IL CONSIGLIO COMUNALE

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1 Delibera Consiglio Comunale n. 04 del OGGETTO: approvazione schema di convenzione per l attribuzione all unione della funzione di protezione civile. IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO: - che in data i Comuni di Fascia, Fontanigorda, Gorreto, Montebruno, Propata, Rondanina, Rovegno hanno costituito l'unione dei Comuni Montani dell Alta Val Trebbia, per l'esercizio associato delle funzioni fondamentali dei Comuni; - che l'atto Costitutivo dell Unione prevede, all art.3 che l attuazione del trasferimento delle funzioni e/o servizi da gestire in forma associata sia disciplinato mediante atti convenzionali e di organizzazione adottati dai Consigli Comunali dei Comuni aderenti, successivamente recepiti dal Consiglio dell'unione; - che la funzione fondamentale (così come individuata dall art. 14, comma 27, del decreto legge n. 78/2010 e smi) rappresentata dalle attività, in ambito comunale, di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi locale rientra tra le funzioni fondamentali dei Comuni oggetto dell obbligo di gestione associata obbligatoria ai sensi dell art. 14 comma 28 del Decreto Legge n. 78/2010, come convertito dalla L. 122/2010 e ss.mm.ii.; - che è intendimento dei Comuni aderenti conferire all Unione la citata funzione fondamentale; PRESA VISIONE della bozza di convenzione per il trasferimento all Unione della funzione fondamentale (così come individuata dall art. 14, comma 27, del decreto legge n. 78/2010 e smi) rappresentata dalle attività, in ambito comunale, di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi, allegata al presente atto in parte integrante e sostanziale, e ritenutala meritevole di approvazione ; ACQUISITI i pareri favorevoli in ordine alla regolarità tecnica e contabile espressi dai Responsabili dei Servizi interessati ai sensi dell art. 49, 1 comma, del Decreto Leg.vo n. 267/2000; All unanimità dei voti favorevoli espressi nelle forme di legge, D E L I B E RA DI APPROVARE la bozza di convenzione per il trasferimento all Unione della funzione fondamentale (così come individuata dall art. 14, comma 27, del decreto legge n. 78/2010 e smi) rappresentata dalle attività, in ambito comunale, di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi, che consta di n. 08 articoli e viene allegata al presente atto in parte integrante e sostanziale; DI AUTORIZZARE il Sindaco alla sottoscrizione della predetta convenzione. SUCCESSIVAMENTE, con separata ed unanime votazione favorevole espressa nelle forme di legge, la presente deliberazione viene dichiarata, ai sensi e per gli effetti di cui all art. 134, 4 comma, del decreto Leg.vo n.267/2000, immediatamente eseguibile.

2 ATTO CONVENZIONALE PER L ATTRIBUZIONE ALL UNIONE DELLA FUNZIONE DI PROTEZIONE CIVILE (ART. 32 D.LGS. 267/2000 Delibera Consiglio dell Unione n. del ) In data.., presso la sede dell Unione dei Comuni Montani dell Alta Val Trebbia, sita in Montebruno, Piazza Paolo Emilio Taviani n.9, tra (a) L Unione dei Comuni Montani dell Alta Val Trebbia, c.f , in persona del Presidente e rappresentante legale p.t. Bruno Pepi, in esecuzione della delibera del Consiglio dell Unione n. del..; (b) il Comune di Rovegno (GE), c.f , in persona del Sindaco e rappresentante legale Bruno Pepi, in esecuzione della delibera di Consiglio Comunale n. del ; (c) il Comune di Fontanigorda (GE), c.f , in persona del Sindaco e rappresentante legale Margherita Asquasciati, in esecuzione della delibera di Consiglio Comunale n. del. (d) il Comune di Montebruno (GE), c.f , in persona del Sindaco e rappresentante legale Mirko Bardini, in esecuzione della delibera di Consiglio Comunale n. del. (e) il Comune di Propata (GE), c.f , in persona del Sindaco e rappresentante legale Renato Cogorno, in esecuzione della delibera di Consiglio Comunale n. del. (f) il Comune di Gorreto (GE), c.f , in persona del Sindaco e rappresentante legale Sergio Giancarlo Capelli, in esecuzione della delibera di Consiglio Comunale n. del. (g) il Comune di Fascia (GE), c.f , in persona del Sindaco e rappresentante legale Elvio Varni, in esecuzione della delibera di Consiglio Comunale n. del. (h) il Comune di Rondanina (GE), c.f , in persona del Sindaco e rappresentante legale Giovanni Gualberto Mangiarotti, in esecuzione della delibera di Consiglio Comunale n. del. PREMESSO che in data i Comuni di Rovegno, Fontanigorda, Montebruno, Propata, Gorreto, Fascia e Rondanina hanno costituito l'unione dei Comuni Montani dell'alta Val Trebbia, per l'esercizio associato delle funzioni fondamentali del Comune; che l'atto Costitutivo dell Unione prevede, all art. 3 comma 2, che l attuazione del trasferimento delle funzioni e/o servizi da gestire in forma associata sia disciplinato mediante atti convenzionali e di organizzazione adottati dai Consigli Comunali dei Comuni aderenti, successivamente recepiti dal Consiglio dell'unione, anche al fine di destinare le necessarie risorse e disciplinare la fase transitoria ; che con delibere della Giunta Comunale di Rovegno n. 48 del ;

