Indice dei contenuti
|
|
- Enzo Ranieri
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Capitolo 1 BENESSERE TERMOIGROMETRICO Indice dei contenuti 1.1 Introduzione...pag Bilancio termoigrometrico del corpo umano...pag Gli indici del benessere...pag Temperatura dell'aria...pag Umidità relativa...pag Velocità dell'aria...pag Cause di discomfort locale...pag L'asimmetria radiante...pag Il gradiente termico verticale...pag La temperatura del pavimento...pag Le correnti d'aria...pag I diagrammi del benessere...pag I diagrammi del benessere di Fanger...pag Il diagramma ASHRAE del benessere...pag I nuovi modelli adattivi...pag Riferimenti normativi...pag Elenco dei simboli...pag Bibliografia...pag. 32 Capitolo 2 QUALITA DELL ARIA INTERNA E SISTEMI DI FILTRAZIONE 2.1 Generalità...pag Principali inquinanti...pag Unità olf e decipol...pag Sindrome da edifici insalubri...pag Determinazione della portata d aria di ventilazione...pag Normative in materia di ventilazione...pag CEN Ventilation of buildings Design criteria for the indoor environment...pag ASHRAE pag Sistemi di filtrazione...pag Generalità...pag Classificazione dei filtri in base al principio di funzionamento...pag. 53 I
2 Impianti di climatizzazione e condizionamento Classificazione dei filtri in base all efficienza di filtrazione...pag Criteri di scelta dei sistemi di filtrazione...pag Elenco dei simboli...pag Bibliografia...pag. 68 Capitolo 3 CALCOLO DEI CARICHI TERMICI 3.1 Generalità...pag Calcolo in condizioni estive e invernali...pag I carichi termici estivi...pag I carichi termici invernali...pag Condizioni esterne di progetto...pag Condizioni interne di progetto...pag Trasmissione attraverso l'involucro edilizio...pag Pareti opache...pag Pareti vetrate...pag Coperture...pag Solai...pag Irraggiamento solare...pag Metodo della differenza di temperatura equivalente...pag Fattori di accumulo...pag Ponti termici...pag Infiltrazioni d'aria e ventilazione...pag Carichi termici interni...pag Persone...pag Macchinari...pag Illuminazione...pag Altri contributi...pag Elenco dei simboli...pag Bibliografia...pag. 105 Capitolo 4 CLASSIFICAZIONE DEGLI IMPIANTI 4.1 Generalità...pag Impianti di riscaldamento e climatizzazione...pag Impianti centralizzati...pag Impianti autonomi...pag. 114 II
3 Indice dei contenuti 4.3 Impianti di condizionamento...pag Impianti a tutt aria...pag Impianti a portata costante...pag Impianti a portata variabile...pag Sistemi monocondotto e a doppio condotto...pag Sistemi multizone...pag Impianti di condizionamento misti aria-acqua...pag Elenco dei simboli...pag Bibliografia...pag. 127 Capitolo 5 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO: CRITERI DI PROGETTO 5.1 Introduzione...pag Elementi terminali...pag Radiatori...pag Ventilconvettori ed areotermi...pag Pannelli radianti...pag Dimensionamento...pag Rete di distribuzione...pag Tubazioni e collettori: tipologie e dimensionamento...pag Vaso di espansione: tipologie e dimensionamento...pag Pompe di circolazione: tipologie e dimensionamento...pag Elenco dei simboli...pag Bibliografia...pag. 154 Capitolo 6 NORMATIVA E VERIFICHE PER GLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO 6.1 Introduzione...pag Legge 10/91...pag D.P.R. 26 agosto 1993 n pag D. Lgs. 19 agosto 2005 n pag Generalità...pag Verifiche imposte dal D. Lgs. 19 agosto 2005 n pag Metodi di calcolo prescritti...pag D. Lgs. 29 dicembre 2006 n pag Elenco dei simboli...pag Bibliografia...pag. 176 III
4 Impianti di climatizzazione e condizionamento Capitolo 7 IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO: CRITERI DI PROGETTO 7.1 Componenti di un impianto di condizionamento a tutt aria...pag Componenti di un impianto di condizionamento misto...pag Trattamenti dell aria...pag Impianti a tutt aria...pag Impianti misti aria-acqua...pag Calcolo della portata d aria di progetto...pag Impianti a tutt aria...pag Impianti misti aria-acqua...pag Terminali di immissione dell aria...pag Generalità...pag Terminali per la distribuzione a flusso turbolento...pag Terminali per la distribuzione a dislocamento...pag Sistemi a flusso laminare...pag Altri tipi di terminali...pag Applicazioni...pag Griglie ed elementi di ripresa...pag Dimensionamento dei terminali di immissione dell aria...pag Bocchette di mandata... pag Griglie di ripresa o transito... pag Rete di distribuzione dell aria...pag Classificazione dei canali di distribuzione dell aria...pag Caratteristiche costruttive dei canali...pag Dimensionamento della rete...pag Metodo a perdita di carico costante... pag Metodo a riduzione di velocità... pag Metodo a recupero di pressione statica... pag Calcolo delle perdite di carico totali del circuito...pag Elementi terminali e rete di distribuzione...pag Elenco dei simboli...pag Bibliografia...pag. 210 Capitolo 8 CENTRALI TECNOLOGICHE 8.1 Generalità...pag Unità di trattamento dell aria...pag Dimensionamento degli elementi principali...pag. 213 IV
5 Indice dei contenuti 8.3 Generatori di calore: tipologie e caratteristiche costruttive...pag Generatori di calore: dimensionamento...pag Macchine frigorifere: tipologie e caratteristiche costruttive...pag Macchine frigorifere: dimensionamento...pag Cenni sulla regolazione degli impianti...pag Generalità...pag Impianti a tutt aria a portata costante...pag Impianti a tutt aria a portata variabile...pag Impianti misti (a ventilconvettori)...pag Elenco dei simboli...pag Bibliografia...pag. 231 Appendice A RILIEVO DEI PARAMETRI TERMOIGROMETRICI AMBIENTALI...pag. 233 Appendice B RICHIAMI DI PSICROMETRIA...pag. 251 V
6 Capitolo 1 BENESSERE TERMOIGROMETRICO 1.1 Introduzione Nella società moderna la maggioranza delle persone trascorre gran parte del proprio tempo in ambienti confinati, in presenza di un clima artificiale. La realizzazione di condizioni di benessere all'interno di un ambiente confinato è pertanto uno dei principali obiettivi per le figure professionali chiamate alla progettazione degli edifici. Il benessere diventa un elemento di progetto, dal quale prendono spunto le soluzioni edilizie ed impiantistiche; il benessere include anche fattori non termici quali la qualità dell'aria, l'illuminazione, l'acustica. Nel presente testo si focalizza l'attenzione sul benessere termoigrometrico e la qualità dell'aria. In accordo con la definizione fornita dall'american Society of Heating Refrigerating and Air Conditioning Engineers (ASHRAE) [1], il benessere è quella condizione mentale che esprime soddisfazione nei confronti dell'ambiente termico. Si definisce inoltre neutralità termica, quella condizione per la quale un soggetto non desidera né un ambiente più caldo né un ambiente più freddo; pertanto la neutralità termica è condizione necessaria per il benessere termoigrometrico, ma non sufficiente; i parametri da cui dipende la sensazione di benessere sono infatti numerosi: temperatura dell'aria e delle superfici radianti, umidità relativa e velocità dell'aria, purezza dell'aria, resistenza termica dell'abbigliamento, livello di attività svolta dagli occupanti. La sensazione di benessere è il risultato dell'azione simultanea di tutti questi elementi, oltre che di fattori di ordine psicologico; a tal fine sono stati sviluppati numerosi indici del benessere, funzione di detti parametri ed in grado di caratterizzare globalmente un ambiente. Poichè lo stato di benessere è una condizione soggettiva, gli occupanti di un ambiente in generale esprimono pareri diversi ed esiste sempre una percentuale di persone che si dichiarano insoddisfatte nei confronti dell ambiente termico in cui si trovano: la progettazione dal punto di vista microclimatico ha pertanto come scopo quello di rendere minima la percentuale degli insoddisfatti (PPD = Predicted Percentage of Dissatisfied). 1
