CORSO DI SPECIALIZZAZIONE IN FREERIDE PER MAESTRI DI SCI ANNO 2013
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- Chiara Vitali
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1 CORSO DI SPECIALIZZAZIONE IN FREERIDE PER MAESTRI DI SCI ANNO Premessa La legge quadro dei maestri di sci dell 8 marzo 1991 n 81 identifica con precisione gli ambiti di competenza dei maestri di sci classificandoli come figure professionali abilitate all insegnamento delle tecniche sciistiche in tutte le specializzazioni con qualsiasi attrezzo su piste da sci, itinerari sciistici, percorsi di sci fuoripista ed escursioni che non comportino difficoltà richiedenti l uso di tecniche e materiali alpinistici quali corda piccozza e ramponi. La legge quadro delle guide alpine del 2 gennaio 1989 n 6 identifica con precisione gli ambiti di competenza delle guide e le abilita all accompagnamento su percorsi sci alpinistici ed escursioni sciistiche e all insegnamento delle relative tecniche sci alpinistiche con esclusione di quelle sciistiche su piste di discesa e di fondo. Stando così le cose si deve rilevare che la pratica del freeride o più genericamente del fuoripista, risulterebbe essere di competenza di entrambe le figure professionali con alcune esclusioni che le leggi di riferimento sottolineano. I programmi di formazione dei maestri di sci negli ultimi anni hanno subito un incremento di ore dedicate al tema ambientale e al tema della sicurezza con particolare riferimento al fuoripista. Questa scelta è stata favorita da un maggior interesse generale per il tema in discussione. Tuttavia dobbiamo rilevare che le competenze di base sulla sicurezza generale e sulla gestione delle emergenze dei maestri di sci risultano essere attualmente insufficienti per garantire una pratica professionale con margini di sicurezza accettabili. Si è discusso a più riprese, in commissioni e workshop composti da rappresentanti dei maestri di sci e delle guide alpine e si sono approfondite le tematiche da differenti punti di vista con il fattivo supporto di figure di primo piano nel mondo dei professionisti del settore e si è portati a ritenere che il corso di specializzazione sia la soluzione più appropriata per incrementare il bagaglio di conoscenze e le competenze dei maestri di sci, senza con questo andare a pesare sul già cospicuo monte ore della formazione di base. Il regolamento regionale 6 dicembre 2004 n 10 in attuazione della legge regionale 8 ottobre 2002 n 26 norme per lo sviluppo dello sport e delle professioni sportive di Lombardia prevede i corsi di specializzazione e all art 12 cita testualmente: In base alle esigenze e all evoluzione tecnica dello sci la Direzione Generale regionale competente in materia di sport in collaborazione con il Collegio regionale dei maestri di sci, degli istruttori Nazionali, preferibilmente operanti in Lombardia appartenenti agli organi tecnici della FISI e dell associazione dei maestri di sci maggiormente rappresentativa a livello regionale cura e promuove l organizzazione di corsi ed esami di specializzazione dedicati ai maestri di sci finalizzati anche al conseguimento della qualifica di direttori di scuole di sci; in particolare individua le materie di insegnamento, i programmi e fissa le quote di iscrizione per ciascun corso. Anche il regolamento del Collegio Regionale dei Maestri di Sci della Lombardia prevede all art 8 tra le funzioni del consiglio direttivo la collaborazione con la Regione Lombardia all organizzazione dei corsi di specializzazione e l identificazione delle specializzazioni da evidenziare sul tesserino di riconoscimento personale di iscrizione all albo professionale.
