SOMMARIO Introduzione I fatori che originano il carsismo I fattori di dissoluzione delle rocce carbonatiche Il fenomeno del carsismo ipogeo

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "SOMMARIO Introduzione I fatori che originano il carsismo I fattori di dissoluzione delle rocce carbonatiche Il fenomeno del carsismo ipogeo"

Transcript

1 SOMMARIO Introduzione 1 I fatori che originano il carsismo 2 I fattori di dissoluzione delle rocce carbonatiche 4 Il fenomeno del carsismo ipogeo 5 La formazione delle stalattiti 8 Le stalattiti eccentriche 11 La formazione delle vele 12 La formazione delle stalagmiti 13 La formazione delle perle di grotta 14 La storia delle caverne di castellana 15 La genesi delle grotte di castellana 16 Il sistema delle grotte 18 Il percorso nelle grotte di castellana 19 Consigli ai visitatori 27 Contatti 28 Come arrivare 29

2 Introduzione Le grotte di Castellana sono uno dei luoghi naturali più suggestivi e sorprendenti nel cuore della Puglia. Un complesso di cavità naturali affascinante e unico al mondo ubicato nel Comune di Castellana Grotte nella parte sud orientale dell altopiano delle Murge. Le Grotte sono un tipico fenomeno del carsismo, conseguente all erosione operato dall'acqua in rocce calcaree in migliaia di anni. L acqua ha scavato fisicamente e chimicamente lo strato roccioso sotterraneo, dando origine a un fiume e formando dei vuoti che nel tempo sono stati ingranditi creando le grotte carsiche. Visitare le Grotte di Castellana significa vivere un esperienza unica che trasporta il visitatore in un mondo meraviglioso, la cui storia risale a circa cento milioni di anni fa. Il percorso turistico nelle grotte si snoda per una lunghezza di 3348 metri a circa 70 metri di profondità, scendendo sino ad un massimo di 122 metri dalla superficie. Il percorso è costituito da una serie di vaste caverne che si susseguono in senso orizzontale, collegate da passaggi e da cunicoli. Nelle Grotte ovunque, stalattiti, stalagmiti, cortine, colonne, preziosi cristalli. Lungo il percorso il visitatore attraversa caverne dai nomi fantastici: la lupa, la civetta, il precipizio, il corridoio del deserto, la cupola, e la grotta bianca. Attraversa i canyon e profondi abissi, scoprendo fossili, concrezioni dalle forme incredibili e dai colori inaspettati. Nel Museo Speleologico "Franco Anelli, ospitato nell edificio progettato dall arch. Favia e inaugurato nel 2000, al visitatore viene offerta l'opportunità di meglio conoscere la genesi delle grotte, le caratteristiche ambientali che ne hanno determinato la nascita e lo sviluppo, la vita che in esse si sviluppa fin nei suoi più remoti recessi e l'utilizzo che di esse l'uomo ha fatto nel tempo. La struttura museale si sviluppa su più piani. Al livello inferiore in 1

3 Il carsismo ipogeo e le Grotte di Castellana una prima sala vi sono i pannelli illustrativi fotografici con integrazione di testi e immagini, che descrivono il territorio carsico, la storia delle grotte e la vita in grotta. Sul piano superiore sono presenti mostre fotografiche sulle grotte. Nel piano seminterrato vengono svolte attività laboratoriali. All interno del museo è ospitato il Centro di documentazione Franco Orofino che dispone di un ricco repertorio iconografico e una ricchissima biblioteca con volumi anche molto antichi. I fatori che originano il carsismo Il fenomeno carsico è una particolare forma di erosione dovuta all'azione di corrosione e della disgregazione che le acque esercitano nelle rocce solubili sia di superficie che di sottosuolo. In natura, i minerali più solubili sono in ordine decrescente di solubilità: Halite (NaCl), Gesso (CaSO4 2H2O), Calcite (CaCO3), Dolomie (CaMg (CO3)2). La Halite è anche chiamata salgemma. Il fenomeno del carsismo interessa tutte le rocce, ma soprattutto quelle a solubilità maggiore, ovvero le rocce carbonatiche (Calcari e Dolomite) e quelle evaporitiche (Gessi e Salgemma). Questo tipo di rocce costituisce circa il 15% delle terre emerse, pertanto il fenomeno del carsismo è ben diffuso sul pianeta. Sul territorio italiano le rocce costituite da calcite e dolomite sono molto diffuse rispetto a quelle formate da minerali più solubili come il gesso o l halite. Esistono due tipi di carsismo: il carsismo superficiale e il carsismo profondo, quest ultimo detto ipogeo. Entrambi i fenomeni sono conseguenti all'azione delle acque di origine meteorica, definito "classico" in quanto è quello più diffuso sulla superficie terrestre; ma vi sono anche fenomeni di carsismo legati alla presenza di acque di mare in prossimità della linea di costa, oppure là dove si ha la risalita di acque profonde che vengono in contatto 2

4 con acque di origine meteorica in corrispondenza di importanti faglie. Particolarmente importante nel carsismo è l'azione dell'anidride carbonica (CO2) disciolta nell'acqua. Questa è, almeno in parte, presente sotto forma di acido carbonico (H2CO3) in grado di sciogliere nell acqua (solubilizza) alcuni minerali, in particolare i carbonati di calcio e magnesio, praticamente insolubili in acqua pura. L anidride carbonica è uno dei gas che compone l atmosfera presente con percentuali, però, molto basse appena lo 0,03 atm, cioè rappresenta solo lo 0,03 per cento dei gas presenti in atmosfera. La concentrazione di anidride carbonica conferisce all'acqua un maggiore grado di acidità che le consente di attaccare e corrodere le rocce carbonatiche trasformando il carbonato di calcio, poco solubile, in bicarbonato di calcio, la cui solubilità è tre volte maggiore. Altri minerali, come il quarzo o il salgemma, invece, sono del tutto insensibili alla presenza di CO2 nelle acque con cui vengono a contatto, e la solubilità resta quindi immutata. La CO2 nell'acqua diminuisce notevolmente con l'aumentare della temperatura e questo fa sì che le acque fredde siano di fatto più aggressive nei confronti del calcare rispetto a quelle calde, anche se la minor velocità con cui questa reazione avviene attenua in parte questo effetto. Per tale ragione nell acqua piovana l anidride carbonica si trova in concentrazione maggiore soprattutto se l acqua è fredda e se ristagna in particolari tipi di terreni. L acqua che filtra dal soffitto in ambiente di grotta si libera dell'anidride carbonica formando carbonato neutro. La concentrazione di anidride carbonica aumenta nelle acque che attraversano spessi strati di suoli coperti da abbondante vegetazione, anche a seguito della decomposizione delle sostanze organiche. Vi sono dei terreni che riescono a immagazzinare aria in cui l anidride carbonica si trova fino a cento volte più concentrata che nell atmosfera, rendendo decisamente acide le acque che li pervadono. Per questa 3

5 Il carsismo ipogeo e le Grotte di Castellana ragione acque che filtrano attraverso il suolo si arricchiscono di CO2 e risultano più aggressive di acque che cadono direttamente sulla roccia nuda e si infiltrano rapidamente. Oltre all'acido carbonico, le acque che danno origine al carsismo contengono spesso altri acidi in soluzione che possono essere di origine organica, oppure da emanazioni vulcaniche, come l'acido solfidrico H2S. I fattori di dissoluzione delle rocce carbonatiche Il biossido di carbonio (CO2), anche detta anidride carbonica, è quello che gioca il ruolo più importante nei fenomeni carsici. La solubilità della calcite in acqua pura (quindi senza CO2) a 25 C è intorno a 14 mg/l, solo di Testo poco nascosto superiore al quarzo (ca. 10 mg/l). Con piccole quantità di CO2 disciolto (Pco2 = pressione parziale dell anidride carbonica in acqua = 0,001 bar) e a temperatura di 25 C in 1 litro d acqua si sciolgono 60 mg di calcite, 50 di dolomite, 10 di quarzo, 2400 di gesso e di sale. Quando invece la Pco2 è di 100 volte più alta (0,1 bar) alla stessa temperatura la solubilità dei carbonati aumenta notevolmente (400 mg/l di calcite e 300 mg/l di dolomite), mentre quella degli altri minerali non varia. L anidride carbonica e acqua portano alla formazione di acido carbonico secondo la seguente reazione: CO2 anidride carbonica + H2O acqua H2CO3 acido carbonico A condizioni atmosferiche normali, la CO2 è un gas incolore e inodore. E presente nell aria che respiriamo ed è una componente fondamentale nei processi di respirazione e fotosintesi. In natura la 4