7 Impianti di climatizzazione e condizionamento Dal punto di vista termoigrometrico gli ambienti possono essere classificati in moderati e severi. Negli ambienti moderati le condizioni termoigrometriche non sono particolarmente gravose (abitazioni, uffici), quindi è in genere possibile raggiungere condizioni di benessere; gli ambienti severi sono invece quelli in cui si svolgono attività industriali, con condizioni ambientali difficili e dove non è possibile raggiungere condizioni di benessere; in questo caso lo scopo della progettazione è la salvaguardia della salute dei lavoratori. In questo testo ci occuperemo esclusivamente di ambienti moderati. 1.2 Bilancio termoigrometrico del corpo umano Il corpo umano è un sistema termodinamico che riceve energia di prima specie (energia chimica, derivante dalla reazione tra i carboidrati, contenuti in cibi e bevande, e l'ossigeno, contenuto nell'aria) e la trasforma in calore e lavoro, con rendimenti piuttosto bassi (<25%); questo processo prende il nome di metabolismo. Anche in condizioni di riposo il corpo umano produce calore, per garantire una temperatura interna al corpo di circa 37 C e costante, grazie a un sistema di termoregolazione il quale, a seconda delle condizioni climatiche esterne, interviene facendo variare la temperatura cutanea e regolando così gli scambi di calore. La regolazione può essere di due tipi: basomotoria (o fisiologica) e comportamentale. La regolazione basomotoria consiste nelle reazioni spontanee dell'organismo alle variazioni della temperatura interna. Se questa tende ad aumentare, si ha una vasodilatazione dei capillari cutanei che provoca un aumento della circolazione sanguigna e della temperatura media della pelle, favorendo lo scambio termico per convezione ed irraggiamento; se ciò non risulta sufficiente, subentra il meccanismo della sudorazione, con perdita di calore per evaporazione dell'acqua prodotta dalle ghiandole sudoripare. Se, al contrario, la temperatura interna tende a diminuire, si ha una vasocostrizione dei capillari, con diminuzione della dispersione di energia termica dovuta alla limitazione della circolazione sanguigna e al conseguente abbassamento della temperatura della pelle; anche in questo caso, se i processi descritti non sono sufficienti, l'organismo reagisce aumentando l'attività motoria involontaria (tremori e brividi). 2
8 Capitolo 1 Benessere Termoigrometrico La regolazione comportamentale è invece volontaria: se la temperatura interna tende ad aumentare (a diminuire) l'organismo provvede a diminuire (ad aumentare) l'attività fisica e la resistenza termica dell'abbigliamento. Il bilancio energetico del corpo umano può scriversi come segue: M = ± S ± L ± C ± K ± R ± W E (W/m 2 ) (1.1) in cui: M = potenza termica prodotta dal metabolismo (W/m 2 ); S = potenza termica accumulata o ceduta dal corpo (W/m 2 ); L = lavoro meccanico scambiato dal corpo con l'esterno (W/m 2 ); C = potenza termica scambiata per convezione (W/m 2 ); K = potenza termica scambiata per conduzione (W/m 2 ); R = potenza termica scambiata per irraggiamento (W/m 2 ); W = potenza termica scambiata attraverso la respirazione (W/m 2 ); E = potenza termica scambiata per evaporazione e traspirazione (W/m 2 ). La relazione (1.1) ha il seguente significato: in condizioni di equilibrio termico, il calore prodotto dal corpo umano per effetto dei processi metabolici è interamente ceduto all'ambiente attraverso le diverse modalità di scambio termico; le quantità di calore scambiate per conduzione, convezione e irraggiamento costituiscono il calore sensibile, quelle scambiate per respirazione e traspirazione il calore latente. Per ottenere le potenze globali scambiate da una persona si devono moltiplicare i termini della (1.1) per la superficie della pelle; questa può calcolarsi con la relazione di Du Bois: in cui: A sk = superficie della pelle (m 2 ); m = massa del soggetto (kg); h = statura del soggetto (m). sk A = 0.202m h (m 2 ) (1.2) Il valore ottenuto con la (1.2) deve essere moltiplicato per un fattore f cl (Tab. 1.1) definito come il rapporto tra la superficie di corpo coperta dagli abiti e la superficie nuda, per tener conto della reale superficie di scambio termico di un soggetto vestito. 3
9 Impianti di climatizzazione e condizionamento Tab. 1.1: Valori tipici di isolamento del vestiario I cl ; f cl è un fattore di correzione che tiene conto della reale superficie di scambio termico di un soggetto vestito [1]. Abbigliamento f cl I cl (clo) Pantaloni aderenti, camicia a maniche corte Pantaloni aderenti, camicia a maniche lunghe Pantaloni aderenti, camicia a maniche lunghe, giacca Pantaloni lenti, camicia a maniche lunghe, maglione, maglietta intima Pantaloni lenti, camicia a maniche lunghe, maglione, giacca, biancheria intima pesante Gonna, camicia a maniche corte, collant, sandali Gonna, camicia a maniche lunghe, sottoveste, collant Gonna lunga, camicia a maniche lunghe, giacca,collant Tuta a maniche lunghe, maglietta Analizziamo ora i singoli termini che compaiono nella (1.1): 1) metabolismo M: la produzione di energia per effetto del metabolismo aumenta con il livello di attività svolta (da circa 45 W/m 2 nel metabolismo basale fino ad un massimo di circa 450 W/m 2 nelle attività più pesanti). L'unità di misura convenzionalmente impiegata è il met, alla quale corrisponde la potenza termica dissipata da un soggetto seduto a riposo (1 met = W/m 2 ). Alcuni valori di M per diversi livelli di attività sono riportati in tabella 1.2. Per una valutazione più accurata, è necessario effettuare misure sui vari soggetti, con riferimento alla quantità di Ossigeno consumato e di Anidride Carbonica prodotta nella respirazione. Un'equazione empirica è stata proposta da Nishi [3]: M = 351 (0.23 RQ ) V O2 /A sk (W/m 2 ) (1.3) essendo: RQ = quoziente di respirazione, pari al rapporto tra il volume di CO 2 prodotta e il volume di O 2 immesso; V O2 = volume di O 2 consumato (l/min) a T = 0 C e P = 1 atm. Il consumo di Ossigeno, e di conseguenza il valore di RQ, dipendono dal livello di attività, dalla dieta e dalle condizioni fisiche del soggetto. In tabella 1.3 sono riportati alcuni valori al variare del livello di attività. 4
10 Capitolo 1 Benessere Termoigrometrico Tab. 1.2: Valori del metabolismo per diverse attività [1]. Attività soggetto met Attività soggetto met coricato 0.7 fornaio seduto 1.0 operaio edile in piedi 1.2 operaio meccanico camminare lentamente 2.0 operaio elettrico camminare velocemente 2.6 commesso di negozio guidare un automobile 1.5 orologiaio guidare una moto 2.0 tennis guidare un camion 3.2 squash guidare un aereo 2.0 pallacanestro pulire casa 2.5 ballo cucinare 1.8 golf fare shopping 1.6 pesca Tab. 1.3: Consumo di ossigeno per diversi livelli di attività [1]. Attività Ossigeno consumato (l/min) leggera < 0.5 media pesante molto pesante estremamente pesante > 2 2) potenza termica ceduta o accumulata S: se si effettua un bilancio fra l'energia termica perduta e quella acquisita dal corpo, in condizioni di omeotermia (ovvero in condizioni di regime stazionario) il termine S è nullo e l'equazione (1.1) diventa: M = ± L ± C ± K ± R ± W E (W/m 2 ) (1.4) La quantità di calore immagazzinata nel corpo uguaglia l incremento di energia interna; tale calore può essere determinato considerando il corpo umano come un sistema costituito da due compartimenti termici, uno individuato dalla pelle, l altro dagli organi interni e dai muscoli; il contributo di S può essere scomposto nei due termini seguenti: S sk αskmc p,b dtsk = (W/m 2 ) (1.5) A dτ sk 5
