PROGETTO DI DERIVAZIONE D ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO LA ROVERE - BOSCHETTI

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1 PROGETTO DI NUOVA DERIVAZIONE D ACQUA DAL TORRENTE MONGIA AD USO ENERGETICO - RELAZIONE DI COMPATIBILITÀ IDRAULICA AI SENSI DEL R.D. 523/ REGIONE PIEMONTE COMUNE DI FOSSANO PROVINCIA DI CUNEO PROGETTO DI DERIVAZIONE D ACQUA AD USO IDROELETTRICO DAL F. STURA DI DEMONTE A MEZZO DEL CANALE IRRIGUO LA ROVERE - BOSCHETTI ISTANZA UNICA AI SENSI DEL D.LGS 387/2003 CON PRONUNCIA DI COMPATIBILIÀ AMBIENTALE ALLEGATO A11 PIANO DI GESTIONE E MANUTENZIONE Pinerolo, luglio 2013 Il committente: EUROPAR s.r.l. Il progettista: Ing. Dario Ughetto Il progettista: Geom. Giorgio Rostan Il progettista: Geom. Giovanni Barberis

2 INDICE 1. PREMESSA DESCRIZIONE DELLE ATTREZZATURE E DEI SISTEMI PREVISTI PER LA GESTIONE E LA MANUTENZIONE DELL OPERA REGOLA OPERATIVA DELL IMPIANTO CONDIZIONI DI RISCHIO E POSSIBILI INCIDENTI CONDIZIONI DI RISCHIO POSSIBILI INCIDENTI RIFIUTI ED EMISSIONI PRODOTTE PROGRAMMA DI MONITORAGGIO DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO DEI MISURATORI DI PORTATA PROGRAMMA DI GESTIONE E MANUTENZIONE... 11

3 1. PREMESSA Nella fase di funzionamento di un impianto idroelettrico risulta essere di fondamentale importanza la redazione di un piano di gestione e di manutenzione delle opere, al fine di garantire nel tempo la corretta funzionalità dell impianto, le caratteristiche di qualità, nonché l efficienza, atta a favorire il risparmio idrico. Tale piano deve contenere un sistema di controlli e di interventi da eseguire con una certa periodicità, al fine di garantire una corretta gestione dell impianto in progetto. Il piano di gestione deve contenere una serie di informazioni, qui di seguito elencate: la descrizione dei sistemi di telecontrollo, dei sensori di monitoraggio, presenza di sistemi oleodinamici, sgrigliatori e modalità di smaltimento del materiale sgrigliato, stoccaggio di sostanze potenzialmente inquinanti, modalità di gestione dell accumulo e delle opere di presa, nonché la loro ubicazione; un programma delle verifiche e dei controlli al fine di rilevare il livello di prestazione nel tempo dell impianto in progetto; un programma di manutenzione che riporti in ordine temporale i vari interventi previsti da personale qualificato DESCRIZIONE DELLE ATTREZZATURE E DEI SISTEMI PREVISTI PER LA GESTIONE E LA MANUTENZIONE DELL OPERA L impianto in oggetto è caratterizzato dall utilizzo della risorsa idrica per la produzione di energia idroelettrica, sfruttando l energia potenziale delle acque derivate dal Fiume Stura di Demonte. Nel dettaglio verranno realizzati: sbarramento di derivazione, rampa di risalita dell ittiofauna ed opere annesse; canale di derivazione ed opere annesse; fabbricato della centrale elettrica e canale di scarico con opere annesse; Nell impianto oggetto di studio sono presenti sensori di monitoraggio, consistenti in misuratori di portata, che rilevando la velocità ed il livello dell acqua, trasmettono i dati ad un convertitore che ne calcola la portata. Tali apparecchiature consisteranno in: un misuratore di livello con funzione di misurare la portata rilasciata tramite il DMV all opera di presa; un misuratore della portata derivata installato lungo il canale di derivazione a monte del fabbricato della centrale; Nel fabbricato della centrale, la gestione dell attività ordinaria sarà completamente automatizzata; saranno presenti apposite apparecchiature elettroniche collegate alle turbine che azioneranno i meccanismi di comando delle regolazioni delle quantità di acqua nelle macchine, in funzione del livello presente alla presa (monitorato attraverso sensori di livello). 1