6 CO2 si trova anche disciolta nell acqua dolce, nei mari e nel sottosuolo. Non è infiammabile, non esplode e fino ad elevate concentrazioni non è tossica. Il processo di scioglimento della calcite e dolomite in acqua con CO2, che prende il nome di corrosione, è il seguente: CaCO3 carbonato di calcio (calcite) + CO2 + anidride carbonica H2O acqua Ca (HCO3)2 bicarbonato di calcio Per la dolomite, la reazione è molto simile: CaMg(CO 3 ) 2 + 2CO 2 + 2H 2 O CaMg(HCO 3 ) 2 carbonato doppio di magnesio e calcio anidride carbonica acqua bicarbonato di calcio Nelle formule sopra menzionate la reazione del carbonato di calcio (CaCO 3) è una reazione reversibile, cioè dal bicarbonato si può formare nuovamente il carbonato. La componente H 2 CO 3 è acida, mentre il il carbonato di calcio è un solido bianco e poco solubile in acqua. Quello che li differenzia le reazioni è la velocità con cui questo processo ha luogo che è nettamente inferiore per la dolomite. Il fenomeno del carsismo ipogeo L'acqua d infiltrazione esercita la sua azione mediante processi sia di corrosione chimica, sia di erosione meccanica. Con il passare del tempo la pioggia buca la roccia e si insinua sempre di più nelle spaccature e tra i massi, facendovi scivolare anche la poca terra disponibile con la conseguenza che più copiosa anidride carbonica si 5

7 Il carsismo ipogeo e le Grotte di Castellana Il colore delle concrezioni dipende dai minerali in esse contenuti, dalla la struttura del reticolo cristallino (grossi cristalli tendono ad essere più colorati dei microcristalli) e dalla presenza di materiali e/o contaminanti organici. I diversi minerali colorano le concrezioni come indicato nella seguente tabella: Minerali e colorazione delle concrezioni Carbonato di calcio Ferro Manganese Piombo Rame Nichel Zinco Argilla bianco giallo, rosso bruno, marrone blu, grigio, nero grigio verde, blu giallo scuro (calcite) verde chiaro (aragonite) rosso, marrone, nero marrone Il minerale di cui sono formate le concrezioni calcaree, detto alabastro, si origina per deposizione di calcite da acque carsiche o da acque termali calcarifere. Si presenta traslucida e a seguito dei diversi tipi di sali contenuti nell'acqua percolante assume colori variabili molto diversi e di diverse tonalità bianco, giallo, bruno, rossiccio. La formazione delle stalattiti Le stalattiti si formano in seguito a continui e prolungati depositi di minerali trasportati da acque percolanti nella grotte con il passare del tempo e in milioni di anni. La loro crescita avviene per il lento deposito di carbonato di calcio da parte di acque ricche di bicarbonato. L'acqua che esce dalla volta forma una goccia che per 8

8 le forze di coesione e adesione in assenza di ventilazione resta appesa fino a che non raggiunge una dimensione sufficiente affinché la gravità ne provochi il distacco. Quando l'acqua raggiunge una cavità non più completamente occupata da acqua o addirittura svuotata, la brusca diminuzione di pressione provoca uno squilibrio della CO2 fra la goccia e l'aria, cosicché l'anidride carbonica si diffonde nell'aria con conseguente deposito del calcare lungo il cerchio di contatto fra la goccia e la roccia, a causa della tensione superficiale, formando un anello di calcare. La stalattite cresce accumulando calcare su questo anello di calcare e formando cosi un canalicolo interno del diametro di 5-10 mm attraverso il quale filtra l'acqua responsabile del loro accrescimento. La stalattite si sviluppa verso il basso alimentato internamente. Il processo, chiamato stillicidio, continua con l accrescimento delle stalattiti in tempi lunghissimi e con velocità di circa 2 mm ogni dieci anni. Se il tubo viene otturato, per esempio da sostanze solide trasportate dall'acqua, oppure il carico d acqua supera la capacità di scorrimento di questo canale, una parte d acqua scorre all esterno nella forma di un velo che ricopre la concrezione e il calcare si deposita sulla superficie esterna, la stalattite si inspessisce formando una concrezione di forma conica. L'evoluzione della concrezione dipende dalla intensità del flusso d'acqua. Le stalattiti si distinguono dalle tubolari per la loro forma: le tubolari hanno forma cilindrica, mentre le stalattiti sonno coniche. 9

9 La formazione delle stalagmiti Le stalagmiti si accrescono in altezza dal pavimento delle cavità carsiche verso l alto. Quando la velocità di caduta delle gocce dal soffitto è molto elevata, la calcite non si deposita totalmente sul soffitto, ma cristallizza attorno al punto di caduta sul pavimento, formando una stalagmite, che si accresce dal basso verso l alto. La cui forma cilindrica con l'apice ogivale è dovuta al deposito di calcare presso il punto di caduta che avviene con intensità decrescete in modo radiale. Fgura 5 - Stalagmiti e colonne Si forma così una deposizione arrotondata a cupola su cui poi cresce la stalagmite per deposizione di successivi strati emisferici. Vista in sezione una stalagmite presenta anelli concentrici di spessore decrescente. In queste condizioni tutto il soluto si deposita sulla superficie a cupola della stalagmite con spessore uniforme, formandosi così una successione di cupole una sopra l'altra. Le stalagmiti hanno una forma arrotondata, più tozza rispetto alle stalattiti. La forma della stalagmite dipende oltre che dalla velocità di caduta (e quindi dall altezza), dalla quantità d'acqua e dal suo regime. Non essendo limitate dalla gravità arrivano a dimensione 13

10 Il carsismo ipogeo e le Grotte di Castellana enormi, fino a metri di altezza. Quando una stalattite si congiunge a una stalagmite si ha la formazione di una colonna. La formazione delle perle di grotta Queste strutture, dette anche pisoliti, sono corpi di forma sferica o ellittica, più o meno regolare, di dimensione variabile tra alcuni millimetri e qualche centimetro. Le pisoliti sono costituiti da strati successivi di calcite originati attorno ad un microscopico nucleo di materiale estraneo (granellino di sabbia, frammento di roccia o addirittura un osso). Si formano per precipitazione di carbonato di calcio nelle conchette sui pavimenti percorsi da un velo d acqua in rapido movimento, o nelle pozzette in cui l acqua è perennemente rimescolata dallo stillicidio. Figura 6 - Perle d'acqua 14

11 Il carsismo ipogeo e le Grotte di Castellana caverne e corridoi percorribili da speleologi e alcune in fase di allestimento. La genesi delle Grotte di Castellana Le origini delle grotte risalgono al periodo geologico chiamato Cretaceo superiore, quando la Puglia era sommersa da un antico mare nel quale vivevano vaste colonie di molluschi e vegetali marini. Il periodo Cretaceo, la cui durata è stata di 79 milioni di anni, si estende nel tempo geologico tra 145 e 66 milioni di anni fa. Figura 7 - Scala delle ere geologiche Il periodo è il terzo e ultimo dei 3 periodi nei quali è divisa l era Mesozoica. Il nome del periodo Cretaceo deriva dal nome dei depositi di calcare bianco, friabile e terroso, costituito in gran parte da resti di microrganismi e utilizzato per formare la creta. Nel Cretaceo continuò la deriva dei continenti con l allontanamento del Nord America dall'eurasia, la distanza in quel periodo era la metà di oggi, mentre l'antartide si avvicinava al Polo Sud e l'australia si spostava verso Nord. Le lente modificazioni geografiche diedero inizio a sempre più percettibili alternarsi delle stagioni. Durante il Cretaceo, per le alte temperature in quasi tutte le regioni della Terra non esistevano ghiacciai perenni, per cui le 16

