Elezioni Regionali e ripartizione dei Seggi. n. 17/giugno Centro Studi

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Elezioni Regionali e ripartizione dei Seggi. n. 17/giugno Centro Studi"

Transcript

1 Gabinetto del Presidente della Giunta Servizio Controllo Strategico e Statistica n. 17/giugno 2010 Centro Studi Elezioni Regionali 2010 Analisi del voto e ripartizione dei Seggi

2 Gabinetto del Presidente della Giunta Servizio Controllo Strategico e Statistica ELEZIONI REGIONALI 2010 ANALISI DEL VOTO E RIPARTIZIONE SEGGI 1

3 2

4 Sommario 1. Premessa. 2. Scheda di sintesi.. 3. Il sistema elettorale regionale.. 4. Analisi del voto elettorale del 28 e 29 marzo Affluenza e Partecipazione Risultati complessivi a livello regionale Risultati complessivi a livello provinciale Statistiche al dettaglio comunale Ulteriori approfondimenti e differenze tra coalizioni Personalizzazione del voto 5.1. Voto al presidente Utilizzo del voto di preferenza.. 6. Procedimento di ripartizione seggi. 6.1 Efficacia della legge elettorale.. 7. Appendice.. 8. Fonti normative. 9. Bibliografia. 10. Collana Maggio

5 4

6 1. Premessa In occasione di altri eventi elettorali, il Centro Studi dell Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha analizzato e commentato i risultati elettorali, avvalendosi anche delle elaborazioni statistiche del Servizio Controllo Strategico e Statistica della Giunta regionale. La collaborazione con Enti, Servizi o Istituti di ricerca, rientra tra gli obiettivi prioritari del Centro Studi, per evitare una duplicazione di competenze e favorire scambi di professionalità a costo zero. Nel caso specifico, la collaborazione tra il Servizio Statistico e il Centro Studi è stato, di recente, tradotto in un vero e proprio protocollo d intesa tra i due settori. Pertanto, rispetto alle precedenti esperienze, la presente analisi del voto elettorale, riguardante le elezioni regionali del 2010, è stata realizzata in totale collaborazione col Servizio Statistico. Inoltre, diversamente dalle passate analisi elettorali, oltre alle mappe analitiche territoriali, sono stati introdotti grafici e diagrammi di flusso, commentati con l ausilio di una nuova rappresentazione tabellare sinottica dei risultati elettorali e di ripartizione dei seggi. Infine, corre l obbligo di ringraziare l immutata disponibilità del Ministero degli Interni che, anche in questa occasione, ha fornito i dati elettorali che, riaggregati ed elaborati, sono stati utilizzati in questa indagine. Per concludere, le attività d indagine più significative, realizzate e sviluppate in questa occasione, riguardano l affluenza alle urne, i dati elettorali, l assegnazione dei seggi e la 5

7 rappresentazione dei risultati in cartogrammi e diagrammi semplificati. Più in particolare gli argomenti trattati hanno riguardato le seguenti attività di indagine: Analizzare l affluenza della tornata elettorale; Esaminare i dati elettorali ai vari livelli (regionale, provinciale e comunale); Descrivere le operazioni di calcolo che hanno portato all assegnazione dei seggi ed alla composizione della nuova Assemblea Legislativa regionale; Creare dei cartogrammi relativi ai singoli partiti per evidenziarne la consistenza a livello comunale. Analizzare in dettaglio le preferenze dei candidati eletti e di quelli che hanno riscosso maggiori consensi. gv 6

8 2. Scheda di sintesi Così come anticipato in premessa, l analisi del voto elettorale e della ripartizione dei seggi, riassume finanche al dettaglio comunale, i risultati elettorali delle varie liste che hanno partecipato alla competizione elettorale regionale del Sintetizzare e presentare, con obiettività, i risultati della tornata elettorale, non è sempre un compito scontato, soprattutto per il consapevole rischio di fornire valutazioni soggettive o non confacenti la realtà. L obiettivo di questa indagine, pertanto, è stato quello di creare un quadro generale e dettagliato di quanto è accaduto a fine marzo, senza incorrere in libere interpretazioni, ma basandosi solo sull analisi statistica dei risultati elettorali regionali. Per prima cosa, si è ritenuto utile riproporre, in modo sintetico ma esaustivo, i tratti salienti della legge elettorale che governa le Elezioni Regionali della Regione Emilia- Romagna. Successivamente, sono stati esaminati, nel dettaglio, i livelli di partecipazione al voto degli elettori emiliano - romagnoli ed i risultati elettorali dei vari partiti. A tal fine, l analisi è stata condotta su base regionale e provinciale, con qualche approfondimento a livello comunale. Inoltre, sono stati proposti alcuni cartogrammi con la funzione di mettere in evidenza anche graficamente, la consistenza e le peculiarità territoriali dei singoli partiti, nonché le differenze tra le diverse coalizioni. Una parte della ricerca, invece, è stata dedicata alle preferenze dei candidati nelle liste, con l obiettivo di testare la personalizzazione del voto e misurare l apporto dei singoli partecipanti alla competizione elettorale, in rapporto al peso delle singole liste. 7

9 Un capitolo della ricerca è stato dedicato interamente alla descrizione dei conteggi, ha il compito di illustrare le varie fasi del meccanismo elettorale, finalizzato alla corretta ripartizione dei seggi per le varie liste. Infine, è presente in Appendice una ripartizione tabellare delle preferenze, assegnate ai candidati che hanno raccolto i maggiori consensi nelle rispettive province. 8

10 3. Il sistema elettorale regionale La normativa, che ha disciplinato l'elezione per il rinnovo dell Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna del 2010, è contenuta nell articolo 53 della Legge regionale n 24 del 22 Dicembre Tale norma dispone l applicazione della Legge n 108 del 1968, della Legge n 43 del 1995, che ha introdotto delle modifiche al testo originale, e dell articolo 5 della Legge costituzionale n 1 del In base all'articolo 1 della legge n 43 del 1995 i quattro quinti (pari all'80%) dei Consiglieri regionali sono eletti sulla base di liste provinciali concorrenti e secondo il metodo previsto dalla legge n 108 del Sempre in base allo stesso articolo 1 della legge n 43 del 1995, la restante quota di un quinto (pari al 20%) dei Consiglieri regionali, è eletta con il sistema maggioritario, sulla base di liste regionali (detti "listini") concorrenti. L'articolo 5 della legge costituzionale n 1 del 1999, invece, ha poi previsto che il candidato alla Presidenza della Regione sia identificato nel capolista della lista regionale (o listino). Sempre per effetto del citato articolo 5 della legge costituzionale n 1 del 1999, entrano a far parte dell Assemblea legislativa regionale, il candidato Presidente che consegue il maggior numero di voti validi in ambito regionale (che sarà poi eletto Presidente della Giunta regionale) e il candidato Presidente che consegue il numero di voti immediatamente inferiore. 9

11 Determinazione e ripartizione del numero di Consiglieri Il numero dei componenti l Assemblea legislativa regionale, in armonia con quanto previsto dall'articolo 29, comma 2 dello Statuto della Regione Emilia-Romagna, è fissato in 50 Consiglieri regionali. Sono adottati dal Presidente della Giunta regionale il decreto di indizione delle elezioni e quello di assegnazione dei seggi alle singole circoscrizioni di cui, rispettivamente, all'articolo 3, comma 4 e all'articolo 2, comma 3 della legge n 108 del La ripartizione dei seggi tra le circoscrizioni provinciali deve essere effettuata dividendo il numero dei residenti della Regione per il numero dei seggi spettanti e assegnando i seggi in proporzione alla popolazione di ogni provincia, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti (tabella 3.1). In pratica: Tabella Ripartizione dei seggi N. seggi pieni Resti Totale seggi Piacenza Parma Reggio Emilia Modena Bologna Ferrara Ravenna Forli'-Cesena Rimini Emilia-Romagna I valori assegnati alle singole province sono determinati dal seguente rapporto proporzionale: 10

12 Popolazione Provinciale x 40 Consiglieri Popolazione regionale Liste dei candidati e collegamenti: gruppi di liste e coalizioni La presentazione della lista regionale (o listino ) è regolata dall articolo 1, comma 3, della legge n 43 del 1995, mentre la presentazione delle liste provinciali è regolata dall articolo 9 della legge n 108 del Una lista regionale, inoltre, deve essere collegata ad almeno un gruppo di liste provinciali (e viceversa) e deve avere presentato candidature in almeno metà delle circoscrizioni provinciali. Inoltre, sempre secondo l articolo 1 della legge n 43 del 1995, più liste provinciali possono essere collegate ad una sola lista regionale. Nell assegnazione dei seggi si tiene conto delle liste che hanno lo stesso contrassegno e che fanno parte di un "gruppo di liste" o "gruppi di liste". In sostanza, più gruppi di liste collegate ad una stessa lista regionale e a uno stesso candidato Presidente costituiscono una coalizione. Voto, scheda e preferenze L articolo 2 della legge n 43 del 1995 prevede che si possano esprimere due voti sull unica scheda valida, sia per le liste provinciali, sia per le liste regionali. Se l elettore esprime un 11

13 unico voto per la lista provinciale, esso si estende anche alla lista regionale. Sempre secondo il citato articolo 2, è possibile votare anche una lista regionale non collegata alla lista provinciale (cosiddetto voto "disgiunto"). Secondo quanto previsto dallo stesso articolo 2 e dall articolo 13 della legge n 108 del 1968, si può altresì esprimere un solo voto di preferenza per uno dei candidati della sola lista provinciale proporzionale. Sul "listino", che rappresenta la lista maggioritaria regionale, non è possibile, invece, esprimere preferenze e l'ordine dei candidati resta dunque quello della presentazione. L assegnazione dei seggi L'assegnazione dei seggi avviene attraverso un complesso procedimento finalizzato dalla normativa ad assicurare una maggioranza congrua (e variabile) allo schieramento o alla lista vincente. Questo procedimento si sviluppa in fasi successive. L assegnazione del seggio del Presidente e del "Capo dell'opposizione" Come già detto in precedenza, in virtù della legge costituzionale n 1 del 1999, che ha modificato il Titolo V della Costituzione articolo 5, viene eletto Presidente della Giunta regionale il candidato che ha conseguito più voti validi in ambito regionale. La stessa norma costituzionale prevede altresì che il candidato alla stessa carica, che ha conseguito un numero di voti validi immediatamente inferiore, venga eletto Consigliere regionale, secondo un meccanismo di riserva di un seggio, finanche aggiuntivo. 12

14 L assegnazione dei 4/5 dei seggi alle liste provinciali I 4/5 dei seggi (pari all 80%) dei consiglieri regionali sono assegnati con sistema proporzionale, sulla base delle liste elettorali provinciali. L'assegnazione dei seggi proporzionali è effettuata con lo stesso metodo che, fin dalle prime elezioni dei Consigli della Regioni a statuto ordinario, ha disciplinato l'assegnazione di tutti i seggi. Con il meccanismo dell articolo 7 della legge n 43 del 1995, i gruppi di liste provinciali che nel loro complesso abbiano ottenuto meno del 3% dei voti validi su base regionale, non sono ammessi all'assegnazione dei seggi. Si prescinde dalla percentuale di voti ottenuti, se sono collegati ad una lista regionale (listino) che ha ottenuto più del 5% dei voti. I seggi assegnati alle liste nelle varie circoscrizioni andranno poi assegnati ai candidati che hanno ottenuto più preferenze (come cifra individuale). Il restante 1/5 dei seggi è attribuito attraverso i risultati delle liste regionali. L assegnazione del "listino" pari a 1/5 dei seggi su base regionale Come già anticipato, dopo l assegnazione dei 4/5 dei seggi totali, si procede all'assegnazione del restante 1/5 dei seggi (comunemente definito premio di maggioranza), corrispondenti al 20% del totale. Si procede all assegnazione, determinando la cifra elettorale regionale di ciascun gruppo di liste e il totale dei seggi assegnati alle liste provinciali collegate a ciascuna lista regionale (listino). Il meccanismo di assegnazione prevede le seguenti 2 ipotesi possibili: 13

15 - Prima ipotesi - Metà del listino allo schieramento già maggioritario La prima ipotesi si verifica quando il gruppo di liste collegate alla lista regionale vincente raggiunge un risultato elettorale pari o superiore al 50% dei seggi totali. In questo caso, alla lista regionale vincente viene attribuita solo la metà della quota maggioritaria (pari al 10% dei seggi). Conseguire una maggioranza di seggi in Assemblea, maggiore cioè del 50%, presuppone un eccellente risultato di voti validi. Tale evento, in presenza di scenari elettorali di forze equamente distribuite, può considerarsi comunque poco frequente. I seggi spettanti alla lista vincente come quota maggioritaria, sono attribuiti ai soli candidati che formano il listino. L ordine di presentazione del listino non può essere modificato o cambiato: non è alterabile. Il restante 10% (cioè la metà dei seggi in quota maggioritaria) viene attribuito proporzionalmente alle altre liste non collegate alla lista regionale vincente, utilizzando il quoziente derivante dalle cifre elettorali, fratto il numero dei seggi, ai sensi dell articolo 15, comma 13, numero 3), della legge n 108 del Seconda ipotesi - Tutto il listino allo schieramento vincente ma non già maggioritario La seconda ipotesi si verifica quando il gruppo di liste collegate alla lista regionale vincente non ha raggiunto la maggioranza dei seggi totali, assegnati all Assemblea regionale. In questo caso, alla lista vincente viene attribuita tutta la quota 14

16 maggioritaria (pari al 20% dei seggi). Alle altre liste non viene attribuito nulla. Dopo l attribuzione della quota maggioritaria, non necessariamente viene garantita alla lista vincente (e alle liste collegate) una maggioranza nell Assemblea regionale. Può succedere che, se la lista vincente abbia ottenuto meno del 30% dei seggi totali assegnati all Assemblea, l'attribuzione dell'intera quota maggioritaria (pari al 20% dei seggi) non garantisca il raggiungimento di una maggioranza assembleare. Nel caso in cui si verifichi questa seconda ipotesi, l articolo 15, comma 13, numero 8, della legge n 108 del 1968, prevede una procedura atta a verificare se la lista regionale vincente abbia conseguito almeno il 40% dei voti (di tutte le liste regionali). Le ipotesi possibili sono due: caso in cui abbia raggiunto il 40% dei voti e caso in cui non abbia raggiunto il 40 % dei voti. Nel caso in cui la lista regionale vincente abbia raggiunto il 40% dei voti, va verificato se essa dispone di almeno il 60% dei seggi totali assegnati all Assemblea. Se dispone di tale maggioranza non vi sono ulteriori operazioni da fare. Se non dispone di tale maggioranza, allora le viene attribuita una quota aggiuntiva di seggi tale da portarla al 60% dei seggi totali dell Assemblea così integrata, con arrotondamento all unità inferiore. Detti seggi sono ripartiti tra i gruppi di liste collegate. Nel caso in cui la lista regionale vincente non abbia raggiunto il 40% dei voti, va verificato se essa dispone di almeno il 55% dei seggi totali assegnati all Assemblea. Se dispone di tale maggioranza non vi sono ulteriori operazioni da fare. Se non dispone di tale maggioranza, allora le viene attribuita una quota aggiuntiva di seggi tale da portarla appunto al 55% dei seggi totali dell Assemblea così integrata, con arrotondamento 15