4 Altre apparecchiature consentiranno di operare il fermo dell impianto in maniera automatizzata. In modo particolare: la rete di protezione interfaccia a valle della produzione e a monte della rete ENEL, arresta l impianto qualora manchi la corrente sulla rete di distribuzione ENEL; sensori presenti sui cuscinetti di macchine idrauliche ed elettromeccaniche rileveranno un surriscaldamento od un malfunzionamento delle stesse; altri sensori rileveranno la presenza di sovratensioni elettriche nell impianto, oltre le tolleranze prescritte; sensori presenti negli avvolgimenti del generatore segnaleranno eventualmente un surriscaldamento degli stessi ed un eventuale malfunzionamento. I dati registrati dai sensori saranno inviati ad un sistema elettronico, nel quale verranno impostati i range di funzionamento delle varie componenti dell impianto. Qualora i valori segnalati dai rilevatori non siano compresi nel range prestabilito, si innescherà un sistema di allarme che avvertirà il personale di gestione dell impianto delle anomalie presenti e interromperà il funzionamento dello stesso. I malfunzionamenti saranno segnalati tramite uno specifico messaggio di avviso SMS via GSM. Il fermo dell impianto, sia che esso avvenga in automatico, sia che esso avvenga per azionamento manuale, comporterà la chiusura delle turbine. L eventuale innalzamento del livello dell acqua all interno della vasca di dissabbiamento, dovuto alla chiusura delle turbine, verrà assorbito dallo sfioratore ubicato nella vasca stessa. In casi particolari o di manutenzione il canale potrà essere svuotato completamente utilizzando la paratoia disposta sul fondo della vasca di dissabbiamento a monte del fabbricato della centrale. Il fermo dell impianto verrà attivato invece, normalmente in maniera manuale per l esecuzione delle necessarie operazioni di manutenzione ordinaria dell impianto. Il riavvio dell impianto avverrà normalmente in maniera completamente manuale quando questo risulti essere stato disattivato manualmente; l impianto necessiterà quindi della presenza di una persona che verifichi i parametri di attivazione di funzionamento. Il riavvio dell impianto sarà manuale, anche a seguito di un certo numero di tentativi di riavvio programmati ed attivati in automatico dal sistema elettronico non andati a buon fine. Nell impianto in progetto sono inoltre presenti sistemi oleodinamici, quali paratoie, che regolano l afflusso di acqua, tali paratoie saranno localizzate: n.4 in corrispondenza della bocca di presa in corrispondenza dell imbocco del canale di derivazione; n.2 in corrispondenza del tratto iniziale del canale di derivazione per il rilascio del DMV; n.3 in corrispondenza del fabbricato della centrale immediatamente a monte delle macchine; 2

5 A valle della vasca di dissabbiamento, presso il fabbricato della centrale, verrà installato uno sgrigliatore automatico, con la funzione di raccogliere la materia organica (quale rami, foglie, ecc.) la quale verrà convogliata in una canaletta di raccolta e stoccata in un apposito contenitore. Qualora sia catturato del materiale che minacci il funzionamento corretto dello sgrigliatore, il PLC metterà in allerta un operatore che prontamente dovrà asportare il materiale oggetto di intasamento. Riassumendo si sottolinea che attraverso il telecontrollo si andrà a monitorare l intero impianto idroelettrico, quindi: le turbine di cui si va a monitorare la temperatura dei cuscinetti, l apertura delle palette distributrici, il numero di giri, la potenza prodotta; il trasformatore (di cui si andrà a monitorare la temperatura dell olio); i generatori (di cui si andrà a controllare l eventuale surriscaldamento dei cuscinetti, la temperatura degli avvolgimenti); la portata rilasciata e derivata (attraverso i misuratori di portata); gli sgrigliatori; la presenza di rete ENEL ed il cos Ø che dovrà avere un valore compreso tra 0,95 ed 1, REGOLA OPERATIVA DELL IMPIANTO La regola operativa dell impianto descrive la modalità di funzionamento dell impianto in progetto in base all andamento delle portate naturali presenti nel corso d acqua e al disciplinare di concessione che sarà rilasciato. a) Modalità di derivazione La derivazione dell impianto avrà inizio quando nell alveo sarà presente una portata superiore al DMV base pari a l/s, oppure superiore al DMV base+modulato ( l/s) nei mesi di aprile, maggio e giugno in cui è previsto il rilascio aggiuntivo di portata. Se la portata naturale supererà il valore suddetto, le paratoie posizionate all imbocco del cnale di adduzione si apriranno gradualmente consentendo l ingresso dell acqua nel canale e avrà inizio la derivazione fino al valore massimo richiesto in concessione, pari a l/s. Le paratoie di testa, saranno regolate in continuo dal sistema elettronico di gestione della centrale in modo da mantenere il livello di monte sempre alla quota di 272 m s.m., quota che permette il rilascio della quota parte di DMV sulla rampa di risalita dell ittiofauna. La regolazione dell apertura delle paratoie è comandata dal sensore di livello ad ultrasuoni ubicato in corrispondenza dello stramazzo per il rilascio del DMV. Tale sensore istante per istante rileva il livello dell acqua e trasmette i dati al processore di comando (P.L.C.), il quale è programmato per impartire ordini di chiusura o di apertura alle paratoie a seconda che il livello dell acqua scenda o salga rispetto alla quota prefissata. Il comando impartito dal processore di chiusura o di apertura viene eseguito tramite un circuito idraulico che aziona i pistoni, il quali abbassano o alzano le paratoie. 3

