IO COLTIVO IN SICUREZZA
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1 IO COLTIVO IN SICUREZZA L ASL CN 2 INCONTRA GLI OPERATORI AGRICOLI 24 gennaio 2011 Montà d Alba DISTRETTI DI ALBA E DI BRA SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO
2 BISOGNO DI PREVENZIONE Il comparto dell agricoltura, svolge un ruolo importante nella vita culturale, economica e politica del paese e del territorio dell ASL CN 2
3 In Italia i trattori hanno causato morti di cui 126 dovuti a ribaltamento 2010 (fine settembre) 91 In Italia i trattori hanno causato morti di cui 82 dovuti a ribaltamento Crescere in Sicurezza Roma, 24 Settembre 2010
4 Nel territorio dell ASL CN 2 dal 2000 ad oggi abbiamo avuto ben 38 infortuni mortali in agricoltura che rappresentano il 62% di tutti gli infortuni mortali accaduti.
5 BISOGNO DI PREVENZIONE Numero Infortuni definiti positivamente (esclusi itinere) nei cinque comparti più rappresentati, anno 2006 (settore industria e 505 artigianato) Agricoltura Metalmeccanica Costruzioni Servizi Industria Alimentare
6 PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE Profili e Piani per la Salute PePS Legge regionale 6 agosto 2007 n. 18
7 CALENDARIO INCONTRI 12 OTTOBRE 2010 CORTEMILIA 18 OTTOBRE 2010 SERRAVALLE LANGHE 25 OTTOBRE 2010 COSSANO BELBO 11 NOVEMBRE 2010 GRINZANE CAVOUR 16 NOVEMBRE 2010 NEIVE 22 NOVEMBRE 2010 BENEVELLO 29 NOVEMBRE 2010 CASTAGNITO 9 DICEMBRE 2010 DIANO D ALBA 13 DICEMBRE 2010 MONFORTE 10 GENNAIO 2011 SANTA VITTORIA D ALBA 18 GENNAIO 2011 SOMMARIVA BOSCO 24 GENNAIO 2011 MONTA 1 FEBBRAIO 2011 CANALE 8 FEBBRAIO 2011 SOMMARIVA PERNO 15 FEBBRAIO 2011 CHERASCO 22 FEBBRAIO 2011 ALBA 28 FEBBRAIO 2011 BRA
8 CORTEMILIA 12 OTTOBRE 2010
9 SERRAVALLE 18 ottobre 2010
10 COSSANO BELBO 25 OTTOBRE 2010
11 GRINZANE CAVOUR 11 NOVEMBRE 2010
12 NEIVE 16 NOVEMBRE 2010
13 NEIVE DIANO D ALBA 16 NOVEMBRE dicembre 2010
14 PROGRAMMA Le novità del Testo Unico sulla Sicurezza - DLgs 81/08 per gli operatori agricoli. Adeguamento delle attrezzature agricole - Il mercato delle macchine usate. I Dispositivi di Protezione Individuale. Ricostruzione delle dinamiche ed analisi critica degli infortuni mortali e gravi avvenuti sul territorio dell ASL CN2. Modalità di ricerca di materiale informativo su internet. Spazio aperto alle domande, alla discussione ed al confronto con gli operatori dello S.Pre.S.A.L. dell ASL CN2.
15 IL RUOLO E QUELLO DI PROMUOVERE LA PREVENZIONE E VIGILARE SULL ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE (S.Pre.S.A.L.) ROMOZIONE VIGILANZA REGOLATORE del sistema
16 IL RUOLO del S.Pre.S.A.L. Gli strumenti della promozione e della vigilanza devono tendere a promuovere lo sviluppo nei soggetti obbligati di una cultura della prevenzione e della sicurezza CULTURA DELLA SICUREZZA NEI SOGGETTI OBBLIGATI E NEI LAVORATORI
17 Marzo incontro con le Aziende Agricole presso il comune di Santo Stefano Belbo (Cn) in merito alle problematiche relative alla sicurezza in agricoltura alla luce dell'entrata in vigore del D.lgs81/08 Luglio agosto tre serate di corso rivolto alle officine di vendita e riparazione delle macchine agricole di Santo Stefano Belbo e paesi adiacenti Comune di S. Stefano Belbo Santo Stefano Belbo luglio e 3 agosto 2009 Marisa Saltetti Partecipazione in qualità di docenti a n. 3 Corsi Regionali rivolti agli addetti della Forestazione Partecipazione ai lavori Regionali per il recepimento del Piano Nazionale di Prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura Corso sulle norme di sicurezza nell utilizzo e conduzione di trattrici e macchine forestali D.Lgs Lgs.. 81/2008 Alcune novità Azienda Sperimentale di Vezzolano Albugnano (Asti), Settembre Stand Sicurezza in collaborazione con l'asl To 5 a Vezzolano(At) in occasione della rievocazione storica della vendemmia
18 I CONTROLLI SVOLTI DALLO SPRESAL DELL ASL CN 2 in materia di Igiene e Sicurezza Lavoro VIGILANZA = funzioni che gli organi dello stato (Regioni, ASL, Ispettorato del lavoro, ecc..) esercitano sulla osservanza delle norme. Infortuni Malattie Professionali CONTROLLI Esposti/Denunce Controlli di iniziativa Richieste dell A.G.