17 all unità inferiore. Detti seggi sono ripartiti tra i gruppi di liste collegate. In altre parole: alla lista vincente valutata meno rappresentativa, perché non ha ottenuto il 40% dei voti, viene garantito il 55% dei seggi totali; alla lista vincente valutata ampiamente rappresentativa, perché ha ottenuto il 40% dei voti ed oltre, viene garantito il 60% dei seggi totali. Il seguente diagramma riassume e chiarisce il sistema di attribuzione dei seggi fin qui descritto. 16

18 Conteggio totale voti validi per ogni lista sui quali svolgere le successive operazioni Consiglieri eletti con il sistema proporzionale nei collegi circoscrizionali CLAUSOLE DI SBARRAMENTO: Individuazione delle liste circoscrizionali che superano il 3% e delle liste regionali che superano il 5%. Non rientra nell assegnazione dei seggi una lista circoscrizionale che ha meno del 3% e non è collegata ad una lista regionale con più del 5%. CALCOLO DEI QUOZIENTI ELETTORALI CIRCOSCRIZIONALI e ASSEGNAZIONE DEI SEGGI NELLE CIRCOSCRIZIONI Conteggio dei seggi non attribuiti e dei voti residuali di ciascuna lista circoscrizionale Consiglieri eletti con il sistema proporzionale nel collegio unico regionale -NUMERO DI SEGGI DA ATTRIBUIRE NEL COLLEGIO UNICO REGIONALE; -CALCOLO TOTALE DEI VOTI RESIDUALI DI TUTTE LE LISTE CIRCOSCRIZIONALI AVENTI LO STESSO CONTRASSEGNO; -CALCOLO DEL QUOZIENTE ELETTORALE REGIONALE -ASSEGNAZIONE DEI SEGGI AI GRUPPI DI LISTE IN BASE AL QUOZIENTE ELETTORALE REGIONALE; -ASSEGNAZIONE DEI SEGGI RIMANTI FINO AD ARRIVARE AL NUMERO DI 40 IN BASE AI MAGGIORI RESTI; -E ELETTO DI DIRITTO ALLA CARICA DI CONSIGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE CHE HA CONSEGUITO IL NUMERO DI VOTI VALIDI IMMEDIATAMENTE INFERIORE A QUELLO DEL PRESIDENTE ELETTO 17

19 -Graduatoria dei voti delle liste regionali -Proclamazione del Presidente della Giunta Regionale; -Verifica del numero dei seggi assegnati alle liste circoscrizionali collegate alla lista regionale del Presidente eletto. Elezione del Presidente della Giunta I seggi sono pari o superiori al 50% del totale (25)? SI Vengono eletti solo i primi 5 candidati della lista regionale del Presidente. I rimanenti 5 seggi sono ripartiti fra le liste circoscrizionali non collegate al Presidente. NO Vengono eletti i 10 candidati della lista regionale del Presidente La lista regionale vincente ha ottenuto almeno il 40% dei voti validi? SI NO Premio di maggioranza Il numero totale dei seggi della lista regionale e delle liste circoscrizionali collegate è almeno il 60% dei 50 seggi totali (30)? Il numero totale dei seggi della lista regionale e delle liste circoscrizionali collegate è almeno il 55% dei 50 seggi totali? SI NO SI NO Non si assegna premio di maggioranza Si assegnano ulteriori seggi alle liste circoscrizionali collegate fino ad arrivare al 60% dei seggi totali Non si assegna premio di maggioranza Si assegnano ulteriori seggi alle liste circoscrizionali collegate fino ad arrivare al 55% dei seggi totali 18

20 4. Analisi del voto elettorale del 28 e 29 Marzo 2010 Questo capitolo si propone di analizzare l affluenza e la partecipazione degli elettori alla competizione elettorale, i risultati complessivi a livello regionale e provinciale, di produrre statistiche al dettaglio comunale e di sviluppare alcuni approfondimenti sulle differenze fra le coalizioni presenti alla tornata elettorale. 4.1 Affluenza e partecipazione Le Elezioni del 28 e 29 Marzo 2010, per eleggere i rappresentanti all Assemblea Legislativa della Regione Emilia- Romagna, hanno interessato poco più di 3 milioni e 460 mila elettori emiliano-romagnoli, con una percentuale dei votanti di poco superiore al 68%. La prima cosa importante da sottolineare è che, a questa tornata elettorale, hanno preso parte i 7 comuni dell Alta Val Marecchia (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabili, San Leo, Sant Agata Feltria e Tolomello) che, fino a mese di Dicembre 2009, facevano parte della Regione Marche. I 7 comuni dell Alta Val Marecchia, infatti, dopo un referendum confermativo, sono entrati a far parte della Provincia di Rimini, a discapito di quella di Pesaro-Urbino. I primi dati significativi, illustrati nelle tabelle successive, relative al livello di partecipazione per provincia e per comune, evidenziano che: Ravenna risulta la provincia con la partecipazione più elevata, seguita dalla triade Reggio nell Emilia, Modena e Bologna; Rimini, Parma e Piacenza sono le province con minore partecipazione; Solo il 4% dei comuni ha un affluenza minore del 50%; 19

21 Poco più del 5% dei comuni registrano un affluenza superiore al 75%; La percentuale dei voti non validi sul totale dei votanti è simile in tutte le province ed è sempre compresa tra il 2% ed il 3%; Solo in 14 comuni si registra una percentuale di voti non validi superiore al 5%; Il numero delle schede nulle è sempre maggiore di quello delle bianche, in alcuni casi, addirittura, è superiore al doppio. Una particolarità caratterizza la Regione Emilia- Romagna: l affluenza nelle varie province differisce di poco. Infatti, il differenziale in termini positivo-negativo, rispetto alla media regionale, non supera mai i 6 punti percentuali. Se si analizza, invece, il risultato elettorale su tutto il territorio regionale al dettaglio comunale risulta che, nell ultima tornata elettorale, nessun Comune ha registrato una percentuale dei votanti superiore all 80% degli aventi diritto. Questo è un evento straordinario. Infatti, non si era mai registrata una tale disaffezione al voto. Tabella 4.1 Partecipazione elettorale per Provincia, Elezioni Regionali ELETTORI VOTANTI AFFLUENZA (%) SCHEDE BIANCHE SCHEDE NULLE VOTI NON VALIDI (%) VOTI VALIDI LISTE REGIONALI VOTI VALIDI LISTE PROVINCIALI Bologna , , Ferrara , , Forlì-Cesena , , Modena , , Parma , , Piacenza , , Ravenna , , Reggio Emilia , , Rimini , , Emilia-Romagna , ,

22 Tabella 4.2 Affluenza Distribuzione di frequenza per comune Affluenza (%) N. di comuni % di comuni meno del 50% 14 4,0 fra il 50% e il 60% 36 10,3 fra il 60% e il 65% 79 22,7 fra il 65% e il 70% ,0 fra il 70% e il 75% 86 24,7 maggiore o uguale del 75% 18 5,2 Totale ,0 Tabella 4.3 Voti non validi Distribuzione di frequenza per comune Voti validi/voti espressi (%) N. di comuni % di comuni meno del 2% 33 9,5 fra il 2% e il 3% ,6 fra il 3% e il 4% 91 26,1 fra il 4% e il 5% 20 5,7 maggiore o uguale del 5% 14 4,0 Totale ,0 Il cartogramma 4.1 mette in evidenza le peculiarità comunali della partecipazione degli elettori. Da esso si evidenzia che: I Comuni con una percentuale di votanti inferiore al 50% sono 14, tutti appartenenti all Appennino parmense - piacentino, di piccole - medie dimensioni e con molti residenti all estero. Alcuni di questi, addirittura, registrano percentuali inferiori al 40%; I comuni con le percentuali più elevate sono prevalentemente quelli che hanno dovuto rinnovare anche l amministrazione comunale, fatta eccezione per Comacchio che ha registrato una percentuale di votanti pari al 70%; Le percentuali maggiori si rilevano nei comuni della prima periferia di Bologna, a Modena e in molti comuni della bassa modenese, in alcuni comuni dell Appennino Reggiano, in molti comuni della Bassa del Reggiano, in alcuni comuni dell Appennino forlivese e nei comuni compresi tra Comacchio, Faenza e Ferrara. 21

23 Cartogramma 4.1 Affluenza per comune Sempre nelle consultazioni elettorali del 2010, tra i 348 Comuni della Regione, si ricavano le seguenti considerazioni: Comuni (di cui 5 capoluoghi di Provincia - Bologna, Ferrara, Parma, Piacenza e Rimini-) hanno avuto una percentuale superiore alla media regionale (68,1%); Comuni (di cui 5 capoluoghi di provincia - Cesena, Forlì, Ravenna, Modena e Reggio nell Emilia-) hanno registrato una percentuale di votanti inferiore alla media regionale. 22

24 4.2. Risultati complessivi a livello regionale Prima di illustrare l analisi dei risultati elettorali complessivi a livello regionale, è opportuno evidenziare la diversa valutazione che i politologi danno alle consultazioni elettorali. Più esattamente, le elezioni europee sono definite dai politologi consultazioni di secondo ordine, perché ritenute distanti dai cittadini, che esercitano, quindi, un voto più libero, col cuore o di appartenenza (a tal proposito, si suggerisce la lettura del volume n. 9 della Collana del Centro Studi). Ebbene, anche le elezioni regionali, come le europee, diversamente dalle elezioni politiche, rientrano fra le consultazioni di secondo ordine, ossia sono considerate nella percezione comune degli elettori, meno importanti e, quindi, meno coinvolgenti. A differenza delle Europee, però, il voto risente della scelta diretta dei governatori, che tende a far polarizzare il voto, soprattutto per quel che concerne le liste regionali. Pertanto, rispecchiando tale assunto, i voti ai candidati governatori diversi dal Centro Sinistra e dal Centro Destra, hanno superato di poco il 10%. Si è assistito, infatti, ad una sostanziale scelta di campo, in cui vengono premiati sopratutto gli schieramenti che possono realmente governare. In questo caso, fa eccezione la performance della lista BeppeGrillo.it che ha ottenuto un risultato straordinario, soprattutto in rapporto alla propria consistenza nelle altre Regioni italiane. 23

25 I risultati del 2010, in linea con il 2009, tendono a confermare la polarizzazione del voto, ma permane e si rafforza la tendenza dei partiti più grandi, di maggioranza e di opposizione, verso una continua perdita di consensi, soprattutto in valore assoluto. Chi ne ha tratto maggiore vantaggio sono i cosiddetti partner di coalizione e/o l astensione al voto. La tabella seguente evidenzia detti assunti. Tabella Elezioni regionali, voti validi e percentuali Voti validi % Partito Democratico ,6 Di Pietro-Italia dei Valori ,4 Rifondazione Comunista-Sinistra Europea- Comunisti Italiani ,8 Sinistra Ecologia Libertà-Federazione Verdi ,8 Partito Pensionati ,3 Totale ,9 Vasco Errani- Centro-Sinistra per l'emilia-romagna ,1 Il Popolo della Libertà ,6 Lega Nord ,7 La Destra- Autonomia per l'emilia-romagna ,1 Totale ,3 Anna Maria Bernini- Per l'emilia-romagna ,7 Movimento 5 stelle beppegrillo.it ,0 Giovanni Favia- Movimento 5 stelle beppegrillo.it ,0 Unione di Centro ,8 Gian Luca Galletti- Unione di Centro ,2 Anche in questa occasione, si è riconfermata la cosiddetta semplificazione partitica; vale a dire la riduzione del numero di liste partecipanti alla competizione elettorale. Solo 4 liste regionali e solo 10 circoscrizionali, delle quali 2 presenti solo in qualche circoscrizione. 24

26 4.3. Risultati complessivi a livello provinciale. In questo paragrafo si analizzano i risultati complessivi su base provinciale, sia per le liste regionali, sia per le liste circoscrizionali, con l ausilio di tabelle e cartogrammi. Le tabelle 4.5 e 4.6 seguenti riportano i dati in valore assoluto e in valore percentuale dei voti validi alle liste regionali e circoscrizionali, mentre i cartogrammi rappresentano graficamente le percentuali di voto a livello provinciale Liste regionali Le seguenti quattro liste erano presenti alla competizione elettorale regionale 2010: Centro-Sinistra per l Emilia-Romagna Per l Emilia-Romagna Movimento 5 Stelle beppegrillo.it Unione di Centro Le liste sono di seguito commentate e rappresentate tramite cartogrammi grazie ai quali si percepisce immediatamente come la consistenza dei singoli partiti vari da provincia a provincia 25

27 Centro Sinistra per l Emilia-Romagna La lista regionale Centro-Sinistra per l Emilia-Romagna, con capolista e candidato governatore l uscente Presidente Vasco Errani, supera il 55% dei consensi solo in tre province (Bologna, Ravenna e Reggio nell Emilia), mentre non arriva a superare il 50% dei voti validi nelle province di Piacenza (dove è addirittura sotto la soglia del 45%), Parma, Ravenna, Forlì - Cesena e Rimini. La provincia di Modena si attesta fra il 50% e il 55%. Cartogramma 4.2: Centro-Sinistra per l Emilia-Romagna 26

28 Per l Emilia-Romagna La lista regionale Per l Emilia-Romagna, con capolista e candidato governatore Anna Maria Bernini, non raggiunge mai il 50% dei consensi, ma presenta valori molto alti, superiori al 45%, nella provincia di Piacenza. Inoltre, registra un risultato soddisfacente (fra il 40% e il 45%) nelle province di Parma, Ferrara e Rimini, mentre nelle province di Reggio nell Emilia, Bologna e Ravenna non arriva al 35% dei consensi. Cartogramma 4.3: Per l Emilia-Romagna 27

