Esempi di Applicazioni

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Esempi di Applicazioni"

Transcript

1 EVAPORAZIONE

2 EVAPORAZIONE Scopo Allontanare il solvente sotto forma di vapore da una soluzione di un soluto non volatile in modo da aumentare la concentrazione o recuperare il solvente puro. Operazione La soluzione viene portata al punto di ebollizione fornendo calore, parte del solvente viene vaporizzato e (eventualmente) condensato.

3 Esempi di Applicazioni Concentrazione di: Acque salmastre o saline (produzione acqua potabile) Soluzioni inorganiche (NaOH, acido solforico, etc.) Succhi alimentari (limone, arancia, frutti tropicali, etc.) Soluzioni zuccherine (melasse) Latte, latticini, siero di latte Estratti di erbe, caffè, te,... Prodotti farmaceutici Acque di scarto e reflui Etc.

4 Fattori che influenzano il processo Concentrazione della fase liquida Solubilità Termolabilità delle sostanza trattate Schiumeggiamento Temperatura e pressione di esercizio Sporcamento Aggressività delle sostanze trattate

5 Prestazioni degli Evaporatori Capacità kg/h di solvente vaporizzato Efficienza energetica kg di solvente vaporizzato per kg di vapore (primario) alimentato Singolo effetto: efficienza <1.0 Multipli effetti: efficienza > 1.0 Consumo di vapore = capacità/efficienza

6 FATTORI CHE INFLUENZANO IL PROCESSO DI EVAPORAZIONE INNALZAMENTO EBULLIOSCOPICO INNALZAMENTO DELLA TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE A SEGUITO DELLA PRESENZA DEL SOLUTO IN SOLUZIONE Regola di Duhring Per una data pressione di esercizio l innalzamento del punto di ebollizione (IPE) è proporzionale alla concentrazione della soluzione. La costante di proporzionalità in generale è funzione della pressione. IPE Modesto per soluzioni diluite o colloidali Per soluzioni concentrate l IPE si può calcolare mediante i diagrammi di Duhring (ove presenti)

7 ESEMPIO Diagramma di Duhring per soluzione acquosa di NaOH

8

9 FATTORI CHE INFLUENZANO IL PROCESSO DI EVAPORAZIONE PRESSIONE DI ESERCIZIO LA TEMPERATURA DI EBOLLIZIONE DI UN LIQUIDO (SIA ESSO PURO O UNA SOLUZIONE) E OVVIAMENTE DETERMINATA DALLA PRESSIONE DI ESERCIZIO EQUAZIONE DI CLAUSIUS-CLAPEYRON Controllo della Pressione Operativa Per incrementare la pressione si opera mediante una valvola di laminazione che imponga una perdita di carico aggiuntiva sulla linea vapore in uscita all evaporatore. Per diminuire la pressione è necessario condensare il vapore mediante un condensatore che operi a una temperatura inferiore a quella di ebollizione in condizioni standard (1 atm). La soluzione più utilizzata nel caso di soluzioni acquose è quella del condensatore barometrico che non necessita di pompe di estrazione per l acqua di raffreddamento.

10 FATTORI CHE INFLUENZANO IL PROCESSO DI EVAPORAZIONE CONDIZIONI TERMICHE DELL ALIMENTAZIONE Condizioni dell alimentazione Capacità Alimentazione alla sua T di saturazione (Ts) corrispondente esattamente alla pressione di esercizio Alimentazione sottoraffreddata (T < Ts) Capacità ridotta rispetto al Q calcolato Alimentazione surriscaldata (T > Ts) Capacità aumentata rispetto al Q calcolato

11 FATTORI CHE INFLUENZANO IL PROCESSO DI EVAPORAZIONE IL FENOMENO DI BLANKETING DEL VAPORE AD UN LIQUIDO CHE SCORRE ALL INTERNO D I U N T U B O S I F O R N I S C E C A L O R E DALL ESTERNO FINO A PORTARLO ALL EBOLLIZIONE. SI FORMANO LE PRIME BOLLE DI VAPORE SULLA SUPERFICIE INTERNA DEL TUBO. CONTINUANDO A FORNIRE CALORE IL N U M E R O D I B O L L E A U M E N T A E L EBOLLIZIONE SI ESTENDE A TUTTA LA MASSA DEL LIQUIDO

12 CALORE FLUIDO RISCALDANTE TROPPO ENERGETICO (TROPPA DIFFERENZA DI TEMPERATURA TRA Teb DEL LIQUIDO E T DEL FLUIDO RISCALDANTE SE IL CALORE FORNITO E TROPPO, OPPURE IL RISCALDAMENTO E TROPPO RAPIDO, L EBOLLIZIONE DEL LIQUIDO PUO AVVENIRE IN MANIERA TROPPO VELOCE E VIOLENTA. IN QUESTO MODO SI HA UNA SOVRAPRODUZIONE DI BOLLE DI VAPORE CHE RICOPRONO LA PARETE INTERNA DEL TUBO. IN QUESTE CONDIZIONI LO SCAMBIO DI CALORE TRA FLUIDO INTERNO ED ESTERNO RISULTA MINORE PROPRIO A CAUSA DELLO STRATO DI VAPORE CHE RICOPRE LA SUPERFICIE INTERNA DEL TUBO

13 Calore scambiato tra i due fluidi Flusso di calore proporzionale al tra i due fluidi Lungo il tratto a si ha un aumento del flusso termico senza produzione di vapore che inizia nel tratto b. All aumentare di ΔT aumenta anche il flusso termico e con esso la velocità di produzione di vapore. Superata una differenza di temperatura critica (ΔTC) si passa al tratto c, in cui la superficie riscaldante è interamente ricoperta di vapore, questo impedisce il contatto tra il liquido e la parte di tubo, con conseguente diminuzione del coefficiente di scambio. Questo fenomeno è chiamato blanketing. Le bollicine di vapore che si formano sono così piccole da non riuscire a staccarsi perché, avendo elevata tensione di vapore, non assumono forma tondeggiante.

14 FATTORI CHE INFLUENZANO IL PROCESSO DI EVAPORAZIONE VELOCITA DI ALIMENTAZIONE DEL LIQUIDO LA FORMAZIONE DELLE BOLLE DI VAPORE (E QUINDI IL LORO DISTACCO DALLA SUPERFICIE DEL SOLIDO) CREA UNA TURBOLENZA AGGIUNTIVA ALL INTERNO DELL APPARECCHIATURA IL LIQUIDO HA SICURAMENTE UNA VELOCITA DIVERSA RISPETTO ALL ENTRATA SPERIMENTALMENTE SI NOTA CHE: 1) PER BASSE V DI ALIMENTAZIONE (ES. CONVEZIONE NATURALE) GLI h EFFETTIVI SONO CIRCA IL DOPPIO DI QUELLI TEORICI CALCOLATI 2) SE SI PASSA A CONVEZIONE FORZATA, PER V FINO A 10m/s, GLI h EFFETTIVI SONO CIRCA 1,25 VOLTE MAGGIORI DI QUELLI TEORICI 3) PER V>30-40 m/s h teorico circa UGUALE ad h sperimentale: NON SI HA PIU FORMAZIONE DI BOLLE, QUINDI IL LIQUIDO NON EVAPORA MA EFFETTUA SOLO UNO SCAMBIO TERMICO (SEMPLICE RISCALDAMENTO)

15 FATTORI CHE INFLUENZANO IL PROCESSO DI EVAPORAZIONE INFLUENZA DEL BATTENTE DI LIQUIDO LE EVIDENZE SPERIMENTALI DIMOSTRANO CHE h DEL LIQUIDO E INFLUENZATO ANCHE DAL BATTENTE DI LIQUIDO AL DI SOPRA DEL FASCIO TUBIERO UN AUMENTO DEL BATTENTE IDROSTATICO COMPORTA UN AUMENTO DELLA Teb DEL LIQUIDO (EFFETTO SFAVOREVOLE: RIDUCE IL FLUSSO DI CALORE) DI CONTRO, PERO, UN AUMENTO DELLA Teb FA DIMINUIRE LA VISCOSITA DEL LIQUIDO, QUINDI AUMENTANO SIA h CHE Ud (EFFETTO FAVOREVOLE) SITUAZIONE DI COMPROMESSO: BATTENTI DI LIQUIDO TRA 10 E 50 cm