12 acque dei mari raggiunsero il massimo livello di tutta la storia del nostro Pianeta. Tra l'inizio del Giurassico medio e la fine del Cretaceo l'area mediterranea e l'italia erano occupati dall'oceano Ligure-Piemontese. Nel Cretaceo buona parte della Puglia era sommersa dal mare, la parte emersa della regione si presentava come un arcipelago. Il clia sulla regione era tropicale, mare piatto e una vegetazione rigogliosissima. Nel mare vivevano vaste colonie di molluschi e vegetali marini. Per milioni di anni queste forme di vita morendo lasciarono i loro gusci svuotati e le loro carcasse sul fondo del mare che accumulandosi formarono un gigantesco deposito di fango e di sabbia, il cui lento ma continuo accrescimento si era con il tempo compresso, fino a formare uno strato di calcare dello spessore di diversi chilometri. L evoluzione geologica della tettonica a zolle di 130 milioni di anni fa, ha cominciato a spingere con estrema e impercettibile lentezza verso la superficie i fondali del calmo mare che ricopriva la Puglia. Questo processo, tutt oggi in atto, ha fatto sì che strati carbonatici, formatisi dall accumulo stratificato di organismi marini morti, emergessero seguendo la direttiva del già emerso Appennino, di cui il Gargano, la Murgia e il Salento altro non sono che la diretta continuazione. Sessantacinque milioni di anni fa, la fine del Cretaceo è stata caratterizzata da cataclismi globali, cambiamenti climatici, con abbassamento delle temperature durato alcuni decenni e il progressivo innalzamento delle terre. Al quel tempo la Puglia ancora unita ai Balcani e alla Turchia, era una terra emersa che assumeva gradualmente il suo aspetto attuale. A seguito di queste condizioni ambientali, numerose sono i resti dei fossili nella roccia delle Grotte di Castellana che testimoniano la loro origine marina. A seguito delle sollecitazioni tettoniche, i banchi di calcare, poiché fragili, furono soggetti a numerose fratturazioni attraverso le quali si infiltravano le acque meteoritiche e superficiali. Nella zona di Castellana l'acqua 17

13 Il carsismo ipogeo e le Grotte di Castellana fluviale delle intense precipitazioni percolando nel sottosuolo aveva formato un'estesa falda acquifera sotterranea. Le acque hanno occupano pian piano tutte le cavità del terreno, riempiendo i microscopici spazi presenti tra i granuli delle rocce e disciogliendo gradualmente il calcare. Il fenomeno di generale infiltrazione e percolazione ha consentito alle acque di falda di scorrere nelle fratture e all'interno di cavità e formare condotti carsici. Nel tempo l azione delle acque profonde ha provocato l allargamento delle fratture e crolli trasformando progressivamente i condotti in ambienti sempre più ampi che unendosi hanno datovita a veri e propri corsi d acqua Figura 8 Resti fossili nella roccia sotterranei scavando gallerie e caverne. L azione dell acqua freatica verso l'alto, ha ridotto gradualmente lo spessore di roccia che separava la cavità dall'esterno, finché lo strato residuo, ormai assottigliato, è crollato creando nella superficie profonde voragini. Il sistema delle grotte Le grotte di Castellana sono un insieme di cavità carsiche sotterranee poco ramificate, originate dal corso di un antico fiume sotterraneo. Il percorso inizia sotto la torre panoramica, alta 28 metri, dove sono due ascensori che in 25 secondi percorrono il tratto dalla superficie al fondo della Grave, grandiosa voragine a campana che nel fondo misura circa 100 metri x 50 e alta 62 metri, 18

14 con un imboccatura di metri 12x14 alla sommità della volta. Il complesso carsico è composto da cavernoni, di dimensioni e forme diverse collegati da passaggi naturali e artificiali. Lateralmente al percorso principale si diramano in più punti grotte minori, cunicoli e caverne in alcune delle quali sono presenti ricchissime decorazioni stalattitiche e stalagmitiche. Il percorso nelle Grotte di Castellana Il percorso prende inizio dalla prima caverna chiamata La Grave, nome che le deriva dalla voragine profonda 62 metri detta grave nel dialetto locale. Da questa voragine si è calato il geologo Franco Anelli scopritore delle grotte. La grotta viene utilizzata, per la sua perfetta acustica naturale, quale sede di spettacoli teatrali e concerti. Nel corso dei millenni le acque meteoriche, penetrando nelle fessure della massa rocciosa insieme dallo scorrere di un fiume sotterraneo hanno provocato l'erosione ed il lento sfaldamento della Figura 9 - La Grave e il gruppo dei Ciclopi crosta rocciosa che costituiva l'arco naturale della volta, facendolo crollare, ecco perché oggi dall'interno si può ammirare l'azzurro del cielo. La grotta ha una base vastissima, sulla 19

15 Il carsismo ipogeo e le Grotte di Castellana caratterizzato da un soffitto del Corridoio è abbondante di concrezioni disposte ad angolo retto con le pareti che scendono al suolo. La volta piena, di concrezioni alabastrine disposte a falda, é ricca di stalattiti di modeste dimensioni. La parete sinistra é segnata dal distacco provocato dalle infiltrazioni di acqua su una estesa falda di roccia. La parete destra che non ha subito scrostamenti si presenta nella sua naturale integrità ricca di concrezioni cristalline e alabastrine. Il corridoio è ricco di guglie e pinnacoli che danno all ambiente le sembianze di Figura 12 - Corridoio dell'angelo una navata di una cattedrale Gotica. Le concrezioni ovunque hanno dato origine a numerose decorazioni in stile Barocco. Il percorso prosegue nella Caverna della Civetta dove si ammarino fastose decorazioni di alabastro, una ha forma di uccello notturno e un'altra di medusa. Alzando gli occhi verso l alto si osservano pendere dal Figura 13 - Concrezione della Civetta 22 soffitto una serie di stalattiti a

16 raggiera che somigliano a trine e bellissimi merletti. Queste concrezioni sono posti nello stesso asse di orientamento lungo il quale si sviluppa tutto il sistema delle grotte. Alla base di alcune concrezioni stalagmitiche si riconosce una civetta che dà il nome alla caverna. Sulla parete sinistra vi sono evidenti segni di antichi crolli, i massi caduti sono al centro della grotta dividendola quasi in due. Il percorso prosegue attraverso uno stretto passaggio tra colonne e stalagmiti sino ad entrare in una piccola caverna, detta Figura 14 - Concrezione della Madonnina Cavernetta del Presepe, all interno della quale si può ammirare una concrezione a forma di Madonnina che prega. All estremità della caverna si percorre il Corridoio del Serpente nel quale ci si imbatte in un serpente calcareo che spunta da una cavità della parete. Oltre passando il bivio del Piccolo Paradiso si viene alla Caverna dell Altare dove campeggiano alte e sottilissime concrezioni stalattitiche e stalagmitiche simili a trasparenti ceri disposti attorno ad un altare. Questo è il punto di ricongiunzione dei due antichi corsi d'acqua del fiume sotterraneo. Andando con lo sguardo dall alto verso il basso di osservano i passaggi scavati dalle acque, la più antica è quella scavata più in alto, quella più recente sul fondo della caverna. Successivamente, si percorre il Corridoio Nuovo, un piccolo passaggio ricco di concrezioni, che conduce alla Caverna del 23

17 che assomigliano ad un ricco Baldacchino. Il percorso continua attraversando la profondità dell Inferno, si tratta di un pozzo dalla vertiginosa profondità 15 metri che viene superato grazie ad un ponte sospeso, oltre superata il quale si entra nella caverna della Colonna Rovesciata. La caverna è anche detta della Colonna rovesciata, nella quale domina un enorme monolito stalagmitico caduto e inclinato la cui sommità giace sul pavimento al centro della caverna che testimonia un remoto assestamento roccioso. Nella caverna sono possibili ammirare numerose stalattiti eccentriche e una concrezione che ricorda un altro monumento nazionale la Torre di Pisa. Dietro la concrezione si trova una breve diramazione laterale delle grotte, ricca di laghetti di cristalli e una grande varietà di stalattiti a e cortine. L'incantevole Laghetto dei Cristalli, un bacino di acque di stillicidio limpidissime caduta dalle stalattiti, che permane sul fondo impermeabile del piccolo bacino, sulle pareti si possono ammirare grandi cristalli scalenoedrici di calcite, cioè cristalli di forma semplice costituita da otto facce triangolari scalene in cui cristallizza tipicamente la calcite. Nelle acque del laghetto si riflettono le numerose stalattiti eccentriche. Figura 16 - Laghetto dei Cristalli 25

