La sicurezza negli interventi forestali. Il lavoro del gruppo regionale Sicurezza in Selvicoltura obiettivi e prospettive

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1 La sicurezza negli interventi forestali Torino 8 novembre 2017 Il lavoro del gruppo regionale Sicurezza in Selvicoltura obiettivi e prospettive Imprese e sicurezza: il Piano Regionale di Prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura Raffaella PASTORE - Roberto ZANELLI Direzione Sanità Settore Prevenzione e Veterinaria SpreSAL ASL AT

2 IL CONTESTO DELLA PROGRAMMAZIONE La programmazione delle attività avviene secondo obiettivi e azioni: definiti dal Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) generato dall Intesa tra Ministero della Salute e Regioni (sottoscritta il 23 marzo 2005) recepiti nel Piano Regionale di Prevenzione (DGR n del ) attualmente in fase di proroga al 2019 condivisi nell ambito del Coordinamento Tecnico Interregionale della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro e suoi gruppi e sottogruppi tematici

3 Gruppo tematico nazionale Sicurezza in Agricoltura e Selvicoltura Ha definito il piano nazionale di prevenzione in agricoltura e selvicoltura Ha costituito un sottogruppo nazionale per rapportarsi nello specifico con le problematiche della salute e sicurezza in selvicoltura Sottogruppo Lavori forestali e di manutenzione del verde Coordinatore del gruppo: dott. Dario Uber UOPSAL - APSS (Provincia Autonoma di Trento) Referenti regionali: dott.ssa Manuela Peruzzi SPISAL 20 Verona (Regione Veneto) dott.ssa Paola Giovannini ASL Firenze (Regione Toscana) dott. Massimo Rossi USL 2 (Regione Umbria) dott. Giancarlo Viganò ASL Sondrio (Regione Lombardia) dott. Luigi Giai AUSL Aosta (Regione Valle d Aosta) dott. Roberto Zanelli ASL Asti (Regione Piemonte) dott.ssa Sabrina Marinucci ASL Latina (Lazio) Dott. Leonardo Vita (INAIL) Dott. Daniele Puri (INAIL) Dott. Davide Gattamelata (INAIL)

4 Il piano nazionale di prevenzione in agricoltura e selvicoltura Sottogruppo Lavori forestali e di manutenzione del verde Mandato del gruppo di lavoro predisporre, previa analisi della documentazione e delle esperienze esistenti, nonché delle più gravi dinamiche infortunistiche, documenti di indirizzo finalizzati alla prevenzione dei rischi più gravi nelle operazioni di abbattimento e/o manutenzione del verde, tenendo conto dei diversi livelli organizzativi aziendali (professionisti del settore, operatori stagionali, hobbisti, pubblici dipendenti,.

5 Livello regionale Gruppo di lavoro interdirezionale per la promozione di politiche di prevenzione finalizzate alla riduzione dei rischi e alla tutela della salute dei lavoratori nei comparti Ha definito dell agricoltura il piano nazionale e della selvicoltura di prevenzione DD n. in 272 agricoltura dell 8/5/2015 e selvicoltura Finalità: -perseguire gli obiettivi e le strategie di salute e sicurezza in agricoltura e selvicoltura previste dai Piani Nazionali di Prevenzione e dai Piani Regionali di Prevenzione -definire, a livello regionale, programmi di azione integrati e trasversali di riduzione dei rischi e di tutela della salute dei lavoratori dei comparti - valorizzare le conoscenze e diffondere proficue esperienze di collaborazione tra Settori Composizione: - Direzione Sanità Settore Prevenzione e Veterinaria (coordinamento); - Direzione Agricoltura Settore Servizi alle imprese; - Direzione Ambiente Settore Sostenibilità e recupero ambientale, bonifiche; - Direzione Opere pubbliche Settore Foreste; - Direzione regionale INAIL del Piemonte

6 Livello regionale Ha definito un PIANO MIRATO (obiettivi e azioni) di sicurezza in agricoltura e selvicoltura nell ambito del PRP Ha individuato un sottogruppo tecnico regionale Sicurezza in selvicoltura

