IL MERCATO TURISTICO PROVINCIALE NEL DINAMICA, CARATTERISTICHE E INDICATORI

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1 IL MERCATO TURISTICO PROVINCIALE NEL DINAMICA, CARATTERISTICHE E INDICATORI RAPPORTO ANNUALE A cura del CISET Università Ca Foscari Giugno 2012

2 SOMMARIO 1.La provincia di Siena nel contesto della Toscana e dell Italia Il quadro economico generale La domanda turistica in Italia e in Toscana La domanda turistica provinciale. Dinamica e tendenze Quadro generale Il movimento per struttura ricettiva La stagionalità della domanda La domanda per paese/regione di provenienza Il turismo nel territorio Il movimento turistico per SEL Il movimento turistico per RTP L offerta turistica provinciale Il quadro aggregato L offerta per SEL L offerta per RTP Turismo e sostenibilità: gli indicatori OTD - Osservatori Turistici di Destinazione Indicatori di qualità della vita dei residenti Arrivi per 100 residenti Presenze per Km Indicatori di allargamento del rapporto domanda/offerta in funzione della destagionalizzazione Permanenza media dei turisti Concentrazione mensile dei flussi turistici Tasso occupazione annuale e mensile delle strutture ricettive e scarto tra mesi attivi e meno attivi Indicatori di tutela attiva dell identità delle destinazioni Presenze per 100 abitanti Pressione e concentrazione turistica dal lato dell offerta Concentrazione dell offerta ricettiva: Letti totali per Kmq Pressione dell offerta ricettiva: letti totali per 100 residenti Prospetto riassuntivo degli indicatori OTD

3 1.La provincia di Siena nel contesto della Toscana e dell Italia 1.1. Il quadro economico generale 1 Il 2011 si è caratterizzato per una profonda incertezza del quadro economico e finanziario a livello internazionale, con rischio di una crisi sistemica incombente sui paesi dell area Euro. L attacco alla Grecia e i timori di un effetto domino su Portogallo, Spagna e Italia - nonostante l insediamento, a fine anno, del nuovo governo -, il forte nervosismo delle Borse e l andamento altalenante del differenziale rispetto ai bund tedeschi - alto non solo nostro paese, ma in crescita anche per Francia, Austria e nuovamente Spagna sono tra i principali eventi che hanno segnato lo svolgersi del A ciò si associano le speculazioni contro la moneta europea, tanto che la posta in gioco sembra essere soprattutto la tenuta dell Euro e dell intera Eurozona. Ma le profonde interconnessioni che caratterizzano il sistema finanziario globale hanno reso inevitabile la trasmissione delle tensioni alle altre maggiori economie avanzate e in primis agli Stati Uniti, che già si trovano a dover combattere contro un progressivo rallentamento, a fronte di un mercato immobiliare ancora fermo, livelli bassi di fiducia, e una ripresa dell occupazione al di sotto delle aspettative. Da considerare, poi, l aumento del costo dell energia e delle materie prime, che ha generato focolai inflattivi, e i programmi di inasprimento fiscali adottati da alcuni governi nelle aree sviluppate, che hanno causato una crescita frenata e una repressione dei consumi, con un andamento sostanzialmente piatto se non in negativo. Decisamente migliore la situazione per i paesi BRIC, anche se le economie asiatiche e sudamericane stanno iniziando a mostrare i primi segnali di rallentamento. In questo scenario, l andamento del movimento turistico a livello mondiale ha mostrato una tendenziale resilienza ai fenomeni in atto. I dati provvisori per il 2011 pubblicati dal UNWTO evidenziano, infatti, una crescita dei flussi del +4,6%, trainata sia dalle economie avanzate (+4,8%) che da quelle emergenti (+4,3%). Su questa dinamica agiscono, in particolare, le performance dell Europa (+5%) alimentate soprattutto da Nord e Centro/Est Europa (+6% e +8,4%) ma soprattutto quelle dell Asia (+7%, con in testa Asia meridionale e sud-orientale dove gli andamenti sono superiori al +9%), del Centro-Sud America (+7%) e dell Africa (+7%). Coerentemente con quanto prospettato per la dinamica economica, quindi, è stato ancora l extra-europa a trascinare la crescita, sia grazie alle buone performance nei paesi asiatici e sudamericani, sia al deprezzamento dell euro nel corso dell anno. Si conferma peraltro, come già rilevato nel corso del 2010, che il trend positivo ha avuto maggiore impatto su partenze e arrivi, ovvero sulla propensione ad effettuare il viaggio, piuttosto che sulla propensione a spendere, per la quale la dinamica è stata positiva, ma più contenuta rispetto a quella dei flussi (entrate turistiche +8% a livello mondiale, di cui +5,2% in Europa, + 4,3% in Asia, +5,7% nelle Americhe e +2% in Africa). 1 Il quadro internazionale descritto in questo paragrafo è estratto dal rapporto TRIP Italia I flussi turistici internazionali da e per l Italia (autunno 2011), elaborato da CISET e ha UNWTO World Tourism Barometer, May

4 In tale contesto, l Italia ha evidenziato nel corso del 2011 una sostanziale tenuta del movimento turistico, soprattutto internazionale, come vedremo meglio nel prossimo paragrafo La domanda turistica in Italia e in Toscana Dato lo scenario economico tracciato in precedenza, i dati diffusi dall ISTAT sul movimento turistico in Italia nel 2011 evidenziano una sostanziale stabilità degli arrivi di turisti a fronte di una leggera stagnazione delle presenze rispetto all anno precedente. Tale risultato è trainato dalla componente estera della domanda, il cui aumento (arrivi +4,2% e presenze +3,9%), compensa la flessione del turismo domestico (-3% e -3,9%, rispettivamente)(tab. 1.1.). Leggero calo, in entrambi i casi, per la permanenza media, che passa da quasi 3,9 a poco meno di 3,8 gg. Tabella 1.1. Arrivi e presenze di turisti in Italia, per provenienza ARRIVI Val. ass. (migliaia) Var. % Italiani Stranieri Totali ,2% 1,2% -3,0% -1,6% 6,5% 4,2% 0,0% 3,5% 0,2% Media Media ,2% -0,9% 2,4% 5,4% 1,7% 1,8% Quote % ,3% 56,9% 55,7% 53,9% 43,7% 43,1% 44,3% 46,1% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% PRESENZ E Italiani Stranieri Totali Val. ass. (migliaia) Var. % ,3% -0,4% -3,9% -1,4% 3,6% 3,9% -0,8% 1,3% -0,5% Media Media ,4% -2,2% 1,0% 3,7% 0,3% 0,4% Quote % ,7% 57,0% 56,0% 54,1% 43,3% 43,0% 44,0% 45,9% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% PERM. MEDIA (gg.) Val. ass Italiani 3,94 3,89 3,82 3,79 Stranieri 3,87 3,88 3,77 3,76 Totali 3,91 3,88 3,80 3,77 Nota: (1) Dati provvisori Fonte: elaborazioni su dati ISTAT Tale andamento fa seguito ad un triennio caratterizzato da una crescita media degli arrivi del +1,7% e delle notti del +0,3%, crescita sostenuta, anche in questo caso, dalle performance del turismo internazionale (+2,4% in media all anno per i flussi, +1% per le notti) (Tab. 1.1). Nello stesso periodo, gli italiani mostrano un aumento degli arrivi del +1,2% accompagnato da una leggera stagnazione dei pernottamenti (-0,4%). In termini di quote di mercato, gli stranieri incrementano la loro incidenza di 2-3 punti percentuali tra 2009 e 2011, sia in termini di arrivi che 4

