PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA INFORMATIVO DELL INCIDENTALITÀ STRADALE IN PIEMONTE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA INFORMATIVO DELL INCIDENTALITÀ STRADALE IN PIEMONTE"

Transcript

1 PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA INFORMATIVO DELL INCIDENTALITÀ STRADALE IN PIEMONTE Nel corso dell anno 2007 è stato approvato e firmato (13 dicembre 2007), dopo una lunga fase di gestazione, il Protocollo di intesa per il coordinamento delle attività inerenti la rilevazione statistica sull incidentalità stradale, stipulato tra l ISTAT, il Ministero dell Interno, il Ministero della Difesa, il Ministero dei Trasporti, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, l UPI e l ANCI. Il Protocollo consente di sperimentare nuove soluzioni organizzative di collaborazione tra Stato, Regioni ed Enti locali, al fine di migliorare la tempestività e la qualità delle informazioni sull incidentalità stradale, tenendo conto anche delle esigenze conoscitive dei centri di monitoraggio regionali e locali. Allo stato attuale, l informazione statistica sull incidentalità è raccolta dall ISTAT mediante una rilevazione a cadenza mensile di tutti gli incidenti stradali verificatisi sull intero territorio nazionale che hanno causato lesioni alle persone (morti o feriti). La suddetta rilevazione avviene tramite la compilazione del modello Istat CTT/INC denominato Incidenti stradali da parte della Forza di Polizia che è intervenuta sul luogo. Tradizionalmente la trasmissione dei dati del modello CTT-INC ad Istat viene effettuata per via cartacea; talvolta l invio avviene attraverso file già registrati su supporto magnetico o attraverso posta elettronica a seconda del grado di informatizzazione degli organi rilevatori. Il Protocollo di intesa consente alle Regioni di inserirsi nel processo di trasmissione dei dati sull incidentalità, divenendo responsabili, in collaborazione con le Province dotate di strutture adeguate, della raccolta delle schede di rilevazione sul territorio regionale e della loro trasmissione all ISTAT. In questo modo, l attività di rilevazione degli incidenti concorre anche alla promozione di centri regionali e provinciali in grado di supportare la programmazione e la pianificazione degli interventi e degli investimenti delle Amministrazioni regionali e locali in tema di incidentalità e sicurezza stradale. Con Deliberazione della Giunta Regionale n dell 11 febbraio 2008, la Regione Piemonte ha aderito al Protocollo e ha quindi elaborato il progetto sperimentale di un Sistema informativo regionale per la raccolta e la gestione dei dati sull incidentalità stradale (SIIST), che è stato approvato dal Comitato di gestione nazionale in data 9 settembre 2008 e sarà operativo a partire dal 1 gennaio Il progetto del Piemonte ha i seguenti obiettivi: - decentramento in ambito regionale della raccolta dei dati dell'indagine statistica ISTAT incidenti stradali ad oggi centralizzata in ambito nazionale; - raccolta di alcuni dati aggiuntivi di interesse dei rilevatori e dei centri di monitoraggio regionale e locali; - gestione di tali informazioni al fine della pianificazione e del monitoraggio delle azioni per il governo del fenomeno dell incidentalità stradale. Lo sviluppo e la gestione del progetto SIIST sono affidati al Centro di Monitoraggio Regionale della Sicurezza Stradale, e per le parti informatiche al CSI-Piemonte (il Consorzio Sistemi Informativi della Regione Piemonte). Alcuni aspetti del contesto piemontese hanno avuto un ruolo non trascurabile nella definizione del progetto: - l esistenza di una struttura insediativa molto frammentata, formata da ben Comuni, la maggioranza dei quali (oltre il 90%) con meno di 10 mila abitanti; - la presenza ormai consolidata della Rete Unitaria Pubblica Amministrazione Regionale (RUPAR) oggi affiancata da un progetto regionale di infrastrutturazione (banda larga); - le attività di un ente, il CSI-Piemonte che da 30 anni opera per mettere a disposizione i vantaggi delle tecnologie ICT agli enti pubblici;

2 - l esistenza di un esperienza di successo nel campo del monitoraggio dell incidentalità stradale, il progetto pilota TIMOTEO, realizzato dalla Provincia di Torino. Strutturalmente, il progetto piemontese è costituito da due principali componenti strettamente interrelate fra loro: - una componente finalizzata alla raccolta dei dati di incidentalità, alimentata principalmente dal software di data entry TWIST (Trasmissione Web Incidenti STradali); - una componente dedicata all archiviazione delle informazioni raccolte. Come evidenziato nella figura, l applicativo TWIST è un elemento cruciale del progetto regionale. Il suo sviluppo è stato condiviso con gli Enti locali e le Forze di Polizia, anche attraverso la costituzione di gruppi di lavoro per la definizione del sistema e la sperimentazione del software. Per favorirne la diffusione e la facilità d uso, il software TWIST è stato ideato come un applicativo web, che si appoggia alla RUPAR. Il database degli incidenti, inoltre, prevede dei collegamenti con gli altri database già gestiti dal CSI-Piemonte: il grafo plurimodale, il catasto delle strade, in futuro il database dei flussi di traffico e gli archivi dei dati sanitari. L applicativo TWIST consente di svolgere le seguenti funzioni principali: autenticazione e profilazione degli utenti; inserimento delle schede incidenti; consultazione e ricerca delle schede incidente presenti nella banca dati; inserimento della localizzazione dell incidente mediante diversi strumenti di ausilio ai rilevatori; alimentazione della base dati anche con le informazioni provenienti da altri applicativi software; estrazione dei dati presenti nell archivio per l invio periodico a ISTAT; predisposizione di moduli e verbali utili alle Forze dell Ordine e Polizie Locali; possibilità di allegare file alle schede degli incidenti (rilievi fotografici, planimetrici, verbali e atti). La banca dati alimentata da TWIST contiene tre tipi di dati, afferenti a soggetti diversi: - i dati (obbligatori) relativi alla rilevazione statistica degli incidenti stradali prevista dal Programma Statistico Nazionale, cioè i dati contenuti nella scheda Istat CTT/INC; - i dati relativi agli incidenti stradali raccolti autonomamente dalla Regione per proprie finalità istituzionali di analisi ed elaborazione: tra essi rivestono particolare rilevanza il codice di intervento del 118, utile per stabilire un collegamento fra l archivio incidentale e gli archivi sanitari, e le coordinate GPS del luogo dell incidente, che consentono agli Enti gestori delle strade di programmare interventi puntuali per la messa in sicurezza delle strade di loro pertinenza; - i dati raccolti dai corpi di Polizia per proprie finalità istituzionali di natura amministrativa diverse dalla rilevazione statistica (verbalizzazioni, ecc.). La qualità e la completezza dei dati inseriti dai rilevatori saranno monitorate dai Centri di monitoraggio delle Province, che collaboreranno strettamente con le Forze dell Ordine, da un lato, e con il Centro di monitoraggio regionale, dall altro, chiedendo all occorrenza di verificare o completare i dati inseriti. L uso dell applicativo TWIST è accompagnato da un capillare programma di formazione, differenziato in funzione dei diversi ruoli dei soggetti partecipanti e organizzato in parti teoriche e parti pratiche. Dati di supporto Stradario regionale Catasto Strade Dati anagrafici Dati motorizzazione TWIST DATI INCIDENTI BASE DATI COMPLESSIVA DEGLI INCIDENTI Altri dati sugli incidenti: Dati sanitari assicurativi,inail Dati sugli interventi di piano Componenti prioritarie da realizzare Dati territoriali Morfologia del territorio, flussi di traffico,caratteristiche delle aree, grafo stradale Tipologia e localizzazione degli interventi di Piano per la sicurezza stradale