11 Impianti di climatizzazione e condizionamento S cr (1 αsk )mc = A sk p,b dtcr dτ (W/m 2 ) (1.6) dove: α sk = frazione della massa del corpo concentrata nel compartimento pelle; m = massa del corpo (kg); c p,b = calore specifico del corpo (kj/kg C); A sk = superficie di Du Bois (m 2 ); T cr = temperatura del compartimento interno ( C); T sk = temperatura del compartimento pelle ( C); τ = tempo (s). 3) lavoro meccanico L: il lavoro meccanico fatto dai muscoli per una data attività può essere espresso attraverso il rendimento meccanico del corpo μ = L/M. I valori di μ non superano generalmente il 5-10%; il valore massimo, in condizioni ottimali (ad es. pedalare in bicicletta), si aggira intorno al 20-25%; in tabella 1.4 sono riportati alcuni valori del rendimento meccanico per diverse attività. Nella (1.1) di solito L viene trascurato, essendo dello stesso ordine di grandezza dell'errore commesso nella determinazione di M. 4) potenza termica scambiata per convezione C: lo scambio di calore per convezione avviene tra la superficie corporea a diretto contatto con l'aria ambiente oppure ricoperta dal vestiario e l'aria. Lo scambio può avvenire in convezione naturale o forzata ed è regolato dal coefficiente di convezione h c (Tab. 1.5). Per valori della pressione diversi dalla pressione atmosferica P 0, si impega un coefficiente di convezione corretto fornito dalla [1]: h cc = h c(p/p 0 ) 0.55 (W/m 2 K) (1.7) Tab. 1.4: Rendimento meccanico del corpo umano per diverse attività [4]. Attività Rendimento (%) Attività Rendimento (%) Spalare con busto piegato 3 Camminare in salita 15 Spalare con busto eretto 6 Salire le scale 20 Avvitare con cacciavite 5 Spingere un carrello 24 Sollevare pesi 9 Pedalare in bicicletta 25 6
12 Capitolo 1 Benessere Termoigrometrico Tab. 1.5: Equazioni per il calcolo del coefficiente di convezione [1]. Equazione Campo di validità Autori h c = 8.3v < v < 4.0 h c = < v < 0.2 h c = v < v < 1.5 h c = < v < 0.15 h c = 8.6v < v < 2.0 v = velocità del soggetto Mitchell Colin - Houdas Nishi - Gagge h c = 5.7(M-0.8) < M < 3.0 Gagge et Al. h c = 6.5v < v < 2.0 v = velocità del soggetto h c = 14.8v < v < 1.5 h c = < v < 0.15 h c in W/m 2 K; v in m/s; M in met. Nishi - Gagge Seppenam et Al. 5) potenza termica scambiata per conduzione K: lo scambio di calore per conduzione avviene per contatto del corpo umano con oggetti solidi a temperatura diversa, sia direttamente sia attraverso la resistenza termica dei vestiti; questa varia con il tipo di abbigliamento e viene valutata (Tab. 1.1) con un'unità di misura convenzionale detta clo (1 clo = m 2 C/W), corrispondente ad un soggetto vestito tipicamente con slip, camicia, pantaloni, giacca, calzini, scarpe. 6) potenza termica scambiata per irraggiamento R: lo scambio di calore per irraggiamento avviene tra la superficie del corpo umano, nuda o vestita, e le superfici circostanti; dipende dalle temperature e dalle emissività delle superfici ed è regolato dal fattore di radiazione h r, calcolabile con la relazione: h r = 4εσ(A/A sk )[0.5(T cl + T r )] 3 (W/m 2 K) (1.8) in cui: ε = emissività media della superficie del corpo e del vestiario (-); σ = costante di Stefan-Boltzmann (5.679x10-8 W/m 2 K 4 ); A = effettiva superficie corporea che partecipa agli scambi radiativi (es. A/A sk = per una persona seduta, A/A sk = per una persona in piedi [5]); T cl = temperatura della superficie del vestiario (K); T r = temperatura media radiante dell ambiente (K) (paragrafo 1.3). La (1.8) si può risolvere per iterazioni successive, non essendo nota la T cl ; più semplicemente, h r può calcolarsi con la: 7
13 Impianti di climatizzazione e condizionamento h r = 4.71 ε (W/m2 K) (1.9) 7) potenza termica scambiata attraverso la respirazione W: il corpo umano, per effetto dei processi respiratori, generalmente cede all'ambiente calore, in quanto l'aria espirata è più calda di quella inspirata. Ad ogni atto respiratorio, entra nel corpo aria nelle condizioni di temperatura ed umidità relativa dell'ambiente ed esce aria ad una temperatura di circa 34 C ed in condizioni sature; per temperatura dell'aria pari a 20 C, la potenza termica ceduta, a seconda del livello di attività, varia tra 2 e 5 W/m 2 e può essere trascurata nella (1.1); significativo risulta invece l'apporto di vapor d'acqua all'ambiente. 8) potenza termica scambiata per evaporazione E: la cessione di potenza termica per evaporazione avviene in tre modi: a livello dell'epidermide (sudorazione), dei tessuti ed a livello polmonare; in generale, il liquido prodotto dall organismo si deposita sulla superficie esterna del corpo; successivamente il liquido evapora, sottraendo al corpo umano una parte del calore latente di evaporazione. Complessivamente una persona può produrre fino a un litro di liquido per ora, a cui corrisponde una potenza termica di circa 675 W. 1.3 Gli indici del benessere Essendo numerosi i fattori che concorrono alla determinazione del benessere, è difficile trovare un indice che possa comprenderli tutti ed essere impiegato per costruire una scala del benessere. Così sono stati suggeriti da vari Autori diversi indici, dei quali l'ashrae ha fornito una classificazione, distinguendoli in indici diretti, derivati razionalmente ed empirici [1]. Gli indici diretti sono ottenibili mediante operazioni di misura; tra essi ricordiamo: temperatura dell'aria (T a ); temperatura di bulbo umido (T b ); temperatura del punto di rugiada (T dp ); temperatura a bulbo secco naturalmente ventilato (T db ); umidità relativa (φ); velocità dell'aria (v). Gli indici derivati razionalmente sono ottenuti con relazioni tra grandezze direttamente misurate; di questi vanno citati i seguenti: temperatura media radiante (T r ): è la temperatura, uniforme, di una cavità nera nella quale la quantità di calore scambiata per irraggiamento dal 8
14 Capitolo 1 Benessere Termoigrometrico corpo umano eguaglia quella scambiata nell'ambiente reale, a temperatura non uniforme. Il suo valore, elevato alla quarta potenza, può essere determinato come somma delle temperature delle superfici circostanti il corpo, anch'esse elevate alla quarta potenza, ciascuna moltiplicata per il rispettivo fattore angolare corpo-superficie; questi ultimi furono determinati da Fanger per diverse posizioni del soggetto (seduto, in piedi, ecc.) e sono forniti da appositi normogrammi; temperatura operativa (T o ): è la temperatura uniforme di un ambiente fittizio nel quale il soggetto scambia per convezione e irraggiamento la stessa quantità di calore che scambia nell'ambiente reale; temperatura operativa umida (T oh ): è la temperatura uniforme di un ambiente con φ=100%, nel quale un soggetto scambia globalmente una quantità di calore pari a quella che scambia nell'ambiente reale; indice di stress termico (HSI): è il rapporto percentuale tra la potenza termica totale perduta per evaporazione e necessaria per raggiungere l'equilibrio termico ed il valore massimo che tale grandezza può assumere nelle condizioni termoigrometriche dell'ambiente considerato. Quando HSI>100 si ha un riscaldamento del corpo; quando HSI<0 si ha un raffreddamento del corpo; nelle situazioni intermedie si hanno diverse condizioni di sforzo termico. Gli indici empirici, infine, stabiliscono una correlazione tra parametri ambientali e sensazioni; tra questi ricordiamo: temperatura effettiva (ET) (Fig. 1.1): combina gli effetti di temperatura a bulbo secco, a bulbo umido ed umidità, in modo tale che ambienti anche con valori diversi di detti parametri producano una sensazione termica equivalente; essa è definita come la temperatura di bulbo secco di un ambiente mantenuto in condizioni uniformi ed avente umidità relativa pari al 50%, nel quale le persone scambiano globalmente la stessa quantità di calore dell'ambiente ad umidità variabile utilizzato durante le prove; le persone sono in attività sedentaria (M = 1 met), la velocità dell'aria è 0.2 m/s ed il tempo di esposizione è di un'ora; la prova è condotta facendo esprimere ad un campione rappresentativo di individui un giudizio di equivalenza di sensazione termica tra un ambiente di riferimento e l'ambiente reale; 9