6 Tale apertura avverrà in modo graduale mantenendo il livello dell acqua sulla gaveta sempre pari a 0,24 m necessaria per il rilascio della quota di DMV previsto dalla scala. Qualora il sensore rilevasse un abbassamento dell altezza d acqua sulla soglia, le paratoie della bocca di presa andranno in graduale chiusura cercando di mantenere sempre costante il livello sullo stramazzo del D.M.V.; quando la portata arrivasse ad essere pari od inferiore alla porzione di D.M.V. il cui rilascio è previsto tramite la rampa, le paratoie di derivazione dell impianto idroelettrico verranno completamente chiuse, sospendendo in questo modo la derivazione. b) Modalità di funzionamento del gruppo turbina - generatore Per la produzione di energia si prevede l installazione di due gruppi di produzione, composti da due turbine Kaplan ad asse verticale accoppiate ai relativi generatori. La portata massima derivata verrà pertanto ripartita tra le due macchine in ragione di un rapporto pari a 1/3 e 2/3, ovvero la portata nominale per ciascuna macchina sarà pari a l/s e l/s rispettivamente. Per quanto concerne la portata minima derivata dall impianto, si fa riferimento al grafico seguente, dal quale si evince che per una turbina Kaplan a doppia regolazione si hanno rendimenti accettabili fino al 10% della portata nominale. Rendimento Turbina Kaplan rendimento % % portata nominale Figura 1.1 Rendimento turbina Kaplan a doppia regolazione La doppia regolazione prevede infatti che la turbina venga dotata di pale orientabili, così come il distributore, pertanto il flusso risulta indirizzato al variare della portata secondo una direzione ottimale dovuto all orientamento sia delle pale statoriche che di quelle rotoriche e da questo deriva un rendimento piuttosto elevato sull intero campo di funzionamento della turbina. Considerando che la portata associata alla turbina caratterizzata dalla portata nominale minore risulta essere di l/s, si ottiene: 4

7 Q min = ,1=1.300 l/s Pertanto la portata minima derivabile dall impianto risulta pari a l/s. Ne deriva che la portata minima in alveo necessaria all entrata in funzione dell impianto sarà pari a l/s, oppure l/s nei mesi di aprile, maggio e giugno in cui è previsto il rilascio del DMV modulato. Il generatore collegato in modo solidale con la turbina comincerà a produrre corrente elettrica quando la turbina raggiungerà il numero di giri previsto a regime. Quindi non appena la corrente prodotta avrà i parametri di tensione, frequenza e cos Φ idonei ad essere immessi in rete, si chiuderà un interruttore che collegherà l impianto alla rete di distribuzione. Ovviamente saranno installati nell impianto i vari dispositivi di interfaccia previsti dalla normativa che garantiranno la sicurezza sia dell impianto che della rete di distribuzione e provocheranno il distacco automatico dell impianto qualora i parametri della corrente prodotta non fossero conformi a quelli previsti per la distribuzione. 5