29 Movimento 5 Stelle beppegrillo.it La lista regionale Movimento 5 Stelle beppegrillo.it è senza ombra di dubbio l outsider (cioè una lista con poche probabilità di vittoria che si impone con un risultato sorprendente) di questa tornata elettorale, con candidato governatore Giovanni Favia. Alla prima partecipazione ad una competizione regionale, supera l 8% dei consensi nelle province di Bologna e di Rimini, e ottiene un risultato compreso fra il 6% e l 8% in tutte le altre province, tranne Piacenza e Ferrara dove rimane sotto la soglia del 6%. Cartogramma 4.4: Movimento 5 stelle beppegrillo.it 28

30 Unione di Centro L ultima lista regionale in lizza, Unione di Centro, con candidato presidente Gian Luca Galletti, ottiene più del 4,5% dei voti validi solamente nella provincia di Modena. Tranne che per le province di Parma, Ferrara, e Rimini, dove la performance è sotto la soglia del 4%, nel resto delle province essa oscilla fra il 4% e il 4,5%, mostrando, in generale, una grande stabilità nel territorio. Cartogramma 4.5: Unione di Centro 29

31 Liste circoscrizionali Terminata l analisi relativa alle liste regionali, si è proceduto ad analizzare e misurare le potenzialità e i risultati delle liste circoscrizionali e, a tale scopo, è stato evidenziato che: Il Partito Democratico supera il 40% dei consensi solo in 4 Province (Bologna, Modena, Ravenna e Reggio nell Emilia), mentre non arriva a 1/3 dei voti validi nella provincia più a Nord della Regione (Piacenza) e lo supera a stento nella provincia più a Sud della Regione (Rimini). Infine, rispetto alla media percentuale regionale, pari al 40,6% dei consensi, 4 province sono al di sopra di detta percentuale (Bologna, Modena, Ravenna e Reggio nell Emilia) e 5 al di sotto (Ferrara, Forlì- Cesena, Parma, Piacenza, Rimini). Il Popolo della Libertà presenta valori molto alti nelle due province estreme della Via Emilia (Piacenza e Rimini), registra un risultato più che soddisfacente a Ferrara, mentre a Reggio nell Emilia si ferma solo al 18,7% dei consensi. Rispetto alla media percentuale regionale, pari al 24,6%, cinque province sono al di sopra (Ferrara, Forlì-Cesena, Parma, Piacenza e Rimini), le restanti quattro sono al di sotto. La Lega Nord supera ormai il 12% dei consensi in tutte le province tranne Bologna e Rimini dove si ferma rispettivamente al 9,6% e al 10,5%. Si attesta al 22% nella provincia di Piacenza, in linea con molte province lombarde. L Italia dei Valori ottiene risultati considerevoli nelle province di Bologna e Reggio nell Emilia, mentre non decolla a Ferrara. In tre province (Bologna, Rimini e Reggio nell Emilia) supera la media regionale del 7,2% dei consensi; mentre nelle restanti province è sotto tale media. Rifondazione Comunista-Sinistra Europea-Comunisti Italiani non presenta grandi variazioni percentuali tra le nove province. In 7 province (Ferrara, Forli-Cesena, Parma, 30

32 Piacenza, Ravenna Reggio nell Emilia e Rimini) presenta valori al di sopra della media regionale del 2,8%, nelle restanti province (Bologna e Modena) si attesta attorno al 2%. Sinistra e Libertà-Federazione dei Verdi, ottiene un ottimo risultato nella provincia di Bologna dove raggiunge il 2,4% dei voti, mentre nelle altre province si differenzia di poco rispetto alla media regionale dell 1,8%. Le province di Ferrara e Piacenza registrano le percentuali più negative. Il Partito dei Pensionati è presente solo nella provincia di Ferrara dove fa registrare un 1,2% e nella provincia di Modena (0,9%). La Destra-Autonomia per l Emilia-Romagna si è presentata solo nella provincia di Ferrara dove ha fatto registrare lo 0,9%. Le liste provinciali del Movimento 5 stelle beppegrillo.it, non si discostano di molto dai risultati evidenziati e già analizzati dalla stessa lista a livello regionale. Si registra comunque un gap negativo di circa un punto percentuale in ciascuna provincia. Lo stesso discorso vale per le liste provinciali dell Unione di Centro, il cui divario fra liste provinciali e lista regionale è ancora inferiore. 31

33 Tabella 4.5: Elezioni regionali, voti validi per provincia Bologna Ferrara Forlì- Cesena Modena Parma Piacenza Ravenna Reggio Emilia Rimini Partito Democratico Di Pietro-Italia dei Valori Rifondazione Comunista- Sinistra Europea- Comunisti Italiani Sinistra Ecologia Libertà- Federazione Verdi Partito Pensionati Totale Vasco Errani- Centro-Sinistra per l'emilia-romagna Il Popolo della Libertà Lega Nord La Destra- Autonomia per l'emilia-romagna Totale Anna Maria Bernini- Per l'emilia-romagna Movimento 5 stelle beppegrillo.it Giovanni Favia- Movimento 5 stelle beppegrillo.it Unione di Centro Gian Luca Galletti- Unione di Centro

34 Tabella 4.6: Elezioni regionali, percentuali per provincia Bologna Ferrara Forlì- Cesena Modena Parma Piacenza Ravenna Reggio Emilia Rimini Partito Democratico 43,0 38,8 39,1 43,0 35,3 30,4 44,0 45,9 34,5 Di Pietro-Italia dei Valori 7,3 5,6 5,9 5,9 6,0 6,2 6,3 7,0 6,7 Rifondazione Comunista- Sinistra Europea- Comunisti Italiani Sinistra Ecologia Libertà- Federazione Verdi 2,3 2,9 3,0 2,1 3,8 3,2 2,9 3,3 3,0 2,4 1,4 1,7 1,6 1,5 1,1 1,9 1,8 1,7 Partito Pensionati - 1,2-0, Totale 55,0 49,9 49,7 53,5 46,7 40,8 55,1 57,9 45,8 Vasco Errani- Centro-Sinistra per l'emilia-romagna 55,2 49,9 49,8 53,5 47,5 41,2 55,2 57,8 46,2 Il Popolo della Libertà 23,9 28,5 26,8 21,2 25,6 29,4 22,9 18,7 33,3 Lega Nord 9,6 13,7 13,4 15,5 17,8 22,0 12,4 14,6 10,5 La Destra- Autonomia per l'emilia-romagna , Totale 33,5 42,2 40,2 36,8 44,3 51,3 35,2 33,2 43,8 Anna Maria Bernini- Per l'emilia-romagna 31,8 40,9 38,7 35,6 41,8 49,6 33,8 31,9 42,0 Movimento 5 stelle beppegrillo.it 7,5 4,4 6,3 5,5 5,7 4,2 5,7 5,3 7,3 Giovanni Favia- Movimento 5 stelle beppegrillo.it 8,7 5,3 7,1 6,4 6,9 5,1 6,7 6,2 8,3 Unione di Centro 4,0 3,5 3,9 4,2 3,3 3,6 3,9 3,6 3,1 Gian Luca Galletti- Unione di Centro 4,4 3,8 4,3 4,5 3,9 4,1 4,4 4,2 3,6 33

35 4.4. Statistiche al dettaglio comunale Questo paragrafo ha l obiettivo di analizzare i principali risultati delle liste regionali e circoscrizionali al dettaglio comunale, per i 348 comuni della Regione Emilia-Romagna, tramite tabelle e cartogrammi Liste regionali La lista regionale Centro-Sinistra per l Emilia-Romagna supera il 60% dei consensi in 32 comuni su 348, concentrati nella bassa reggiana e modenese, intorno a Bologna e nella provincia di Ferrara. I comuni, in cui invece registra meno voti, appartengono soprattutto alla provincia di Piacenza e alla zona appenninica: 4 con meno del 30% dei voti e 42 con una percentuale che va dal 30% al 40%. Tabella 4.7: Distribuzione di frequenza per comune Centro-Sinistra per l'emilia-romagna (%) N. di comuni % di comuni meno del 30% 4 1,1 fra il 30% e il 40% 42 12,1 fra il 40% e il 50% ,2 fra il 50% e il 60% ,4 maggiore o uguale del 60% 32 9,2 Totale ,0 34

36 Tabella 4.8: Percentuali di consensi più alti e più bassi COMUNI CON % MAGGIORI COMUNI CON % MINORI 1 CERIGNALE 74,53 FIUMALBO 24,16 2 ALFONSINE 69,68 BESENZONE 27,46 3 FABBRICO 69,07 CARPANETO PIACENTINO 28,17 4 CAMPEGINE 68,26 BARDI 29,57 5 CAVRIAGO 66,69 FARINI 30,01 Cartogramma 4.6: Centro-Sinistra per l Emilia-Romagna La lista regionale di Centro destra Per l Emilia-Romagna ottiene più del 60% dei consensi in soli 6 comuni, per lo più concentrati nella provincia di Piacenza. I risultati più confortanti si registrano in quasi tutti i comuni piacentini, in tutta la fascia montana e nella costa ferrarese, mentre in tanti comuni delle province di Reggio nell Emilia, Ravenna e Bologna, la coalizione non sfonda, anzi va piuttosto male. 35

37 Tabella 4.9: Distribuzione di frequenza per comune Per l'emilia-romagna (%) N. di comuni % di comuni meno del 30% 48 13,8 fra il 30% e il 40% ,8 fra il 40% e il 50% ,2 fra il 50% e il 60% 43 12,4 maggiore o uguale del 60% 10 2,9 Totale ,0 Tabella 4.10: Percentuali di consensi più alti e più bassi COMUNI CON % MAGGIORI COMUNI CON % MINORI 1 FIUMALBO 68,52 CERIGNALE 19,81 2 PREMILCUORE 62,30 CAMPEGINE 22,38 3 GORO 62,21 FABBRICO 22,38 4 BETTOLA 62,07 CAVRIAGO 23,00 5 FARINI 61,43 ALFONSINE 23,44 Cartogramma 4.7: Per l Emilia-Romagna 36

38 La lista regionale Movimento 5 stelle beppegrillo.it concentra i suoi consensi soprattutto in prossimità dei grandi centri urbani. I 29 comuni dove supera la percentuale del 9% dei voti appartengono, per la gran parte, alla provincia di Bologna e alla zona costiera riminese. Bene anche il modenese, meno tutta la zona dell Appennino. Tabella 4.11: Distribuzione di frequenza per comune Movimento 5 stelle beppegrillo.it (%) N. di comuni % di comuni meno del 3% 41 11,8 fra il 3% e il 5% 75 21,6 fra il 5% e il 7% ,1 fra il 7% e il 9% 67 19,3 maggiore o uguale del 9% 29 8,3 Totale ,0 Tabella 4.12: Percentuali di consensi più alti e più bassi COMUNI CON % MAGGIORI COMUNI CON % MINORI 1 MONTERENZIO 10,93 ZERBA 0,00 2 MONTESCUDO 10,85 CAMINATA 0,70 3 GRANAROLO DELL'EMILIA 10,22 FERRIERE 0,94 4 CASTENASO 10,21 CERIGNALE 0,94 5 MONTE SAN PIETRO 10,13 FARINI 1,28 37

39 Cartogramma 4.8: Movimento 5 stelle beppegrillo.it La lista regionale Unione di Centro distribuisce abbastanza uniformemente i propri consensi nel territorio. A testimonianza di ciò, il cartogramma successivo è prevalentemente arancio, poiché nel 62% dei comuni ottiene fra il 3% e il 5% dei voti validi. I comuni dove l UDC va meglio sono 29 (più del 7%) e si dispongono sulla fascia montana della Regione e nella zona della bassa modenese, nei pressi di Finale Emilia. 38

40 Tabella 4.13: Distribuzione di frequenza per comune Unione di Centro (%) N. di comuni % di comuni meno del 3% 34 9,8 fra il 3% e il 4% ,6 fra il 4% e il 5% 99 28,4 fra il 5% e il 7% 69 19,8 maggiore o uguale del 7% 29 8,3 Totale ,0 Tabella 4.14: Percentuali di consensi più alti e più bassi COMUNI CON % MAGGIORI COMUNI CON % MINORI 1 COLI 32,40 TORRIANA 1,59 2 TORNOLO 18,72 TALAMELLO 1,64 3 FINALE EMILIA 14,83 GEMMANO 2,01 4 VOGHIERA 11,31 CASTELLO DI SERRAVALLE 2,11 5 VILLA MINOZZO 10,82 LAGOSANTO 2,12 Cartogramma 4.9: Unione di Centro 39

41 Liste provinciali In 27 comuni, pari al 7,8% del totale dei comuni della Regione, il Partito Democratico ottiene più del 50% dei consensi. In quasi altrettanti comuni, concentrati soprattutto nell Appennino piacentino, non arriva, invece, al 25%. Tabella 4.15: Distribuzione di frequenza per comune Partito Democratico (%) N. di comuni % di comuni meno del 25% 26 7,5 fra il 25% e il 35% 97 27,9 fra il 35% e il 40% 63 18,1 fra il 40% e il 50% ,8 maggiore o uguale del 50% 27 7,8 Totale ,0 Tabella 4.16: Percentuali di consensi più alti e più bassi COMUNI CON % MAGGIORI COMUNI CON % MINORI 1 ALFONSINE 59,34 CERIGNALE 3,96 2 FABBRICO 58,72 BESENZONE 17,50 3 CONSELICE 55,96 FIUMALBO 18,24 4 FUSIGNANO 54,50 MORFASSO 18,60 5 ANZOLA DELL'EMILIA 54,23 COLI 19,41 40

42 Cartogramma 4.10: Partito Democratico L Italia dei Valori riscuote i maggiori consensi in alcune zone ben definite: Bologna e la sua provincia, i centri urbani di Modena e Reggio nell Emilia, l area più estrema della provincia di Piacenza, alcuni comuni della provincia di Rimini. Il partito, invece, è meno radicato sull Appennino e nella bassa modenese e ferrarese. Tabella 4.17: Distribuzione di frequenza per comune Italia dei Valori (%) N. di comuni % di comuni meno del 3% 14 4,0 fra il 3% e il 5% 91 26,1 fra il 5% e il 7% ,7 maggiore o uguale del 7% 77 22,1 Totale ,0 41

