Rifiuti: grazie ai progetti attivati, ridotta di 283 tonnellate la produzione

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1 Rifiuti: grazie ai progetti attivati, ridotta di 283 tonnellate la produzione I progetti per la riduzione dei rifiuti e le best practice, messe in atto dagli enti locali, grazie al bando provinciale del 2008 sono stati i temi al centro del workshop che si è svolto nei giorni scorsi presso la sala del consiglio in Piazza Duomo a Siena, nell ambito della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti. All incontro hanno partecipato, tra gli altri, Gabriele Berni, assessore provinciale all ambiente; Andrea Corti, direttore dell Autorità dei rifiuti Ato Toscana Sud; Fabio Lapisti, dirigente del servizio raccolta e spazzamento di Siena Ambiente Spa e Paolo Casprini, dirigente provinciale all'ambiente. Nel corso dell'iniziativa sono stati presentati i progetti finanziati dalla Provincia di Siena e dalla Regione Toscana nel 2008, per un importo di oltre 250 mila euro. A questi negli ultimi anni si sono aggiunti altri interamente finanziati e realizzati dai Comuni, in collaborazione con i gestori del servizio idrico e del servizio rifiuti. Grazie a questi diciassette progetti, è stato rilevato che nel 2010 la produzione di rifiuti si è ridotta di oltre 283 tonnellate, coinvolgendo circa cittadini, con un contributo ambientale importante in termini di diminuzione delle emissioni di gas serra, che ha prodotto un saldo positivo di 85 tonnellate di CO 2 evitate. "Se riuscissimo - ha spiegato l'assessore all'ambiente, Gabriele Berni - ad attivare nuovi progetti da ammortizzare in 10 anni e a coinvolgere una fascia che va dal 50 all 80 per cento degli oltre 270 mila abitanti della Provincia, si stima che i rifiuti si ridurrebbero del 4-5 per cento. Le proiezioni indicano che sarebbe possibile sottrarre al circuito della raccolta da a tonnellate di rifiuti prodotti, con benefici economici ed ambientali per i cittadini e per il territorio senese. La Provincia di Siena continuerà ad impegnarsi sul fronte della riduzione dei rifiuti, convinta che sia importante promuovere tra i cittadini la consapevolezza delle gravi conseguenze che l eccessiva produzione dei rifiuti ha sull ambiente. Oggi più che mai è fondamentale confrontarsi con la limitatezza delle risorse e con il costo ambientale ed economico indotto dalla produzione dei rifiuti.

2 Workshop Progetti per la prevenzione della produzione dei rifiuti finanziati ai sensi del Bando provinciale approvato con D.G.P. n. 01/2008 : obiettivi raggiunti e previsioni di riduzione rifiuti e di incremento dell efficienza RD in seguito ad ulteriori azioni virtuose degli Enti Locali e ad azioni mirate di sensibilizzazione e di informazione. Giovedì 24 Novembre 2011 Provincia di Siena - Piazza Duomo, 9 Sala del Consiglio Provinciale

3 Gabriele Berni Assessore all Ambiente - Energia - Cooperazione Internazionale Provincia di Siena Criteri di priorità nella gestione dei rifiuti Il Bando provinciale per interventi per la prevenzione e la riduzione della produzione dei rifiuti

4 La Direttiva europea 2008/98/CE ed il suo recepimento in Italia con il D. Lgs. 205/2010 che modifica ed integra il D. Lgs. 152/2006 (Il c.d. Testo Unico dell Ambiente)

5 D. Lgs. 152/2006 Art. 178 (Principi) (Articolo così sostituito dall Articolo 2 del D. Lgs. 205/2010) La gestione dei rifiuti è effettuata conformemente ai principi di precauzione, di prevenzione, di sostenibilità, di proporzionalità, di responsabilizzazione e di cooperazione di tutti i soggetti coinvolti nella produzione, nella distribuzione, nell'utilizzo e nel consumo di beni da cui originano i rifiuti, nonché del principio chi inquina paga.

6 A tale fine la gestione dei rifiuti è effettuata secondo criteri di efficacia, efficienza, economicità, trasparenza, fattibilità tecnica ed economica, nonché nel rispetto delle norme vigenti in materia di partecipazione e di accesso alle informazioni ambientali.

7 Art. 179 (Articolo così sostituito dall Articolo 4 del D. Lgs. 205/2010) C.1 La gestione dei rifiuti avviene nel rispetto della seguente gerarchia: a) prevenzione b) preparazione per il riutilizzo c) riciclaggio d) recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia e) smaltimento

8 Art. 179 C.2 La gerarchia stabilisce, in generale, un ordine di priorità di ciò che costituisce la migliore opzione ambientale. C.5 Le Pubbliche Amministrazioni perseguono, nell'esercizio delle rispettive competenze, iniziative dirette a favorire il rispetto della gerarchia del trattamento dei rifiuti di cui al Comma 1 in particolare mediante:

9 a) la promozione dello sviluppo di tecnologie pulite, che permettano un uso più razionale e un maggiore risparmio di risorse naturali; b) la promozione della messa a punto tecnica e dell'immissione sul mercato di prodotti concepiti in modo da non contribuire o da contribuire il meno possibile, per la loro fabbricazione, il loro uso o il loro smaltimento, ad incrementare la quantità o la nocività dei rifiuti e i rischi di inquinamento;

10 c) la promozione dello sviluppo di tecniche appropriate per l'eliminazione di sostanze pericolose contenute nei rifiuti al fine di favorirne il recupero; d) la determinazione di condizioni di appalto che prevedano l'impiego dei materiali recuperati dai rifiuti e di sostanze e oggetti prodotti, anche solo in parte, con materiali recuperati dai rifiuti al fine di favorire il mercato dei materiali medesimi; e) l'impiego dei rifiuti per la produzione di combustibili e il successivo utilizzo e, più in generale, l'impiego dei rifiuti come altro mezzo per produrre energia.

11 Art. 180 (Prevenzione della produzione di rifiuti) C.1 Al fine di promuovere in via prioritaria la prevenzione e la riduzione della produzione e della nocività dei rifiuti, le iniziative di cui all Articolo 179 riguardano in particolare:

12 a) la promozione di strumenti economici, eco-bilanci, sistemi di certificazione ambientale, utilizzo delle migliori tecniche disponibili, analisi del ciclo di vita dei prodotti, azioni di informazione e di sensibilizzazione dei consumatori, l'uso di sistemi di qualità, nonché lo sviluppo del sistema di marchio ecologico ai fini della corretta valutazione dell'impatto di uno specifico prodotto sull'ambiente durante l'intero ciclo di vita del prodotto medesimo; (Lettera così modificata dall Articolo 5 del D. Lgs. 205/2010)

13 b) la previsione di clausole di bandi di gara o lettere d invito che valorizzino le capacità e le competenze tecniche in materia di prevenzione della produzione di rifiuti; (Lettera così modificata dall Articolo 5 del D. Lgs. 205/2010) c) la promozione di accordi e contratti di programma o protocolli d'intesa anche sperimentali finalizzati, alla prevenzione ed alla riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti; (Lettera così modificata dall Articolo 5 del D. Lgs. 205/2010)

14 Obiettivi Generali Regione Toscana Piano Regionale di Sviluppo Riduzione della produzione dei rifiuti Aumento della raccolta differenziata Contenimento del conferimento dei rifiuti in discarica

15 Obiettivi Specifici Una progressiva e costante riduzione della produzione dei rifiuti urbani e speciali, attraverso adeguate politiche di incentivazione e limitazione. L implementazione della raccolta differenziata di qualità dei rifiuti urbani con individuazione di appropriati metodi in funzione delle specifiche condizioni locali.