3 che con delibere della Giunta Comunale di Fascia n. 20 del ; che con delibere della Giunta Comunale di Fontanigorda n. 66 del ; che con delibere della Giunta Comunale di Gorreto n. 26 del ; che con delibere della Giunta Comunale di Montebruno n. 38 del ; che con delibere della Giunta Comunale di Propata n. 24 del ; che con delibera del C.C. di Rondanina n. 36 del ; veniva approvato il cronoprogramma per l'esercizio congiunto delle funzioni associate; che, tra le varie funzioni fondamentali oggetto di gestione associata, rientra anche quella di pianificazione di protezione civile e coordinamento dei primi soccorsi, secondo quanto previsto dall'art. art. 14, comma 27, del decreto legge n. 78/2010, come convertito dalla L. 122/2010 e ss.mm.ii.; VISTA la L. n. 225/1992 "Istituzione del servizio nazionale della Protezione Civile", che ha esteso il tradizionale concetto di Protezione Civile da intendersi non solo come attività di soccorso espletata successivamente al verificarsi dell evento calamitoso, ma anche come attività di prevenzione; VISTO il D.Lgs. 112/1998 "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59", che ha ribadito le fondamentali funzioni spettanti ai Comuni in materia di Protezione Civile; VISTA la L. n. 3/2001 "Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione" VISTA : direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 dicembre 2008 ; VISTO : il Decreto Legislativo 23 febbraio 2010, n. 49, recante "Attuazione della direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni"; VISTA : la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 8/7/2014 recante indirizzi operativi per l attività di protezione civile nell ambito dei bacini in cui siano presenti grandi dighe VISTA : la legge regionale 17 febbraio 2000 n. 9 Adeguamento della disciplina e attribuzione agli enti locali delle funzioni amministrative in materia di protezione civile ed antincendio VISTA: la Delibera di Giunta Regionale n. 498 del 27/3/2015 con la quale è stato adottato lo schema di aggiornamento del sistema di allertamento e delle linee guida per la pianificazione di protezione civile;