19 SPORTELLO INFORMATIVO Informazione e assistenza ALBA - Via Vida 10 tel 0173/ spresal.alba@aslcn2.it lun-ven 8,30-12, ,30-15,00
20 Per ridurre il numero degli infortuni nelle imprese agricole serve: prevenzione formazione innovazione Inserimento delle piccole aziende agricole tra quelle soggette agli obblighi del D. Lgs. n. 81/08 Piano Nazionale di Prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura Piano Regionale di Prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura D.G.R. n del 7 ottobre 2010
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22 Aspetti applicativi del D.Lgs 81/2008 e s.m.i. al settore agricoltura Art. 21 Componenti dell impresa familiare (art.230 bis C.C.) Lavoratori autonomi (art.2222 C.C.) Soci delle società semplici del settore agricolo D. Lgs. Artigiani Piccoli commercianti Coltivatori diretti del fondo n. 106/09
23 NUOVI OBBLIGHI: impresa familiare ecc.. I componenti dell impresa familiare I lavoratori autonomi I coltivatori diretti del fondo I soci delle società semplici operanti nel settore agricolo DEVONO a) utilizzare attrezzature di lavoro A NORMA; b) munirsi di DPI ed utilizzarli conformemente alle norme di sicurezza; c) munirsi di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le proprie generalità, se effettuano lavori in un luogo di lavoro nel quale si svolgano attività in regime di appalto o subappalto.
24 NUOVI OBBLIGHI: impresa familiare ecc.. I componenti dell impresa familiare I lavoratori autonomi I coltivatori diretti del fondo I soci delle società semplici operanti nel settore agricolo POSSONO a) beneficiare della sorveglianza sanitaria; b) partecipare a corsi di formazione specifici in materia di salute e sicurezza sul lavoro, incentrati sui rischi propri delle attività svolte.
25 ARTICOLO 230 /bis C.C. CAMPO DI APPLICAZIONE IMPRESA FAMILIARE Salvo che sia configurabile un diverso rapporto, il familiare che presta in modo continuativo la sua attività di lavoro nella famiglia o nell impresa familiare ha diritto al mantenimento secondo la condizione patrimoniale della famiglia e partecipa agli utili dell impresa familiare ed ai beni acquistati con essi nonché agli incrementi dell azienda, anche in ordine all avviamento, in proporzione alla quantità ed alla qualità del lavoro prestato Impresa familiare: collaborano coniuge, parenti entro 3 grado, affini entro il 2
26 ARTICOLO 3 D.Lgs. 81/08 CAMPO DI APPLICAZIONE
27 Piano Nazionale di Prevenzione in Agricoltura e Selvicoltura Approvato dalla Conferenza delle Regioni nel gennaio 2010 Stabilisce linea di indirizzo costruita analizzando la realtà agricola italiana: N. Aziende agricole > circa ¾ microaziende (lavora una sola persona) circa 0.2% grandi aziende Giornate lavorate: circa delle quali ¾ dal coltivatore diretto e i suoi famigliari
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30 Dati infortunistici dell agricoltura in Piemonte Diminuiscono gli infortuni (-20% in un decennio) Non diminuiscono gli infortuni gravi (inabilità temporanea >40gg) ad eccezione degli infortuni mortali I dati sono sottostimati
31 Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro PIANO DI PROGRAMMAZIONE DELL ATTIVITA DELLO S.Pre.S.A.L. DELL ASL CN 2 ANNO 2010 LA STRUTTURA PRODUTTIVA NEL TERRITORIO DELL ASL CN 2 L ANALISI DEI PROBLEMI DI SALUTE DEI LAVORATORI CHE OPERANO SUL TERRITORIO DELL ASL CN 2 LA PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA DELLO SPreSAL PER L ANNO 2010 IL CONTRIBUTO DELLO SPreSAL ALLA REALIZZAZIONE DEI PROFILI E PIANI PER LA SALUTE (PePs)
32 OBIETTIVO STRATEGICO
33 LINEE STRATEGICHE Focalizzare l intervento dove l agricoltura è un comparto produttivo prioritario (non necessariamente con l impegno di tutte le ASL)
34 Progetto agricoltura inserito nel Piano Locale di Prevenzione n. ULA > 3% Addetti artgianato vc Asl: CN1 CN2 AT VC TO5 AL CN1 CN2 AT AL
35 LINEE STRATEGICHE Individuare gli obiettivi localmente prioritari
36 LINEE STRATEGICHE COLLABORAZIONE CON ALTRI SOGGETTI
37 PIANO NAZIONALE AZIONI Garantire un anagrafe aggiornata delle aziende agricole CONOSCENZA DELLA REALTA Costruire un anagrafe delle aziende agricole del territorio (database:: anagrafe agricola unica del Piemonte) Sistema di registrazione nazionale degli infortuni che accadono sulle macchine agricole
38 PIANO NAZIONALE AZIONI Adeguamento dei macchinari 1) Definire e attivare campagne di promozione rivolte ai venditori di macchine agricole, sulla base di criteri e strumenti standardizzati in collaborazione con ISPESL e CNR-IMAMOTER. 2) Attivare collaborazioni con l Assessorato all Agricoltura per incentivare la promozione di campagne di rottamazione dell usato non adeguabile.