16 L incentivazione all utilizzo di materiali recuperabili. Il completamento e l attuazione dei piani provinciali di gestione dei rifiuti e la realizzazione dei relativi impianti previsti. La progressiva bonifica dei siti inquinati.

17 Risultati attesi Riduzione del 15% dei rifiuti urbani rispetto ai dati del 2004; Raggiungimento del 55% di raccolta differenziata dei rifiuti urbani; Riduzione progressiva del conferimento dei rifiuti in discarica sino al 20% di quelli prodotti; Raggiungimento di almeno il 30% del fabbisogno di acquisti verdi da parte della P.A.

18 Obiettivi Generali Regione Toscana Piano Regionale di Sviluppo Ridurre la produzione dei rifiuti Aumentare la raccolta differenziata Sostenere il riciclo valorizzando il recupero, anche energetico Minimizzare lo smaltimento in discarica quale modalità residuale.

19 Indirizzi di legislatura 1. Raggiungere l autosufficienza del sistema di gestione regionale affinché ogni territorio sia in grado di gestire i rifiuti urbani prodotti dotandosi in ogni ambito territoriale della necessaria infrastruttura impiantistica; analoga infrastruttura dovrà essere incentivata per gli speciali, pur essendo questi ultimi soggetti ai principi del libero mercato.

20 2. Rispettare la gerarchia di azione dettata dalla normativa comunitaria (Direttiva europea 2008/98/CE) in termini di: prevenzione, preparazione per il riutilizzo, riciclaggio, altre forme di recupero, tra cui il recupero di energia, minimizzazione dello smaltimento in discarica. 3. Integrare il sistema di gestione dei rifiuti con le azioni in tema di bonifica e messa in sicurezza dei siti inquinati.

21 Obiettivi Specifici Mantenere 3 Ambiti Territoriali per la gestione dei rifiuti, confermando quanto già previsto dalla L. R. 61/2007. Ridefinizione della governance complessiva al fine di perseguire il carattere di terzietà dell ente di governo del sistema, risolvendo il problema di commistione oggi presente tra soggetto controllore (ente affidatario del servizio) e soggetto controllato (ente gestore).

22 Riduzione del numero dei soggetti gestori, al fine di produrre vantaggi ed economie di scala, risparmi per la collettività, maggiore efficienza del servizio, possibilità di far fronte, con aziende fortemente capitalizzate, ad importanti investimenti infrastrutturali. Garantire l affidamento del servizio attraverso procedure pubbliche trasparenti finalizzate ad ottimizzarne l efficacia e l efficienza.

23 Quadro Finanziario Pluriennale Nel prospetto seguente è riassunto il quadro delle risorse finanziarie per il periodo (Mln/ ), articolate per le politiche di intervento del nuovo PRS e distinte per fonte di finanziamento. Aree tematiche e Politiche d intervento Risorse regionali FAS FESR FSE FEASR Altre risorse TOTALE Politiche in materia di rifiuti 59,1 7,7 17,1 83,9

24 Nello schema sono indicate, nell ambito delle risorse di cui al prospetto precedente, quelle specificamente destinate agli investimenti (che comprendono sia gli interventi di carattere infrastrutturale che gli aiuti alle imprese). Aree tematiche e Politiche d intervento Risorse regionali FAS FESR FSE FEASR Altre risorse TOTALE Politiche in materia di rifiuti 54,2 7,7 2,0 63,9

25 Regione Toscana Piano Regionale di Azione Ambientale Nell ambito del Macrobiettivo D1 Ridurre la produzione totale di rifiuti e la percentuale conferita in discarica e migliorare il sistema di raccolta aumentando il recupero ed il riciclo, il PRAA pone i seguenti obiettivi specifici prevedendo adeguate misure di sostegno.

26 1. Interventi di prevenzione della produzione dei rifiuti 1.1 Sostegno a favore di progetti idonei a ridurre la produzione dei rifiuti da imballaggio. 1.2 Sostegno a favore di azioni nell'ambito delle manifestazioni pubbliche e nei luoghi a forte concentrazione.

27 2. Interventi di minimizzazione della produzione dei rifiuti 2.1 Potenziamento e qualificazione dell attività di controllo. Contabilizzazione dei flussi di rifiuti urbani e speciali (assimilazione). Monitoraggio dei flussi di rifiuti anche attraverso sistemi e tecnologie innovative.

28 2.2 Progetti volti alla riduzione di rifiuti nei processi produttivi ed al riutilizzo di prodotti durevoli e realizzati con recupero di materia. 2.3 Progetti di riduzione di rifiuti nei servizi di ristorazione, nell ambito dei grandi mercati di distribuzione, e di recupero beni.

29 3. Implementare la raccolta differenziata, il recupero ed il riciclo 3.1 Individuazione di appropriati sistemi di raccolta in relazione alle specifiche condizioni locali (Porta a Porta). Sviluppo di sistemi di raccolta presso produttori di frazioni omogenee rilevanti ed in contesti ad elevata concentrazione di utenza.

30 4. Incentivare il riutilizzo di materiale recuperabile 4.1 Sostegno del mercato dei materiali e dei beni prodotti dal recupero (compost, rifiuti inerti da costruzione e demolizione, RAEE etc.) ed implementazione delle forme di riutilizzo e sviluppo. 4.2 Promozione di studi e ricerche per individuare la possibilità di impiego di materiale riciclato anche attraverso lo sviluppo di nuovi prodotti.

31 5. Sviluppare il Sistema impiantistico 5.1 Innovazioni impiantistiche ed interventi sinergici ed integrativi tra i piani. 6. Prevenire l abbandono dei rifiuti 6.1 Azioni per la raccolta dei rifiuti in mare e volte a disincentivare l abbandono.

32 Sintesi delle risorse per conseguire il Macrobiettivo D1: Risorse precedenti: Risorse 2007: Risorse 2008: Risorse 2009: Risorse 2010: Totale Risorse :

33 Regione Toscana Piano Ambientale ed Energetico Regionale (Informativa preliminare al Consiglio Regionale del 7 Luglio 2011) Il nuovo Piano Ambientale ed Energetico Regionale (PAER) si pone sostanzialmente come evoluzione del PRAA , confermando la natura di strumento attuativo del PRS nonché di strumento strategico trasversale che detta obiettivi e indirizzi generali per l intera programmazione ambientale.

