IMPIANTI ad ANIDRIDE CARBONICA
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- Lamberto Graziano
- 7 anni fa
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1 Uno fra gli impianti gas utilizzati da anni nel settore antincendio è l impianto ad anidride carbonica (CO2); esso viene impiegato in zone, locali e macchine dove normalmente non esiste presenza di personale. L Anidride Carbonica è un gas incolore, inodore e possiede ottime caratteristiche dielettriche. Come agente estinguente il CO2 può offrire: Un estinzione pulita: poichè l Anidride Carbonica è un gas, essa estingue il fuoco senza lasciare residui di acqua, schiuma o polvere che potrebbero danneggiare gli equipaggiamenti. Questa estinzione pulita elimina pertanto la necessità di costose e lunghe operazioni di pulizia, conseguenti ad un operazione di estinzione. Una protezione economica: l Anidride Carbonica è l agente estinguente più economico oggi disponibile. L Anidride Carbonica non solo costa meno di qualsiasi altro agente estinguente, ma taglia inoltre le spese di ricarica. Un estinzione veloce, versatile ed efficace: l Anidride Carbonica provvede ad un efficace protezione antincendio dove esiste pericolo di incendi di classe B (liquidi infiammabili e gas) e di classe C (incendi di apparecchiature elettriche anche sotto tensione). Poichè L Anidride Carbonica è un agente estinguente tridimensionale, penetra ovunque nell area di pericolo, sopprimendo velocemente la combustione. NFPA 12 IMPIANTI ad ANIDRIDE CARBONICA DOVE PUÒ ESSERE USATO IL SISTEMA DI ESTINZIONE AD ANIDRIDE CARBONICA I sistemi di estinzione CO2 Astra sono progettati per garantire una veloce, continua, automatica e/o manuale protezione antincendio per un ampia gamma di pericolo d incendio.
2 NFPA 12 Le applicazioni tipiche includono: Industriale commerciale. Macchinari per la stampa; serbatoi di stoccaggio; essicatoi; forni; impianti di verniciatura a flusso; trasformatori; generatori; laminatoi; apparecchiature elettriche di comando; locali di controllo impianti di processo; equipaggiamenti chimici di processo; aree di stoccaggio di liquidi infiammabili o gas; aree di stoccaggio di nastri magnetici e stazioni relay. Marine. Aree cargo; locali generatori, locali macchinario. METODI DI EROGAZIONE Erogazione locale. Se esiste la possibilità di fuochi di superficie, un sistema di erogazione a CO2 locale è raccomandato. Fuochi di superficie del tipo che coinvolgono liquidi infiammabili, richiedono una rapida rivelazione e soppressione per evitare l estensione dell incendio. In un sistema di erogazione locale il CO2 è erogato, attraverso ugelli di disegno particolare, direttamente sulla superficie del materiale in fiamme. L Anidride Carbonica toglie l ossigeno creando temporaneamente un atmosfera inerte fino a sopprimere il fuoco. Il sistema ad erogazione locale è tipicamente utilizzato in luoghi come cabine di spruzzatura, serbatoi di stoccaggio, ecc... Erogazione totale. Questo sistema di erogazione è indicato per pericoli di incendio in locali chiusi. Nelle applicazioni ad erogazione totale, l aria dei locali è diluita con Anidride Carbonica fino a che la concentrazione è tale che l atmosfera non supporterà più la combustione. La concentrazione di CO2 è mantenuta per uno specifico periodo di tempo che dipende dalla tenuta del volume protetto. Tipiche applicazioni di questo sistema sono depositi, locali di verniciatura, depositi di liquidi infiammabili o gas, stanze di controllo di impianti di processo. Erogazione estesa. Pericolo di incendi di equipaggiamenti elettrici rotanti (generatori, motori, convertitori) possono richiedere una erogazione estesa di CO2. Il sistema ad erogazione estesa può essere inoltre utilizzato per la soppressione di fuochi di superficie o profondi in situazioni dove l Anidride Carbonica si disperderebbe, prima della completa estinzione, se applicata in altro modo. Il sistema di erogazione estesa, applica l Anidride Carbonica sul fuoco con una elevata quantità iniziale. L erogazione iniziale è poi seguita da una scarica estesa di CO2, la quale mantiene inerte l atmosfera per il periodo di tempo specificato.
