Relazione tecnica e relazione sullo stato di consistenza degli immobili da ristrutturare

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1 PROVINCIA DI TORINO COMUNE DI SAN GIUSTO C,SE Scuola Primaria Viale Malpiardo, 2 F.1, part.536, sub.101 LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DELLA SCUOLA PRIMARIA G. GOZZANO MEDIANTE REALIZZAZIONE DI CAPPOTTO TERMICO C.U.P. C26D C.I.G. Z881A51604 Relazione tecnica e relazione sullo stato di consistenza degli immobili da ristrutturare Relazione tecnica progetto architettonico Data: 4 luglio 2016 Il Committente: COMUNE DI SAN GIUSTO C.SE Il Progettista: Ing. Sara Bono Pag. 1

2 Indice 1. PREMESSA DESCRIZIONE DELLA ZONA E CENNI STORICI DESCRIZIONE DELLO STATO DI CONSISTENZA DEGLI IMMOBILI DA RISTRUTTURARE Documentazione fotografica stato di fatto Inquadramento territoriale DESCRIZIONE DEI LAVORI INDICAZIONI E REQUISITI COSTRUTTIVI ED ESECUTIVI INDICAZIONI RELATIVE LA SICUREZZA DI CANTIERE PRESCRIZIONI RELATIVE ALLA NORMATIVA SULL ISOLAMENTO TERMICO ELABORATI DEL PROGETTO ESECUTIVO Pag. 2

3 1. PREMESSA Con il presente progetto si definiscono i lavori di RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DELLA SCUOLA PRIMARIA G.GOZZANO MEDIANTE Il complesso in esame, inserito nel tessuto urbano, è distribuito su due piani fuori terra più sottotetto accessibile mediante botola dai bagni del piano primo e piano interrato. 2. DESCRIZIONE DELLA ZONA E CENNI STORICI San Giusto Canavese è un comune di circa 3300 abitanti, un altitudine di 264 m s.l.m. e si trova in Canavese, a circa 30 km da Torino. E un comune giovane, prima di ottenere l indipendenza San Giusto era infatti una frazione di San Giorgio con il nome Gerbo Grande di San Giorgio, venne riconosciuto come comune da Re Vittorio Amedeo III, con patente del 3 settembre L abitato presenta un impianto urbanistico particolare: la costruzione degli edifici non è avvenuta verso l'esterno, partendo dal nucleo originario, bensì dai quattro angoli di un ideale quadrato, a convergere verso il centro. Questo particolare metodo di progettazione ha consentito, a partire dal 1800, di realizzare abitazioni con orti e giardini, alternati a piazze e numerosi parchi, collegate da viali molto ampi con contro-viali alberati. Il risultato finale, confrontabile con gli ideali illuminati di "Città Giardino", vede un agglomerato urbano con una grande estensione areale, ma una bassa densità abitativa, frutto della quasi totale assenza di quartieri popolari con palazzi. L'abitato appare costituito per la maggior parte da edifici edificati a partire dal 1850 con alcune case rurali del settecento. Dal punto di vista architettonico appare caratteristico il lungo viale alberato che taglia in due il paese con direzione nord-sud, ed un controviale in erba diviso dalla strada principale da fossi profondi 50 centimetri, retaggio del passato agricolo della zona. Proprio il fatto di avere inglobato estese porzioni di campagna al suo interno, ha determinato la presenza, ancora oggi ben visibile, di numerosi piloni votivi all'interno dell'abitato e di numerosi fossi irrigui ancora scoperti ai lati delle strade. Il centro storico non è presente in forma classica, ma sotto forma di un prato (Gerbido) di dimensioni 50 m x 80 m, lasciato a ricordare le origini rurali del paese. Pag. 3