34 Il PAER è ispirato dalla programmazione comunitaria e fa riferimento diretto al VI Programma d azione ambientale - Ambiente 2010: il nostro futuro, la nostra scelta, in particolare per quanto riguarda le aree di azione prioritaria. A livello nazionale il Piano fa riferimento alla Strategia d Azione Ambientale per lo Sviluppo Sostenibile in Italia. Il PAER definisce, quindi, obiettivi e strategie a cui i Piani Settoriali (PRB e PRQA) dovranno richiamarsi e costituisce la cornice unica di riferimento per l intera azione ambientale ed energetica della legislatura.

35 Le previsioni del PAER si integrano, inoltre, nel quadro conoscitivo del Piano di indirizzo territoriale e si coordinano con le previsioni e con i contenuti dello stesso PIT. Sulla base di tale integrazione e di detto coordinamento, viene assicurata la più efficace funzionalità del PAER agli obiettivi strategici del PRS. Il PAER persegue, di fatto, la strategia generale di estendere le esperienze di sostenibilità ambientale e di fare della sostenibilità il principale fattore di sviluppo di un economia toscana green.

36 Regione Toscana Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti e Bonifica dei Siti Inquinati (Avvio del procedimento del 7 Luglio 2011) Il PRB, che ha per oggetto la gestione dei rifiuti urbani, speciali e la bonifica dei siti inquinati, viene proposto come naturale evoluzione di un percorso avviato nel 1998 con l entrata in vigore del Piano vigente.

37 Il nuovo PRB, che dovrebbe interessare nell ambito delle politiche economiche, industriali e finanziarie, le politiche settoriali per almeno il prossimo decennio, si propone di: 1. Favorire la Green Economy; 2. Implementare la Direttiva Comunitaria 2008/98/CE che all art. 4 detta la gerarchia per la gestione dei rifiuti; 3. Prevenire la produzione dei rifiuti; 4. Migliorare le modalità di preparazione per il riutilizzo ed aumentare il riciclaggio; 5. Il Recupero di energia ha necessità di un sistema impiantistico efficiente, moderno, adeguato.

38 Indirizzi strategici: 1. Attuazione della gerarchia per la gestione dei rifiuti ai sensi della Direttiva Europea 2. Autosufficienza nella gestione dei rifiuti 3. Bonifica dei siti inquinati e delle aree minerarie dismesse 4. Diffusione della conoscenza e sensibilizzazione sui temi connessi a rifiuti e bonifiche

39 La pianificazione interprovinciale È stato stipulato tra le Province di Arezzo, Siena e Grosseto un Protocollo d intesa ai fini della predisposizione della proposta di Piano Interprovinciale di gestione dei rifiuti dell ATO Toscana Sud, approvato in Provincia di Siena con D.G.P. n. 52/2008, mediante il quale le tre Province hanno concordato sulla necessità di definire modalità operative che permettano di operare in forma condivisa e coordinata, costituendo un Gruppo tecnico di lavoro composto dai Dirigenti del Settore Ambiente dei vari Enti, e che in caso di necessità verrà integrato da tecnici indicati e incaricati dalle tre Amministrazioni.

40 Le parti hanno concordato che gli obiettivi che il redigendo Piano Interprovinciale dovrà perseguire sono, in particolare, i seguenti: 1. La completa autosufficienza, a livello di ATO Toscana Sud, costruita a partire dalla autosufficienza di ogni territorio: 1.1 nella raccolta dei rifiuti urbani pericolosi e non pericolosi; 1.2 nel trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani anche raccolti in forma differenziata; 1.3 nello smaltimento dei rifiuti urbani non pericolosi; 2. Il perseguimento, con forme graduali, della omogeneizzazione e della integrazione dei sistemi di raccolta, trattamento e recupero dei rifiuti urbani ed assimilati;

41 3. La declinazione, nelle forme tecnicamente ed economicamente possibili e sostenibili, dell obiettivo di ridurre la produzione dei rifiuti e la loro pericolosità, tenendo a riferimento, limitatamente ai rifiuti urbani, l obiettivo posto dal Piano Regionale di Sviluppo della riduzione del 15% rispetto alla produzione del 2004; 4. La declinazione, in forma adeguata, del principio di prossimità da applicarsi nel trattamento e smaltimento dei rifiuti speciali, anche pericolosi, prodotti nei territori delle tre Province; 5. Il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata dei rifiuti urbani posti dalla vigente normativa, nazionale e regionale, nelle forme tecnicamente ed economicamente possibili e sostenibili, in modo tale che sia, comunque, garantito che la raccolta differenziata sia funzionale ad un reale ed efficace recupero, riutilizzo e riciclaggio dei materiali raccolti secondo tale forma, anche al fine di raggiungere l obiettivo di cui al punto successivo;

42 6. La riduzione dello smaltimento finale dei rifiuti attraverso il riutilizzo, il riciclo e le diverse forme di recupero incluso quello energetico; 7. Il raggiungimento degli obiettivi stabiliti nella Pianificazione regionale per la riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica, come pure nel Piano regionale per la gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio e nel Piano per la raccolta e lo smaltimento degli apparecchi contenenti PCB non soggetti ad inventario; 8. Tenere in adeguato conto il divieto di collocare in discarica il rifiuto tal quale, cioè non trattato e il divieto di collocare in discarica rifiuti con PCI superiore a kj/kg;

43 9. Costruzione di un quadro unitario, corredato da elenchi, perimetrazioni e criteri di priorità, in merito agli interventi di bonifica e ripristino ambientale delle aree inquinate, fornendo prescrizioni in ordine alle procedure, criteri e modalità per lo svolgimento delle operazioni necessarie per la eliminazione delle sorgenti di inquinamento, e/o per la riduzione delle sostanze inquinanti, la bonifica delle aree inquinate, nel rispetto del principio chi inquina paga ; 10. La declinazione, nelle forme adeguate ed opportune, dei temi segnalati alla attenzione delle Province nel Piano Straordinario previsto nell articolo 27 della L.R.T. n. 61/2007; 11. Tenere quale riferimento temporale del Piano interprovinciale il periodo di dieci anni dalla sua approvazione.

44 D.G.R.T. n. 536 del Individuazione delle azioni e dei criteri per la ripartizione delle risorse per gli interventi inerenti l obiettivo specifico Interventi di prevenzione della produzione rifiuti afferenti il Macrobiettivo D1 del PRAA La Regione ha destinato a favore delle Province di Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa e Siena l importo complessivo di ,00 individuando nelle stesse i soggetti che provvederanno alla definizione delle destinazioni dei contributi in materia di riduzione della produzione dei rifiuti attraverso apposito Bando.

45 Le risorse sono state ripartite sulla base della popolazione residente ed alla Provincia di Siena sono stati attribuiti ,00 che equivalgono al 70% dell importo complessivo del progetto. L Amministrazione Provinciale di Siena ha stanziato un cofinanziamento provinciale di ,00 per coprire il residuo 30% dell importo del progetto. Il finanziamento totale disponibile per la realizzazione degli interventi in Provincia di Siena è risultato, quindi di ,00.