3 Il Sistema di spegnimento a gas inerte IG01, proposto per la protezione delle aree a rischio d incendio, utilizza, quale estinguente, il gas inerte Argon, con la tecnica della saturazione totale TOTAL FLOODING. L Argon è un prodotto puro e naturale, è un gas presente nell aria e, quando viene a contatto con le fiamme, non ha nessun tipo di reazione, assenza di prodotti di decomposizione dannosi o corrosivi, ritornando, successivamente, nel ciclo naturale dell atmosfera senza danneggiare l ambiente. L Argon non danneggia i materiali più delicati, è pulito, efficace e privo di impatto ambientale (GWP = nullo) e con nessun effetto di depauperamento dell ozono (ODP = zero). L Argon è dielettrico (N2=1.0 - Ar=1.01), non sporca, non inquina non danneggia ed assicura una protezione efficace alle persone ed ai beni protetti, consentendo un ottima visibilità durante la scarica, in assenza di shock termici, senza stratificazione e con la concentrazione di spegnimento mantenuta per lungo tempo nell area protetta. Il Sistema IG01 è costituito essenzialmente da una o più batterie di bombole estruse per alta pressione, di grande capacità (lt.140), complete di valvola di scarica rapida con manometro, pres-sostato, comando pneumatico, mani-chetta flessibile di scarica con valvola di non ritorno e manichetta pneumatica per il collegamento delle bombole IG01 alla bombola pilota caricata con azoto che, dotata di attuatore manuale e solenoide, IMPIANTI a GAS CLEAN AGENT IG01 provvede all attivazione delle valvole pilotate del Sistema IG01. I gruppi bombole sono composti da bombole aventi capacità di 80 lt. o 140 lt. e sono caricate con Argon a 200 bar a 15 C. L utilizzo delle bombole da 140 lt. rende l impianto più compatto ed economico. Le bombole utilizzate nel Sistema IG01 sono soggette a ricollaudo decennale (ogni 10 anni). La pressione iniziale di stoccaggio viene
4 ridotta, dopo il collettore di raccolta, da 200 bar a 40 +/- 60 bar, con l impiego di orifizi calibrati, opportunamente progettati con il calcolo computerizzato, consentendo di utilizzare le tubazioni degli impianti ad Halon e CO2 esistenti, risparmiando sui costi di installazione per la riconversione. L alta pressione consente di collocare le bombole a grande distanza e, con l utilizzo di valvole selettrici, garantisce flessibilità e convenienza nella protezione. L Argon è diffuso nell ambiente tramite un collettore di raccolta gas (API 5L GR.B SCH 160), utilizzando un orifizio calibrato che riduce la pressione ed una rete di distribuzione realizzata in tubo zincato per alta pressione (API 5L GR.B SCH 40) ed appositi ugelli, opportunamente calibrati e progettati con un software computerizzato. Il Sistema IG01, per poter essere utilizzato in aree normalmente occupate da personale durante l attivazione automatica, è studiato per ottenere e mantenere un livello di ossigeno residuo ad un valore compreso tra il 10% ed il 14%. La scarica del gas argon nell ambiente (non inferiore al 95% della concentrazione di progetto), avviene in un minuto circa. UTILIZZO DI GAS ARGON Il gas Argon (IG-01) è approvato per l uso in: INCENDI DI CLASSE A (legno, stoffa, carta, gomma, ecc.) INCENDI DI CLASSE B (liquidi infiamma bili, olii, lubrificanti, vernici, ecc.) INCENDI DI CLASSE C (apparecchiature elettriche sotto tensione) STANDARD DI FORNITURA La fornitura è in accordo con lo standard di qualità del fornitore. Il Sistema ad Argon (IG01) è stato testato, approvato, listato, normato e/o standardizzato dai seguenti Enti: NFPA 2001 National Fire Protection (sigla IG-01) ISO/DIS/14520 (DRAFT) International Standard Organization (sigla IG01) EPA SNAP Program Significant New Alternative Policy LPCB Loss Prevention Council Board (Test) VDS Verband der Schadenversichere (calcolo computerizzato)
