LUCA SQUERI ANISA: STEFANO CANTARELLI

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1 FIGISC ANISA NEWS N.. 39/ Nota informativa a cura della Segreteria Nazionale Piazza G. G. Belli, Roma Presidenti Nazionali: FIGISC: LUCA SQUERI ANISA: STEFANO CANTARELLI Segreteria Nazionale: telefono: fax figisc@confcommercio.it - anisa@confcommercio.it sito internet: il presente numero si compone di 7 pagine SOMMARIO DEL N.. 39 FAIB, FEGICA, FIGISC/ANISA SOLLECITANO IL MINISTERO AGLI IMPEGNI DEL PROTOCOLLO DEL 27 LUGLIO [di seguito] PROVE DI ACCISA MOBILE: RITORNI TRASCURABILI, NON CI SIAMO PROPRIO [in seconda pagina] PREZZI DI ACQUISTO, PREZZI DI VENDITA E MARGINI DEI NO-LOGO [in sesta pagina] FAIB, FEGICA, FIGISC/ANISA SOLLECITANO IL MINISTERO AGLI IMPEGNI DEL PROTOCOLLO DEL 27 LUGLIO Roma, 17 settembre 2012 Prot /2012 Egregio Prof. Claudio DE VINCENTI Sottosegretario Ministero dello Sviluppo Economico Via Molise 2 Roma Egregio Professore, con la piena ripresa delle attività giungono a scadenza i primi impegni che ci eravamo scambiati nel corso del confronto relativo alla vertenza sullo stato di crisi della distribuzione carburanti che ci aveva indotti a dichiarare lo sciopero generale dei gestori carburanti per il 4 e 5 agosto u.s. La Sua apprezzata opera di attenta mediazione istituzionale convinse FAIB, FEGICA e FIGISC/ANISA a sospendere lo sciopero della categoria nell ambito della sottoscrizione del «Verbale degli incontri tra il Ministero dello Sviluppo Economico e le organizzazioni di categoria dei gestori degli impianti di distribuzione carburanti e le associazioni di settore, Unione Petrolifera, Assopetroli, Grandi reti». Nel documento, firmato da tutta la rappresentanza della filiera riunita, vengono

2 richiamati principi essenziali quali il rispetto dell intangibilità del margine di gestori, così come pattuito in sede dei singoli contratti di colore; la necessità di assicurare, all interno dello stesso marchio, al gestore condizioni eque e non discriminatorie per competere nel mercato di riferimento; l invito alla riapertura dei tavoli per le trattative sugli accordi di colore aziendali tra le Organizzazioni di categoria e le singole Compagnie petrolifere di cui alla legge 57/2001 sia per la rete autostrade che per la rete ordinaria. per verificare lo stato dei lavori avviati con la firma del documento ministeriale. FAIB CONFESERCENTI FEGICA CISL FIGISC/ANISA CONFCOMMERCIO Il verbale dettaglia inoltre specifiche conclusioni in ordine alla questione Autostrade, a proposito della quale rimanda ad un apposito protocollo da concludere a breve, ma ancora in attesa di definizione, e in riferimento alle carte di pagamento, questione alla cui soluzione ancora non si è pervenuti. Nonostante il Suo apprezzato impegno, constatiamo - avendo incontrato già un certo numero di Aziende (ENI, ESSO, TOTALERG, KUPIT, TAMOIL) - che il verbale del 27 luglio viene accolto con diffidenza da parte delle compagnie petrolifere. Tale atteggiamento di chiusura, ovviamente, pone ulteriori e seri problemi alla nostra Categoria che, invece, responsabilmente, aveva aderito all'invito a sospendere le agitazioni d agosto, confidando in una positiva evoluzione della vertenza: purtroppo non si è andati in tale direzione e, anzi, la situazione è da considerarsi