3 SITO INTERNET SULLA SICUREZZA STRADALE DEL PIEMONTE La Regione Piemonte ha attivato nel 2007 un portale regionale sulla sicurezza stradale, che si pone l obiettivo di costituire un punto di riferimento per tutte le ricerche, attività e iniziative che riguardino il tema della sicurezza stradale sul territorio piemontese. Esso è gestito dal Centro di Monitoraggio Regionale della Sicurezza Stradale, avviato in seguito alle indicazioni del Piano Nazionale e del Piano Regionale della Sicurezza Stradale (approvato dalla Giunta regionale in data 16 aprile 2007). Il Centro di Monitoraggio Regionale della Sicurezza Stradale, le cui attività iniziali sono state affidate dalla Regione a IRES Piemonte, è concepito come il nodo centrale di una rete più ampia di osservatori sull incidentalità stradale presenti sul territorio piemontese. Esso ha le seguenti funzioni: - monitorare l andamento dell incidentalità sul territorio; - coordinare la rete degli osservatori locali di Province e Comuni; - valutare tramite indicatori adeguati l efficacia delle politiche e dei progetti messi in campo dalle Amministrazioni (in primo luogo il Piano regionale della sicurezza stradale); - svolgere una funzione di supporto alle scelte di governo della sicurezza stradale, utilizzando il quadro conoscitivo per trarre indicazioni per il miglioramento dei Piani e programmi relativi alla sicurezza stradale; - garantire ai cittadini l accesso alle informazioni relative alla sicurezza stradale (attraverso il sito Internet in questione, oltre alle forme di divulgazione tradizionali). In quanto organismo deputato al coordinamento della rete degli osservatori locali di Province e Comuni, alla raccolta delle informazioni sull incidentalità e all elaborazione di statistiche e studi, il CMR svolge un ruolo chiave nella progettazione e implementazione del Sistema Informativo regionale per la raccolta e la gestione dei dati sull Incidentalità Stradale (SIIST). Regione Piemonte Sito Internet regionale sulla sicurezza stradale 1

4 Il sito è suddiviso in aree tematiche: - monitoraggio dello stato dell'incidentalità; - politiche regionali e loro monitoraggio; - attività di formazione permanente; - documentazione e supporto. Il monitoraggio dell incidentalità. Le difficoltà che si riscontrano nel sistema di rilevamento e gestione del dato sull incidentalità costituiscono oggi il motivo di fondo della scarsa utilizzabilità della grande massa dei dati raccolti, allorquando si deve passare dall informazione alla conoscenza del fenomeno, delle sue cause e dell efficacia delle misure adottate per la sua riduzione. Il sistema di raccolta e gestione dei dati, nel quale sono impegnate molte forze, deve essere migliorato con un azione coordinata di tutte i soggetti addetti a questa importante funzione. Il progetto sperimentale per il decentramento delle attività per il rilevamento dei dati di incidentalità stradale nella Regione Piemonte, che sarà operativo a partire da gennaio 2009, ha proprio l obiettivo di migliorare la qualità dei dati disponibili, con particolare riferimento alla georeferenziazione degli incidenti. Attualmente, nell area del sito dedicata al monitoraggio dell incidentalità, sono accessibili gli archivi e le elaborazioni dinamiche relative agli incidenti in Piemonte fino al 2006, provenienti da fonti Istat, assicurative e regionali. Le politiche regionali e il loro monitoraggio. Per la Regione Piemonte la sicurezza stradale costituisce una delle politiche fondamentali. Essa si configura, da un lato, come processo di attuazione del Piano nazionale della sicurezza stradale (PNSS) e, da un altro lato, come autonomo contributo, che la Regione fornisce con lo scopo di rafforzare la politica nazionale e di sviluppare una strategia basata sulle migliori pratiche e condivisa dagli Enti locali. In particolare, la Regione ha realizzato il Piano regionale della sicurezza stradale (PRSS), che si configura come uno dei piani attuativi del Piano Regionale dei Trasporti. Il Piano regionale della sicurezza stradale del Piemonte mette in campo una serie di misure, di cui occorre verificare il perseguimento tramite il monitoraggio. Questa costante verifica dell'efficacia del processo di piano (valutazione in itinere) deve avvenire in piena trasparenza; deve cioè essere resa accessibile al largo pubblico: questo dar conto pubblicamente dell'efficacia del piano risponde al principio basilare della responsabilità pubblica dell'azione politica. Il primo passo per compiere il monitoraggio e la valutazione delle politiche messe in campo dalle Amministrazioni consiste nella costituzione di un database delle azioni; è necessario che il database venga mantenuto aggiornato, in modo da verificare la progressiva realizzazione delle misure. Successivamente, lo sviluppo di operazioni di correlazione tra le informazioni provenienti dai monitoraggi dell incidentalità, del traffico, delle strade e delle azioni di piano dovrebbe consentire di utilizzare le lezioni apprese per migliorare i piani, apportando le necessarie correzioni e modifiche. Le attività di formazione permanente. Come è noto, il presupposto di qualsivoglia politica di riduzione delle vittime degli incidenti stradali è costituito dallo sviluppo di una cultura della sicurezza stradale. Essa riguarda non solo i giovani, ma tutti i cittadini e, in particolar modo, i decisori e i tecnici della Pubblica Amministrazione. Il Piemonte ha costituito a questo scopo presso il COREP il Centro di addestramento al governo della sicurezza stradale (RoSaM Road Safety Management), al quale il portale rimanda per l approfondimento delle attività di formazione. Il sito è completato da un ampio centro di documentazione on line, contenente normative, linee guida, testi, progetti di interesse, link a siti sulla sicurezza stradale, archivio di iniziative ed eventi. Comunicate agli amministratori del sito i convegni e le iniziative relativi alla sicurezza stradale, verranno tempestivamente pubblicati! Regione Piemonte Sito Internet regionale sulla sicurezza stradale 2

