La valutazione della qualità delle strutture ospedaliere secondo la prospettiva del cittadino Sperimentazione di un sistema di valutazione regionale
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- Federica Donati
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1 La valutazione della qualità delle strutture ospedaliere secondo la prospettiva del cittadino Sperimentazione di un sistema di valutazione regionale 1^ INCONTRO DEI REFERENTI AZIENDALI Bologna, 27 Settembre 2013
2 IL NOSTRO MANDATO SPERIMENTAZIONE DI UN SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA QUALITA DAL PUNTO DI VISTA DEI CITTADINI NELLE STRUTTURE DI DEGENZA (SET MINIMO DI INDICATORI) TRAMITE REVISIONE E ADATTAMENTO ALLA NOSTRA REALTA DI SISTEMI DI INDICATORI GIA ESISTENTI (A LIVELLO NAZIONALE, REGIONALE E AZIENDALE)
3 IL NOSTRO MANDATO IN RELAZIONE A UN CONTESTO DI RICERCA NAZIONALE E REGIONALE (ASSR) SISTEMA PER LA VALUTAZIONE DI QUALITA DELL ASSISTENZA SANITARIA (Proposta Agenas - Ministero della salute) COSTRUZIONE DI UN PROTOTIPO DI REPORT PER I COLLEGI DI DIREZIONE PER LA MISURAZIONE DELLE PERFORMANCE NELLE AZIENDE SANITARIE DELLE RER (Area Valutazione e Sviluppo dell assistenza e dei servizi - Assr) REVISIONE INDICATORI ACCREDITAMENTO (Funzione Accreditamento e qualità - Assr) COSTRUZIONE DI UN PROGRAMMA AZIENDALE PER L ASCOLTO/COINVOLGIMENTO DEI CITTADINI COMPRENSIVO DI INDICATORI (Area Comunità, Equità e Partecipazione - Assr)
4 CON QUALI SISTEMI DI VALUTAZIONE ABBIAMO A CHE FARE? 1. LIVELLO NAZIONALE (AGENAS/ MINISTERO DELLA SALUTE) - Sistema di valutazione per la qualità dell assistenza sanitaria (Check List per la valutazione del grado di umanizzazione delle strutture di ricovero) 2. LIVELLO REGIONALE - La rilevazione della qualità percepita nelle strutture di degenza - La responsiveness dei sistemi sanitari (OMS) - Sistema informativo delle segnalazioni dei cittadini 3. LIVELLO AZIENDALE - Indicatori Parte Terza della Carta dei Servizi - Indagini ad hoc
5 CON QUALI SISTEMI DI VALUTAZIONE ABBIAMO A CHE FARE? 1. LIVELLO NAZIONALE (AGENAS/MINISTERO DELLA SALUTE) - Sistema di valutazione per la qualità dell assistenza sanitaria (Check List per la valutazione del grado di umanizzazione delle strutture di ricovero)
6 1. LIVELLO NAZIONALE (AGENAS/MINISTERO DELLA SALUTE) - Sistema di valutazione per la qualità dell assistenza sanitaria (Check List per la valutazione del grado di umanizzazione delle strutture di ricovero)
7 1. LIVELLO NAZIONALE (AGENAS/MINISTERO DELLA SALUTE) CONCETTO DI UMANIZZAZIONE E INTEGRAZIONE FRA SISTEMI
8 1. LIVELLO NAZIONALE (AGENAS/MINISTERO DELLA SALUTE) La CHECKLIST per la valutazione partecipata del grado di umanizzazione degli ospedali e delle case di cura accreditate
9 1. LIVELLO NAZIONALE (AGENAS/MINISTERO DELLA SALUTE) La CHECKLIST per la valutazione partecipata del grado di umanizzazione degli ospedali e delle case di cura accreditate
10 1. LIVELLO NAZIONALE (AGENAS/MINISTERO DELLA SALUTE) La CHECKLIST per la valutazione partecipata del grado di umanizzazione degli ospedali e delle case di cura accreditate
11 2. LIVELLO REGIONALE (ASSR) QUALITA PERCEPITA E RESPONSIVENESS N.B.: Questo sistema di valutazione non sarà oggetto di rilevazione nella Ricerca Corrente 2012 (Agenas) per la quale è stata espressa adesione, in quanto la rilevazione triennale si è appena conclusa.