43 Tabella 4.18: Percentuali di consensi più alti e più bassi COMUNI CON % MAGGIORI COMUNI CON % MINORI 1 CERIGNALE 78,22 RIOLUNATO 1,27 2 CORTE BRUGNATELLA 25,52 FIUMALBO 1,52 3 OTTONE 16,19 PIEVEPELAGO 1,79 4 MORFASSO 13,18 PREMILCUORE 1,89 5 ZERBA 11,32 MONTECRETO 1,96 Cartogramma 4.11: Di Pietro-Italia dei Valori La lista Sinistra Ecologia e Libertà-Federazione dei Verdi va particolarmente bene nel comune di Bologna e in altri 6 comuni (Monchio delle Corti, Monteveglio, Gualtieri, Portico e San Benedetto, Rocca San Casciano, Gemmano), dove supera il 3% dei consensi. Nella maggior parte dei comuni lungo la via Emilia ottiene fra l 1% e il 3% dei voti. Va particolarmente male nelle aree montane, nel ferrarese ed in molti comuni di Piacenza e Parma. 42

44 Tabella 4.19: Distribuzione di frequenza per comune Sinistra e Libertà- Federazione dei Verdi N. di comuni % di comuni meno dell' 1% ,5 fra l' 1% e il 2% ,3 fra il 2% e il 3% 32 9,2 maggiore o uguale del 3% 7 2,0 Totale ,0 Tabella 4.20: Percentuali di consensi più alti e più bassi COMUNI CON % MAGGIORI COMUNI CON % MINORI 1 ROCCA SAN CASCIANO 8,15 OTTONE 0,00 2 GEMMANO 7,60 VARSI 0,00 3 MONCHIO DELLE CORTI 4,38 ZERBA 0,00 4 BOLOGNA 3,42 FERRIERE 0,00 5 GUALTIERI 3,25 TORNOLO 0,00 Cartogramma 4.12: Sinistra Ecologia e Libertà-Federazione dei Verdi 43

45 La lista Rifondazione Comunista-Sinistra Europea- Comunisti Italiani ottiene percentuali interessanti in quasi tutti i comuni della provincia di Parma, nelle aree montane della provincia di Bologna, nell area romangnola a confine con la Toscana e nella Bassa ferrarese. In più della metà dei comuni non supera la soglia del 3% dei voti Tabella 4.21: Distribuzione di frequenza per comune Rifond.Comunista-Sin. Europea-Com. Itailani (%) N. di comuni % di comuni meno del 3% ,9 fra il 3% e il 5% ,1 maggiore o uguale del 5% 35 10,1 Totale ,0 Tabella 4.22: Percentuali di consensi più alti e più bassi COMUNI CON % MAGGIORI COMUNI CON % MINORI 1 LIGONCHIO 16,53 CERIGNALE 0,00 2 VALMOZZOLA 9,12 TORNOLO 0,78 3 COMACCHIO 7,28 FRASSINORO 0,79 4 MONTEGRIDOLFO 7,22 MONTECRETO 0,98 5 TORRILE 7,06 MORFASSO 1,16 44

46 Cartogramma 4.13: Rifondazione Comunista-Sinistra Europea- Comunisti Italiani La maggiore lista della coalizione di Centro-destra, il Popolo della Libertà, sfonda la soglia del 35% in 28 comuni, tra cui Comacchio, mentre in 71, pari ad un quinto del totale non raggiunge nemmeno il 20%. Le zone a basso impatto per il PDL sono soprattutto quelle intorno ai centri urbani di Bologna e Modena, in molti comuni del Reggiano. Ottimi i risultati in molti comuni del Piacentino e dell Appennino Forlivese/Cesenate Tabella 4.23: Distribuzione di frequenza per comune Popolo della Libertà (%) N. di comuni % di comuni meno del 20% 71 20,4 fra il 20% e il 25% ,6 fra il 25% e il 30% 94 27,0 fra il 30% e il 35% 52 14,9 maggiore o uguale del 35% 28 8,0 Totale ,0 45

47 Tabella 4.24: Percentuali di consensi più alti e più bassi COMUNI CON % MAGGIORI COMUNI CON % MINORI 1 PREMILCUORE 55,56 CERIGNALE 8,91 2 GORO 48,42 FABBRICO 12,60 3 FIUMALBO 44,38 CAVRIAGO 13,05 4 BELLARIA-IGEA MARINA 43,95 NOVI DI MODENA 13,44 5 COMACCHIO 43,49 CAMPEGINE 13,62 Cartogramma 4.14: Popolo della Libertà Il radicamento territoriale della Lega Nord si sta espandendo fino a coinvolgere quasi tutte le province della Regione. Su ben 29 comuni (l 8,3% del totale) la Lega ha raggiunto o superato il 25% dei consensi, mentre solo in 40 (quasi tutti della provincia di Bologna) ne ottiene meno del 10%. Particolarmente brillanti i risultati in molti comuni piacentini, parmensi, modenesi e dell Alta Valmarecchia. 46

48 Tabella 4.25: Distribuzione di frequenza per comune Lega Nord (%) N. di comuni % di comuni meno del 10% 40 11,5 fra il 10% e il 15% ,5 fra il 15% e il 20% 76 21,8 fra il 20% e il 25% 62 17,8 maggiore o uguale del 25% 29 8,3 Totale ,0 Tabella 4.26: Percentuali di consensi più alti e più bassi COMUNI CON % MAGGIORI COMUNI CON % MINORI 1 BETTOLA 34,03 CERIGNALE 4,95 2 FARINI 33,83 CASTEL MAGGIORE 7,25 3 ZIBELLO 31,07 GEMMANO 7,60 4 CARPANETO PIACENTINO 30,81 MEDICINA 7,90 5 FERRIERE 30,54 ANZOLA DELL'EMILIA 7,91 Cartogramma 4.15: Lega Nord 47

49 La lista circoscrizionale Movimento 5 stelle beppegrillo.it concentra i suoi consensi in prossimità dei grandi centri urbani, come già detto per la corrispondente lista regionale. I 46 comuni dove supera la percentuale del 7% dei voti appartengono per la gran parte alla provincia di Bologna e alla zona costiera riminese. Bene anche il modenese e il reggiano, meno tutta la zona dell Appennino. Tabella 4.27: Distribuzione di frequenza per comune Movimento 5 stelle. Beppegrillo.it N. di comuni % di comuni meno del 3% 58 16,7 fra il 3% e il 5% ,5 fra il 5% e il 7% ,6 maggiore o uguale del 7% 46 13,2 Totale ,0 Tabella 4.28: Percentuali di consensi più alti e più bassi COMUNI CON % MAGGIORI COMUNI CON % MINORI 1 MONTESCUDO 9,51 ZERBA 0,00 2 CASTENASO 9,39 CAMINATA 0,76 3 MONTERENZIO 9,27 FARINI 0,81 4 MONTE COLOMBO 8,95 FERRIERE 0,85 5 MONTE SAN PIETRO 8,89 PALANZANO 0,89 48

50 Cartogramma 4.16: Movimento 5 stelle beppegrillo.it La lista circoscrizionale Unione di Centro distribuisce abbastanza uniformemente i propri consensi nel territorio, così come la corrispondente lista regionale. Nel 57% dei comuni (198) ha una percentuale compresa fra il 3% e il 5%. Va particolarmente bene nella zona montana e nei pressi di Finale Emilia. Tabella 4.29: Distribuzione di frequenza per comune Unione di Centro (%) N. di comuni % di comuni meno del 3% 87 25,0 fra il 3% e il 5% ,9 maggiore o uguale del 5% 63 18,1 Totale ,0 49

51 Tabella 4.30: Percentuali di consensi più alti e più bassi COMUNI CON % MAGGIORI COMUNI CON % MINORI 1 COLI 35,18 TALAMELLO 1,02 2 TORNOLO 18,84 TIZZANO VAL PARMA 1,41 3 FINALE EMILIA 16,86 TORRIANA 1,58 4 VOGHIERA 12,27 PREMILCUORE 1,68 5 VILLA MINOZZO 11,08 GALEATA 1,71 Cartogramma 4.17: Unione di Centro 4.5. Ulteriori approfondimenti e differenze tra coalizioni Il cartogramma 4.18 mette in luce le differenze in punti percentuali fra la somma delle liste circoscrizionali di centrosinistra e la somma delle liste circoscrizionali di centro-destra. Le zone in azzurro mostrano un vantaggio più o meno accentuato del centro-destra, soprattutto nella provincia di Piacenza e a ridosso delle aree montane, mentre le zone in rosso indicano un vantaggio del centro-sinistra, chiaramente collocato nelle province storicamente rosse di Reggio nell Emilia, Modena, Bologna e Ravenna. In giallo le zone comunque a 50

52 vantaggio del centro-sinistra ma dove, il centro-destra è stato un avversario competitivo. Cartogramma 4.18: Somma delle liste di CS somma delle liste di CD Infine, in questa sede viene anticipata un analisi territoriale che sarà poi approfondita, insieme ad ulteriori ricerche, in un prossimo volume del Centro Studi. Più specificatamente, sono stati confrontati i voti espressi nei capoluoghi di provincia rispetto al restante territorio della provincia stessa. Dall analisi dei grafici successivi si osserva, in generale, che il centro-destra raccoglie meno consensi nei comuni capoluogo, mostrando un elettorato più radicato nella provincia, a differenza del centro-sinistra, che ha una vocazione più urbana. Questo vale per tutte le province tranne che per quelle di Bologna, Ravenna e Rimini. I grafici seguenti si riferiscono sia alle liste regionali che alla somma delle liste circoscrizionali per i 2 principali schieramenti. 51

53 Grafico 4.1: Centro Sinistra per L Emilia-Romagna 60,0 55,0 50,0 45,0 40,0 35,0 30,0 PC PROV. PC PR PROV. PR RE PROV. RE MO PROV. MO BO PROV. BO FE PROV. FE RA PROV. RA FC PROV. FC RN PROV. RN Grafico 4.2: Coalizione di Centro-Sinistra 60,0 55,0 50,0 45,0 40,0 35,0 30,0 PC PROV. PC PR PROV. PR RE PROV. RE MO PROV. MO BO PROV. BO FE PROV. FE RA PROV. RA FC PROV. FC RN PROV. RN 55,0 Grafico 4.3: Per L Emilia-Romagna 50,0 45,0 40,0 35,0 30,0 25,0 20,0 PC PROV. PC PR PROV. PR RE PROV. RE MO PROV. MO BO PROV. BO FE PROV. FE RA PROV. RA FC PROV. FC RN PROV. RN Grafico 4.4: Coalizione di Centro-destra 55,0 50,0 45,0 40,0 35,0 30,0 25,0 20,0 PC PROV. PC PR PROV. PR RE PROV. RE MO PROV. MO BO PROV. BO FE PROV. FE RA PROV. RA FC PROV. FC RN PROV. RN 52

54 Il Movimento 5 stelle beppegrillo.it è molto forte in tutti e 9 i capoluoghi di provincia, mentre raccoglie meno consensi nel resto del territorio regionale. Il fenomeno è particolarmente evidente nelle province di Parma e Rimini. Grafico 4.5: Movimento 5 stelle beppegrillo.it 10,0 9,0 8,0 7,0 6,0 5,0 4,0 3,0 2,0 1,0 0,0 PC PROV. PC PR PROV. PR RE PROV. RE MO PROV. MO BO PROV. BO FE PROV. FE RA PROV. RA FC PROV. FC RN PROV. RN Al contrario l UdC è nettamente prevalente nel resto della Regione rispetto ai capoluoghi di provincia, tranne che nella provincia di Ravenna. 5,0 Grafico 4.6: Unione di Centro 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 PC PROV. PC PR PROV. PR RE PROV. RE MO PROV. MO BO PROV. BO FE PROV. FE RA PROV. RA FC PROV. FC RN PROV. RN 53

55 5. Personalizzazione del voto In questo capitolo sono state predisposte particolari analisi, per verificare quanto sia stato importante il contributo personale dei governatori e dei singoli candidati per le elezioni in esame. A tal proposito, sono stati analizzati dapprima i voti al solo presidente, in seguito sono state prese in esame le preferenze espresse per i candidati nelle liste circoscrizionali. Nel corso del capitolo, comunque, questi concetti verranno esplicitati meglio e in modo più approfondito. 5.1 Voto al Presidente Per quantificare il livello di personalizzazione del voto, è conveniente analizzare al dettaglio provinciale e comunale le percentuali di coloro che hanno espresso un voto per la sola lista regionale (e quindi per il solo governatore), senza esprimere un indicazione di voto per una lista circoscrizionale. Si parla in questo caso di Voto al solo presidente, perché l elettore sceglie solamente il candidato governatore che vorrebbe alla guida della propria Regione, senza evidenziare una chiara preferenza partitica. Si registrano a tal proposito, percentuali elevate (quasi il 10% del totale) soprattutto nelle province di Bologna e Parma. Meno frequenti, invece, (inferiori al 6,5%) nelle province di Modena e Forlì-Cesena. 54

56 Cartogramma 5.1: Voto al solo Presidente Il Voto al solo Presidente, analizzato su base comunale, è molto consistente in provincia di Bologna, in particolare nel comune di Bologna e nei comuni limitrofi e in alcuni comuni delle province di Parma e Piacenza. Sono 42 i comuni in cui la percentuale del voto al solo Presidente è maggiore o uguale al 10%; 55 i comuni in cui invece non supera la soglia del 5%. Tabella 5.1: Distribuzione di frequenza per comune Voti al solo Presidente (%) N. di comuni % di comuni meno del 5% 44 12,6 fra il il 5% e il 7% ,0 fra il 7% e il 10% ,2 maggiore o uguale del 10% 42 12,1 Totale ,0 Tabella 5.2: Percentuali di consensi più alti e più bassi COMUNI CON % MAGGIORI COMUNI CON % MINORI 1 BOLOGNA 12,10 LAMA MOCOGNO 2,70 2 FAENZA 12,10 TORNOLO 2,90 3 CASTENASO 12,00 CAMPOSANTO 3,10 4 PARMA 11,60 ZERBA 3,50 5 FELINO 11,60 TALAMELLO 3,50 55

57 Cartogramma 5.2: Voto al solo Presidente Il Voto al solo candidato presidente sembra essere una prassi molto più diffusa nei centri urbani capoluogo. Ciò è evidente, come già mostrato in cartogramma, soprattutto nei casi del comune di Bologna e Parma. Fa eccezione, la provincia di Ravenna. Grafico 5.1: Voto al solo Presidente 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 0,0 PC PROV. PC PR PROV. PR RE PROV. RE MO PROV. MO BO PROV. BO FE PROV. FE RA PROV. RA FC PROV. FC RN PROV. RN 56