46 I soggetti destinatari dei finanziamenti sono stati gli Enti Locali Territoriali della Provincia di Siena che hanno inteso realizzare le seguenti tipologie di interventi, suddivisi per ambiti di partecipazione: Distribuzione di composter domestici presso utenze pubbliche e private; Acquisto e installazione di fontanelli per la distribuzione di acqua di alta qualità a consumo libero per l utenza nei centri urbani; Acquisto e installazione di fontanelli per la distribuzione di acqua di alta qualità a consumo libero per insediamenti produttivi, commerciali, uffici;

47 Progetti per la riduzione della produzione di rifiuti nelle mense pubbliche; Progetti che prevedano la riduzione della produzione di rifiuti attraverso la gestione sostenibile di manifestazioni pubbliche, fiere e sagre; Progetti che promuovano l incontro tra domanda e offerta di servizi di riparazione, scambio e vendita di articoli usati, noleggio e servizio di ricarica.

48 Elementi di valutazione La valutazione degli interventi finanziati, effettuata da una Commissione appositamente costituita, si è basata sulle seguenti caratteristiche: Il numero degli utenti coinvolti La quantità rifiuti ridotti La facilità / possibilità di riproducibilità dell iniziativa in contesti diversi da quelli regionali Le modalità di informazione e diffusione dei risultati L incremento occupazionale realizzabile La percentuale di cofinanziamento comunale

49 La Giunta Provinciale, con Delibera n. 158 del 2 Settembre 2008, ha valutato 25 progetti di cui: 17 progetti sono stati ammessi e finanziati 1 progetto è stato ammesso e finanziato parzialmente 3 progetti sono stati valutati ammissibili al finanziamento nel caso in cui gli interventi ammessi che li precedono in graduatoria non venissero realizzati Ad Ottobre 2011, dei 3 progetti ritenuti ammissibili 2 risultano essere stati ammessi e finanziati 4 progetti sono stati ritenuti non conformi al Bando

50 IPOTESI A IPOTESI B IPOTESI C IPOTESI D Riepilogo Progetti Progetto Anno 2010 Ipotesi considerando il 50% degli Abitanti coinvolti in Provincia di Siena Ipotesi considerando il 60% degli Abitanti coinvolti in Provincia di Siena Ipotesi considerando il 70% degli Abitanti coinvolti in Provincia di Siena Ipotesi considerando l'80% degli Abitanti coinvolti in Provincia di Siena IPOTESI A + C IPOTESI B + D Compost prodotto (Kg / Anno) , , ,48 Costo totale Progetti realizzati ( ) , , ,78 Rifiuti di plastica evitati (Kg / Anno) , , ,49 Costo totale Progetti realizzati ( ) , , ,68 Rifiuti che sono stati recuperati dalla Gestione sostenibile (Kg / Anno) , , ,53 Costo totale Progetti realizzati ( ) , , ,47 Materiali che sono stati recuperati nell'eco scambio (Kg / Anno) 729, , ,65 Costo totale Progetto realizzato ( ) , , ,32 Produzione RU Anno 2010 (Kg) Compost prodotto / Rifiuti evitati / Rifiuti e Materiale recuperato (Kg) , , ,15 Costo Complessivo dei Progetti ( ) , , ,25 Incidenza (%) Progetti / Totale Produzione RU 0,15% 3,62% 4,32% Fonte: Comuni della Provincia di Siena Dati elaborati da OPR Siena

51 La prevenzione della produzione dei rifiuti ed una gestione c.d. sostenibile dei medesimi apportano il proprio contributo anche per il raggiungimento dell obiettivo Siena Carbon Free Riepilogo Emissioni CO 2eq t CO 2eq emesse dall'inizio del Progetto al Previsione t CO 2eq emesse dall'inizio del Progetto al se la Frazione Organica venisse gestita in Discarica Previsione t CO 2eq emesse dopo 10 anni dall'inizio del Progetto Previsione t CO 2eq emesse dopo 10 anni dall'inizio del Progetto se la Frazione Organica venisse gestita in Discarica TOTALE Progetti Composter 18,43 312,71 116, ,74 Fonte: OPR Siena Dati elaborati da Università degli Studi di Siena, Dipartimento di Chimica NOTA: Se il rifiuto venisse gestito completamente in Composter domestici, sarebbero evitate anche le emissioni di CO 2eq per la raccolta del rifiuto (consumo di combustibili fossili necessari per effettuare le gite di raccolta e conferire i rifiuti ai rispettivi impianti di gestione).

52 TOTALE Progetti Fontanelli / Erogatori attivati con Bando provinciale ed Extra Bando provinciale t CO 2eq evitate (Anni ) 103,93 t CO 2eq evitabili dopo 10 anni (Riferimento all Anno 2010) 964,03 Fonte: OPR Siena Dati elaborati da Università degli Studi di Siena, Dipartimento di Chimica TOTALE Progetti Gestione sostenibile t CO 2eq emesse Effettive + Stimate (Anno 2009) t CO 2eq emesse Effettive + Stimate (Anno 2010) Previsioni t CO 2eq emesse Effettive + Stimate (10 anni dopo l'inizio del Progetto) Mater-Bi trattato in Composter 1,73 1,80 17,66 Fonte: OPR Siena Dati elaborati da Università degli Studi di Siena, Dipartimento di Chimica NOTA: Le emissioni di CO 2eq sono effettive per i Comuni di Montepulciano e Sinalunga i quali hanno utilizzato nei propri Progetti stoviglie in Mater-Bi inviate a successivo compostaggio, mentre sono stimate per il Comune di Casole d Elsa che ha utilizzato nel proprio Progetto stoviglie lavabili. In quest ultimo caso si stimano, infatti, le emissioni di CO 2eq se le stoviglie utilizzate dal Comune di Casole d Elsa venissero considerate come Mater-Bi e, di conseguenza, inviate a compostaggio.