12 2. LIVELLO REGIONALE (ASSR) Sistema informativo delle segnalazioni dei cittadini N.B.: Questo sistema non sarà oggetto di rilevazione nella Ricerca Corrente 2012 (Agenas) per la quale è stata espressa adesione, in quanto si tratta di un sistema già a regime che viene alimentato annualmente dagli Urp.
13 RICERCA CORRENTE 2012 (Agenas/Assr/Aziende) I PROTOCOLLI DI SPERIMENTAZIONE RER - UNA PROPOSTA (vedi anche ALL1_PROTOCOLLI DI SPERIMENTAZIONE.DOC)
14 LE SPERIMENTAZIONI RER
15 LE SPERIMENTAZIONI RER - OBIETTIVI!!!!: SI PRECISA CHE I TRE STUDI HANNO PREVALENTE OBIETTIVI SPERIMENTALI E NON DI VALUTAZIONE DELLE AZIENDE IN QUANTO IL SISTEMA DI INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DELLA QUALITA DAL P.D.V. DEL CITTADINO NON E ANCORA STATO VALIDATO A LIVELLO REGIONALE
16 STUDIO 1 - La scelta delle strutture nelle quali condurre l esercizio di priority setting LO STUDIO VERRA CONDOTTO IN TUTTE LE 19 AZIENDE CHE HANNO ADERITO AL PROGETTO AL FINE DI RAGGIUNGERE LA NUMEROSITA CAMPIONARIA RICHIESTA A LIVELLO REGIONALE (CIRCA 200 SOGGETTI)
17 STUDIO 1 - Chi coinvolgere come partecipanti - REFERENTE AZIENDALE - COMPONENTI DEI CCM AZIENDALI (cittadini e operatori) - RAPPRESENTANTI DI ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO - OPERATORI DI SPECIFICHE UU.OO. (di diverso ruolo e livello professionale) N.B.: Coinvolgere un uguale numero di cittadini e operatori. Il numero minimo di componenti da coinvolgere a livello aziendale consiste in 10 unità (è possibile coinvolgere, se possibile, anche un numero superiore a 10). Per gli operatori è previsto rilascio di crediti ECM.
18 STUDIO 1 - Tempi e modalità (Settembre 2013-Aprile 2014) 1. Convocazione (da parte del referente aziendale) dei partecipanti a un incontro nel quale verrà presentato il progetto e spiegato l esercizio di priority setting da svolgere on-line su piattaforma internet dedicata. 2. L esercizio di priority setting dovrà essere svolto, successivamente all incontro, tramite la compilazione di una griglia (contenente tutti gli indicatori), alla quale si potrà accedere tramite internet con credenziali di accesso (nome utente e password); n.b.: Occorre chiedere l indirizzo di posta elettronica. 3. I dati (cioè le singole Check List compilate) arriveranno direttamente in Assr che provvederà a una loro elaborazione e a una successiva restituzione alle singole Aziende.