4 VISTA: la Delibera di Giunta regionale n.1057 del 5 ottobre 2015 Approvazione della Procedura operativa per l'allertamento e la gestione del rischio meteo idrogeologico ed idraulico regionale e delle Linee guida per la pianificazione provinciale e comunale di emergenza ; CONSIDERATO che il Consiglio Comunale di Rovegno ha approvato il presente schema di convenzione con che il Consiglio Comunale di Fontanigorda ha approvato il presente schema di convenzione con che il Consiglio Comunale di Montebruno ha approvato il presente schema di convenzione con che il Consiglio Comunale di Propata ha approvato il presente schema di convenzione con che il Consiglio Comunale di Gorreto ha approvato il presente schema di convenzione con che il Consiglio Comunale di Fascia ha approvato il presente schema di convenzione con che il Consiglio Comunale di Rondanina ha approvato il presente schema di convenzione con deliberazione n.. TUTTO CIÒ PREMESSO CONVENGONO TRA LORO QUANTO SEGUE: Articolo 1 OGGETTO E FINALITA 1. I Comuni di Rovegno, Fontanigorda, Montebruno, Propata, Gorreto, Fascia e Rondanina ai sensi dell'art. 32 TUEL e dell art. 14 comma 28 del decreto legge n. 78/2010 citato, convengono di esercitare in forma associata e quindi trasferire all'unione dei Comuni tra di essi costituita, la funzione fondamentale (così come individuata dall art. 14, comma 27, del decreto legge n. 78/2010 e smi) rappresentata dalle attività, in ambito comunale, di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi. 2. Pertanto con la presente convenzione i Comuni di Rovegno, Fontanigorda, Montebruno, Propata, Gorreto, Fascia e Rondanina intendono svolgere in forma integrata le attività di protezione civile e di primo soccorso, realizzando un Sistema Locale di Protezione Civile e rafforzando le modalità di concertazione territoriale mediante un processo di integrazione e sviluppo delle realtà organizzative e operative esistenti e delle componenti locali di Protezione civile e di volontariato, anche attraverso la creazione dell'ufficio di Protezione Civile dell'unione.

5 3. Tale trasferimento sarà posto in essere in forma progressiva armonizzando, valorizzando e sviluppando le esperienze presenti sul territorio dell'unione, al fine di erogare ai cittadini servizi di protezione civile sempre più efficienti ed efficaci. Il Sistema Locale di Protezione Civile prevede una attività sinergica tra gli uffici dei Comuni e dell'unione, con il concorso di tutte le componenti di Protezione Civile. Resta inteso che il Sindaco di ogni Comune è Autorità di Protezione Civile che assume la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite, provvede agli interventi necessari a fronteggiare l'evento calamitoso ai sensi della Legge 225/92 e alle attività di informazione alla popolazione; l'ufficio di Protezione Civile dell'unione è pertanto struttura a supporto diretto dei Sindaci per la gestione sinergica, integrata e sussidiaria delle attività di Protezione Civile, che si avvale anche delle risorse dei singoli comuni associati. 4. L'organizzazione del servizio dovrà tendere in ogni caso a garantire economicità, efficienza, efficacia, ottimizzazione dei costi e rispondenza al pubblico interesse dell'azione amministrativa, secondo principi di professionalità e responsabilità. 5. Il percorso di realizzazione del Sistema di Protezione Civile dell'unione sarà orientato a non creare sovrapposizione o duplicazioni di ruoli, attività e responsabilità. Articolo 2 CONTENUTI OPERATIVI I contenuti fondamentali delle attività di protezione civile in capo all'unione sono quelli previsti dalla L. 225/92 e si concretano nelle fasi di previsione, prevenzione e preparazione all'emergenza, con particolare riferimento a: 1) Predisposizione e aggiornamento periodico di un unico Piano di Protezione Civile per i Comuni facenti parte dell Unione, denominato PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE DELL UNIONE ALTA VAL TREBBIA in conformità agli indirizzi regionali, che integra i singoli piani comunali; il piano comprende tra l'altro l'insieme delle procedure operative e dei mansionari che dovranno regolare lo svolgimento delle attività di protezione civile attribuite ai Comuni e svolte dall'unione, in forma diretta od indiretta, in attuazione della presente convenzione. A tal fine i Comuni si impegnano ad assicurare: il conferimento all'unione di ogni utile dato già in proprio possesso o comunque desumibile dai dati in possesso; ogni utile collaborazione per la predisposizione da parte dell'unione delle procedure e dei mansionari relativi alle attività che sono rimaste in competenza dei singoli comuni; la comunicazione delle determinazioni attinenti gli elementi territoriali comunali (aree di emergenza, edifici strategici, edifici funzionali allo svolgimento delle attività conferite, ogni altra informazione utile); la messa a disposizione delle risorse umane, tecniche ed economiche, secondo la tempistica riportata nel piano di protezione civile. 2) Formazione e aggiornamento periodico del personale dei Comuni e del volontariato, anche attraverso l'organizzazione di esercitazioni. 3) Iniziative di informazione alla popolazione circa i rischi presenti sul territorio e le previsioni del piano di protezione civile e altre iniziative volte allo sviluppo e promozione della cultura di protezione civile;