5 Negli ultimi cinquant anni l azoto, misto ad argon, è sempre stato utilizzato come agente estinguente in impianti fissi. L introduzione del gas Halon aveva ridotto la domanda di azoto poiché implicava la necessità di volumi maggiori. Con l eliminazione di tale gas, l utilizzo di prodotti alternativi è aumentato considerevolmente. Nascono così gli impianti a gas IG55 che utilizzano una miscela di 50% di azoto e 50% di argon. Alla temperatura ambiente l IG55 è un gas, incolore ed inodore, esistente nell atmosfera, non è dannoso per l ambiente avendo un ODP (potenziale di danneggiamento dello strato di ozono) ed un GWP (potenziale di riscaldamento globale) pari a zero. IMPIANTI a GAS CLEAN AGENT IG55 CAMPI DI APPLICAZIONE Gli impianti a gas IG55 sono in grado di spegnere incendi dove l uso di acqua, schiuma o polveri potrebbero causare danni. Agiscono rapidamente su liquidi infiammabili, materiali combustibili (eccetto alcuni metalli attivi, sali minerali e sostanze contenenti ossigeno come nitrati e clorati) e non lascia residui dopo DATI GENERALI Componenti: ARGON...50% + 10% AZOTO...50% + 10% Caratteristiche ARGON Purezza...99,998% Umidità...< 5 ppm Ossigeno...< 5 ppm Caratteristiche AZOTO (t = 20 C p = 1,013 bar) IG ,41 Kg/m 3
6 lo spegnimento. Essendo l IG55 un gas non conduttivo ed inerte, gli impianti sono ideali per estinguere incendi in installazioni elettriche e proteggere ambienti che contengono impianti EDP, archivi, ecc...e per ogni applicazione dove l uso di altri estinguenti sarebbe inaccettabile per il personale e per conseguenti danni secondari. TIPI DI IMPIANTO A GAS IG55 Esistono due tipi di impianti antincendio IG55 : a soffocamento totale, con emissione di gas in un ambiente e modulare o locale, dove la protezione riguarda soltanto una parte particolare di un impianto. Impianti a soffocamento totale L emissione di IG55 nell ambiente crea un atmosfera inerte nell area in fiamme. In poco tempo l incendio viene soffocato. Generalmente le EDP rooms, in questo modo, sono protette. Impianti ad applicazione locale Il gas IG55 è emesso direttamente in piccoli ambienti chiusi, come cabine ed armadi, proteggendone il materiale contenuto. L utilizzo di ugelli speciali, previene l emissione diretta di gas su eventuali parti sensibili. TIPOLOGIA DEGLI IMPIANTI Gli impianti a gas IG55 consistono in una o più bombole a pressione collegate da un collettore standard. Il gas viene disperso nell aria attraverso il collettore, un sistema di tubazioni e degli ugelli. Valvole, dimensioni e pressione delle bombole, combinate con il dimensionamento di tubi ed ugelli effettuato con calcolo computerizzato, assicurano il giusto quantitativo di IG55 da emettere nell ambiente. Le tubazioni sono in acciaio galvanizzato, con ganci e supporti adatti per l applicazione in uso. Gli ugelli sono composti da materiale resistente alla corrosione ed appositamente progettati per l uso di IG55. La posizione di installazione deve essere tale da evitare qualsiasi ostacolo alla scarica di gas. Gli ugelli devono essere installati anche in eventuali controsoffitti o sottopavimenti. Gli impianti possono essere azionati sia automaticamente che manualmente. La scarica automatica è utilizzata in caso ci sia il rischio di uno sviluppo veloce dell incendio. Allo scopo di ottenere un impianto automatico affidabile, è importante considerare il tipo di rivelatore più adatto all applicazione e nella progettazione si devono considerare i seguenti punti: - chiusura degli aspiratori e delle serrande tagliafuoco; - chiusura automatica delle porte; - chiusura ermetica dei punti di entrata ed uscita cavi e tubi; - blocco automatico dell alimentazione elettrica agli EDP e ad altri impianti.