5 di notti (rispettivamente, dal 43,1% al 46,1% e dal 43% al 45,9%), ma gli italiani continuano a rappresentare il segmento di mercato più consistente (54% circa sia arrivi che presenze nel 2011). Focalizzando l attenzione sulla Toscana, gli ultimi dati ufficiali attualmente disponibili fanno riferimento al Rispetto a questi, la regione evidenzia performance decisamente più positive rispetto alla media nazionale, con una crescita di circa il +5,6% per gli arrivi e del +2,6% per le presenze, trainata dalla domanda internazionale (+12,7% arrivi e +7,9% notti). Gli italiani, invece, registrano una flessione su entrambi gli indicatori (-1,2% e -1,9%). Tali andamenti si traducono, in entrambi i casi, in una leggera contrazione della permanenza media (da 4 a 3,9 gg. per gli italiani, da 3,6 a poco meno di 3,5 gg. per gli stranieri)(tab. 1.2). L andamento del 2010 rappresenta un inversione di tendenza rispetto al 2009, quando invece la regione aveva registrato una contrazione del movimento turistico nel suo complesso, particolarmente accentuata sul fronte del turismo internazionale (-3,9% arrivi e -3,5% presenze dal estero) (Tab. 1.2.). In termini di quote di mercato, dopo la battuta d arresto del 2009, nel 2010 gli stranieri recuperano quote di mercato passando dal 48,6% al 51,9% in termini di arrivi - e diventando così il primo mercato in Toscana - e dal 46,4% al 48,8% in termini di presenze. Tabella 1.2. Arrivi e presenze di turisti in Toscana, per provenienza ARRIVI Val. ass. (migliaia) Var. % Quote % Media Italiani ,0% -1,2% 0,4% 49,9% 51,4% 48,1% Stranieri ,9% 12,7% 4,1% 50,1% 48,6% 51,9% Totali ,0% 5,6% 2,3% 100,0% 100,0% 100,0% PRESENZE Val. ass. (migliaia) Var. % Quote % Media Italiani ,0% -1,9% 0,0% 52,2% 53,6% 51,2% Stranieri ,5% 7,9% 2,0% 47,8% 46,4% 48,8% Totali ,7% 2,6% 1,0% 100,0% 100,0% 100,0% PERM. MEDIA (gg.) Val. ass Italiani 3,97 3,97 3,94 Stranieri 3,62 3,64 3,48 Totali 3,80 3,81 3,70 Nota: Nel totale generale è compreso anche il movimento degli alloggi privati Fonte: elaborazioni su dati Settore Sistema Statistico Regionale - Regione Toscana 5

6 2. La domanda turistica provinciale. Dinamica e tendenze 2.1. Quadro generale Guardando ora alla provincia di Siena, nel 2011 essa registra un espansione del suo mercato turistico, soprattutto in termini di flussi, superiore alla media nazionale. Rispetto, invece, al 2010 i risultati sono più contenuti rispetto a quelli registrati per la Toscana nel suo complesso. Tornando al 2011, gli arrivi provinciali passano da circa 1 milione 483 mila ad 1 milione 556 mila (+4,9% rispetto al 2010), mentre le notti da 4 milioni 926 mila a 4 milioni 999 mila (+1,5%). La crescita degli arrivi superiore a quella delle presenze comporta una leggera flessione nella durata del soggiorno da 3,3 a 3,2 giorni. Tale andamento è trainato dalle ottime performance della domanda internazionale, che è cresciuta rispettivamente del +10,3% e del +6,5%, compensando la stagnazione dei flussi turisti domestici (-0,3%) e soprattutto la contrazione delle notti (-4,1%) (Tab. 2.1.). Il fatto che gli arrivi stranieri crescano più delle presenze, mentre le notti domestiche calino più degli arrivi, si traduce per entrambi i segmenti in una diminuzione della durata media del soggiorno, che scende rispettivamente da 3,6 a 3,5 gg. e da 3.1 a quasi 2,9 gg. In termini di quote di mercato, i turisti stranieri rappresentano nel 2011 il primo cliente della provincia di Siena, con un incidenza del 51% in termini di arrivi e del 55% in termini di presenze (erano rispettivamente il 49% ed il 53% nel 2010). Tabella 2.1. Arrivi e presenze di turisti negli esercizi ricettivi della provincia, per provenienza Arrivi Perm. Presenze media (gg.) Arrivi Presenze Perm. media (gg.) Val. ass. Italiani 758,552 2,327, ,413 2,232, Stranieri 724,955 2,598, ,307 2,766, Totali 1,483,507 4,925, ,555,720 4,999, Var. % Italiani -0.3% -4.1% Stranieri 10.3% 6.5% Totali 4.9% 1.5% Quote % Italiani 51.1% 47.3% 48.6% 44.7% Stranieri 48.9% 52.7% 51.4% 55.3% Fonte: Elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena Se analizziamo tale espansione nel contesto dell evoluzione del movimento turistico tra 2009 e 2011, è evidente come le performance dell ultimo anno rappresentino la prosecuzione di un trend positivo che ha caratterizzato tutto il triennio (Tab. 2.2.). 6

