APPLICAZIONE TECNICA DELLA NORMATIVA ITALIANA

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1 Organizzato da: STATO DI APPLICAZIONE TECNICA DELLA NORMATIVA ITALIANA Ing. Salvatore Curcuruto Arch. Delio Atzori Ing. Enrico Lanciotti Servizio Agenti Fisici ISPRA Roma, 27/10/11

2 Strumenti di risanamento acustico nella legislazione l i nazionale e comunitaria i Il risanamento acustico è inteso quale insieme di azioni finalizzate alla bonifica di aree caratterizzate dalla presenza di criticità e al ripristino delle condizioni di ambiente acustico rispondenti a requisiti prestabiliti. Gli strumenti ad esso dedicati, in ambito nazionale e comunitario, sono numerosi, attribuiti ai vari livelli di competenza e tali da definire un insieme di correlazioni che spesso generano criticità nelle applicazioni. Roma, 27/10/11 2

3 Strumenti di risanamento acustico nella legislazione l i nazionale e comunitaria i Legislazione nazionale: Piano Regionale Triennale di intervento per la bonifica dall inquinamento acustico, da predisporre a cura delle Regioni, Piano di Risanamento Acustico Comunale, Piano degli interventi di Contenimento e Abbattimento del Rumore (PCAR), predisposti da società ed enti gestori dei servizi pubblici di trasporto e delle relative infrastrutture (strade, ferrovie, aeroporti), Piani di risanamento predisposti dalle Imprese Legislazione i Comunitaria: i Piani i di Azione Roma, 27/10/11 3

4 Il Risanamento delle infrastrutture di trasporto ai sensi del D.M. 29/11/2000 I PCAR fino ad ora predisposti secondo le indicazioni del D.M. 29/11/2000 riguardano soprattutto le infrastrutture autostradali in concessione e la rete RFI. 16 gestori autostradali hanno predisposto i PCAR che sono stati approvati dalla Conferenza Unificata; 3 gestori non hanno presentato i PCAR avendo dichiarato che le loro tratte rispettano i valori limite; 3 sono in fase di istruttoria a seguito di richieste integrazioni mentre un solo gestore deve ancora presentare il Piano di propria competenza. Roma, 27/10/11 4

5 Il Risanamento delle infrastrutture di trasporto ai sensi del D.M. 29/11/2000 ISPRA ha svolto istruttorie tecniche per 46 infrastrutture autostradali per oltre km di rete Roma, 27/10/11 5

6 Il Risanamento delle infrastrutture di trasporto ai sensi del D.M. 29/11/2000 RFI ha presentato il suo PCAR nel 2003 secondo le scadenze previste; tale Piano è stato approvato dalla Conferenza Unificata nel 2004, relativamente ai primi quattro anni. Sono previsti 8843 interventi in tutta Italia su 1218 comuni, da realizzarsi nell arco dei 15 anni per un costo complessivo di È stata avviata la fase di approvazione per gli anni successivi al quarto per cui l Ente Gestore ha presentato l aggiornamento a del Piano. Roma, 27/10/11 6

7 Il Risanamento delle infrastrutture di trasporto ai sensi del D.M. 29/11/2000 Su un estensione della rete ferroviaria pari a km, per circa il 47% (8.151 km) è stato riscontrato il superamento dei limiti in fascia A eper circa il 17% (2.874 km) si è anche in presenza di ricettori, 86 km totali di rete hanno la presenza di ricettori sensibili. Roma, 27/10/11 7

8 Il Risanamento delle infrastrutture di trasporto ai sensi del D.M. 29/11/2000 Il contenimento del rumore prodotto dagli aeromobili è disciplinato dal D.M. 31/10/1997 e da decreti successivi. È prevista per ciascun aeroporto l istituzione di una Commissione (art. 5 del D.M. 31/10/97), con compiti quale la definizione delle procedure antirumore, la caratterizzazione acustica dell intorno aeroportuale e la classificazione dell aeroporto in base ai tre indici (Ia, Ib, Ic). Roma, 27/10/11 8

9 Il Risanamento delle infrastrutture di trasporto ai sensi del D.M. 29/11/2000 Ad oggi solamente l Aeroporto di Firenze ha presentato il PCAR al Ministeroi dell Ambiente che ha incaricatoi ISPRA di effettuare la valutazione tecnica e la rispondenza dello stesso ai requisiti iti del D.M. 29/11/2000. Roma, 27/10/11 9

10 Gli obiettivi principali della Direttiva prevedono un approccio comune volto ad evitare, prevenire o ridurre, secondo le rispettive priorità, gli effetti nocivi, compreso il fastidio, dell esposizione i al rumore ambientale. Roma, 27/10/11 10