16 APPARECCHIATURE: GLI EVAPORATORI

17 EVAPORATORI CIRCOLAZIONE NATURALE CIRCOLAZIONE FORZATA TUBI ORIZZONTALI TUBI VERTICALI TUBI VERTICALI LUNGHI TUBI VERTICALI CORTI A CALANDRIA TIPOLOGIA PIU COMUNE A PANIERE

18 EVAPORATORI A TUBI VERTICALI

19 EVAPORATORE A PANIERE

20 EVAPORATORI A CALANDRIA

21 EVAPORATORI A TUBI ORIZZONTALI

22 TIPO KESTNER EVAPORATORI A TUBI VERTICALI LUNGHI

23 EVAPORATORE AGITATO

24 EVAPORATORE A CIRCOLAZIONE FORZATA

25 !"#$%&#'%&(.#.)(*+.,%''(*-#

26 EVAPORATORE A FILM CADENTE!! Fig. 5. Swenson LTV Rising-Film Evaporator with Vertical-Tube Surface Condenser

27 EVAPORATORE A CIRCOLAZIONE FORZATA! TUBI VERTICALI! Fig. 7. Swenson Forced-Circulation, Submerged-Inlet, Vertical-Tube Evaporator

28 EVAPORATORE A CIRCOLAZIONE FORZATA TUBI ORIZZONTALI

29 ! Fig. 1. Quintuple-Effect, Forced-Circulation NaCl Evaporator

30 ! Fig. 2. Three-stage, Forced-Circulation Evaporator used to concentrate wet process phosphoric acid

31 Fig. 11. Swenson Double-Effect, Falling-Film Evaporator!! Fig. 6A. Two, 4-Stage, Mechanical Recompression, Falling-Film Evaporators!

32 DIMENSIONAMENTO DEGLI EVAPORATORI

33 EVAPORATORI A SINGOLO EFFETTO F = portata di alimentazione (kg/h) Co = conc. iniziale alimentazione (%p) W = portata vapore di rete (kg/h) V = portata di vapor d acqua evaporato (kg/h) S = portata di soluzione concentrata (kg/h) C1 = conc. soluzione concentrata (%p)

34 EVAPORATORI A SINGOLO EFFETTO BILANCI DI MASSA F = V + S Bilancio di massa sulle portate F * C0 = S * C1 Bilancio di massa sul soluto

35 EVAPORATORI A SINGOLO EFFETTO BILANCIO DI ENERGIA F*HF + W*λW = V*HV + S*HS

36 EVAPORATORI A SINGOLO EFFETTO EQUAZIONE DI TRASFERIMENTO (per il calcolo di A del fascio tubiero) Q = U*A*(tW ts) con il Q scambiato calcolabile da Q = W * λw

37 EVAPORATORI A MULTIPLO EFFETTO UTILIZZATI PER MIGLIORARE L EFFICIENZA DELL IMPIANTO RIDURRE IL CONSUMO DI VAPORE DI RETE IDEA DI BASE: IL VAPORE USCENTE DALL ALTO DELL EVAPORATORE PUO ESSERE ANCORA IMPIEGATO COME MEZZO RISCALDANTE (SI PUO ANCORA CONDENSARE) IN UN SECONDO EVAPORATORE POSTO IN SERIE AL PRIMO. NEL SECONDO EVAPORATORE VERRA ANCORA ALIMENTATA LA SOLUZIONE DA CONCENTRARE CHE QUINDI SI CONCENTRERA NON PIU IN UN SOLO PASSAGGIO MA IN DUE. E POSSIBILE AGGIUNGERE ANCHE UN TERZO, QUARTO, ECC. EFFETTO MA IL NUMERO OTTIMALE E STIMATO IN 3-5

38 DUPLICE EFFETTO IN EQUICORRENTE

39 DUPLICE EFFETTO IN CONTROCORRENTE

40 Le differenze tra il duplice effetto in equicorrente dalla controcorrente sono: 1) in equicorrente la soluzione concentrata passa nel secondo evaporatore dove la T è inferiore, con aumento della viscosità e diminuzione di Ud ( Coeff. Globale di scambio). Nella controcorrente U resta pressoché costante. 2) in equicorrente lo spostamento della soluzione dal primo al secondo evaporatore è spontaneo, mentre per passare dal secondo al primo nel controcorrente necessita di una pompa; 3) L equicorrente si preferisce nella concentrazione di prodotti organici dove non si ha l impatto (nel secondo evaporatore) tra la soluzione concentrata e il vapore di rete. 4) Operando in depressione, in entrambi i casi, le condense devono essere estratte con pompe. Il numero ottimale di effetti varia tra 3 e 5.

41 EQUAZIONI DI BILANCIO: EQUICORRENTE Bilancio di materia globale: F = V1 + V2 + S2 ; F * Co = S1 * C1 = S2 * C2 (bilancio al soluto) Bilancio di energia globale: F * HF + W * λw = V2 * HV2 + S2 * HS2 + V1 * HV1!!"#$%&'#!!(#!)%*+,#%!%$!-.!+//+**01!!!!!!!!!!!3'4'5 6' 7'8 6''''''''''''''''''' 3'9':,'4'8 6' 9': 6' '!"#$%&'#0!(#!+&+,2#%!%$!-.!+//+**01!!!!!!3'9'; 3'' 7''<'9'= <' '4'5 6 '9'> 56' '7'8 6 '9'; 86''!! 345%6#0&+!(#!*,%7/+,#)+&*0!%$!-.!+//+**01!!!? 6 '4'@ 6 '9'A 6 '9'B'C <' D'C 6 E'' '!! "#$%&'#!!(#!)%*+,#%!%$!8.!+//+**01!!!!!!!!!!!8 6 '4'5 F' 7'8 F''''''''''''''''''' 8 6' 9': 6 '4'8 F' 9': F ' '!"#$%&'#0!(#!+&+,2#%!%$!8.!+//+**01!!5 6 '9'= 56' '7''8 6 '9'; 86'' 4'5 F '9'> 5F' '7'8 F '9'; 8F''!! 345%6#0&+!(#!*,%7/+,#)+&*0!%$!8.!+//+**01!!!? F '4'@ F '9'A F '9'B'C 6' D'C F E''!

42 EQUAZIONI DI BILANCIO: CONTROCORRENTE Bilancio di materia globale: F = V1 + V2 + S1 Bilancio al soluto F * Co = S1 * C1 = S2 * C2 Bilancio di energia globale: F * HF + W * λw = V2 * HV2 + S1 * HS1 + V1 * HV1 (!"#$%&'#!!(#!)%*+,#%!%$!-.!+//+**01!!!!!. / (0(1 2( 3(. 2(((((((((((((((((((. /( 4(5 / (0(. 2( 4(5 2(( (!"#$%&'#0!(#!+&+,2#%!%$!-.!+//+**01!!!. / (4(6./(( 3!!7(4(8 7( 0(1 2 (4(9 12( (3(. 2 (4(6.2((! 345%6#0&+!(#!*,%7/+,#)+&*0!%$!-.!+//+**01!!!: 2 (0(; 2 (4(< 2 (4(=(> 7(?(> (! "#$%&'#!!(#!)%*+,#%!%$!8.!+//+**01!!!!!!!!!!!A(0(1 /( 3(. /((((((((((((((((((( A(4(5+(0(. /( 4(5 / ( (!"#$%&'#0!(#!+&+,2#%!%$!8.!+//+**01!!!1 2 (4(8 12( (3((A(4(6 A(( 0(. / (4(6./(( (3(1 / (4(9 1/( ( ( 345%6#0&+!(#!*,%7/+,#)+&*0!%$!8.!+//+**01!!!: / (0(; / (4(< / (4(=(> 2(?(>

43 APPARECCHIATURE AUSILIARIE PER GLI EVAPORATORI

44 SCARICATORI DI CONDENSA A GALLEGGIANTE E uno scaricatore di tipo meccanico. è costituito da un corpo cilindrico, al suo interno è contenuto un galleggiante sferico collegato, tramite sistema meccanico, ad una valvola di uscita posta nella parte inferiore dello scaricatore. Quando la condensa entra, da un apertura lateralmente allo scaricatore, il vapore in essa ancora presente fa salire il galleggiante, che di conseguenza apre la valvola che permette l uscita della condensa. Nella parte superiore c è una valvola che serve per eliminare gli incondensabili (aria).

