Piano regionale di Prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura

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1 Direzione Sanità Settore Promozione della Salute e Interventi di Prevenzione individuale e Collettiva Piano regionale di Prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura Gruppo di lavoro regionale Agricoltura

2 Il Piano regionale Con DGR n del 7 ottobre 2010 è stato approvato il Piano regionale di prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura Elaborato sulla base delle indicazioni: -del Piano Nazionale -delle Linee del PRP delle mappe di rischio

3 Obiettivi Il Piano regionale 1) Coordinamento con altri soggetti della prevenzione 2) Monitoraggio: aziende agricole, rischi, infortuni e malattie professionali, 3) Riduzione infortuni gravi e mortali 4) Informazione e formazione, buone prassi 5) Vigilanza e controllo

4 Obiettivo 1 : Coordinamento con altri soggetti - Attivare contatti con: - Parti sociali attraverso il Comitato Regionale di Coordinamento - INAIL - CNR IMAMOTER Il Piano regionale - Altri organi di vigilanza attraverso l Ufficio Operativo di Vigilanza (DRL per lavoro irregolare) - Assessorato Agricoltura Regionale e Provinciale - Università (Politecnico/Facoltà di Agraria) - Altri servizi dei dipartimenti di prevenzione delle ASL: (SIAN, SISP, Veterinari)

5 Obiettivo 2 : Monitoraggio: aziende agricole, rischi, infortuni, malattie professionali Il Piano regionale -Accesso alle banche dati esistenti Ass. Agricoltura (Anagrafe Agricola Unica, UMA); Anagrafi Zootecniche; Dati di attività ASL; -Realizzazione di una banca dati del comparto presso le ASL per migliorare le conoscenze dei territori, delle produzioni agricole, dei lavoratori impiegati, del parco macchine

6 Obiettivo 2 : Monitoraggio: aziende agricole, rischi, infortuni, malattie professionali Il Piano regionale - Approfondimento delle dinamiche di infortunio - alimentazione del Registro Nazionale infortuni mortali (soprattutto da macchine agricole) - percorsi formativi su infortuni mortali per il personale ASL - approfondimento con INAIL delle dinamiche di infortuni ricostruiti incrociando i dati dell Anagrafe Agricola Unica

7 Obiettivo 2 : Monitoraggio: aziende agricole, rischi, infortuni, malattie professionali Il Piano regionale - Sviluppo di flussi di dati e indicatori adeguati a monitorare i risultati e a valutare processo, impatto ed effetti sulla salute del progetto

8 Obiettivo 3: Riduzione infortuni gravi e mortali Il Piano regionale - Promozione di campagne di informazione e controllo sulle emergenze con produttori, Ass. Agricoltura, INAIL - Trattori ROPS e cinture, cardani, prese di forza - Macchine desilatrici - applicazione nuove linee guida - Scale portatili - Motocoltivatori - Promozione di campagne di messa a norma delle macchine agricole rivolte a venditori e officine meccaniche - Promozione di campagne di rottamazione dell usato non adeguabile

9 Il Piano regionale Obiettivo 4: Informazione e formazione Buone prassi - Realizzazione di programmi di formazione per il personale delle ASL (approfondimenti di carattere tecnico su macchine, tipologie produttive e rischi correlati, problematiche riscontrate in vigilanza) - Realizzazione, con il coinvolgimento dell Assessorato Agricoltura, di raccordi con i Servizi di consulenza aziendale attivati nell ambito del Programma di Sviluppo Rurale , misura Promozione di campagne formative rivolte agli addetti del settore e indicazione sui contenuti dei corsi (finanziamenti accordo Stato-Regioni 20/11/2008, art. 11 c. 7 D.lgs 81/08)

10 Il Piano regionale Obiettivo 4: Informazione e formazione Buone prassi - Attivazione di sito web dedicato alla sicurezza e salute in agricoltura - Predisposizione e diffusione di materiali informativi e produzione di buone pratiche in collaborazione con INAIL, Assessorato Agricoltura, Associazioni, OO.SS.