58 5.2 Utilizzo del voto di preferenza La seconda parte del capitolo è interamente dedicata all analisi delle preferenze dei candidati consiglieri che si sono cimentati in questa competizione elettorale nelle liste circoscrizionali. La base di partenza per queste particolari analisi è rappresentata dal numero totale di voti con preferenza espressi nella Regione. La tabella 5.1 ne riporta i valori, al dettaglio circoscrizionale per lista. Tabella 5.3: Voti di preferenza espressi per partito e per provincia Bologna Ferrara Forlì- Cesena Modena Parma Piacenza Ravenna Reggio Emilia Rimini Totale Partito Democratico Di Pietro-Italia dei Valori Rifondazione Comunista- Sinistra Europea- Comunisti Italiani Sinistra Ecologia Libertà- Federazione Verdi Partito Pensionati Il Popolo della Libertà Lega Nord La Destra- Autonomia per l'emilia-romagna Movimento 5 stelle beppegrillo.it Unione di Centro Totale Osservando i dati, si desume che poco più di mezzo milione di cittadini emiliano-romagnoli hanno indicato una preferenza per un candidato specifico, quale potenziale rappresentante di fiducia nel consesso legislativo regionale. Un quarto di chi ha espresso un voto per una lista circoscrizionale ha dichiarato anche chi sarebbe stato il suo prescelto. 57

59 Per confrontare il livello di personalizzazione del voto fra diverse liste e diversi territori è necessario calcolare degli indicatori sintetici. Per questo tipo di analisi è stato scelto il tasso di preferenza, che si ottiene: dividendo il numero di voti espressi con preferenza sul totale dei voti validi delle liste circoscrizionali. (Voti di preferenza) Tasso di Preferenza = x 100 (Voti validi liste circoscrizionali) Il rapporto, così individuato, non risente dei voti non validi, né tanto meno dei voti espressi alle sole liste regionali. Nello specifico, il valore del tasso di preferenza indica la percentuale di cittadini che, avendo votato una lista circoscrizionale, hanno anche espresso una preferenza. La tabella 5.4 ne riassume i valori per le singole liste e per le province della Regione. Tabella 5.4: Tassi di preferenza per lista e per provincia Bologna Ferrara Forlì- Cesena Modena Parma Piacenza Ravenna Reggio Emilia Rimini Totale Partito Democratico 28,04 21,32 30,23 23,98 32,37 41,84 23,60 30,61 26,44 27,75 Di Pietro-Italia dei Valori 19,60 6,30 10,61 13,14 8,12 19,55 7,50 11,95 8,52 13,01 Rifondazione Comunista- Sinistra Europea- Comunisti Italiani Sinistra Ecologia Libertà- Federazione Verdi 19,42 14,35 9,39 15,43 23,26 20,91 7,95 21,31 14,00 16,79 34,25 22,76 31,56 30,79 29,46 20,04 23,93 26,84 27,97 29,46 Partito Pensionati - 0,32-1, ,94 Il Popolo della Libertà 30,97 22,53 40,90 30,86 33,79 24,60 27,03 39,05 43,45 32,49 Lega Nord 19,30 10,77 20,41 21,44 22,43 22,48 10,22 17,44 15,74 18,54 La Destra- Autonomia per l'emilia-romagna , ,71 Movimento 5 stelle beppegrillo.it 29,70 7,49 18,69 21,68 11,38 10,00 5,73 18,46 16,28 19,15 Unione di Centro 30,13 20,93 18,63 33,31 20,48 20,24 21,48 21,05 10,32 24,51 Totale 27,44 18,33 28,85 24,38 27,43 28,11 20,17 27,60 28,20 25,72 58

60 Si evince che il valore regionale è di 25,7, cioè su 100 elettori che hanno votato una lista circoscrizionale, 26 elettori hanno espresso anche un voto di preferenza. Tale dato è in linea con molte regioni del Nord ed è molto più basso dei valori registrati nelle regioni centro-meridionali. Inoltre, si mantiene stabile rispetto al 2005, ma è molto più grande rispetto al passato. Tutto ciò serve a dimostrare che la possibilità di esprimere una preferenza per un determinato candidato, anche in elezioni considerate di secondo ordine, ha assunto nel corso degli anni un significato maggiore, anche in regioni, come l Emilia- Romagna, dove il voto di preferenza non è mai stato particolarmente consistente. I 2 grafici successivi mettono in evidenza la consistenza dei tassi di preferenza, rispettivamente per le singole liste e per provincia. 35 Grafico 5.2: Tassi di preferenza per lista PD IDV RC-CI SeL-Verdi Pens. PDL LEGA DESTRA MOV. 5 STELLE UDC TOTALE 59

61 35,00 30,00 Grafico 5.3: Tassi di preferenza per provincia 25,00 20,00 15,00 10,00 5,00 0,00 Bologna Ferrara Forlì-Cesena Modena Parma Piacenza Ravenna Reggio Emilia Rimini Totale Dalla loro analisi si osserva che: Il Pdl è il Partito che esprime il tasso di preferenza più elevato, superiore a 32; Tra le liste collegate ad Errani, SeL (Sinistra e Libertà) - Verdi presenta il valore più alto, di poco inferiore a 30, mentre il Pd è di poco superiore alla media regionale complessiva; L Udc è di poco inferiore alla media regionale; Tutti gli altri partiti sono inferiori a 20, soprattutto l Idv che non raggiunge la soglia del 15%; I pensionati, presenti in solo 2 province, ottengono un tasso inferiore a 1; La Destra (presente solo a Parma) supera 20, a testimonianza del differente uso delle preferenze nelle liste che hanno riscosso pochi consensi. Quasi tutte le province sono in linea con la media regionale o se ne discostano poco, ad eccezione di Ravenna che presenta un valore del tasso prossimo a 20 ed a Ferrara che è addirittura inferiore (18). 60

62 Dal cartogramma 5.3, che rappresenta i tassi di preferenza generali per comune, si evince che: i valori più elevati si riscontrano soprattutto nei piccoli comuni montani dell Appennino (a testimonianza che in questi casi i candidati sono conosciuti e vicini ai pochi elettori); valori abbastanza rilevanti si osservano nei comuni capoluogo, quasi sempre superiori alla media regionale; molti comuni del bolognese, della bassa modenese/reggiana e del parmense presentano valori inferiori a 20; molti comuni del ferrarese e del ravennate non raggiungono nemmeno il valore di 15. Cartogramma 5.3: Tasso di preferenza per comune 61

63 I prossimi 9 grafici mostrano la consistenza dei tassi di preferenza per ciascuna provincia e per tutte le liste che hanno partecipato alla competizione del 28 e 29 Marzo Dalla loro lettura emergono alcune differenze importanti: il PD presenta un tasso regionale di poco inferiore a 28. E abbastanza variabile nelle province, molto elevato a Piacenza (quasi 42), superiore alla media a Parma, Reggio nell Emilia e nel Forlivese, in media a Bologna, inferiore nelle altre province, soprattutto a Ferrara (di poco superiore a 21); l Italia dei Valori è il partito meno personalizzato in ambito locale. Presenta valori bassi in tutte le province, soprattutto a Ferrara, Ravenna, Parma e Rimini (tutte inferiori a 10). Presenta valori in linea con le altre liste a Bologna e nel Piacentino, di poco inferiori a 20; Rifondazione Comunista Comunisti Italiani ottiene tassi abbastanza omogenei fra le province. In quelle romagnole e a Ferrara si attesta su valori inferiori alla propria media regionale ed in alcuni casi (Forlì/Cesena e Ravenna) molto bassi, addirittura inferiori a 10. Nelle province emiliane presenta valori abbastanza elevati, attorno al 20, con Parma capofila (superiore a 23). Fa eccezione Modena che presenta un valore di poco inferiore alla media regionale; SeL-Verdi presenta valori superiori a 20 in tutte le province. E una lista, per la quale è molto elevata la quota di preferenze espresse. Mostra tassi molto alti a Bologna (34) e Forlì-Cesena (31,5), più contenuti a Piacenza (20) e a Ferrara (quasi 23) ; il PDL è il partito con maggiore personalizzazione : ottiene valori del tasso di preferenza molto elevati in alcune province romagnole (Rimini e Forlì, addirittura superiori a 40) e a Reggio Emilia. Valori più contenuti a Ferrara (22,5) e a Piacenza (quasi 25) ; 62

64 la Lega Nord presenta valori abbastanza simili fra le province, prossimi a 20. I valori più alti si riscontrano nelle province più a Nord-Ovest. I valori più modesti si rilevano nelle province di Ferrara e Ravenna (entrambe di poco superiori a 10) ; la lista beppegrillo.it ha un andamento estremamente variabile dei tassi di preferenza. Infatti, ottiene valori molto bassi a Ravenna (quasi 6) e Ferrara (7,5), mentre a Bologna raggiunge quasi il 30 (dato molto consistente). Il motivo è in gran parte riconducibile alla candidatura nella lista circoscrizionale del candidato governatore Giovanni Favia che ha riscosso molti consensi personali in rapporto al totale della lista; l UDC presenta valori abbastanza omogenei (intorno al 20) nelle province. Risaltano i dati di Modena (33) e Bologna (30), mentre Rimini supera a malapena il valore di

65 Grafico 5.4: Tassi di preferenza per la provincia di Bologna 40 Grafico 5.8: Tassi di preferenza per la provincia di Parma PD IDV RC-CI SeL-Verdi PDL LEGA MOV. 5 STELLE UDC TOTALE Grafico 5.5: Tassi di preferenza per la provincia di Ferrara PD IDV RC-CI SeL-Verdi Pens. PDL LEGA MOV. 5 STELLE UDC TOTALE Grafico 5.6: Tassi di preferenza per la provincia di Forlì - Cesena PD IDV RC-CI SeL-Verdi PDL LEGA MOV. 5 STELLE UDC TOTALE Grafico 5.7: Tassi di preferenza per la provincia di Modena PD IDV RC-CI SeL-Verdi Pens. PDL LEGA MOV. 5 STELLE UDC TOTALE PD IDV RC-CI SeL-Verdi PDL LEGA DESTRA MOV. 5 STELLE UDC TOTALE Grafico 5.9: Tassi di preferenza per la provincia di Piacenza PD IDV RC-CI SeL-Verdi PDL LEGA MOV. 5 STELLE UDC TOTALE Grafico 5.10: Tassi di preferenza per la provincia di Ravenna PD IDV RC-CI SeL-Verdi PDL LEGA MOV. 5 STELLE UDC TOTALE Grafico 5.11: Tassi di preferenza per la provincia di Reggio Emilia PD IDV RC-CI SeL-Verdi PDL LEGA MOV. 5 STELLE UDC TOTALE 64

66 Grafico 5.12: Tassi di preferenza per la provincia di Rimini PD IDV RC-CI SeL-Verdi PDL LEGA MOV. 5 STELLE UDC TOTALE Alla fine di questo capitolo, si è ritenuto interessante presentare, tramite cartogrammi provinciali, il peso di alcuni candidati di rilievo, rispetto ai voti di preferenza ottenuti dalle liste provinciali nella propria circoscrizione. Nei cartogrammi successivi viene rappresentato il rapporto: Preferenze del Candidato X della lista Y nel comune Z x 100 Totale preferenze della lista Y nel comune Z Questo coefficiente rappresenta la percentuale di elettori che hanno espresso la preferenza per un determinato candidato rapportato a tutti gli elettori che hanno espresso una preferenza per un qualsiasi candidato della stessa lista. Si misura così il peso dei candidati nel territorio, permettendo di verificare eventuali zonizzazioni del voto di preferenza. A titolo esemplificativo, descriviamo 3 casi estremamente differenti: il caso della neo-consigliera Pariani (eletta nelle file del PD nella circoscrizione di Bologna), quello del neo-consigliere Pollastri (eletto nelle file del PDL nella circoscrizione di Piacenza) e quello del neo-consigliere Vecchi Luciano (eletto nelle file del PD nella circoscrizione di Modena). 65

67 Cartogramma 5.4: Preferenze Pariani Cartogramma 5.5: Preferenze Pollastri Cartogramma 5.4: Preferenze Vecchi Luciano 66

68 I 3 cartogrammi evidenziano in modo trasparente che: le preferenze della consigliera Pariani risultano concentrate quasi tutte in una zona ben delineata del Bolognese (circondario imolese); ciò dimostra un forte attaccamento alla zona. Infatti, in tutti i 10 comuni del circondario imolese ottiene percentuali superiori al 75%, cioè, tra coloro che hanno votato PD, esprimendo una preferenza per un candidato, almeno 75 su 100 hanno votato per lei; il consigliere Pollastri del PDL ha conquistato quasi tutti i voti di preferenza della propria lista nel Piacentino, con percentuali superiori al 75% in quasi tutti i comuni, a dimostrazione di un grande consenso personale distribuito su tutto il territorio provinciale. Il consigliere Vecchi Luciano del PD ha riscosso un grande risultato nel comune capoluogo (Modena), suo punto di forza, mentre in quasi tutti gli altri comuni della provincia ha avuto percentuali inferiori al 25%. Analizzando nel dettaglio i successivi cartogrammi, inoltre, si osserva che: Il Partito Democratico è l unica lista che riesce (ancora abbastanza bene) a distribuire in modo scientifico e in base alle zone le preferenze per i candidati nei comuni; Il PdL, invece, presenta molti scontri a due, tra candidati su tutto l arco provinciale; L IdV, escluso Bologna, non presenta particolari campioni delle preferenze; La Lega Nord ha molti candidati che ottengono risultati lusinghieri. A tal proposito si segnalano i risultati del giovane segretario forlivese Morrone che pur non eletto ha riscosso un notevole successo; 67

69 e altre liste non presentano particolari risultati che meritano di essere sottolineati. I seguenti cartogrammi, invece, si riferiscono ai singoli candidati eletti (suddivisi per circoscrizione) e ai candidati non eletti che hanno ottenuto risultati interessanti a livello di preferenze. Si è scelto di presentare i cartogrammi in ordine alfabetico di provincia, di lista e di cognome. In appendice, vengono poi riportati tutti i dati di preferenza di tutti i candidati dei due maggiori partiti per consensi ottenuti (PD e PDL) e dei soli candidati eletti per gli altri partiti, al dettaglio comunale e senza ulteriori commenti. Cartogrammi 5.6: Candidati della Provincia di Bologna Partito Democratico Cevenini Ercolini 68