in progressivo peggioramento. Sull insieme delle argomentazioni richiamate, - con particolare riferimento alla normativa contenuta nel D. Lgs. 32/98 ed alle Leggi 57/01 e 27/ oltre che sulla tipizzazione delle nuove formule contrattuali e sugli altri temi di interesse del verbale, il Ministero dello sviluppo economico si è impegnato a convocare entro il 15 settembre le parti per verificare lo stato di avanzamento delle intese di cui al verbale e delle trattative sugli accordi di colore. Facendo, dunque, seguito agli impegni richiamati siamo a chiederle di convocare al più presto le parti firmatarie del «Verbale» PROVE DI ACCISA MOBILE: RITORNI TRASCURABILI, NON CI SIAMO PROPRIO Il Ministero dello sviluppo economico [ma non si ha ancora settore dell opinione del Ministero dell Economia] avrebbe predisposto una bozza di decreto per varare un meccanismo di accisa mobile sui carburanti, che consentirebbe di variare tale imposta [che oggi, da sola e senza IVA, vale mediamente, tra benzina e gasolio, il 36 % del prezzo] sia al rialzo che al ribasso, sulla base delle variazioni del gettito IVA calcolato non su tutto il prezzo dei carburanti alla pompa ma solo sulla componente industriale derivante dal mercato internazionale, cioè sulla quotazione dei prodotti «finiti» [prezzo Platt s], meccanismo che potrebbe trovare applicazione il prossimo novembre. «Con tale norma si vuole dare piena e reale attuazione al principio di non compartecipazione dello Stato agli incrementi di IVA derivanti dall incremento del prezzo internazionale del petrolio e conseguentemente dei suoi prodotti derivati. In parti- 2

3 colare, la norma si concentra sui prodotti a maggior impatto sui cittadini ed il settore dell autotrasporto, cioè la benzina ed il gasolio per autotrasporto.» Così recita la relazione illustrativa alla bozza di decreto del Ministero per lo sviluppo economico, che ne precisa altresì il funzionamento come segue: «Viene stabilito un procedimento automatico che alla fine di o- gni trimestre fa scattare, separatamente per la benzina e per il gasolio per autotrazione, variazioni di accisa di almeno 1 centesimo di Euro proprio per compensare le variazioni dell IVA da benzina e gasolio autotrazione dovute all andamento dei prezzi internazionali di tali prodotti petroliferi finiti. Praticamente tale risultato si ottiene con un provvedimento del Direttore dell Agenzia delle Dogane che verifica la sussistenza delle fattispecie e che effettua i calcoli a base del provvedimento.» Sulla tempistica di applicazione [e salvo l orientamento dei ministeri finanziari] la relazione recita che «Il primo trimestre da osservare sarà il terzo del 2012 e quindi il primo provvedimento potrebbe esserci a partire dal mese di novembre per tener conto dei tempi tecnici di elaborazione e controllo dei dati statistici di base per tale calcolo (stimabile al massimo in 30 giorni dalla fine del trimestre). La norma prevede, poi, che anche qualora dalla valutazione delle singole variazioni per benzina e per gasolio autotrazione, risultino che le variazioni siano minime e tali da non permettere l emanazione del provvedimento correttivo della accisa per uno oppure per tutti e due i carburanti considerati dalla norma, l ammontare maturato sarà cumulato per essere considerato, separatamente