11 Obiettivo 5: Vigilanza e controllo Il Piano regionale - Assegnazione di indicazioni alle ASL agricole per l organizzazione di attività di vigilanza e controllo ASL agricole : AL, AT, CN1, CN2, VC, TO5 scelte sulla base della presenza, sui territori di competenza, di addetti ULA relativi alle aziende agricole pari o superiore al 3% degli addetti dell artigianato/industria

12 A che punto siamo a livello REGIONALE - Individuazione di un gruppo di lavoro specifico regionale (DD n. 133 del 8/2/2011) - Direzione Sanità - SPreSAL delle ASL TO5, VC, CN1, CN2, AT, AL (le ASL agricole ) - INAIL - CNR IMAMOTER - Direzione Agricoltura - Direzione Opere pubbliche, difesa del suolo, montagna e foreste

13 A che punto siamo a livello REGIONALE Collaborazione con Assessorato Agricoltura per condivisione banche dati e iniziative di formazione

14 A che punto siamo a livello REGIONALE Distribuzione pieghevoli di promozione della salute e sicurezza nelle attività agricole, zootecniche e forestali, su: trattore, carro desilatore, controllo del commercio di macchine nuove e usate Collana Agricoltura Quaderno su nuove macchine agricole

15 A che punto siamo a livello REGIONALE Partecipazione di personale SPreSAL per docenza al corso di formazione per consulenti aziendali agricoli (Misura PSR ) 29 novembre Assessorato Agricoltura 1 e 2 dicembre Azienda Agricola Sperimentale CNR IMAMOTER Vezzolano Albugnano Temi trattati: applicazione D.lgs. 81/08 in Agricoltura valutazione dei rischi su luoghi di lavoro rischio chimico rischi fisici rischio biologico rischi ergonomici uso delle attrezzature da lavoro procedure sanzionatorie Esercitazioni su requisiti di sicurezza di: trattrice agricola Albero cardanico Trinciatrice Spandiconcime Carri miscelatori Motocoltivatori Motoseghe Rotoimballatrici Scale

16 A che punto siamo a livello REGIONALE - 18 marzo ore Crusà Neira Convegno Sicurezza rivolto agli agricoltori IGIENE E SICUREZZA SUL LAVORO IN AGRICOLTURA

17 A che punto siamo a livello REGIONALE Newsletter dedicata alla sicurezza in agricoltura (numero 1 marzo 2011). Stand alla Festa della Vendemmia c/o Azienda Agricola Sperimentale CNR IMAMOTER Vezzolano di Albugnano AT

18 A che punto siamo a livello REGIONALE Convegno Promozione di salute e sicurezza in agricoltura e zootecnia. I risultati conseguiti, il progetto (Lodi 1 luglio 2011) Partecipazione della Regione Piemonte alla sessione Poster

19 A che punto siamo a livello REGIONALE WORKSHOP SICUREZZA IN AGRICOLTURA: DEFINIZIONE E ATTUAZIONE DI PROGRAMMI DI INFORMAZIONE, ASSISTENZA, FORMAZIONE E CONTROLLO (Linea di intervento formativa a supporto dei PLP delle ASL per fornire una sintesi ragionata delle principali questioni, sperimentare modalità di progettazione appropriate e condivise, discutere le principali criticità e individuare le soluzioni migliori) 2 giornate d aula (3 novembre e 14 dicembre) 1 project work da realizzarsi sul campo Destinato a operatori con responsabilità di coordinamento del progetto e dell area nelle diverse ASL e ai coordinatori dei PLP Obiettivi: Presentazione del Piano regionale Analisi del contesto piemontese in relazione agli obiettivi del Piano Utilizzo del metodo PCM (Project Cycle Management) per costruzione di alleanze Analisi di problemi e ricerca di soluzioni Discussione su metodi di coinvolgimento degli steakholders Discussione su metodi per aumentare consapevolezza nei destinatari Ideazioni di interventi di supporto a livello di comunità

20 Le attività a livello NAZIONALE Partecipazione al gruppo tecnico interregionale Agricoltura (Zanelli ASL AT Pastore Regione Piemonte) Partecipazione ai sottogruppi tecnici interregionali tematici Applicazione della normativa di sicurezza e salute sul lavoro in agricoltura (Mottura ASL TO5) Agenti chimici (Grosso ASL CN1) (Ferraris ASL BI) e sorveglianza sanitaria (Zanelli ASL AT) Formazione e comunicazione (Saltetti ASL CN2)

21 Le attività a livello NAZIONALE Sottogruppo Formazione e Comunicazione Revisione materiale didattico per corsi di formazione con Inail (ex Ispesl) per operatori ASL Collaborazione con Cbim all attivazione del sito Web- Forum Progettazione corso di aggiornamento per operatori ASL in FAD (Formazione a Distanza)

22 Alcune novità Pubblicazione a maggio 2011 di: - Linee Guida per l adeguamento dei trattori agricoli e forestali - Buone prassi per il controllo periodico dello stato di manutenzione ed efficienza dei trattori agricoli e forestali