45 SCARICATORI DI CONDENSA SECCHIELLO ROVESCIATO E uno scaricatore di tipo meccanico; è costituito da un secchiello principale, contenente al suo interno un altro secchiello rovesciato. Il secchiello interno è collegato ad una valvola che apre e chiude l uscita. La condensa entra dal basso, e il vapore in essa presente, spinge il secchiello interno in alto, ostruendo così l uscita. Quando tutto il secchiello è pieno di condensa, esso si abbassa aprendo la valvola, così la condensa può uscire.

46 SCARICATORI DI CONDENSA A PRESSIONI BILANCIATE E uno scaricatore di tipo termostatico. È costituito da un corpo, che al suo interno contiene un soffietto, con una parte terminale che chiude e apre l otturatore posto in basso al corpo. Il soffietto è costruito con un materiale dilatabile. All ingresso del vapore, tramite un apertura laterale, il soffietto si d i l a t a a n d a n d o a c h i u d e r e l otturatore. Appena si è formata tutta condensa, ed essa comincia a raffreddarsi, il soffietto si restringe e la condensa può uscire.

47 SEPARATORI DI GOCCE A CICLONE Permettono di recuperare gocce di soluzione trascinate dal vapore che si sviluppa dal concentratore. Il vapore circola lungo l elica del ciclone abbandonando le gocce che ritornano all interno del evaporatore.

48 CICLONE Cortesia: stabilimento LYONDELL-BASELL (Ferrara)

49 CONDENSATORE BAROMETRICO

50 DIMENSIONAMENTO CONDENSATORE BAROMETRICO Si tratta di calcolare Fa portata di acqua di raffreddamento da cui si ottiene

51 CONDENSATORE BAROMETRICO

52 LE APPARECCHIATURE PER IL VUOTO EIETTORI! (Simbolo UNICHIM) Essi sono apparecchi che hanno lo scopo di creare il vuoto e estrarre il vapore uscente dall evaporatore, e convogliarlo verso un condensatore. L eiettore è costituito da un corpo con un tratto convergente ed uno divergente. Questo corpo è comunicante con una camera di miscelazione, dove il vapore si miscela con il VA. Il tratto convergente serve per aumentare la velocità di VA che passa, quindi a diminuire la pressione, che dopo si rialza. Tutto questo crea una depressione, che serve per trascinare il vapore (V) verso la camera di miscelazione. La pressione di VA deve essere maggiore di quella di V. La pressione in uscita dall eiettore deve essere maggiore di quella di V che entra perché è più vantaggioso, cioè l abbattimento è facile, perché è più facile abbattere un vapore caldo che uno freddo, dal semplice fatto che a grandi differenze di temperatura (ΔT = TV TAR) corrispondono grandi quantità di calore scambiato.

53 LE APPARECCHIATURE PER IL VUOTO POMPA AD ANELLO LIQUIDO! (Simbolo UNICHIM) La pompa ad anello liquido è costituita da un corpo pompa all interno del quale, ruota, in maniera simile al moto di una biella (eccentrica), una girante. All interno della cassa, dove si trova la girante, è presente del liquido, che viene sparato alla periferia dal movimento della girante, formando un anello liquido, che deve avere uno spessore sempre costante (praticamente è lo strato di liquido aderente alla carcassa che funziona da guarnizione). Il liquido dell anello deve essere un liquido non miscibile con l acqua. Per creare l effetto aspirante, i vani della girante devono diminuire in modo da comprimere il gas. È importante mantenere bassa la temperatura onde evitare alte tensioni del vapore dell acqua, con conseguente vaporizzazione, data la bassa pressione. ATTENZIONE: QUESTA POMPA NON E UNA MACCHINA OPERATRICE (NON SPINGE I LIQUIDI DENTRO LE TUBAZIONI) MA SERVE SOLO PER FARE IL VUOTO AL INTERNO DI UNA APPARECCHIATURA!!

54 EIETTORI POMPE ANELLO LIQUIDO

55 SCHEMI DI PROCESSO

56

57 (Con preriscaldamento dell alimentazione)

58

59 (Con preriscaldamento dell alimentazione)

60

CONCENTRAZIONE DEGLI ALIMENTI LIQUIDI

CONCENTRAZIONE DEGLI ALIMENTI LIQUIDI CONCENTRAZIONE DEGLI ALIMENTI LIQUIDI Per concentrazione si può intendere la rimozione selettiva di una frazione dell acqua di costituzione degli alimenti. Si effettua allo scopo di: Risparmiare in termini

Dettagli

EVAPORAZIONE 2. Dati di progetto relativi ai vapori circolanti nell impianto:

EVAPORAZIONE 2. Dati di progetto relativi ai vapori circolanti nell impianto: EVAPORAZIONE 2 1. Una soluzione acquosa deve essere concentrata dal 10% al 25% in massa mediante un sistema di evaporazione a doppio effetto in controcorrente. Sapendo che: a) la soluzione diluita entra

Dettagli

CONCENTRAZIONE A FREDDO O CRIO-CONCENTRAZIONE

CONCENTRAZIONE A FREDDO O CRIO-CONCENTRAZIONE CONCENTRAZIONE A FREDDO O CRIO-CONCENTRAZIONE grafico crioconcentrazione cristallizzatore Niro CONCENTRAZIONE A CALDO O CONCENTRAZIONE PER EVAPORAZIONE Schema del processo di concentrazione per evaporazione

Dettagli

Nella seguente tabella sono riportati i dati relativi ai vapori saturi circolanti nell impianto, dove W è il vapore di rete e V il vapore sviluppato:

Nella seguente tabella sono riportati i dati relativi ai vapori saturi circolanti nell impianto, dove W è il vapore di rete e V il vapore sviluppato: EVAPORAZIONE 1 1. Una soluzione acquosa al 10% con una portata di 400 kg/min preriscaldata a 50 C viene concentrata al 25% mediante un evaporatore operante alla pressione di 0,54 ata.tenendo presente che:

Dettagli

Trasmissione del calore tra due fluidi in movimento separati da una parete, scambiatori a doppio tubo -HAIRPIN-

Trasmissione del calore tra due fluidi in movimento separati da una parete, scambiatori a doppio tubo -HAIRPIN- Trasmissione del calore tra due fluidi in movimento separati da una parete, scambiatori a doppio tubo -HAIRPIN- Gli scambiatori di calore sono apparecchiatura la cui funzione è quella di realizzare il

Dettagli

PROBLEMA 1. Adottando un ugual salto termico nei tre concentratori e tenendo conto che i fluidi ausiliari sono disponibili alle seguenti condizioni:

PROBLEMA 1. Adottando un ugual salto termico nei tre concentratori e tenendo conto che i fluidi ausiliari sono disponibili alle seguenti condizioni: I primi due esercizi sono da impostare e svolgere in classe. Insistere a disegnare impianto e fare tabelle dei vapori. PROBLEMA 1 Una portata di 650 L/h di una soluzione acquosa al 3% in massa di un sale

