IL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI ED ESTERNI ALL ENTE LOCALE DR. ALESSANDRO GALLI

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1 IL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI ED ESTERNI ALL ENTE LOCALE DR. ALESSANDRO GALLI

2 I CONTROLLI - TIPOLOGIE L organizzazione del controllo ha lo scopo di garantire che gli organi dell Ente operino per il perseguimento dei fini loro assegnati attraverso l uso di poteri, procedure e risorse. CONTROLLI: INTERNI ALL AMMINISTRAZIONE ESTERNI

3 CONTROLLI INTERNI CONTROLLO INTERNO DI REGOLARITA AMMINISTRATIVA E CONTABILE: Servizio finanziario primo livello Organo di Revisione secondo livello

4 CONTROLLI DEL SERVIZIO FINANZIARIO Verifica della veridicità delle previsioni di entrata e di compatibilità delle previsioni di spesa avanzate dai vari servizi da inserire nel bilancio di previsione Verifica periodica dello stato di accertamento delle entrate e di impegno delle spese

5 ATTESTAZIONE DI COPERTURA FINANZIARIA Non deve limitarsi alla pura verifica contabile circa la sufficiente capienza del capitolo di spesa ma deve coinvolgere una analisi completa sulla qualità e quantità della spesa e la verifica in termini di efficienza, efficacia, economicità e trasparenza della procedura amministrativa di spesa.

6 CONTROLLI INTERNI CONTROLLO DI GESTIONE: Verifica dell efficacia, efficienza ed economicità dell azione amministrativa: - Ufficio controllo di gestione (ove istituito) - Controlli dei dirigenti; VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIRIGENTE: Nucleo di valutazione

7 CONTROLLO DEI DIRIGENTI I dirigenti sono direttamente responsabili, in relazione agli obiettivi dell Ente, della correttezza amministrativa, dell efficienza e dell efficacia della loro gestione; I responsabili dei servizi esprimono appositi pareri di regolarità tecnica e contabile sulle deliberazioni degli organi collegiali (Giunta e Consiglio)

8 CONTROLLO DEI DIRIGENTI I dirigenti rispondono in via amministrativa e contabile dei pareri espressi; Nel caso in cui l atto che si intende adottare non è corretto dal punto di vista amministrativo e/o contabile, il dirigente può rilasciare anche un parere negativo motivandolo obbligatoriamente;

9 VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI O RESPONSABILI DI SERVIZIO Valutazione dei risultati conseguiti dal personale con qualifica dirigenziale (c.d. apicali negli enti privi di dirigenza) rispetto agli obiettivi posti; I risultati della valutazione incidono direttamente anche sulla retribuzione del personale dirigente (quantificazione della retribuzione di risultato)

10 CONTROLLI INTERNI CONTROLLI REPRESSIVI: Controlli ispettivi e verifiche di regolarità amministrativa e contabile di competenza dell ufficio finanziario e dell organo di revisione CONTROLLI COLLABORATIVI: Verifiche affidate al nucleo di valutazione ed alla struttura interna di controllo di gestione

11 RAFFORZAMENTO DEI CONTROLLI SUGLI EE. LL. D.L. 10 ottobre 2012 n. 174 nuova disciplina dei controlli interni ed esterni negli enti locali CONTROLLI INTERNI: Obblighi di trasparenza dei titolari di cariche elettive Obbligo di parere tecnico e finanziario sulle proposte di deliberazione di Giunta e Consiglio Comunale (chi rilascia il parere risponde in via amministrativa e contabile dei pareri espressi) Obbligo di individuare strumenti e metodologie per garantire la legittimità, regolarità e correttezza dell azione amministrativa

12 RAFFORZAMENTO DEI CONTROLLI SUGLI EE. LL. CONTROLLO DI REGOLARITA AMMINISTRATIVA E CONTABILE: Fase di formazione dell atto parere di regolarità tecnica parere di regolarità contabile Fase successiva a cura del Segretario Comunale controllo di regolarità amministrativa degli atti adottati attraverso tecniche di campionamento Le risultanze del controllo interno successivo sono trasmesse ai Responsabili dei Servizi, ai revisori dei conti, agli organi di valutazione del personale, al Consiglio Comunale Sono soggetti a controllo le determinazioni di impegno di spesa, I contratti e gli altri atti amministrativi emessi dai responsabili dei Servizi

13 La relazione ex art. 239 comma 1 lett. b tuel la relazione dell organo di revisione sulla proposta di deliberazione consiliare del bilancio di previsione deve contenere un motivato giudizio di congruità, di coerenza e di attendibilità contabile delle previsioni di bilancio e cdei programmi e progetti Nei pareri sono suggerite all organo consiliare tutte le misure atte ad assicurare l attendibilità delle impostazioni. L organo consiliare è tenuto ad adottare I provvedimenti conseguenti o a motivare adeguatamente la mancata adozione delle misure proposte dall organo di revisione.

