Incontro con gli operatori della Piccola Pesca

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1 Tramariglio, 29 aprile 2014 AMP Capo Caccia Isola Piana Incontro con gli operatori della Piccola Pesca Report Apertura di uno sportello informativo dedicato agli operatori della piccola pesca in AMP

2 Vittorio Gazale, Direttore Area Marina Protetta Apre il seminario ringraziando i pescatori, gli operatori presenti e i relatori. Sottolinea il ruolo fondamentale in capo ai pescatori che operano all interno dell Area marina Protetta, considerando la loro presenza e numerosità un efficace indicatore di salute del mare; e in proposito richiama quanto emerso dal dibattito di una precedente riunione, e in particolare ricorda le criticità segnalate dalla categoria dei pescatori in quell occasione: Eccessivo costo del carburante per le motobarche Concorrenza di prodotti di provenienza non nazionale Concorrenza ed interferenze della pesca sportiva sull attività dei pescatori Difficoltà ad orientarsi nella normativa di settore Difficoltà nella commercializzazione Considera utile un autocritica da parte della categoria, in relazione al fatto che lo sforzo di pesca è concentrato nella stessa zona da parte degli operatori. Elenca quelli che considera i punti di forza della marineria algherese: Storia Tradizione Qualità eccellente del prodotto Sostiene che l Area Marina Protetta sia un valore aggiunto per il sistema, a condizione che vi sia una modalità di lavoro condivisa tra tutti gli attori Afferma la necessità di diversificare l offerta e le produzioni, per esempio con l ittiturismo Richiama l importanza della certificazione dei prodotti e della qualità complessiva, ricordando che tali obiettivi sono sostenuti da misure e contributi Conclude i suo intervento comunicando l attivazione di uno sportello informativo per gli operatori, collocando tale azione in coerenza con i Regolamenti UE e RAS, come ad esempio i Centri di Assistenza Pesca che sono oggetto di specifico bando RAS, sostenendo che, poiché tale Centro non è previsto ad Alghero, l AMP ne istituisce uno ad hoc Le opportunità racchiuse nel Gruppo di Azione Costiera Nord Sardegna Silvia Solinas, Direttore GAC Nord Sardegna Apre il suo intervento considerando la grande importanza poter incontrare gli operatori della pesca, e sottolinea che le criticità richiamate dal Direttore Gazale sono purtroppo rimaste invariate, ma che ugualmente e per fortuna permangono i punti di forza ed i pregi evidenziati. Presenta il Partenariato del GAC quale strumento a supporto della pesca, e descrive l area territoriale del Gruppo di Azione Costiera Nord Sardegna, che copre il litorale dal Comune di

3 Villanova Monteleone al Comune di La Maddalena e comprende due ambiti provinciali, Sassari ed Olbia Tempio. Passa quindi ad illustrare sinteticamente gli ambiti di intervento ed alcune delle azioni prioritarie: Funzione del SUP, Sportello Unico per la Pesca, a supporto diretto degli operatori per semplificare il loro lavoro Importanza del sito internet istituzionale, attraverso il quale gli operatori potranno segnalare le loro esigenze Azione di valorizzazione della Laguna del Calich ad Alghero attraverso nuove attività Implementazione del sistema di tracciabilità dei prodotti ittici Rassegna enogastronomica del pescato Azioni di tutela ambientale, con la partecipazione dei pescatori e attività destinate ai giovani Attivazione delle Organizzazioni dei Produttori Azioni formative e di aggiornamento per gli operatori ed i nuovi addetti Scambi e cooperazione con altri paesi del Mediterraneo Nel concludere il proprio intervento, comunica l imminente messa on line del sito istituzionale del Gruppo di Azione Costiera Nord Sardegna, nel quale saranno disponibili informazioni ed opportunità, ed invita gli operatori da interagire con il Partenariato e con la struttura del GAC Sperimentazione di nuovi sistemi da cattura a basso impatto Nicola Fois, Agenzia Regionale AGRIS Presenta i risultati, in qualità di responsabile scientifico del Gruppo di lavoro di ricerca su SPECIFICHE TECNICHE NASSA CON APERTURA TEMPORIZZATA. La sperimentazione ha riguardato gli effetti della pesca fantasma da nasse e la loro capacità di proseguire l azione di cattura per un periodo che può superare i 12 mesi; in questo caso il danno economico che deriva dalla perdita di una quota di pescato è risultato essere compreso fra 13 % e il 25 % annuo riferito a tale attrezzo.