6 a tal fine l'unione: predispone un programma anche pluriennale di iniziative, sulla base delle risorse finanziarie stanziate nel bilancio dell'unione, che comprende l'informazione alla popolazione circa il piano di protezione civile intercomunale, iniziative di informazione per le scuole, qualsiasi altra iniziativa ritenuta idonea alla diffusione di una cultura della protezione civile; provvede alla realizzazione e alla gestione di un portale web unico per tutto l'ambito intercomunale e accessibile tramite link anche dai portali dei singoli comuni associati. Resta ferma la competenza esclusiva del Sindaco di ogni Comune relativamente all'informazione alla popolazione su situazioni di pericolo per calamità naturali, in conformità a quanto disposto dall'art. 12 della legge 3 agosto 1999 n. 265 Disposizioni in materia di autonomia e ordinamento degli Enti locali. Restano altresì di competenza dei singoli comuni le iniziative di informazione funzionali all'avvio del censimento dei danni, conseguenti a situazioni di emergenza, subiti dai soggetti privati. 4) Coordinamento e promozione del volontariato di protezione civile; 5) Sviluppo di un sistema integrato di risorse umane, tecniche e relazionali tra le varie componenti il sistema di protezione civile, basato sul principio di sussidiarietà tra i Comuni ed organizzato sulla base del Piano di Protezione Civile dell'unione, a disposizione dei Sindaci per la gestione dell'emergenza; 6) Attivazione di progetti di sviluppo e ricerca, anche al fine di richiedere finanziamenti connessi all'esercizio associato della funzione di protezione civile; 7) Gestione e implementazione delle reti di comunicazioni radio e delle risorse operative. 8) Creazione del Centro Operativo Intercomunale, che deve essere attivo h. 24 e 365 gg / anno, operativo presso la sede dell Unione dei Comuni, e che prevede: a) il ricevimento delle segnalazioni circa situazioni di criticità in atto o previste; b) la verifica delle segnalazioni ricevute e della loro possibile evoluzione; c) il mantenimento di un costante flusso informativo con le altre componenti del sistema regionale di protezione civile e tutti i soggetti, locali e non, che concorrono alle attività di protezione. In caso di emergenza l'organizzazione dovrà garantire: un operatività h. 24 mediante la realizzazione di un servizio di reperibilità unificato di personale dei Comuni, anche con il supporto del Volontariato; il monitoraggio del territorio con la partecipazione dei Comuni, del Volontariato e degli altri enti territoriali; 9) Gestione in emergenza e post emergenza L'attività in emergenza e post emergenza viene regolamentata dal Piano di Protezione Civile dell'unione che avrà quindi l'obiettivo di: definire la adeguatezza e le modalità di svolgimento delle attività del Centro operativo alle esigenze di intervento derivanti dalla situazione di emergenza in corso o prevista;

