Aggiornamento situazione fitosanitaria

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1 Aggiornamento situazione fitosanitaria L andamento meteorologico degli ultimi giorni è stato caratterizzato da estrema variabilità e precipitazioni tendenzialmente elevate per il periodo; in questi primi 14 giorni del mese si sono registrati ben 11 giorni con pioggia, e precipitazioni che variano dai 46 mm nella zona di Sondrio a 76 mm nella zona di Ponte-Piateda e oltre 80 mm in bassa valle, che vanno ad aggiungersi ai circa 120 mm registrati nel mese di maggio. Contemporaneamente le temperature sono state piuttosto basse per il periodo; mediamente a Sondrio lo scarto tra le medie giornaliere di quest anno e quelle dell anno scorso, a seconda delle giornate, va da 2 a 4.5 C in meno. Le precipitazioni abbondanti hanno favorito uno sviluppo vegetativo notevole, ma la fase fenologica segna un sensibile ritardo, quantificabile in circa una settimana rispetto alla media del periodo e circa dieci giorni rispetto all anno scorso. In questi giorni si osserva una fase fenologica compresa tra fine fioritura e allegagione.

2 Il carico produttivo si presenta mediamente elevato, e pertanto si renderanno necessari consistenti interventi di diradamento dei grappoli, onde evitare di eccedere con le produzioni massime consentite dai disciplinari. Situazione fitosanitaria Nei giorni scorsi sono comparse le prime macchie d olio di peronospora nei vigneti spia non trattati, e contemporaneamente sono giunte anche sporadiche segnalazioni di presenza di infezioni in alcuni vigneti trattati. Le macchie sono parzialmente sporulate, essendosi verificate le condizioni favorevoli (vegetazione bagnata nelle ore notturne) e questo indica elevato rischio di partenza di infezioni secondarie. Il modello EPI-Plasmopara in dotazione all Istituto di Patologia vegetale di Milano, con il quale collaboriamo, indica un rischio medio alto di infezioni primarie di peronospora, e soprattutto un sensibile incremento rispetto al rischio che veniva segnalato a fine maggio (indice EPI, linea rossa). Questo significa che le ultime piogge sono particolarmente favorevoli alle infezioni, per cui consigliamo di non abbassare la guardia nei confronti della crittogama. Tale rischio è più alto nelle zone dove le precipitazioni sono state maggiori (per esempio giovedì scorso la zona di Piateda-Ponte-Chiuro è stata caratterizzata da precipitazioni che non hanno interessato le altre zone).

3 Consigliamo pertanto di essere puntuali e tempestivi nell esecuzione dei trattamenti, e di non allungare assolutamente i turni indicati in etichetta. I prodotti che si possono utilizzare in questo momento vanno dai sistemici, nelle zone in cui la vite è ancora in fioritura o appena uscita da tale fase, ai citotropici-ramati in quelle che sono già ad inizio allegagione (vigne più precoci). In questa fase comunque i sistemici esplicano ancora la loro attività sia sui germogli sia sui grappoli, che sono ancora erbacei. Pertanto se si sono effettuati due interventi con sistemici, questa è una fase in cui si possono ancora utilizzare: R6 trevi, Melody trevi, Electis trio, Ridomil Gold MZ, Ridomil Gold Combi pepite, Valis F, Valis M ecc. (attenzione: mancozeb utilizzabile fino ad allegagione). Con cautela, ed eventualmente anticipando il trattamento (in quanto non hanno attività retroattiva e hanno una persistenza di giorni), si può passare a prodotti come Mildicut, Pergado R, Forum R, Agron cc., ma nelle vigne che sono più avanti come sviluppo fenologico. Oidio: l andamento meteorologico, freddo e piovoso, al momento non è favorevole alle infezioni di oidio, pertanto si consiglia semplicemente di rinnovare le coperture in coincidenza con il trattamento antiperonosporico, con zolfo bagnabile a g/hl, o in alternativa zolfi liquidi. Nelle vigne ancora in fioritura-fine fioritura si consiglia l aggiunta di un sistemico come Topas, Scudex, Thiocur ecc.

4 Attenzione: le limitazioni su questi prodotti, inserite sul notiziario dell oidio, interessano soprattutto le aziende che aderiscono alle misure agroambientali (mis del PSR). Per queste aziende quest anno alcuni prodotti hanno forti limitazioni: Thiocur, Mosaiko (miclobutanyl), Folicur (tebuconazolo), Indar, Simitar (fenbuconazolo), Score difenoconazolo), Protil (propiconazolo) possono essere usati solo una volta. Le altre aziende, che non aderiscono ai disciplinari regionali, devono comunque rispettare dosi e interventi indicati in etichetta, ma possono usare questi prodotti fino a 3 volte. In ogni caso si consiglia di non eccedere con l utilizzo di queste molecole, che sono a forte rischio di comparsa di fenomeni di resistenza. Nelle vigne che sono ormai in fase di allegagione si può passare all utilizzo di Arius (max 2 interventi), Vivando (max 3 interventi), Cidely (max 2 interventi), oppure Flint (max 3 interventi compresi quelli con Pyraclostrobin). Attenzione: si può trovare anche il prodotto Quadris, a base di azoxystrobin, efficace su oidio e anche su black rot. Tale principio attivo NON è ammesso per le aziende che sono in mis del PSR. Gli attacchi di Black rot, dove si è intervenuti tempestivamente con prodotti specifici (miclobutanyl, difenoconazolo, azoxystrobin o folpet) al momento sono abbastanza limitati e le sporulazioni sono bloccate. Si consiglia comunque di insistere con tali strategie per evitare aggravamenti della situazione. Tignoletta (Lobesia botrana) I voli di prima generazione dell insetto sono terminati già da un paio di settimane, e ci aspettiamo l inizio dei voli di seconda generazione a partire dalla prossima settimana. In alcune zone sono stati visti nidi, ma senza arrivare a situazioni problematiche. Quest anno alle zone classiche dove viene applicata la confusione sessuale (Grumello e parte del Valgella), si sono aggiunti circa 35 ha in Sassella. Al momento in questi vigneti non si segnalano problemi.