per benzina e per gasolio, nel calcolo di verifica dei trimestri successivi.» Se questo va maturando in Italia [dopo diciassette mesi di progressivi aumenti delle accise, a vario titolo motivati, ammontanti in tutto a 16,4 cent/litro per la benzina (che diventano 17,3 con le addizionali regionali che si sono aggiunte nello stesso lasso di tempo) ed addirittura a ben 19,4 per il gasolio], come sta andando in altri Paesi dell Unione Europea? VARIAZIONI DI ACCISA IN EURO/LITRO DAL 28 MARZO 2011 AL 17 SETTEMBRE 2012 [*] Paese Benzina Paese Gasolio Italia +0,164 Italia +0,194 Slovenia +0,103 Finlandia +0,100 Regno U. +0,058 Slovenia +0,084 Lettonia +0,056 Regno U. +0,058 Irlanda +0,045 Svezia +0,057 Svezia +0,040 Polonia +0,030 Spagna +0,020 Irlanda +0,030 Finlandia +0,019 Lettonia +0,025 Olanda +0,012 Ungheria +0,025 Danimarca +0,010 Spagna +0,022 Slovacchia +0,003 Lussemburgo +0,021 Grecia +0,002 Belgio +0,017 Austria =0,000 Bulgaria +0,008 Belgio =0,000 Olanda +0,007 Bulgaria =0,000 Slovacchia +0,003 Cechia =0,000 Austria =0,000 Cipro =0,000 Cechia =0,000 Estonia =0,000 Cipro =0,000 Germania =0,000 Danimarca =0,000 Lituania =0,000 Estonia =0,000 Lussemburgo =0,000 Germania =0,000 Malta =0,000 Grecia =0,000 Portogallo =0,000 Lituania =0,000 Polonia -0,009 Malta =0,000 Ungheria -0,026 Portogallo =0,000 Romania -0,029 Romania -0,011 Francia -0,030 Francia -0,030 [*] Per l Italia sono state considerate le accise statali e non anche l incidenza delle addizionali regionali sulla benzina 3

4 L inasprimento delle accise non è stato una iattura che ha colpito tutti i Paesi comunitari dall aprile dello scorso anno a questo settembre e, tra quelli che ha interessato, le entità sono tra loro molto diverse. Austria, Cechia, Cipro, Estonia, Germania, Lituania, Malta e Portogallo [ossia otto Stati membri su ventisette] non hanno effettuato alcun aumento né su benzina né su gasolio; Danimarca e Grecia hanno operato piccoli ritocchi sulla benzina, ma non sul gasolio, mentre hanno ritoccato il gasolio, ma non la benzina Belgio, Bulgaria e Lussemburgo. Due Stati, la Francia [proprio dal 1 settembre 2012] e la Romania, hanno abbassato le accise sia per la benzina che per il gasolio, mentre Ungheria e Polonia hanno calato solo l accisa sulla benzina. Ad aumentare le accise sulla benzina sono stati dodici Stati su ventisette, ma con una estrema variabilità di misura: di questi, infatti, tre hanno apportato incrementi non superiori ad un centesimo, tre incrementi tra uno e due centesimi, due tra due e cinque centesimi, altri due tra cinque e dieci centesimi e, infine, altri due hanno aumentato l accisa su questo prodotto in misura superiore a dieci centesimi: l Italia ha il primato con 16,4 centesimi, seguita a notevole distanza dalla Slovenia con 10,3 centesimi. Più numerosi [quindici su ventisette] sono gli Stati membri dell Unione che hanno inciso sull accisa del gasolio: di questi, tre si sono limitati a contenere l aumento entro 1 centesimo/litro ed uno tra uno e due centesimi, cinque hanno aumentato tra due e tre centesimi, due tra tre e cinque centesimi, altri tre tra cinque e dieci centesimi e, infine, solo uno ha spinto oltre i dieci centesimi: si tratta, ovviamente, dell Italia con un primato di 19,4 cent/litro, il doppio del secondo