PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA INFORMATIVO DELL INCIDENTALITÀ STRADALE IN PIEMONTE
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- Cosimo Mazza
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1 PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA INFORMATIVO DELL INCIDENTALITÀ STRADALE IN PIEMONTE Nel corso dell anno 2007 è stato approvato e firmato (13 dicembre 2007), dopo una lunga fase di gestazione, il Protocollo di intesa per il coordinamento delle attività inerenti la rilevazione statistica sull incidentalità stradale, stipulato tra l ISTAT, il Ministero dell Interno, il Ministero della Difesa, il Ministero dei Trasporti, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, l UPI e l ANCI. Il Protocollo consente di sperimentare nuove soluzioni organizzative di collaborazione tra Stato, Regioni ed Enti locali, al fine di migliorare la tempestività e la qualità delle informazioni sull incidentalità stradale, tenendo conto anche delle esigenze conoscitive dei centri di monitoraggio regionali e locali. Allo stato attuale, l informazione statistica sull incidentalità è raccolta dall ISTAT mediante una rilevazione a cadenza mensile di tutti gli incidenti stradali verificatisi sull intero territorio nazionale che hanno causato lesioni alle persone (morti o feriti). La suddetta rilevazione avviene tramite la compilazione del modello Istat CTT/INC denominato Incidenti stradali da parte della Forza di Polizia che è intervenuta sul luogo. Tradizionalmente la trasmissione dei dati del modello CTT-INC ad Istat viene effettuata per via cartacea; talvolta l invio avviene attraverso file già registrati su supporto magnetico o attraverso posta elettronica a seconda del grado di informatizzazione degli organi rilevatori. Il Protocollo di intesa consente alle Regioni di inserirsi nel processo di trasmissione dei dati sull incidentalità, divenendo responsabili, in collaborazione con le Province dotate di strutture adeguate, della raccolta delle schede di rilevazione sul territorio regionale e della loro trasmissione all ISTAT. In questo modo, l attività di rilevazione degli incidenti concorre anche alla promozione di centri regionali e provinciali in grado di supportare la programmazione e la pianificazione degli interventi e degli investimenti delle Amministrazioni regionali e locali in tema di incidentalità e sicurezza stradale. Con Deliberazione della Giunta Regionale n dell 11 febbraio 2008, la Regione Piemonte ha aderito al Protocollo e ha quindi elaborato il progetto sperimentale di un Sistema informativo regionale per la raccolta e la gestione dei dati sull incidentalità stradale (SIIST), che è stato approvato dal Comitato di gestione nazionale in data 9 settembre 2008 e sarà operativo a partire dal 1 gennaio Il progetto del Piemonte ha i seguenti obiettivi: - decentramento in ambito regionale della raccolta dei dati dell'indagine statistica ISTAT incidenti stradali ad oggi centralizzata in ambito nazionale; - raccolta di alcuni dati aggiuntivi di interesse dei rilevatori e dei centri di monitoraggio regionale e locali; - gestione di tali informazioni al fine della pianificazione e del monitoraggio delle azioni per il governo del fenomeno dell incidentalità stradale. Lo sviluppo e la gestione del progetto SIIST sono affidati al Centro di Monitoraggio Regionale della Sicurezza Stradale, e per le parti informatiche al CSI-Piemonte (il Consorzio Sistemi Informativi della Regione Piemonte). Alcuni aspetti del contesto piemontese hanno avuto un ruolo non trascurabile nella definizione del progetto: - l esistenza di una struttura insediativa molto frammentata, formata da ben Comuni, la maggioranza dei quali (oltre il 90%) con meno di 10 mila abitanti; - la presenza ormai consolidata della Rete Unitaria Pubblica Amministrazione Regionale (RUPAR) oggi affiancata da un progetto regionale di infrastrutturazione (banda larga); - le attività di un ente, il CSI-Piemonte che da 30 anni opera per mettere a disposizione i vantaggi delle tecnologie ICT agli enti pubblici;