Dettagli

Fluidi termici di servizio

Fluidi termici di servizio Fluido termico Fluidi termici di servizio Campo di impiego ( C) Fluidi frigoriferi (etilene, ammoniaca, ecc.) -80/-10 Salamoie (soluzioni acquose di sali) -15/+5 Acqua refrigerata +5/+20 Acqua di pozzo

Dettagli

Bilanci macroscopici. Esercizi dal libro Fenomeni di Trsporto, Bird, Stewart, Lightfoot

Bilanci macroscopici. Esercizi dal libro Fenomeni di Trsporto, Bird, Stewart, Lightfoot Bilanci macroscopici Esercizi dal libro Fenomeni di Trsporto, Bird, Stewart, Lightfoot 7A 7B 7C 7D 7E 7F Esercizio 1 Due recipienti, le cui basi si trovano su uno stesso piano, sono messi in comunicazione

Dettagli

14. Transizioni di Fase_a.a. 2009/2010 TRANSIZIONI DI FASE

14. Transizioni di Fase_a.a. 2009/2010 TRANSIZIONI DI FASE TRANSIZIONI DI FASE Fase: qualsiasi parte di un sistema omogenea, di composizione chimica costante e in un determinato stato fisico. Una fase può avere le stesse variabili intensive (P, T etc) ma ha diverse

Dettagli

ATTREZZATURE PER ESTRAZIONE CON SOLVENTE LIQUIDO/LIQUIDO,

ATTREZZATURE PER ESTRAZIONE CON SOLVENTE LIQUIDO/LIQUIDO, ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE «G. MARCONI» FORLI Tecnologie chimiche industriali CLASSE V ATTREZZATURE PER ESTRAZIONE CON SOLVENTE LIQUIDO/LIQUIDO, Prof. Roberto Riguzzi ESTRAZIONE LIQUIDO/LIQUIDO L estrattore

Dettagli

Quench Tower Cosa è una Quench Tower Una quench tower è una apparecchiatura in cui si effettua un raffreddamento repentino di un flusso di gas

Quench Tower Cosa è una Quench Tower Una quench tower è una apparecchiatura in cui si effettua un raffreddamento repentino di un flusso di gas Quench Tower Cosa è una Quench Tower Una quench tower è una apparecchiatura in cui si effettua un raffreddamento repentino di un flusso di gas mediante un liquido (spesso acqua). Le colonne di quenchig

Dettagli

air protection technology

air protection technology ADS Adsorbimento su carboni attivi e rigenerazione Campo di applicazione Recupero solventi clorurati e non clorurati. Descrizione del processo Le S.O.V. adsorbite sui carboni attivi possono essere strippate

Dettagli

SCAMBIATORI DI CALORE. Scambiatori a tubi concentrici:

SCAMBIATORI DI CALORE. Scambiatori a tubi concentrici: SCAMBIATORI DI CALORE Gli scambiatori di calore a superficie sono quelle apparecchiature in cui la trasmissione del calore tra i due fluidi avviene per convezione tra i fluidi e le rispettive superfici

Dettagli

Modulo 8 Impianti concentratori

Modulo 8 Impianti concentratori Corso di Impianti Meccanici Laurea Triennale Modulo 8 Impianti concentratori Prof. Ing. Cesare Saccani Prof. Ing. Augusto Bianchini Dott. Ing. Marco Pellegrini Dott. Ing. Michele Gambuti Department of

Dettagli

Il binomio di van t Hoff Le proprietà colligative dipendono dal numero di particelle effettivamente presenti nella soluzione. Nel caso in cui il solut

Il binomio di van t Hoff Le proprietà colligative dipendono dal numero di particelle effettivamente presenti nella soluzione. Nel caso in cui il solut Proprietà colligative di soluzioni ideali Si definiscono proprietà colligative alcune proprietà delle soluzioni indipendenti dalla natura del soluto ma che dipendono soltanto dal numero delle particelle

Dettagli

Università Degli Studi di Cagliari Facoltà Farmacia Corso di laurea in Tossicologia. Corso di Analisi Chimico-Tossicologica.

Università Degli Studi di Cagliari Facoltà Farmacia Corso di laurea in Tossicologia. Corso di Analisi Chimico-Tossicologica. Università Degli Studi di Cagliari Facoltà Farmacia Corso di laurea in Tossicologia Corso di Analisi Chimico-Tossicologica Distillazione La distillazione La distillazione consiste nel vaporizzare un liquido

Dettagli

LA TRASMISSIONE DEL CALORE

LA TRASMISSIONE DEL CALORE LA TRASMISSIONE DEL CALORE LEZIONI DI CONTROLLO E SICUREZZA DEI PROCESSI PRODUTTIVI IN AMBITO FARMACEUTICO PROF. SANDRA VITOLO 1 I meccanismi di trasmissione del calore sono tre: Conduzione Trasferimento

Dettagli

APPARECCHIATURE PER LO SCAMBIO DI CALORE

APPARECCHIATURE PER LO SCAMBIO DI CALORE APPARECCHIATURE PER LO SCAMBIO DI CALORE SCAMBIATORI A DOPPIO TUBO TIPO HAIRPIN Figura 69 possibili realizzazioni in cui manca il tubo esterno: il fluido, se gassoso, passa tra i mentre, se liquido, viene

Dettagli

Le proprietà colligative delle soluzioni

Le proprietà colligative delle soluzioni 1 Approfondimento 1.3 Le proprietà colligative delle soluzioni In un solvente puro, cioè senza soluti disciolti in esso, le molecole sono libere di interagire tra loro, attraendosi. L aggiunta di un soluto

Dettagli

Programma di TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI - articolazione Chimica dei materiali

Programma di TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI - articolazione Chimica dei materiali CLASSE TERZA AC Programma di TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI - articolazione Chimica dei materiali Classe 3 Chim/art. - A.S. 2015 2016 Articolazione Chimica dei materiali Prof. MAZZONI FILIBERTO Prof.

Dettagli

Capitolo 14 Le proprietà delle soluzioni

Capitolo 14 Le proprietà delle soluzioni Capitolo 14 Le proprietà delle soluzioni 1. Perché le sostanze si sciolgono 2. Soluzioni acquose ed elettroliti 3. La concentrazione delle soluzioni 4. L effetto del soluto sul solvente: le proprietà colligative

Dettagli

Esercitazione 8: Aria Umida

Esercitazione 8: Aria Umida Esercitazione 8: Umida 8.1) Dell aria alla temperatura di 40 C e pressione atmosferica ha una temperatura di bulbo umido di 30 C. Calcolare l umidità assoluta, l umidità relativa e il punto di rugiada

Dettagli

PROPRIETA DELLE SOLUZIONI

PROPRIETA DELLE SOLUZIONI 1 11 PROPRIETA DELLE SOLUZIONI 2 SOLUZIONI IDEALI H mix = 0 le interazioni fra le molecole di soluto e di solvente puri sono paragonabili a quelle fra soluto e solvente; durante il processo di dissoluzione

Dettagli

2.1 Aspetti generali. 2.2 Tipi di evaporatore

2.1 Aspetti generali. 2.2 Tipi di evaporatore Capitolo n 2 2.1 Aspetti generali La concentrazione è una operazione unitaria che ha lo scopo di ottenere una soluzione più concentrata a partire da una soluzione più diluita mediante evaporazione del

Dettagli

Fluidi termici di servizio

Fluidi termici di servizio Fluido termico Sali fusi Fluidi termici di servizio Fluidi frigoriferi (etilene, ammoniaca, ecc.) Salamoie (soluzioni acquose di sali) Acqua refrigerata Acqua di pozzo Acqua industriale Aria Acqua demineralizzata

Dettagli

GRUPPI REFRIGERANTI ALIMENTATI AD ACQUA CALDA

GRUPPI REFRIGERANTI ALIMENTATI AD ACQUA CALDA www.maya-airconditioning.com GRUPPI REFRIGERANTI ALIMENTATI AD ACQUA CALDA 1 Specifiche tecniche Serie WFC-M Ver. 01.17 Serie WFC-M 1 Specifiche Tecniche 1 Indice Ver. 01.17 Pagina 1. Informazioni generali