18 Il colore bianco domina in tutte le sue sfumature, dall avorio a cereo, al niveo. Ma, la vera protagonista di uno spettacolo davvero unico al mondo è la splendida colonna centrale, unica al mondo nel suo splendore. Lo scenario fantastico della Grotta Bianca è di incredibile bellezza e splendore per il quale la Grotta Bianca è definita «la più bella e splendente grotta del mondo». Consigli ai visitatori La visita alle Grotte di Castellana si snoda su due diversi itinerari, pensati in base alle diverse esigenze e capacità dei visitatori, sono previste soste, è consigliato portare una bottiglietta d'acqua. Alla base della panoramica torre, alta 28 metri, sono sistemati gli ascensori per la discesa al fondo della voragine. Si può scendere alla prima voragine, la Grave, anche per una comoda scalinata di 110 gradini, ricavata da una galleria artificiale. All'interno delle grotte è possibile organizzare tour anche in lingua straniera. L itinerario completo lungo 3 chilometri, durata 120 minuti circa; l itinerario parziale, lungo 1 chilometro, dura 50 minuti circa più indicato anche per i bambini. Non è possibile scendere con passeggini ed attrezzature varie, ma per i bimbi fino a 10kg vengono forniti dei marsupi ai genitori direttamente all acquisto dei biglietti. Il percorso è agevolmente percorribile e con la presenza esperta di guide multilingue. Le grotte sono illuminate con grande sapienza. La temperatura degli ambienti sottorranei scende tra i 14 e i 18, il tasso di umidità è superiore al 90% è consigliabile una giacca a vento, non solo per la temperatura ma anche e sopratutto per l umidità. Stesso consiglio vale per le scarpe che devono essere da ginnastica o con suola piatta di gomma. Alcuni passaggi sono davvero stretti e scivolosi anche se tutto è adeguatamente illuminato e messo in sicurezza. Le grotte, infatti continuano a 27

Capitolo 12 Le acque sotterranee

Capitolo 12 Le acque sotterranee Capitolo 12 Le acque sotterranee Acque sotterranee: si organizzano in corpi idrici con caratteristiche differenti a seconda del tipo di materiale Rocce cristalline o sedimentarie: circolano prevalentemente

Dettagli

I CICLI BIOGEOCHIMICI dell'acqua e del CARBONIO (parte I)

I CICLI BIOGEOCHIMICI dell'acqua e del CARBONIO (parte I) I CICLI BIOGEOCHIMICI dell'acqua e del CARBONIO (parte I) Un video : clic Il ciclo dell'acqua (I) Il ciclo dell acqua, o ciclo idrologico, è il movimento continuo dell acqua sulla Terra, che essa si trovi

Dettagli

LE ROCCE. (seconda parte) Lezioni d'autore. di Simona Mazziotti Tagliani

LE ROCCE. (seconda parte) Lezioni d'autore. di Simona Mazziotti Tagliani LE ROCCE (seconda parte) Lezioni d'autore di Simona Mazziotti Tagliani VIDEO VIDEO Le rocce sedimentarie (I) Le rocce sedimentarie, seppur in quantità minore nella crosta terrestre rispetto alle metamorfiche

Dettagli

Il carsismo è un processo di erosione chimica che si sviluppa :

Il carsismo è un processo di erosione chimica che si sviluppa : Il carsismo è un processo di erosione chimica che si sviluppa : in presenza di rocce solubili: - rocce evaporitiche (gesso, salgemma); - rocce carbonatiche (calcari, dolomie, marmi ). in presenza di acqua:

Dettagli

I minerali e le rocce

I minerali e le rocce I minerali e le rocce Risorse naturali: aria acqua suolo rocce. Gli oceani, i vulcani e le montagne si sono formati grazie all enorme calore che c è nelle profondità della Terra. Questo calore è in grado

Dettagli

Anidride carbonica del marmo

Anidride carbonica del marmo Anidride carbonica del marmo piccoli frammenti di marmo; acido cloridrico diluito; acqua di calce; due provette; tappo di gomma con tubo di vetro. marmo e acido il marmo è una roccia che contiene carbonato

Dettagli

IL GIARDINO ROCCIOSO. Dott. ssa geol. Annalisa Antonelli

IL GIARDINO ROCCIOSO. Dott. ssa geol. Annalisa Antonelli IL GIARDINO ROCCIOSO QUANDO È NATO? Origini che risalgono al Rinascimento (1350-1550); ricchi Signori collezionavano pietre, spugne, conchiglie, ossa di animali acquatici, ecc Periodo del paesaggismo inglese

Dettagli

GESTIONE delle RISORSE IDRICHE

GESTIONE delle RISORSE IDRICHE Corso di laurea specialistica in Ingegneria delle Acque e della Difesa del Suolo Corso di GESTIONE delle RISORSE IDRICHE a.a. 2003-2004 Lezione 4 Prof. Luca Lanza Dipartimento di Ingegneria Ambientale

Dettagli

LE ROCCE. Dott.ssa geol. Annalisa Antonelli

LE ROCCE. Dott.ssa geol. Annalisa Antonelli LE ROCCE DEFINIZIONE ROCCIA: aggregato naturale di sostanze minerali cristalline o amorfe Rocce omogenee: costituite da un solo tipo di minerale (es. roccia gessosa, roccia calcarea, salgemma) Rocce eterogenee:

Dettagli

LEGGI O ASCOLTA IL TESTO POI ORGANIZZA IL CONTENUTO NELLA MAPPA IL LAGO E UNA GRANDE MASSA D'ACQUA DOLCE, RACCOLTA IN UNA CAVITÀ

LEGGI O ASCOLTA IL TESTO POI ORGANIZZA IL CONTENUTO NELLA MAPPA IL LAGO E UNA GRANDE MASSA D'ACQUA DOLCE, RACCOLTA IN UNA CAVITÀ LEGGI O ASCOLTA IL TESTO POI ORGANIZZA IL CONTENUTO NELLA MAPPA IL LAGO E UNA GRANDE MASSA D'ACQUA DOLCE, RACCOLTA IN UNA CAVITÀ DELLA TERRA. E ALIMENTATO DA FIUMI CHIAMATI IMMISSARI, DA SORGENTI, DA GHIACCIAI

Dettagli

LE ACQUE SOTTERRANEE

LE ACQUE SOTTERRANEE LE ACQUE SOTTERRANEE Le forme dell acqua In un territorio alpino l acqua è presente come: ghiacciaio ad alta quota acqua corrente nei fiumi e nei torrenti acqua ferma nei laghi acqua fluente nel sottosuolo

Dettagli

LA STRUTTURA DELLA TERRA

LA STRUTTURA DELLA TERRA LA STRUTTURA DELLA TERRA Morfologicamente la Terra è formata da strati di diversi materiali e densità: Crosta è lo strato più esterno, ricca di minerali, rocce eruttive, silicati, spessa un centinaio di

Dettagli

Il fenomeno carsico carsismo

Il fenomeno carsico carsismo Foto MTSN Il fenomeno carsico carsismo Il termine carsismo deriva dalla parola Carso che indica una regione naturale delle Prealpi Giulie in Istria e Slovenia. Il fenomeno carsico carsismo Qui il fenomeno

Dettagli

L'acqua che scende dal cielo (pioggia, neve) finisce nel mare (acque esterne) o sulla superficie terrestre formando:

L'acqua che scende dal cielo (pioggia, neve) finisce nel mare (acque esterne) o sulla superficie terrestre formando: L'acqua che scende dal cielo (pioggia, neve) finisce nel mare (acque esterne) o sulla superficie terrestre formando: 1) laghi 2) fiumi 3) falde acquifere LE FALDE ACQUIFERE L'acqua penetra nel terreno

Dettagli

Geomorfologia Eolica

Geomorfologia Eolica Geomorfologia Eolica Forme determinate dall azione del vento Duna: rilievo di sabbia costruito dal vento Tipi più comuni di dune Barcana: duna isolata che in pianta assomiglia ad una mezzaluna Esempi di

Dettagli

LE ACQUE SOTTERRANEE

LE ACQUE SOTTERRANEE LE ACQUE SOTTERRANEE Acque sotterranee: si organizzano in corpi idrici con caratteristiche differenti a seconda del tipo di materiale Rocce cristalline o sedimentarie: circolano prevalentemente lungo fratture

Dettagli

GEOMORFOLOGIA. Modellamento dei versanti

GEOMORFOLOGIA. Modellamento dei versanti GEOMORFOLOGIA La Geomorfologia ha per fine lo studio e l interpretazione delle forme e dei processi responsabili del modellamento del rilievo terrestre I processi geodinamici possono distinguersi in due

Dettagli

Terreno naturale e terreno agrario. rappresenta la successione degli orizzonti che costituiscono il terreno