8 2. CONDIZIONI DI RISCHIO E POSSIBILI INCIDENTI 2.1. CONDIZIONI DI RISCHIO Non è stata rilevata alcuna specifica condizione di rischio in fase di esercizio, sia nei confronti dell ambiente, che in riferimento a pericoli per la pubblica incolumità. La tipologia dell impianto così come progettato, non consente alcuna interferenza esterna nella gestione. Tutte le apparecchiature, i componenti meccanici o semplicemente i manufatti saranno inaccessibili da qualsiasi involontaria intrusione POSSIBILI INCIDENTI I possibili incidenti rilevanti individuati, con riferimento alla gestione ordinaria dell impianto, possono essere causati principalmente da rotture di componenti o apparecchiature sia meccaniche che elettriche o elettroniche, a seguito di eventi atmosferici (fulmini sbalzi di tensione, ecc..) o causati da semplici cedimenti meccanici. Si esclude invece espressamente la possibilità di incidenti causati dal fattore umano se non nel caso estremo di atti dolosi. Le macchine dovranno essere maneggiate da personale competente, che utilizzi con cautela e con la corretta attenzione le macchine in questione. I possibili incidenti riferibili alle cause sopra citate, che qui vengono analizzati possono riguardare: la rottura del trasformatore di corrente. La magnitudo riferibile agli incidenti in analisi è pressoché irrilevante per le seguenti motivazioni: il trasformatore di corrente, la cui rottura può potenzialmente provocare il trafilamento o riversamento dell olio all esterno dell involucro dello stesso, verrà posizionato all interno del fabbricato centrale nel sito appositamente destinato allo scopo e costruito con specifiche caratteristiche di impermeabilità necessarie ad evitare la dispersione dell olio al suolo. Si tiene a precisare che il liquido contenuto nel trasformatore non contiene PCB (un olio considerato altamente velenoso) e sarà comunque conforme alle prescrizioni previste dalle specifiche norme CEI, in particolare alla norma Sottostante il trasformatore verrà ricavata con le opportune pendenze, una vasca ermetica in acciaio avente capienza sufficiente e destinata alla raccolta dell olio in caso di rottura. Inoltre, per la sicurezza dei lavoratori, è prevista la presenza di una cassetta di pronto intervento, che funga da primo soccorso per eventuali incidenti, e la presenza di un armadietto metallico chiuso a chiave per lo stoccaggio di cartucce di grasso, tanica d olio ed estintore. 6

9 2.3. RIFIUTI ED EMISSIONI PRODOTTE I rifiuti che si prevede possano essere prodotti dall impianto in fase di esercizio sono essenzialmente dati dal materiale organico ed inorganico raccolto dallo sgrigliatore. I rifiuti di natura organica di cui trattasi saranno costituiti essenzialmente da ramaglie che potranno essere trasportati dall acqua all interno del canale di derivazione fino al fabbricato della centrale, dove lo sgrigliatore provvederà a raccoglierli in apposita canaletta metallica e saranno stoccati in un contenitore. Periodicamente almeno una volta la settimana, ma con maggior assiduità durante l autunno, l addetto al controllo e alla gestione dell impianto provvederà alla raccolta delle foglie provenienti dallo sgrigliatore, delle ramaglie depositatesi sulla griglia posta sulla canaletta di derivazione ed all ammasso di tale materiale organico in appositi contenitori per il compostaggio dello stesso, finalizzato al suo riutilizzo successivo per operazioni di fertilizzazione in occasione di ripristini del verde e/o piantumazioni nella zona. Il materiale inorganico raccolto dallo sgrigliatore sarà separato e inviato in apposita discarica. Il restante materiale inorganico che invece si ritiene possa essere prodotto nella normale gestione dell impianto, si può prevedere che sarà dato esclusivamente da alcune cartucce di plastica, che verranno portate in opportuna discarica, contenenti del grasso sintetico che periodicamente si utilizzerà per l ingrassaggio dei cuscinetti e dell albero di trasmissione delle turbine. 3. PROGRAMMA DI MONITORAGGIO Nonostante sia presente una stazione di monitoraggio regionale a monte della derivazione in progetto, in località Ponte per Salmour, la derivazione d acqua ad uso idroelettrico ha reso necessario la redazione di un accurato piano di monitoraggio per verificare periodicamente la qualità dell ambiente idrico e dell ecosistema fluviale durante ed in seguito alla realizzazione dei manufatti. Il programma di monitoraggio prevede lo svolgimento di campionamenti del macrobenthos da eseguire nelle medesime sezioni individuate nello Studio di Compatibilità Ambientale (a monte ed a valle della presa), in quanto considerate significative dell ambiente acquatico analizzato; essi verranno svolti nei periodi dell anno maggiormente significativi, corrispondenti al periodo idrologico di magra, in cui la portata è prossima a quella del DMV, ed a quello di regime idrologico ordinario. Tali campionamenti dovranno essere svolti al fine di evidenziare variazioni della composizione in specie dei diversi gruppi faunistici presenti nei vari microhabitat individuati nei tratti in esame. Tali campionamenti verranno svolti applicando la metodica precedentemente illustrata e pubblicata nel Notiziario dei Metodi Analitici Marzo 2007 IRSA/CNR, in linea con la Direttiva 2000/60/CE (W.F.D.), attraverso la quale sarà possibile trovare l indice Star_ICMI. Con la stessa frequenza e nelle stazioni sopra indicate verranno ripetuti i campionamenti finalizzati all analisi chimico fisica e microbiologica delle acque, prendendo in considerazione i 7