Dettagli

Le soluzioni e il loro comportamento

Le soluzioni e il loro comportamento 2017 Le soluzioni e il loro comportamento PERCENTUALE IN peso (% p/p) PERCENTUALE IN volume (% v/v) PERCENTUALE IN peso/volume (% p/v) MOLARITA (M) moli soluto / volume soluzione MOLALITA (m) moli soluto

Dettagli

SCAMBIATORI DI CALORE

SCAMBIATORI DI CALORE SCAMBIATORI DI CALORE 1 SCAMBIATORE DI CALORE APPARECCHIATURA NELLA QUALE AVVIENE UN PASSAGGIO DI CALORE DA UN FLUIDO AD UN ALTRO IN GENERE NON VI E' CONTATTO DIRETTO TRA I DUE FLUIDI, CHE SONO SEPARATI

Dettagli

STATO LIQUIDO. Volume proprio Forma non definita Particelle moderatamente ordinate Energia cinetica delle particelle è dello stesso

STATO LIQUIDO. Volume proprio Forma non definita Particelle moderatamente ordinate Energia cinetica delle particelle è dello stesso STATO LIQUIDO Caratteristiche: Volume proprio Forma non definita Particelle moderatamente ordinate Energia cinetica delle particelle è dello stesso intermolecolare I legami intermolecolari sono responsabili

Dettagli

I più comuni fluidi termici che si utilizzano ad elevate temperature sono riportati in tabella.

I più comuni fluidi termici che si utilizzano ad elevate temperature sono riportati in tabella. Circuiti termici La gran parte delle esigenze di scambio termico in un impianto chimico si riescono a soddisfare utilizzando acqua, per raffreddare, o vapore d acqua, per riscaldare. Tuttavia, quando la

Dettagli

Modulo 0.5: Richiami di componentistica. Scambiatori di calore

Modulo 0.5: Richiami di componentistica. Scambiatori di calore Corso di Impianti Meccanici Laurea Triennale e Magistrale Modulo 0.5: Richiami di componentistica Scambiatori di calore Prof. Ing. Cesare Saccani Prof. Ing. Augusto Bianchini Ing. Marco Pellegrini Department

Dettagli

EVALED AC. Evaporatori sottovuoto ad acqua calda/fredda

EVALED AC. Evaporatori sottovuoto ad acqua calda/fredda EVALED AC Evaporatori sottovuoto ad acqua calda/fredda Evaporatori EVALED AC La Solution EVALED AC rappresenta la gamma di evaporatori ad acqua calda/fredda che sfrutta fonti energetiche a basso costo,

Dettagli

1. Perché le sostanze si sciolgono?

1. Perché le sostanze si sciolgono? 1. Perché le sostanze si sciolgono? Le soluzioni sono miscugli omogenei i cui costituenti conservano le loro proprietà. Nelle soluzioni il solvente è il componente in maggiore quantità. Il soluto è il

Dettagli

ITIS FACCIO VERCELLI DIPARTIMENTO DI CHIMICA

ITIS FACCIO VERCELLI DIPARTIMENTO DI CHIMICA SCAMBIO TERMICO 1. Si deve riscaldare un composto organico usando il vapor d acqua saturo secco come sorgente di calore. Si tenga presente che: - la portata del composto da riscaldare è: F = 0,50 kg/s

Dettagli

REFRIGERAZIONE. Refrigerazione Riduzione e/o mantenimento della temperatura a valori più bassi della temperatura ambiente (<8 C)

REFRIGERAZIONE. Refrigerazione Riduzione e/o mantenimento della temperatura a valori più bassi della temperatura ambiente (<8 C) Refrigerazione Riduzione e/o mantenimento della temperatura a valori più bassi della temperatura ambiente (

Dettagli

Cambiamento di fase: Condensazione. 1. Introduzione

Cambiamento di fase: Condensazione. 1. Introduzione Lori Daniele, mat. 214979; Rigosi Manuel, mat. 209911 Martedì 27 Aprile 2010, h. 10.30 13.30 Cambiamento di fase: Condensazione 1. Introduzione... 1 2. Condensazione superficiale a film su lastra piana

Dettagli

Pompe di calore ad assorbimento acqua ammoniaca

Pompe di calore ad assorbimento acqua ammoniaca Pompe di calore ad assorbimento acqua ammoniaca Il Raffrescamento estivo utilizzando le macchine ad assorbimento Un interessante possibilità di sfruttamento dell energia solare ai fini del raffrescamento

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO ESAMI DI STATO PER L ABILITAZIONE ALLA PROFESSIONE DI INGEGNERE INDUSTRIALE. I Sessione Sezione A Settore industriale

POLITECNICO DI TORINO ESAMI DI STATO PER L ABILITAZIONE ALLA PROFESSIONE DI INGEGNERE INDUSTRIALE. I Sessione Sezione A Settore industriale POLITECNICO DI TORINO ESAMI DI STATO PER L ABILITAZIONE ALLA PROFESSIONE DI INGEGNERE INDUSTRIALE I Sessione 2012 - Sezione A Settore industriale Classe 33/S Ineneria Eneretica e Nucleare Prova pratica

Dettagli

Le soluzioni e il loro comportamento

Le soluzioni e il loro comportamento A. A. 2016 2017 1 CCS Scienze geologiche CCS Biologia Le soluzioni e il loro comportamento PERCENTUALE IN peso (% p/p) PERCENTUALE IN volume (% v/v) PERCENTUALE IN peso/volume (% p/v) MOLARITA (M) moli

Dettagli

1. Perché le sostanze si sciolgono 2. Soluzioni acquose ed elettroliti 3. La concentrazione delle soluzioni 4. L effetto del soluto sul solvente: le

1. Perché le sostanze si sciolgono 2. Soluzioni acquose ed elettroliti 3. La concentrazione delle soluzioni 4. L effetto del soluto sul solvente: le Unità n 14 Le proprietà delle soluzioni 1. Perché le sostanze si sciolgono 2. Soluzioni acquose ed elettroliti 3. La concentrazione delle soluzioni 4. L effetto del soluto sul solvente: le proprietà colligative

Dettagli

Tecniche generali laboratorio. 03 La distillazione

Tecniche generali laboratorio. 03 La distillazione Tecniche generali laboratorio 03 La distillazione Principi teorici Il processo della distillazione sfrutta due successivi e opposti passaggi di stato: evaporazione/ ebollizione e condensazione. Ogni sostanza

Dettagli

PASSAGGI DI STATO. sublimazione fusione ebollizione. solidificazione. condensazione. brinamento. Calore. Scrittura in formule:

PASSAGGI DI STATO. sublimazione fusione ebollizione. solidificazione. condensazione. brinamento. Calore. Scrittura in formule: PASSAGGI DI STATO sublimazione fusione ebollizione S solidificazione L condensazione V brinamento Calore Scrittura in formule: - H O (s) H 2 2 O (l) fusione - H O (l) H 2 2 O (g) evaporazione - H O (s)

Dettagli

EVALED RV. Evaporatori a ricompressione meccanica del vapore e a circolazione forzata

EVALED RV. Evaporatori a ricompressione meccanica del vapore e a circolazione forzata EVALED RV Evaporatori a ricompressione meccanica del vapore e a circolazione forzata Evaporatori EVALED RV La Solution EVALED RV rappresenta la gamma di evaporatori a ricompressione meccanica del vapore,

Dettagli

Determinazione e confronto delle prestazioni di impianti geotermoelettrici

Determinazione e confronto delle prestazioni di impianti geotermoelettrici Determinazione e confronto delle prestazioni di impianti geotermoelettrici Si ipotizzi di avere una potenza geotermica disponibile pari a 600 MW. La temperatura dell'acqua di refrigerazione all'uscita

Dettagli

GRUPPO REFRIGERANTE ALIMENTATO AD ACQUA CALDA

GRUPPO REFRIGERANTE ALIMENTATO AD ACQUA CALDA www.maya-airconditioning.com GRUPPO REFRIGERANTE ALIMENTATO AD ACQUA CALDA 1 Specifiche tecniche WFC-SC 5 Ver. 01.17 1 Indice Ver. 01.17 1. Informazioni generali Pagina 1.1 Designazione del modello...

