Le pietre e i cittadini a. s

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Raffaella Rinaldi
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1 Progetto nazionale per l Educazione al Patrimonio Le pietre e i cittadini a. s SCHEDA DI LETTURA E DI INDAGINE DEL PAESAGGIO Docente MILARDO FILIPPA Tel E mail milardo@live.it Scuola / Istituto: LICEO CLASSICO MEGARA Via : STRAZZULLA Città AUGUSTA CAP Prov. SIRACUSA Tel IL PAESAGGIO SCELTO LA CAVA DI S. ANTONIO LOCALITÀ Toponimo (anche dialettale) LE PIRRERE DI PIETRA BIANCA LE MOTIVAZIONI DELLA SCELTA La scelta è caduta su questo tipo di paesaggio perché particolare ed insolito, un gioiello unico del patrimonio ipogeo melillese. La Pirrera è conosciuta in tutto il mondo, docenti universitari e studenti della facoltà di Architettura di Siracusa e Catania l hanno più volte visitata BREVE DESCRIZIONE DELLE COMPONENTI PRINCIPALI Contesto territoriale La Cava di S. Antonio si apre ai piedi della antica falesia di età milazziana che borda verso N ed E l altopiano calcareo su cui sorge l abitato di Melilli. Utilizzando un sistema di coltivazione per camere e pilastri si addentra nel monte per una profondità di circa 270 metri. La cava ha una superficie ( in sotterraneo ) di circa m2. Moltiplicando tale area per l altezza media del suo cielo, approssimativamente stimata in 20 m, si ottiene la cifra di m3 di calcare estratto nella parte sotterranea della cava. La storia La Pirrera di Sant Antonio, segnata da un insolita bellezza artificiale, offre ai visitatori uno spettacolo suggestivo per via del gioco delle proporzioni. Enormi piloni a base quadrata alti fino a 26 metri, disegnano corridoi ampi che si inoltrano nel cuore dei monti Iblei. I suoi segni ci raccontano la storia di 500 anni di vita economica e sociale di Melilli e ci svelano le

2 tecniche estrattive. L estrazione dei primi blocchi di pietra calcarea, è databile nella seconda metà del 1400, allorquando furono realizzate le fortificazioni, castello e torre, del Casale di Melilli utilizzando la pietra bianca della Pirrera. Si tratta di un minerale scientificamente classificato come pietra da taglio bianca calcare del Miocene medio degli Iblei compatto, omogeneo e relativamente forte, che veniva staccata dalle pareti a colpi di piccone e cunei di legno dai cavatori. Oggi delle fortificazioni, castello e torre non vi è più traccia se non nella toponomastica. E probabile che i ruderi delle fortificazioni distrutte dal terremoto del 9-11 gennaio 1693, siano stati utilizzati per ricostruire le case rase al suolo dall evento sismico. Il periodo successivo a quel disastro, segnò il momento di massimo sfruttamento della Pirrera, da cui fu estratta la pietra per ricostruire il paese, per la costruzione di cimiteri e per la realizzazione di statuarie e monumenti funebri nelle città di Catania, Siracusa e nei paesi limitrofi. Conclusa la fase delle eccezionali forniture per la costruzione dei cimiteri, il consumo più rilevante di pietra si limitasse agli scarti di estrazione e sottoprodotti di lavorazione per la realizzazione di muri a secco, di selciati e di pietrisco per la costruzione e la manutenzione delle strade a ruote. Con l avvento della figura del carrettiere, per circa un secolo le strade della Sicilia furono percorse e segnate dai solchi provocati dalle grandi ruote dei carretti cerchiate di ferro. Dopo la seconda guerra mondiale, la Pirrera divenne base militare degli inglesi e questo fu un fattore decisivo per la chiusura anche se l attività estrattiva era già compromessa. La cava fu chiusa definitivamente nel 1962 per svariati motivi: il mancato consolidamento dei pilastri della zona e l avvento dei primi siti industriali, con la conseguenza che la manodopera si spostò in massa verso il petrolchimico nascente. In seguito a ciò la Pirrera di Sant Antonio divenne un bene trascurato e abbandonato fino a quando l ente che cura il Museo di Storia Naturale di Melilli non l ha rivalutata rendendola accessibile a turisti e a quanti volessero visitarla Dati geo-morfologici e geografici (orografia, clima, estensione, densità abitativa) La cava si sviluppa, in sotterraneo, nei calcari della Formazione dei Monti Climiti e più precisamente nel suo Membro inferiore costituito da calcilutiti e calcareniti bianco giallastre stratificati in banconi, leggermente acclivi verso E NE, di spessore variabile da 1-2 metri ad oltre 10metri, mentre a NW di Melilli affiora un alternanza di livelli calcareo marnosi con spessori da 20 a 50 cm. Accessibilità (motorizzata e non) Facilmente raggiungibile con mezzi privati proseguendo lungo la SP 95 accanto al Cimitero Monumentale di Melilli I valori espressi Realizzare all interno della pirrera un percorso museale di archeologia mineraria, in cui i visitatori possono ammirare oltre agli attrezzi dei pirriatori, anche l esposizione di attrezzi di altre arti e mestieri dell epoca, riscoprendo così varie culture popolari presenti nel territorio in quei periodi I rischi di alterazione I rischi sono davvero minimi, visto l interesse da parte del comune e di alcune associazioni

3 Soggetti pubblici con competenza sul territorio COMUNE DI MELILLI. Altri Enti ed organismi interessati alla tutela/valorizzazione del paesaggio esaminato ASSOCIAZIONE RIGENERA MELILLI. I materiali disponibili (documenti, testi, pubblicazioni, siti web di riferimento, ecc. ) Centro speleologico etneo: Le grotte del territorio di Melilli; Opuscolo Melilli n tour; Siti internet: web.com; di Melilli.com/pirrera Situazione vincolistica, con particolare riferimento al D.Lgs 42/04 (Codice Urbani) e ad eventuali strumenti di pianificazione paesaggistica... Proposte integrative di tutela formulate da: Eventuali proposte di valorizzazione formulate da: ALTRE NOTE SI ALLEGANO N 3 IMMAGINI IN FORMATO DIGITALE (300 dpi o circa 1 Mb)

5 Luogo e data - Melilli Da restituire all indirizzo di posta elettronica educazioneformazione@italianostra.org

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