4 3. DESCRIZIONE DELLO STATO DI CONSISTENZA DEGLI IMMOBILI DA RISTRUTTURARE. Il progetto consiste nella realizzazione di una cappotto termico alle pareti verticali e al solaio di sottotetto nell edificio scolastico che ospita la Scuola Primaria del Comune di San Giusto Canavese in modo da migliorare le prestazioni energetiche dell edificio e migliorare il comfort abitativo dei locali. Il cappotto sarà realizzato nel sottotetto e su tutte le partizioni esterne verticali ad esclusione della facciata sud. L'edificio oggetto dei lavori di ristrutturazione è composto da n. 2 piani fuori terra, nei quali sono ubicate le aule scolastiche ed i relativi spazi comuni, quali servizi e corridoi e di un piano seminterrato, nei quali sono ubicati locali mensa, lavastoviglie, dispensa ed i servizi ad essi annessi, nonché un laboratorio ed altri locali tecnologici quali la cabina di distribuzione elettrica e la sotto-stazione di pompaggio dell'impianto di riscaldamento. Il cortile è in comune con la Scuola Secondaria Inferiore. Attualmente l immobile presenta la maggioranza delle dispersioni energetiche dovute al solaio di sottotetto e alle murature perimetrali non isolate (o non adeguatamente isolate). Chiaramente anche i serramenti dovrebbero essere oggetto di sostituzione, ma presentando comunque doppi vetri hanno un ordine di priorità sicuramente successivo a quello dell isolamento delle partizioni opache. Sulla facciata sono presenti una serie di elementi che dovranno essere puntualmente rimossi per poter procedere nei lavori e che dovranno quindi essere riposizionati per poter consegnare l opera: tali elementi vanno dalle lampade di illuminazione a muro, alle tubazioni elettriche che dovranno essere eventualmente incassate nel cappotto stesso, alle scatole elettriche per le quali si dovrà garantire l accesso per future manutenzioni in modo semplice e rapido, alle telecamere di sicurezza e a tutto quanto è presente in facciata. Inoltre le gronde dovranno essere tagliate ed allontanare dalla facciata con apposite staffe in modo da poter alloggiare il cappotto alle loro spalle. Il tutto è descritto nei disegni di progetto. Pag. 4

5 Il solaio di sottotetto dovrà essere coibentato mediante poliuretano a spruzzo. L accesso al sottotetto è garantito da una botola presente sul soffitto dei bagni del piano primo e l estradosso dello stesso si trova ad una quota di circa 7.80 metri dal piano del cortile. Il sottotetto presenta un altezza interna massima di circa 150 cm al colmo, mentre degrada fino a 0 cm sul perimetro. La zona che necessita di isolamento dell intercapedine muraria mediante iniezione di schiuma poliuretanica si trova al piano terreno e non presenta quindi difficoltà all accesso. Per la parte di calcolo, dispendi e risparmi energetici, stratigrafie dello stato di fatto e di progetto, soluzioni di progetto e lavorazioni si rimanda alle relazioni di calcolo e di progetto, al disciplinare, alle tavole grafiche, al capitolato e al piano di manutenzione. Per la descrizione generale fotografica dello stato di fatto si rimanda alle immagini qui di seguito allegate. Pag. 5

6 Ing. Sara Bono - Via Umberto I, FOGLIZZO (TO) 3.1. Documentazione fotografica stato di fatto Foto 1 Prospetto principale: l ingresso Foto 2 Prospetto principale: zona scala antincendio Pag. 6

7 Foto 3 Prospetto principale: zona scala antincendio Foto 4 Prospetto principale: zona scala antincendio e intercapedine piano interrato Pag. 7

8 Foto 5 Prospetto principale: zona scala antincendio e intercapedine piano interrato Foto 6 Prospetto principale: vista d angolo dal cotile Pag. 8

9 Ing. Sara Bono - Via Umberto I, FOGLIZZO (TO) Foto 6 La rampa di accesso al piano interrato Foto 7 Prospetto verso la Piazza Vittorio Veneto Pag. 9

10 Ing. Sara Bono - Via Umberto I, FOGLIZZO (TO) Foto 8 Prospetto verso la Piazza Vittorio Veneto Foto 9 Prospetto verso la Piazza Vittorio Veneto Pag. 10

11 Ing. Sara Bono - Via Umberto I, FOGLIZZO (TO) Foto 10 Scala antincendio in salita dal piano interrato verso la rampa disabili Foto 11 Vista da strada della scala antincendio in salita dal piano interrato e della rampa Pag. 11

12 Ing. Sara Bono - Via Umberto I, FOGLIZZO (TO) Foto 12 e 13 Il sottotetto da coibentare con poliuretano a spruzzo Pag. 12