Dettagli

Impianti di refrigerazione (climatizzazione estiva): valutazioni tecnico economiche su soluzioni alternative

Impianti di refrigerazione (climatizzazione estiva): valutazioni tecnico economiche su soluzioni alternative Impianti di refrigerazione (climatizzazione estiva): valutazioni tecnico economiche su soluzioni alternative 1/12 CICLO FRIGORIFERO PER RAFFREDDAMENTO REGIONE CALDA Liquido saturo o sottoraffreddato 3

Dettagli

2 e 3 esperienza di laboratorio: SEPARAZIONE DI UNA MISCELA A TRE COMPONENTI PER ESTRAZIONE

2 e 3 esperienza di laboratorio: SEPARAZIONE DI UNA MISCELA A TRE COMPONENTI PER ESTRAZIONE 2 e 3 esperienza di laboratorio: SEPARAZIONE DI UNA MISCELA A TRE COMPONENTI PER ESTRAZIONE 2011/2012 Prima di iniziare 1- ESTRAZIONE: Tecnica utilizzata per separare il prodotto organico desiderato da

Dettagli

PASSAGGI DI STATO. sublimazione fusione ebollizione. solidificazione. condensazione. brinamento. Calore processi fisici endotermici ( H>0).

PASSAGGI DI STATO. sublimazione fusione ebollizione. solidificazione. condensazione. brinamento. Calore processi fisici endotermici ( H>0). PASSAGGI DI STATO Calore processi fisici endotermici (H>0). sublimazione fusione ebollizione S solidificazione L condensazione V brinamento Scrittura in formule: - H 2 O (s) H 2 O (l) fusione - H 2 O (l)

Dettagli

GRUPPO REFRIGERANTE ALIMENTATO AD ACQUA CALDA

GRUPPO REFRIGERANTE ALIMENTATO AD ACQUA CALDA GRUPPO REFRIGERANTE ALIMENTATO AD ACQUA CALDA 1 Specifiche tecniche WFC-SC 5 www.maya-airconditioning.com SERIE WFC-SC 5 SEZIONE 1: SPECIFICHE TECNICHE 1 Indice Ver. 03.10 1. Informazioni generali Pagina

Dettagli

Lo stato liquido. i liquidi molecolari con legami a idrogeno: le interazioni tra le molecole si stabiliscono soprattutto attraverso legami a idrogeno

Lo stato liquido. i liquidi molecolari con legami a idrogeno: le interazioni tra le molecole si stabiliscono soprattutto attraverso legami a idrogeno Lo stato liquido Le particelle sono in continuo movimento, anche se questo risulta più limitato rispetto al caso dei gas. Il movimento caratteristico a zig-zag delle particelle è chiamato moto Browniano.

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO

POLITECNICO DI TORINO POLITECNICO DI TORINO Vittorio Verda Dipartimento Energia POMPE DI CALORE GEOTERMICHE Il calore della terra a casa nostra. La Geotermia: cos è, come funziona, quanto si risparmia Pompe di calore a compressione

Dettagli

Lezione del 27/05/2010 ora 10:30-13:30 Andrea Carbognani matricola Alice Lomonaco matricola Roberto Alciati matricola

Lezione del 27/05/2010 ora 10:30-13:30 Andrea Carbognani matricola Alice Lomonaco matricola Roberto Alciati matricola Lezione del 27/05/2010 ora 10:30-13:30 Andrea Carbognani matricola 219587 Alice Lomonaco matricola 219414 Roberto Alciati matricola 219475 Sommario 1 Essiccatore a tamburo rotante... 1 1.1 Introduzione...

Dettagli

Materiale Temperatura di impiego ( C) Conducibilità termica (W/m C) Densità (kg/m 3 ) Polistirolo espanso -30/

Materiale Temperatura di impiego ( C) Conducibilità termica (W/m C) Densità (kg/m 3 ) Polistirolo espanso -30/ Coibentazioni Le coibentazioni hanno lo scopo di ridurre le dispersioni termiche di un apparecchio o di una tubazione verso l ambiente esterno e si utilizzano soprattutto quando la temperatura operativa

Dettagli

Materiale Temperatura di impiego ( C) Conducibilità termica (W/m C) Densità (kg/m 3 ) Polistirolo espanso -30/

Materiale Temperatura di impiego ( C) Conducibilità termica (W/m C) Densità (kg/m 3 ) Polistirolo espanso -30/ Coibentazioni Le coibentazioni hanno lo scopo di ridurre le dispersioni termiche di un apparecchio o di una tubazione verso l ambiente esterno e si utilizzano soprattutto quando la temperatura operativa

Dettagli

Umidificazione (2) Raffreddamento con evaporazione

Umidificazione (2) Raffreddamento con evaporazione Umidificazione (2) Raffreddamento con evaporazione Termodinamica dell Aria Umida - 27 Nel secondo caso, parte dell acqua spruzzata nella corrente evapora, sottraendo all aria calore sensibile ed abbassandone

Dettagli

Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile. Chimica. concetti e modelli.blu

Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile. Chimica. concetti e modelli.blu Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile Chimica concetti e modelli.blu 2 Capitolo 17 Le proprietà delle soluzioni 3 Sommario (I) 1. Perché le sostanze si sciolgono? 2. Soluzioni acquose ed elettroliti 3. La

Dettagli

PRINCIPI BASE E TIPOLOGIE POMPE PRINCIPALI TIPOLOGIE DI GIRANTI

PRINCIPI BASE E TIPOLOGIE POMPE PRINCIPALI TIPOLOGIE DI GIRANTI PRINCIPI BASE E TIPOLOGIE POMPE PRINCIPALI TIPOLOGIE DI GIRANTI Che cos è una girante? La girante è il componente principale di una pompa centrifuga. Quando ruota una girante, genera la forza necessaria

Dettagli

Trasformazioni fisiche della materia: i passaggi di stato

Trasformazioni fisiche della materia: i passaggi di stato Trasformazioni fisiche della materia: i passaggi di stato Nelle condizioni terrestri la materia può presentarsi in tre differenti stati fisici o stati di aggregazione: solido, liquido e aeriforme. I solidi

Dettagli

I PASSAGGI DI STATO T R AT TO DA:

I PASSAGGI DI STATO T R AT TO DA: I PASSAGGI DI STATO T R AT TO DA: I P ro b l e m i D e l l a F i s i c a - C u t n e l l, J o h n s o n, Yo u n g, S t a d l e r Z a n i c h e l l i e d i t o r e La F i s i c a di A m a l d i Z a n i

Dettagli

La temperatura. La materia può trovarsi in tre stati diversi di aggregazione diversi: solido, liquido e gassoso

La temperatura. La materia può trovarsi in tre stati diversi di aggregazione diversi: solido, liquido e gassoso 1 La temperatura La materia può trovarsi in tre stati diversi di aggregazione diversi: solido, liquido e gassoso Qualunque sia lo stato di aggregazione, le particelle (molecole o atomi) di cui è fatta

Dettagli

DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE INDUSTRIALE. Sistema di accumulo di energia a cambio di stato con. a nome della società Meccanio Srl con sede in Pomezia

DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE INDUSTRIALE. Sistema di accumulo di energia a cambio di stato con. a nome della società Meccanio Srl con sede in Pomezia DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo: Sistema di accumulo di energia a cambio di stato con soluzione acqua - ammoniaca a nome della società Meccanio Srl con sede in Pomezia (RM), in

Dettagli

Estrazione. Il processo di estrazione con solventi è impiegato per l isolamento di

Estrazione. Il processo di estrazione con solventi è impiegato per l isolamento di Purificazione di sostanze organiche 1. Cristallizzazione 2. Sublimazione 3. Distillazione 4. 5. Cromatografia 1 Il processo di estrazione con solventi è impiegato per l isolamento di sostanze da soluzioni

Dettagli

SCAMBIATORI DI CALORE A PIASTRE ISPEZIONABILI SCAMBIATORI DI CALORE A PIASTRE SALDOBRASATI

SCAMBIATORI DI CALORE A PIASTRE ISPEZIONABILI SCAMBIATORI DI CALORE A PIASTRE SALDOBRASATI SCAMBIATORI DI CALORE A PIASTRE ISPEZIONABILI SCAMBIATORI DI CALORE A PIASTRE SALDOBRASATI 1 INDICE SCAMBIATORI A PIASTRE ISPEZIONABILI. Composizione dello scambiatore SP. Pag. 3 Caratteristiche costruttive.