5 Trattamenti contro lo Scaphoideus titanus, vettore della Flavescenza dorata In attuazione della deliberazione della giunta regionale n 7/904 di recepimento da parte della Regione Lombardia inerente misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza dorata della vite, su tutto il territorio vitato regionale è obbligatorio effettuare i trattamenti insetticidi contro Scaphoideus titanus, vettore della Flavescenza dorata della vite. I trattamenti dovranno riguardare tutte le piante di vite (Vitis sp.) situati in vigneti o presenti in vivai o coltivazioni familiari, ivi comprese le piante situate all interno di collezioni e orti botanici (per esempio anche i pergolati di vite americana). Per la provincia di Sondrio, sono previsti: - due trattamenti obbligatori: nei comuni della bassa valle fino a Sondrio (destra orografica torrente Mallero); - un trattamento: da Sondrio (sinistra orografica torrente Mallero, praticamente Ponchieradossi salati) e fino a Tirano. Anche per le aziende sotto il comune di Sondrio (Sassella) che aderiscono al progetto della confusione sessuale della tignoletta è stata chiesta la deroga per un solo trattamento. Per i vigneti della Valchiavenna si consiglia un solo trattamento. -Vigneti biologici: 3 trattamenti (a causa della scarsa persistenza dei p.a utilizzati) Date: per il primo trattamento: dal 12 al 22 giugno Per il secondo: dal 25 giugno al 10 luglio Per il trattamento unico: terza decade di giugno Prodotti utilizzabili: quelli che riportano in etichetta l avversità (cicaline della vite e/o Scaphoideus titanus). Si consigliano: - Applaud o Steward per il primo trattamento (mirato sulle forme giovanili); - un fosforganico (Reldan, Pyrinex, Dursban ecc.) per il secondo e per il trattamento unico; sarebbe possibile usare anche un neonicotinoide come acetamiprid (Epik) o

6 thiametoxam (Actara), ma NON li consigliamo perché possono avere pesanti effetti negativi sui pronubi (api), specialmente se gli sfalci non vengono effettuati nel modo corretto e da tutti i viticoltori. Per i vigneti a conduzione biologica: -piretro naturale: agisce per contatto, può essere impiegato sia contro le forme giovanili che contro gli adulti. Ha bassissima persistenza e deve essere distribuito preferibilmente verso sera in quanto si degrada velocemente in presenza di elevate temperature ed alta insolazione. Il ph della miscela deve essere neutro o acido, in caso contrario si verifica una sua precoce neutralizzazione: se l acqua usata per il trattamento dovesse essere alcalina (con un ph superiore a 7), bisogna acidificarla aggiungendovi un po di aceto o acido citrico. È meglio controllare il ph con un ph-metro o una cartina tornasole. Per abbassare di un punto il ph, occorre aggiungere 500 ml/hl di aceto (acido acetico), o 100 g/hl di acido citrico Non scendere sotto il valore di 4 (causa fitotossicità); -sali potassici degli acidi grassi: sono sostanze di origine vegetale che agiscono per contatto sciogliendo le cere presenti nella cuticola degli insetti bersaglio. Risultano maggiormente efficaci se impiegati contro le forme giovanili e sono dotati di elevato potere abbattente ma scarsa attività residuale. (es. Flipper, registrato anche su cicaline). Il ricorso a tali sostanze può aiutare a ridurre l uso del piretro, che a lungo andare può risultare acarostimolante (favorisce gli attacchi di ragnetto rosso) essendo un insetticida di contatto altamente dannoso per gli insetti utili. Non si consiglia azadiractina (Oikos o simili) perché non è sufficientemente efficace su cicaline e può essere fitotossica in miscela con lo zolfo. Poiché quest anno siamo in presenza di un ritardo nello sviluppo fenologico, ricordiamo che prima di effettuare insetticidi occorre lasciar passare la fase della fioritura, e anche sfalciare il tappeto erboso fiorito. Nelle vigne più avanti come sviluppo (es. bassa valle) si consiglia il trattamento già da questa settimana, nelle altre invece occorre attendere che le piante sfioriscano onde evitare danni ai pronubi!!! Fondazione Fojanini di Studi Superiori, 14 giugno 2016