23 Aggiornamento delle Linee Guida: Installazione dei dispositivi di protezione in caso di ribaltamento nei trattori agricoli e forestali Installazione dei sistemi di ritenzione del conducente nei trattori agricoli o forestali

24 Le attività a livello NAZIONALE Sistema Informativo Nazionale SCHEDA SOPRALLUOGO AZIENDE AGRICOLE (ultima revisione giugno 2010) Al fine di sistematizzare e standardizzare le attività e consentire un successivo monitoraggio dei rischi specifici riscontrati, per condividere e validare gli approcci più efficaci, il gruppo tecnico interregionale Agricoltura ha messo a punto una scheda per l attività di vigilanza e ne ha promosso la diffusione, per il tramite delle Regioni, ai Servizi delle ASL

25 La scheda nazionale SCHEDA SOPRALLUOGO AZIENDE AGRICOLE Data...

26 La scheda nazionale

27 La scheda nazionale Le macchine agricole interessate dalle prime verifiche -Trattrici agricole a ruote e cingolate -Alberi cardanici -Carri desilatori miscelatori semoventi e trainati -Motocoltivatori/Motozappatrici -Spandiconcime -Macchine semoventi -Rotoimballatrici -Trinciatrici -Motoseghe

28 La scheda nazionale

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34 La scheda nazionale

35 La scheda nazionale

36 La scheda nazionale ATTUALMENTE LE PARTI OBBLIGATORIE PER TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE RIGUARDANO IL MODULO 1 E IL MODULO 6 MENTRE GLI ALTRI MODULI SONO ATTUALMENTE ANCORA A COMPILAZIONE FACOLTATIVA Si richiede alle ASL AGRICOLE ma anche alle ASL NON AGRICOLE l utilizzo e la COMPILAZIONE CARTACEA dei moduli 1 e 6 in fase di sopralluogo

37 La scheda nazionale FASE SPERIMENTALE ASL AGRICOLE REGISTRAZIONE INFORMATICA CIASCUN SERVIZIO dovrà richiedere le PASSWORD di accesso alla registrazione via web dei dati

38 La scheda nazionale Compilando un file di excel e trasmettendolo al seguente indirizzo, presso la software house CBIM che gestisce il sistema: a.ronchi@cbim.it (recapito telefonico 0382/529710) Elenco utenti del sistema Data di nascita Luogo di nascita Codice fiscale Fax Nome Cognome Telefono Codice Asl* Codice Regione* Ruolo I campi Obbligatori sono evidenziati in ROSSO * il codice dell'asl e della Regione in formato ES Lombardia = 030, ASL MILANO1= 309 per verifica vedi il foglio Associazione ASL Comuni ** indicare nel campo Ruolo una delle 2 scelte disponibili: Operatore ASL Referente ASL N.B. Username e PWD saranno generati dal sistema

39 La proposta di livello REGIONALE SCHEDE DI DETTAGLIO Per consentire una più agevole raccolta dei dati per la successiva compilazione delle schede nazionali, sono state predisposte delle SCHEDE PRATICHE PER CIASCUNA MACCHINA AGRICOLA

40 La proposta di livello REGIONALE

41 La proposta di livello REGIONALE

42 La proposta di livello REGIONALE

43 La proposta di livello REGIONALE Continua

44 La proposta di livello REGIONALE

45 Scopo del corso Obiettivo del Project work proporre azioni relative agli obiettivi del piano regionale nel proprio territorio favorire l integrazione delle attività dei servizi del Dipartimento di Prevenzione

46 Integrazione delle attività dei Servizi del Dipartimento di Prevenzione REQUISITI STRUTTURALI EDIFICI RURALI

47 Integrazione delle attività dei Servizi del Dipartimento di Prevenzione LA SICUREZZA NEGLI ALLEVAMENTI

48 Integrazione delle attività dei Servizi del Dipartimento di Prevenzione SICUREZZA NELL UTILIZZO DI FITOFARMACI

49 Integrazione delle attività dei Servizi del Dipartimento di Prevenzione serre IL RISCHIO CHIMICO bovini silos Ambienti confinati stalle suini avicoli inquinanti Celle frigorefere Impianti di depurazione cunicoli Lavori in campo aperto polvere fitofarmaci 49

50 STALLE avicoli Ammoniaca Acido solfidrico Polveri AMMONIACA AMBIENTALE 1 sopralluogo sopralluogo inferiore a 10 ppm tra 10 e 20 ppm superiore a 20 ppm Anidride carbonica In minore quantità STALLE suini/cunicoli Ammoniaca Acido solfidrico Polveri Anidride carbonica STALLE Bovini anidride carbonica Metano

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