53 I Rifiuti Urbani Alcuni dati di dettaglio Produzione di rifiuti urbani pro capite annua (Kg/abitante/Anno) Macro ATO ATO TOSCANA COSTA (MS - LU - PI - LI) ATO TOSCANA CENTRO (FI -PT -PO) ATO TOSCANA SUD (AR -SI -GR) REGIONE TOSCANA ,78 654,42 641,57 663, ,56 663,88 644,59 670,26 Fonte: A.R.R.R. - Dati elaborati da OPR Siena Produzione di rifiuti urbani pro capite annua (Kg/abitante/Anno) ATO 7 Provincia di Arezzo ATO 8 PROVINCIA DI SIENA ATO 9 Provincia di Grosseto ,19 644,06 717, ,87 660,35 691,21 Fonte: A.R.R.R. - Dati elaborati da OPR Siena

54 Produzione di rifiuti urbani totali per ATO - Variazione % su anno precedente Macro ATO 2010 / 2009 ATO TOSCANA COSTA (MS - LU - PI - LI) ATO TOSCANA CENTRO (FI - PT - PO) ATO TOSCANA SUD (AR - SI - GR) REGIONE TOSCANA Fonte: A.R.R.R. - Dati elaborati da OPR Siena 1,51% 2,03% 0,93% 1,59% ATO ATO 7 Provincia di Arezzo ATO 8 Provincia di Siena ATO 9 Provincia di Grosseto 2010 / ,42% 3,01% -3,18% Fonte: A.R.R.R. - Dati elaborati da OPR Siena

55 Produzione di rifiuti urbani differenziati pro capite annua (Kg/abitante/Anno) Macro ATO ATO TOSCANA COSTA (MS - LU - PI - LI) ATO TOSCANA CENTRO (FI -PT -PO) ATO TOSCANA SUD (AR -SI -GR) REGIONE TOSCANA ,88 247,39 210,69 237, ,42 262,80 214,70 249,58 Fonte: A.R.R.R. - Dati elaborati da OPR Siena Produzione di rifiuti urbani differenziati pro capite annua (Kg/abitante/Anno) ATO 7 Provincia di Arezzo ATO 8 PROVINCIA DI SIENA ATO 9 Provincia di Grosseto ,05 260,58 194, ,43 277,36 183,13 Fonte: A.R.R.R. - Dati elaborati da OPR Siena

56 Produzione di rifiuti urbani differenziati per ATO - Variazione % su anno precedente Macro ATO 2010 / 2009 ATO TOSCANA COSTA (MS - LU - PI - LI) ATO TOSCANA CENTRO (FI - PT - PO) ATO TOSCANA SUD (AR - SI - GR) REGIONE TOSCANA Fonte: A.R.R.R. - Dati elaborati da OPR Siena 6,12% 6,84% 2,37% 5,67% ATO ATO 7 Provincia di Arezzo ATO 8 Provincia di Siena ATO 9 Provincia di Grosseto 2010 / ,85% 6,94% -5,63% Fonte: A.R.R.R. - Dati elaborati da OPR Siena

57 Produzione di rifiuti urbani indifferenziati pro capite annua (Kg/abitante/Anno) ATO ATO TOSCANA COSTA (MS - LU - PI - LI) ATO TOSCANA CENTRO (FI -PT -PO) ATO TOSCANA SUD (AR -SI -GR) REGIONE TOSCANA ,89 407,03 430,88 425, ,14 401,09 429,89 420,68 Fonte: A.R.R.R. - Dati elaborati da OPR Siena Produzione di rifiuti urbani indifferenziati pro capite annua (Kg/abitante/Anno) ATO 7 Provincia di Arezzo ATO 8 PROVINCIA DI SIENA ATO 9 Provincia di Grosseto ,15 383,47 522, ,44 382,99 508,08 Fonte: A.R.R.R. - Dati elaborati da OPR Siena

58 Efficienza RD (%) ATO % RD % RD % RD % RD % RD % RD Totale % RD, incluso incentivo composter % RD Totale % RD, incluso incentivo composter % RD % RD ATO 1 Provincia di Massa Carrara 27,17 29,57 30,11 29,90 24,78 24,31 25,06 25,75 26,15 29,44 30,79 ATO 2 Provincia di Lucca 30,67 33,21 34,92 34,97 36,26 37,13 38,33 41,85 43,05 45,70 47,75 ATO 3 Provincia di Pisa 26,29 30,32 34,67 33,58 31,49 31,40 33,10 34,44 36,14 36,25 39,16 ATO 4 Provincia di Livorno 25,88 30,02 31,35 32,03 32,79 33,54 34,29 34,92 35,67 36,58 36,16 ATO 5 Provincia di Pistoia, Area Empolese Val d Elsa 26,29 32,98 34,67 34,59 35,20 35,14 35,14 36,70 36,70 37,14 40,81 ATO 6 Provincia di Firenze, esclusa Area Empolese Val d Elsa 29,08 32,39 34,02 34,88 35,66 36,49 37,24 39,03 39,78 41,45 43,66 ATO 7 Provincia di Arezzo 21,41 23,45 24,99 23,92 25,47 25,90 26,65 29,99 30,74 33,13 33,23 ATO 8 Provincia di Siena 27,12 34,60 37,75 37,94 39,14 40,72 41,47 44,68 45,43 43,29 44,96 ATO 9 Provincia di Grosseto 18,45 25,89 33,74 29,68 28,81 27,75 27,75 28,00 28,00 29,11 28,38 ATO 10 Provincia di Prato 31,95 35,48 35,50 36,81 37,59 37,20 38,90 41,32 43,02 44,28 44,16 Fonte: A.R.R.R.

59 Efficienza RD (%) Confronto dei dati (senza l incentivo composter) ATO 7 Provincia di Arezzo ATO 8 Provincia di Siena ATO 9 Provincia di Grosseto ATO TOSCANA SUD (AR - SI - GR) REGIONE TOSCANA Fonte: A.R.R.R. 33,13 43,29 29,11 35,20 38,57 33,23 44,96 28,38 35,69 40,06

60 I Rifiuti Speciali in Regione Toscana e in Provincia di Siena Produzione Rifiuti Speciali Pericolosi e Non Pericolosi in Provincia di Siena e in Regione Toscana (Tonnellate / Anno) Anno RS-NP Provincia di Siena RS-P Fonte: ARPAT, Sezione Regionale del Catasto Rifiuti RS TOTALI RS-NP Regione Toscana RS-P RS TOTALI

61 Incidenza dei Rifiuti Speciali Non Pericolosi e Pericolosi sul totale Rifiuti Speciali, in Provincia di Siena e in Regione Toscana (%) Anno RS-NP / RS TOT. Provincia di Siena 97,70% 96,78% 96,27% 97,25% 97,33% 97,03% 97,49% 96,63% 95,60% 95,80% RS-P / RS TOT. 2,30% 3,22% 3,73% 2,75% 2,67% 2,97% 2,51% 3,37% 4,40% 4,20% Fonte: ARPAT, Sezione Regionale del Catasto Rifiuti - Dati elaborati da OPR Siena RS-NP / RS TOT. Regione Toscana 96,78% 96,64% 95,38% 96,26% 96,21% 96,39% 95,20% 95,64% 95,31% 94,81% RS-P / RS TOT. 3,22% 3,36% 4,62% 3,74% 3,79% 3,61% 4,80% 4,36% 4,69% 5,19%

62 Incidenza dei Rifiuti Speciali della Provincia di Siena sul totale Rifiuti Speciali regionali (%) Anno RS-NP Siena / RS-NP Toscana 3,34% 3,49% 3,25% 4,62% 4,82% 5,57% 5,69% 5,16% 5,19% 5,39% RS-P Siena / RS-P Toscana Fonte: ARPAT, Sezione Regionale del Catasto Rifiuti - Dati elaborati da OPR Siena 2,36% 3,33% 2,60% 3,36% 3,36% 4,55% 2,90% 3,94% 4,85% 4,32% RS TOTALI Siena / RS TOTALI Toscana 3,30% 3,48% 3,22% 4,57% 4,76% 5,53% 5,55% 5,10% 5,18% 5,33% Confrontando il trend degli ultimi 10 anni, l anno in cui i Rifiuti Speciali totali prodotti in Provincia di Siena incidono nel contesto regionale come valore percentuale più alto a livello provinciale è il 2006, mentre l anno in cui incidono come valore percentuale più basso a livello provinciale è il 2002.