5 SERVIZIO ASSISTENZA TECNICA attivo a partire dal 1 gennaio 2009

Centro Convegni Hotel Minerva Firenze, febbraio a cura di Raffaella Amato

Centro Convegni Hotel Minerva Firenze, febbraio a cura di Raffaella Amato La rilevazione sugli incidenti stradali. Verso il decentramento regionale: le nuove prospettive alla luce del Protocollo di Intesa Istat-Regioni 3 Convegno Nazionale sul Monitoraggio degli Incidenti Stradali

Dettagli

il sistema informativo della viabilità presentazione incidenti Bologna venerdì sei novembre duemilanove Marco Oppi

il sistema informativo della viabilità presentazione incidenti Bologna venerdì sei novembre duemilanove Marco Oppi Bologna venerdì sei novembre duemilanove il sistema informativo della viabilità presentazione Marco Oppi Gabinetto del Presidente della Giunta Servizio Controllo Strategico e Statistica viale Aldo Moro

Dettagli

PROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELLA MISURA 511 ASSISTENZA TECNICA DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/13

PROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELLA MISURA 511 ASSISTENZA TECNICA DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/13 Allegato A PROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELLA MISURA 511 ASSISTENZA TECNICA DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/13 1. Obiettivi della misura Ai sensi dell art. 66 del Reg CE 1698/2005 gli interventi dell

Dettagli

La rilevazione dei dati in Veneto

La rilevazione dei dati in Veneto Regione del Veneto Sezione Sistema Statistico Regionale Dott. Pierantonio Belcaro Venezia, 9 novembre 2015 I Protocolli d intesa e i requisiti per l adesione La Regione ha aderito ai Protocolli Nazionali

Dettagli

Incidenti stradali in Emilia- Romagna Progetto

Incidenti stradali in Emilia- Romagna Progetto Bologna 09 Luglio 2010 Incidenti stradali in Emilia- Romagna Progetto Marco Oppi Servizio Controllo Strategico e Statistica Regione Emilia-Romagna Contesto e Obiettivi Sottoscrizione di un protocollo d

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DELLA RETE DEGLI SPORTELLI UNICI PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DELLA RETE DEGLI SPORTELLI UNICI PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE Unione Europea Regione Autonoma della Sardegna Repubblica Italiana PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DELLA RETE DEGLI SPORTELLI UNICI PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE 1 PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE

Dettagli

CReMSS. Centro Regionale di coordinamento e Monitoraggio Sicurezza Stradale. Sistema Integrato Sicurezza Stradale

CReMSS. Centro Regionale di coordinamento e Monitoraggio Sicurezza Stradale. Sistema Integrato Sicurezza Stradale CReMSS Centro Regionale di coordinamento e Monitoraggio Sicurezza Stradale ~ Sistema Integrato Sicurezza Stradale Progetto curato da Regione Basilicata Ufficio Trasporti con l assistenza specialistica

Dettagli

FRIULI VENEZIA GIULIA SICUREZZA STRADALE

FRIULI VENEZIA GIULIA SICUREZZA STRADALE Al servizio di gente unica FRIULI VENEZIA GIULIA SICUREZZA STRADALE Cesena 27 maggio 2011 Direzione centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale e lavori pubblici LEGGE REGIONALE 25 ottobre

Dettagli

DI GESTIONE E CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI

DI GESTIONE E CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI COMUNE DI PINEROLO MANUALE DI GESTIONE E CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI ALLEGATO N. 6 PIANO DI SICUREZZA DEI DOCUMENTI INFORMATICI PIANO DI SICUREZZA DEI DOCUMENTI INFORMATICI Articolo 1 Sicurezza fisica

Dettagli

Rilevazione degli incidenti stradali Lombardia

Rilevazione degli incidenti stradali Lombardia Rilevazione degli incidenti stradali Lombardia Antonio Lentini Dirigente Coordinamento della funzione statistica antonio.vincenzo.lentini@eupolislombardia.it I flussi di indagine in Italia I FLUSSI DI

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome LAURA PALCHETTI E-mail Nazionalità italiana Data di nascita 02/06/1974 l.palchetti@provincia.fi.it ISTRUZIONE

Dettagli

L esperienza degli ospedali in Campania

L esperienza degli ospedali in Campania SANIT Roma, 25 giugno 2008 L esperienza degli ospedali in Campania Dr. Renato Pizzuti Settore Assistenza Ospedaliera Regione Campania INDAGINE CONOSCITIVA 2006 SULLE ATTIVITÀ DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO

Dettagli

Il processo di monitoraggio e strumenti applicativi

Il processo di monitoraggio e strumenti applicativi Agenzia nazionale per l attrazione degli investimenti e lo sviluppo d impresa SpA Il processo di monitoraggio e strumenti applicativi Torino, 29 novembre 2013 1 Il processo di monitoraggio La chiusura

Dettagli

OSSERVATORIO NAZIONALE BILATERALE SUI FONDI PENSIONE

OSSERVATORIO NAZIONALE BILATERALE SUI FONDI PENSIONE PROTOCOLLO D INTESA TRA ARAN E CGIL CISL UIL CONFSAL CISAL CONFEDIR CIDA COSMED USAE CGU CONFINTESA (con riserva) PER LA COSTITUZIONE DI UN OSSERVATORIO NAZIONALE BILATERALE SUI FONDI PENSIONE mdegiacomo\xsottoscrizione_protocollo

Dettagli

Osservatorio Sicurezza Stradale Anci - Upi. Piacenza, 12 giugno 2012

Osservatorio Sicurezza Stradale Anci - Upi. Piacenza, 12 giugno 2012 Osservatorio Sicurezza Stradale Anci Upi Piacenza, 12 giugno 2012 L Osservatorio Anci Upi è un ponte tra gli enti locali e il livello nazionale Obiettivi dell Osservatorio 1. Supportare i decisori nazionali

Dettagli

PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA

PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 1 INDICE PREMESSA... 3 1. LE PRINCIPALI NOVITA... 4 2. PROCEDIMENTO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE DEL PROGRAMMA... 6 3. INIZIATIVE DI COMUNICAZIONE DELLA TRASPARENZA...