2 - l esistenza di un esperienza di successo nel campo del monitoraggio dell incidentalità stradale, il progetto pilota TIMOTEO, realizzato dalla Provincia di Torino. Strutturalmente, il progetto piemontese è costituito da due principali componenti strettamente interrelate fra loro: - una componente finalizzata alla raccolta dei dati di incidentalità, alimentata principalmente dal software di data entry TWIST (Trasmissione Web Incidenti STradali); - una componente dedicata all archiviazione delle informazioni raccolte. Come evidenziato nella figura, l applicativo TWIST è un elemento cruciale del progetto regionale. Il suo sviluppo è stato condiviso con gli Enti locali e le Forze di Polizia, anche attraverso la costituzione di gruppi di lavoro per la definizione del sistema e la sperimentazione del software. Per favorirne la diffusione e la facilità d uso, il software TWIST è stato ideato come un applicativo web, che si appoggia alla RUPAR. Il database degli incidenti, inoltre, prevede dei collegamenti con gli altri database già gestiti dal CSI-Piemonte: il grafo plurimodale, il catasto delle strade, in futuro il database dei flussi di traffico e gli archivi dei dati sanitari. L applicativo TWIST consente di svolgere le seguenti funzioni principali: autenticazione e profilazione degli utenti; inserimento delle schede incidenti; consultazione e ricerca delle schede incidente presenti nella banca dati; inserimento della localizzazione dell incidente mediante diversi strumenti di ausilio ai rilevatori; alimentazione della base dati anche con le informazioni provenienti da altri applicativi software; estrazione dei dati presenti nell archivio per l invio periodico a ISTAT; predisposizione di moduli e verbali utili alle Forze dell Ordine e Polizie Locali; possibilità di allegare file alle schede degli incidenti (rilievi fotografici, planimetrici, verbali e atti). La banca dati alimentata da TWIST contiene tre tipi di dati, afferenti a soggetti diversi: - i dati (obbligatori) relativi alla rilevazione statistica degli incidenti stradali prevista dal Programma Statistico Nazionale, cioè i dati contenuti nella scheda Istat CTT/INC; - i dati relativi agli incidenti stradali raccolti autonomamente dalla Regione per proprie finalità istituzionali di analisi ed elaborazione: tra essi rivestono particolare rilevanza il codice di intervento del 118, utile per stabilire un collegamento fra l archivio incidentale e gli archivi sanitari, e le coordinate GPS del luogo dell incidente, che consentono agli Enti gestori delle strade di programmare interventi puntuali per la messa in sicurezza delle strade di loro pertinenza; - i dati raccolti dai corpi di Polizia per proprie finalità istituzionali di natura amministrativa diverse dalla rilevazione statistica (verbalizzazioni, ecc.). La qualità e la completezza dei dati inseriti dai rilevatori saranno monitorate dai Centri di monitoraggio delle Province, che collaboreranno strettamente con le Forze dell Ordine, da un lato, e con il Centro di monitoraggio regionale, dall altro, chiedendo all occorrenza di verificare o completare i dati inseriti. L uso dell applicativo TWIST è accompagnato da un capillare programma di formazione, differenziato in funzione dei diversi ruoli dei soggetti partecipanti e organizzato in parti teoriche e parti pratiche. Dati di supporto Stradario regionale Catasto Strade Dati anagrafici Dati motorizzazione TWIST DATI INCIDENTI BASE DATI COMPLESSIVA DEGLI INCIDENTI Altri dati sugli incidenti: Dati sanitari assicurativi,inail Dati sugli interventi di piano Componenti prioritarie da realizzare Dati territoriali Morfologia del territorio, flussi di traffico,caratteristiche delle aree, grafo stradale Tipologia e localizzazione degli interventi di Piano per la sicurezza stradale
3 SITO INTERNET SULLA SICUREZZA STRADALE DEL PIEMONTE La Regione Piemonte ha attivato nel 2007 un portale regionale sulla sicurezza stradale, che si pone l obiettivo di costituire un punto di riferimento per tutte le ricerche, attività e iniziative che riguardino il tema della sicurezza stradale sul territorio piemontese. Esso è gestito dal Centro di Monitoraggio Regionale della Sicurezza Stradale, avviato in seguito alle indicazioni del Piano Nazionale e del Piano Regionale della Sicurezza Stradale (approvato dalla Giunta regionale in data 16 aprile 2007). Il Centro di Monitoraggio Regionale della Sicurezza Stradale, le cui attività iniziali sono state affidate dalla Regione a IRES Piemonte, è concepito come il nodo centrale di una rete più ampia di osservatori sull incidentalità stradale presenti sul territorio piemontese. Esso ha le seguenti funzioni: - monitorare l andamento dell incidentalità sul territorio; - coordinare la rete degli osservatori locali di Province e Comuni; - valutare tramite indicatori adeguati l efficacia delle politiche e dei progetti messi in campo dalle Amministrazioni (in primo luogo il Piano regionale della sicurezza stradale); - svolgere una funzione di supporto alle scelte di governo della sicurezza stradale, utilizzando il quadro conoscitivo per trarre indicazioni per il miglioramento dei Piani e programmi relativi alla sicurezza stradale; - garantire ai cittadini l accesso alle informazioni relative alla sicurezza stradale (attraverso il sito Internet in questione, oltre alle forme di divulgazione tradizionali). In quanto organismo deputato al coordinamento della rete degli osservatori locali di Province e Comuni, alla raccolta delle informazioni sull incidentalità e all elaborazione di statistiche e studi, il CMR svolge un ruolo chiave nella progettazione e implementazione del Sistema Informativo regionale per la raccolta e la gestione dei dati sull Incidentalità Stradale (SIIST). Regione Piemonte Sito Internet regionale sulla sicurezza stradale 1
