Prevenzione del rischio infettivo nelle strutture residenziali per anziani
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- Mariana Ferro
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1 GIORNATA NAZIONALE SULL IGIENE DELLE MANI: VALUTAZIONE A LUNGO TERMINE DELLA CAMPAGNA CURE PULITE SONO CURE PIÙ SICURE Prevenzione del rischio infettivo nelle strutture residenziali per anziani 5 Maggio 2010 Cinzia Pozzetti Marina Assirelli AUSL di RAVENNA
2 Il piano sociale e sanitario regionale prevede che la prevenzione e il controllo delle infezioni correlate all assistenza, sia in ospedale che nei servizi sanitari, socio-sanitari territoriali e nell assistenza domiciliare rappresentino un mandato specifico delle aziende sanitarie
3 Il progetto dell ASSR Azioni di miglioramento nelle strutture per anziani del 2003 ha mostrato alcune criticità sulle conoscenze e sulle pratiche dichiarate riguardo le misure da applicare per la prevenzione delle infezioni correlate all assistenza in particolare sulle misure di isolamento
4 Il Dipartimento di Sanità Pubblica della nostra azienda, durante i sopralluoghi ispettivi nelle strutture residenziali per anziani, rileva aspetti di igiene e sicurezza che possono essere migliorati Il servizio di microbiologia servizio di microbiologia mostra report di germi alert anche in queste strutture
5 La nostra Azienda,( il S.I.S.A., il C.I.O., la Direzione Infermieristica e Tecnica, il Servizio Assistenza Anziani), ha previsto l implementazione del progetto prevenzione del rischio infettivo nelle strutture per anziani a partire dal giugno 2009
6 OBIETTIVI Prevenire il rischio infettivo nelle strutture per anziani Controllare la diffusione di epidemie da germi multiresistenti COME? attivando percorsi di miglioramento osservando l adesione dei comportamenti alle misure di isolamento
7 METODOLOGIA INDIVIDUAZIONE DI ALCUNI TEMI CRITICI UTILIZZANDO INDICATORI GIA CONOSCIUTI (STUDIO ASSR) Igiene delle mani e corretto utilizzo dei guanti La gestione del catetere vescicale La gestione degli accessi vascolari Il corretto utilizzo di antisettici e disinfettanti Il reprocessing dei dispositivi medici/sterilizzazione degli strumenti chirurgici L igiene dell ambiente L igiene della persona La gestione delle medicazioni Le misure di isolamento e il sistema di segnalazione di germi alert La presenza di protocolli aggiornati
8 METODOLOGIA Alcuni di questi temi vengono esplorati attraverso un intervista al responsabile/coordinatore della struttura utilizzando una scheda struttura Altri temi saranno oggetto di osservazione degli operatori della struttura da parte di un infermiera del Servizio Igiene e Sicurezza dedicata a questo progetto
9 METODOLOGIA Lo scopo principale del metodo OSSERVAZIONE è quello di produrre dei dati sull adesione alle norme di buona pratica per i temi individuati che sono L igiene delle mani e corretto utilizzo dei guanti La gestione degli accessi vascolari e delle soluzioni infusionali La gestione del catetere vescicale Gli altri aspetti sono rilevati attraverso un diario di bordo
10 PERCORSO Il progetto prevede il coinvolgimento delle figure dirigenziali di riferimento per condividere la scelta dei temi, le modalità e le tappe del percorso che avverrà per fasi : responsabili servizi anziani, coordinatore di struttura coordinatore infermieristico di struttura Sono state scelte due strutture dove misurare, in via sperimentale, l efficacia degli strumenti e la tempistica. Resi definitivi gli strumenti e individuata la tempistica si procede al coinvolgimento delle altre strutture con tempogramma definito e condiviso con le strutture stesse