Paese che segue in classifica, cioè la Finlandia con 10 cent/litro. prodotti finiti, va evidenziato che i fattori di composizione del prezzo contribuiscono alla formazione della fiscalità che grava sui carburanti a seconda della loro consistenza e variabilità nel tempo di osservazione. Nel periodo da aprile 2011 a settembre 2012, i valori in euro/litro delle imposte sulla benzina e la loro scomposizione secondo i fattori che vi incidono sono stati i seguenti: AMMONTARE DELLE IMPOSTE E SUDDIVISIONE PER FATTORE BENZINA EURO/LITRO Mese Imposte accisa ivata iva Platt's iva su ricavo ind.le 4/11 0,836 0,691 0,115 0,030 5/11 0,838 0,692 0,112 0,034 6/11 0,839 0,697 0,106 0,036 7/11 0,886 0,743 0,113 0,030 8/11 0,888 0,745 0,108 0,035 9/11 0,895 0,748 0,113 0,034 10/11 0,901 0,751 0,112 0,037 11/11 0,909 0,762 0,108 0,039 12/11 0,987 0,842 0,110 0,034 1/12 1,023 0,872 0,121 0,029 2/12 1,030 0,872 0,128 0,029 3/12 1,041 0,872 0,139 0,029 4/12 1,047 0,870 0,140 0,037 5/12 1,036 0,870 0,125 0,041 6/12 1,046 0,889 0,115 0,043 7/12 1,054 0,894 0,126 0,034 8/12 1,069 0,897 0,141 0,031 9/12 1,078 0,899 0,137 0,042 Esaminando la «manovra» sull accisa mobile, che lavora sulle variazioni in più od in meno dell IVA sul prezzo internazionale dei 4

5 Parimenti, per lo stesso periodo, i valori in euro/litro delle imposte sul gasolio e la loro scomposizione secondo i fattori che vi incidono sono stati i seguenti: AMMONTARE DELLE IMPOSTE E SUDDIVISIONE PER FATTORE GASOLIO EURO/LITRO Mese Imposte accisa ivata iva Platt's iva su ricavo ind.le 4/11 0,674 0,515 0,123 0,036 5/11 0,670 0,516 0,115 0,039 6/11 0,672 0,521 0,115 0,036 7/11 0,719 0,566 0,119 0,033 8/11 0,719 0,566 0,114 0,039 9/11 0,726 0,568 0,121 0,036 10/11 0,734 0,571 0,126 0,037 11/11 0,749 0,582 0,131 0,036 12/11 0,863 0,696 0,128 0,039 1/12 0,888 0,718 0,134 0,037 2/12 0,892 0,718 0,138 0,037 3/12 0,898 0,718 0,142 0,038 4/12 0,899 0,718 0,139 0,042 5/12 0,893 0,718 0,133 0,042 6/12 0,901 0,736 0,122 0,043 7/12 0,911 0,742 0,134 0,035 8/12 0,925 0,745 0,144 0,036 9/12 0,932 0,747 0,143 0,042 A parte quanto già noto [ossia che il peso delle imposte dall aprile 2011 al settembre 2012 è cresciuto di 24,2 centesimi/litro per la benzina e di 25,8 per il gasolio] nel medesimo periodo, il «peso» delle imposte sul prezzo finale a seconda dei suoi fattori di composizione è stato il seguente: INCIDENZA DELLE IMPOSTE SUL PREZZO FINALE MEDIA APRILE 2011 SETTEMBRE 2012 % sul prezzo Benzina Gasolio Imposte totali 56,28% 50,10% Accisa ivata 47,24% 39,78% iva Platt's 7,01% 7,97% Di cui: iva ricavo ind.le 2,03% 2,35% Tutto quanto più sopra premesso per evidenziare che L INTERVENTO ANNUNCIATO DAL MINISTERO NON INTENDE INCIDERE NÉ SULLA PESANTISSIMA ACCISA DI BASE, NÉ SULL IVA SULL ACCISA, NÉ SULL IVA INE- RENTE AI COSTI E MARGINI DEL SISTEMA DI- STRIBUTIVO [quel che chiamiamo «ricavo industriale», cioè il prezzo al netto delle imposte e della quotazione del prodotto finito], MA SI LIMITA AD OPERARE SU UNA COMPONENTE FISCALE CHE VALE NON PIÙ DEL 7/8 % DEL PREZZO COMPLESSIVO ALLA POMPA. E, attenzione!, SOLAMENTE SULLE VARIAZIONI MARGINALI DI QUESTA COMPO- NENTE, PER DI PIÙ CALCOLATE SULLA MEDIA DI UN PERIODO TRIMESTRALE. Di seguito, si danno le variazioni dell IVA sulle quotazioni Platt s dei vari trimestri del 