7 Tabella 2.2. Arrivi e presenze di turisti negli esercizi ricettivi della provincia, per provenienza ARRIVI Val. ass. (migliaia) Var. % Quote % Media Italiani Stranieri Totali ,8% 9,0% 4,7% -0,3% 0,3% 10,3% 9,6% 4,9% 4,8% 53,1% 51,1% 48,6% 46,9% 48,9% 51,4% 100,0% 100,0% 100,0% PRESENZE Val. ass. (migliaia) Var. % Quote % Media Italiani Stranieri Totali ,8% 6,3% 2,8% -4,1% -2,5% 6,5% 6,4% 1,5% 2,1% 49,0% 47,3% 44,7% 51,0% 52,7% 55,3% 100,0% 100,0% 100,0% PERM. MEDIA (gg.) Italiani 3,12 3,07 2,95 Stranieri 3,68 3,58 3,46 Totali 3,38 3,32 3,21 Fonte: Elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena In particolare, per quanto riguarda gli italiani, gli arrivi hanno registrato una tenuta tra 2009 e 2011 (+0,3% medio annuo), a fronte di una contrazione delle notti (-2,5% medio annuo). La permanenza media è perciò leggermente diminuita, passando da 3,1 gg. nel 2009 a 2,9 gg. nel Positivo, invece, l andamento del turismo internazionale, i cui arrivi crescono in media del +9,6% tra 2009 e 2011, mentre le presenze del + 6,4%. Anche in questo caso, perciò, la durata del soggiorno è diminuita, passando da 3,7 a poco meno di 3,5 gg Il movimento per struttura ricettiva La crescita della domanda ha interessato sia le strutture alberghiere che quelle extralberghiere (Tab. 2.3.), anche se gli extralberghieri sono quelli che hanno beneficiato maggiormente dell aumento della domanda, tanto che la loro incidenza relativa sale nel 2011 al 33% in termini di arrivi ed al 46% in termini di notti sul totale provinciale. 7

8 Tabella 2.3. Arrivi e presenze di turisti totali, per tipologia ricettiva Arrivi Presenze Perm. media (gg.) Arrivi Presenze Perm. media (gg.) Val. ass. Alberghi 1,002,152 2,701, ,040,208 2,703, Extralberghieri 481,355 2,224, ,512 2,295, Totali 1,483,507 4,925, ,555,720 4,999, Var. % Alberghi 3.8% 0.1% Extralberghieri 7.1% 3.2% Totali 4.9% 1.5% Quote % Alberghi 67.6% 54.8% 66.9% 54.1% Extralberghieri 32.4% 45.2% 33.1% 45.9% Totali 100.0% 100.0% 100.0% 100.0% Fonte: Elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena Nel dettaglio, gli arrivi totali in hotel e strutture simili sono cresciuti del +3,8%, a fronte di una sostanziale stabilità delle notti rispetto al 2010, mentre la domanda nelle strutture extralberghiere è salita, rispettivamente, del +7,1% in termini di flussi e del +3,2% in termini di notti. L aumento degli arrivi superiore a quello delle notti implica una leggera contrazione della permanenza media, che negli hotel passa complessivamente da 2,7 a 2,6 giorni, mentre negli altri esercizi da 4,6 a 4,4 giorni. L andamento del movimento alberghiero è sostenuto, come già sottolineato per il dato globale, dalle ottime performance della domanda internazionale (Tab. 2.4.). Gli stranieri - che rappresentano meno del 50% dei turisti alberghieri - hanno fatto registrare un aumento dei flussi del +11,6% e delle notti del +10,5%, a fronte di una contrazione degli italiani rispettivamente del - 2,3% e del -7,3%. La durata del soggiorno rimane quindi pressoché stabile per i primi, mentre passa da 2,8 a poco più di 2,6 gg. Per gli italiani. La significativa crescita del turismo straniero negli hotel della provincia spiega l aumento del suo peso sul totale della domanda diretta in tali strutture, peso che passa dal 43,9% al 47,2% in termini di arrivi e dal 41,7% al 46% in termini di presenze tra 2010 e 2011 (Tab.2.4). 8

9 Tabella 2.4. Arrivi e presenze di turisti negli esercizi alberghieri della provincia, per provenienza Arrivi Presenze Perm. media (gg.) Arrivi Presenze Perm. media (gg.) Val. ass. Italiani 561,962 1,575, ,905 1,459, Stranieri 440,190 1,125, ,303 1,243, Totali 1,002,152 2,701, ,040,208 2,703, Var. % Italiani -2.3% -7.3% Stranieri 11.6% 10.5% Totali 3.8% 0.1% Quote % Italiani 56.1% 58.3% 52.8% 54.0% Stranieri 43.9% 41.7% 47.2% 46.0% Totali 100.0% 100.0% 100.0% 100.0% Fonte: Elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena Molto più consistente, comunque, l espansione della domanda nelle strutture extralberghiere, in questo caso sostenuta anche dalla componente domestica. In altre parole, se i turisti italiani sono diminuiti a livello provinciale, una contrazione ancora più sostenuta ha interessato il movimento domestico negli hotel. Ciò significa che, a fronte di un calo di domanda, anche chi ha scelto di trascorrere un soggiorno in provincia di Siena ha preferito la ricettività alternativa (Tab. 2.5). Tabella 2.5. Arrivi e presenze di turisti negli esercizi extralberghieri della provincia, per provenienza Arrivi Presenze Perm. media (gg.) Arrivi Presenze Perm. media (gg.) Val. ass. Italiani 196, , , , Stranieri 284,765 1,472, ,004 1,523, Totali 481,355 2,224, ,512 2,295, Var. % Italiani 5.6% 2.7% Stranieri 8.2% 3.5% Totali 7.1% 3.2% Quote % Italiani 40.8% 33.8% 40.3% 33.7% Stranieri 59.2% 66.2% 59.7% 66.3% Totali 100.0% 100.0% 100.0% 100.0% Fonte: Elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena 9

