Il fascino della fotografia notturna

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1 Foto pratica Il fascino della fotografia notturna La fotocamera reflex digitale Sigma SD9 montata su treppiede. La fotografia notturna permette di liberare la propria creatività, infrangendo anche le regole classiche della fotografia. L unico limite è costituito solo dalla propria fantasia, ma occorre una buona preparazione tecnica. La fotografia notturna è affascinante: strisce luminose che si rincorrono, atmosfere delicate o misteriose, scenari inusuali. Una immensa location dove è possibile liberare la propria immaginazione per cogliere fotografie nuove, che scaturiscono dalla nostra voglia di esplorare, di sperimentare. Occorre però saper guardare con un occhio fotografico, perché di notte i soggetti sono mutevoli e ciò che appare ai nostri occhi può risultare molto diverso dall immagine catturata dal sensore della fotocamera. L attrezzatura Una compatta digitale va già più che bene, anche se è importante sapere qual è il tempo massimo di posa ammesso dalla fotocamera e la sensibilità massima del sensore che è possibile impostare. Alcune fotocamere non vanno oltre 1 secondo, mentre altre arrivano a secondi; è evidente che queste ultime daranno una libertà di ripresa molto maggiore. La sensibilità invece non è così importante, poiché si può compensare efficacemente una sensibilità modesta con una posa più lunga. Indispensabile invece la presenza di una funzione per la rimozione del rumore digitale nelle lunghe pose; in alcune fotocamere questa funzione va attivata intenzionalmente, in altre è automatica con pose superiori ad 1 secondo; in altre ancora è assente. In questo ultimo

2 Aumentando il tempo di posa aumenta il rumore digitale; ogni modello si comporta in maniera diversa. Le moderne fotocamere di fascia medio-alta incorporano tecnologie atte a rimuovere automaticamente il rumore digitale. Questa immagine ripresa con una posa di 15s con una Canon Powershot S45 mostra gli interessanti effetti creativi che si possono ottenere anche con una piccola compatta. caso le fotografie riprese con una posa di qualche secondo mostreranno un disturbo piuttosto marcato che potrebbe compromettere la riuscita dell immagine. Indispensabile il treppiede, che deve essere robusto, ma allo stesso tempo non troppo pesante ed ingombrante. Soluzioni di ripiego possono essere i ministativi o il monopiede. I più raffinati useranno il telecomando della fotocamera per azionare lo scatto senza introdurre le vibrazioni causate dalla pressione del pulsante di scatto; in assenza del telecomando è possibile ricorrere all autoscatto impostando ad esempio un ritardo di 2 secondi. Fotografando di notte non viene da pensare al paraluce; eppure questo accessorio si rivela sorprendentemente utile anche nei notturni in quanto riduce in modo marcato gli eventuali riflessi nell obiettivo provocati dalle luci che colpiscono direttamente la lente frontale, ad esempio lampioni, insegne, fari di automobili, ecc. La ripresa Mai come in questo campo è necessario eseguire diversi scatti per comprendere come si comporta la propria fotocamera. Occorre provare, ove possibile, tutti i tempi di posa superiori a 1 secondo in combinazione con tutte le sensibilità disponibili del sensore. Per esempio, con una fotocamera che ha il tempo massimo di 4s e una sensibilità compresa tra 100 e 400 ISO faremo i seguenti scatti: 1s a 100 ISO, 2s a 100 ISO, 4s a 100 ISO, 1s a 200 ISO, 2s a 200 ISO e così via Stando alla teoria i tre scatti eseguiti rispettivamente a 4s a 100 ISO, a 2s a 200 ISO e a 1s a 400 ISO dovrebbero essere identici, ma nella pratica troveremo differenze, oltre che in termini di rumore, anche di dettaglio e gamma tonale. Una volta analizzate con cura tutte le immagini sapremo qual è la combinazione migliore per la nostra fotocamera. Un altra sperimentazione utile, se la fotocamera dispone di automatismo a priorità di diaframma, è quella di ripetere la prova alle varie aperture di diaframma. Il bilanciamento del bianco di notte è piuttosto problematico in quanto le luci utilizzate per illuminare strade, palazzi o insegne hanno natura diversa e producono dominanti spesso incontrollabili. Conviene effettuare un bilanciamento del bianco manuale puntando la fotocamera su una superficie neutra (bianca o grigia); al limite è possibile sfruttare dei soggetti presenti nella zona di ripre-