Dettagli

Terminologia Cecomaf 1

Terminologia Cecomaf 1 INDICE Terminologia Cecomaf 1 Capitolo 1 - Elementi di fisica 15 1.1 Temperatura 15 1.1.1 Sensazione di calore 15 1.1.2 Scale di temperatura 15 1.1.3 Zero assoluto e Sistema Internazionale di unità (SI)

Dettagli

Indice. Prefazione all edizione italiana... Terminologia CECOMAF...

Indice. Prefazione all edizione italiana... Terminologia CECOMAF... Prefazione all edizione italiana... Terminologia CECOMAF... XI XIII Capitolo 1 Elementi di fisica... 1 1.1 Temperatura................................................. 1 1.1.1 Sensazione di calore... 1

Dettagli

Scambiatore di calore tubo-in-tubo Tipo HE

Scambiatore di calore tubo-in-tubo Tipo HE MAKING MODERN LIVING POSSIBLE Scheda tecnica Scambiatore di calore tubo-in-tubo Tipo HE Gli scambiatori di calore HE sono usati principalmente per trasferire calore dalla linea di liquido a quella di aspirazione

Dettagli

LE SOLUZIONI. Una soluzione è un sistema omogeneo costituito da almeno due componenti

LE SOLUZIONI. Una soluzione è un sistema omogeneo costituito da almeno due componenti LE SOLUZIONI Una soluzione è un sistema omogeneo costituito da almeno due componenti Il componente maggioritario e solitamente chiamato solvente mentre i componenti in quantita minore sono chiamati soluti

Dettagli

EIETTORE A GETTO DI GAS PER VUOTO PER POMPE AD ANELLO LIQUIDO. Aspirazione e compressione di gas e vapore

EIETTORE A GETTO DI GAS PER VUOTO PER POMPE AD ANELLO LIQUIDO. Aspirazione e compressione di gas e vapore EIETTORE A GETTO DI GAS PER VUOTO PER POMPE AD ANELLO LIQUIDO Aspirazione e compressione di gas e vapore Eiettore in AISI 316 Gli eiettori a getto di gas per vuoto per pompe ad anello liquido impiegano

Dettagli

PDF Compressor Pro. Temperatura e calore. Prof Giovanni Ianne

PDF Compressor Pro. Temperatura e calore. Prof Giovanni Ianne Temperatura e calore Prof Giovanni Ianne LA TEMPERATURA La temperatura è la grandezza fisica che si misura con il termometro. La temperatura nel Sistema Internazionale si misura in gradi Kelvin (simbolo

Dettagli

PROF. ING. FLAVIO FUCCI UNIVERSITÀ DEL MOLISE. Autore - Affiliazione

PROF. ING. FLAVIO FUCCI UNIVERSITÀ DEL MOLISE. Autore - Affiliazione PROF. ING. FLAVIO FUCCI UNIVERSITÀ DEL MOLISE EFFICIENZA ENERGETICA per edifici adibiti ad uso civile Minima energia da utilizzare per mantenere le condizioni di benessere EE = ---------------------------------------------

Dettagli

air protection technology

air protection technology ASS Assorbimento Chimico/Fisico Campo di applicazione L assorbimento chimico fisico delle S.O.V. (Sostanze Organiche Volatili) e delle S.I.V. (Sostanze Inorganiche Volatili) è utilizzato principalmente

Dettagli

CICLO FRIGORIFERO PER RAFFREDDAMENTO

CICLO FRIGORIFERO PER RAFFREDDAMENTO CICLO FRIGORIFERO PER RAFFREDDAMENTO REGIONE CALDA Liquido saturo o sottoraffreddato Q out 3 2 Vapore valvola di espansione condensatore compressore P c evaporatore 4 1 Miscela bifase liquidovapore Q in

Dettagli

Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI. Prof. Ing. Francesco Zanghì ELEMENTI DI IDRAULICA AGGIORNAMENTO 26/11/2013

Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI. Prof. Ing. Francesco Zanghì ELEMENTI DI IDRAULICA AGGIORNAMENTO 26/11/2013 Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì ELEMENTI DI IDRAULICA AGGIORNAMENTO 26/11/2013 L'idraulica è la scienza che studia l'utilizzazione dei

Dettagli

Pannelli solari a HEAT PIPE

Pannelli solari a HEAT PIPE Pannelli solari a HEAT PIPE Gli heat pipe applicati ai sistemi di condizionamento estivo Negli ultimi anni, la domanda di elettricità nel periodo estivo ha raggiunto picchi estremi per l uso eccessivo

Dettagli

Reti di ricircolo. Progettazione e bilanciamento

Reti di ricircolo. Progettazione e bilanciamento Reti di ricircolo Progettazione e bilanciamento Reti di ricircolo Servono a mantenere in circolazione l acqua calda, per impedire che, ristagnando, possa raffreddarsi. È così possibile garantire a tutti

Dettagli

La misura della temperatura

La misura della temperatura Calore e temperatura 1. La misura della temperatura 2. La dilatazione termica 3. La legge fondamentale della termologia 4. Il calore latente 5. La propagazione del calore La misura della temperatura La

Dettagli

CENTRALI FRIGORIFERE RISPARMIO ENERGETICO. Firenze, 17 maggio 2013

CENTRALI FRIGORIFERE RISPARMIO ENERGETICO. Firenze, 17 maggio 2013 CENTRALI FRIGORIFERE NUOVE TECNOLOGIE E RISPARMIO ENERGETICO Firenze, 17 maggio 2013 La portata d acqua variabile nei circuiti frigoriferi primari e secondari Diego Danieli Libero Professionista - Venezia

Dettagli

CENNI SUGLI SCAMBIATORI DI CALORE

CENNI SUGLI SCAMBIATORI DI CALORE asdf CENNI SUGLI SCAMBIATORI DI CALORE 24 January 2012 Introduzione all'articolo Il seguente breve articolo ha l'intento di rendere note le linee generiche (quindi senza alcuna presunzione di definirsi

Dettagli

Modulo 0.3: Richiami di componentistica. Scaricatori di condensa

Modulo 0.3: Richiami di componentistica. Scaricatori di condensa Corso di Impianti Meccanici Laurea Triennale e Magistrale Modulo 0.3: Richiami di componentistica Prof. Ing. Cesare Saccani Prof. Ing. Augusto Bianchini Ing. Marco Pellegrini Department of Industrial Engineering

Dettagli

Indice. Prefazione alla terza edizione italiana...xi. Ringraziamenti dell Editore...XIII. Guida alla lettura...xiv

Indice. Prefazione alla terza edizione italiana...xi. Ringraziamenti dell Editore...XIII. Guida alla lettura...xiv Prefazione alla terza edizione italiana...xi Ringraziamenti dell Editore...XIII Guida alla lettura...xiv 1 INTRODUZIONE E UNO SGUARDO D INSIEME...1 1.1 Introduzione alle scienze termiche...2 1.2 La termodinamica