10 Anche in questo caso, l aumento è trainato soprattutto dalla clientela straniera, che copre quasi il 60% degli arrivi e il 66% delle notti. Come si vede dalla Tabella 2.5., l espansione è stata, rispettivamente, del +8,2% e del +3,5%, contro un +5,6% e +2,7% per gli italiani. Analogamente agli alberghi, anche la permanenza media in questi esercizi mostra una diminuzione da 4,6 a 4,4 giorni (da 5,2 a 4,9 giorni per gli stranieri, da 3,8 a 3,7 giorni per gli italiani). La ripartizione tra italiani e stranieri in queste strutture rimane pressoché invariata tra 2010 e 2011, a testimonianza di quanto detto in precedenza. Il grafico 2.1. riassume gli andamenti dei due indicatori di domanda, articolati per tipologia ricettiva e provenienza. Grafico 2.1. Dinamica degli arrivi e delle presenze di turisti per tipologia ricettiva e provenienza ,0% 11,6% 10,3% 10,5% 10,0% 8,2% 6,5% 5,6% 5,0% 2,7% 3,5% 0,0% -5,0% -2,3% -0,3% -4,1% -10,0% -7,3% arrita arrstr preita prestr Alberghieri Extralberghieri Totali Fonte: Elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena Con riferimento, invece, alle varie tipologie di strutture extralberghiere, gli agriturismi mostrano una dinamica leggermente superiore alla media dell extralberghiero. Tali esercizi nel 2011 rappresentano il 35,8% degli arrivi ed il 38,4% delle presenze in strutture extralberghiere. Nel dettaglio, gli arrivi in questi esercizi crescono, complessivamente, del +7,9% mentre le presenze del +6,4% (Tab. 2.6). E sono soprattutto gli stranieri a scegliere questo tipo di sistemazione, almeno in termini di flussi: tra 2010 e 2011 gli arrivi sono aumentati del +9,6%, mentre le notti del +7,4%. Ottime comunque anche le performance dei turisti italiani, soprattutto in termini di arrivi. I clienti domestici fanno segnalare incrementi rispettivamente del +5,6% e del +3,8%. Di conseguenza, la durata del loro soggiorno scende complessivamente da 3,2 a 3,1 giorni, mentre quella degli stranieri da 6,1 a 6 giorni. 10

11 Tabella 2.6. Arrivi e presenze di turisti negli agriturismi della provincia, per provenienza Arrivi Perm. media Presenze (gg.) Arrivi Presenze Perm. media (gg.) Val. ass. Italiani Stranieri Totali Var. % Italiani 5.6% 3.8% Stranieri 9.6% 7.4% Totali 7.9% 6.4% Quote % Italiani 43.2% 28.2% 42.3% 27.5% Stranieri 56.8% 71.8% 57.7% 72.5% Totali 100.0% 100.0% 100.0% 100.0% Fonte: Elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena I grafici 2.2a e 2.2.b evidenziano l incidenza della domanda in agriturismo sul totale della domanda extralberghiera nel 2011, per mercato di provenienza. Graf. 2.2a. Andamento degli arrivi di turisti in agriturismo sul totale extralberghiero, per provenienza Totali 35,8% 64,2% Stranieri 34,6% 65,4% Italiani 37,6% 62,4% 0% 20% 40% 60% 80% 100% Arr agriturismo Arr extralb Fonte: Elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena 11

12 Graf. 2.2b. Andamento delle presenze di turisti in agriturismo sul totale extralberghiero, per provenienza Totali 38,5% 61,5% Stranieri 42,1% 57,9% Italiani 31,5% 68,5% 0% 20% 40% 60% 80% 100% Pre agriturismo Pre extralb Fonte: Elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena 2.3. La stagionalità della domanda L evoluzione mensile della domanda nel corso del 2011 mostra un andamento sostanzialmente invariato rispetto agli anni precedenti. I flussi si concentrano soprattutto nel periodo che va da aprile ad ottobre (81% del totale), con due picchi, uno ad aprile e l altro ad agosto (Graf. 2.3a.). Graf. 2.3a. Andamento mensile degli arrivi di turisti in provincia di Siena, per provenienza ITALIANI STRANIERI TOTALI Fonte: Elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena 12

13 Guardando alla nazionalità di provenienza, il movimento degli italiani è influenzato dalle festività e dagli eventi che caratterizzano il territorio: in particolare, la preferenza va all inizio della primavera (in concomitanza con le vacanze pasquali, che nel 2011 sono cadute ad aprile), ad agosto (per il Palio) e alla tarda estate-inizio autunno. Per quanto riguarda, invece, gli stranieri, gli arrivi si concentrano nella tarda primavera (con un picco a maggio), in luglio ed a settembre. Tabella 2.7a. Arrivi di turisti italiani e stranieri negli esercizi ricettivi della provincia, per mese Val. ass. ITALIANI STRANIERI TOTALI ITALIANI STRANIERI TOTALI GENNAIO 32,751 7,024 39,775 40,398 8,437 48,835 FEBBRAIO 38,942 9,956 48,898 36,845 9,936 46,781 MARZO 53,651 26,163 79,814 54,895 24,988 79,883 APRILE 97,082 57, ,896 90,520 83, ,609 MAGGIO 76, , ,045 66, , ,394 GIUGNO 66,579 87, ,347 72, , ,757 LUGLIO 57, , ,383 62, , ,001 AGOSTO 90,426 96, ,285 91, , ,494 SETTEMBRE 73, , ,519 74, , ,617 OTTOBRE 81,183 77, ,439 74,626 78, ,063 NOVEMBRE 37,582 16,951 54,533 36,224 16,087 52,311 DICEMBRE 52,990 10,583 63,573 55,243 10,732 65,975 TOTALE 758, ,955 1,483, , ,307 1,555,720 Var. annue % GENNAIO % 20.1% 22.8% FEBBRAIO % -0.2% -4.3% MARZO % -4.5% 0.1% APRILE % 43.7% 12.1% MAGGIO % 4.5% -3.2% GIUGNO % 16.8% 13.2% LUGLIO % 10.3% 10.0% AGOSTO % 12.2% 7.1% SETTEMBRE % 4.5% 3.2% OTTOBRE % 1.5% -3.4% NOVEMBRE % -5.1% -4.1% DICEMBRE % 1.4% 3.8% TOTALE % 10.3% 4.9% Fonte: Elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena Analizzando la dinamica , è interessante notare come l espansione degli arrivi registrata nel 2011 si sia generata nei mesi estivi: il trimestre giugno-agosto, che concentra il 36% dei flussi totali (30% italiani e 43% stranieri), registra le migliori performance dell anno (+10% rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente). Grazie ai turisti internazionali, anche il mese di aprile che concentra il 10% circa degli arrivi annuali a livello provinciale - mostra ottimi risultati (+12% totale, +44% stranieri). La crescita dei turisti dall estero in quel mese compensa il calo del movimento domestico (-6,8%) (Tab. 2.7a). Di conseguenza, ad aprile il peso della componente internazionale della domanda passa dal 37% al 48% (Tab. 2.7b). 13