4 Tali risultati hanno evidenziato la necessità di sperimentare un sistema di riduzione del danno applicabile alle nasse già in uso nelle marinerie sarde; il sistema studiato è stato quello che prevede l inattivazione temporizzata della nassa dispersa in mare, per mezzo di un sistema galvanico. La ricerca ha verificato la tipologia di nassa più adatta all applicazione di tali sistemi di apertura e, contemporaneamente, l efficacia di una prima coppia galvanica; valutare l efficacia di due coppie galvaniche, costituite da catodo in acciaio inox 316 passivo e anodo di zinco e validare i tassi di corrosione per definire sia il tipo di anodo sia le sue dimensioni. I risultati delle prove sperimentali hanno consentito ai ricercatori di AGRIS di definire il dimensionamento di un anodo di zinco in grado di indurre l apertura della nassa in un intervallo di tempo compreso tra 60 e 70 giorni dalla prima immersione. Tale intervallo di tempo rappresenta un buon equilibrio tra la tutela della risorsa ittica ed il carico di lavoro sugli operatori professionali che si troverebbero a sostituire la piastra due volte nel corso della stagione di pesca che alle nostre latitudini ha una durata di circa 4 mesi. I risultati ottenuti dalla sperimentazione consentono ai ricercatori di affermare che l applicazione del prototipo AGRIS di apertura temporizzata con sistema galvanico a qualsiasi tipologia di nassa è in grado di indurre l apertura, con conseguente inattivazione della nassa, in un intervallo di tempo compreso fra 50 e 70 giorni.

5 Nuove proposte per la multifunzionalità della pesca e dell acquacoltura: la rete del pescatore sardo. Marina Monagheddu, Agenzia Regionale LAORE Apre il proprio intervento auspicando la collaborazione con il Gruppo di Azione Costiera Nord Sardegna e con le associazioni dei pescatori. Presenta il nuovo manuale per la Pescaturismo e l Ittiturismo predisposto dall Agenzia LAORE, ed illustra il nuovo progetto La rete del pescatore sardo, evidenziandone gli aspetti più rilevanti: Il ruolo delle fattorie didattiche L ittiturismo e la pescaturismo, intesi non solo dal punto di vista alimentare, ma nella loro dimensione culturale destinata anche alle scuole Il lavoro in corso di progettazione del marchio, al quale le imprese dovranno aderire, e che necessita di un percorso formativo per gli operatori Saranno disponibili il disciplinare e il marchio di qualità specifico per le imprese di pesca Gli obiettivi dell istituzione del marchio sono la qualità, lo sviluppo, la garanzia e la certificazione Chiude il proprio intervento sottolineando l importanza dei requisiti minimi per l accesso alla Rete del pescatore. Interventi dei partecipanti Carmelo Mura, pescatore. Lamenta l assenza della categoria dei pescatori nell organismo di gestione dell AMP Capo Caccia Isola Piana e segnala il mancato coinvolgimento dei pescatori nell attività di sperimentazione condotta dall agenzia Regionale AGRIS; nel merito, propone l utilizzo di materiali in fibra vegetale in luogo di acciaio e zinco utilizzati per la sperimentazione; infine, denuncia le interferenze ed i danni provocato dai delfini all attività di pesca e chiede un intervento (Gazale di AMP precisa che le nomine dei componenti nell organismo di gestione vengono effettuate dagli Enti che compongono l AMP; Fois di AGRIS precisa che il confronto con i pescatori evidenzia aspetti contrastanti in relazione alla sperimentazione; Monagheddu di LAORE informa che, contrariamente a quanto ipotizzato diversi anni fa, non è stato mai istituito un gruppo di lavoro sull impatto dei delfini sulle attività di pesca) Giovanni Delrio, pescatore Afferma che le nasse vanno usate nella riserva, e chiede l istituzione delle barriere anti strascico per consentire al pesce di crescere; inoltre, sostiene che la Capitaneria di Porto non è in condizione di effettuare i controlli in mare a causa della carenza di strumentazione.

6 Capitaneria di Porto Il rappresentante della Capitaneria è presente al seminario per ascoltare direttamente le problematiche del settore; precisa che la pesca a strascico è vietata all interno dell AMP, ma rassicura sul fatto che la Capitaneria sia in condizione di eseguire regolarmente i controlli in mare; infine, dichiara la disponibilità alla collaborazione ed esprime apprezzamento per l istituzione dello sportello informativo in AMP Giovanni Piredda, AGRIS Sostiene la necessità di dati certi per supportare le richieste della categoria dei pescatori presso i diversi decisori.