Dettagli

GIUNTA PROVINCIALE DI TORINO -----------------------

GIUNTA PROVINCIALE DI TORINO ----------------------- GIUNTA PROVINCIALE DI TORINO ----------------------- Verbale n. 4 Adunanza 2 febbraio 2010 OGGETTO: PROGETTO DEL SIIST - SISTEMA INFORMATIVO DELL INCIDENTALI- TÀ STRADALE DEL PIEMONTE. RUOLO DELLE PROVINCE

Dettagli

76 Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Mercoledì 09 luglio Visto l allegato B al presente decreto, parte integrante e sostanziale

76 Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Mercoledì 09 luglio Visto l allegato B al presente decreto, parte integrante e sostanziale 76 Bollettino Ufficiale D.G. Commercio, turismo e terziario D.d.g. 2 luglio 2014 - n. 6398 Informatizzazione delle comunicazioni di azioni e modifiche non soggette ad autorizzazione concernenti gli impianti

Dettagli

L e-government per gli Enti locali del Piemonte

L e-government per gli Enti locali del Piemonte Corso di formazione per Revisori, Professionisti, Segretari e Dirigenti Enti Locali L e-government per gli Enti locali del Piemonte Alessio Mascarello ( Area Sviluppo Portali CSI Piemonte) 1 I cittadini

Dettagli

SISTAR Veneto. organizzazione e strumenti. Maria Teresa Coronella

SISTAR Veneto. organizzazione e strumenti. Maria Teresa Coronella SISTAR Veneto organizzazione e strumenti Università degli Studi di Padova Le Amministrazioni oggi L Amministrazione pubblica deve oggi essere in grado di leggere, interpretare e anticipare le domande che

Dettagli

Comune Titolo progetto Obiettivi Azioni Finanz. richiesto. Finanz. concesso 1 Firenze Attività di contrasto all evasione

Comune Titolo progetto Obiettivi Azioni Finanz. richiesto. Finanz. concesso 1 Firenze Attività di contrasto all evasione Progetti finanziati ex capo III, sez. I, del dprg 12 novembre 2012, n. 62/r (Regolamento di attuazione dell articolo 15 della legge regionale 27 dicembre 2011, n. 68 Norme sul sistema delle autonomie locali-)

Dettagli

IL PIANO NAZIONALE PER LA SICUREZZA STRADALE

IL PIANO NAZIONALE PER LA SICUREZZA STRADALE IL PIANO NAZIONALE PER LA SICUREZZA STRADALE LO STATO DI ATTUAZIONE E I PROSSIMI OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE PROGETTO CITTA SICURE Ing. Domenico Pugliese Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Direzione

Dettagli

Descrizione del fabbisogno e definizione dell oggetto dell incarico

Descrizione del fabbisogno e definizione dell oggetto dell incarico Allegato n. 2 Fabbisogno Assistenza Tecnica all attuazione dell Accordo di Partenariato Fabbisogno di n. 7 esperti per attività di assistenza tecnica di supporto all Agenzia per la Coesione Territoriale

Dettagli

OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. LA GIUNTA REGIONALE

OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. LA GIUNTA REGIONALE OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. N. 363 IN 23/04/2004 LA GIUNTA REGIONALE del REGISTRO ATTI DELLA GIUNTA

Dettagli

SOTTOPROGETTO D Infomobilità in tempo reale Irene Nicotra

SOTTOPROGETTO D Infomobilità in tempo reale Irene Nicotra SOTTOPROGETTO D Infomobilità in tempo reale Irene Nicotra Introduzione La Provincia di Livorno è Responsabile del Sottoprogetto D che ha affrontato il tema della gestione di informazioni in tempo reale

Dettagli

Il Progetto Flussi Documentali nel Comune di Livorno

Il Progetto Flussi Documentali nel Comune di Livorno Il Progetto Flussi Documentali nel Comune di Livorno www.comune.livorno.it a cura di Graziella Launaro Si premettono alcuni dati ed informazioni sulla realtà del Comune di Livorno, ritenuti utili al fine

Dettagli

ONIS: il Progetto Esecutivo

ONIS: il Progetto Esecutivo ONIS: il Progetto Esecutivo Presidenza del Consiglio dei Ministri Ufficio per lo sport -Task Force Impiantistica 1 Contenuti Normative di riferimento e funzioni dell ONIS Struttura e operatività dell ONIS

Dettagli

si conviene quanto segue

si conviene quanto segue Allegato B Convenzione per l esercizio delle funzioni catastali di cui all opzione c), ai sensi dell art. 3 del D.P.C.M. L anno. il giorno del mese di. nella sede dell Agenzia del Territorio di. tra l

Dettagli

Contenuti informativi e processo produttivo

Contenuti informativi e processo produttivo Verso il censimento continuo delle Istituzioni pubbliche Contenuti informativi e processo produttivo Manlio Calzaroni Istat - Direzione Centrale delle rilevazioni censuarie e dei registri statistici Roma,

Dettagli

COMUNE DI ANDORNO MICCA PROVINCIA DI BIELLA REGOLAMENTO SULLA RISERVATEZZA DEI DATI PERSONALI

COMUNE DI ANDORNO MICCA PROVINCIA DI BIELLA REGOLAMENTO SULLA RISERVATEZZA DEI DATI PERSONALI COMUNE DI ANDORNO MICCA PROVINCIA DI BIELLA REGOLAMENTO SULLA RISERVATEZZA DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 11 del 10.04.2000 Art.1 Oggetto del regolamento 1. Il

Dettagli

AOLP: Acquisti On Line Piemonte e Strategie sull eprocurement

AOLP: Acquisti On Line Piemonte e Strategie sull eprocurement AOLP: Acquisti On Line Piemonte e Strategie sull eprocurement Progetto di riuso Evoluzione Strategie sull eprocurement Vania Rostagno Direzione Governo e Gestione Procurement Agenda Stato di avanzamento

Dettagli

SISTEMA QUALITA' COMUNE DI MODENA

SISTEMA QUALITA' COMUNE DI MODENA SISTEMA QUALITA' COMUNE DI MODENA PIANO DI LAVORO 2009 1 PAQ: IL BENCHMARKING Q-CLUB E LE ATTIVITA ANNI 2008-2009 CONNESSE Le attività imminenti che ci propone di mettere in campo sono in parte connesse

Dettagli

Regolamento sulla tutela della riservatezza dei dati personali contenuti in archivi e banche-dati comunali

Regolamento sulla tutela della riservatezza dei dati personali contenuti in archivi e banche-dati comunali Regolamento sulla tutela della riservatezza dei dati personali contenuti in archivi e banche-dati comunali - 1998 Il "Regolamento sulla tutela della riservatezza dei dati personali contenuti in archivi

Dettagli

Relazione Incidente. Applicativo per la rilevazione e la gestione dei verbali degli incidenti stradali. A cura di: Lombardia Informatica

Relazione Incidente. Applicativo per la rilevazione e la gestione dei verbali degli incidenti stradali. A cura di: Lombardia Informatica Relazione Incidente Applicativo per la rilevazione e la gestione dei verbali degli incidenti stradali A cura di: Lombardia Informatica Milano, 3-6-10 aprile 2017 Agenda Processo di rilevazione AS IS Processo

Dettagli

Piano di comunicazione Anno 2016 POR FSE

Piano di comunicazione Anno 2016 POR FSE ASSESSORADU DE SU TRABALLU, FORMATZIONE PROFESSIONALE, COOPERATZIONE E SEGURÀNTZIA SOTZIALE ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE Direzione Generale Piano di

Dettagli

Realizzazione del Piano d incidentalità mediante Sistema Informativo Territoriale del