14 Tabella 2.7b. Arrivi di turisti italiani e stranieri negli esercizi ricettivi della provincia, per mese. Quote % Quote % ITALIANI STRANIERI TOTALI ITALIANI STRANIERI TOTALI GENNAIO 82.3% 17.7% 100.0% 82.7% 17.3% 100.0% FEBBRAIO 79.6% 20.4% 100.0% 78.8% 21.2% 100.0% MARZO 67.2% 32.8% 100.0% 68.7% 31.3% 100.0% APRILE 62.7% 37.3% 100.0% 52.1% 47.9% 100.0% MAGGIO 43.1% 56.9% 100.0% 38.6% 61.4% 100.0% GIUGNO 43.1% 56.9% 100.0% 41.4% 58.6% 100.0% LUGLIO 32.6% 67.4% 100.0% 32.4% 67.6% 100.0% AGOSTO 48.3% 51.7% 100.0% 45.8% 54.2% 100.0% SETTEMBRE 39.0% 61.0% 100.0% 38.2% 61.8% 100.0% OTTOBRE 51.2% 48.8% 100.0% 48.8% 51.2% 100.0% NOVEMBRE 68.9% 31.1% 100.0% 69.2% 30.8% 100.0% DICEMBRE 83.4% 16.6% 100.0% 83.7% 16.3% 100.0% TOTALE 51.1% 48.9% 100.0% 48.6% 51.4% 100.0% Fonte: Elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena Da notare, infine, anche l andamento di gennaio, che registra un incremento a due cifre per entrambi i segmenti (+23,3% italiani, +20,1% stranieri). Tale mese concentra, però, appena il 3% dei flussi annuali (1% per gli stranieri e 5% per gli italiani). In generale, quindi, il fatto che l andamento annuale complessivo degli arrivi sia più contenuto (+4,9% in media, di cui -0,3% italiani e +10,3% stranieri) rispetto ai picchi di gennaio, aprile, giugno, luglio e agosto è spiegabile considerando l effetto congiunto della dinamica della domanda e della distribuzione mensile della stessa. In altre parole, i mesi dove si è registrato il maggiore aumento degli arrivi sono in alcuni casi quelli dove si concentrano meno turisti e tale minore concentrazione ha quindi smorzato l effetto crescita (es. gennaio). Viceversa, i mesi dove si sono avuti dei trend di crescita più contenuti o un calo dei flussi sono stati quelli dove, in alcuni casi, maggiore è stato l afflusso di domanda. Ad esempio, considerando sia gli italiani che gli stranieri, ottobre ha registrato una flessione del -3,4%, ma il mese concentra da solo circa il 10% dei turisti, sia in totale che per entrambi i segmenti. Di conseguenza, l effetto di tale contrazione sul totale anno tende ad incidere maggiormente rispetto alla flessione di novembre, mese in cui si concentrano appena il 3% degli arrivi totali. Guardando, infine, alla distribuzione mensile per provenienza, gli italiani prevalgono nei mesi invernali e di inizio primavera oltre che tardo autunnali, mentre gli stranieri da maggio ad ottobre. Per quanto riguarda le presenze, anch esse mostrano un andamento sostanzialmente invariato rispetto agli anni precedenti, con una concentrazione evidente soprattutto nel periodo da aprile ad ottobre (84% delle notti totali), con un picco ad agosto (Graf. 2.3b). 14

15 Graf. 2.3b. Andamento mensile delle presenze di turisti in provincia di Siena, per provenienza ITALIANI STRANIERI TOTALI Fonte: Elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena Confrontando l andamento , anche nel caso delle presenze l espansione maggiore si è generata a giugno, mese che registra le migliori performance dell anno (+9,4% rispetto allo stesso mese dell anno precedente), seguito da aprile (+8,9%) e gennaio (+5,6%). Negativi, invece, gli andamenti a febbraio e marzo (-9% e -5%), a maggio e a novembre (-6% circa ciascuno) (Tab. 2.8b). Se nei mesi positivi è l andamento dei pernottamenti stranieri a compensare la contrazione di quelli italiani, nei mesi negativi il risultato è dovuto alla diminuzione su entrambi i segmenti. Tabella 2.8a. Presenze di turisti italiani e stranieri negli esercizi ricettivi della provincia, per mese Val. ass. ITALIANI STRANIERI TOTALI ITALIANI STRANIERI TOTALI GENNAIO 117,598 26, , ,635 26, ,475 FEBBRAIO 100,963 28, ,184 91,962 25, ,519 MARZO 132,069 69, , ,121 60, ,149 APRILE 230, , , , , ,277 MAGGIO 197, , , , , ,148 GIUGNO 219, , , , , ,529 LUGLIO 234, , , , , ,112 AGOSTO 386, , , , , ,251 SETTEMBRE 263, , , , , ,662 OTTOBRE 210, , , , , ,370 NOVEMBRE 105,741 53, ,765 98,945 50, ,034 DICEMBRE 129,968 33, , ,023 30, ,552 TOTALE 2,327,740 2,598,046 4,925,786 2,232,330 2,766,748 4,999,078 Fonte: Elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena 15

16 Tabella 2.8b. Presenze di turisti italiani e stranieri negli esercizi ricettivi della provincia, per mese. Var. annue % e quote % Var.annue % ITALIANI STRANIERI TOTALI ITALIANI STRANIERI TOTALI Var. annue % GENNAIO % 0.2% 5.6% FEBBRAIO % -9.4% -9.0% MARZO % -13.2% -5.0% APRILE % 29.7% 8.9% MAGGIO % -1.3% -6.2% GIUGNO % 15.1% 9.4% LUGLIO % 5.3% 3.2% AGOSTO % 8.6% 3.1% SETTEMBRE % 5.4% -0.1% OTTOBRE % 3.0% -1.2% NOVEMBRE % -5.5% -6.1% DICEMBRE % -8.1% -0.4% TOTALE % 6.5% 1.5% Quote % GENNAIO 81.4% 18.6% 100.0% 82.4% 17.6% 100.0% FEBBRAIO 78.2% 21.8% 100.0% 78.3% 21.7% 100.0% MARZO 65.6% 34.4% 100.0% 68.6% 31.4% 100.0% APRILE 58.5% 41.5% 100.0% 50.6% 49.4% 100.0% MAGGIO 38.0% 62.0% 100.0% 34.8% 65.2% 100.0% GIUGNO 40.9% 59.1% 100.0% 37.9% 62.1% 100.0% LUGLIO 31.7% 68.3% 100.0% 30.3% 69.7% 100.0% AGOSTO 45.8% 54.2% 100.0% 42.9% 57.1% 100.0% SETTEMBRE 40.5% 59.5% 100.0% 37.2% 62.8% 100.0% OTTOBRE 47.0% 53.0% 100.0% 44.8% 55.2% 100.0% NOVEMBRE 66.6% 33.4% 100.0% 66.4% 33.6% 100.0% DICEMBRE 79.6% 20.4% 100.0% 81.2% 18.8% 100.0% Fonte: Elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena Come nel caso degli arrivi, il fatto che il risultato annuo complessivo sia più contenuto rispetto ai picchi mensili di aprile e giugno e comunque positivo rispetto agli andamenti negativi di febbraiomarzo, maggio e novembre deriva dall effetto congiunto della dinamica delle presenze e della distribuzione mensile della stessa. Ad esempio, il mese di giugno che ha registrato la migliore dinamica -, è quello che concentra da solo il 12% delle notti totali (13% stranieri e 10% italiani). Di conseguenza, l effetto positivo di questo incremento è più consistente, soprattutto sul fronte del turismo internazionale. Viceversa, il mese di novembre, che evidenzia un -6,1% delle presenze, ha un incidenza inferiore al 3% sul totale annuo e questo ne mitiga l effetto negativo. Guardando alla distribuzione mensile delle notti per provenienza, anche in questo caso gli italiani prevalgono nei mesi invernali fino ad aprile e poi a novembre-dicembre, mentre i pernottamenti stranieri sono la maggioranza da maggio a ottobre. Considerando, infine, la durata del soggiorno, questa va in media da un minimo di 2,5 giorni a febbraio, ad un massimo di 4,3 giorni ad agosto (Graf. 2.3c) e l andamento risulta abbastanza 16