70 Marani Merighi Mumolo Pariani 69

71 Paruolo Zamboni Popolo della Libertà Bignami 70

72 Foschini Salomoni Vecchi Alberto 71

73 Italia dei Valori Grillini Rifondazione Comunista-Comunisti Italiani Bortolazzi Sconciaforni 72

74 Sinistra e Libertà-Federazione dei Verdi Naldi Lega Nord Bernardini Movimento 5 stelle beppegrillo.it Favia 73

75 Unione di Centro Noè Cartogrammi 5.7: Candidati della Provincia di Ferrara Partito Democratico Chiappini Montanari 74

76 Popolo della Libertà Dragotto Malaguti Cartogrammi 5.8: Candidati della Provincia di Forlì-Cesena Partito Democratico Alessandrini 75

77 Zoffoli Popolo della Libertà Bartolini Nervegna 76

78 Lega Nord Morrone Cartogrammi 5.9: Candidati della Provincia di Modena Partito Democratico Costi Serri 77

79 Richetti Vecchi Luciano Popolo della Libertà Aimi 78

80 Lenzini Leoni Lega Nord Manfredini 79

81 Fiorini Movimento 5 stelle beppegrillo.it Favia Cartogrammi 5.10: Candidati della Provincia di Parma Partito Democratico Cardinali 80

82 Ferrari Garbi Popolo della Libertà Lavagetto 81

83 Villani Lega Nord Corradi Cartogrammi 5.11: Candidati della Provincia di Piacenza Partito Democratico Botti 82

84 Carini Calza Popolo della Libertà Pollastri 83

85 Lega Nord Cavalli Fogliazza Cartogrammi 5.12: Candidati della Provincia di Ravenna Partito Democratico Campodoni 84

86 Fiammenghi Mazzotti Popolo della Libertà Bazzoni 85

87 Mazzolani Cartogrammi 5.13: Candidati della Provincia di Reggio Emilia Partito Democratico Barbieri Mori 86

88 Pagani Salsi Tutino 87

89 Popolo della Libertà Eboli Filippi Pagliani 88

90 Italia dei Valori Riva Cartogrammi 5.14: Candidati della Provincia di Rimini Partito democratico Ciaroni Piva 89

Esempi di attribuzione dei seggi

Esempi di attribuzione dei seggi Esempi di attribuzione dei seggi Al fine di chiarire il funzionamento dei meccanismi previsti per l attribuzione dei seggi e l ordine delle relative operazioni, vengono presentati due esempi di attribuzione

Dettagli

ELEZIONI REGIONALI CONFRONTI ELETTORALI Regionali 2005, Politiche 2008, Europee 2009

ELEZIONI REGIONALI CONFRONTI ELETTORALI Regionali 2005, Politiche 2008, Europee 2009 Gabinetto del Presidente della Giunta Servizio Controllo Strategico e Statistica ELEZIONI REGIONALI 2010 CONFRONTI ELETTORALI Regionali 2005, Politiche 2008, Europee 2009 1 2 Sommario 1. Premessa 5 2.

Dettagli

Elezioni comunali 2014. Esempi di attribuzione dei seggi

Elezioni comunali 2014. Esempi di attribuzione dei seggi Elezioni comunali 2014 4 Esempi di attribuzione dei seggi Esempi di attribuzione dei seggi Al fine di chiarire il funzionamento dei meccanismi previsti per l attribuzione dei seggi e l ordine delle relative

Dettagli

COME FUNZIONA IL SISTEMA DI ELEZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE E DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE In questa sezione sono descritte le diverse

COME FUNZIONA IL SISTEMA DI ELEZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE E DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE In questa sezione sono descritte le diverse COME FUNZIONA IL SISTEMA DI ELEZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE E DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE In questa sezione sono descritte le diverse procedure applicate dagli uffici elettorali centrali circoscrizionali

Dettagli

MODIFICHE ALLA LEGGE ELETTORALE PROPOSTA DI TESTO UNIFICATO DEL RELATORE

MODIFICHE ALLA LEGGE ELETTORALE PROPOSTA DI TESTO UNIFICATO DEL RELATORE MODIFICHE ALLA LEGGE ELETTORALE PROPOSTA DI TESTO UNIFICATO DEL RELATORE Modifiche al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, concernenti l'elezione della Camera

Dettagli

COME FUNZIONA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE REGIONALE

COME FUNZIONA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE REGIONALE SCHEDA ILLUSTRATIVA COME FUNZIONA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE REGIONALE Premessa. La legge regionale n. 25 del 13 maggio 2004, nel quadro delle nuove competenze costituzionali della Regione in materia elettorale,

Dettagli

IL GETTITO IMU ANALISI TERRITORIALE IN EMILIA ROMAGNA: Bologna, 28 marzo 2013

IL GETTITO IMU ANALISI TERRITORIALE IN EMILIA ROMAGNA: Bologna, 28 marzo 2013 IL GETTITO IMU IN EMILIA ROMAGNA: ANALISI TERRITORIALE Bologna, 28 marzo 2013 Il debutto dell IMU in Emilia Romagna Il gettito IMU in Emilia Romagna nel 2012 2.317 milioni Abitazione principale 398 milioni

Dettagli

IL NUOVO SISTEMA ELETTORALE

IL NUOVO SISTEMA ELETTORALE 260 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente Forza Italia IL NUOVO SISTEMA ELETTORALE La proposta di Forza Italia 24 febbraio 2017 La proposta

Dettagli

ELEZIONI REGIONALI 2015: LEGGE ELETTORALE, CAMPAGNA ELETTORALE E PAR CONDICIO

ELEZIONI REGIONALI 2015: LEGGE ELETTORALE, CAMPAGNA ELETTORALE E PAR CONDICIO ELEZIONI REGIONALI 2015: LEGGE ELETTORALE, CAMPAGNA ELETTORALE E PAR CONDICIO 10 aprile 2015 2 INDICE Introduzione: gli elementi del sistema elettorale e le leggi elettorali 3 La nuova legge elettorale

Dettagli

Il sistema elettorale del Senato

Il sistema elettorale del Senato Il sistema elettorale del Senato La legge di riforma elettorale n.270 del 21 dicembre 2005, ha modificato, assieme a quello della Camera dei Deputati, anche il sistema elettorale per l elezione del Senato.

Dettagli

LA NUOVA LEGGE ELETTORALE DELLA CAMERA E DEL SENATO

LA NUOVA LEGGE ELETTORALE DELLA CAMERA E DEL SENATO 1438 LA NUOVA LEGGE ELETTORALE DELLA CAMERA E DEL SENATO Il nuovo sistema elettorale nel testo approvato dalla Camera dei deputati (Fonte: Servizio Studi Camera dei deputati) 13 Ottobre 2017 a cura del

Dettagli

I flussi elettorali in Emilia-Romagna fra il 2010 e il 2013

I flussi elettorali in Emilia-Romagna fra il 2010 e il 2013 SISE Seminario di studi post-elettorale Elezioni 2013 Firenze, 1 luglio 2013 I flussi elettorali in Emilia-Romagna fra il 2010 e il 2013 Serena Cesetti Servizio Statistica e Informazione geografica Regione

Dettagli

Camera dei deputati. Determinazione dei collegi elettorali della Camera dei deputati

Camera dei deputati. Determinazione dei collegi elettorali della Camera dei deputati Camera dei deputati XVII LEGISLATURA Documentazione per l esame di Atti del Governo Determinazione dei collegi elettorali della Camera dei deputati Schema di D.Lgs. n. 189 (art. 4, L. 52/2015) Calcolo

Dettagli

Le formule elettorali

Le formule elettorali Le formule elettorali Le formule elettorali La domanda: come tradurre i voti in seggi? 1. Maggioritaria 2. Proporzionale 3. Sistemi misti Formule maggioritarie Le due formule principali: Maggioranza assoluta

Dettagli

Le elezioni regionali del 2010 a Cesate

Le elezioni regionali del 2010 a Cesate Le elezioni regionali del 2010 a Cesate Tra il 28 e 29 marzo 2010 si sono tenute in buona parte d Italia le elezioni amministrative regionali E noi qui, come di consueto, cercheremo di vedere cosa è avvenuto

Dettagli

Il nuovo sistema elettorale. La proposta di Forza Italia

Il nuovo sistema elettorale. La proposta di Forza Italia Il nuovo sistema elettorale La proposta di Forza Italia I seggi alla Camera dei deputati Quanti deputati si eleggono? DAI VOTI ESPRESSI DAGLI ITALIANI ALL ESTERO: DAI VOTI ESPRESSI SUL TERRITORIO NAZIONALE:

Dettagli

Democrazia. Legge elettorale elettori seggi

Democrazia. Legge elettorale elettori seggi Democrazia Legge elettorale elettori seggi Rappresentanza Governabilità Governo In Italia entrambe le Camere sono elette a suffragio universale e entrambe votano la "Fiducia" al Governo (c.d. "bicameralismo

Dettagli

UFFICIO ELETTORALE ITALIA UNICA:

UFFICIO ELETTORALE ITALIA UNICA: LA LEGGE ELETTORALE (ELEZIONI PER IL SINDACO E PER IL CONSIGLIO COMUNALE) UFFICIO ELETTORALE ITALIA UNICA: elettorale@italiaunica.it - 06 85569223 1 PERIODO DI SVOLGIMENTO DELLE ELEZIONI artt. 1 e 2, Legge

Dettagli

REGIONE CALABRIA Legge regionale 7 febbraio 2005, n. 1 Norme per l elezione del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale

REGIONE CALABRIA Legge regionale 7 febbraio 2005, n. 1 Norme per l elezione del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale REGIONE CALABRIA Legge regionale 7 febbraio 2005, n. 1 Norme per l elezione del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale (Pubblicata nel supplemento straordinario n. 7 del Bollettino

Dettagli

Documentazione e ricerche

Documentazione e ricerche Documentazione e ricerche Calcolo del risultato delle elezioni della Camera dei deputati 2013 secondo la formula prevista dalla legge 165/2017 e sulla base dei collegi definiti dallo schema di decreto

Dettagli

Tavola 10.1 Corpo elettorale ed affluenza alle elezioni regionali del 2000 e del 2005 per provincia, per sesso - Valori assoluti e percentuali

Tavola 10.1 Corpo elettorale ed affluenza alle elezioni regionali del 2000 e del 2005 per provincia, per sesso - Valori assoluti e percentuali Elezioni 10 ELEZIONI Il sistema elettorale del Consiglio regionale del Lazio è un sistema misto. L 80% dei consiglieri assegnati è eletto con sistema proporzionale sulla base di liste circoscrizionali

Dettagli

Ufficio e Osservatorio elettorale della Regione Toscana SCHEDA ILLUSTRATIVA COME FUNZIONA LA LEGGE ELETTORALE REGIONALE. Premessa.

Ufficio e Osservatorio elettorale della Regione Toscana SCHEDA ILLUSTRATIVA COME FUNZIONA LA LEGGE ELETTORALE REGIONALE. Premessa. SCHEDA ILLUSTRATIVA COME FUNZIONA LA LEGGE ELETTORALE REGIONALE Premessa. La legge regionale n. 25 del 13 maggio 2004, che disciplinava lo svolgimento delle elezioni del Presidente della Giunta Regionale

Dettagli

ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E DEL CONSIGLIO PROVINCIALE

ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E DEL CONSIGLIO PROVINCIALE ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E DEL CONSIGLIO PROVINCIALE 1. Fonti normative 2. Composizione del consiglio provinciale 3. Elettorato attivo 4. Elettorato passivo 5. Durata in carica del presidente

Dettagli

ELEZIONE DEL SINDACO E DEL CONSIGLIO COMUNALE

ELEZIONE DEL SINDACO E DEL CONSIGLIO COMUNALE ELEZIONE DEL SINDACO E DEL CONSIGLIO COMUNALE ARGOMENTI 1. Fonti normative 2. Composizione del consiglio comunale 3. Elettorato attivo 4. Elettorato passivo 5. Durata in carica del sindaco e del consiglio

Dettagli

SCHEDA ROSATELLUM. (testo approvato dalla Camera) Sintesi del contenuto del provvedimento. 19 ottobre A cura di Carlo Ferrajoli

SCHEDA ROSATELLUM. (testo approvato dalla Camera) Sintesi del contenuto del provvedimento. 19 ottobre A cura di Carlo Ferrajoli Ufficio legislativo SCHEDA ROSATELLUM (testo approvato dalla Camera) Sintesi del contenuto del provvedimento 19 ottobre 2017 A cura di Carlo Ferrajoli Scheda breve sul ROSATELLUM Il Rosatellum è un sistema

Dettagli

Istituzioni di diritto pubblico

Istituzioni di diritto pubblico Istituzioni di diritto pubblico Lezione VII Diritto di voto e sistemi elettorali Votazioni e costituzionalismo per decidere Perché si vota? principio di rappresentanza tecnica attraverso cui si vota per

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 2 DEL REGIONE LAZIO

LEGGE REGIONALE N. 2 DEL REGIONE LAZIO LEGGE REGIONALE N. 2 DEL 13-01-2005 REGIONE LAZIO "Disposizioni in materia di elezione del Presidente della regione e del Consiglio regionale e in materia di ineleggibilità e incompatibilità dei componenti

Dettagli

Le formule proporzionali Proporzionale tedesco, spagnolo e irlandese. Dott. Pierandrea Casto

Le formule proporzionali Proporzionale tedesco, spagnolo e irlandese. Dott. Pierandrea Casto Le formule proporzionali Proporzionale tedesco, spagnolo e irlandese Metodi per trovare il quoziente elettorale Metodo Hare (dei resti più alti) La formula per capire la ripartizione dei seggi è data da:

Dettagli

REGIONE LAZIO. A cura del Gruppo di Studio e Ricerca dell Associazione Radicale Per la Grande Napoli

REGIONE LAZIO. A cura del Gruppo di Studio e Ricerca dell Associazione Radicale Per la Grande Napoli REGIONE LAZIO Sintesi Sistema Elettorale Risultati Elezioni Risultati Elezioni : Province e Capoluoghi Risultati Elezioni Regionali 2005 A cura del Gruppo di Studio e Ricerca dell Associazione Radicale

Dettagli

I. RIEPILOGO GENERALE DEI RISULTATI ELETTORALI RELATIVI ALLA QUOTA PROPORZIONALE (*)

I. RIEPILOGO GENERALE DEI RISULTATI ELETTORALI RELATIVI ALLA QUOTA PROPORZIONALE (*) I. RIEPILOGO GENERALE DEI RISULTATI ELETTORALI RELATIVI ALLA QUOTA PROPORZIONALE (*) III. 10 XXVII. I. 6 II. 6 IV. 10 V. 4 VI. 2 XI. 11 VII. 7 IX. 3 VIII. 5 X. 5 XXVI. 4 XII. 10 XIII. 2 XVI. 4 XV. 10 XIV.