2 Questa proposta è stata condivisa dalla commissione freeride, è passata al vaglio del consiglio direttivo del Collegio Regionale ed infine è stata approvata da Regione Lombardia con Decreto del 12/12/2012 n Si ritiene molto importante sottolineare alcuni punti ed argomentazioni che costituiscono i presupposti e le fondamenta di questo lavoro. La categoria dei maestri di sci e le guide alpine sono le uniche due figure professionali in ambito montano riconosciute dalle rispettive leggi nazionali e regionali. Entrambe operano in ambito turistico, in ambito sportivo e tra le loro competenze ci sono quelle di valorizzare il territorio in cui operano, favorendo la pratica delle attività che propongono, tra cui lo sci fuoripista o freeride. Risulta importante e strategico che i rapporti tra le due categorie siano improntati a grande sinergia, collaborazione, dialogo e che gli obiettivi da raggiungere in campo professionale siano concordati e sostenuti insieme con grande forza. Il tema del freeride è sicuramente un campo d azione comune che richiede scelte condivise. Più in generale in questi tempi dove l opinione pubblica e le amministrazioni tendono ad essere garantisti e ad operare scelte legislative che tendono ad andare nella direzione del proibizionismo, siamo convinti che l ambiente naturale e di conseguenza le attività che in esso si praticano non siano garantibili e che di conseguenza siano poco soggette a regolamentazioni e ad imposizioni. I rischi e le insicurezze sono elementi fondamentali dell andare in montagna e ne rappresentano in parte il fascino e l attrattiva. Chi va in montagna deve accettare consciamente e consapevolmente i maggiori rischi che da questa attività derivano. E evidente che cultura, conoscenza e formazione siano prerogative da cui non si può prescindere. I massimi conoscitori e quindi esperti delle problematiche legate alla frequentazione degli ambienti montani sono per definizione le Guide Alpine e i Maestri di sci. Questi professionisti, in virtù della loro formazione culturale e della loro quotidiana esperienza, sono le figure più idonee che hanno nel loro bagaglio le possibilità di minimizzare i rischi connaturati con la pratica alpinistica e sciistica. Inoltre diventa insostituibile il loro ruolo e la loro funzione nel promuovere e nel diffondere la cultura e la conoscenza della montagna. In questa ottica la commissione freeride del Collegio Regionale dei maestri di sci ritiene che un corso di specializzazione specificamente dedicato all'approfondimento della conoscenza dell'ambiente in ambito fuori- pista/freeride oltre all'incremento delle necessarie conoscenze in materia di autosoccorso e di gestione del gruppo sia la migliore risposta alla esigenza di sicurezza che il mercato e il legislatore richiedono. La conoscenza del territorio montano regionale costituisce un punto di forza da evidenziare che i Maestri di sci dovranno approfondire con l obiettivo di poterlo proporre al pubblico con competenza e professionalità. Attualmente nel panorama nazionale si assiste ad una grande eterogeneità di comportamenti espressi nella formazione del professionista maestro di sci ed in particolar modo sul tema del fuoripista/freeride, i collegi regionali stanno attuando delle scelte autonome che spesso si discostano le une dalle altre. Un obiettivo importante per il Collegio Lombardo potrebbe essere quello di proporre delle linee guida sul tema da discutere a livello di Collegio Nazionale dei Maestri di sci e delle Guide Alpine per favorire delle azioni che vadano verso una maggiore uniformità ed omogeneità tra i differenti poli formativi.
3 2. Corso di specializzazione Freeride Il freeride, letteralmente guidare liberi, è l attività sciistica svolta al di fuori di itinerari battuti e controllati, in spazi ampi e aperti, nel regno selvaggio della montagna. Il focus è sul divertimento e il senso di libertà, che deriva dall idea di poter sciare pendii non ancora percorsi possibilmente in neve polverosa che nell immaginario collettivo rappresenta la migliore situazione per sprigionare emozioni e adrenalina. Nella pratica del freeride quello che conta veramente è la discesa e poco viene tenuto in considerazione come si raggiungano gli immacolati pendii da scendere. Spesso si preferiscono quelle situazioni che prevedono l utilizzo di impianti o di altri mezzi meccanici che permettano di trovarsi in alto con il minimo dispendio di energie che vengono così serbate solo per la discesa. I praticanti di questa disciplina sono spesso ragazzi giovani e a volte giovanissimi che dedicano tutte le loro esuberanti qualità fisiche e mentali all obiettivo di tracciare le linee più ardite e fantasiose a velocità molto elevate spesso condite con veri e propri numeri di acrobazie. Il concetto di freeride è da mettere in stretta relazione con il ben noto tema dello sci fuoripista da cui si differenzia, rispetto al passato, fondamentalmente per due aspetti principali. I differenti materiali che attualmente vengono utilizzati (sci, scarponi, materiali di sicurezza). L utilizzo di queste attrezzature permette velocità più elevate e quindi linee di discesa con archi di curva molto ampi. Diventa molto importante la scelta della linea di discesa che deve poter regalare la massima soddisfazione espressiva. Il secondo aspetto è quello legato all immagine di libertà e di distacco dagli schemi tradizionali che si esprime attraverso look e atteggiamenti che creano molto appeal soprattutto tra le generazioni più giovani. Il termine classico di sci fuori pista e quello più moderno di freeride esprimono lo stesso concetto e nel definire questa attività sarebbe opportuno utilizzarli entrambi anche in considerazione che nelle normative si fa riferimento al fuoripista e non viene menzionato il termine freeride. Specializzazione sci fuoripista/freeride Il maestro di sci specializzato, dopo la frequenza al corso e aver superato l esame finale, avrà acquisito delle competenze nel campo delle tecniche individuali di discesa su nevi non battute, nel campo della sicurezza implementando le sue conoscenze sulla neve e le sue trasformazioni, nel campo della gestione delle emergenze e dell autosoccorso, nell ambito della conoscenza dei materiali specifici utilizzati nella pratica. La sua azione è riferita con netta prevalenza al campo della discesa. I percorsi non devono presentare situazioni che richiedano l uso di materiali alpinistici. Gli approcci alle discese sono semplici sia da un punto di vista tecnico che energetico e non comportano difficoltà di tipo alpinistico e scialpinistico. Le pelli di foca costituiscono dotazione di sicurezza importante.