15 Impianti di climatizzazione e condizionamento Fig. 1.1: Diagramma ASHRAE del benessere [1]. 10 temperatura effettiva corretta (ET*): deriva dalla correzione di ET, fisicamente esprime lo stesso concetto di ET combinando in un unico indice temperatura ed umidità. La temperatura effettiva corretta è definita in termini di temperatura operativa e per la sua stessa origine coinvolge temperatura media radiante, temperatura dell aria e pressione del vapor d acqua. Essa è definita dall'ashrae come la temperatura equivalente dell aria di un ambiente isotermico con umidità relativa del 50% in cui un soggetto avrebbe la stessa sensazione termica, lo stesso carico fisiologico e gli stessi scambi termici che ha nell'ambiente reale con la stessa velocità dell'aria: su tale indice si basa la scala del Diagramma ASHRAE del benessere; temperatura del globotermometro (Tg): è la temperatura di equilibrio raggiunta da una cavità nera del diametro di circa 15 cm, collocata all'interno dell'ambiente; essa combina gli effetti fisici della temperatura di bulbo umido, della velocità dell'aria e dello scambio di calore per irraggiamento; voto medio previsto (PMV): è un indice che esprime il giudizio che un
16 Capitolo 1 Benessere Termoigrometrico gruppo di individui dà, mediamente, di un ambiente; la sensazione termica è quantificata per mezzo di una scala soggettiva che assegna ad ogni ambiente un voto: +3 molto caldo +2 caldo +1 leggermente caldo 0 neutralità termica -1 leggermente freddo -2 freddo -3 molto freddo tale indice è una funzione complessa dell'attività svolta, dell'abbigliamento, della temperatura dell'aria, della temperatura media radiante, dell'umidità relativa e della velocità dell'aria. Sulla base degli esperimenti di Fanger i valori di PMV sono stati tabulati in funzione di 3500 combinazioni delle variabili indipendenti; percentuale prevista di insoddisfatti (PPD): poiché il PMV rappresenta la media dei voti espressi dalle persone, tali dati presentano una certa dispersione attorno al valor medio. Fanger valutò statisticamente gli insoddisfatti nei confronti delle condizioni termoigrometriche di un dato ambiente, intendendo come tali tutti quelli che manifestarono il giudizio con i voti +3, +2, -2, -3. Correlando la PPD e il PMV ottenne la curva indicata in figura 1.2, dalla quale si evince che, se anche PMV = 0, si ha una PPD pari al 5%; Fig. 1.2: Voto medio previsto in funzione della percentuale prevista di insoddisfatti [5]. 11
17 Impianti di climatizzazione e condizionamento indice di vento freddo (WCI): è un indice introdotto per valutare le perdite di calore del corpo umano quando è soggetto a condizioni severe in climi freddi; indice di temperatura con bulbo umido e globotermometro WBGT: è un indice che correla due grandezze derivate, la temperatura a bulbo umido e la temperatura del globotermometro e, in alcuni casi, una grandezza fondamentale, ossia la temperatura a bulbo secco (temperatura dell aria). Le relazioni tra queste diverse grandezze sono indicate nelle seguenti espressioni: WBGT = 0.7 T wb T g T db ( C) (1.10) WBGT = 0.7 T wb T g ( C) (1.11) con la (1.10) valida per misure all esterno degli edifici, in presenza di irraggiamento solare, mentre la (1.11) è specifica per misure all interno o all esterno degli edifici in assenza di irraggiamento solare. Tale indice permette la valutazione dello stress termico in funzione delle variazioni spazio-temporali delle grandezze che ivi compaiono. 1.4 Temperatura dell'aria La temperatura dell'aria è il più importante tra i fattori che influenzano il benessere termoigrometrico. Il corpo umano può percepire la sensazione termica mediante variazioni della temperatura superficiale della pelle, la quale si trova continuamente a confronto con la temperatura dell'aria e con la temperatura media radiante. La temperatura dell'aria non è sufficiente a definire le condizioni di benessere e con il solo controllo di essa la percentuale di soggetti pienamente favorevoli non supera il 60-65%, con una percentuale di insoddisfatti del 5% ed il rimanente 30-35% in condizioni di leggera insoddisfazione. In uno studio condotto da Hoppe [6], l'andamento della temperatura media della pelle viene dato in funzione della temperatura dell'aria (Fig. 1.3): un soggetto campione dell'età di 35 anni, in condizioni di riposo (M = 1 met), con resistenza termica del vestiario pari a 1 clo, è stato sottoposto a condizioni di temperatura dell'aria variabili, mantenendo costanti temperatura media radiante T r, umidità relativa φ e velocità dell aria v. La temperatura media della pelle aumenta rapidamente con la temperatura dell'aria, fino a che quest'ultima non 12
18 Capitolo 1 Benessere Termoigrometrico raggiunge il valore di circa 21 C, oltre il quale la tendenza all'aumento è molto meno marcata (linea continua); il valore medio ottimale, secondo Fanger, della temperatura superficiale della pelle è di circa 32.6 C, ed è praticamente indipendente dalla temperatura dell'aria (linea tratteggiata). Si è pertanto riscontrato un valore ideale della temperatura dell'aria leggermente superiore a 20 C. La Normativa UNI EN ISO 7730 [8] considera ottimale la temperatura dell'aria quando la percentuale degli insoddisfatti per tale parametro risulti minore del 10%, corrispondente ad un PMV compreso tra -0.5 e In termini di temperatura operativa, per attività sedentaria, sono indicati i seguenti intervalli: - T o = C in condizioni invernali; - T o = C in condizioni estive. Attualmente, la nuova norma ISO DIS 7730 [7] individua tre categorie di ambienti termici moderati con diversi valori della PPD e del PMV, espressi in funzione dell attività del soggetto e della resistenza termica dell abbigliamento. Alle tre categorie corrispondono rispettivamente condizioni molto stringenti dal punto di vista termoigrometrico (categoria A), condizioni intermedie (categoria B), fino ad ambienti in cui le condizioni di comfort microclimatico forniscono valori più elevati della PPD (categoria C). In termini di temperatura operativa, il valore consigliato è lo stesso per le tre categorie, quello che cambia è il range di variabilità dall intorno del valore stesso (par. 1.6, Tab. 1.7). La normativa UNI-CTI [9] indica per temperatura ed umidità relativa i valori riportati in Tab. 1.6, suggeriti per locali di uso generale e da correggere per locali ad uso speciale (ospedali, sale operatorie, musei, scuole, ecc.), qualora siano presenti superfici con temperatura notevolmente diversa da quella dell'aria o per edifici in cui si riscontrano particolari valori dell attività metabolica (palestre) o della resistenza termica del vestiario (piscine). Le disuniformità dovute alla presenza di pareti od oggetti a temperatura diversa da quella dell'aria ed alla stratificazione non devono superare l 1%. Tab. 1.6: Valori di progetto di temperatura e umidità relativa per locali generici raccomandati dalla UNI-CTI [9]. Variabile Inverno Estate Temperatura interna ( C) Umidità relativa minima (%) Umidità relativa massima (%)
19 Impianti di climatizzazione e condizionamento Fig. 1.3: Legame tra temperatura media della pelle e temperatura dell'aria; la linea continua rappresenta l'andamento di T sk secondo gli studi di Hoppe [6], la linea tratteggiata rappresenta il valore medio di T sk ritenuto da Fanger [10] ottimale per le condizioni di comfort termoigrometrico. 1.5 Umidità relativa L'umidità dell'aria in un ambiente confinato condiziona non soltanto il benessere ma anche la salute dei suoi occupanti. E' noto che le sensazioni dipendono dall'umidità relativa e non dall'umidità specifica. Valori troppo bassi dell'umidità relativa hanno effetti negativi sulle mucose del tratto superiore dell'apparato respiratorio, che può divenire più secco e perdere parzialmente la sua funzione di protezione contro le infezioni; altri spiacevoli effetti sono la secchezza dei capelli e della pelle, un maggior trasporto di polveri da parte dell'aria, l'accumulo di cariche elettrostatiche. Se, viceversa, l'umidità relativa assume valori troppo elevati, gli effetti negativi sono la condensazione su superfici fredde, con umidificazione dei materiali che le costituiscono e successiva formazione di muffe. La diminuzione dell'umidità relativa può dipendere dalla presenza di sostanze igroscopiche o di superfici ad una temperatura inferiore alla temperatura di rugiada dell'aria; l'aumento di umidità relativa è dovuto alla presenza di persone, piante, animali, superfici evaporanti libere, cibi e bevande. La norma UNI-CTI [9] suggerisce i valori di umidità relativa riportati in tabella 1.6, associati a differenti valori di temperatura. Il diagramma ASHRAE del benessere (paragrafo 1.8.2) indica un'area di benessere delimitata fra valori di umidità relativa compresi tra il 30 e il 70%. Gli stessi valori sono riportati nella norma UNI-EN-ISO 7730 [8] sia per il caso invernale che estivo. 14