7 Sottogruppo regionale Sicurezza in selvicoltura Finalità: - promuovere il confronto sui rischi prioritari del comparto - condividere strumenti e conoscenze (ELFo) - collaborare alla realizzazione di momenti di formazione e informazione - definire strumenti di indirizzo comuni per il controllo e l autocontrollo Composizione: - Direzione Sanità Settore Prevenzione e Veterinaria (Raffaella Pastore); -Direzione Opere pubbliche Settore Foreste (Valerio Motta Fre Stefano Picco); - IPLA (Pierpaolo Brenta) - Operatori SPreSAL delle ASL piemontesi: MauroArdizzone-ASL VC GaetanoAvella ASL TO4 ElenaBarberis ASL VCO (coordinamento componente SPreSAL) Marco Basso ASL CN1 Massimo Berutti- ASL TO5 CarloCabella ASL AL Corrado Gamba ASL CN1 LorenaIlardo ASL NO Giorgio Ruffinatto- ASL TO3 Marisa Saltetti ASL CN2 Oscar Salvadore ASL AT RobertoZanelli ASL AT Savina Fariello ASL BI

8 IL RAZIONALE il settore forestale nei suoi vari aspetti operativi ècaratterizzato da un alto rischio infortunisticodeterminato da una serie di fattori: - la presenza di evidenti pericoli intrinseci alla mansione, che in genere risulta gravosa, l utilizzo di mezzi, attrezzature e macchinari complessi incidono in maniera prevalente nel determinismo del rischio infortunistico; - incidono anche aspetti organizzativi e logistici resi critici dal contesto ambientale nel quale si svolgono le lavorazioni; gli eventi infortunistici del settore assumono spesso una particolare gravitàcon eventi mortali non rari; presenza di figure con un inquadramento professionale non sempredefinito e/o che assume talvolta un profilo puramente hobbistico l importanza che il settore forestale riveste da un punto di vista economico produttivo in alcune vaste aree del territorio nazionale rende necessario un approfondimento finalizzato ad individuare indirizzi omogenei per la pratica lavorativa in tale settore

9 L ATTIVITA E IL CRONOGRAMMA 1. migliorare le conoscenze relative agli infortuni e alle malattie tie professionali 2. individuare adeguati strumenti di informazione e divulgazione aderenti ai fabbisogni formativi degli addetti al comparto 3. definire strumenti /documento di indirizzo per la prevenzione e la verifica ispettiva

10 1. MIGLIORARE LE CONOSCENZE RELATIVE AGLI INFORTUNI

11 1. MIGLIORARE LE CONOSCENZE RELATIVE AGLI INFORTUNI I DATI INFORTUNISTICI -DATI INAIL - Gli infortuni in silvicoltura rappresentano circa il 5% degli infortuni che si verificano in Italia nella Gestione Agricoltura Tuttavia, NON tutte le lavorazioni della silvicoltura sono rincoducibili alle attività tutelate nella Gestione Agricoltura Addetti alla preparazione del cantiere nelle attività edili Addetti al verde alle dipendenze di Enti Locali Addetti a tali lavorazioni inquadrate nella gestione Industria e Servizi

12 1. MIGLIORARE LE CONOSCENZE RELATIVE AGLI INFORTUNI 1. MIGLIORARE LE CONOSCENZE RELATIVE AGLI INFORTUNI Dati osservatorio 2014 INAIL - Regioni

13 2. INDIVIDUARE ADEGUATI STRUMENTI DI INFORMAZIONE E DIVULGAZIONE ADERENTI AI FABBISOGNI FORMATIVI DEGLI ADDETTI AL COMPARTO procedere ad un censimento del materiale esistente per valutare la necessitàdi un eventuale approfondimento per migliorare le conoscenza relative al fenomeno infortunistico (e tecnopatico) del settore forestale e della manutenzione del verde in una seconda fase verificare la necessità di procedere ad integrazioni del materiale esistente o di procedere alla realizzazione di nuovo materiale

14 2. INDIVIDUARE ADEGUATI STRUMENTI DI INFORMAZIONE E DIVULGAZIONE ADERENTI AI FABBISOGNI FORMATIVI DEGLI ADDETTI AL COMPARTO Censimento materiale esistente