4 3. Programma del corso Il corso di specializzazione prevede un monte ore complessivo di 111,5 ore, suddiviso tra esercitazioni e addestramento, lezioni teoriche e prove sul campo. TEMA ORE Attività pratica di sci fuoripista 50 Tecniche sciistiche in relazione alle diverse condizioni della neve Norme di sicurezza legate agli itinerari e alle linee di discesa Tecniche di gestione del gruppo nella pratica del fuoripista Gestione delle emergenze e tecniche di autosoccorso 20 (pratico/teorico) Tecniche di primo soccorso (BLSD)(pratico/teorico) 2,5 Eliski (pratico e teorico) 10 Nivologia (teorico/pratico) 8 Attrezzatura specifica (teorico) 8 Nozioni di orientamento 8 Conoscenze Generali 5 TOTALE ORE 111,5 Modulo 1 Madesimo: dal 21 al 24 Gennaio 2013 DATA ORARIO AMBIENTAZIONE ATTIVITA Lunedì 9:00/11:00 Presentazione e finalità workshop Lunedì 11:00/12:30 Principi generali della sicurezza Lunedi 14:00/17:00 Principi generali della sicurezza Aspetti legali Martedì 8:30/12:30 Pratica fuoripista livello argento Martedì 14:00/17:30 Gestione delle emergenze e principi di autosoccorso Principi di orientamento Mercoledì 9:00/12:30 Pratica fuoripista livello argento Mercoledì 14:00/17:00 Gestione delle emergenze e principi di autosoccorso metodologia e didattica Giovedì 9:00/12:30 Pratica fuoripista livello argento Giovedì 14:00/17:00 Gestione delle emergenze sondaggio e disseppellimento 17:00/18:30 Conclusioni
5 Modulo 2 Livigno, Bormio, Santa Caterina: dal 25 al 28 Febbraio 2013 DATA ORA AMBIENTAZIONE ATTIVITA Lunedì 9:00/12:30 Programmazione e valutazione dell uscita Lunedì 14:00/17:00 Pratica fuoripista livello argento Nivologia Martedì 8:30/12:30 Pratica fuoripista livello oro Martedì 14:00/17:00 Pratica fuoripista livello oro Materiali (Sci) Mercoledì 8:30/12:30 Pratica fuoripista livello oro Mercoledì 14:00/17:00 Pratica fuoripista livello oro Materiali (scarpe e attacchi) Giovedì 8:30/9:30 Elimbarco e elisbarco 10:00/16:00 Eliski Giovedì 17:00/19:00 Conclusioni Modulo 3 Passo del Tonale: dal 2 al 5 Aprile 2013 DATA ORA AMBIENTAZIONE ATTIVITA Lunedì 9:00/12:30 Pratica fuoripista livello oro Lunedì 14:00/17:00 Intervento sanitario di base Martedì 9:00/12:30 Pratica fuoripista livello oro Martedì 14:00/17:00 Con ISB
6 Mercoledì 9:00/12:30 Pratica fuoripista livello oro Mercoledì 14:00/17:00 Funzionamento base di elisoccorso Giovedì 9:00/12:30 Pratica fuoripista livello oro Giovedì 14:00/17:00 BLS 17:30/19:00 Conclusioni 4. Requisiti di ammissione Al corso sono ammessi i maestri di sci con precedenza a coloro regolarmente iscritti all albo regionale della Regione Lombardia per l anno Il numero massimo partecipanti previsto è fissato in Modalità d iscrizione Le domande d iscrizione, da effettuarsi sul modulo allegato dovranno pervenire sotto cura e responsabilità degli interessati a mezzo e- mail (sci.pontedilegno@cfpzanardelli.it), fax ( ) o di persona entro le ore di venerdì 18 gennaio 2013 presso il Centro Formativo Provinciale Giuseppe Zanardelli Unità Operativa Ponte di Legno, via F.lli Calvi, Ponte di Legno (BS). La quota d iscrizione è pari ad euro 1250,00 (milleduecentocinquanta/00) e dovrà essere versata (solo dopo l accettazione della domanda) mediante le seguenti modalità: - - tramite bollettino postale (c/c/p n intestato al Centro Formativo Provinciale G. Zanardelli - Ser.Tes.- Via Gamba, 10/12 Brescia Causale: quota iscrizione corso di specializzazione freeride 2013 tramite bonifico bancario (intestato al Centro Formativo Provinciale G. Zanardelli - Cod. Iban IT87L X47 Banca Popolare di Sondrio Agenzia n. 1 di Brescia Causale: quota iscrizione corso di specializzazione freeride 2013 ); La ricevuta del versamento dovrà essere inviata a mezzo e- mail o fax prima dell inizio del corso, pena la non ammissione allo stesso. Per informazioni rivolgersi a: Centro Formativo Provinciale G. Zanardelli Unità Operativa di Ponte di Legno Via F.lli Calvi, Ponte di Legno (BS) Tel sci.pontedilegno@cfpzanardelli.it
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