L ACCORDO GOVERNO SINDACATI SULLE PENSIONI

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1 L ACCORDO GOVERNO SINDACATI SULLE PENSIONI Dopo una intensa trattativa del Governo con i Sindacati, il 20 luglio è stata raggiunta l intesa sulle modalità di accesso al pensionamento anticipato, con particolare riguardo alla modifica del cosiddetto scalone previsto dalla legge Maroni. In base all accordo, dal 1 gennaio 2008, i lavoratori dipendenti potranno andare in pensione di anzianità con 58 anni di età e 35 di contributi mentre dal 1 luglio 2009 per ritirarsi dal lavoro sarà necessario avere raggiunto quota 95 come somma tra età contributiva ed età anagrafica, ma con un età minima di 59 anni. Al 1 gennaio 2011 la quota tra età e contributi salirà a 96 (con età minima 60 anni) per arrivare, al 1 gennaio 2013, a 97 (con età minima a 61 anni). Inoltre, l intesa rinvia al 2010 la definizione dei nuovi coefficienti per il calcolo del montante contributivo. L intesa sembra già anticipare una nuova fase di concertazione tra Governo e Parti Sociali imperniata nella concreta traduzione dei contenuti sottoscritti in materia di finestre d uscita, lavori usuranti, detassazione del premio di risultato e coefficienti di trasformazione. Presto, infatti, verranno costituite specifiche Commissioni i cui risultati sono attesi per andare a fondare specifici contenuti a partire già della prossima Legge Finanziaria. Entro il prossimo settembre le suddette Commissioni dovranno completare i necessari approfondimenti che fanno seguito dell introduzione delle finestre d uscita verso le pensioni di vecchiaia, ma dovranno anche perfezionare l ambito della disciplina dei lavori usuranti, rispetto ai quali è prevista la riduzione di tre anni del requisito anagrafico. Entro metà settembre andranno messe a punto anche le modalità tecniche di implementazione della detassazione di una quota delle risorse contrattate per i premi di risultato in relazione alla quale il Governo stanzierà un importo pari a 150 milioni di euro nella prossima Legge Finanziaria. Inoltre, entro il posticipato termine del 31 dicembre 2008, un apposita Commissione avrà il compito di ridefinire i coefficienti di trasformazione, il cui adeguamento è riconosciuto essere dalle parti un elemento inderogabile del sistema contributivo. Infine, sotto la dicitura Razionalizzazione Enti ricade l ultimo dei tasselli che costituiscono i contenuti dell intesa e dalla cui realizzazione, si stima, arriverà il trenta per cento circa delle risorse necessarie al superamento del cosiddetto scalone Maroni. Entro fine anno, infatti, il Governo si è impegnato a presentare un piano industriale, oggetto di confronto con le OO.SS., finalizzato alla razionalizzazione del complesso sistema degli Enti Previdenziali ed Assicurativi e dal quale si attendono risparmi per 3,5 milioni di euro in dieci anni. Al riguardo, si segnalano prese di posizione contrastanti sul documento, in particolare di Confindustria che, pur riservandosi approfondimenti e valutazioni successive, ha confermato il suo giudizio negativo sulle modalità di accesso al pensionamento anticipato, a partire dal 1 gennaio 2008, e su pensioni e lavori usuranti, prevalentemente a motivo dei 7

2 costi della cosiddetta riforma. Nelle pagine seguenti si riporta il testo dell intesa del 20 luglio, tratto dalla versione a stampa contenuta nel Protocollo su previdenza, lavoro e competitività consegnato dal Governo alle Parti Sociali il 23 luglio, come accennato nella rubrica Situazione Sindacale di questo numero della Rivista. (E.C.) 8

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