Realizzazione del Piano d incidentalità mediante Sistema Informativo Territoriale del 1 Fase Realizzazione del Piano d incidentalità mediante Sistema Informativo Territoriale del Comune di Palermo Il Progetto La georeferenziazione degli incidenti attraverso la creazione del Sistema Informativo

Dettagli

PROVINCIA DI POTENZA COMUNE DI PROTOCOLLO DI INTESA SULLA COLLABORAZIONE ALLA REDAZIONE DEL PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE E ATTIVITA CONNESSE

PROVINCIA DI POTENZA COMUNE DI PROTOCOLLO DI INTESA SULLA COLLABORAZIONE ALLA REDAZIONE DEL PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE E ATTIVITA CONNESSE PROVINCIA DI POTENZA COMUNE DI PROTOCOLLO DI INTESA SULLA COLLABORAZIONE ALLA REDAZIONE DEL PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE E ATTIVITA CONNESSE o O o PREMESSO che la legge n.225/92, istitutiva del

Dettagli

ASPETTO SOFTWARE. Estensione del sistema operativo di un pc, ovvero un software di base che permette la comunicazione con gli utenti

ASPETTO SOFTWARE. Estensione del sistema operativo di un pc, ovvero un software di base che permette la comunicazione con gli utenti ASPETTO SOFTWARE Estensione del sistema operativo di un pc, ovvero un software di base che permette la comunicazione con gli utenti Compito principale è la condivisione delle risorse tra gli utenti Hanno

Dettagli

TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE PER LE AZIENDE

TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE PER LE AZIENDE TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE PER LE AZIENDE Materiale di supporto alla didattica Tecnologie dell informazione e della comunicazione per le aziende CAPITOLO 5: La gestione delle informazioni

Dettagli

Pubblicata nel B.U. Basilicata 1 ottobre 2008, n. 46.

Pubblicata nel B.U. Basilicata 1 ottobre 2008, n. 46. Regione Basilicata Deliberazione della Giunta Regionale del 16 settembre 2008, n. 1451 Art. 10, comma 1, lettera m legge regionale 14 febbraio 2007, n. 4 - Istituzione e disciplina dell Osservatorio delle

Dettagli

IL DIRETTORE GENERALE DELLA BANCA CENTRALE DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO

IL DIRETTORE GENERALE DELLA BANCA CENTRALE DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO IL DIRETTORE GENERALE DELLA BANCA CENTRALE DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO VISTA la legge 17 novembre 2005, n. 165 (di seguito, per brevità: LISF ) e in particolare l articolo 41, comma 1, che attribuisce

Dettagli

Sperimentazione della gestione centralizzata del flusso regionale della Mortalità - Aspetti organizzativi

Sperimentazione della gestione centralizzata del flusso regionale della Mortalità - Aspetti organizzativi Workshop I dati regionali di mortalità Venezia 07 novembre 2006 Sperimentazione della gestione centralizzata del flusso regionale della Mortalità - Aspetti organizzativi Francesco Avossa Contesto: alcuni

Dettagli

Convenzione per l esercizio di alcune funzioni catastali a) o b) e l affidamento all Agenzia del Territorio delle funzioni residuali.

Convenzione per l esercizio di alcune funzioni catastali a) o b) e l affidamento all Agenzia del Territorio delle funzioni residuali. Convenzione per l esercizio di alcune funzioni catastali a) o b) e l affidamento all Agenzia del Territorio delle funzioni residuali. L anno. il giorno del mese di. nella sede dell Agenzia del Territorio

Dettagli

Regione Lombardia. per la tutela dei consumatori e degli utenti. RisorseComuni

Regione Lombardia. per la tutela dei consumatori e degli utenti. RisorseComuni per la tutela dei consumatori e degli utenti RisorseComuni Seminario Il ruolo dei Comuni, delle Province e della Regione nella difesa dei consumatori 8 febbraio 2005 1 Tutela del consumatore: un bilancio

Dettagli

SOGEI E L AGENZIA DELLE ENTRATE

SOGEI E L AGENZIA DELLE ENTRATE SOGEI E L AGENZIA DELLE ENTRATE CHI SIAMO Sogei è la società di ICT, a capitale interamente pubblico, partner tecnologico del Ministero dell Economia e delle Finanze italiano. Progettiamo, realizziamo,

Dettagli

REGIONE CAMPANIA COMUNE DI AVELLINO Settore AA.II. e Finanziamenti Europei

REGIONE CAMPANIA COMUNE DI AVELLINO Settore AA.II. e Finanziamenti Europei REGIONE CAMPANIA COMUNE DI AVELLINO Settore AA.II. e Finanziamenti Europei PIANO OPERATIVO REGIONALE Misura 6.2 Sviluppo della Società dell Informazione, Azione C Realizzazione di iniziative ed azioni

Dettagli

Il Piano di Rafforzamento Amministrativo del Piemonte

Il Piano di Rafforzamento Amministrativo del Piemonte fondi strutturali e di investimento europei 2014-2020 FONDO SOCIALE EUROPEO e FONDO EUROPEO SVILUPPO REGIONALE Il Piano di Rafforzamento Amministrativo del Piemonte Luciano Conterno Capo di Gabinetto della

Dettagli

CARUSO. Missione 1 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE ORGANI ISTITUZIONALI

CARUSO. Missione 1 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE ORGANI ISTITUZIONALI CENTRO DI RESPONSABILITÀ ESPONSABILITÀ: STAFF DEL RESPONSABILE ESPONSABILE: DOTT OTT. GIANLUCA CARUSO DEL SINDACO PDM LA CITTÀ INTELLIGENTE Missione SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE INDIRIZZO

Dettagli

La collaborazione tra Regione Lombardia e Regione Piemonte: i database ARIR

La collaborazione tra Regione Lombardia e Regione Piemonte: i database ARIR La collaborazione tra Regione Lombardia e Regione Piemonte: i database ARIR Direzione Ambiente Settore Grandi Rischi Ambientali, Danno Ambientale e Bonifiche ing. Milena ORSO GIACONE 1 Seveso in Piemonte

Dettagli

Forze dell Ordine Prefettura Istat

Forze dell Ordine Prefettura Istat PROVINCIA DI CROTONE LA SICUREZZA STRADALE NELLA PROVINCIA DI CROTONE: UNA RESPONSABILITA CONDIVISA http://sicurezzastradale.provincia.crotone.it/ - sicurezzastradale@provincia.crotone.it Servizio Sicurezza

Dettagli

I dati SIRSS Report 2008 per le Strade Regionali

I dati SIRSS Report 2008 per le Strade Regionali AREA DI COORDINAMENTO TRASPORTI E LOGISTICA SETTORE VIABILITA DI INTERESSE REGIONALE CONVEGNO CENTRO DI MONITORAGGIO PROVINCIALE (CMP) INCIDENTALITA STRADALE IN PROVINCIA DI FIRENZE 18 Maggio 2010 Palazzo