Corso di Fisica Te T cnica Ambientale Benessere nesser termico Benessere nesser integr ato integr Il b enessere termico
Benessere integrato Il benessere termico Il benessere integrato Quella condizione mentale di soddisfazione nei riguardi dell ambiente termico acustico luminoso Stato di neutralità termica, in cui il soggetto
A6.7 MICROCLIMA. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO A Unità didattica
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole MICROCLIMA MODULO A Unità didattica A6.7 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03 Definizioni CLIMA Fattori atmosferici
Tecnica del controllo ambientale: Il benessere Termoigrometrico Parte II Gli ambienti moderati. Marco Dell isola
Tecnica del controllo ambientale: Il benessere Termoigrometrico Parte II Gli ambienti moderati Marco Dell isola Indice PARTE 2 Gli ambienti moderati Generalità Gli indici di benessere Indici di sensazione
BENESSERE TERMOIGROMETRICO
Impianti di Climatizzazione e Condizionamento BENESSERE TERMOIGROMETRICO prof. ssa Cinzia Buratti BILANCIO TERMOIGROMETRICO DEL CORPO UMANO Corpo umano: macchina termica BILANCIO TERMOIGROMETRICO DEL CORPO
Impianti tecnici per l edilizia
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile il Impianti tecnici per l edilizia (5 CFU) a. a. 2009/10 Elisa Moretti Università degli Studi di Perugia Dipartimento di Ingegneria Industriale, sezione
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile (5 CFU) Elisa Moretti
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile Impianti tecnici i per l edilizia i (5 CFU) a. a. 2010/11 Elisa Moretti Università degli Studi di Perugia Dipartimento di Ingegneria Industriale, sezione
Sicurezza e ambiente. 9659A Sicurezza e ambiente L'AMBIENTE TERMICO E IGROMETRICO
L'AMBIENTE TERMICO E IGROMETRICO 1 VALUTAZIONE: di idoneità all uso, alla permanenza ed all attività delle persone CONTROLLO: con il fine di realizzare e mantenere tale idoneità L'AMBIENTE TERMICO E IGROMETRICO
ISO 9920 Stima dell isolamento termico e della resistenza evaporativa dell abbigliamento
Università degli Studi di Firenze Dipartimento di Tecnologie e Design Pierluigi Spadolini Il benessere termoigrometrico negli edifici Simone Secchi Riferimenti normativi inerenti il benessere D.P.R 303/56
Lezioni del Corso di Misure Meccaniche e Termiche
Facoltà di Ingegneria Lezioni del Corso di Misure Meccaniche e Termiche A06. Il Benessere Termoigrometrico Indice degli Argomenti Il Benessere 1. L Attività Metabolica 2. I Meccanismi di Termoregolazione
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTÁ DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA. Laurea Magistrale in Archite>ura
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTÁ DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA Laurea Magistrale in Archite>ura L. I. di PROGETTAZIONE TECNICA E STRUTTURALE Modulo Impianti a.a. 2012-2013 Teoria del comfort Docente:
Il Benessere termo-igrometrico
Corso di IMPIANTI TECNICI per l EDILIZIA Il Benessere termo-igrometrico Prof. Paolo ZAZZINI Dipartimento INGEO Università G. D Annunzio Pescara www.lft.unich.it Comfort ambientale: L individuo inserito
Impianti tecnici per l edilizia
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile Impianti tecnici per l edilizia (5 CFU) a. a. 2011/12 Elisa Moretti Università degli Studi di Perugia Dipartimento di Ingegneria Industriale, sezione di
CINZIA BURATTI. Morlacchi Editore
Manuali Ingegneria CINZIA BURATTI Impianti di Climatizzazione e Condizionamento Morlacchi Editore 1 a Edizione: maggio 2007 2 a Edizione: settembre 2015 Contributi nei Capitoli 7, 8 e 9: Geremia Giottoli
Il microclima. Cosa vuol dire?
1 Cosa vuol dire? DEFINIZIONE Insieme degli aspetti fisici che caratterizzano l aria degli ambienti confinati, intendendosi per tali tutte quelle infrastrutture più o meno separate dall ambiente esterno
Simonazzi Gianluca , Yabre Maurice Mercoledì 06/04/ /13.30
Simonazzi Gianluca 263537, Yabre Maurice 263533 Mercoledì 06/04/2016 10.30/13.30 INDICE 1. Benessere Termoigrometrico 2. Termoregolazione del corpo umano 3. Equazione di bilancio dell energia 4. Termini
BENESSERE TERMOIGROMETRICO
BENESSERE TERMOIGROMETRICO Livio de Santoli, Francesco Mancini Università La Sapienza di Roma livio.desantoli@uniroma1.it francesco.mancini@uniroma1.it www.eeplus.it www.ingenergia.it Introduzione Le condizioni
I PARAMETRI SOGGETTIVI
Conoscere il rischio / Ergonomia / Comfort termico I PARAMETRI SOGGETTIVI Premessa Per ricavare un quadro verosimile della situazione microclimatica all interno degli ambienti lavorativi è necessario determinare,
Eventuale post-riscaldamento se la necessitàdi deumidificazione ha comportato una diminuzione eccessiva di temperatura
La scelta delle condizioni termoigrometriche di immissione in Ideve essere fatta in modo tale da compensare le qt e gli apporti di mv. Si utilizza ti pari a 30-35 C. Cmq in modo da avere nell embinete
BENESSERE TERMOIGROMETRICO
Progettazione Impianti per larchittettura A.A. 2012-2013 BENESSERE TERMOIGROMETRICO ing. Simona Bartocci e-mail: simona.bartocci@uniroma2.it Introduzione Lo scopo dell impiantistica edilizia è quello di
IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE
IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE PRINCIPALI FATTORI DI COMFORT INTERNO La sensazione di benessere all interno di uno spazio confinato dipende da numerosi fattori fisici e non fisici. I fattori fisici, controllabili
IL MICROCLIMA. Il lavoro del consulente a seguito di ispezione e prescrizione in ambiente di lavoro SEVERO CALDO / SEVERO FREDDO
IL MICROCLIMA Il lavoro del consulente a seguito di ispezione e prescrizione in ambiente di lavoro SEVERO CALDO / SEVERO FREDDO Dott. Massimo ALTAMURA Geom. Marco DE SANTIS IL MICROCLIMA Complesso di parametri
La temperatura sul posto di lavoro e i suoi rischi
La temperatura sul posto di lavoro e i suoi rischi Rev. 2 ott. 2009 Microclima slide 1 di 36 Definizione di omeotermia L organismo umano può essere visto come un sistema in grado di assorbire o rilasciare
MISURE MICROCLIMATICHE METODOLOGIE E STRUMENTI
MISURE MICROCLIMATICHE METODOLOGIE E STRUMENTI NORMATIVE DI RIFERIMENTO UNI EN ISO 7730:2006 Ergonomia degli ambienti termici. Determinazione analitica e interpretazione del benessere termico mediante
BENESSERE TERMOIGROMETRICO. arch. Cristina Carletti Dip.. TAeD Università di Firenze
BENESSERE TERMOIGROMETRICO arch. Cristina Carletti Dip.. TAeD Università di Firenze Benessere ambientale dell individuo IL BENESSERE È INDIVIDUALE E NON COLLETTIVO: corrisponde per definizione al soddisfacimento
Alcuni appunti in materiali di:
Alcuni appunti in materiali di: STRUMENTI E METODI PER LA PROGETTAZIONE DEL BENESSERE L ambiente in cui viviamo e lavoriamo è un organismo estremamente complesso, per questo: si devono affrontare i problemi
L edificio adibito ad asilo nido, oggetto del presente intervento, verrà climatizzato
1. PREMESSA L edificio adibito ad asilo nido, oggetto del presente intervento, verrà climatizzato mediante un sistema ad acqua impiegando come unità terminali dei ventilconvettori sistemati a pavimento.