Dettagli

RIEPILOGO DEI RISULTATI ELETTORALI NEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA

RIEPILOGO DEI RISULTATI ELETTORALI NEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ELEZIONI AMMINISTRATIVE REGIONALI 28 E 29 MARZO 2010 RIEPILOGO DEI RISULTATI ELETTORALI NEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ELEZIONI PER LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA maggio 2010 A cura del Servizio Studi

Dettagli

COSTITUZIONE VIGENTE COSTITUZIONE COME RISULTANTE

COSTITUZIONE VIGENTE COSTITUZIONE COME RISULTANTE COSTITUZIONE VIGENTE COSTITUZIONE COME RISULTANTE DALLE MODIFICHE DI CUI AL TESTO DI LEGGE COSTITUZIONALE APPROVATO IN SECONDA VOTAZIONE DALLA CAMERA DEI DEPUTATI E DAL SENATO DELLA REPUBBLICA IL 16 NOVEMBRE

Dettagli

Per cosa si vota I cittadini italiani maggiorenni saranno chiamati ad esprimere il proprio parere sui seguenti tre quesiti:

Per cosa si vota I cittadini italiani maggiorenni saranno chiamati ad esprimere il proprio parere sui seguenti tre quesiti: Per cosa si vota I cittadini italiani maggiorenni saranno chiamati ad esprimere il proprio parere sui seguenti tre quesiti: 1 - scheda di colore VERDE (premio di maggioranza alla lista più votata alla

Dettagli

REGIONE BASILICATA. A cura del Gruppo di Studio e Ricerca dell Associazione Radicale Per la Grande Napoli

REGIONE BASILICATA. A cura del Gruppo di Studio e Ricerca dell Associazione Radicale Per la Grande Napoli REGIONE BASILICATA Sintesi Sistema Elettorale Risultati Elezioni Europee 2009 Risultati Elezioni Europee 2009: Province e Capoluoghi Risultati Elezioni Regionali 2005 A cura del Gruppo di Studio e Ricerca

Dettagli

Norme per l'elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale

Norme per l'elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale Norme per l'elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale RELAZIONE DELLA COMMISSIONE SPECIALE PER LA LEGGE ELETTORALE E PER LE MODIFICHE E L'ATTUAZIONE DELLO STATUTO Il progetto

Dettagli

Proposta sistema elettorale per elezioni parlamentari

Proposta sistema elettorale per elezioni parlamentari Circolo PD Parigi Data: 11 Agosto 2013 Edizione: 2.0 Proposta sistema elettorale per elezioni parlamentari Questo documento illustra la proposta di un nuovo sistema elettorale pensato per l elezione legislativa

Dettagli

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Decreto del presidente della Repubblica 28 aprile 1993, n. 132 Regolamento di attuazione della legge 25 marzo 1993, n. 81, in materia di elezioni comunali e provinciali Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale

Dettagli

Istituto Regionale di Studi sociali e politici Alcide De Gasperi - Bologna. sulla riforma della legge elettorale

Istituto Regionale di Studi sociali e politici Alcide De Gasperi - Bologna. sulla riforma della legge elettorale Istituto Regionale di Studi sociali e politici Alcide De Gasperi - Bologna CONSULTAZIONE sulla riforma della legge elettorale Dal 5 al 14 ottobre 2012 l Istituto De Gasperi ha promosso tra i lettori della

Dettagli

1) RIFORMA DELLA LEGGE ELETTORALE

1) RIFORMA DELLA LEGGE ELETTORALE 1) RIFORMA DELLA LEGGE ELETTORALE Proposta per la modifica delle norme per l elezione dell Assemblea legislativa / Consiglio Regionale e del Presidente della Giunta regionale della Liguria Modifica degli

Dettagli

Elezioni regionali 2014 Il voto nelle province dell Emilia-Romagna

Elezioni regionali 2014 Il voto nelle province dell Emilia-Romagna Elezioni Il voto nelle province dell -Romagna L Istituto Cattaneo ha analizzato il voto alle elezioni in -Romagna, disaggregato per provincia. Il confronto è stato condotto sulle precedenti elezioni (marzo

Dettagli

Regolamento per l elezione del Segretario e dell'assemblea dell Unione provinciale di Ferrara, dei Segretari e dei Comitati direttivi di Circolo

Regolamento per l elezione del Segretario e dell'assemblea dell Unione provinciale di Ferrara, dei Segretari e dei Comitati direttivi di Circolo Visti: l articolo 15 dello Statuto nazionale del Partito Democratico; l articolo 11 dello Statuto regionale del PD dell Emilia-Romagna; l articolo 16 del Regolamento per l elezione del Segretario e dell

Dettagli

ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA

ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA Servizio Commissioni Servizio Studi e Affari Europei Tabelle di simulazione relative alla ripartizione dei seggi dell Assemblea regionale siciliana nei collegi provinciali

Dettagli

Risultati, partiti e flussi elettorali. Gianluca Passarelli

Risultati, partiti e flussi elettorali. Gianluca Passarelli Le elezioni politiche del 2013 Risultati, partiti e flussi elettorali Gianluca Passarelli Università La Sapienza, Roma Istituto Cattaneo Fondazione di ricerca Istituto Carlo Cattaneo Le elezioni politiche

Dettagli

MINISTERO DELL INTERNO DIPARTIMENTO PER GLI AFFARI INTERNI E TERRITORIALI Direzione Centrale dei Servizi Elettorali

MINISTERO DELL INTERNO DIPARTIMENTO PER GLI AFFARI INTERNI E TERRITORIALI Direzione Centrale dei Servizi Elettorali MINISTERO DELL INTERNO DIPARTIMENTO PER GLI AFFARI INTERNI E TERRITORIALI Direzione Centrale dei Servizi Elettorali FONTI NORMATIVE D.P.R. 16 MAGGIO 1960, N. 570 Testo unico delle leggi per la composizione

Dettagli

SISTEMI ELETTORALI A CONFRONTO

SISTEMI ELETTORALI A CONFRONTO SISTEMI ELETTORALI A CONFRONTO TRA STORIA E ATTUALITÀ: PORCELLUM, MATTARELLUM, UNINOMINALE, PROPORZIONALE, MAGGIORITARIO, DOPPIO TURNO, BALLOTTAGGIO, SBARRAMENTO, PREFERENZE, PREMIO DI MAGGIORANZA ECC.

Dettagli

Ufficio e Osservatorio elettorale della Regione Toscana SCHEDA ILLUSTRATIVA COME FUNZIONA LA LEGGE ELETTORALE REGIONALE. Premessa.

Ufficio e Osservatorio elettorale della Regione Toscana SCHEDA ILLUSTRATIVA COME FUNZIONA LA LEGGE ELETTORALE REGIONALE. Premessa. SCHEDA ILLUSTRATIVA COME FUNZIONA LA LEGGE ELETTORALE REGIONALE Premessa. La legge regionale n. 51 del 26 settembre 2014, che disciplina lo svolgimento delle elezioni del Presidente della Giunta Regionale

Dettagli

Elezioni regionali 2015 UMBRIA

Elezioni regionali 2015 UMBRIA Elezioni regionali 2015 UMBRIA Introduzione di Claudio Carnieri Presidente dell Aur 11 giugno 2015 Sala della Partecipazione (Consiglio Regionale dell Umbria) Perugia 1 2 Una avvertenza L analisi elettorale

Dettagli

I MECCANISMI ELETTORALI DEL MATTARELLUM CAPOVOLTO

I MECCANISMI ELETTORALI DEL MATTARELLUM CAPOVOLTO APPENDICE al libro Come finisce una democrazia. I sistemi elettorali dal dopoguerra ad oggi, scritto da Paolo BECCHI e Giuseppe PALMA, edito da Arianna editrice il 22 settembre 2017 (in e-book) https://www.ariannaeditrice.it/prodotti/come-finisce-una-democrazia-pdf

Dettagli

Istruzioni per le riunioni dei circoli e delle convenzioni provinciali

Istruzioni per le riunioni dei circoli e delle convenzioni provinciali Istruzioni per le riunioni dei circoli e delle convenzioni provinciali RIUNIONI DEI CIRCOLI E LORO SVOLGIMENTO 1. Le riunioni di Circolo devono svolgersi dal 20 marzo al 2 aprile 2017 (art. 4 comma 1 del

Dettagli

Provincia dell Aquila

Provincia dell Aquila Provincia dell Aquila Medaglia d Oro al Merito Civile Provincia dell Aquila Legge 56/14 e ss. disposizioni Elezioni del Presidente e del Consiglio Provinciale del 2 maggio 2015: scadenze e adempimenti

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato ORFINI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato ORFINI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati XVII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI DOCUMENTI CAMERA DEI DEPUTATI N. 4068 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato ORFINI Modifiche al testo unico delle

Dettagli

Documento di supporto alla predisposizione del Programma Regionale per la Montagna

Documento di supporto alla predisposizione del Programma Regionale per la Montagna Documento di supporto alla predisposizione del Programma Regionale per la Montagna Approfondimento tematico Dinamiche demografiche: i cittadini della montagna Indice 1. Introduzione... 5 2. La popolazione

Dettagli

Elezioni e sistemi elettorali (2)

Elezioni e sistemi elettorali (2) Elezioni e sistemi elettorali (2) Sistemi elettorali maggioritari Un sistema elettorale maggioritario è quello in cui vincono i candidati o i partiti che ottengono il maggior numero di voti Voto singolo

Dettagli

Elezioni Regionali 2005

Elezioni Regionali 2005 Provincia di Pesaro e Urbino Elezioni Regionali 2005 Elaborazione, Analisi Statistica Territoriale, commenti ed osservazioni ai dati a cura del Servizio Informativo e Statistico della Provincia di Pesaro

Dettagli

Legge regionale 13 maggio 2004, n. 25 Il nuovo testo coordinato, comprensivo delle modifiche introdotte dalla l.r. 50/2009

Legge regionale 13 maggio 2004, n. 25 Il nuovo testo coordinato, comprensivo delle modifiche introdotte dalla l.r. 50/2009 Legge regionale 13 maggio 2004, n. 25 Il nuovo testo coordinato, comprensivo delle modifiche introdotte dalla l.r. 50/2009 Norme per l'elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale.

Dettagli

Consiglio Regionale della Toscana SCHEDA ILLUSTRATIVA

Consiglio Regionale della Toscana SCHEDA ILLUSTRATIVA Consiglio Regionale della Toscana SCHEDA ILLUSTRATIVA Elezione Presidente: elezione diretta con eventuale doppio turno. E proclamato eletto il candidato Presidente che ha ottenuto il maggior numero di

Dettagli

Dossier n. 83 Ufficio Documentazione e Studi 28 aprile 2015 ITALICUM

Dossier n. 83 Ufficio Documentazione e Studi 28 aprile 2015 ITALICUM Dossier n. 83 Ufficio Documentazione e Studi 28 aprile 2015 ITALICUM Il 27 gennaio 2015, il Senato ha approvato la riforma del sistema elettorale per la Camera dei deputati comunemente noto con il nome

Dettagli

Consiglio regionale della Toscana

Consiglio regionale della Toscana Consiglio regionale della Toscana LEGGE REGIONALE N. 20/2004 (Atti del Consiglio) Norme per l elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale. *************** Approvata dal Consiglio

Dettagli

LEGGI ELETTORALI CONFRONTO

LEGGI ELETTORALI CONFRONTO LEGGI ELETTORALI CONFRONTO PROPORZIONALE SISTEMI ELETTORALI: vantaggi e svantaggi I seggi sono attribuiti in base ai voti ricevuti. Favorisce il multipartitismo. Rischio di instabilità per difficoltà di

Dettagli

Il sistema elettorale della Camera dei Deputati.

Il sistema elettorale della Camera dei Deputati. Il sistema elettorale della Camera dei Deputati. Per l elezione della Camera dei deputati la legge 21 dicembre 2005, n. 270 ha modificato sostanzialmente il precedente sistema elettorale introducendone

Dettagli

LA COSTITUZIONE VIGENTE. In vigore dal 1 gennaio 1948

LA COSTITUZIONE VIGENTE. In vigore dal 1 gennaio 1948 LA COSTITUZIONE VIGENTE In vigore dal 1 gennaio 1948 ITALIA: GOVERNO PARLAMENTARE Il governo è legato al parlamento da un rapporto di fiducia. I cittadini eleggono il parlamento. Presenza di molti partiti:

Dettagli

S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A

S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A X I I I L E G I S L A T U R A DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE N. 3859-B approvato, in sede di prima deliberazione, dalla Camera dei deputati il 2 marzo 1999 in un

Dettagli

I MIGLIORI E I PEGGIORI

I MIGLIORI E I PEGGIORI NOTE STAMPA UN TERMOMETRO MISURA LA FEBBRE ALLA FINANZA LOCALE IN EMILIA ROMAGNA CNA PRESENTA UNO STUDIO SULL EFFICIENZA FINANZIARIA DEI COMUNI DELLA REGIONE BOLOGNA 7 MAGGIO 2013 Il Termometro fornisce

Dettagli

La Direzione della Federazione PD di Forlì, riunita a Forlì il 15/09/2017, approva il seguente

La Direzione della Federazione PD di Forlì, riunita a Forlì il 15/09/2017, approva il seguente La Direzione della Federazione PD di Forlì, riunita a Forlì il 15/09/2017, approva il seguente Regolamento per l elezione del Segretario e dell Assemblea della Federazione, dei Segretari e dei Comitati

Dettagli

Notiziario OTTOBRE 2010

Notiziario OTTOBRE 2010 FP CGIL Federazione Lavoratori Funzione Pubblica Coordinamento Regionale Corpo Forestale dello Stato dell Emilia Romagna mauro.barnabei@studio.unibo.it Notiziario OTTOBRE 010 Si trasmettono le cartine

Dettagli

ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO. Le forme di Governo

ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO. Le forme di Governo ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO Le forme di Governo Prof. Giovanni Coinu 070.675.3010 - gcoinu@unica.it Forma di Stato e Forma di Governo Il rapporto tra lo Stato ordinamento e i suoi cittadini: valori,

Dettagli

Analisi del voto: quadro nazionale

Analisi del voto: quadro nazionale Elezioni regionali 2010 Analisi del voto: quadro nazionale SWG Srl Via San Francesco 24 34133 Trieste T 040.362525 F 040.635050 www.postpoll.it info@swg.it Il voto aggregato nelle 13 regioni dal 2005 ad

Dettagli

PARTITO DEMOCRATICO. Unione Regionale Abruzzo. Regolamento per l elezione del Segretario e dell Assemblea Regionale