7 L estinguente per lo spegnimento a saturazione totale, denominato PF 23 è un estinguente pulito e la molecola (CHF3) è classificata nello standard internazionale con la sigla HFC23. PF 23 è un gas puro, non contiene bromo, né clorofluorocarburi, ha un ridotto impatto ambientale e nessun effetto di depauperamento dell ozono (ODP=zero) nel tempo non si stratifica nella bombola e grazie al suo peso specifico consente una saturazione uniforme dell area protetta. PF 23 è dielettrico, pulito e rapido nella soppressione degli incendi, non danneggia le apparecchiature, è il più economico tra gli estinguenti con ODP=0 ed assicura una protezione efficace e totale dei beni. PF 23 satura rapidamente l ambiente grazie alla sua naturale tensione di vapore, senza aggiunta di gas propellente e senza cali di pressione durante la scarica; consente, quindi, l installazione delle bombole a notevole distanza dell area protetta, utilizzando una evoluta tecnologia impiantistica. L estinguente PF 23 corrisponde agli elevati standards di sicurezza richieste IMPIANTI a GAS CLEAN AGENT PF 23 dalle severe normetive antincendio internazionali per la saturazione delle aree occupate. Infatti la differenza tra la massima concentrazione consentita (NOAEL=30%) e la concentrazione di spegnimento (18%) è la più elevata tra estinguenti chimici. Questa eccezionale qualità del PF 23, unitamente alle caratteristiche chimicofisiche, consente un ampia flessibilità di impiego con l utilizzo a temperature variabili da -40 C a +60 C, con efficace protezione e sicurezza globale. Il trifluorometano estingue gli incendi combinando l azione termica a quella chimica. Con la prima raggiunge valori vicini alla capacità termica totale dell ambiente, con la seconda inibisce la reazione a catena della combustione, liberando radicali liberi inibitori. La concentrazione di spegnimento, utilizzata nella maggior parte delle applicazioni, riduce in minima parte l ossigeno nell area protetta (O2 18%). Il dimensionamento della rete di distribuzione, degli ugelli erogatori e la loro forometria sono realizzati utilizzando un calcolo computerizzato, in accordo con le normative vigenti.
8 FM200 (HFC 227ea) è un agente pulito non conduttivo utilizzato per la protezio-ne antincendio di una vasta gamma di rischi, inclusi quelli comprendenti materiale elettrico ed elettronico. HFC 227ea è un agente gassoso pulito a pressione atmosferica. Non lascia residui, è incolore ed inodore. Funge da agente di estinzione assorbendo calore dalle fiamme ed è pertanto più efficace con fiamme vere e proprie che non con fuochi che bruciano senza fiamme, producendo braci. I requisiti essenziali per realizzare un sistema antincendio ad HFC 227ea valido ed efficace sono un rilevamento incendi rapido ed affidabile, interfacciato ad uno scarico rapido del sistema, di regola entro dieci secondi, ed una chiusura ermetica in grado di garantire un tempo di mantenimento sufficiente ad impedire la riaccensione del fuoco. L HFC 227ea è stato scelto per l impiego nei sistemi gassosi ad agente pulito FM 200 grazie alla dimostrata efficacia antincendio ed all accettazione qualificata da parte delle Autorità Sanitarie e di Sicurezza per l impiego nello scarico automatico nelle aree occupate. I principi fondamentali di questi sistemi sono i seguenti: I sistemi antincendio ad HFC 227ea sono IMPIANTI a GAS CLEAN AGENT FM 200 in grado di sopprimere rapidamente i fuochi che bruciano in superficie all in-terno di ambienti chiusi. L estinguente è un agente chimico sviluppato ad hoc che, a pressione atmosferica, è un gas. Negli ambienti chiusi, che rappresentano la maggioranza delle protezioni, l introduzione nell aria di un 7% soltanto di agente è sufficiente ad estinguere gran parte dei fuochi normali. L HFC 227ea viene conservato in bombole a bassa pressione. Ad esso viene aggiunto dell azoto secco, atto a fornire l energia addizionale necessaria a permettere uno scarico rapido. Alla pressione operativa normale, pari a 25 bar a 20 C, l agente nella bombola è allo stato liquido. Quando il sistema viene azionato, la valvola della bombola si apre rapidamente e l azoto spinge l agente liquido sotto pressione attraverso le tubazioni di distribuzione fino agli ugelli, dove viene vaporizzato. L elevata velocità di scarico attraverso ciascun ugello garantisce che, nel volume a rischio, nell area coperta dall ugello si produca una miscela omogenea con l aria. É essenziale che venga liberata una quantità di HFC 227ea sufficiente a soddisfare il requisito di concentrazione e che la pressione di ogni ugello sia sufficientemente elevata per ottenere una miscelazione uniforme.
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