11 LE FASI DEL PROGETTO 1 fase ; Incontro informativo e di condivisione con figure dirigenziali di riferimento incontro con professionisti della struttura per spiegare le finalità del progetto di miglioramento (noi come supporto) Informazione- raccordo con il Dipartimento di Sanità Pubblica 2 fase : esecuzione check list di struttura con il coordinatore /responsabile di struttura esecuzione delle osservazioni dei comportamenti
12 3 fase incontri formativi ripetuti con focus sui temi rilevati più critici e report dati delle osservazioni ( 8 ore ) 4 fase Aggiornamento, degli strumenti in uso : protocolli, istruzioni operative; schede di segnalazione di germi sentinella 5 fase ricerca di strumenti di rinforzo ; poster, video, pillole formative per tema, ripetute nel tempo 6 fase esecuzione delle osservazioni post implementazione report dei dati delle osservazioni 7 fase validazione degli strumenti utili al miglioramento
13 L ESPERIENZA NELLA AUSL DI RAVENNA LE STRUTTURE COINVOLTE NELLA SPERIMENTAZIONE SONO 2 STRUTTURA A DAL 1/7/2009 N ospiti 92 N professionisti 54 STRUTTURA B DAL 3/7/2009 N ospiti 38 N professionisti 20 LE STRUTTURE COINVOLTE SUCCESSIVAMENTE STRUTTURA C dal 03/12/2009 N ospiti 48 N professionisti 30 STRUTTURA D dal 19/01/2010 N ospiti 115 N professionisti 72
14 WORLD HEALTH ORGANIZATION Patient safety Maggio 2009
15 Alcuni aspetti delle strutture da non trascurare Le linee guida OMS non sono ancora conosciute : non sono conosciuti bene i 5 momenti e non c è consapevolezza dell importanza dell igiene mani al letto del paziente non sempre è disponibile la soluzione alcolica è presente un turn over del personale elevato non tutti i professionisti addetti all assistenza di base hanno frequentato corsi di formazione specifici
16 Numero di osservazioni per indicazioni (numero di operatori osservati > al 50%) Struttura A Struttura B Struttura C Struttura D INDICAZIONI Freq.za % Freq.za % Freq.za % Freq.za % Prima del Contatto ,0% ,6% ,8% ,2% Prima asepsi 89 6,6% 85 4,8% 51 12,1% 23 2,7% Dopo fluido ,9% ,9% 90 21,3% ,0% Dopo contatto ,0% ,0% 88 20,9% ,7% Ambiente circostante ,5% ,7% 80 19,0% ,4% Totale % % % %
17 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% Prima del Contatto Prima asepsi Dopo fluido Dopo contatto Ambiente circostante 0% Struttura A Struttura B Struttura C Struttura D
18 ADESIONE Struttura A 96,2% 1,5% 2,3% NO FRIZIONE LAVAGGIO Tot: osservazioni % 2% NO FRIZIONE Struttura B 92% LAVAGGIO Tot: osservazioni
19 ADESIONE Struttura C 84,6% 13,0% 2,4% NO FRIZIONE LAVAGGIO Tot: 406 osservazioni % 5% 12% NO FRIZIONE LAVAGGIO Struttura D Tot: 842 osservazioni
20 Adesioni per indicazioni Prima Prima del del contatto contatto INDICAZIONI INDICAZIONI Prima Prima asepsi asepsi Dopo Dopo fluido fluido Dopo Dopo contatto contatto Ambiente Ambiente circostante circostante TOTALE TOTALE 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D A B C D NO SI
21 Adesioni per professione 25% 20% 15% 10% Infermiere OSS F.Terap 5% 0% Struttura A Struttura B Struttura C Struttura D
22 Analisi della mancata igiene delle mani 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 76% 74% 77% 78% 24% 26% 23% 22% Struttura A Struttura B Struttura C Struttura D Indossano i guanti Altri motivi
23 FORMAZIONE Partecipanti (%) per incontro 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Struttura A Struttura B Struttura C Struttura D 1 inc 2 inc 3 inc 4 inc
24 Punti cardine Disponibilità gel alcolico su tutti i carrelli Uso dei guanti come da raccomandazioni Igiene mani dopo rimozione dei guanti
25 ADESIONE POST FORMAZIONE 46% Struttura D 5% NO FRIZIONE LAVAGGIO Tot: 210 osservazioni 49%
26 CONSAPEVOLEZZA BUON GOVERNO!
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