La climatizzazione radiante a pavimento, soffitto e parete
La climatizzazione radiante a pavimento, soffitto e parete Fisica del radiante Concetti generali legati alla fisica della climatizzazione radiante Fisica del radiante Analisi dello scambio di calore tra
Termoregolazione 1. Meccanismi fisici di scambio di calore con l esterno
Termoregolazione 1. Meccanismi fisici di scambio di calore con l esterno Carlo Capelli, Fisiologia Generale e dell Esercizio, Facoltà di Scienze Motorie, Università degli Studi di Verona Obiettivi Animali
Indice. Prefazione alla terza edizione italiana...xi. Ringraziamenti dell Editore...XIII. Guida alla lettura...xiv
Prefazione alla terza edizione italiana...xi Ringraziamenti dell Editore...XIII Guida alla lettura...xiv 1 INTRODUZIONE E UNO SGUARDO D INSIEME...1 1.1 Introduzione alle scienze termiche...2 1.2 La termodinamica
Risparmio energetico degli edifici
Risparmio energetico degli edifici Comfort termoigrometrico Prof. arch. Fabio Sciurpi Dipartimento di Tecnologia dell Architettura e Design Pierluigi Spadolini Università degli Studi di Firenze La Qualità
PROGETTO IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE
PROGETTAZIONE DEI LAVORI NECESSARI PER LA REALIZZAZIONE DI UN LABORATORIO C.Q.R.C. (controllo qualità e rischio chimico) PROGETTO IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE Palermo lì (Ing. Ferdinando Di Giorgi) 1 RELAZIONE
Premessa. Corso di Impianti Tecnici per l'edilizia - M. Romagna
Impianti di Climatizzazione e Condizionamento Corso di Impianti Tecnici per l'edilizia - M. Romagna 1 Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria delle Costruzioni Edili e dei Sistemi ambientali
ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI VITERBO CORSO DI AGGIORNAMENTO 40 h per C.S.P. e C.S.E. AI SENSI DELL ALLEGATO XIV del D.LGS.
ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI VITERBO CORSO DI AGGIORNAMENTO 40 h per C.S.P. e C.S.E. AI SENSI DELL ALLEGATO XIV del D.LGS. 81/08 e smi In collaborazione con CEFAS IL MICROCLIMA A cura di:
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO MICROCLIMA
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO MICROCLIMA Azienda AZIENDA ESEMPIO Sede COMUNE DI SALERNO Indirizzo: Via Irno Datore di lavoro Rossi Paolo Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione De Santis
Approfondimenti sulla UNI-TS
Approfondimenti sulla UNI-TS 11300-3 Schema di calcolo Schema di calcolo molto semplificato: Si determina il fabbisogno di «freddo» come somma di due componenti: Fabbisogno effettivo per raffrescamento
Elaborazione dati ambientali microclimatici
Elaborazione dati ambientali microclimatici IPER CARREFOUR SAN GIULIANO MILANESE S.S. Emilia Km 315 20098 San Giuliano Milanese(MI) INDICE Indice... 2 PREMESSA... 3 IL RISCHIO FISICO: CONDIZIONI GENERALI...
NUOVI CRITERI PROGETTUALI DELL INVOLUCRO EDILIZIO
D.LGS 192/05 e D.LGS 311/06 Novità legislative e certificazione energetica: implicazioni sulla progettazione e sui costi di costruzione NUOVI CRITERI PROGETTUALI DELL INVOLUCRO EDILIZIO 1 ARGOMENTI Sistema
23/04/2013. Comfort ambientale. Piercarlo ROMAGNONI Università IUAV di Venezia
Comfort ambientale Piercarlo ROMAGNONI Università IUAV di Venezia pierca@iuav.it 1 COMFORT BENESSERE TERMOIGROMETRICO UNI EN 15251 Criteri per la progettazione dell ambiente interno e per la valutazione
BENESSERE TERMOIGROMETRICO
CAPITOLO 6 6.1 Generalità Per benessere termoigrometrico si intende la sensazione di soddisfazione che le persone provano all interno di un ambiente circa la sensazione termica (sentire caldo/freddo).
La progettazione degli impianti di climatizzazione negli edifici Anna Magrini
La progettazione degli impianti di climatizzazione negli edifici Anna Magrini Uno strumento indispensabile per tutti coloro che devono progettare, realizzare e installare impianti di climatizzazione negli
Richiami di Benessere termo-igrometrico e qualità dell aria
Richiami di Benessere termo-igrometrico e qualità dell aria Fabrizio Ascione 1/46 Il benessere è quella condizione mentale che esprime soddisfazione nel confronti dell ambiente termico ASHRAE (America
La metrologia dell ambiente IL BENESSERE TERMOIGROMETRICO NEGLI AMBIENTI MODERATI
IL Progetto MetA La metrologia dell ambiente IL BENESSERE TERMOIGROMETRICO NEGLI AMBIENTI MODERATI Prof. ing. Vittorio Betta, Facoltà di Ingegneria di Napoli, Federico II. 1. IL BENESSERE Il seminario
DISCOMFORT TERMICO PER GLI ADDETTI AI LAVORI IN STRUTTURE DI ALLEVAMENTO CON RAFFRESCAMENTO PER NEBULIZZAZIONE
Convegno di Medio Termine dell Associazione Italiana di Ingegneria Agraria Belgirate, 22-24 settembre 2011 memoria n. DISCOMFORT TERMICO PER GLI ADDETTI AI LAVORI IN STRUTTURE DI ALLEVAMENTO CON RAFFRESCAMENTO
BENESSERE TERMOIGROMETRICO. ing. Simona Bartocci
BENESSERE TERMOIGROMETRICO ing. Simona Bartocci e-mail: simona.bartocci@uniroma2.it Introduzione La problematica del contenimento dei consumi energetici di un edificio è legata sia alla quantità di combustibile
PROF. ING. FLAVIO FUCCI UNIVERSITÀ DEL MOLISE. Autore - Affiliazione
PROF. ING. FLAVIO FUCCI UNIVERSITÀ DEL MOLISE EFFICIENZA ENERGETICA per edifici adibiti ad uso civile Minima energia da utilizzare per mantenere le condizioni di benessere EE = ---------------------------------------------
POTENZA METABOLICA. Fisica Applicata, Area Infermieristica, M. Ruspa
POTENZA METABOLICA La potenza metabolica (MR) e l energia prodotta all interno del corpo umano nell unita di tempo. Se con U indichiamo l energia interna del nostro organismo L energia minima per unita
Condizioni di benessere e prestazioni termiche
Condizioni di benessere e prestazioni termiche Corso di Tecniche del controllo ambientale Prof.Arch.Gianfranco Cellai Laboratorio di Fisica Ambientale per la Qualità Edilizia Università di Firenze Riferimenti
Microclima. Docente: nome cognome. Ing. Luigi Carlo Chiarenza. Modulo A Tel
Modulo A.2.4.3 E-mail: luigi.chiarenza@alice.it - Tel. 392.2561121 Docente: nome cognome In collaborazione con Organizzato da 09/06/2016 Definizioni 2 d. Lgs. 81/08 3 Titolo II Allegato IV Requisiti Luoghi
Ambiente termico moderato. Indagine strumentale e valutazione dell ambiente microclimatico in alcune cabine di guida di locomotori.