11 A tal fine è richiesta la progressiva attuazione delle seguenti azioni: determinazione dell esposizione al rumore ambientale mediante mappatura acustica; adozione di piani d azione, allo scopo di evitare e ridurre il rumore ambientale, nonché di conservare la qualità acustica dell ambiente quando questa è buona; informazione al pubblico sul rumore ambientale, i relativi effetti e le azioni da intraprendere. Roma, 27/10/11 11

12 Directive 2002/49/EC Data reporting obligations Direttiva END: Attuazione I Fase dal 30/09/2005 agglomerati con popolazione superiore a 250 mila abitanti assi stradali con più di 6 milioni veicoli/anno assi ferroviari con più di 60 mila convogli/anno aeroporti principali con 50 mila movimenti/anno Direttiva END: Attuazione II Fase dal 30/11/2008 agglomerati con popolazione superiore a 100 mila abitanti assi stradali con più di 3 milioni veicoli/anno assi ferroviari con più di 30 mila convogli/anno gli altri aeroporti principali Roma, 27/10/11 12

13 La prima fase può considerarsi i ormai conclusa con l inoltro alla CE dei dati relativi ai Piani d Azione e alle sintesi i di cui all allegato 6 (Reporting Mechanism): Roma, 27/10/11 13

14 FASE I Confronto tra il numero di agglomerati e di infrastrutture di trasporto (strade, ferrovie e aeroporti) che hanno provveduto a notificarsi e successivamente ad elaborare e trasmettere le Mappature Acustiche, le Mappe Acustiche Strategiche ed i Piani d Azione. Fonte: MATTM, 5 maggio 2011 Roma, 27/10/11 14

15 Fase I - AGGLOMERATI Noise Maps: 26 Stati Membri hanno effettuato la comunicazione dei dati Action Plan: 16 Stati Membri hanno inviato i dati A livello europeo, dei 164 Agglomerati attesi, sono arrivati dati per 126 agglomerati Fonte: EEA al 30 giugno 2010 Roma, 27/10/11 15

16 Fase I AEROPORTI PRINCIPALI Roma, 27/10/11 16

17 Agglomerati Strade Ferrovie Aeroporti DF DF NOTIFICHE DF1 (art. 7, comma 2, lettera a), D. Lgs. 194/2005) NOTIFICHE DF5 (art. 7, comma 2, lettera b), D. Lgs. 194/2005) Roma, 27/10/11 17

18 Metodi comuni per la valutazione del rumore ambientale CNOSSOS-EU Roma, 27/10/11 18

19 Metodi comuni per la valutazione del rumore ambientale CNOSSOS-EU La Direttiva 2002/49/CE prevede per la sua attuazione l utilizzo di metodi di valutazione comuni. L art. 6, comma 2, infatti recita: I metodi comuni per la determinazione dei valori di Lden e Lnight sono definiti dalla Commissione secondo la procedura di cui all articolo 13, paragrafo 2, mediante revisione dell allegato II. Roma, 27/10/11 19

20 Metodi comuni per la valutazione del rumore ambientale CNOSSOS-EU OBIETTIVI: Garantire la coerenza dei dati di esposizione al rumore in Europa; Ottenere accuratezza, precisione e credibilità della valutazione effettuata in tutta l'ue e nella stima dell'esposizione della popolazione. p Roma, 27/10/11 20

21 Metodi comuni per la valutazione del rumore ambientale CNOSSOS-EU Il JRC per conto della DG Ambiente e in collaborazione con EEA ha provveduto ad individuare una procedura che si basa su di un approccio a 2 livelli fit for purpose per i metodi comuni di valutazione del rumore (CNOSSOS-EU) Obbligatorio semplificato, ai fini delle mappature acustiche; Volontario più accurato, per i piani d azione. Roma, 27/10/11 21

22 Metodi comuni per la valutazione del rumore ambientale CNOSSOS-EU La fase operativa prevede: 1. L implementazione di CNOSSOS-EU in un software di riferimento; 2. Il testing del software di CNOSSOS-EU su una serie di casi studio (compresi gli ambienti urbani); 3. La preparazione p di Good Practice Guideline (GPG) sull'uso competente per entrambi i livelli dell approccio fit-for-purpose ; p Roma, 27/10/11 22

23 Metodi comuni per la valutazione del rumore ambientale CNOSSOS-EU 4. Di stabilire un Quality Framework per la raccolta e verifica dei dati di input; 5. L utilizzo di database nazionali in collegamento con CNOSSOS-EU; 6. La costruzione di un database europeo di dati di input da utilizzare da parte degli Stati Membri dell UE in relazione a CNOSSOS-EU; Roma, 27/10/11 23

24 Metodi comuni per la valutazione del rumore ambientale CNOSSOS-EU 7. Di rafforzare l uso del reporting mechanism aggiornato dall EEA; 8. La formazione degli Stati Membri per l utilizzo competente di CNOSSOS-EU. Roma, 27/10/11 24