Terreno naturale e terreno agrario. rappresenta la successione degli orizzonti che costituiscono il terreno Terreno naturale e terreno agrario il profilo del terreno rappresenta la successione degli orizzonti che costituiscono il terreno In relazione al tipo di profilo che un terreno presenta, possiamo distinguere:

Dettagli

LEZIONE N. 4 SCIENZE MISURA DELLA CIRCONFERENZA TERRESTRE

LEZIONE N. 4 SCIENZE MISURA DELLA CIRCONFERENZA TERRESTRE Date: 13 e 27 ottobre 2015 Docente: Claudio Lancini LEZIONE N. 4 SCIENZE MISURA DELLA CIRCONFERENZA TERRESTRE Già al tempo degli antichi Egizi, molti scienziati avevano capito che la Terra non era piatta

Dettagli

Studio delle acque in grotta

Studio delle acque in grotta Studio delle acque in grotta Introduzione Il carsismo è il fenomeno predominante nel Parco Nazionale del Gargano, data la natura calcarea del territorio. Il fenomeno carsico è prodotto dall'acqua piovana

Dettagli

GLI IDROCARBURI. Gli idrocarburi sono sostanze organiche formate da molecole di idrogeno e carbonio. Sono idrocarburi il PETROLIO e il METANO

GLI IDROCARBURI. Gli idrocarburi sono sostanze organiche formate da molecole di idrogeno e carbonio. Sono idrocarburi il PETROLIO e il METANO GLI IDROCARBURI Gli idrocarburi sono sostanze organiche formate da molecole di idrogeno e carbonio. Idrogeno Carbonio Sono idrocarburi il PETROLIO e il METANO molecola del metano GLI IDROCARBURI: FORMAZIONE

Dettagli

La definizione Materiali Lapidei Naturali indica genericamente le pietre usate dall uomo in architettura, scultura e come materia prima per la

La definizione Materiali Lapidei Naturali indica genericamente le pietre usate dall uomo in architettura, scultura e come materia prima per la La definizione Materiali Lapidei Naturali indica genericamente le pietre usate dall uomo in architettura, scultura e come materia prima per la produzione di materiali lapidei artificiali, quali intonaci,

Dettagli

Grotte Naturali di Palermo

Grotte Naturali di Palermo Grotte Naturali di Palermo Tra le Riserve Naturali della Provincia di Palermo vi sono alcune grotte molto particolari, per la loro storia e per la loro conformazione Sono Grotta Conza, Grotta di Carburangeli,

Dettagli

PRINCIPI DI STRATIGRAFIA

PRINCIPI DI STRATIGRAFIA PRINCIPI DI STRATIGRAFIA STRATIGRAFIA: parte della Geologia che studia la successione delle rocce sedimentarie secondo l ordine di deposizione e cerca di ricostruire gli originari ambienti di sedimentazione.

Dettagli

Il vulcano in bottiglia UN MODELLO PER CAPIRE IL RUOLO DEI GAS NELLE ERUZIONI VULCANICHE. Itis e lssa A. Einstein - Roma

Il vulcano in bottiglia UN MODELLO PER CAPIRE IL RUOLO DEI GAS NELLE ERUZIONI VULCANICHE. Itis e lssa A. Einstein - Roma Il vulcano in bottiglia UN MODELLO PER CAPIRE IL RUOLO DEI GAS NELLE ERUZIONI VULCANICHE Itis e lssa A. Einstein - Roma MATERIALI BOTTIGLIA CON APERTURA GRANDE da 5 dl. (the) gr.40 NaHCO 3 o 3 cucchiai

Dettagli

Coprono 71% superficie terrestre vita originata Fonte Contengono 97%

Coprono 71% superficie terrestre vita originata Fonte Contengono 97% Gli oceani e i mari Coprono il 71% della superficie terrestre (81% nell emisfero australe e 61% emisfero boreale) La vita si è originata nelle acqua marine Fonte di cibo, sale, acqua, petrolio Contengono

Dettagli

Gli studi geologici hanno da tempo scoperto

Gli studi geologici hanno da tempo scoperto Scienze della Terra Lezione 1 I componenti del Sistema Terra Gli studi geologici hanno da tempo scoperto che la Terra è formata da una serie di involucri concentrici con differenti caratteristiche fisiche

Dettagli

Riccardo Petrini Università di Pisa Dipartimento di Scienze della Terra. Franco Cucchi Luca Zini Francesca F. Slejko. DMG-Università di Trieste

Riccardo Petrini Università di Pisa Dipartimento di Scienze della Terra. Franco Cucchi Luca Zini Francesca F. Slejko. DMG-Università di Trieste Gli isotopi dello stronzio nello studio della interazione acquaroccia e nella caratterizzazione di corpi idrici in aquiferi carbonatici. Introduzione ed esempi Riccardo Petrini Università di Pisa Dipartimento

Dettagli

La crosta terrestre è la parte solida del nostro pianeta.

La crosta terrestre è la parte solida del nostro pianeta. IL SUOLO Il suolo, termine che deriva da latino solum (pavimento), può essere definito come l'epidermide della terra. Ve ne sono di differenti tipi e la loro formazione e caratterizzazione è dovuta a complessi

Dettagli

I MINERALI colore lucentezza durezza sfaldatura densità

I MINERALI colore lucentezza durezza sfaldatura densità I MINERALI I minerali sono sostanze naturali solide, caratterizzate da una composizione chimica definita, con gli atomi disposti in una struttura geometrica chiamata reticolo cristallino. Una roccia contiene

Dettagli

Trasformazioni fisiche della materia: i passaggi di stato

Trasformazioni fisiche della materia: i passaggi di stato Trasformazioni fisiche della materia: i passaggi di stato Nelle condizioni terrestri la materia può presentarsi in tre differenti stati fisici o stati di aggregazione: solido, liquido e aeriforme. I solidi

Dettagli

I vulcani. ceneri. lapilli. bomba

I vulcani. ceneri. lapilli. bomba I vulcani VULCANO: qualsiasi spaccatura della crosta terrestre attraverso la quale il materiale fuso presente all interno della Terra esce in superficie. I vulcani Il MAGMA è un miscuglio di rocce fuse

Dettagli

Andrea Nella Michela Mazzucchi Diego Galli Milo Galli

Andrea Nella Michela Mazzucchi Diego Galli Milo Galli Andrea Nella Michela Mazzucchi Diego Galli Milo Galli Le rocce formano la parte solida del nostro pianeta. Come vedremo, esse si sono formate attraverso processi diversi, la cui durata può andare da pochi

Dettagli

Montagne: rilievi superiori ai 600 metri di altezza. Colline: rilievi tra i 300 e i 600 metri di altezza

Montagne: rilievi superiori ai 600 metri di altezza. Colline: rilievi tra i 300 e i 600 metri di altezza Montagne: rilievi superiori ai 600 metri di altezza Colline: rilievi tra i 300 e i 600 metri di altezza 3) PER ACCUMULO SUI FONDALI MARINI DI ROCCIA E SABBIA che, col tempo e la spinta delle placche, si

Dettagli

LA NEVE E LE VALANGHE

LA NEVE E LE VALANGHE 3^LEZIONE INTERVENTO METEOROLOGO LUCA LOMBROSO Il ciclo dell acqua LA NEVE E LE VALANGHE Prima di capire cos è la neve è opportuno approfondire la conoscenza del liquido più comune sulla Terra: l acqua

Dettagli

GAIALAB:INCONTRIAMO L AMBIENTE IN LABORATORIO

GAIALAB:INCONTRIAMO L AMBIENTE IN LABORATORIO LABORATORIO DI SCIENZE NATURALI Lavori in corso su Gaia: impariamo a riconoscere le rocce 1 La crosta terrestre è perennemente in movimento per le pressioni e le spinte del magma del mantello sottostante.