2011 e 2012, quelle variazioni, cioè, che originando un maggiore o minore prelievo erariale a seguito del rialzo o del ribasso del prezzo internazionale dei prodotti finiti dovrebbero poi essere scontate o riversate sull accisa per «sterilizzare» gli effetti VARIAZIONI TRIMESTRALI IVA SUL PREZZO PLATT S PER PERIODI TRIMESTRALI Periodo Iva Platt's Delta Iva Platt's Delta benzina gasolio 1 tr. 11 0,103 0,114 2 tr. 11 0,111 +0,008 0,118 +0,004 3 tr. 11 0,111 =0,000 0,118 =0,000 4 tr. 11 0,110-0,001 0,129 +0,011 1 tr. 12 0,129 +0,019 0,138 +0,009 2 tr. 12 0,127-0,002 0,131-0,007 3 tr. 12 0,134 +0,007 0,140 +0,009 Nei sette trimestri esaminati, la massima correzione in diminuzione di accise [se si fosse potuto applicare allora il meccanismo che ora viene proposto dal Ministero] avrebbe potuto valere circa 1,9 cent/litro [pari all 1,06 % del prezzo medio della benzina corrente nel periodo] e avrebbe potuto essere applicata solo in relazione al primo trimestre del Mettiamola giù ancora più esplicita: LE IMPOSTE SULLA BENZINA VALGONO IL 58 % DEL PREZZO E ALL AU- TOMOBILISTA QUESTO PROVVEDIMENTO DEL GOVERNO POTREBBE RESTITUIRE [quando va bene] QUALCOSA COME L 1 % DEL PREZ- ZO, OSSIA LA CINQUANTOTTESIMA PARTE DELLE IMPOSTE. DECISAMENTE PROPRIO NON CI SIAMO! 5

6 PREZZI DI ACQUISTO, PREZZI DI VENDITA E MARGINI DEI NO-LOGO - AGGIORNAMENTO Sull universo «no-logo» rimangono incerte sia la consistenza che la quota di mercato: Unione Petrolifera stima che questi impianti ammontino a circa unità, Antitrust non ha ancora pubblicizzato i risultati dell indagine avviata nel marzo dello scorso anno 2011, esponenti del settore riferiscono un dato di impianti, ossia il «12-13% dei punti vendita e il 20% dell'erogato». Torniamo sull argomento per aggiornare dati e valutazioni già espresse nel numero 25 di FIGISC ANISA NEWS del 21 maggio Sono note le differenze di prezzo che gli impianti «no-logo» possono praticare rispetto alla rete di marchio, che possiamo definire, per comodità concettuale, «colorata», in dipendenza del fatto che possono acquisire il prodotto ad un prezzo di cessione che è quello dell extrarete. La differenziazione del prezzo di cessione [ossia le condizioni in cui viene acquistato il prodotto che poi viene venduto al pubblico] tra la rete e l extrarete, sul cui «spread» [per usare una terminologia attuale] si può verificare con periodicità mensile per l anno 2012 e per ciascun prodotto: DELTA DEL PREZZO DI CESSIONE TRA NO-LOGO E RETE COLORATA EURO/LITRO S.IVA - GASOLIO ,094-0,101-0, ,097-0,105-0, ,105-0,112-0, ,121-0,129-0, ,114-0,123-0, ,117-0,126-0, ,096-0,105-0, ,098-0,108-0, ,114-0,123-0,133 Media -0,106-0,115-0,123 Il differenziale [calcolato al netto di IVA] della benzina è oscillato tra un minimo di 8,0 ed un massimo di 14,6 cent/litro e quello del gasolio tra un minimo di 9,4 ed un massimo di 13,7 cent/litro; i valori più bassi del differenziale [nella colonna «minimo»] si riscontrano notoriamente nelle aree del meridione d Italia, quelli più elevati [nella colonna «massimo»] nelle aree settentrionali. Sulla differenza dei prezzi di vendita al pubblico va osservato che, normalmente, essa viene calcolata erroneamente prendendo a riferimento i prezzi della rete di marchio senza tenere in alcun conto le modalità di servizio e le