DEFINIZIONE OMS (RAPPORTO VIOLENZA E SALUTE 2002)

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1 DEFINIZIONE OMS (RAPPORTO VIOLENZA E SALUTE 2002) L abuso o il maltrattamento sull infanzia è rappresentato da tutte le forme di cattivo trattamento fisico e/o affettivo, abuso sessuale, incuria o trattamento negligente, nonché sfruttamento sessuale o di altro genere, che provocano un danno reale o potenziale alla salute, alla sopravvivenza, allo sviluppo o alla dignità del bambino, nell ambito di una relazione di responsabilità, fiducia o potere.

2 Definizione di trauma Il trauma è il risultato mentale di un evento o una serie di eventi improvvisi ed esterni, in grado di rendere l individuo temporaneamente inerme e di disgregare le sue strategie di difesa e di adattamento Lenore Terr (1991)

3 Esperienze traumatiche infantili da abuso Eventi sfavorevoli e avversi determinati da relazioni abusanti ( sopraffacenti la volontà e la capacità di difesa del bambino) che agiscono sia in modo diretto (es.: abuso sessuale) che indiretto (es.: violenza assistita) incidendo sul percorso di crescita e sulla salute mentale.

4 Episodio traumatico unico ed improvviso: ha la caratteristica di preservare una memoria completa e dettagliata dell evento Episodi traumatici di diversa natura e ripetuti nel tempo: attiva difese finalizzate a neutralizzare il dolore (negazione, dissociazione, iperadattamento ) e modifica la capacità di reazione allo stress traumatico

5 Esperienze traumatiche infantili da eventi multipli e ripetuti di abuso Apprendimento dei modelli di funzionamento delle relazioni abusanti Severa compromissione delle funzioni di sviluppo Significativa possibilità di sequele legate a disturbi psicopatologici in adolescenza e in età adulta

6 Caratteristiche cliniche comuni alle diverse forme di abuso infantile sulla base delle seguenti funzioni: memoria comportamento emozioni pensieri

7 La memoria: caratteristiche dei ricordi degli eventi traumatici Qualità poco o mal definita (povertà di dettagli, difficoltà nella collocazione spazio-temporale degli eventi) Ripetitività (verosimilmente legata a fenomeni di riattivazione della memoria traumatica) Intensità emotiva correlata a sentimenti specificamente vissuti nell esperienza traumatica, anche se rimossi o congelati Intrusività: emergenza imprevista e incontrollabile del ricordo Qualità prevalentemente di tipo percettivo-sensoriale

8 Il comportamento Riconducibile alle esperienze traumatiche vissute: comportamenti sessualizzati, condotte aggressive e violente Ripetitivo nelle manifestazioni Imprevedibile e/o disorganizzato rispetto al contesto Disinibito e/o incoerente per difficoltà di autocontrollo

9 Le emozioni La rabbia come espressione dei vissuti di impotenza La vergogna come sentimento di indegnità morale La paura: correlata nei contenuti al trauma subito L angoscia: assimilabile al senso di non esistere (Ferenczi): estraneazione e mortificazione del Sè

10 I pensieri I bambini provenienti da esperienze traumatiche persistenti sviluppano idee su di sé, sugli altri e sulla realtà improntate a: sfiducia Inganno Minacciosità Ne conseguono caratteristiche comportamentali che vanno dall evitamento a modalità adesive di attaccamento, ad un uso utilitaristico della realtà, a modalità manipolative e strumentali di gestire le relazioni

11 Caratteristiche cliniche difensive dei traumi complessi, multipli e cumulativi: diniego intorpidimento psichico ipnosi autoindotta e dissociazione

12 Diniego L esperienza traumatica non è riconosciuta dal bambino come esperienza di alienazione e dominio. I bambini sviluppano un adattamento al trauma che modifica radicalmente le strategie difensive e l emergere di una consapevolezza critica della propria condizione.

13 Intorpidimento psichico e appiattimento affettivo Tale condizione conduce alle seguenti difficoltà: inibizione passività rabbia impulsiva difficoltà nella regolazione delle emozioni

14 Ipnosi autoindotta Momenti di trance che innescano un meccanismo di fuga dalle situazioni che generano angoscia

15 Dissociazione Amnesia che và dalle esperienze traumatiche, soprattutto precoci, a interi periodi dell infanzia Distanziamento/congelamento delle emozioni Alterata percezione di sé e della realtà Insensibilità corporea: al dolore fisico, alla percezione sensoriale e motoria del proprio corpo, agli stimoli di natura sessuale

16 I fenomeni e i sintomi descritti nei bambini maltrattati compongono il quadro clinico del Disturbo Posttraumatico da Stress Complesso diagnosticabile, a partire dalla prima infanzia, attraverso una valutazione psicodiagnostica completa del funzionamento post-traumatico del bambino

17 Fattori che incidono negativamente sull evoluzione dei disturbi post-traumatici complessi nei bambini e adolescenti

18 1. Fattori antecedenti (fattori di rischio) Caratteristiche patologiche di personalità dei genitori, devianza e tossicodipendenza Presenza di traumi da abuso nell infanzia dei genitori Attaccamento disorganizzato Violenza tra i genitori Isolamento sociale del nucleo familiare e assenza di reti di supporto Gravi condizioni di svantaggio socioeconomico

19 2. Fattori intrinseci Frequenza e durata L esposizione in età precoce La violenza assistita L associazione con il maltrattamento fisico L identificazione dell abusante con una figura familiare prevalere di sintomi della sfera dissociativa L evitamento e il diniego come modalità difensive di controllo dell angoscia traumatica

20 3. Fattori successivi La riattivazione dei traumi pregressi L esperienza di un contesto stigmatizzante L esposizione compulsiva a fattori di rischio sociale, relazionale e sessuale La ricerca di dipendenze patologiche da sostanze L emergenza di lutti, abbandoni, separazioni Una gravidanza in età adolescenziale

21 fattori di resilienza del contesto Fattori protettivi e risorse riparative nella famiglia La rivelazione del trauma ad una figura di riferimento affettivo importante (soprattutto la madre) Contesto sociale non stigmatizzante, protettivo e sufficientemente fiducioso Legami con adulti supportivi sia in famiglia che in comunità

22 Fattori di resilienza personali Buone capacità cognitive Discreta autostima Capacità di controllo e regolazione degli stati emotivi e affettivi Capacità di controllo e regolazione dei propri comportamenti Disponibilità nella richiesta di aiuto Discreto rapporto con il proprio corpo e la propria immagine Presentificazione di un futuro possibile e migliore

23 Trattamento dei bambini con Disturbo Post-traumatico Complesso Le sei indicazioni del National Child Traumatic Stress Network 2003

24 1 Sicurezza 2 Consolidamento della capacità di autoregolazione 3 Sviluppo della capacità autoriflessiva 4 Integrazione delle esperienze traumatiche 5 Riparazione o creazione di modelli di attaccamento efficaci nelle relazioni interpersonali 6 Rafforzamento degli affetti positivi: autostima e valorizzazione di sè

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