10 parametri macrodescrittori analizzati nel presente studio ed elencati nella Tabella 4 dell Allegato 1 del D. Lgs. 152/99 e s.m.i., superato dal D.Lgs. del 3 aprile 2006 n Testo Unico Ambientale. Inoltre una volta all anno nel periodo vegetativo verranno compilate le schede I.F.F. (Indice di Funzionalità Fluviale), che serviranno per verificare la funzionalità dell ecosistema fluviale anche in seguito alla realizzazione del progetto. Il monitoraggio biologico verrà integrato con l analisi delle macrofite, che si espliciterà attraverso la realizzazione di un elenco floristico, con indicazione delle classi di copertura, che verrà stilato nella medesima stazione individuata nel tratto sotteso dalla derivazione, in modo tale da poter effettuare un confronto significativo con la situazione individuata nella fase ante-operam. Per la localizzazione delle stazioni di campionamento biologico e chimico-fisico e microbiologico si rimanda alla figura seguente. 8

11 Figura 3.1.: Localizzazione delle stazioni di monitoraggio biologico e chimico-fisico e microbiologico. 9

12 Per eseguire un analisi completa dell ecosistema fluviale, il piano è stato inoltre integrato con valutazioni di tipo idromorfologico, in modo tale da stimare il rischio di riduzione degli habitat e mesohabitat fluviali, degli habitat terrestri perifluviali, che potrebbero subire eventuali modifiche in seguito al rigurgito che si verrebbe a creare a monte dello sbarramento in progetto. Tali indagini verranno svolte utilizzando gli indicatori estratti dal documento tecnico ISPRA Manuale tecnico operativo per la valutazione ed il monitoraggio dello stato morfologico dei corsi d acqua (Roma, maggio 2011). I risultati dei monitoraggi sopra indicati saranno raccolti in una relazione annuale e verranno inviati agli Enti competenti, quale l ARPA Dipartimento di Cuneo che effettuerà le opportune valutazioni in merito. Per quanto riguarda le attività di monitoraggio dell ittiofauna, si specifica che verrà svolto un campionamento annuale nel tratto sotteso dalla derivazione in progetto ad opera di un tecnico specializzato. Tale indagine dovrà essere effettuata anche prima dell entrata in esercizio dell impianto in modo tale da avere un riferimento attendibile con i risultati ante-operam. I risultati di tale monitoraggi saranno pertanto inviati, oltre al Dipartimento Provinciale dell ARPA di Cuneo, al Settore Flora e Fauna della Provincia di Cuneo. 4. DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO DEI MISURATORI DI PORTATA I misuratori di portata previsti per l impianto in progetto sono due: uno verrà installato in corrispondenza dell opera di presa, in prossimità della gaveta di rilascio del DMV, al fine di rilevare la portata di acqua rilasciata nel Fiume Stura di Demonte; uno verrà installato lungo il canale di derivazione a monte del fabbricato della centrale al fine di misurare la portata derivata. Nell impianto in progetto questi misuratori misureranno in continuo la quantità di acqua derivata e rilasciata. Non verrà invece installato alcun misuratore sulla restituzione, in quanto per gli impianti idroelettrici è poco significativo, in quanto la portata captata coincide con la portata rilasciata, a meno delle eventuali derivazioni effettuate lungo la condotta. Per misurare la portata con moto dell acqua a superficie libera, si prevede l installazione di uno strumento chiamato misuratore di livello, che misura appunto l altezza del liquido. L apparecchiatura è formata da un trasduttore ad ultrasuoni posto sulla verticale della sezione in oggetto (che essa sia un canale, uno stramazzo o una sezione d alveo), che ne rileva il livello, tramite l invio di una serie continua di impulsi ultrasonici, dei quali riceve l eco riflesso dal liquido. Questi dati vengono inviati in continuo ad una centralina elettronica, che sulla base dei parametri impostati, traduce la misura di 10