63 Produzione Rifiuti Speciali Pericolosi e Non Pericolosi in Provincia di Siena e in Regione Toscana - Variazione % su anno precedente Provincia di Siena Regione Toscana RS-NP RS-P RS TOTALI RS-NP RS-P RS TOTALI 2001 / ,76% 50,95% 7,78% 2,19% 6,85% 2,34% 2002 / ,79% 19,74% 3,33% 10,15% 53,29% 11,60% 2003 / ,34% 2,33% 38,93% -1,14% -20,63% -2,04% 2004 / ,43% 7,41% 10,35% 5,78% 7,21% 5,84% Fonte: ARPAT, Sezione Regionale del Catasto Rifiuti - Dati elaborati da OPR Siena 2005 / ,21% 20,55% 8,54% -6,33% -10,91% -6,50% 2006 / ,31% -22,96% -8,75% -10,23% 20,96% -9,10% 2007 / ,83% 50,22% 11,82% 22,20% 10,47% 21,64% 2008 / ,81% 34,28% Dalla tabella emerge che in Provincia di Siena si ha un costante incremento della produzione di Rifiuti Speciali, con la variazione più alta raggiunta nel 2003 e con l unico decremento registrato nel ,90% 1,11% 9,18% 1,46% 2009 / ,58% 4,57% 9,36% 5,62% 17,43% In Regione Toscana, eccetto che nel 2002 e nel 2007, gli incrementi della annuali della produzione di Rifiuti Speciali sono più bassi di quelli della Provincia di Siena, con dati di decremento registrati nel 2003, 2005 e ,18%

64 La raccolta differenziata: una sfida importante in tema di gestione dei rifiuti intervento a cura di Fabio Lapisti Settimana europea per la riduzione dei rifiuti Siena, 24 novembre 2011

65 Chi è Sienambiente Siena Ambiente S.p.A nasce nel 1988 su iniziativa degli Enti Locali Senesi con l'obiettivo di promuovere una gestione imprenditoriale dei Servizi di Igiene Urbana Attualmente Sienambiente gestisce i servizi in 40 Comuni (36 senesi e 4 fuori provincia) per un bacino d'utenza di circa abitanti e conta oltre 330 dipendenti. Attività: -Gestione dei rifiuti solidi urbani: spazzamento, raccolta, valorizzazione, recupero e smaltimento -Gestione impianti -TIA -Produzione energia da fonti rinnovabili

66 Obiettivi massimizzazione della raccolta differenziata compatibilmente con le caratteristiche dei rifiuti prodotti e del territorio; valorizzazione dei rifiuti provenienti da raccolta differenziata mediante piattaforme di lavorazione di carta, cartone e multimateriale, impianti di compostaggio ecc., in modo da ricavarne materiali riutilizzabili; selezione meccanica dei rifiuti solidi urbani residuali finalizzata al recupero di materia, alla selezione di frazioni combustibili (destinate a termovalorizzazione) e alla biostabilizzazione della componente organica presente nei rifiuti solidi urbani; incenerimento con recupero di energia delle frazioni combustibili preventivamente selezionate; smaltimento in discarica delle frazioni non recuperabili.

67 Direttiva 2008/98 del Parlamento europeo Evitare la produzione di rifiuti Sostenere il recupero della materia Società Obiettivi del riciclo Considerare i rifiuti come risorse Differenziare i rifiuti

68 Società del riciclaggio Produzione rifiuti Consumo Obiettivi Raccolta differenziata Nuovi prodotti Recupero di materia

69 Raccolta differenziata dato nazionale Nel 2008 in Italia la raccolta differenziata si attesta al 31% e il 49% dei rifiuti urbani viene smaltito in discarica (dati ISPRA 2010)

70 Evoluzione storica della RD in provincia di Siena In Provincia di Siena nel 2010 la raccolta differenziata supera il 46,6% a fronte di una media regionale del 40% e solo il 25% dei rifiuti viene smaltito in discarica

71 Il Servizio raccolta integrata e spazzamento

72 Confronto % RD gen-set 2010/2011 per Comune

73 RD (kg) gen-set 2010/2011 frazioni merceologiche più significative

74 Schemi di flusso gestione rifiuti urbani anno 2010 RD (42%) t/a RU tot t/a RU residuo (58%) t\a TRM t/a conf. diretto (14%) t SELEZIONE t\a (36%) Discarica t/a conferimenti diretti (8%) t CDR (57%) = FOS a recupero (11%) = Scarto umido e fine (30%) = Perdite (2%) = Bilancio di massa sul totale: RD (42%) - TVR t (31%) DSC (22%) 10 Novembre 2011 FOS a Recupero in DSC (4%); Perdite di processo (1%)

75 Rifiuti urbani della provincia di Siena gestiti in impianti SA anno 2010 RD altre destinaz. Recupero di materia RD t Organico t Verde t Carta t e Cartone t Vetro, Plastica, Lattine t Impianti Compostaggio t Scarti t Imp. Valorizzazione RD t Scarti t F.O.S a recupero t Scarti 600 t Recupero energetico da biogas kwh RIND t RIND t Scarti 600 t Compost Q t Frazione Organica Imp. Selezione t Scarti umidi t Scarti inerti 300 t Discariche t tal quale t Termovaloriz zatore t Frazione t Secca / CDR t Recupero Energetico kwh Scorie t Rifiuti urbani conferiti in Discarica tal quali t

76 Produzione rifiuti Si stima che nel 2008 il riciclaggio di RSU in Europa abbia fatto evitare 47 mln/ton di CO 2eq solo per la riduzione della domanda di materia prima La produzione pro-capite di rifiuti urbani in Italia è in media 541 kg/abitante La media toscana è più alta: 686 kg/ abitante (dato ISPRA 2010) Circa 1/3 del materiale utilizzato diventa poi rifiuto

77 Principio base Le «4 R» R come Ridurre le quantità di rifiuti prodotti R come R come R come Riusare il più possibile il materiale Riciclare: fare il più possibile raccolta differenziata, dando nuova vita alla materia Recuperare la materia finché possibile, anche attraverso la termoutilizzazione L ordine europeo delle priorità: -Prevenzione -Preparazione per il riutilizzo -Riciclaggio -Recupero di altro tipo (es. energia) -Smaltimento