3 Senza cavalletto si può. Se non si dispone di un cavalletto ci si può arrangiare appoggiandosi ad un muro e premendo delicatamente il pulsante di scatto della fotocamera per non introdurre vibrazioni. Se la mano è ferma e la posa è nell ordine di pochi secondi, come in questo scatto eseguito a Trieste, si può osare; l immagine però difficilmente potrà essere stampata in grande formato Sole Neon Tungsteno Nuvoloso Ecco come cambia la ripresa variando le impostazioni del bilanciamento del bianco sulla Sigma SD9. Esposizione in completo automatismo. Il bilanciamento del bianco di notte è alquanto problematico in quanto le luci che illuminano strade, palazzi o insegne hanno natura diversa e producono dominanti spesso incontrollabili. Conviene effettuare il bilanciamento del bianco manuale puntando la fotocamera su una superficie neutra (bianca o grigia), magari un automobile presente sul posto.

4 Il momento migliore per scattare fotografie notturne in città è circa un ora, un ora e mezza, dopo il tramonto. Il cielo è già buio, ma una posa di qualche secondo riesce ancora a catturare le lievi tonalità calde presenti nel cielo, ma invisibili ai nostri occhi. sa, ad esempio una automobile bianca. Attenzione ai livelli di luminosità della scena: sotto una certa soglia, la fotocamera non riesce a valutare correttamente il bilanciamento del bianco. E altrettanto vero che, invece di subire le dominanti, si può cercare di sfruttarle a proprio favore, per creare immagini insolite e accattivanti. Sul campo Per iniziare consigliamo di montare la fotocamera su treppiede e scegliere un soggetto semplice: ad esempio una piaz- Accostando l obiettivo di una fotocamera compatta all oculare di un piccolo telescopio, anche economico, è possibile riprendere suggestive immagini della luna; la sua elevata luminosità consente infatti tempi di scatto sufficientemente veloci da evitare il mosso. E opportuno comunque fissare tutto su cavalletto per mettere l ottica del telescopio in asse con quella della fotocamera. Ricordarsi di impostare su infinito la messa a fuoco della fotocamera.

5 Utilizzando un aggiuntivo grandangolare è possibile ridurre il rischio di mosso e tentare riprese a mano libera di alcuni secondi. Abbiamo montato un fish-eye su una compatta da 3,3 Mpxl: l immagine è molto suggestiva, complice anche l atmosfera notturna. za uniformemente illuminata. Per evitare vibrazioni durante lo scatto, anche se la fotocamera è fissata al treppiede, occorre premere delicatamente il pulsante di scatto, o meglio, utilizzare il telecomando; al limite usare la funzione autoscatto impostando il ritardo minimo (2 o 3 secondi). La fotografia notturna permette di liberare la propria fantasia molto più della ripresa in luce diurna, in cui le classiche regole della composizione e della esposizione si fanno più stringenti; la notte è una situazione di ripresa limite in cui tutto diventa permesso. L unico limite è costituito solo dalla propria fantasia. Questo non significa che sono ammessi errori tecnici, anzi la ripresa è più difficile. La messa a fuoco, ad esempio, potrebbe fallire a causa del basso contrasto della scena; in

6 Aumentando la sensibilità del sensore, a parità di tempo di posa e diaframma, l immagine acquista in luminosità, ma perde in gamma dinamica e le alte luci vengono bruciate. L aumento di sensibilità infatti è ottenuto amplificando per via elettronica l intensità del segnale. questo caso occorre utilizzare la messa a fuoco manuale o puntare la fotocamera su un altro soggetto posto alla stessa distanza e memorizzare la messa a fuoco con l apposito comando. A chi desidera sperimentare suggeriamo una tecnica che permette di limitare il rumore digitale nelle pose molto lunghe; infatti allungando il tempo di scatto aumenta il rumore. Se il soggetto richiede per una corretta esposizione una posa, ad esempio, di 8 secondi, è possibile eseguire 8 scatti da 1s l uno e montarli successivamente con un programma di fotoritocco. Ovviamente la macchina deve essere saldamente fissata al treppiede perché l inquadratura non deve cambiare. Sovrapponendo con precisione in fase di fotoritocco i singoli frame otterremo un risultato del tutto simile, quanto ad esposizione, a quello di un unica posa, ma riducendo enormemente il rumore digitale. E una tecnica ampiamente utilizzata in astronomia per la cattura della luce proveniente dalle galassie e nebulose più lontane. Con la stessa tecnica è possibile aggirare anche le eventuali limitazioni nei tempi di scatto delle fotocamere digitali più economiche. Valerio Pardi