Dettagli

REGOLAMENTO SULLA TUTELA DELLA RISERVATEZZA DEI DATI PERSONALI TRATTATI DAGLI UFFICI COMUNALI

REGOLAMENTO SULLA TUTELA DELLA RISERVATEZZA DEI DATI PERSONALI TRATTATI DAGLI UFFICI COMUNALI Allegato alla deliberazione del Consiglio comunale n. 41 di data 26.10.2000 Il segretario comunale f.to d.ssa Claudia Visani COMUNE DI NAVE SAN ROCCO Provincia di Trento REGOLAMENTO SULLA TUTELA DELLA

Dettagli

CSI-PIEMONTE Consorzio per il Sistema Informativo AVVISO DI CONSULTAZIONE PRELIMINARE DI MERCATO

CSI-PIEMONTE Consorzio per il Sistema Informativo AVVISO DI CONSULTAZIONE PRELIMINARE DI MERCATO CSI-PIEMONTE Consorzio per il Sistema Informativo AVVISO DI CONSULTAZIONE PRELIMINARE DI MERCATO SISTEMA INFORMATIVO PER LA GESTIONE DELLA FORMAZIONE IN SANITÀ DELLA REGIONE PIEMONTE (N. 04/16) 1. AMMINISTRAZIONE

Dettagli

Il Sindaco sottopone alla Giunta Comunale l allegata proposta di delibera avente per oggetto: LA GIUNTA COMUNALE

Il Sindaco sottopone alla Giunta Comunale l allegata proposta di delibera avente per oggetto: LA GIUNTA COMUNALE Il Sindaco sottopone alla Giunta Comunale l allegata proposta di delibera avente per oggetto: PROGETTO CITTABILE FASE 2 ACCORDO DI COLLABORAZIONE. - Vista l allegata proposta di delibera; LA GIUNTA COMUNALE

Dettagli

Supplemento ordinario n. 4 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 19

Supplemento ordinario n. 4 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 19 CDR 14 Politiche Antidroga MISSIONE 001: Organi Costituzionali a rilevanza Costituzionale e Presidenza del Consiglio dei Ministri Programma 003: Presidenza del Consiglio dei Ministri MISSIONE 024: Diritti

Dettagli

IL CATASTO UN SERVIZIO ED UNA RISORSA

IL CATASTO UN SERVIZIO ED UNA RISORSA L evento nazionale sulla geomatica 7ª Conferenza di MondoGIS Roma 25 e 26 maggio 2005 IL CATASTO UN SERVIZIO ED UNA RISORSA Lucio Guerra Comunità Provincia di Pesaro e Urbino Regione Marche 1 Esposizione

Dettagli

RILEVAZIONE STATISTICA DEGLI INCIDENTI STRADALI ISTAT. Angelo Cortellazzi Provincia di Mantova

RILEVAZIONE STATISTICA DEGLI INCIDENTI STRADALI ISTAT. Angelo Cortellazzi Provincia di Mantova RILEVAZIONE STATISTICA DEGLI INCIDENTI STRADALI ISTAT Angelo Cortellazzi Provincia di Mantova RILEVAZIONE DEGLI INCIDENTI STRADALI Modello Istat CTT.INC PRIMA DEL 1999 Forze dell Ordine ISTAT DAL 1999

Dettagli

TUAP TUrismo Arrivi e Presenze Acquisizione on-line dei flussi turistici

TUAP TUrismo Arrivi e Presenze Acquisizione on-line dei flussi turistici TUAP TUrismo Arrivi e Presenze Acquisizione on-line dei flussi turistici Osservatorio Turistico Regionale I dati dei flussi turistici Premessa I dati dei flussi turistici sono informazioni fondamentali

Dettagli

PROGETTO MIRCA: Mosaico Informatico Regionale delle Classificazioni Acustiche

PROGETTO MIRCA: Mosaico Informatico Regionale delle Classificazioni Acustiche PROGETTO MIRCA: Mosaico Informatico Regionale delle Classificazioni Acustiche IL PROGETTO MIRCA Nasce dalla necessità di raccogliere in un unica sede tutti i Piani di Classificazione Acustica dei comuni

Dettagli

LEGGE REGIONALE 25 ottobre 2004, n. 25.

LEGGE REGIONALE 25 ottobre 2004, n. 25. LEGGE REGIONALE 25 ottobre 2004, n. 25. Interventi a favore della sicurezza e dell educazione stradale INTRODUZIONE ing. Iliana Gobbino 1 10000 9500 9000 8500 8000 7500 7000 6500 6000 5500 Anno 5000 1994

Dettagli

Distretto Sociosanitario 1 Ventimigliese PROTOCOLLO D'INTESA

Distretto Sociosanitario 1 Ventimigliese PROTOCOLLO D'INTESA Provincia di Imperia Distretto Sociosanitario 1 Ventimigliese Distretto Sociosanitario 2 Sanremese Distretto Sociosanitario 3 Imperiese PROTOCOLLO D'INTESA Per l istituzione del Registro Pubblico Provinciale

Dettagli

GESTORE DEL SISTEMA QUALITA AZIENDALE

GESTORE DEL SISTEMA QUALITA AZIENDALE GESTORE DEL SISTEMA QUALITA AZIENDALE DESCRIZIONE SINTETICA GESTORE DEL SISTEMA QUALITA AZIENDALE Il gestore del è in grado di sviluppare ed implementare un funzionale all attuazione degli obiettivi strategici

Dettagli

IL PIANIO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE. L ATTUAZIONE DELLA REGIONE TOSCANA

IL PIANIO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE. L ATTUAZIONE DELLA REGIONE TOSCANA IL PIANIO NAZIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE. L ATTUAZIONE DELLA REGIONE TOSCANA Premessa. Il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS) [2], istituito dall art. 32 Legge 144/99, ha il fine di ridurre

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 22 DEL 3 GIUGNO 2008

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 22 DEL 3 GIUGNO 2008 REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 18 aprile 2008 - Deliberazione N. 673 - Area Generale di Coordinamento N. 5 - Ecologia, Tutela dell'ambiente, Disinquinamento, Protezione Civile - Approvazione

Dettagli

Pianificazione e controllo di gestione

Pianificazione e controllo di gestione Protocollo N.9 Approvato dal Consiglio di Indirizzo il 26 gennaio 2016 Emesso con determinazione del Sovrintendente n. 57 del 10 febbraio 2016 Pagina 1 di 5 1. Scopo Lo scopo del presente protocollo è

Dettagli

GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI DOCUMENTO PROGRAMMATICO

GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI DOCUMENTO PROGRAMMATICO GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI DOCUMENTO PROGRAMMATICO 2017-2019 L art. 2, comma 1, lett. d), del Regolamento n. 1/2000 attribuisce al Garante il compito di definire gli obiettivi e i programmi

Dettagli

- evoluzioni normative che hanno comportato l inclusione di nuove fattispecie di reato all interno del Decreto Legislativo n.231 del 2001.