14 La relazione ex art. 239 comma 1 lett. d tuel la relazione dell organo di revisione sulla proposta di deliberazione consiliare del rendiconto della gestione e sullo schema di rendiconto deve contenere l attestazione sulla corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione, nonché rilievi, considerazioni e proposte tendenti a conseguire efficienza, produttività ed economicità della gestione.

15 I CONTROLLI ESTERNI CONTROLLO SUGLI ORGANI DELL ENTE; CONTROLLO SUGLI ATTI AMMINISTRATIVI ADOTTATI DALL ENTE; CONTROLLO SULLE ATTIVITA DI GESTIONE POSTE IN ESSERE DALL ENTE;

16 CONTROLLO SUGLI ORGANI SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE: Quando compia atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge, nonchè per gravi motivi di ordine pubblico; Quando non possa essere assicurato il normale funzionamento dell organo per le cause tassativamente previste dalla legge; Quando non venga approvato nei termini il bilancio di previsione dellente;

17 CONTROLLO SUGLI ATTI I controlli preventivi sugli atti sono effettuati prima che il provvedimento acquisti esecutività e riguardano la verifica dell assenza di vizi di legge, di incompetenza relativa e di eccesso di potere Esistono tre tipologie di controlli: Controllo necessario o obbligatorio; Controllo eventuale o su richiesta dei consiglieri Controllo facoltativo o potestativo

18 CONTROLLO SULLE ATTIVITA LA CORTE DEI CONTI La Corte dei Conti è il massimo organo di controllo sull amministrazione e la suprema magistratura amministrativa nella materia di contabilità pubblica; Il controllo della Corte è un controllo esterno successivo, eseguito sulla gestione; La Corte è articolata in Sezioni giurisdizionali e di controllo, ripartite per materie di competenza; L esercizio del controllo sugli Enti Locali è affidato alle Sezioni Regionali della Corte dei Conti

19 La Corte dei Conti: natura giuridica La corte dei Conti è organo a rilevanza costituzionale, inserito nel Titolo III Sezione II della Costituzione tra gli organi ausiliari che coadiuvano gli organi titolari di funzioni legislative, di controllo e indirizzo politico, esecutive e di amministrazione attiva. La Corte ha giurisdizione nelle materie della contabilità pubblica e nelle altre specificate dalla legge

20 La riforma del titolo V della Costituzione Ampliamento del ruolo della Corte dei Conti con riferimento al sistema delle Autonomie Locali In relazione al patto di stabilità interno ed ai vincoli europei la Corte è chiamata alla verifica del rispetto degli equilibri di bilancio da parte di Comuni, Province e Regioni; Le Sezioni regionali di controllo sono chiamate a verificare il rispetto degli obiettivi posti da leggi statali e regionali, la sana gestione finanziaria ed il funzionamento dei controlli interni, riferendo sull'esito delle verifiche direttamente ai Consigli degli enti controllati.

21 La riforma del titolo V della Costituzione Con la soppressione dei Coreco, gli Enti locali sono stati privati di qualsiasi controllo esterno e conseguentemente gli organi interni di revisione contabile sono stati chiamati ad operare come garanti, nei confronti dello Stato, del rispetto degli equilibri dei bilanci e delle regole generali di finanza pubblica; Emergono però preoccupazioni sulla tenuta del sistema in quanto spesso gli organi di revisione non si sono rivelati sufficientemente esterni all'ente sottoposto al loro controllo.

22 Controllo della corte dei Conti art. 148 TUEL La Corte dei Conti esercita il controllo sulla gestione degli Enti locali, ai sensi delle disposizioni di cui alla Legge 14 gennaio 1994 n. 20 e successive modificazioni ed integrazioni.

23 La Funzione di controllo Verifica della legittimità e regolarità della gestione; Funzionamento del sistema di controllo interno a ciascuna Amministrazione controllata; Accertamento della rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa agli obiettivi stabiliti dalla legge; Valutazione comparativa di costi, modi e tempi di svolgimento dell'azione amministrativa

24 Il D.L. 12 Luglio 2004 n. 268 Ampliamento delle funzioni di controllo demandate alla Corte dei Conti: Controlli sugli acquisti di beni e servizi CONSIP; Obbligo di invio alla Corte dei Conti dei referti sul controllo di gestione interno agli Enti; Controllo sulla natura delle spese per consulenze, commissioni, rappresentanza e convegni

25 Art. 1 comma 173 legge finanziaria 2006 Obbligo di invio alle Sezioni Regionali di controllo degli atti di spesa delle amministrazioni pubbliche in materia di incarichi di consulenza, studi e ricerche, spese per convegni, mostre, pubblicità, rappresentanza e relazioni pubbliche; L'obbligo riguarda gli atti di spesa di importo superiore ai euro;

26 Azione di responsabilità legge 14 gennaio 1994 n. 20 La responsabilità dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della corte dei conti in materia di contabilità pubblica è personale e limitata ai fatti ed omissioni commessi con dolo o colpa grave... Nel caso di deliberazioni di organi collegiali la responsabilità si imputa esclusivamente a coloro che hanno espresso voto favorevole; Il diritto al risarcimento del danno si prescrive in ogni caso in 5 anni, decorrenti dalla data in cui si è verificato il fatto dannoso;