19 STUDIO 1 - Cosa significa attribuire priorità 1. ESPLICITARE UN CRITERIO IN BASE AL QUALE ATTRIBUIRE PRIORITÀ: IL MIGLIORAMENTO DEL GRADO DI UMANIZZAZIONE DELLE STRUTTURE DI RICOVERO cioè
20 STUDIO 1 - Cosa significa attribuire priorità 2. DESCRIVERE IN MODO CHIARO E COMPRENSIBILE LA CHECK LIST E LA SUA STRUTTURA AD ALBERO: AREE, SOTTO AREE, CRITERI, ITEMS 3. DESCRIVERE IN MODO CHIARO E COMPRENSIBILE LE MODALITA DELL ESERCIZIO da svolgere tramite metodo ranking ovvero: - Attribuire un ordine di importanza (da 1 per il più importante a X per il meno importante) ai criteri presenti in ogni singola area - Attribuire un ordine di importanza (da 1 per il più importante a X per il meno importante) agli items presenti in ogni singolo criterio 4. EVENTUALMENTE DARE LA DISPONIBILITA DI CONTATTARE IL REFERENTE AZIENDALE TELEFONICAMENTE IN CASO DI DIFFICOLTA NEL CORSO DELLA COMPILAZIONE
21 STUDIO 2 - La scelta delle strutture nelle quali condurre la rilevazione a livello aziendale TRE SCENARI o POSSIBILITA : - LIVELLO AZIENDALE (tutta l Azienda) - LIVELLO DI STABILIMENTO OSPEDALIERO (1 o più stabilimenti) - LIVELLO DI UNITA OPERATIVA (o più UU.OO) Es. Reparti indice: negli stabilimenti nei quali sono presenti più UU.OO dello stesso tipo (es. 4 Medicine o 3 Terapie Intensive), sarà possibile condurre la rilevazione degli items in 1 sola U.O., cioè quella con il maggior numero di posti letto ADESIONI RACCOLTE NEL CORSO DELL INCONTRO DEL 27 SETTEMBRE: Ausl Cesena (tutta l Azienda), Ausl Imola (tutta l Azienda), Ausl Bologna (tutta l Azienda), Ausl Parma (Stabilimento Borgo Val di Taro), Ausl Piacenza (Stabilimento di Piacenza), Aou Policlinico S. Orsola Bologna (tutta l Azienda con Reparti indice), Aou Policlinico Modena (Area Materno-infantile), Montecatone R.I.
22 STUDIO 2 - Chi coinvolgere nelle équipes miste locali -REFERENTE AZIENDALE - COMPONENTI DEI CCM AZIENDALI (cittadini e operatori) - RAPPRESENTANTI DI ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO N.B.: Coinvolgere un uguale numero di cittadini e operatori. Il numero dei componenti può variare da un minimo di 4 a un massimo di 12 componenti a seconda delle dimensioni dell Azienda.
23 STUDIO 2 - Tempi e fasi (Settembre 2013-Aprile 2014) 1. realizzazione del corso di formazione per le èquipes miste locali (1/2 giornata) RILASCIO CREDITI ECM; 2. rilevazione del grado di umanizzazione delle strutture ospedaliere da parte delle equipe miste locali tramite scheda con items (130) e diario di bordo; 3. trasmissione dei dati, rilevati attraverso la checklist, all Agenzia sanitaria regionale (Assr); 4. trasmissione dei dati da parte di Assr ad Agenas, per la successiva elaborazione; 5. restituzione della reportistica e avvio dello svolgimento di assemblee pubbliche per la presentazione dei dati e delle proposte di miglioramento dell umanizzazione.
24 STUDIO 2 - Il tempo necessario per la rilevazione
25 STUDIO 3 - Chi coinvolgere come partecipanti - COMPONENTI DELLA CABINA DI REGIA REGIONALE (4 Assr, 1 DGSPS, 2 Agenas, 7 referenti aziendali, 2 referenti dei cittadini CCRQ) -REFERENTE AZIENDALI
26 STUDIO 3 - Tempi e fasi (Aprile - Giugno 2014) IN BASE AI RISULTATI DEGLI STUDI 1 E 2 1. selezionare dalla Check List Agenas gli item prioritari in base a criteri definiti dalla Cabina di regia; 2. integrare items prioritari con quelli provenienti da altri sistemi di rilevazione (qualità percepita, segnalazioni, ecc ) e verificare la loro tenuta come indicatori; 3. raccordare il processo di scelta degli indicatori rilevanti per la RER agli obiettivi di policy regionale e aziendale; 4. definire il set minimo regionale di indicatori; 5. rintracciare le fonti di rilevazione già esistenti all interno dei sistemi qualità regionale e aziendali, attraverso le quali si rilevano già molti di questi indicatori (database amministrativi, indicatori di qualità percepita, indicatori parte 3 carta dei servizi, requisiti di accreditamento).
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