78 Attività di riduzione 1/2 Nel periodo Sienambiente ha sostenuto iniziative per la riduzione dei rifiuti, in particolare attraverso contributi per l acquisto di stoviglie in materiale biodegradabile, per l installazione e la manutenzione di fontanelli e distribuendo materiale informativo Principali iniziative: -sostegno ad eco-feste, Comune di Montepulciano (2008) -Fontanello di San Gimignano ( ) -Live Rock festival di Acquaviva di Montepulciano ( ) -Sostegno al Comune di Radda in Chianti (2010) -Contributo per coprire i costi aggiuntivi per l acquisto di mater-bi in diverse iniziative culturali e gastronomiche in tutta la provincia

79 Attività di riduzione 2/2 Ai sostegni economici si affianca l impegno dell azienda a dare indicazioni sulle buone pratiche di riduzione dei rifiuti durante le varie occasioni di incontro con i cittadini, con le scuole e con le cooperative che lavorano nel settore dell educazione ambientale. In merito è da segnalare il sostegno che nel 2008 e nel 2009 Sienambiente ha dato all iniziativa Missione Piatto Pulito, progetto del Comune di Colle Val d Elsa volto a ridurre gli sprechi alimentari. I gadgets acquistati (taccuini con consigli per gli acquisti e gioco dell oca sulle buone pratiche per la gestione quotidiana dei rifiuti) sono stati distribuiti nelle scuole e nelle iniziative di incontro con i cittadini (es: Festambiente, Puliamo il Mondo, ecc.)

80 Alcuni dati esemplificativi Dai fontanelli presenti nei Comuni di Siena e Monteriggioni sono stati erogati ad oggi 4 milioni di litri di acqua Comune di Colle Val d Elsa 2,7 milioni di bottiglie di plastica mercatino «Cose in Comune» presso la stazione ecologica 67,5 tonnellate di plastica risparmiate nel 2011 oltre ritiri registrati

81 Workshop Progetti per la prevenzione della produzione dei rifiuti finanziati ai sensi del Bando provinciale approvato con D.G.P. n. 01/2008 : obiettivi raggiunti e previsioni di riduzione rifiuti e di incremento dell efficienza RD in seguito ad ulteriori azioni virtuose degli Enti Locali e ad azioni mirate di sensibilizzazione e di informazione. Giovedì 24 Novembre 2011 Provincia di Siena - Piazza Duomo, 9 Sala del Consiglio Provinciale

82 Dr. Paolo Casprini Dirigente Settore Politiche Ambientali Provincia di Siena Direttore Generale Agenzia Provinciale per l Energia e l Ambiente Srl I risultati dei progetti ammessi al finanziamento mediante il Bando provinciale Ulteriori azioni virtuose degli Enti Locali: previsioni di riduzione rifiuti e di incremento dell efficienza RD

83 L Osservatorio Provinciale dei Rifiuti (OPR), attivato dalla Provincia di Siena attraverso APEA S.r.l., provvede a: Raccogliere ed elaborare i dati inerenti i flussi dei rifiuti; Effettuare il monitoraggio sulla gestione del Piano Provinciale dei Rifiuti; Supportare la Provincia nell attuazione di Bandi a sostegno della Raccolta Differenziata e della prevenzione e riduzione dei rifiuti; Effettuare il controllo sull attuazione o definizione di accordi di programma e protocolli d intesa con Enti ed operatori nazionali e/o locali; Costituire uno sportello informativo e di consulenza per Comuni e cittadini su leggi e normative, e tutte le problematiche inerenti i rifiuti.

84 L OPR ed il Bando provinciale per interventi per la prevenzione della produzione dei rifiuti: il Sistema di monitoraggio Ai Comuni di ogni ambito di partecipazione è stato chiesto di compilare una scheda descrittiva di riepilogo c.d. in progress con i dati di dettaglio circa: Lo stato di attuazione del progetto; I risultati quali quantitativi raggiunti; La modalità di effettiva realizzazione del monitoraggio e della diffusione dei risultati; I pregi e problemi rilevati durante la realizzazione del progetto; La descrizione della eventuale campagna d informazione realizzata; I costi effettivi e la valutazione dell efficienza del progetto.

85 Ambito di partecipazione: Distribuzione di composter domestici presso utenze pubbliche e private Comuni Castiglione d Orcia Montepulciano Asciano Composter acquistati Composter consegnati nel Composter consegnati nel Composter consegnati al 31 Ottobre Volume complessivo dei Composter consegnati nel 2009 (litri) Volume complessivo dei Composter consegnati nel 2010 (litri) Volume complessivo dei Composter consegnati al 31 Ottobre 2011 (litri) San Giovanni d Asso Colle Val d Elsa Monteroni d Arbia Murlo Totale Progetti Fonte: Comuni della Provincia di Siena Dati elaborati da OPR Siena NOTA: Ogni Composter consegnato ha una capienza di 310 litri. Totale Progetti attivati Costo /kg * 10 anni (Con riferimento al periodo compreso tra la data di attivazione dei singoli Progetti e il ) 0,078 Costo /kg * 10 anni (Con riferimento all Anno 2010) Fonte: Comuni della Provincia di Siena Dati elaborati da OPR Siena NOTA: Il costo /kg è riferito alla quantità di rifiuti recuperabile in 10 anni. 0,054

86 Composter domestici Progetto Anno 2010 Ipotesi considerando il 50% degli Abitanti coinvolti in Provincia di Siena Ipotesi considerando il 60% degli Abitanti coinvolti in Provincia di Siena Abitanti coinvolti Compost prodotto (Kg / Anno) ,00 * , ,48 Costo totale Progetti realizzati ( ) , , ,78 Costo annuale dei Progetti sul decennio ( ) 7.235, , ,58 Compost prodotto per Abitante coinvolto / Anno (Kg) 40,30 Costo iniziale per Abitante coinvolto / Anno ( ) 21,74 Costo Progetti sul decennio / Abitante coinvolto ( ) 2,17 Produzione RU Anno 2010 (Kg) Incidenza (%) Compost prodotto / Totale Produzione RU 0,07% 3,05% 3,66% Fonte: Comuni della Provincia di Siena Dati elaborati da OPR Siena * Il Calcolo della Frazione organica sottratta al circuito della raccolta (compost prodotto) viene effettuato applicando ad ogni Composter consegnato dai Comuni un parametro di produttività della Frazione organica stimato in 10 Kg/mese. Tale parametro viene moltiplicato per il numero di Composter consegnati e per i mesi di attivazione dei medesimi in riferimento all anno solare in corso.