scontistiche che, invece, sono una caratteristica pressoché permanente e capillare nella rete «colorata». DELTA DEL PREZZO DI CESSIONE TRA NO-LOGO E RETE COLORATA EURO/LITRO S.IVA - BENZINA ,080-0,086-0, ,080-0,087-0, ,086-0,093-0, ,107-0,114-0, ,125-0,132-0, ,132-0,139-0, ,107-0,115-0, ,086-0,095-0, ,122-0,131-0,141 Media -0,103-0,110-0,118 La competitività dei «no-logo» ma solo se calcolata sul prezzo massimo servito degli impianti a marchio petrolifero si gioca anche fino a differenze di 11/12 cent /litro, a seconda del prodotto, ma la differenza effettiva, invece, calcolata sulla base dalle politiche commerciali della rete di marchio sia a livello di modalità di servizio che di scoutistica del prezzo, si attesta tra 6,0 e 6,5 cent/litro, come esposto nelle tre tabelle di seguito allegate, relative alla situazione mensile del periodo gennaiosettembre

7 PREZZI MEDI MENSILI DELLA RETE COLORATA E DEI NO-LOGO EURO/LITRO - BENZINA Rete Colorata Mese Massimo Reale No-Logo ,756 1,713 1, ,796 1,750 1, ,862 1,817 1, ,906 1,859 1, ,845 1,803 1, ,813 1,764 1, ,836 1,765 1, ,903 1,832 1, ,946 1,882 1,825 PREZZI MEDI MENSILI DELLA RETE COLORATA E DEI NO-LOGO EURO/LITRO - GASOLIO Rete Colorata Mese Massimo Reale No-Logo ,719 1,681 1, ,741 1,702 1, ,775 1,735 1, ,781 1,740 1, ,744 1,704 1, ,706 1,659 1, ,734 1,663 1, ,800 1,730 1, ,832 1,773 1,708 DELTA MASSIMO E DELTA REALE PREZZI TRA RETE COLORATA E NO-LOGO EURO/LITRO Benzina Gasolio Mese Massimo Reale Massimo Reale ,106-0,063-0,093-0, ,108-0,062-0,097-0, ,112-0,067-0,106-0, ,111-0,063-0,104-0, ,110-0,068-0,112-0, ,118-0,069-0,114-0, ,133-0,062-0,130-0, ,123-0,052-0,134-0, ,121-0,057-0,124-0,065 MEDIA -0,116-0,063-0,113-0,063 Quanto è avvenuto con i megasconti dei week end estivi che hanno raggiunto ed anche superato i 20 cent/litro ha decisamente spiazzato l aggio competitivo degli impianti no-logo, dando luogo alla impossibilità di «potere rispondere con efficacia anche azzerando totalmente i margini», come hanno sostenuto anche in questi giorni gli operatori indipendenti. Un dato da valutare con attenzione è quello della stima del margine lordo dei «no-logo», ossia della differenza, al netto dell IVA, tra il prezzo di vendita finale al pubblico ed il costo di acquisto [cessione dall extrarete] del prodotto, che di seguito viene riferito per le mensilità del 2012 e distintamente per prodotto: STIMA DEL MARGINE NO-LOGO EURO/LITRO S.IVA - BENZINA ,047 0,053 0, ,045 0,052 0, ,048 0,055 0, ,070 0,077 0, ,089 0,096 0, ,089 0,096 0, ,052 0,060 0, ,038 0,048 0, ,076 0,086 0,095 Media 0,062 0,069 0,077 STIMA DEL MARGINE NO-LOGO EURO/LITRO S.IVA - GASOLIO ,072 0,079 0, ,071 0,079 0, ,072 0,079 0, ,090 0,098 0, ,076 0,085 0, ,077 0,086 0, ,043 0,052 0, ,042 0,051 0, ,065 0,075 0,084 Media 0,068 0,076 0,084 Se è vero che la quota di mercato dei nologo si avvicina al 20 % e che il numero di tali impianti è di circa 2.500, alla luce delle dinamiche attuali delle vendite, l erogato medio attribuibile a questi impianti sarebbe di poco meno di 2,3 milioni di litri, ed i margini a disposizione dovendo remunerare l ammortamento degli investimenti e gli altri oneri di gestione per circa 7 cent/litro sembrano piuttosto al limite dell equilibrio gestionale. 7

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