Ambiente termico moderato. Indagine strumentale e valutazione dell ambiente microclimatico in alcune cabine di guida di locomotori. P.Tura, M. Fontana ARPA Piemonte Rischio Industriale ed Igiene Industriale
Antonella TUNDO ricercatrice. ENEA DTE SEN SCC Dipartimento Tecnologie Energetiche - Divisione Smart Energy Laboratorio «Smart Cities & Communities»
LA TERMOGRAFIA NELLA VALUTAZIONE DEL COMFORT TERMICO IN AMBIENTI SCOLASTICI CON LA PARTECIPAZIONE DEGLI STUDENTI Antonella TUNDO ricercatrice ENEA DTE SEN SCC Dipartimento Tecnologie Energetiche - Divisione
AMBIENTI INDOOR E COMFORT TERMOIGROMETRICO
AMBIENTI INDOOR E COMFORT TERMOIGROMETRICO Edificio e salute degli abitanti La maggior parte delle persone trascorre il 90% del tempo in luoghi confinati Scuola, casa, lavoro, luoghi ricreativi, mezzi
TEMPERATURA A BULBO ASCIUTTO C La temperatura così come viene misurata da un termometro ordinario.
TEMPERATURA A BULBO ASCIUTTO C La temperatura così come viene misurata da un termometro ordinario. TEMPERATURA A BULBO BAGNATO C La temperatura misurata da un termometro avente uno stoppino bagnato sul
parametri climatici che caratterizzano un ambiente di lavoro e condizionano il benessere termico dei lavoratori
IL MICROCLIMA RISCHI da AGENTI FISICI il MICROCLIMA MICROCLIMA è il complesso dei parametri climatici che caratterizzano un ambiente di lavoro e condizionano il benessere termico dei lavoratori condizione
Valutazioni di comfort in edifici esistenti. ing. Roberto Armani ing. Massimiliano Busnelli
Valutazioni di comfort in edifici esistenti ing. Roberto Armani ing. Massimiliano Busnelli Rimini, 08 novembre 2016 LE NOSTRE CASE SONO SALUBRI? Il benessere indoor questo SCONOSCIUTO! SCONOSCIUTO: Cos
IMPIANTI COMFORT PER EDIFICI AD ALTISSIMA EFFICIENZA ENERGETICA
IMPIANTI COMFORT PER EDIFICI AD ALTISSIMA EFFICIENZA ENERGETICA Ing. Luca Fioravanti Product Manager - Zehnder Group Italia La VMC messa in pratica PRIMO CASO PRATICO RESIDENZA MURAVERA GROTTE S. STEFANO
Psicrometria propedeutica all essiccamento
Psicrometria propedeutica all essiccamento LEZIONI DI CONTROLLO E SICUREZZA DEI PROCESSI IN AMBITO FARMACEUTICO PROF. MAURIZIA SEGGIANI maurizia.seggiani@unipi.it tel: 050 2217881 1 Psicrometria diagramma
I ponti termici possono rappresentare fino al 20% del calore totale disperso da un ambiente.
Isolamento termico dei componenti L isolamento termico di un componente di tamponamento esterno è individuato dalla resistenza termica complessiva: trasmittanza (U espressa in W/m 2 K) L isolamento termico
MISURE MICROCLIMATICHE METODOLOGIE E STRUMENTI
MISURE MICROCLIMATICHE METODOLOGIE E STRUMENTI NORMATIVE DI RIFERIMENTO UNI EN ISO 7730:2006 Ergonomia degli ambienti termici. Determinazione analitica e interpretazione del benessere termico mediante
FISICA TECNICA - A.A. 99/00
Termo-fluidodinamica applicata - 1 a Interprova del 30.3.2000 Cognome Nome Anno di Corso Matricola 1 T1=200 C p1=7,0 bar m1=40 kg/s 2 A2=25 cm 2 T2=40,0 C p2=7,0 bar 3 V3=0,060 m 3 /s p3=7,0 bar Q A) Due
DOCUMENTO DI SALUTE E SICUREZZA VALUTAZIONE DEI RISCHI D.Lgs. 81/08 e ss.mm.ii. Titolo VIII Capo I. Indagine ambientale microclimatica. GS S.p.A.
DOCUMENTO DI SALUTE E SICUREZZA VALUTAZIONE DEI RISCHI D.Lgs. 81/08 e ss.mm.ii. Titolo VIII Capo I Indagine ambientale microclimatica GS S.p.A. Market Bordighera Via Libertà, 8/10 Bordighera (IM) Redatto
Abbigliamento tecnico GORE-TEX Benefici principali
Abbigliamento tecnico GORE-TEX Benefici principali Prodotti GORE-TEX Impermeabilità nel tempo, resistenza al vento e traspirabilità I prodotti GORE-TEX consentono di lavorare nel massimo comfort e con
Temperatura Calore Trasformazioni termodinamiche
I FENOMENI TERMICI Temperatura Calore Trasformazioni termodinamiche Gas perfetti Temperatura assoluta Gas reali Principi della Termodinamica Trasmissione i del calore Termoregolazione del corpo umano pag.1
Edifici a energia quasi zero: scelte progettuali e soluzioni tecnologiche
Parma, 6 giugno 2012 Auditorium Polifunzionale Università degli Studi di Parma INTERVENTO DI GIORGIO PAGLIARINI Edifici a energia quasi zero: scelte progettuali e soluzioni tecnologiche Edificio a energia
ENERGETICAMENTE. Apporti termici
ENERGETICAMENTE Apporti termici Indice Generalità Apporti termici interni Apporti termici solari Interazioni termiche tra edificio ed ambiente circostante Perdite per convezione verso l aria esterna e
Il solare termodinamico come soluzione di efficientamento energetico. Udine 25 settembre 2014
Solare termico e pompe di calore per la climatizzazione degli edifici prof. ing. Marco Manzan manzan@units.it Il solare termodinamico come soluzione di efficientamento energetico Udine 25 settembre 2014
Tecnica del controllo ambientale: Il benessere Termoigrometrico Parte III Gli ambienti severi. Marco Dell isola
Tecnica del controllo ambientale: Il benessere Termoigrometrico Parte III Gli ambienti severi Marco Dell isola Indice PARTE III Gli ambienti severi Generalità Gli ambienti severi caldi gli indici di stress
La ventilazione degli ambienti
Università IUAV di Venezia- Corso di Laurea Scienze dell architettura- Corso di Progettazione Ambientale La ventilazione degli ambienti Fabio Peron Università IUAV - Venezia Ventilazione: funzioni principali
Manuale di Idronica. Soluzioni per progettisti
Manuale di Idronica Soluzioni per progettisti manuale di idronica Indice 1 Richiami di fisica pag. 5 2 Richiami di termodinamica pag. 19 3 Trasmissione di calore pag. 31 Conduzione 32 Convezione 33 Irraggiamento
Esercitazione 8: Aria Umida
Esercitazione 8: Umida 8.1) Dell aria alla temperatura di 40 C e pressione atmosferica ha una temperatura di bulbo umido di 30 C. Calcolare l umidità assoluta, l umidità relativa e il punto di rugiada
IL COMFORT ABITATIVO
IL COMFORT ABITATIVO ( sui concetti e sulle definizioni di base ) I RIFERIMENTI NORMATIVI legge 373 del 30/04/76 legge 10 del 09/01/91 direttiva 93/76 CEE del 13/09/93 direttiva 2002/91/CE D.L. 19/08/2005
POLITECNICO DI TORINO
POLITECNICO DI TORINO Vittorio Verda Dipartimento Energia POMPE DI CALORE GEOTERMICHE Il calore della terra a casa nostra. La Geotermia: cos è, come funziona, quanto si risparmia Pompe di calore a compressione
RISCHIO DOVUTO AL MICROCLIMA
RISCHIO DOVUTO AL MICROCLIMA LA TERMOREGOLAZIONE Definizione di microclima complesso dei parametri fisici ambientali che caratterizzano l ambiente locale (non necessariamente confinato) e che, assieme
INDICE. PREMESSA... p. 1
III INDICE PREMESSA... p. 1 1. INTRODUZIONE... 3 1.1. UNI/TS 11300-1... 3 1.2. UNI/TS 11300-2... 4 1.3. UNI/TS 11300-3... 5 1.4. UNI/TS 11300-4... 5 1.5. UNI/TS 11300-5... 5 1.6. UNI/TS 11300-6... 5 1.7.