17 simile tra italiani e stranieri, con una maggiore durata del soggiorno da parte degli stranieri in tutto l arco dell anno. Graf. 2.3c. Andamento mensile della permanenza media (in giorni), per provenienza ,00 4,50 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 ITALIANI STRANIERI TOTALI Fonte: Elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena 2.4. La domanda per paese/regione di provenienza L aumento dei turisti stranieri nel 2011 è stato trainato sia dai principali segmenti di domanda (+9%), sia soprattutto dagli altri mercati (+13,2%), il che significa una tendenziale maggiore diversificazione della domanda estera. Nel dettaglio, gli statunitensi rinforzano la loro posizione di principale segmento, con un incremento del +6,3% rispetto al Buona anche la crescita dei turisti provenienti dalla Germania (+9,2%), mentre più contenuto l aumento dei francesi (+4,5%) e dei britannici (+2,5%)(Tab. 2.9.). Da sottolineare, invece, il boom dei polacchi (+36,2%) e dei brasiliani (+59,1%). I primi salgono dalla nona alla settima posizione, mentre i sudamericani entrano per la prima volta nella classifica dei 10 principali paesi, passando da 16 mila a 26 mila arrivi. 17

18 Tabella 2.9. Arrivi di turisti stranieri dai 10 principali mercati di origine ARRIVI Var. % USA ,3% Germania ,2% Francia ,5% Gran Bretagna ,7% Olanda ,7% Belgio ,3% Polonia ,2% Spagna ,8% Svizzera ,2% Brasile ,1% Totale 10 paesi ,0% Altri paesi ,2% Totale stranieri ,3% Fonte: Elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena Considerando le quote di mercato relative, Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Francia e Olanda continuano a rappresentare il principale bacino di domanda della provincia, anche se la loro incidenza complessiva è leggermente diminuita rispetto al 2010 (Graf. 2.4.). Graf Composizione della domanda straniera: primi 10 mercati di origine. Confronto ,8% 3,3% ,5% 13,2% 10,8% 7,6% 5,4% 30,1% 3,8% 3,1% 2,3% ,0% 13,3% 11,4% 8,2% 5,7% 29,3% 4,1% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% USA Germania Francia Gran Bretagna Olanda Belgio Polonia Spagna Svizzera Brasile Altri Fonte: elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena 18

19 Nel 2011, gli arrivi provenienti da questi paesi hanno rappresentato quasi il 51,4% degli arrivi totali nelle strutture ricettive registrate, contro il 53,5% del 2010 (Graf. 2.4.). In aumento di circa 1 punto percentuale gli arrivi dagli altri paesi. Tra i mercati cosiddetti emergenti, la Spagna sale dal 3,1% al 3,8%, mentre il Brasile dal 2,3% al 3,3%. Per quanto riguarda la clientela italiana, anche in questo caso la sua evoluzione nel corso del 2011 è stata determinata dai principali segmenti di domanda. I turisti provenienti dal Lazio calano, infatti, del -4,4%, mentre quelli campani del -7% e i pugliesi del -5,9%. In aumento, invece, la domanda proveniente da Lombardia (+4,9%), Emilia Romagna (+5,8%), Piemonte (+3,0%) e Liguria (+1,9%), così come i flussi intra-regionali (+1,2%). Tale incremento compensa, però, solo in parte la contrazione degli altri mercati (Tab. 2.10). Tabella Arrivi di turisti italiani in provincia di Siena dai dieci principali mercati di origine Var. % Lazio ,4% Lombardia ,9% Toscana ,2% Emilia R ,8% Campania ,0% Veneto ,4% Piemonte ,0% Liguria ,9% Puglia ,9% Marche ,6% Totale 10 regioni ,2% Altre regioni ,5% Totale italiani ,3% Fonte: Elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena Guardando, invece, alla distribuzione dei turisti italiani per regione, nel 2011 Lazio e Lombardia continuano a guidare la classifica con una quota complessiva di quasi il 40%, mentre al terzo posto troviamo il turismo infra-regionale (11,7% circa). Seguono Emilia Romagna (8,4%), Campania (7,2%) e Veneto (6,5%). In totale, le prime cinque regioni coprono circa il 66% del mercato nazionale, mentre le prime dieci l 87% (Graf. 2.5). E la situazione è rimasta sostanzialmente invariata negli ultimi due anni. 19