Dettagli

Geografia descrizione della terra scienza spazi terrestri uomini

Geografia descrizione della terra scienza spazi terrestri uomini Geografia Parola di origine greca che significa "descrizione della terra", indica la scienza che descrive gli spazi terrestri, studiando in modo particolare come gli uomini li hanno organizzati. Lo studio

Dettagli

Analisi suolo e sottosuolo

Analisi suolo e sottosuolo Analisi suolo e sottosuolo Atelier città paesaggio 2015/2016 Gruppo 02 Gruppo 16 Andrea Verzini Giacomo De Caro Niccolò Antonielli Pia Fleischer Simone Valbusa Anca Spiridon Alexia Brodu Matija Perić Rischio

Dettagli

SCIENZE DELLA TERRA: Cambiamenti climatici SCIENZE DELLA TERRA. Prof. Daniele Verri. Cambiamenti climatici

SCIENZE DELLA TERRA: Cambiamenti climatici SCIENZE DELLA TERRA. Prof. Daniele Verri. Cambiamenti climatici SCIENZE DELLA TERRA Cambiamenti climatici Prof. Daniele Verri Il clima è l insieme delle condizioni atmosferiche che caratterizzano una certa zona geografica. Il sistema climatico include l atmosfera,

Dettagli

2 Test CONOSCENZE DI BASE PER LE SCIENZE DELLA TERRA GRANDI IDEE DELLE SCIENZE DELLA TERRA L UNIVERSO IL SISTEMA SOLARE

2 Test CONOSCENZE DI BASE PER LE SCIENZE DELLA TERRA GRANDI IDEE DELLE SCIENZE DELLA TERRA L UNIVERSO IL SISTEMA SOLARE 0 CONOSCENZE DI BASE PER LE SCIENZE DELLA TERRA DALLA MATEMATICA: PERCENTUALI, GRAFICI, MULTI E SOTTOMULTIPLI, POTENZE, ANGOLI DALLA FISICA: GRANDEZZE E UNITÀ DI MISURA DALLA CHIMICA: ELEMENTI E COMPOSTI,

Dettagli

1 As Progetto Mediterraneo

1 As Progetto Mediterraneo sulle coste 1 As Progetto Mediterraneo Il moto ondoso è un movimento variabile della parte superficiale delle masse d acqua, dei mari e degli oceani. La parte bassa delle onde incontra il fondale marino,

Dettagli

Grotta del Falco (Cp 448) - ramo laterale

Grotta del Falco (Cp 448) - ramo laterale ESPLORAZIONI 223 Grotta del Falco (Cp 448) - ramo laterale Rilievo 1988: U. Del Vecchio, I. Giulivo 268 UMBERTO DEL VECCHIO GROTTA DEL FALCO (CP 448) La Grotta del Falco si apre nel settore settentrionale

Dettagli

L interazione geomorfologica tra spiagge e dune

L interazione geomorfologica tra spiagge e dune Convegno ISPRA CATAP sulla protezione delle dune costiere SOS DUNE Stato, problemi, interventi, gestione L interazione geomorfologica tra spiagge e dune Gioacchino Lena e Gaetano Osso 1 Le dune lungo i

Dettagli

IL SUOLO. La natura è un artista capace di modellare rocce e montagne nelle forme piu strane.

IL SUOLO. La natura è un artista capace di modellare rocce e montagne nelle forme piu strane. La natura è un artista capace di modellare rocce e montagne nelle forme piu strane. Esistono vari tipi di suolo. Questo, che sicuramente riconoscerai, è formato da tanti piccoli e finissimi granellini

Dettagli

COMPOSIZIONE DELLA TERRA. Atmosfera: involucro gassoso esterno

COMPOSIZIONE DELLA TERRA. Atmosfera: involucro gassoso esterno COMPOSIZIONE DELLA TERRA Atmosfera: involucro gassoso esterno Idrosfera: Litosfera: Mantello: parte liquida (acqua) parte solida (rocce) pastosa Nucleo interno Nucleo centrale ferro 90% circa 3000 C nichelio

Dettagli

pianeta Terra caratteristiche generali

pianeta Terra caratteristiche generali pianeta Terra caratteristiche generali Eratostene 275 195 ac http://www.youtube.com/watch?v=-o99ih9kbpw pianeta Terra alcune delle caratteristiche principali Massa: 5,9 x 10 24 kg Raggio medio: 6.371

Dettagli

L aria e l atmosfera A cura di Giovanna Puppo

L aria e l atmosfera A cura di Giovanna Puppo www.matematicamente.it Aria e atmosfera 1 L aria e l atmosfera A cura di Giovanna Puppo 1. Quali sono i gas che costituiscono per la maggior parte l atmosfera? A. Azoto e Ossigeno B. Ossigeno e anidride

Dettagli

pianeta Terra caratteristiche generali

pianeta Terra caratteristiche generali pianeta Terra caratteristiche generali Eratostene 275 195 ac http://www.youtube.com/watch?v=-o99ih9kbpw pianeta Terra, alcune delle caratteristiche principali Massa: 5,9 x 10 24 kg Raggio medio: 6.371

Dettagli

La protezione contro le sovratensioni. - prima parte -

La protezione contro le sovratensioni. - prima parte - Pubblicato il: 17/11/2003 Aggiornato al: 17/11/2003 - prima parte - di Gianluigi Saveri Il fenomeno delle sovratensioni può essere causato da diversi eventi che si manifestano durante i temporali. I fulmini

Dettagli

Attrito statico e attrito dinamico

Attrito statico e attrito dinamico Forza di attrito La presenza delle forze di attrito fa parte dell esperienza quotidiana. Se si tenta di far scorrere un corpo su una superficie, si sviluppa una resistenza allo scorrimento detta forza

Dettagli

Il pianeta Terra e le sue risorse. Prof.ssa Grazia Paladino

Il pianeta Terra e le sue risorse. Prof.ssa Grazia Paladino Il pianeta Terra e le sue risorse Prof.ssa Grazia Paladino Il nostro Pianeta Ambiente unico? Ambiente pieno di risorse? Siamo i padroni? Siamo al centro? Siamo una parte? Una curiosità Sapete che quando

Dettagli

La montagna. Ghiacciai. Clima e vegetazione

La montagna. Ghiacciai. Clima e vegetazione La montagna Le montagne sono disposte in modo ordinato lungo una catena montuosa o in un massiccio (non in linea). I rilievi sono costituiti da versanti delimitati in cima dai crinali (o spartiacque) e

Dettagli

La no n stra pro r vin i c n ia

La no n stra pro r vin i c n ia La nostra provincia La nostra città La Rocca Il Lungomare I Portici La Rotonda La Rocca Il Foro Annonario Piazza del Duca La nostra scuola La nostra classe Le varie forme di inquinamento Soluzioni e ph

Dettagli

L EROSIONE (osservando la Sardegna)

L EROSIONE (osservando la Sardegna) Scuola Secondaria di I Grado G. Bearzi Udine Volpetti Francesca - II B Ricerca di scienze L EROSIONE (osservando la Sardegna) Erosione L erosione è l insieme di processi naturali, fisici e chimici attraverso

Dettagli

La Luna è il nostro satellite naturale e ha scandito per millenni il trascorrere del tempo, le cerimonie religiose, i lavori agricoli e altre

La Luna è il nostro satellite naturale e ha scandito per millenni il trascorrere del tempo, le cerimonie religiose, i lavori agricoli e altre La luna La Luna è il nostro satellite naturale e ha scandito per millenni il trascorrere del tempo, le cerimonie religiose, i lavori agricoli e altre attività. Ha un raggio circa ¼ di quello terrestre

Dettagli

CO 2 aq. l anidride carbonica disciolta, reagendo con l'acqua, forma acido carbonico secondo la reazione:

CO 2 aq. l anidride carbonica disciolta, reagendo con l'acqua, forma acido carbonico secondo la reazione: DUREZZA DELLE ACQUE. La durezza di un acqua è una misura della concentrazione degli ioni calcio e degli ioni magnesio contenuti in tale acqua. Ad eccezione delle acque salmastre e delle acque di mare,

Dettagli

INTRODUZIONE ALLA TERMODINAMICA. Supponiamo di voler studiare il comportamento di una determinata quantità di gas contenuta

INTRODUZIONE ALLA TERMODINAMICA. Supponiamo di voler studiare il comportamento di una determinata quantità di gas contenuta INTRODUZIONE ALLA TERMODINAMICA Supponiamo di voler studiare il comportamento di una determinata quantità di gas contenuta in un recipiente, ad esempio 5g di ossigeno. Dato l elevato numero di molecole

Dettagli

CROAZIA: MARE, CAPOLAVORI D ARTE, CULTURA E BELLEZZE NATURALI

CROAZIA: MARE, CAPOLAVORI D ARTE, CULTURA E BELLEZZE NATURALI Organizzato dalla Sezione del Locarnese dal 26 al 30 maggio 2014 CROAZIA: MARE, CAPOLAVORI D ARTE, CULTURA E BELLEZZE NATURALI È estremamente difficile condensare in poco spazio i ricordi e le emozioni

Dettagli

Schedatura delle forme di degrado riscontrate sul manufatto. Colonna del Verziere

Schedatura delle forme di degrado riscontrate sul manufatto. Colonna del Verziere Scheda n. 1 Localizzazione della ripresa fotografica: lato sinistra del piedistallo della colonna CROSTA Strato superficiale di alterazione del materiale lapideo o dei prodotti utilizzati per eventuali

Dettagli

IL SUOLO E LA SUA ORIGINE ILARIA AMORETTI. Classe I I

IL SUOLO E LA SUA ORIGINE ILARIA AMORETTI. Classe I I IL SUOLO E LA SUA ORIGINE ILARIA AMORETTI Classe I I 2014-2015 INDICE INDICE... 1 1. IL SUOLO E LA SUA ORIGINE... 2 2. ORIGINE DEL SUOLO... 3 2.1. FESSURAZIONE E FRANTUMAZIONE... 3 2.2. AZIONE DELL ACQUA...