25 Nodo Nazionale del Rumore per Eionet Roma, 27/10/11 25

26 Nodo Nazionale del Rumore per Eionet L Agenzia Europea dell Ambiente (EEA) è un agenzia dell Unione Europea che ha il compito di fornire informazioni indipendenti corrette e tempestive sull ambiente ambiente. Il suo regolamento stabilisce che tutte le informazioni e le osservazioni devono essere messe in rete attraverso Eionet. europa eu/ Roma, 27/10/11 26

27 Nodo Nazionale del Rumore per Eionet EIONET - European Environment Information and Observation Network - è la rete europea di informazione e osservazione ambientale che raccoglie le informazioni da svariate fonti ed è costituita dagli organi nazionali operanti nel settore; lavora a stretto contatto con i punti focali nazionali (in genere le agenzie nazionali dell ambiente o i ministeri per l ambiente dei paesi membri), responsabili a loro volta del coordinamento a livello nazionale delle attività della rete Eionet. europa eu/ Roma, 27/10/11 27

28 Nodo Nazionale del Rumore per Eionet Attraverso Eionet l EEA raccoglie i dati ambientali di dai singoli paesi e li rende accessibili al pubblico in modo tempestivo, garantendone la qualità. Queste informazioni i i servono a sostenere i processi di gestione ambientale, le politiche di valutazione e le scelte a livelloll nazionale, europeo e globale, oltre a favorire la partecipazione pubblica. Si compone di una rete di circa 1000 esperti provenienti da 39 paesi in più di 350 agenzie nazionali dell ambiente ed altri organismi. i ReportNet t è un infrastrutture di Eionet per sostenere e migliorare i flussi di dti dati e di informazioni. i i Roma, 27/10/11 28

29 Nodo Nazionale del Rumore per Eionet In questo contesto si inserisce il Nodo Nazionale del Rumore per Eionet (NNRE) realizzato da ISPRA su mandato del MATTM a supporto dello stesso Ministero e di tutti i soggetti coinvolti dagli adempimenti della direttiva. È questo un framework modulare per la gestione del processo di trasformazione, validazione ed archiviazione dei dati del Rumore. Roma, 27/10/11 29

30 Nodo Nazionale del Rumore per Eionet Il framework è integrato in un sistema DMS (Document Management System) e nel sistema Eionet. L'applicazione gestisce feedback ai fornitori di dati, permette l'archiviazione e l'accesso al repository centrale dei dati, supporta vari formati e ne gestisce per alcuni (EXCEL, CSV) la conversione in XML. Roma, 27/10/11 30

31 Nodo Nazionale del Rumore per Eionet Il formato finale xml consente sia l esecuzione delle xquery di controllo e validazione che l estensione verso i protocolli previsti per l interscambiabilità internet secondo gli standard Reportnet (il sistema di interscambio dati di EIONET). Roma, 27/10/11 31

32 Nodo Nazionale del Rumore per Eionet L architettura del framework è costituita da: Workflow; Gestione autenticazioni, autorizzazioni e utenze; Conversione di formato da XLS a XML; Validazione su dati in formato XML tramite xquery; Produzione Report finale; Archiviazione file, in tutti i formati, gestione versioning e dei metadati e di ulteriori funzioni di utilità (es. visualizzazione, download, ricerche, etc..); Invio dati al sistema Eionet. Roma, 27/10/11 32

33 Nodo Nazionale del Rumore per Eionet Roma, 27/10/11 33

34 Nodo Nazionale del Rumore per Eionet Roma, 27/10/11 34

35 Nodo Nazionale del Rumore per Eionet Roma, 27/10/11 35

36 Nodo Nazionale del Rumore per Eionet Il sistema recepisce le esigenze dei diversi soggetti coinvolti, sia sotto il profilo tecnologico che funzionale, coniugando e bilanciando le necessità di innovazione con quelle di affidabilità e robustezza della infrastruttura complessiva. Roma, 27/10/11 36

37 ISPRA - Agenti Fisici La direttiva 2002/49/CE Link utili Noise Directive DF1: Noise Directive DF5: END Reporting Mechanism Handbook: t /P /i / i t i l / i i /lib b r_2008/reportnet_environmental&vm=detailed&sb=title NOISE: CIRCA Communication & Information Resource Centre Administrator: Roma, 27/10/11 37

38 Grazie per la cortese attenzione Ing. Salvatore Curcuruto Servizio Agenti Fisici ISPRA Roma, 27/10/11

Normativa di riferimento

Normativa di riferimento Al quadro normativo nazionale si è di recente aggiunto il nuovo d.lgs. 19 agosto 2005, n. 194 che recepisce la direttiva europea 2002/49/CE del 25 giugno 2002 relativa alla determinazione e alla gestione

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