7 definire l'organizzazione delle attività facendo riferimento alle situazioni di massimo danno atteso compiere una analisi dal rischio unitario del territorio dell'unione; individuare ed organizzare le risorse presenti sul territorio, definendo un modello organizzativo ed operativo del sistema locale di protezione civile; elaborare e divulgare le procedure operative relative ai compiti di comunicazione, sorveglianza, verifica e valutazione danni, evacuazione, intervento tecnico e quant'altro ritenuto necessario; disciplinare le modalità di informazione e assistenza alla popolazione. I Comuni si impegnano ad assicurare, sia in fase di pianificazione che di operatività, le risorse umane, tecniche ed economiche nei limiti delle disponibilità dei rispettivi bilanci necessarie a realizzare ed attuare il piano di protezione civile dell'unione. Fatto salvo il contenuto del Piano Intercomunale, il funzionamento complessivo del servizio potrà essere disciplinato da apposito Regolamento. Articolo 3 PERIODO TRANSITORIO Poiché il livello di organizzazione ed efficienza del Servizio di Protezione Civile sul territorio dell'unione risulta attualmente non omogeneo, occorre prevedere un processo di transizione per giungere alla realizzazione del nuovo Sistema Locale di Protezione Civile integrato e finalizzato al raggiungimento della operatività di cui all'art. 2. Lo sviluppo e l'integrazione dei modelli organizzativi, delle risorse e delle conoscenze delle varie realtà locali rappresentano lo strumento attraverso il quale sviluppare il modello associato. Il suddetto processo di transizione è articolato nelle seguenti fasi temporali: a) entro il Centro Operativo Intercomunale; b) entro il Piano di Protezione Civile dell'unione, che potrà essere approvato per stralci successivi in modo da poterne dare piena e progressiva operatività; c) entro il piena integrazione delle attività di protezione civile nell'unione. Le proposte operative relative ai punti sopra evidenziati saranno sottoposte all'approvazione della Giunta dell'unione. Per l'attuazione di tale processo verrà costituito un gruppo di lavoro numericamente e professionalmente adeguato, coordinato dal responsabile del Servizio di Protezione Civile dell'unione. Articolo 4 ORGANIZZAZIONE UFFICI E SERVIZI Il sistema locale integrato di protezione civile ha sede centrale presso la sede dell Unione dei Comuni montani dell Alta Val Trebbia. La gestione della funzione di protezione civile viene assegnata all Ufficio di protezione civile dell Unione di cui all art. 1 comma 2, ovvero ad una struttura appositamente individuata nell'ambito dell'organizzazione funzionale dell'unione, facente capo all'area Vigilanza / Polizia Locale. Articolo 5 AZIONI DI MONITORAGGIO La Giunta dell'unione è l organo di indirizzo e di governo per la realizzazione degli obiettivi e delle

8 finalità di cui agli articoli 1 e 2 del presente atto. La Giunta svolge i seguenti compiti: stabilisce e monitora gli indirizzi e gli obiettivi per la gestione associata della funzione di protezione civile, nonché le relative tempistiche di attuazione secondo quanto previsto all art. 3; definisce ed approva il piano annuale per la gestione di tali funzioni e il relativo piano finanziario; vigila e controlla sull espletamento delle stesse funzioni e verifica il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità di cui agli articoli 1 e 2. Articolo 6 RAPPORTI FINANZIARI Ferma restando quanto previsto dagli artt. 27 ss. dello Statuto dell Unione (Titolo V Ordinamento Finanziario), gli oneri per la gestione associata sono a carico dell'unione. Le spese riguardanti il personale dedicato, l acquisto di beni, le prestazioni di servizi anche da parte di altro personale eventualmente utilizzato per lo svolgimento della funzione, ed altre necessità, non finanziate con entrate proprie dell Unione, verranno ripartite in base alle quote dei singoli Comuni riportate nella tabella di cui all art. 11 dello Statuto (voto ponderato). Annualmente, in tempo utile per la relativa allocazione nel bilancio dell'unione e dei singoli Comuni, viene adottato un piano finanziario, ove sono preventivate le entrate e stanziate le spese correnti e/o di investimento da effettuare per l anno di riferimento, nonché la spettanza o ripartizione delle stesse fra gli Enti aderenti. La Giunta dell'unione adotta altresì ogni eventuale modifica ai criteri di riparto stabiliti, che dovrà essere ratificata dal Consiglio dell'unione. Articolo 7 CONTROVERSIE Le controversie tra i Comuni e l'unione per i servizi e le funzioni di cui alla presente convenzione, sia relativi ad atti che a comportamenti amministrativi, saranno esaminati nell'ambito della Giunta dell'unione. Articolo 8 DISPOSIZIONI FINALI - RINVIO Per quanto non espressamente previsto nella presente Convenzione, si rinvia a quanto previsto dall Atto Costitutivo e dallo Statuto dell Unione, nonché alle norme in materia. Il Presidente dell Unione (Bruno Pepi) Il Sindaco di Rovegno Bruno Pepi..

9 Il Sindaco di Fontanigorda Margherita Asquasciati Il Sindaco di Montebruno Mirko Bardini Il Sindaco di Propata Renato Cogorno Il Sindaco di Gorreto Sergio Giancarlo Capelli Il Sindaco di Fascia Elvio Varni Il Sindaco di Rondanina Giovanni Gualberto Mangiarotti....

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