20 Graf Composizione della domanda italiani: prime 10 regioni di origine. Confronto ,7% 16,1% 11,7% 8,4% 7,2% 6,5% 12,7% ,7% 15,3% 11,5% 7,9% 7,7% 6,4% 12,7% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Lazio Lombardia Toscana Emilia R. Campania Veneto Piemonte Liguria Puglia Marche Altre Fonte: elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena 2.5. Il turismo nel territorio Il movimento turistico per SEL Considerando la distribuzione del movimento turistico per Sistema Turistico locale, è interessante notare come sia uno dei SEL minori, in termini di movimento turistico, a registrare le dinamiche più vivaci. In particolare, come già registrato in anni passati, le performance migliori rispetto alla media provinciale vengono evidenziate dal SEL 21-Crete senesi Val d Arbia, che concentra circa il 5%- 6% del movimento turistico complessivo nelle Terre di Siena. Quest area evidenzia un aumento degli arrivi intorno al +22% e delle presenze del +19% (Tab. 2.11). Buono anche l andamento in un area turistica tradizionale come il Chianti (+13,1% arrivi e +11,6% presenze, pari al 9-10% del movimento complessivo) così come in un altra area minore, la Val di Merse (+11% arrivi e +8,3% presenze, pari al 6% circa del totale). Le performance totali nascondono andamenti differenziati sui due mercati di domanda. Se nelle Crete e nel Chianti la crescita ha interessato sia gli italiani, sia soprattutto gli stranieri, in Val di Merse è soprattutto la dinamica del turismo domestico a trainare i risultati totali. In particolare, nel SEL 21 gli italiani sono aumentati del + 15% e +16,8%, a seconda dell indicatore considerato. Gli stranieri che rappresentano il 38% degli arrivi e oltre il 50% delle presenze sono cresciuti invece del +36,8% e +21,2%. Nel SEL23, invece, gli italiani hanno registrato un +7% e +5,5%, contro +15,4% e + 13% 20

21 per gli stranieri, andamento che si traduce in aumento della loro importanza relativa (oltre il 70% degli arrivi e 80% delle presenze totali). Con riferimento al SEL 22, i turisti domestici hanno avuto un espansione addirittura a due cifre (+18,2% e +27,1%), mentre gli stranieri, che rappresentano ancora il principale mercato (oltre 55% degli arrivi e 60% delle presenze totali) sono aumentati del +5,7% e +1,6%. Tabella Arrivi e presenze di turisti totali nei Sistemi Economici Locali della provincia Perm. media (gg.) Var. % Distrib. % arrivi Distrib. % presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze SEL 19 - Alta Val d'elsa ,38 3,3 5,5% 2,6% 16,1% 16,4% 16,2% 16,6% SEL 20 - Area urbana senese ,79 2,7 1,4% -2,4% 28,7% 24,1% 27,7% 23,1% SEL 21 - Crete senesi Val d'arbia ,44 3,3 22,4% 19,1% 5,3% 5,5% 6,2% 6,5% SEL 22 - Val di Merse ,15 5,0 11,0% 8,3% 3,7% 5,8% 4,0% 6,2% SEL 23 - Chianti ,87 3,8 13,1% 11,6% 7,8% 9,1% 8,4% 10,0% SEL 29 - Val di Chiana senese ,49 3,3 0,1% -4,9% 29,0% 30,5% 27,7% 28,6% SEL 30 - Amiata Val d'orcia ,08 3,0 9,8% 6,3% 9,4% 8,7% 9,8% 9,1% Totale provincia ,32 3,2 4,9% 1,5% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: Amministrazione provinciale di Siena Per quanto concerne gli altri SEL, andamenti positivi sono stati registrati anche dall Amiata Val d Orcia (+9,8% arrivi e +6,3% presenze totali) e dall Alta Val d Elsa (+5,5% e +2,6%). In entrambi i SEL, la crescita è stata trainata dalla componente internazionale, che nel primo caso ha amplificato il buon andamento della domanda domestica (+17,5% e +15,6% per gli stranieri, contro +5,9% e +0,2% per gli italiani), mentre nel secondo caso ne ha compensato la contrazione (+9,8% e +6,1%, contro -0,1% e -5,5%). Con riferimento, infine, ai SEL 20-Area urbana senese e SEL29- Val di Chiana, qui si è registrata una tenuta degli arrivi (+1,4% e +0,1%) a fronte di una contrazione della durata media del soggiorno (presenze -2,4% e -4,9%). Tale andamento è stato generato, in entrambi i casi, da una contrazione del turismo domestico (-4,6% arrivi e -6,3% notti nel SEL20, -4,9% arrivi e -9,8% notti nel SEL29), contrazione compensata in maniera più che proporzionale dalla crescita del turismo internazionale sul fronte degli arrivi +6,9% nel SEL20 e +7,2% nel SEL29), mentre meno che proporzionale dal lato dei pernottamenti (-1,7% e +3%)(Tab. 2.11). Il Graf sintetizza l andamento delle due componenti di domanda nei vari SEL. 21

22 Grafico 2.6. Distribuzione territoriale della domanda nei SEL, per provenienza. Dinamica ,0% 35,0% 30,0% 25,0% 20,0% 15,0% 10,0% 5,0% 0,0% -5,0% -10,0% -15,0% SEL 19 - Alta Val d'elsa SEL 20 - Area urbana senese SEL 21 - Crete senesi Val d'arbia SEL 22 - Val di Merse SEL 23 - Chianti SEL 29 - Val di Chiana senese SEL 30 - Amiata Val d'orcia Totale provincia Arr ITA Arr STR Pre ITA Pre STR Fonte: Elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena Il movimento turistico per RTP Considerando, infine, l evoluzione del turismo per risorsa turistica prevalente, il turismo collinare e rurale è la tipologia che ha registrato le migliori performance nel 2011, coerentemente con quanto già evidenziato a livello di SEL (Tab. 2.12). Gli arrivi e le presenze complessivi nei comuni collinari e della campagna senese sono aumentati, rispettivamente, del +13,4% e del +10,9% e questo conferma il positivo andamento della domanda turistica che ha interessato gli agriturismi, struttura ricettiva prevalente in queste aree. La loro incidenza passa quindi dal 18% al 23% in termini di arrivi e dal 20% al 25% in termini di presenze sul totale provinciale. Tale dinamica è stata sostenuta sia dalla clientela italiana (+11,0% arrivi e +15,3% notti) sia da quella straniera (+15,0% e +9,4%). L aumento degli arrivi superiore a quello delle notti spiega la lieve contrazione della durata del soggiorno, che in totale passa da 4,1 a 4,0 giorni. Differenziato l andamento per i due principali mercati: nel caso degli italiani, la permanenza media sale da 2,7 a 2,8 giorni, mentre per gli stranieri scende da 5,1 a 4,9 giorni. Buono anche l andamento del turismo nelle località d arte e affari e nelle destinazioni montane. Nelle prime sono soprattutto gli arrivi a crescere (+4,6%) rispetto alle presenze (+1,6%), trainate in questo caso dall aumento della clientela straniera (+9,4% arrivi e +5,8% notti), che compensa la contrazione della domanda domestica (-1% e -3,8%). La durata media del soggiorno scende da 2,9 a 2,8 notti (da 2,7 a 2,6 gg per gli italiani, da 3,0 a 2,9 per gli stranieri). Da notare come, nonostante la crescita dei flussi, la concentrazione relativa degli stessi nelle località d arte e d affari 22