PARTITO DEMOCRATICO. Unione Regionale Abruzzo. Regolamento per l elezione del Segretario e dell Assemblea Regionale PARTITO DEMOCRATICO Unione Regionale Abruzzo Regolamento per l elezione del Segretario e dell Assemblea Regionale Convocazione e svolgimento delle Convenzioni regionale e provinciali e delle riunioni di

Dettagli

Scadenze e adempimenti

Scadenze e adempimenti Legge 7 aprile 2014, n. 56 e successive modificazioni Elezioni di secondo grado dei Presidenti delle Province e dei Consigli provinciali Scadenze e adempimenti Roma, 15 luglio 2016 1 Normative di riferimento

Dettagli

Città metropolitane. Legge 56/14 - Elezioni: scadenze e adempimenti. Roma, 5 agosto 2014

Città metropolitane. Legge 56/14 - Elezioni: scadenze e adempimenti. Roma, 5 agosto 2014 Città metropolitane Legge 56/14 - Elezioni: scadenze e adempimenti Roma, 5 agosto 2014 Elettorato attivo e passivo Il sindaco metropolitano è di diritto il Sindaco del Comune capoluogo (fatta salva l ipotesi

Dettagli

Art bis Il territorio della regione è ripartito in tre circoscrizioni elettorali così denominate:

Art bis Il territorio della regione è ripartito in tre circoscrizioni elettorali così denominate: LEGGE REGIONALE 7 febbraio 2005, n. 1 Norme per l elezione del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale (BUR n. 2 dell 1 febbraio 2005, supplemento straordinario n. 7) (Testo coordinato

Dettagli

SEZIONE I La Corte costituzionale Art. 134 Art. 134 (non modificato)

SEZIONE I La Corte costituzionale Art. 134 Art. 134 (non modificato) COSTITUZIONE VIGENTE COSTITUZIONE COME RISULTANTE DALLE MODIFICHE DI CUI AL TESTO DI LEGGE COSTITUZIONALE APPROVATO IN SECONDA VOTAZIONE DALLA CAMERA DEI DEPUTATI E DAL SENATO Repubblica, su iniziative

Dettagli

NORME PER L ELEZIONE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA. Disegno di Legge

NORME PER L ELEZIONE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA. Disegno di Legge NORME PER L ELEZIONE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA Disegno di Legge Obiettivo disciplinare le modalità di elezione di: 74 membri del nuovo Senato che ricoprono anche la carica di Consigliere regionale 21

Dettagli

ISSiRFA - CNR LEGGE REGIONALE N. 4 DEL REGIONE CALABRIA

ISSiRFA - CNR LEGGE REGIONALE N. 4 DEL REGIONE CALABRIA LEGGE REGIONALE N. 4 DEL 06-02-2010 REGIONE CALABRIA Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 7 febbraio 2005, n.1, recante: «Norme per l elezione del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio

Dettagli

REGIONE EMILIA-ROMAGNA ASSEMBLEA LEGISLATIVA. VIII Legislatura

REGIONE EMILIA-ROMAGNA ASSEMBLEA LEGISLATIVA. VIII Legislatura REGIONE EMILIA-ROMAGNA ASSEMBLEA LEGISLATIVA VIII Legislatura Deliberazione legislativa n. 117/2010 MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 2 AGOSTO 1984, N. 42. RIFORMA DEL SISTEMA ELETTORALE DEI CONSORZI DI BONIFICA

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica N. 1343

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica N. 1343 Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 1343 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore TURANO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 21 FEBBRAIO 2014 Modifiche alla disciplina per l elezione del Senato della

Dettagli

Le elezioni comunali dal 1946 al 2014

Le elezioni comunali dal 1946 al 2014 Le elezioni comunali dal 1946 al 2014 Redazione Stile libero Idee dalla Val di Cornia Rivista on line di cultura e politica www.stileliberonews.org Registrazione Tribunale di Livorno n. 7/2012 Partita

Dettagli

REGIONE PIEMONTE. A cura del Gruppo di Studio e Ricerca dell Associazione Radicale Per la Grande Napoli

REGIONE PIEMONTE. A cura del Gruppo di Studio e Ricerca dell Associazione Radicale Per la Grande Napoli REGIONE PIEMONTE Sintesi Sistema Elettorale Risultati Elezioni Risultati Elezioni : Province e Capoluoghi Risultati Elezioni Regionali 2005 A cura del Gruppo di Studio e Ricerca dell Associazione Radicale

Dettagli

REFERENDUM SULL AUTONOMIA DEL VENETO (22 ottobre 2017) Dossier statistico. 10 ottobre 2017

REFERENDUM SULL AUTONOMIA DEL VENETO (22 ottobre 2017) Dossier statistico. 10 ottobre 2017 REFERENDUM SULL AUTONOMIA DEL VENETO (22 ottobre 2017) Dossier statistico 10 ottobre 2017 2 Il referendum Domenica 22 ottobre 2017 si svolgerà un referendum popolare consultivo sull autonomia del Veneto.

Dettagli

REGOLAMENTO ELETTORALE

REGOLAMENTO ELETTORALE REGOLAMENTO ELETTORALE Prevaer Fondo Pensione REGOLAMENTO ELETTORALE Elezione dei rappresentanti dei lavoratori per la costituzione o rinnovo dell Assemblea. 1. Indizione delle elezioni Almeno due mesi

Dettagli

Norme per l elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale

Norme per l elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale LEGGE REGIONALE Norme per l elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale Il Consiglio regionale ha approvato la seguente legge: Art. 1 (Recepimento) 1. All elezione del Presidente

Dettagli

RIEPILOGO ADESIONI COMUNI RICICLONI DELL'EMILIA ROMAGNA ANNO 2015

RIEPILOGO ADESIONI COMUNI RICICLONI DELL'EMILIA ROMAGNA ANNO 2015 RIEPILOGO ADESIONI COMUNI RICICLONI DELL'EMILIA ROMAGNA ANNO 2015 Riepilogo adesioni Comuni Ricicloni dell'emilia Romagna - anno 2015 PROVINCIE Nr. Comuni aderenti Abitanti % Comuni % Abitanti sul totale

Dettagli

PROVINCIA DI CATANZARO. Legge 56/14 Elezioni 2014: scadenze e adempimenti

PROVINCIA DI CATANZARO. Legge 56/14 Elezioni 2014: scadenze e adempimenti PROVINCIA DI CATANZARO Legge 56/14 Elezioni 2014: scadenze e adempimenti 1 Sono eleggibili a consigliere provinciale i sindaci e i consiglieri comunali in carica, nonché, limitatamente alle prime elezioni,

Dettagli

APPENDICE ELEZIONI REGIONALI DEL MARZO 2010: VOTI E SEGGI PER L ELEZIONE DEI PRESIDENTI DI GIUNTA E DEI CONSIGLIERI

APPENDICE ELEZIONI REGIONALI DEL MARZO 2010: VOTI E SEGGI PER L ELEZIONE DEI PRESIDENTI DI GIUNTA E DEI CONSIGLIERI APPENDICE ELEZIONI REGIONALI DEL 28-29 MARZO 2010: VOTI E SEGGI PER L ELEZIONE DEI PRESIDENTI DI GIUNTA E DEI CONSIGLIERI 164 Elezioni regionali 28-29 marzo 2010 Regione Piemonte Voti % Liste provinciali

Dettagli

BOZZA H 14

BOZZA H 14 BOZZA 21 09 2017 H 14 Con * sono evidenziate, in grassetto, le parti già votate dall Assemblea nella seduta dell 8 giugno 2017. Modifiche al sistema di elezione della Camera dei deputati e del Senato della

Dettagli

Liste civiche: rendimento elettorale nelle città capoluogo del Veneto. Dati comparati

Liste civiche: rendimento elettorale nelle città capoluogo del Veneto. Dati comparati Liste civiche: rendimento elettorale nelle città capoluogo del Veneto Dati comparati Tonioloricerche 34 - giugno 2013 Belluno 6 maggio 2012 Alle elezioni comunali si presentano 8 liste civiche, 1 lista

Dettagli

PARLAMENTO.

PARLAMENTO. PARLAMENTO http://www.parlamento.it/!1 Il Parlamento italiano è formato da due Camere CAMERA DEI DEPUTATI SENATO DELLA REPUBBLICA!2 Il nostro è un BICAMERALISMO PERFETTO: le due camere hanno uguali poteri

Dettagli

A. Composizione liste elettorali

A. Composizione liste elettorali NOTA IN TEMA DI COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI, CONSIGLI COMUNALI E GIUNTE COMUNALI (a normativa vigente al 6 marzo 2014, senza considerare quanto previsto nell AS1212 (DDL Delrio ) non ancora approvato

Dettagli

approva le seguenti norme attuative per lo svolgimento dei congressi dei circoli, delle unioni comunali e dei coordinamenti territoriali.

approva le seguenti norme attuative per lo svolgimento dei congressi dei circoli, delle unioni comunali e dei coordinamenti territoriali. REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DEI CONGRESSI DEI CIRCOLI, DELLE UNIONI COMUNALI E DEI COORDINAMENTI TERRITORIALI, AI SENSI DELL ART. 46 DELLO STATUTO NAZIONALE La Direzione regionale del Partito Democratico

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ELEZIONE DEI SEGRETARI E DELLE ASSEMBLEE DI FEDERAZIONE DEI SEGRETARI E DEI DIRETTIVI DI CIRCOLO

REGOLAMENTO PER L ELEZIONE DEI SEGRETARI E DELLE ASSEMBLEE DI FEDERAZIONE DEI SEGRETARI E DEI DIRETTIVI DI CIRCOLO REGOLAMENTO PER L ELEZIONE DEI SEGRETARI E DELLE ASSEMBLEE DI FEDERAZIONE DEI SEGRETARI E DEI DIRETTIVI DI CIRCOLO (modificato come da Circolare della Segreteria Nazionale del 28 settembre 2017) Articolo

Dettagli

SISTEMI ELETTORALI E DEMOCRAZIA. PERCORSO DI FORMAZIONE ALL IMPEGNO SOCIALE E POLITICO Cremona, 22 ottobre 2011 Prof.

SISTEMI ELETTORALI E DEMOCRAZIA. PERCORSO DI FORMAZIONE ALL IMPEGNO SOCIALE E POLITICO Cremona, 22 ottobre 2011 Prof. SISTEMI ELETTORALI E DEMOCRAZIA PERCORSO DI FORMAZIONE ALL IMPEGNO SOCIALE E POLITICO Cremona, 22 ottobre 2011 Prof. Martino Mazzoleni ALCUNE DEFINIZIONI SISTEMA ELETTORALE È un meccanismo, una formula

Dettagli

REGOLAMENTO DEI CONGRESSI PROVINCIALI E DELLE GRANDI CITTA

REGOLAMENTO DEI CONGRESSI PROVINCIALI E DELLE GRANDI CITTA REGOLAMENTO DEI CONGRESSI PROVINCIALI E DELLE GRANDI CITTA Art. 1 - Il corpo elettorale esercizio dei diritti associativi Potranno partecipare ai congressi, secondo le norme statutarie, gli associati e

Dettagli

Presentazione della lista R.S.U. GILDA-UNAMS ISTRUZIONI. (a cura di Rino Di Meglio e Michela Gallina)

Presentazione della lista R.S.U. GILDA-UNAMS ISTRUZIONI. (a cura di Rino Di Meglio e Michela Gallina) Presentazione della lista R.S.U. GILDA-UNAMS 2015 ISTRUZIONI (a cura di Rino Di Meglio e Michela Gallina) INDICE 1. Presentazione delle liste 2. Il presentatore 3. Firme di presentazione 4. Candidati 5.

Dettagli

VERBALE DELLE OPERAZIONI

VERBALE DELLE OPERAZIONI del 8 GENNAIO 2017 CONSIGLIO PROVINCIALE DI SIENA VERBALE DELLE OPERAZIONI DELL UFFICIO ELETTORALE 2 VERBALE DELLE OPERAZIONI DELL UFFICIO ELETTORALE 1. INSEDIAMENTO DELL UFFICIO ELETTORALE L anno duemiladiciassette,

Dettagli

PROGETTO DI LEGGE N di iniziativa del Presidente della Giunta regionale

PROGETTO DI LEGGE N di iniziativa del Presidente della Giunta regionale REGIONE LOMBARDIA X LEGISLATURA CONSIGLIO REGIONALE ATTI 13940 PROGETTO DI LEGGE N. 0319 di iniziativa del Presidente della Giunta regionale Modifiche alla legge regionale 31 ottobre 2012, n. 17 (Norme

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 3424

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 3424 Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 3424 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori PISTORIO e OLIVA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 26 LUGLIO 2012 Modifiche al testo unico di cui al decreto del Presidente

Dettagli

La Direzione della Federazione PD di Ravenna, riunita a Ravenna il 13 settembre 2017, approva il seguente

La Direzione della Federazione PD di Ravenna, riunita a Ravenna il 13 settembre 2017, approva il seguente La Direzione della Federazione PD di Ravenna, riunita a Ravenna il 13 settembre 2017, approva il seguente Regolamento per l elezione del Segretario e dell Assemblea della Federazione, dei Segretari e dei

Dettagli

LA DISCIPLINA ELETTORALE APPLICABILE

LA DISCIPLINA ELETTORALE APPLICABILE REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Direzione Generale della Presidenza della Regione Elezione del XIII Consiglio regionale e del Presidente della Regione LA DISCIPLINA ELETTORALE APPLICABILE Documento divulgativo

Dettagli

Regolamento per l elezione dei segretari e delle assemblee provinciali, dei segretari e dei direttivi dei circoli

Regolamento per l elezione dei segretari e delle assemblee provinciali, dei segretari e dei direttivi dei circoli Unione Regionale del Piemonte Regolamento per l elezione dei segretari e delle assemblee provinciali, dei segretari e dei direttivi dei circoli Approvato dall Assemblea regionale il 5 ottobre 2013 Partito

Dettagli

LA NUOVA LEGGE ELETTORALE PER LA CAMERA DEI DEPUTATI E PER IL SENATO DELLA REPUBBLICA

LA NUOVA LEGGE ELETTORALE PER LA CAMERA DEI DEPUTATI E PER IL SENATO DELLA REPUBBLICA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE PER LA CAMERA DEI DEPUTATI E PER IL SENATO DELLA REPUBBLICA (Legge n.165, 3 novembre 2017) Seminario interno al Consiglio regionale 27 novembre 2017 2 INDICE Definizioni, iter

Dettagli