13 livello in portata. Tale centralina d elaborazione (della ditta Rittmeyer, modello RIPRESS CONTROLLER MPKSBI.100), è composta da un display LCD grafico a 6 tasti, con funzione di interfaccia, e da un dispositivo vero e proprio (separato dal precedente) di elaborazione dei valori misurati (CONTROLLER), al quale può essere collegato un computer portatile per scaricare i dati riguardanti i vari misuratori. Il sensore installato nella sezione di misura sarà in grado di consentire l acquisizione dei livelli idrometrici, ad intervallo almeno orario. Specifiche tecniche del Sensore di livello ad Ultrasuoni: Campo di misura: mm (Standard altri per specifica richiesta) Risoluzione: 1 mm Cono ultrasonico: 3 Campo di temperatura: C Campo cieco: 35 cm Materiali: PP verde / POM nero Cavo: Schermato, con guaina in PVC, lung.std. 12 m (Max. 100 m.) Protezione: IP68, stagno, resistente all immersione, max. 1 bar Certificazione CE: EN , EN Certificazione Ex: Zona 2 (EEx na II T3) Vicino alla gaveta per il rilascio del DMV, verrà inoltre collocata un asta idrometrica graduata per la lettura diretta finalizzata alla verifica immediata della portata che esce dalla gaveta di rilascio del DMV; tale asta riporterà in maniera ben visibile il livello che deve raggiunge il pelo libero dell acqua al fine di rilasciare la portata necessaria a soddisfare il D.M.V. La taratura della strumentazione utilizzata per misurare la portata captata è tale da garantire la precisione della misura entro il limite di tolleranza del 5% con riferimento al 75% delle rilevazioni orarie effettuate nell arco delle 24 ore. I dati derivanti dalle misurazioni verranno trasmessi all autorità competente entro il 31 gennaio dell anno successivo a quello cui si riferiscono le relative rivelazioni, utilizzando il registro delle misure e le schede di trasmissione di cui all Allegato C del Regolamento 7/R. L invio delle schede verrà effettuato tramite supporto informatico secondo le modalità definite con deliberazione di Giunta Regionale. Contestualmente all invio su supporto informatico verrà effettuata anche la trasmissione dei dati su supporto cartaceo. 5. PROGRAMMA DI GESTIONE E MANUTENZIONE Nella fase di esercizio di un impianto idroelettrico la gestione dello stesso consiste nel mantenimento della capacità produttiva dell impianto, provvedendo alla regolare manutenzione delle opere elettromeccaniche ed assicurando la gestione delle opere in alveo. 11

14 A tal proposito le attività di gestione e manutenzione ordinaria si possono così riassumere: verifica della funzionalità delle parti elettromeccaniche (quali paratoie, parti in movimento della turbina, ecc.) con frequenza semestrale, al fine di verificarne lo stato di usura; la manutenzione dell impianto idraulico (per esempio controllo della tenuta dei pistoni), per verificare eventuali perdite di olio; l asportazione settimanale della materia organica raccolta dallo sgrigliatore e successivo compostaggio della stessa; L esistenza di sistemi di automazione totale consentono l esercizio dell impianto senza presidio; deve comunque essere garantita la reperibilità continua di un tecnico specializzato, che assicuri un intervento repentino, nel caso di anomalie segnalate dalla centrale, con le modalità descritte nel capitolo 1. Per la gestione ordinaria dell impianto risulterà invece necessaria l assunzione di una persona part-time, che accederà allo stesso (indipendentemente dai fermi impianto sopraccitati), con frequenza almeno settimanale per le necessarie verifiche, controlli e regolazioni che a titolo esemplificativo e non esaustivo riguarderanno ad esempio l ingrassaggio periodico dei cuscinetti e degli alberi di trasmissione dei macchinari presenti nella centrale. I controlli saranno rivolti anche all opera di presa ed alla camera di carico, e consisteranno nel verificare l eventuale presenza di materiali che li ostruiscano. 12

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