Dettagli

LA MATERIA E IL MODELLO PARTICELLARE

LA MATERIA E IL MODELLO PARTICELLARE LA MATERIA E IL MODELLO PARTICELLARE - Gli oggetti che ci circondano sono costituiti di materia. - Come possiamo definire la materia? La materia è tutto ciò che possiede una massa e occupa un volume. -

Dettagli

Estrazione con solvente 18/01/2010. Laboratorio di chimica. Prof. Aurelio Trevisi

Estrazione con solvente 18/01/2010. Laboratorio di chimica. Prof. Aurelio Trevisi Laboratorio di chimica Prof. Aurelio Trevisi Estrazione con solvente SCOPO: Estrarre mediante cicloesano lo iodio da una soluzione idroalcolica L estrazione con solventi si basa sulla diversa affinità

Dettagli

Distribuzione e Temperatura. Pressione di Vapore. Evaporazione

Distribuzione e Temperatura. Pressione di Vapore. Evaporazione Evaporazione Le molecole del Liquido hanno una distribuzione di energia cinetica. Una frazione di molecole della superficie del liquido ha energia cinetica sufficiente per sfuggire all attrazione attrazione

Dettagli

1 Ciclo Rankine inverso.

1 Ciclo Rankine inverso. 1 Ciclo Rankine inverso. Il ciclo rappresentato, detto ciclo di Rankine inverso, viene modificato attraverso lo scambiatore di calore introdotto nello schema della macchina e che permette la cessione di

Dettagli

Lo stato liquido: il modello

Lo stato liquido: il modello Lo stato liquido: il modello lemolecolesonoin moto perpetuo e casuale(moto Browniano) l'energia del moto: è dello stesso ordine di grandezza dell'energia di interazione tra le molecole dipende dalla temperatura(agitazione

Dettagli

La corrente di un fluido

La corrente di un fluido La corrente di un fluido 0 La corrente di un fluido è il movimento ordinato di un liquido o di un gas. 0 La portata q è il rapporto tra il volume di fluido V che attraversa una sezione in un tempo t ed

Dettagli

Cambiamenti di stato

Cambiamenti di stato Cambiamenti di stato Equilibri tra le fasi: diagrammi di stato per un componente puro diagrammi di stato a due componenti 1 Equilibri tra fasi diverse fase 3 fase 1 fase 2 FASE: porzione di materia chimicamente

Dettagli

è completamente immerso in acqua. La sua

è completamente immerso in acqua. La sua In un tubo scorre in regime stazionario un liquido ideale con densità 1.00 10 3 kg/m 3 ; in un punto A il tubo ha raggio R A = 2.00 cm, la velocità di scorrimento è v A = 5.00 m/se la pressione è P A =

Dettagli

Le proprietà colligative delle soluzioni Sappiamo dall esperienza quotidiana che una soluzione ha caratteristiche diverse dal solvente puro.

Le proprietà colligative delle soluzioni Sappiamo dall esperienza quotidiana che una soluzione ha caratteristiche diverse dal solvente puro. Le proprietà colligative delle soluzioni Sappiamo dall esperienza quotidiana che una soluzione ha caratteristiche diverse dal solvente puro. Molte delle sue proprietà, come il sapore, il colore, l odore,

Dettagli

TRASMISSIONE DEL CALORE

TRASMISSIONE DEL CALORE TRASMISSIONE DEL CALORE Testi di riferimento: ÇENGEL Y. A., Termodinamica e trasmissione del calore, McGraw-Hill, Milano, 1998. GUGLIELMINI G., PISONI C., Elementi di trasmissione del calore, Editoriale

Dettagli

Principio di Funzionamento

Principio di Funzionamento EIETTORE A GETTO DI LIQUIDI PER VUOTO Aspirazione e compressione di gas e vapore Modello GEL Gli eiettori a getto di liquido per vuoto sono semplici e versatili apparecchi che sfruttando un getto di acqua

Dettagli

Rev. 02/13. Antonio Coviello. ITIS Fermi TV

Rev. 02/13. Antonio Coviello. ITIS Fermi TV ASSORBIMENTO Rev. 02/13 Antonio Coviello ITIS Fermi TV SCHEMA COSTRUTTIVO TORRE DI ASSORBIMENTO CON RIEMPIMENTO ASS-ES01: Biossido di Zolfo / Aria / Acqua Una portata di 125 Kmoli/h di aria contenente

Dettagli

Tecnologia e caratterizzazione dei prodotti lattiero-caseari Parte 2 I latti concentrati e in polvere. ZEPPA G. Università degli Studi di Torino

Tecnologia e caratterizzazione dei prodotti lattiero-caseari Parte 2 I latti concentrati e in polvere. ZEPPA G. Università degli Studi di Torino Tecnologia e caratterizzazione dei prodotti lattiero-caseari Parte 2 I latti concentrati e in polvere ZEPPA G. Università degli Studi di Torino LATTE ALIMENTARE LATTE CRUDO DERIVATI DEL LATTE LATTE PASTORIZZATO

Dettagli

pressione esercitata dalle molecole di gas in equilibrio con Si consideri una soluzione di B in A. Per una soluzione ideale

pressione esercitata dalle molecole di gas in equilibrio con Si consideri una soluzione di B in A. Per una soluzione ideale PROPRIETA COLLIGATIVE Proprietà che dipendono solo dal numero di particelle presenti in soluzione 1. TENSIONE DI VAPORE 2. INNALZAMENTO EBULLIOSCOPICO 3. ABBASSAMENTO CRIOSCOPICO 4. PRESSIONE OSMOTICA

Dettagli

/ * " 6 7 -" 1< " *,Ê ½, /, "6, /, Ê, 9Ê -" 1/ " - ÜÜÜ Ìi «V Ì

/ *  6 7 - 1<  *,Ê ½, /, 6, /, Ê, 9Ê - 1/  - ÜÜÜ Ìi «V Ì LA TRASMISSIONE DEL CALORE GENERALITÀ 16a Allorché si abbiano due corpi a differenti temperature, la temperatura del corpo più caldo diminuisce, mentre la temperatura di quello più freddo aumenta. La progressiva

Dettagli

Indice Proprietà dell acqua e del vapore La termodinamica

Indice Proprietà dell acqua e del vapore La termodinamica Capitolo 1 Proprietà dell acqua e del vapore... 1 1.1 Generalità... 1 1.2 Massa... 2 1.3 Densità e volume specifico... 2 1.4 Spazio, tempo, velocità, accelerazione... 3 1.5 Forza e peso... 3 1.6 Pressione...

Dettagli

Corso di Meccanica, Macchine e Impianti Termici CAPITOLO 5 TERMODINAMICA

Corso di Meccanica, Macchine e Impianti Termici CAPITOLO 5 TERMODINAMICA Anno Scolastico 2009/2010 Corso di Meccanica, Macchine e Impianti Termici CAPITOLO 5 TERMODINAMICA Prof. Matteo Intermite 1 5.1 LEGGE DEI GAS I gas sono delle sostanze che in determinate condizioni di

Dettagli

STATICA E DINAMICA DEI FLUIDI

STATICA E DINAMICA DEI FLUIDI STATICA E DINAMICA DEI FLUIDI Pressione Principio di Pascal Legge di Stevino Spinta di Archimede Conservazione della portata Teorema di Bernoulli Legge di Hagen-Poiseuille Moto laminare e turbolento Stati

Dettagli

Process Flow Diagram Proposto

Process Flow Diagram Proposto Impianto Purificazione Percolato contenente Ammoniaca L acqua presente sul fondo di una discarica dopo opportuni trattamenti di filtrazione contiene spesso solo Ammoniaca che può essere utilizzata per

Dettagli

Esercitazione 2 Ciclo a vapore a recupero

Esercitazione 2 Ciclo a vapore a recupero Esercitazione 2 Ciclo a vapore a recupero Lo scopo di questa esercitazione è la progettazione di un ciclo a recupero: l impianto è composto da un ciclo a vapore ad un livello di pressione che utilizza

Dettagli