Dettagli

LE ACQUE SOTTERRANEE E IL CARSISMO

LE ACQUE SOTTERRANEE E IL CARSISMO Cognome... Nome... LE ACQUE SOTTERRANEE E IL CARSISMO Come abbiamo visto parlando del ciclo idrologico, l acqua che cade al suolo con le precipitazioni segue diversi percorsi: può evaporare, direttamente

Dettagli

DEFORMAZIONE SEMI-FRAGILE E/O SEMI-DUTTILE

DEFORMAZIONE SEMI-FRAGILE E/O SEMI-DUTTILE DEFORMAZIONE SEMI-FRAGILE E/O SEMI-DUTTILE Molte zone di taglio hanno caratteristiche intermedie tra quelle della deformazione fragile e quella della deformazione duttile. Alcune rocce possono infatti

Dettagli

Come si formano. Un po di chimica. Anidride carbonica, un alleata

Come si formano. Un po di chimica. Anidride carbonica, un alleata Come si formano Un po di chimica La maggior parte delle grotte più lunghe e più profonde si sviluppa per processi di corrosione chimica in rocce che, per le loro caratteristiche e per i minerali che le

Dettagli

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO: TAVOLA PERIODICA DEGLI ELEMENTI

SCHEDA DI APPROFONDIMENTO: TAVOLA PERIODICA DEGLI ELEMENTI ORGANIZZAZIONE DELLA TABELLA BLOCCHI LA STRUTTURA DELLA TAVOLA PERIODICA È STRETTAMENTE CORRELATA CON LA STRUTTURA DELL ATOMO, INFATTI È POSSIBILE INDIVIDUARE QUATTRO BLOCCHI DI ELEMENTI (s, p, d, f) CHE

Dettagli

ELEMENTI DI GEOLOGIA E GEOMORFOLOGIA

ELEMENTI DI GEOLOGIA E GEOMORFOLOGIA Corso di laurea in ingegneria civile e ambientale ELEMENTI DI GEOLOGIA E GEOMORFOLOGIA Riconoscimento Rocce Dott.. M. Caggiati ed E. Grottoli TIPI DI ROCCE Magmatiche Metamorfiche Sedimentarie CARATTERISTICHE

Dettagli

Modulo B Unità 3 Equilibrio dei fluidi Pagina 1. Solidi, liquidi, aeriformi

Modulo B Unità 3 Equilibrio dei fluidi Pagina 1. Solidi, liquidi, aeriformi Modulo B Unità 3 Equilibrio dei fluidi Pagina Solidi, liquidi, aeriformi I solidi hanno forma e volume propri, i liquidi hanno volume proprio e forma del recipiente che li contiene, gli aeriformi hanno

Dettagli

Gravina di Massafra: Indice generale Corso A

Gravina di Massafra: Indice generale Corso A Gravina di Massafra: Indice generale Corso A Posizione geografica La struttura morfologica La vita nelle gravine Minerali e rocce Gli esperimenti La vegetazione MASSAFRA: POSIZIONE GEOGRAFICA Massafra

Dettagli

POSEIDON. Inibitore di Calcare

POSEIDON. Inibitore di Calcare POSEIDON Inibitore di Calcare Cos è il CALCARE: L acqua che arriva a casa nostra, durante il suo percorso attraverso gli strati del terreno, si arricchisce di sali minerali, tra i quali il calcio e il

Dettagli

EISRIESENWELT Scienza

EISRIESENWELT Scienza EISRIESENWELT Scienza 1. Come si è formata la grotta Eisriesenwelt La maggioranza delle grotte presenti nella regione alpina si trovano nelle montagne calcaree, a differenza delle grotte formatesi tramite

Dettagli

Cominciamo con il confrontare le zone sismiche e la disposizione dei vulcani subaerei nel mondo

Cominciamo con il confrontare le zone sismiche e la disposizione dei vulcani subaerei nel mondo Cominciamo con il confrontare le zone sismiche e la disposizione dei vulcani subaerei nel mondo Qui sopra è stata riportata la cartina dove sono rappresentate le zone sismiche sulla terra. Esse corrispondono

Dettagli

Gli elementi geomorfologici del paesaggio

Gli elementi geomorfologici del paesaggio Gli elementi geomorfologici del paesaggio 1 l ACQUA LEGGI CON ATTENZIONE IL TESTO. SOTTOLINEA LE PAROLE E I CONCETTI CHIAVE. TI È MAI CAPITATO DI FARE UN BAGNO RINFRESCANTE AL MARE, IN UN FIUME O IN UN

Dettagli

C C ub ub ett et o t v o s D a sot eep Div t acqua e Libro 4 primotoys.com

C C ub ub ett et o t v o s D a sot eep Div t acqua e Libro 4 primotoys.com Cubetto s va sott acqua Deep Dive Libro 4 Per consigli su come usare i libri e le mappe, visita primotoys.com/resources Storia di Erin Eby Illustrazioni di Momo Cubetto oggi è molto contento perché è

Dettagli

1. Le stelle. corpi celesti di forma sferica. costituite da gas (idrogeno ed elio)

1. Le stelle. corpi celesti di forma sferica. costituite da gas (idrogeno ed elio) LE STELLE 1. Le stelle corpi celesti di forma sferica costituite da gas (idrogeno ed elio) producono energia al loro interno tramite reazioni di fusione nucleare, la emettono sotto forma di luce che arriva

Dettagli

I TERREMOTI COSA É IL TERREMOTO

I TERREMOTI COSA É IL TERREMOTO I TERREMOTI COSA É IL TERREMOTO Il terremoto, sisma o scossa tellurica, è un fenomeno naturale che si manifesta con un'improvvisa, rapida vibrazione del suolo provocata dallo spostamento improvviso di

Dettagli

LA PERDITA D EFFICIENZA NELLARETE IDRICA: L IMPORTANZA DEL MONITORAGGIO E DEL SISTEMA

LA PERDITA D EFFICIENZA NELLARETE IDRICA: L IMPORTANZA DEL MONITORAGGIO E DEL SISTEMA LA PERDITA D EFFICIENZA NELLARETE IDRICA: L IMPORTANZA DEL MONITORAGGIO E DEL SISTEMA LA STRUTTURA DI UNA RETE IDRICA TUBAZIONI POSSIBILI PROBLEMATICHE DI UNA RETE IDRICA Nel corso del suo funzionamento,

Dettagli

24. PRECIPITAZIONE Prodotto di solubilità (K s )

24. PRECIPITAZIONE Prodotto di solubilità (K s ) 24. PRECIPITAZIONE D. In un racconto di Primo Levi, a proposito di un analisi chimica di campioni di roccia, si incontrano queste parole apparentemente prive di senso: «... giù il ferro con ammoniaca,

Dettagli

IL PIANETA URANO. Il pianeta fu SCOPERTO nel 1781 da WILLIAM HERSCHEL.

