere posti in posizione tale che il percorso pedonale abbia una larghezza di almeno 0,9 mt (D.M , n.236 art ). Si raccomanda pertanto di posizionare detti sostegni in prossimità del limite del marciapiede o comunque vicino all eventuale recinzione privata esistente. Distanziamenti maggiori sono necessari per tenere conto anche delle esigenze di sicurezza degli operatori che intervengono sull impianto d illuminazione pubblica. La sezione d incastro dei pali metallici con fondazione in calcestruzzo non sporgente dal terreno, deve essere protetta contro la corrosione mediante protezioni aggiuntive. I pali e le coperture montati all aperto, devono essere protetti contro la corrosione. 10