- evoluzioni normative che hanno comportato l inclusione di nuove fattispecie di reato all interno del Decreto Legislativo n.231 del 2001. Premessa [1] Rai Com ha deciso di procedere alla predisposizione e adozione del Modello di organizzazione, gestione e controllo ex d.lgs. 231/01 (di seguito, il Modello ) in quanto consapevole che tale

Dettagli

Aggiornamento delle Basi Territoriali

Aggiornamento delle Basi Territoriali Aggiornamento delle Basi Territoriali Risorse Comuni Milano, 19 Novembre 2009 Lia Coniglio BT e impatto sulle politiche Le BT come strumento per i Censimenti ma soprattutto.... elemento territoriale minimo

Dettagli

Il D.Lgs. 231/2001 e l esperienza di Confindustria Bergamo. Stefano Lania Servizio Fiscale e Societario 13 Novembre 2013

Il D.Lgs. 231/2001 e l esperienza di Confindustria Bergamo. Stefano Lania Servizio Fiscale e Societario 13 Novembre 2013 Il D.Lgs. 231/2001 e l esperienza di Confindustria Bergamo Stefano Lania Servizio Fiscale e Societario 13 Novembre 2013 1 L approccio di Confindustria Confindustria ha avuto modo di fornire in diverse

Dettagli

Piano Annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente

Piano Annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "ANTONIO GRAMSCI" Albano/Pavona Piano Annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente Anno Scolastico 2015/2016 PREMESSA La formazione in servizio, che

Dettagli

Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità

Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità 2011-2013 ISFOL - Prima giornata sulla Trasparenza Roma, il 7 luglio 2011 Aviana Bulgarelli - Direttore generale isfolprotocollo@pec.isfol.it Riferimenti

Dettagli

A PROGRAMMA DI ATTIVITA DEL CORECOM ANNO 2016

A PROGRAMMA DI ATTIVITA DEL CORECOM ANNO 2016 Allegato A PROGRAMMA DI ATTIVITA DEL CORECOM ANNO 2016. INTEGRAZIONI ATTIVITA E QUADRO FINANZIARIO DI PREVISIONE PER LA DESTINAZIONE DELLE RISORSE TRASFERITE DALL AGCOM PER L ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DELEGATE

Dettagli

P I A N O D I A G G I O R N A M E N T O D E G L I I S P E T T O R I M E T R I C I D E L L E C A M E R E

P I A N O D I A G G I O R N A M E N T O D E G L I I S P E T T O R I M E T R I C I D E L L E C A M E R E P I A N O D I A G G I O R N A M E N T O D E G L I I S P E T T O R I M E T R I C I D E L L E C A M E R E D I C O M M E R C I O N E L L A M B I T O D E L L E A T T I V I T À D I V I G I L A N Z A S E S S

Dettagli

L area pubblica è costituita da un portale informativo attraverso il quale è possibile effettuare la diffusione dell informazione.

L area pubblica è costituita da un portale informativo attraverso il quale è possibile effettuare la diffusione dell informazione. Area web Pubblica L area pubblica è costituita da un portale informativo attraverso il quale è possibile effettuare la diffusione dell informazione. L informazione contenuta nel portale può essere di tipo

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA PER GLI ANNI 2014-2016 (P.T.T.I.)

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA PER GLI ANNI 2014-2016 (P.T.T.I.) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA PER GLI ANNI 2014-2016 (P.T.T.I.) DELLA SOCIETA ACSEL S.p.A. Predisposto dal Responsabile per la Trasparenza Adottato dal Consiglio di Amministrazione

Dettagli

Programma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.)

Programma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.) Lido di Riva del Garda Immobiliare S.p.A Programma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.) 2015 2017 Predisposto dal responsabile per la trasparenza AGGIORNAMENTO Adottato in data 13.01.2016

Dettagli

Dipartimento di Scienze Giuridiche Università di Bologna

Dipartimento di Scienze Giuridiche Università di Bologna Dipartimento di Scienze Giuridiche Università di Bologna Bando PRIN 2010-2011, di cui al decreto direttoriale 23 ottobre 2012, n. 719, La regolamentazione giuridica delle tecnologie dell Informazione e

Dettagli

S.T.A.R. Statistical network in Tourism sector of Adriatic Region -

S.T.A.R. Statistical network in Tourism sector of Adriatic Region - Statistical network in Tourism sector of Adriatic Region - 12 luglio 2012 DI CHE COSA SI TRATTA Progetto co-finanziato dall Unione Europea Per il miglioramento della statistica sul turismo Per la creazione

Dettagli

PARTE QUINTA Rapporti con i cittadini

PARTE QUINTA Rapporti con i cittadini PARTE QUINTA Rapporti con i cittadini 13. RAPPORTI CON I CITTADINI NORMATIVA UFFICI RELAZIONI CON IL PUBBLICO (URP) La valorizzazione dei rapporti con i cittadini costituisce una delle principali innovazioni

Dettagli

Rete Qualità I. S. Pesaro Urbino. RETE Aequa. Autonomia e qualità. 21 ottobre 2009

Rete Qualità I. S. Pesaro Urbino. RETE Aequa. Autonomia e qualità. 21 ottobre 2009 RETE Aequa Autonomia e qualità 21 ottobre 2009 1 PROGRAMMA AEQUA Finalità Migliorare i risultati di apprendimento degli studenti, che si raggiungono governando il processo di insegnamento-apprendimento

Dettagli

Dal protocollo interoperabile alla conservazione degli archivi digitali: la costruzione del sistema

Dal protocollo interoperabile alla conservazione degli archivi digitali: la costruzione del sistema Dal protocollo interoperabile alla conservazione degli archivi digitali: la costruzione del sistema Ilaria Pescini PO Archivi e sistema documentale Livorno, 4 luglio 2008 1 Visione sistemica della gestione

Dettagli

Testo completo del Regolamento sull ordinamento e organizzazione dell Ufficio relazioni con il pubblico URP

Testo completo del Regolamento sull ordinamento e organizzazione dell Ufficio relazioni con il pubblico URP Testo completo del Regolamento sull ordinamento e organizzazione dell Ufficio relazioni con il pubblico URP REGOLAMENTO SULL ORDINAMENTO E ORGANIZZAZIONE DELL UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO URP Art.

Dettagli

Azione 1 Standard professionali

Azione 1 Standard professionali Azione 1 Standard professionali ASSIS.T. Il progetto Interregionale 2013-2014 Protocollo d'intesa tra: Regione Friuli Venezia Giulia Regione Lazio Regione Marche Regione Piemonte Regione Umbria Provincia

Dettagli

tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014

tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 ADOZIONE SCUOLA Percorso per l attuazione l del Protocollo d Intesa d tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 LE FINALITA Promuovere

Dettagli

GESTIONE E ORGANIZZAZIONE DELLE VERIFICHE ISPETTIVE INTERNE. INTERNE.