15 2. INDIVIDUARE ADEGUATI STRUMENTI DI INFORMAZIONE E DIVULGAZIONE ADERENTI AI FABBISOGNI FORMATIVI DEGLI ADDETTI AL COMPARTO Censimento materiale esistente

16 2. INDIVIDUARE ADEGUATI STRUMENTI DI INFORMAZIONE E DIVULGAZIONE ADERENTI AI FABBISOGNI FORMATIVI DEGLI ADDETTI AL COMPARTO Censimento materiale esistente Hobbisti - Trento

17 2. INDIVIDUARE ADEGUATI STRUMENTI DI INFORMAZIONE E DIVULGAZIONE ADERENTI AI FABBISOGNI FORMATIVI DEGLI ADDETTI AL COMPARTO LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NEGLI AMBIENTI FORESTALI SCHEDE INFORMATIVE SUI RISCHI DELLE ATTIVITÀ FORESTALI Iniziativa finanziata dal Programma di sviluppo rurale per il Veneto Organismo responsabile dell informazione: Veneto agricoltura Autorità di gestione: Regione del Veneto Dipartimento agricoltura e sviluppo rurale Realizzato con il contributo congiunto di Comunita Europea, Stato Italiano e Regio- ne Piemonte nell ambito del Reg. CE 1698/ P.S.R della Regione Piemonte Misura 111, Azione 2 Formazione professionale ed informazione rivolte agli addetti del settore forestale INDIRIZZI OPERATIVI REGIONALI SICUREZZA E SALUTE NEI CANTIERI FORESTALI Il manuale è stato promosso dalla Regione Toscana - Assessorato al Diritto alla salute - nell ambito del progetto regionale Redazione di indirizzi operativi regionali per la prevenzione e sicurezza nei lavori di utilizzazione forestale 2013 Censimento materiale esistente

18 2. INDIVIDUARE ADEGUATI STRUMENTI DI INFORMAZIONE E DIVULGAZIONE ADERENTI AI FABBISOGNI FORMATIVI DEGLI ADDETTI AL COMPARTO valutare la necessitàdi realizzare adeguati strumenti diinformazione, formazione e valutazione dei rischi ad esempio Schede con indirizzi preventivi per gli operatori del settore (ipotizzare un percorso simile a quello dell agricoltura con le schede di supporto art. 28 comma 3 ter D.Lgs. 81/08)

19 2. INDIVIDUARE ADEGUATI STRUMENTI DI INFORMAZIONE E DIVULGAZIONE ADERENTI AI FABBISOGNI FORMATIVI DEGLI ADDETTI AL COMPARTO Necessario condividere linee di indirizzo a livello nazionale Confronto tecnico tra operatori del settore ed enti di controllo Definizione e diffusione di buone pratiche

20 2. INDIVIDUARE ADEGUATI STRUMENTI DI INFORMAZIONE E DIVULGAZIONE ADERENTI AI FABBISOGNI FORMATIVI DEGLI ADDETTI AL COMPARTO FORMAZIONE

21 3. DEFINIRE STRUMENTI /DOCUMENTO DI INDIRIZZO PER LA PREVENZIONE E LA VERIFICA ISPETTIVA Individuare strumenti di indirizzo comuni per il controllo durante la fase di verifica ispettiva al fine di garantire omogeneità di approccio a livello nazionale definire strumenti di autocontrollo

22 3. DEFINIRE STRUMENTI /DOCUMENTO DI INDIRIZZO PER LA PREVENZIONE E LA VERIFICA ISPETTIVA DEFINIRE LE PRIORITA IN TERMINI DI PREVENZIONE : -MACCHINE (trattore forestale, motosega, altro); - DPI - MISURE DI EMERGENZA - FORMAZIONE

23 Riassumendo: le cose da fare Portare a sistema la documentazione prodotta dalle varie Regioni e dalle ASL Predisporre Schede con indirizzi preventivi per gli operatori del settore (ipotizzare un percorso simile a quello dell agricoltura con le schede di supporto art. 28 comma 3 terd.lgs. 81/08) Approvare la Scheda per la fase di controllo e vigilanza Approfondimenti ed indirizzi su aspetti critici teleferiche, taglie in particolare (marcatura CE e certificazione degli impianti)

24 GRAZIE PER L ATTENZIONE! L

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