27 L'art. 1 co. 166 e 167 finanziaria 2006 L organo di revisione è tenuto ai sensi dell articolo 1, comma 166 e seguenti, della legge 266/2005 a trasmettere una relazione sul rendiconto alla competente Sezione Regionale di controllo della Corte dei Conti. La relazione dovrà fornire dati oggettivi da cui emerga l esistenza o meno di ogni grave irregolarità contabile e finanziaria in ordine alle quali l amministrazione non abbia adottato le misure correttive segnalate dall organo di revisione. Dovrà inoltre consentire alle Sezioni regionali di controllo di valutare il profilarsi di situazioni di rischio inerenti al conseguimento e mantenimento degli equilibri di bilancio e dar conto del rispetto degli obiettivi annuali posti dal patto di stabilità interno e dell osservanza del vincolo previsto in materia di indebitamento dall art. 119 della Costituzione.

28 L'art. 1 co. 166 e 167 finanziaria 2006 La norma che riguarda i rapporti con il collegio dei revisori dei conti riveste rilievo centrale, in quanto viene incontro alle esigenze della Corte di stabilire con gli organi di controllo interno un rapporto diretto, finalizzato ad accertamenti generalizzati in ordine al rispetto delle norme contabili che garantiscono gli equilibri di bilancio. Ne risultano accresciuti i compiti degli organi di revisione, che hanno l obbligo di trasmettere alle Sezioni regionali una relazione sul bilancio preventivo e una sul rendiconto.

29 Le linee guida della Corte la gravità della irregolarità contabile, della quale la legge pretende la segnalazione, non è tanto da valutare alla stregua delle modalità e/o del grado di scostamento dalla norma, quanto, soprattutto, tenendo conto del rischio di ripercussioni sugli equilibri di bilancio. E evidente, dunque, che nella nozione di gravi irregolarità non possono essere ascritte generiche disfunzioni gestionali

30 Le linee guida della Corte Può ulteriormente aggiungersi, tuttavia, che una minaccia al conseguimento o tenuta degli equilibri può anche derivare dalla errata collocazione contabile di alcune poste strategicamente rilevanti (oneri di urbanizzazione, proventi contravvenzionali etc.), dalla quantificazione di entrate in misura ripetutamente rivelatasi esuberante nei precedenti esercizi, dalla conservazione di residui attivi di dubbia esigibilità, dal decisivo ricorso a poste di non ripetibile utilizzazione (avanzo di amministrazione, entrate straordinarie, indebitamento etc.).

31 Le Linee Guida della Corte Anche a tali profili deve pertanto ritenersi esteso l obbligo di segnalazione, allorché il rischio riguardi gli equilibri, come anche alla eventuale presenza di oneri sommersi derivanti, ad esempio, dalla gestione di società partecipate, o resi altrimenti sintomaticamente probabili dall emergere di cospicui debiti fuori bilancio. I quesiti relativi alle società partecipate, in particolare, non intendono ovviamente estendere il controllo della Corte alla gestione delle società, né, tanto meno, sottendere valutazioni sulle scelte in tal campo autonomamente adottate dagli Enti, ma mirano soltanto a raccogliere informazioni preliminari su situazioni che rischiano di incidere pesantemente sui conti degli Enti locali.

32 Le Linee Guida della Corte ll meccanismo individuato dalle disposizioni dall art. 1, commi 166 e seguenti, della legge finanziaria 2006 si inserisce pertanto nella prospettiva del rafforzamento della collaborazione tra le Sezioni regionali della Corte dei conti e gli enti locali. La rilevazione del mancato rispetto del patto di stabilità o di comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria da parte delle Sezioni regionali ha come risultato obbligato il referto ai Consigli comunali e provinciali, dopo la necessaria istruttoria in contraddittorio con le amministrazioni interessate, al fine di consentire agli enti di organizzare gli interventi correttivi necessari a ristabilire la sana gestione finanziaria e contabile.

33 La relazione al rendiconto La relazione che l organo di revisione deve inviare alle Sezioni regionali, si differenzia da quella che i revisori trasmettono ai consigli comunali o provinciali, ai sensi dell art. 239, comma 1, T. U. n. 267/2000, sulla proposta di deliberazione del rendiconto della gestione. La relazione al consiglio comunale o provinciale contiene l attestazione sulla corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione nonché rilievi, considerazioni e proposte tendenti a conseguire efficienza, produttività ed economicità della gestione.

34 La relazione al rendiconto Il contenuto minimo della relazione alle Sezioni regionali deve, invece, dare conto, del rispetto degli obiettivi annuali posti dal patto di stabilità interno, dell osservanza del vincolo previsto in materia d indebitamento dall art. 119, ultimo comma, della Costituzione e di ogni grave irregolarità contabile e finanziaria in ordine alle quali l amministrazione non abbia adottato le misure correttive segnalate dall organo di revisione.

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