87 Ambito di partecipazione: Acquisto ed installazione di fontanelli per la distribuzione di acqua di alta qualità a consumo libero per l utenza nei centri urbani, negli insediamenti produttivi, commerciali ed uffici e nelle mense pubbliche. Comuni interessati: Monteriggioni, Gaiole in Chianti, Siena, San Giovanni d Asso, San Gimignano, Poggibonsi, Rapolano Terme Fontanelli / Erogatori attivati al Fontanelli / Erogatori attivati al Litri erogati (2009) Litri erogati (2010) Litri erogati (1 Semestre 2011) Stima Contenitori o bottiglie riusate (2009) Stima Contenitori o bottiglie riusate (2010) Stima Contenitori o bottiglie riusate (1 Semestre 2011) Totale Progetti * Fonte: Comuni della Provincia di Siena Dati elaborati da OPR Siena * I dati del Fontanello di Rapolano Terme non sono disponibili poiché questo è stato attivato il NOTA: La stima dei contenitori o bottiglie riusate viene calcolata dividendo i litri erogati per 1,5 (capienza di una bottiglia da 1,5 litri) Totale Progetti attivati al Costo effettivo dei Progetti ( ) ,49 Fonte: Comuni della Provincia di Siena Dati elaborati da OPR Siena Stima Kg di rifiuti evitabili in un anno (Riferimento all Anno 2010) ,93 NOTA: Il costo /kg è riferito alla quantità di rifiuti in plastica evitabili in 10 anni Stima Kg di rifiuti evitabili in 10 anni (Riferimento all Anno 2010) Costo /kg * 10 anni (Con riferimento all Anno 2010) 0,43

88 Progetti Extra Bando Ambito di partecipazione: Acquisto ed installazione di fontanelli per la distribuzione di acqua di alta qualità a consumo libero per l utenza nei centri urbani, negli insediamenti produttivi, commerciali ed uffici e nelle mense pubbliche. Comuni interessati: Castelnuovo Berardenga, Colle Val d Elsa, Montepulciano, Monteriggioni, San Gimignano, Siena, Sinalunga, Torrita di Siena Progetti attivati dai Comuni (non finanziati dalla Provincia) Anni 2009, 2010 e Primo Semestre 2011 Totale Progetti Fontanelli / Erogatori 19 * Litri erogati (2009) Fonte: Comuni della Provincia di Siena Dati elaborati da OPR Siena Litri erogati (2010) Litri erogati (1 Semestre 2011) * Il Comune di Torrita di Siena ha attivato n. 2 Erogatori interni; al non siamo in possesso dei dati relativi ai consumi dell'erogatore ubicato nella Scuola Media Inferiore di Via Marche. Costo effettivo dei Progetti ( ) Stima Kg di rifiuti evitabili in un anno (Anno 2010) Stima Kg di rifiuti evitabili in 10 anni (Anno 2010) Costo / kg * 10 anni (Riferimento Anno 2010) Totale Progetti attivati al , , ,09 Fonte: Comuni della Provincia di Siena Dati elaborati da OPR Siena NOTA: Il costo /kg è riferito alla quantità di rifiuti in plastica evitabile in 10 anni

89 Fontanelli / Erogatori Progetto Anno 2010 Ipotesi considerando il 70% degli Abitanti coinvolti in Provincia di Siena Ipotesi considerando l'80% degli Abitanti coinvolti in Provincia di Siena Abitanti coinvolti Rifiuti di plastica evitati (Kg / Anno) , , ,49 Costo totale Progetti realizzati ( ) , , ,68 Costo annuale dei Progetti sul decennio ( ) , , ,57 Rifiuti di plastica evitati per Abitante coinvolto / Anno (Kg) 3,67 Costo iniziale per Abitante coinvolto / Anno ( ) 8,60 Costo Progetti sul decennio / Abitante coinvolto ( ) 0,86 Produzione RU Anno 2010 (Kg) Incidenza (%) Rifiuti di plastica evitati / Totale Produzione RU 0,06% 0,39% 0,44% Fonte: Comuni della Provincia di Siena Dati elaborati da OPR Siena NOTA: La stima dei rifiuti evitati viene effettuata considerando per ogni bottiglia in plastica da 1,5 litri un peso medio di 28 grammi

90 Ambito di partecipazione: Progetti che prevedono la riduzione della produzione di rifiuti attraverso la gestione sostenibile di manifestazioni pubbliche, fiere e sagre. Comuni interessati: Montepulciano, Sinalunga, Casole d Elsa Kg di rifiuti di cui è stata evitata la produzione o che sono stati recuperati Anno 2009 Kg di rifiuti di cui è stata evitata la produzione o che sono stati recuperati Anno 2010 Costo effettivo finale dei Progetti ( ) Anno 2009 Costo effettivo finale dei Progetti ( ) Anno 2010 Costo / kg Anno 2009 Costo / kg Anno 2010 Totale Progetti attivati Anni 2009 e , , , ,80 * 1,76 0,77 Fonte: Comuni della Provincia di Siena Dati elaborati da OPR Siena * Il costo effettivo finale dei Progetti per l'anno 2010 è stato sostenuto interamente dalle rispettive A.C. di Montepulciano e di Sinalunga. NOTA: Il Costo /kg è riferito ai rifiuti di cui è stata evitata la produzione o che sono stati recuperati

91 Gestione sostenibile Progetto Anno 2010 Ipotesi considerando il 70% degli Abitanti coinvolti in Provincia di Siena Ipotesi considerando l'80% degli Abitanti coinvolti in Provincia di Siena Abitanti coinvolti Rifiuti che sono stati recuperati (Kg / Anno) , , ,53 Costo totale Progetti realizzati ( ) , , ,47 Costo annuale dei Progetti sul decennio ( ) 1.520, , ,35 Rifiuti recuperati per Abitante coinvolto / Anno (Kg) 0,60 Costo iniziale per Abitante coinvolto / Anno ( ) 0,46 Costo Progetti sul decennio / Abitante coinvolto ( ) 0,05 Produzione RU Anno 2010 (Kg) Incidenza (%) Rifiuti recuperati / Totale Produzione RU 0,01% 0,06% 0,07% Fonte: Comuni della Provincia di Siena Dati elaborati da OPR Siena

92 Ambito di partecipazione: Progetti che promuovono l incontro tra domanda ed offerta di servizi di riparazione, scambio e vendita articoli usati, noleggio e servizio di ricarica. Comune Materiale recuperato nel 2009 (kg) Materiale recuperato nel 2010 (kg) Materiale recuperabile in dieci anni (kg) Utenti coinvolti (2009) Utenti coinvolti (2010) Costo effettivo del Progetto ( ) Costo /kg * 10 anni Siena * ,74 1,28 Monteroni d'arbia // // // // Fonte: Comuni della Provincia di Siena Dati elaborati da OPR Siena * Ipotizzando che l iniziativa proposta con frequenza di 4 volte al mese (per sei mesi) venga resa permanente (dodici mesi), si stima che in dieci anni possano essere recuperati circa kg (in 24 giorni del 2009 e 2010 si sono recuperati kg 1.959) di rifiuti al costo di 1,28 /kg * 10 anni calcolato sull effettiva spesa. NOTA 1: I dati del progetto del Comune di Monteroni d'arbia, al momento della redazione di questo format, non sono disponibili poiché la determinazione del peso degli oggetti recuperati non risulta essere quantificabile NOTA 2: Il costo /kg è riferito alla quantità di rifiuti recuperabile in 10 anni

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