IL BILANCIO TERMICO DELL ORGANISMO E I PARAMETRI SOGGETTIVI
IL BILANCIO TERMICO DELL ORGANISMO E I PARAMETRI SOGGETTIVI Premessa Viene trattata in sintesi l equazione del bilancio termico dell organismo, che tende a mantenere una situazione di neutralità termica
il ciclo di Ericsson (1853) caratterizzato da due isoterme e due isobare; il ciclo di Reitlinger (1873) con due isoterme e due politropiche.
16 Il ciclo di Stirling Il coefficiente di effetto utile per il ciclo frigorifero di Carnot è, in base alla (2.9): T min ɛ =. (2.31) T max T min Il ciclo di Carnot è il ciclo termodinamico che dà il maggior
La produzione di freddo per mezzo dell irraggiamento solare (Solar cooling)
La produzione di freddo per mezzo dell irraggiamento solare (Solar cooling) Il ricorso a tecnologie capaci di impiegare in maniera proficua la radiazione solare è diventata una prassi ormai molto comune
Trasmittanza termica
Trasmittanza termica Che cosa è la trasmittanza termica Trasmissione del calore e trasmittanza termica La trasmittanza termica secondo la norma UNI EN ISO 6946/2008 Il calcolo della trasmittanza secondo
PROF. ING. FRANCESCO MINICHIELLO DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA INDUSTRIALE, SEZIONE ETEC UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI "FEDERICO II"
PROF. ING. FRANCESCO MINICHIELLO DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA INDUSTRIALE, SEZIONE ETEC UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI NAPOLI "FEDERICO II" CENNI SU BENESSERE TERMICO E QUALITA' DELL'ARIA Cenni su benessere
10 Ottobre 2011 Milano c/o H. Albert
IL MICROCLIMA 10 Ottobre 2011 Milano c/o H. Albert 2 Definiamo microclima il complesso dei parametri fisici ambientali che caratterizzano l ambiente locale ( non necessariamente confinato) e che, assieme
Temperatura. Temperatura
TERMOMETRIA E CALORE Che cos è la? Grandezza che misura l energia accumulata da un corpo come energia 2 La regola molti processi chimico fisici, quali ad esempio la formazione delle calotte polari, le
La casa è la terza pelle dell uomo
L interazione tra l ambiente interno, l involucro e l ambiente avviene attraverso le superfici esterne di un edificio. La definizione della loro composizione è di fondamentale importanza per la progettazione
Richiami di Benessere termo-igrometrico e qualità dell aria
Richiami di Benessere termo-igrometrico e qualità dell aria Prof. Filippo de Rossi 1/60 Il benessere è quella condizione mentale che esprime soddisfazione nel confronti dell ambiente termico ASRHAE (America
CORSO DI FISICA TECNICA e SISTEMI ENERGETICI
CORSO DI FISICA TECNICA e SISTEMI ENERGETICI Esercitazione 2 Proff. P. Silva e G. Valenti - A.A. 2009/2010 Ottimizzazione di un gruppo frigorifero per il condizionamento Dati di impianto: Potenza frigorifera
LA SENSAZIONE DI CALORE E IL BENESSERE TERMICO. Acqua, Luce, Calore: uso e risparmio
A LA SENSAZIONE DI CALORE E IL BENESSERE TERMICO 1. IL NOSTRO ORGANISMO E CAPACE DI AUTOREGOLAZIONE TERMICA PER LA SOPRAVVIVENZA, IL NOSTRO ORGANISMO MANTIENE LA SUA TEMPERATURA INTERNA COSTANTE (A CIRCA
tecnosystems Recuperatori di calore Zehnder ComfoAir Principio di funzionamento del ComfoAir
Recuperatori di calore Zehnder ComfoAir 800 1500 2200 3000 4000 Modello ComfoAir 800 B Modello ComfoAir 1500 B Modello ComfoAir 2200 B Modello ComfoAir 3000 B Modello ComfoAir 4000 B Principio di funzionamento
Pannelli solari a HEAT PIPE
Pannelli solari a HEAT PIPE Gli heat pipe applicati ai sistemi di condizionamento estivo Negli ultimi anni, la domanda di elettricità nel periodo estivo ha raggiunto picchi estremi per l uso eccessivo
L ENERGIA CINETICA DELLE MOLECOLE DI UN GAS E LA TEMPERATURA Ogni molecola ha in media un'energia cinetica
Primo principio- 1 - TERMODINAMICA ENERGIA INTERNA DI UN SISTEMA Ad ogni sistema fisico possiamo associare varie forme di energia, l energia cinetica delle molecole di cui è formato, energia potenziale,
Test di laboratorio per la Verifica delle prestazioni Di un pavimento riscaldato Sopraelevato Tecnicomfort
Test di laboratorio per la Verifica delle prestazioni Di un pavimento riscaldato Sopraelevato Tecnicomfort Data: 07/06/16 Committente: Monotile Trading srl Via Parma 114 46041 Asola (MN) INDICE INDICE
Museo Ara Pacis Roma - Richard Meier
Ed. 10.2016 ARGOMENTI Sistemi Pannelli Radianti Certificati - FBSD - KBSD30 - KBSD Ventilazione Meccanica Controllata Termodinamica - GEMMI Termoregolazione Intelligente - IO CONTROLLO Museo Ara Pacis
Comfort termoigrometrico,
Corso di Progettazione Ambientale prof. Fabio Peron Il comfort termoigrometrico Comfort è la condizione mentale che esprime soddisfazione erso l ambiente sensazione termica è la alutazione soggettia del
L equilibrio dei gas. Lo stato di equilibrio di una data massa di gas è caratterizzato da un volume, una pressione e una temperatura
Termodinamica 1. L equilibrio dei gas 2. L effetto della temperatura sui gas 3. La teoria cinetica dei gas 4. Lavoro e calore 5. Il rendimento delle macchine termiche 6. Il secondo principio della termodinamica
Politecnico di Milano Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale
Politecnico di Milano Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale Corso di Impianti e Sistemi Aerospaziale IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO Alessandro Daniele Galluzzi Giugno 2016 1. Premessa. La presente relazione
ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA FACOLTÀ DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE DIENCA Dipartimento di Ingegneria Energetica, Nucleare e del Controllo Ambientale TESI DI LAUREA
La misura della temperatura
Calore e temperatura 1. La misura della temperatura 2. La dilatazione termica 3. La legge fondamentale della termologia 4. Il calore latente 5. La propagazione del calore La misura della temperatura La
VENTILAZIONE
VENTILAZIONE 1 Sensibilizzare i Professionisti RISPARMIO ENERGETICO Le problematiche attuali: il clima ed il consumo energetico degli edifici COME FARE? Strategie per i sistemi di riscaldamento e di raffrescamento:
IL BENESSERE TERMOIGROMETRICO
IL BENESSERE TERMOIGROMETRICO Michele De Carli DFT - Dipartimento di Fisica Tecnica, Università degli Studi di Padova BENESSERE AMBIENTALE BENESSERE TERMICO AMBIENTALE: atteggiamento mentale di soddisfazione
Umidità dell aria e termoregolazione corporea:
Umidità dell aria e termoregolazione corporea: Organismi omeotermi: mantengono costante la temperatura corporea attraverso meccanismi di termoregolazione. Traspirazione: responsabile della dispersione
Corso di Componenti e Impianti Termotecnici TERMOCONVETTORI
TERMOCONVETTORI 1 Termo convettori I termoconvettori sono corpi scaldanti che cedono calore soprattutto per convezione. Sono realizzati con batterie alettate e con dispositivi di tiraggio naturale atti
Esercitazione 2 Ciclo a vapore a recupero
Esercitazione 2 Ciclo a vapore a recupero Lo scopo di questa esercitazione è la progettazione di un ciclo a recupero: l impianto è composto da un ciclo a vapore ad un livello di pressione che utilizza
13/05/2013 UNI ritirate [1 / 5]
13/05/2013 UNI ritirate [1 / 5] zzz 001 UNI 8199:1981 UNI 8199:1998 Misura in opera e valutazione del rumore prodotto negli ambienti dagli impianti di riscaldamento, condizionamento e ventilazione. Acustica