Fallimento xxxxxxx xxxxxxxx xxx

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1 Fallimento xxxxxxx xxxxxxxx xxx (n. 56/2009 R.F. Tribunale di Pescara) PERIZIA DI STIMA Perito: DE FLORENTIIS GIANLUCA Mail:

2 INDICE 1. PREMESSA 2. METODOLOGIA DI LAVORO 3. RICONOSCIMENTO DEI METALLI 4. INDIVIDUAZIONE DELLE PUNZONATURE E DEI MARCHI 5. IDENTIFICAZIONE DELLE GEMME 6. CRITERI DI STIMA 7. STIMA DEI BENI E DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA 8. CONCLUSIONI

3 TRIBUNALE DI PESCARA FALLIMENTO xxxxxxx xxxxxxx xxx GIUDICE DELEGATO: Dr. Francesco Filocamo CURATORE: Dott. Giuliano Pilone STIMATORE: De Florentiis Gianluca 1. PREMESSA Il sottoscritto Gianluca De Florentiis, analista di pietre preziose con diploma Gia e con una ventennale esperienza di gioielleria, nominato stimatore dei beni mobili della procedura in epigrafe giusta nomina del 15 settembre 2010 presenta alla S.V. la propria relazione tecnica di stima. 2. METODOLOGIA DI LAVORO L'iter seguito nella compilazione della relazione tecnica, in rispetto della più recente normativa internazionale, delle procedure e dell'etica professionale, è consistito in un'indagine effettuata con rigore tecnologico e con il

4 supporto di attrezzature gemmologiche, atta a stabilire le caratteristiche dei beni sottoposti ad analisi qualitativa. Successivamente è stato attribuito un presumibile valore di realizzo calcolato sulla base dei correnti listini ufficiali e/o di un'indagine di mercato effettuata presso primarie ditte operanti sul territorio nazionale. La valutazione risente sia dei costi delle materia prima, sia dell'eventuale intervento artigianale, sia dell'eventuale antichità, sia dell'eventuale designer o firma. La stima è da considerarsi quale prezzo di vendita al dettaglio per cui l iva è inclusa nella stima. 3. RICONOSCIMENTO DEI METALLI Tutte le parti metalliche degli oggetti sono state lievemente limate (prova non distruttiva) in parti non visibili per fugare la presenza di dorature e di colorazioni ed analizzate con un kit composto da una pietra detta di Trapp e acido nitrico opportunamente diluito per riconoscere il titolo dell'oro. Si sono escluse altri tipi d'analisi poco appropriate poichè avrebbero messo in pericolo l'integrità dell'oggetto.

5 Sono state poi sfregate sulla pietra di Trapp ottenendo un segno del metallo sul quale si è fatto scorrere una goccia d'acido nitrico precedentemente diluito per oro a titolo 750/1000. L'acido, sciogliendo le leghe, ha lasciato per alcuni beni il solo metallo prezioso e non avendo avuto diminuzione d'intesita' della striscia di metallo presa in esame, se n'è dedotto che questi beni sono stati realizzati in oro avente titolo 750/1000, mentre altri sono risultati essere stati realizzati in argento 925/1000 ed altri sono risultati in acciaio. Alcuni beni sono cinturini per orologi, mentre alcuni sono delle pietre grezze. La stima riflette anche le obiettive difficoltà incontrate nella valutazione di alcuni pezzi che, una volta accertata l assenza di materiali nobili, sono risultati di difficile individuazione del materiale che li compone. Stesso dicasi per alcune pietre. 4. INDIVIDUAZIONE DELLE PUNZONATURE E DEI MARCHI Le punzonature ed i marchi di fabbrica sono regolati dal

6 Decreto Legislativo 22 maggio 1999 n. 251 Titolo del metallo e marchio d'identificazione (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 180 del 3 Agosto 1999). Per la lettura delle punzonature è stata utilizzata una lente tascabile a 10 ingrandimenti (10 X) triplet. 5. IDENTIFICAZIONE DELLE GEMME Le gemme incastonate nei beni di cui sopra sono state analizzate ed identificate con l'ausilio di strumentazione gemmologica. L'esame è stato eseguito senza rimuoverle dalle loro sedi originarie, pertanto i parametri rilevati potrebbero essere leggermente diversi poichè influenzati dalla montatura metallica che altera la visione del grado di purezza, impedendo inoltre l'utilizzo di alcuni strumenti per la valutazione delle proporzioni e della simmetria. La massa (peso) delle gemme è solitamente espressa in carati (ct) pari ad 1/5 del grammo (gr). Non potendo pesare le singole gemme tale valore è stato misurato con metodi di paragone o ricavato mediante calcoli matematici sulla base delle misure in rapporto alla

7 densità della gemma con l'ausilio del calibro computerizzato. 6. CRITERI DI STIMA Nella tecnica di stima dei preziosi il valore di stima è dato dalla somma algebrica dei seguenti valori: Costo materie prime + manifattura + eventuale antichità + eventuale designer o firma, incluso Iva. Calcolo quotazione base del valore delle materie prime: 32,510 al grammo è il costo all'ingrosso dell oro fino (fonte: quotidiano IL SOLE 24 ORE del 16 marzo 2011, quotazione del ) E' consuetudine fra grossisti moltiplicare il costo al grammo dell'oro fino per 0,800, tale numero rappresenta il calo commerciale ovvero le parti di oro fino commercialmente riconosciute nella lega con cui è realizzato un oggetto prezioso. Esempio 34,35 per 0,800 = 27,48 euro

8 Il costo dei diamanti in data 15/03/2011 è ricavato dall ultimo listino ufficiale rapaport del 11/03/2011 La valuta di riferimento del listino Rapaport è il dollaro USA. 7. STIMA DEI BENI E DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA Si rinvia all allegata tabella riepilogativa che riporta sia la descrizione sintetica dei beni stimati che il relativo prezzo di stima. Dalla stessa si può desumere come il prezzo di stima globale dei beni della procedura in epigrafe sia pari ad ,00 (euro trentaseimilacentocinquanta/00) Pescara, lì 7 aprile 2011 In Fede Strumentazione utilizzata: Rifrattometro Kruss Lente 10X Bilancia elettronica per grammi e carati Calibro elettronico Luce portatile normalizzata

9 Kit per identificazione del titolo dell'oro Luce UV portatile Punta termica (tester Diamonds) Allegato: cd con foto gioielli stimati