39 AZIONI PIANO NAZIONALE BUONE PRASSI MATERIALI DIVULGATIVI DIFFUSIONE DELLE BUONE PRATICHE Progettare, costruire, lavorare in sicurezza Repertorio delle buone prassi cominciando dalla documentazione esistente (Reg. Piemonte, Associazioni di categoria) Sono in fase di distribuzione copie di una monografia sulla sicurezza delle macchine agricole redatta dal CNR che l Assessorato Agricoltura sta trasmettendo a tutti i Coltivatori Diretti SITO WEB
40 AZIONI P.N. FORMAZIONE/ INFORMAZIONE Corsi di formazione ad operatori del settore (RLS, DL,, RSPP) Corsi di formazione per quelle figure che non fanno direttamente parte dell azienda (riparatori ecc.) Corsi di formazione per i Servizi di Consulenza Aziendale Corsi di formazione (operatori ASL) requisiti di sicurezza delle macchine agricole
41 AZIONI Requisiti di sicurezza nei Piani di Sviluppo Rurale PIANO NAZIONALE Programmi per riduzione dei rischi piu gravi: MACCHINE AGRICOLE RISCHI ERGONOMICI MMC RISCHI CHIMICI fitofarmaci RISCHI FISICI Rad. UV, IR
42 VIGILANZA Il piano nazionale prevede che vengano controllate almeno aziende agricole all anno anno Il piano regionale demanda alle Asl agricole stabilire il numero L ASL CN2 ha stabilito di intervenire con i controlli dopo la campagna di comunicazione e informazione Nell anno 2010 sono state controllate 25 aziende agricole a seguito di infortunio grave (controllo obbligatorio) Nell anno 2011 la Regione indicherà a ciascuna ASL agricola il numero di interventi da effettuare (come per l edilizia) l
43 VIGILANZA Le attività di vigilanza dovranno focalizzarsi sulla riduzione dei fattori di rischio che maggiormente concorrono a causare gli infortuni gravi e mortali a livello regionale, in particolar modo quelli relativi all utilizzo di macchine agricole. Le aziende da controllare saranno individuate a livello di singola ASL tenendo conto della tipologia (orientamento economico prevalente) delle giornate lavorate, perseguendo l obiettivo l di controllare in modo diffuso il territorio Ulteriori criteri potranno essere definiti a livello di Piano Locale tenendo conto delle specifiche priorità di rischio: Vetustà del parco macchine Indici infortunistici aziendali Presenza di lavoratori irregolari
44 2 e C ) ALLEGATO A3 e p e s m o l t o c o n t e n u t o CHECK LIST ISPESL c h e o f f r o n o u n
45 sito S.pre.S.A.L.
46 prog_settore/agricoltura.htm
47 sicuri/tematiche/sic_agr/index.htm Opuscoli tematici sull analisi dei rischi in agricoltura distribuiti, in occasione di corsi ed incontri e/o dalle associazioni di categorie
48 Linee guida adeguamenti macchine agricole
49 Linee guida adeguamenti macchine agricole
50 piemonte.htm Pubblicazioni anni precedenti: i principi di sicurezza sono ancora validi, ma sono stati modificati i riferimenti normativi e si sono evolute le norme tecniche.
51 Enama: Ente Nazionale Meccanizzazione Agricola
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