IL PIANETA URANO. Il pianeta fu SCOPERTO nel 1781 da WILLIAM HERSCHEL. IL PIANETA URANO Il pianeta fu SCOPERTO nel 1781 da WILLIAM HERSCHEL. A causa di un URTO PLANETARIO L ASSE del pianeta È INCLINATO DI CIRCA 90 e quindi Urano ruota su se stesso con MOTO RETROGRADO Il SUO

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PISA STRUTTURA DEL CORSO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PISA STRUTTURA DEL CORSO Prof.. Marino Mazzini UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PISA DIPARTIMENTO DI COSTRUZIONI MECCANICHE E NUCLEARI MODULO AMBIENTE STRUTTURA DEL CORSO Legislazione italiana di protezione dell ambiente La dispersione

Dettagli

Scheda didattica Clima e coralli

Scheda didattica Clima e coralli Scheda didattica Clima e coralli Tema Clima e coralli Livello Secondo ciclo delle scuole Elementari Durata Una lezione da 45 minuti Materiale Scheda di lavoro Matite colorate Svolgimento Lettura del testo

Dettagli

Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie

Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Opere in terra Caratteristiche di un terreno Compressibilità e costipamento delle terre Portanza sottofondi e fondazioni stradali Instabilità del corpo

Dettagli

Ora prova a indagare!

Ora prova a indagare! Ora prova a indagare! Scienze della Terra Unità 3 Lezione 2 Indagine: la permeabilità del suolo. Obiettivo: verificare il diverso comportamento dell acqua a contatto con i differenti tipi di terreno, quali

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO TITO LUCREZIO CARO NAPOLI. Classificazione dei minerali

LICEO SCIENTIFICO TITO LUCREZIO CARO NAPOLI. Classificazione dei minerali !1 LICEO SCIENTIFICO TITO LUCREZIO CARO NAPOLI Classificazione dei minerali I MINERALI Cosa sono i minerali? I minerali sono corpi inorganici, naturali e solidi,con una composizione chimica ben definita

Dettagli

I fiumi. La scienza che si occupa di studiare le acque di superficie si chiama idrologia

I fiumi. La scienza che si occupa di studiare le acque di superficie si chiama idrologia I fiumi La scienza che si occupa di studiare le acque di superficie si chiama idrologia I corsi d acqua rappresentano la fase terrestre del ciclo dell acqua I corsi d acqua sono masse d acqua che fluiscono

Dettagli

Grotta di Polla (Cp 4) - esplorazioni del 1998

Grotta di Polla (Cp 4) - esplorazioni del 1998 ESPLORAZIONI 223 Grotta di Polla (Cp 4) - esplorazioni del 1998 Rilievo 1998: U. Del Vecchio, A. Lala, M. E. Smaldone 234 UMBERTO DEL VECCHIO GROTTA DI POLLA (CP 4) La Grotta di Polla si trova nel settore

Dettagli

STRUTTURA INTERNA DELLA TERRA

STRUTTURA INTERNA DELLA TERRA STRUTTURA INTERNA DELLA TERRA La Terra è schiacciata ai poli e rigonfia all'equatore a causa della sua rotazione (ellissoide di rotazione). Il raggio equatoriale misura 6.378 km. Il raggio polare misura

Dettagli

6 CARTA IDROGEOLOGICA D ITALIA 1:50.000 GUIDA AL RILEVAMENTO SIMBOLOGIA

6 CARTA IDROGEOLOGICA D ITALIA 1:50.000 GUIDA AL RILEVAMENTO SIMBOLOGIA 6 CARTA IDROGEOLOGICA D ITALIA 1:50.000 GUIDA AL RILEVAMENTO SIMBOLOGIA CARTA IDROGEOLOGICA D ITALIA 1:50.000 GUIDA AL RILEVAMENTO 7 2. - LEGENDA TAVOLA A 2.1. - IDROLOGIA DI SUPERFICIE (VIOLA) I LIMITE

Dettagli

SOLUZIONI e DILUIZIONI

SOLUZIONI e DILUIZIONI SOLUZIONI e DILUIZIONI Introduzione In chimica viene definita soluzione un sistema in cui due o più sostanze formano un miscuglio omogeneo. Nella maggior parte dei casi una soluzione è costituita da due

Dettagli

Il sale e la natura Informazioni per il PD

Il sale e la natura Informazioni per il PD Informazioni per il PD 1/7 Compito Obiettivi Il sale è un prodotto naturale e proviene originariamente dal mare, ma lo si trova dappertutto ed è importante per tutti gli organismi viventi. Gli alunni studiano

Dettagli

Cap. 11 Le rocce. Fig. 3. Fig. 4. Fig. 5. Fig. 6. Fig. 7

Cap. 11 Le rocce. Fig. 3. Fig. 4. Fig. 5. Fig. 6. Fig. 7 Cap. 11 Le rocce 11.1 La crosta terrestre La crosta terrestre è la copertura rocciosa più superficiale della Terra, è relativamente sottile con uno spessore che varia dai 5 Km, nei fondali oceanici, fino

Dettagli

Le Grotte di Frasassi

Le Grotte di Frasassi Le Grotte di Frasassi Quando, nel buio assoluto, il sasso iniziò a cadere, gli speleologi trattennero il respiro. L eco arrivò dopo un tempo che parve lunghissimo: era il 25 settembre 1971 ed erano state

Dettagli

LIVELLI ALLERTA IDROGEOLOGICA, IDRAULICA E NIVOLOGICA

LIVELLI ALLERTA IDROGEOLOGICA, IDRAULICA E NIVOLOGICA zona E LIVELLI ALLERTA IDROGEOLOGICA, IDRAULICA E NIVOLOGICA TEMPORALI VERDE Assenza o bassa probabilità a livello locale di fenomeni significativi prevedibili. GIALLA Occasionale pericolo: fenomeni puntuali

Dettagli

Corso di Meteorologia marina

Corso di Meteorologia marina Corso di Meteorologia marina Studio dell aria: le sue caratteristiche e i movimenti in senso orizzontale e verticale Meteorologia Pressione (1.013 mbar, 760 mmhg, hpa) Temperatura ( C) Umidità (%) Definizioni,

Dettagli

Le variazioni del livello del mare nel Quaternario

Le variazioni del livello del mare nel Quaternario Le variazioni del livello del mare nel Quaternario Trieste, 1875 (Venezia, 1872; Genova, 1884; Marsiglia, 1885: Marina di Ravenna, 1896) AA 2015-2106 GQt Livello mare 1 Alla fine degli anni 60. Le calotte

Dettagli

Tettonica a Zolle e Deriva Dei Continenti

Tettonica a Zolle e Deriva Dei Continenti Tettonica a Zolle e Deriva Dei Continenti Wegener e la Teoria della Deriva La deriva dei continenti è una teoria geologica secondo la quale i continenti sarebbero sottoposti a un movimento di deriva che

Dettagli

La sorgente è il punto dove nasce il fiume e di solito si trova in montagna.

La sorgente è il punto dove nasce il fiume e di solito si trova in montagna. I fiumi e i laghi Il fiume I fiumi sono corsi d acqua di grandi dimensioni e perenni, cioè non sono mai completamente asciutti. I ruscelli sono corsi d acqua di piccole dimensioni. I torrenti sono corsi

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA DI MAGGIATE Classe terza

SCUOLA PRIMARIA DI MAGGIATE Classe terza SCUOLA PRIMARIA DI MAGGIATE Classe terza Anno scolastico 2012-2013 TERRE ACQUE Osservando il nostro pianeta possiamo notare che la maggior parte della superficie è occupata dalle acque. Infatti esse occupano

Dettagli

L Atomo e le Molecole

L Atomo e le Molecole L Atomo e le Molecole L atomo L'atomo, la particella che come un mattone costituisce tutta la materia, non è un corpicciolo semplice. Esso è a sua volta composto da particelle elementari piccolissime:

Dettagli

Appendice Pannelli compositi in zinco (ZCM) Serie ALPOLIC

Appendice Pannelli compositi in zinco (ZCM) Serie ALPOLIC Appendice Pannelli compositi in zinco (ZCM) Serie ALPOLIC 1. Caratteristiche superficiali della lega di zinco (1) Composizione della lega Zinco: minimo 99.5%, 0.2% di rame e 0.1% di titanio. (2) Finitura

Dettagli

La fertilità chimica

La fertilità chimica La fertilità chimica La fertilità chimica di un suolo è la capacità continuata nel tempo di fornire gli elementi della nutrizione minerale delle piante in forma disponibile ed in quantità bilanciate Indicatori

Dettagli

Percorso BLU [10 elementi] alti almeno 140 cm e aver compiuto 11 anni. Per affrontare il percorso blu e necessario

Percorso BLU [10 elementi] alti almeno 140 cm e aver compiuto 11 anni. Per affrontare il percorso blu e necessario Il turno di visita si effettua con almeno quattro persone paganti. E' consigliato l'uso di scarponcini o scarpe con fondo antisdrucciolo ed è preferibile essere muniti di felpe, maglioni o simili. La temperatura

Dettagli