4 Il sito è suddiviso in aree tematiche: - monitoraggio dello stato dell'incidentalità; - politiche regionali e loro monitoraggio; - attività di formazione permanente; - documentazione e supporto. Il monitoraggio dell incidentalità. Le difficoltà che si riscontrano nel sistema di rilevamento e gestione del dato sull incidentalità costituiscono oggi il motivo di fondo della scarsa utilizzabilità della grande massa dei dati raccolti, allorquando si deve passare dall informazione alla conoscenza del fenomeno, delle sue cause e dell efficacia delle misure adottate per la sua riduzione. Il sistema di raccolta e gestione dei dati, nel quale sono impegnate molte forze, deve essere migliorato con un azione coordinata di tutte i soggetti addetti a questa importante funzione. Il progetto sperimentale per il decentramento delle attività per il rilevamento dei dati di incidentalità stradale nella Regione Piemonte, che sarà operativo a partire da gennaio 2009, ha proprio l obiettivo di migliorare la qualità dei dati disponibili, con particolare riferimento alla georeferenziazione degli incidenti. Attualmente, nell area del sito dedicata al monitoraggio dell incidentalità, sono accessibili gli archivi e le elaborazioni dinamiche relative agli incidenti in Piemonte fino al 2006, provenienti da fonti Istat, assicurative e regionali. Le politiche regionali e il loro monitoraggio. Per la Regione Piemonte la sicurezza stradale costituisce una delle politiche fondamentali. Essa si configura, da un lato, come processo di attuazione del Piano nazionale della sicurezza stradale (PNSS) e, da un altro lato, come autonomo contributo, che la Regione fornisce con lo scopo di rafforzare la politica nazionale e di sviluppare una strategia basata sulle migliori pratiche e condivisa dagli Enti locali. In particolare, la Regione ha realizzato il Piano regionale della sicurezza stradale (PRSS), che si configura come uno dei piani attuativi del Piano Regionale dei Trasporti. Il Piano regionale della sicurezza stradale del Piemonte mette in campo una serie di misure, di cui occorre verificare il perseguimento tramite il monitoraggio. Questa costante verifica dell'efficacia del processo di piano (valutazione in itinere) deve avvenire in piena trasparenza; deve cioè essere resa accessibile al largo pubblico: questo dar conto pubblicamente dell'efficacia del piano risponde al principio basilare della responsabilità pubblica dell'azione politica. Il primo passo per compiere il monitoraggio e la valutazione delle politiche messe in campo dalle Amministrazioni consiste nella costituzione di un database delle azioni; è necessario che il database venga mantenuto aggiornato, in modo da verificare la progressiva realizzazione delle misure. Successivamente, lo sviluppo di operazioni di correlazione tra le informazioni provenienti dai monitoraggi dell incidentalità, del traffico, delle strade e delle azioni di piano dovrebbe consentire di utilizzare le lezioni apprese per migliorare i piani, apportando le necessarie correzioni e modifiche. Le attività di formazione permanente. Come è noto, il presupposto di qualsivoglia politica di riduzione delle vittime degli incidenti stradali è costituito dallo sviluppo di una cultura della sicurezza stradale. Essa riguarda non solo i giovani, ma tutti i cittadini e, in particolar modo, i decisori e i tecnici della Pubblica Amministrazione. Il Piemonte ha costituito a questo scopo presso il COREP il Centro di addestramento al governo della sicurezza stradale (RoSaM Road Safety Management), al quale il portale rimanda per l approfondimento delle attività di formazione. Il sito è completato da un ampio centro di documentazione on line, contenente normative, linee guida, testi, progetti di interesse, link a siti sulla sicurezza stradale, archivio di iniziative ed eventi. Comunicate agli amministratori del sito i convegni e le iniziative relativi alla sicurezza stradale, verranno tempestivamente pubblicati! Regione Piemonte Sito Internet regionale sulla sicurezza stradale 2
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