GESTIONE E ORGANIZZAZIONE DELLE VERIFICHE ISPETTIVE INTERNE. INTERNE. Titolo INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITA 4. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ 5. INDICATORI DI PROCESSO 6. RIFERIMENTI 7. ARCHIVIAZIONI 8. TERMINOLOGIA ED ABBREVIAZIONI 9. DOCUMENTI DI

Dettagli

Il ruolo di ARPA a supporto e sollecitazione

Il ruolo di ARPA a supporto e sollecitazione Il ruolo di ARPA a supporto e sollecitazione dell Ente locale: i dati ambientali Documento di Scoping, Rapporto ambientale e monitoraggio nella VAS: attrezzi fondativi del governo del territorio e dell

Dettagli

Modalità e processo di rilevazione della customer satisfaction in Inail

Modalità e processo di rilevazione della customer satisfaction in Inail Modalità e processo di rilevazione della customer satisfaction in Inail PREMESSA L Inail da sempre fonda la sua attività su una cultura aziendale che pone l utente al centro del proprio sistema organizzativo;

Dettagli

Gestione Online delle Comunicazioni Obbligatorie

Gestione Online delle Comunicazioni Obbligatorie Gennaio 2008 Gestione Online delle Comunicazioni Obbligatorie Silvio Guala Direzione Attività Produttive, Lavoro e Formazione Professionale Agenda Presentazione Obiettivi Caratteristiche Flusso delle Comunicazioni

Dettagli

Elenco dei servizi erogati ai fini della redazione della Carta dei Servizi dell Università del Salento Direzione Generale Area Amministrativa

Elenco dei servizi erogati ai fini della redazione della Carta dei Servizi dell Università del Salento Direzione Generale Area Amministrativa Elenco dei servizi erogati ai fini della redazione della Carta dei Servizi dell Università del Salento Direzione Generale Area Amministrativa Capo area Dott. Sebastiano Solidoro Personale tecnico-amministrativo

Dettagli

ACCORDO PROCEDIMENTALE

ACCORDO PROCEDIMENTALE Assistenza Tecnica delle Politiche del Lavoro a supporto delle funzioni delle Province in materia di servizi per il lavoro e delle politiche attive del lavoro. ACCORDO PROCEDIMENTALE TRA L Agenzia Regionale

Dettagli

Comune di Rottofreno - PIANO della PERFORMANCE 2014 Settore - SEGRETERIA E AFFARI ISTITUZIONALI

Comune di Rottofreno - PIANO della PERFORMANCE 2014 Settore - SEGRETERIA E AFFARI ISTITUZIONALI Comune di Rottofreno - PIANO della PERFORMANCE 2014 Settore - SEGRETERIA E AFFARI ISTITUZIONALI Obiettivo strategico OBIETTIVO STRATEGICO N. 1: CONTROLLI LEGALITA' temporali CONTROLLI LEGALITA' Supporto

Dettagli

DESCRITTORI Ai quali attribuire un peso in rapporto alla loro attinenza con RAV, P d M, PTOF

DESCRITTORI Ai quali attribuire un peso in rapporto alla loro attinenza con RAV, P d M, PTOF AREA INDICATORI di COMPETENZA DESCRITTORI Ai quali attribuire un peso in rapporto alla loro attinenza con RAV, P d M, PTOF EVIDENZE E RISCONTRI PESO A A1 Qualità dell insegnamento 1. Innova la propria

Dettagli

Protocollo d intesa tra l Istituto Nazionale di Statistica, il Comune di Genova e l Università degli Studi di Genova

Protocollo d intesa tra l Istituto Nazionale di Statistica, il Comune di Genova e l Università degli Studi di Genova Protocollo d intesa tra l Istituto Nazionale di Statistica, il Comune di Genova e l Università degli Studi di Genova L'Istituto Nazionale di Statistica, di seguito denominato Istat, con sede in Roma, Via

Dettagli

ALPHA SGR S.p.A. MANUALE DELLE PROCEDURE INTERNE PARTE GENERALE

ALPHA SGR S.p.A. MANUALE DELLE PROCEDURE INTERNE PARTE GENERALE MANUALE DELLE PROCEDURE INTERNE PARTE GENERALE INDICE 1. Informazioni sulla Società ed attività autorizzate... 3 2. Autore del manuale delle procedure interne... 4 3. Finalità del manuale... 4 4. Contenuto

Dettagli

Il Sistema Informativo sulle Professioni, realizzato da Istat e Isfol su finanziamento del Ministero

Il Sistema Informativo sulle Professioni, realizzato da Istat e Isfol su finanziamento del Ministero Il Sistema Informativo sulle Professioni, realizzato da Istat e Isfol su finanziamento del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e dell'unione europea, si prefigura quale strumento per la messa

Dettagli

Mortalità per causa nella Regione del Veneto: gestione del dato, costruzione dell archivio, reportistica

Mortalità per causa nella Regione del Veneto: gestione del dato, costruzione dell archivio, reportistica Mortalità per causa nella Regione del Veneto: gestione del dato, costruzione dell archivio, reportistica Padova, 25 novembre 2015 Francesco Avossa, Elena Schievano Il percorso della Scheda di morte ISTAT

Dettagli

Nomenclatura delle Unità Professioni (NUP/ISTAT): 4. Impiegati Personale di segreteria Aiuto contabili e assimilati

Nomenclatura delle Unità Professioni (NUP/ISTAT): 4. Impiegati Personale di segreteria Aiuto contabili e assimilati Denominazione del PROFILO Referenziazioni della Figura nazionale di riferimento OPERATORE AMMINISTRATIVO-SEGRETARIALE INFORMATICA GESTIONALE Nomenclatura delle Unità Professioni (NUP/ISTAT): 4. Impiegati

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÁ

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÁ AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL Landesmobilitätsagentur PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE Agenzia provinciale per la mobilità PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÁ (P.T.T.I.)

Dettagli

GESTIONE DELLE RISORSE Capitolo 6

GESTIONE DELLE RISORSE Capitolo 6 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE Le Aree/Servizi che operano nell'ambito del Sistema di gestione per la qualità del DSU Toscana sono identificate in un apposito organigramma, riportato nel capitolo

Dettagli

Il Piano Comunale della Sicurezza Stradale di Roma

Il Piano Comunale della Sicurezza Stradale di Roma Feriti Morti News-Magazine n 4 Buone pratiche Il Piano Comunale della Sicurezza Stradale di Roma di Roma Capitale è diminuito del 33%, portandosi dai 296 decessi del 2000 ai 98 decessi del 2009. Nello

Dettagli