13 3.2. Inquadramento territoriale Fotografia aerea (tratta da Google Maps) Estratto di P.R.G.C. (Zona S, aree per servizi ed attrezzature a livello comunale) Pag. 13

14 4. DESCRIZIONE DEI LAVORI I lavori oggetto del presente progetto interesseranno solamente le pareti perimetrali dei due piani fuori terra, rispettivamente denominati PIANO TERRA e PIANO PRIMO e il solaio di sottotetto. Tutte le pareti perimetrali dei due piani suddetti dovranno essere rivestite con cappotto termico ad alto isolamento di tipo poliuretanico, limitatamente a tutte le parti opache, a partire dal tetto, fino a giungere al rivestimento in pietra del piano seminterrato. Il rivestimento coibente dovrà pertanto ricoprire anche tutto il perimetro esterno dei travi di cordolo delle solette di piano, al fine di eliminare o limitare il più possibile i relativi ponti termici. Si prevede l'utilizzo di pannelli di spessore 100 mm su tutte le superfici esterne, e di pannelli aventi spessore 60 mm limitatamente alle pareti prospicienti la scala antincendio, come indicato a disegno. Questo per non limitare le vie di fuga e garantire il modulo base di 120 cm. Pannelli di spessore pari a 20 mm dovranno invece essere utilizzati per il rivestimento degli imbotti dei serramenti. Si prevede inoltre l'isolamento dell'estradosso della soletta di copertura del Piano Primo, dal lato sottotetto, a mezzo di un getto di schiuma poliuretanica bi-componente, dello spessore minimo di 100 mm. Per due pareti al Piano Terra, prospicienti una l'androne d'ingresso (M2) e l'altra il cortile interno (M3), si prevede lo schiumaggio con schiuma poliuretanica bi-componente a totale riempimento della cassa vuota, di spessore stimabile fra i 70 ed i 90 mm. La parete sud non sarà invece oggetto dei presenti lavori. 5. INDICAZIONI E REQUISITI COSTRUTTIVI ED ESECUTIVI Per tutte le prescrizioni dei materiali, della loro posa e per la loro descrizione dettagliata si rimanda al disciplinare, al capitolato e ai disegni e particolari di progetto. Pag. 14

15 6. INDICAZIONI RELATIVE LA SICUREZZA DI CANTIERE Per quanto riguarda le attività di esecuzione all interno del cantiere si rimanda agli allegati alla presente che costituiscono parte integrante del progetto esecutivo. 7. PRESCRIZIONI RELATIVE ALLA NORMATIVA SULL ISOLAMENTO TERMICO Per quanto riguarda i dettagli e i calcoli in merito all isolamento termico si rimanda alla Relazione Tecnica di calcolo, alla RELAZIONE TECNICA DGR 4 agosto 2009, n D.Lgs. 29 dicembre 2006, n ALLEGATO E ed alla RELAZIONE TECNICA LEGGE 9 gennaio 1991, n. 10 Decreto interministeriale 26 giugno 2015 ed alla diagnosi energetica. Pag. 15

16 8. ELABORATI DEL PROGETTO ESECUTIVO Compongono e sono parte integrante del presente progetto definitivo i seguenti elaborati: 1 - Tavola 01 - Progetto architettonico piante e prospetti 2 - Tavola 02 progetto architettonico particolari costruttivi 3 - Relazione tecnica e relazione sullo stato di consistenza degli immobili da ristrutturare 4 - Computo metrico 5 - Elenco prezzi 6 - Piano di Sicurezza e Coordinamento 7 - Planimetria PSC 8 - Incidenza della manodopera 9 - Capitolato Speciale di Appalto 10 Disciplinare descrittivo e prestazionale 10 - Schema di contratto 11 - Piano di manutenzione 12 - Cronoprogramma delle opere 13 - Relazione Tecnica di calcolo, RELAZIONE TECNICA DGR 4 agosto 2009, n D.Lgs. 29 dicembre 2006, n ALLEGATO E, RELAZIONE TECNICA LEGGE 9 gennaio 1991, n. 10 Decreto interministeriale 26 giugno Diagnosi energetica Pag. 16