23 scenda dal 54% al 47% tra 2010 e 2011, su entrambi gli indicatori. Punti che vengono conquistati dalle località collinari e di campagna e, come vedremo, in parte da quelle termali. Per quanto riguarda il turismo nelle località montane (Abbadia e Piancastagnaio) che rappresenta un segmento di domanda marginale, concentrando meno del 2% del turismo provinciale -, questo ha registrato un incremento del +2,6% degli arrivi e del +4,3% delle notti, sostenuto dall aumento degli italiani (+3,1% e +2,6%), che rappresentano oltre l 80-90% del movimento complessivo, a seconda dell indicatore considerato. Da notare, comunque, un incremento a due cifre dei pernottamenti dall estero (+23,6%) a fronte di una contrazione degli arrivi (-3%). Tale andamento è stato trainato dagli ottimi risultati fatti registrare dagli italiani soprattutto a giugno, settembre, novembre e dicembre, mentre dalle presenze straniere in quasi tutti i mesi dell anno, eccezion fatta per febbraio, settembre, novembre e dicembre. La stagionalità del turismo internazionale in queste zone, diversa da quella tipica della montagna (ad eccezione del periodo estivo), evidenzierebbe come quest area sia stata probabilmente meta anche di un turismo itinerante, che aveva come base le strutture ricettive locali. La permanenza media rimane intorno ai 3,2 giorni. Tabella Arrivi e presenze di turisti totali nella provincia, per risorsa turistica prevalente Perm. media (gg.) Var. % Distrib. % arrivi Distrib. % presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arte-Affari ,88 2,80 4,5% 1,6% 54,2% 47,1% 54,0% 47,1% Montagna ,18 3,23 2,6% 4,3% 1,2% 1,2% 1,2% 1,2% Termale ,66 3,44-0,4% -6,5% 25,1% 27,7% 23,8% 25,5% Campagna-Collina ,15 4,06 13,4% 10,9% 18,2% 22,8% 19,7% 24,9% Altro ,41 3,33 3,5% 1,3% 1,3% 1,3% 1,3% 1,3% Totale provincia ,32 3,21 4,9% 1,5% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: Elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena Per quanto riguarda le località termali (Chianciano, San Casciano, Radicondoli, Rapolano Terme, San Quirico d Orcia) che raccolgono il 28% circa degli arrivi ed il 25% delle notti trascorse dai turisti in provincia -, queste hanno invece una stagnazione degli arrivi (-0,4%) ed una contrazione dei pernottamenti (-6,5%) rispetto all anno precedente. Il calo è stato causato dalla diminuzione della clientela italiana (-4,6% e -10,8%), solo parzialmente compensato dall aumento del turismo straniero (+15% e +9,4%) (Tab. 2.12). La permanenza media in queste località passa da 3,7 a 3,4 giorni (da 3,8 a 3,5 giorni per gli italiani, intorno ai 3,4 a 3,2 giorni per gli stranieri). Considerando, infine, la dinamica del movimento turistico per provenienza (Graf. 2.7.), l unica area a registrare incrementi più o meno consistenti sia dei turisti italiani che degli stranieri, si conferma essere quella caratterizzata da turismo rurale e collinare. La risorsa arte-affari e quella termale 23

24 evidenziano entrambe una flessione del mercato domestico, mentre quella montana degli arrivi stranieri. Grafico 2.7. Distribuzione territoriale della domanda in RTP, per provenienza. Dinamica % 25% 20% 15% 10% 5% 0% -5% -10% -15% Arte-Affari Montagna Termale Campagna-Collina Altro Totale provincia Arr ITA Arr STR Pre ITA Pre STR Fonte: Elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena 3. L offerta turistica provinciale 3.1. Il quadro aggregato Nel corso del 2011, la provincia di Siena ha registrato una sostanziale stabilità dell offerta ricettiva sia in termini di strutture (+0,7%) che soprattutto di posti letto (+0,1%). Le strutture sono infatti passate da a 2.797, mentre i letti da a , per una media di 23 letti a struttura. Il dato medio nasconde andamenti differenziati per l offerta alberghiera ed extralberghiera. In particolare, si è verificato un leggero aumento delle strutture complementari (1,5% in termini di strutture e +2,2% per i letti) a fronte di una contrazione degli hotel (-3,1% e -2,2% rispettivamente) (Tab. 3.1.). Il peso dell offerta extralberghiera è di conseguenza ulteriormente cresciuto attestandosi all 85% in termini di numero di strutture e al 55% per posti letto, rinforzando il trend già riscontrato nel corso degli ultimi anni. Guardando alla dimensione degli esercizi, il numero medio dei posti letto si mantiene all incirca invariato rispetto alla chiusura dell anno precedente sia nelle strutture alberghiere (intorno ai 66 posti letto) che nelle extralberghiere (14,6) (Tab. 3.1). 24

25 Tabella 3.1. Consistenza dell offerta ricettiva per tipologia principale al 31 dicembre PROVINCIA DI SIENA Dati al 31 dicembre ALBERGHI EXTRALB. TOTALI ALBERGHI EXTRALB. TOTALI Val. ass. Strutture Posti letto Var. % Strutture -3,15% 1,46% 0,72% Posti letto -2,25% 2,18% 0,12% Quote% Strutture 16,0% 84,0% 100,0% 15,4% 84,6% 100,0% Posti letto 46,5% 53,5% 100,0% 45,4% 54,6% 100,0% Dim. media (p.l.) 66,7 14,6 23,0 66,3 14,7 22,8 Fonte: elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena Negli hotel, la flessione è generata dalla diminuzione delle strutture di fascia bassa (1-2 stelle), che accusano una diminuzione del -10% in termini di esercizi e del -12,3% in termini di letti (Tab. 3.2). In calo anche le strutture a 3 stelle (-2,8% esercizi e -3,7% letti), il che indica che non c è stato un upgrade delle strutture di fascia bassa, quanto piuttosto una loro chiusura. In crescita, invece, gli esercizi a 5-4 stelle (+3,8% per entrambi gli indicatori) e questo risultato potrebbe essere dovuto sia all apertura di nuovi esercizi che al passaggio di categoria di strutture di livello inferiore (a 3 stelle).stabili, invece, le residenze turistico-alberghiere (Tab. 3.2). In termini di quote relative, gli hotel a 3 stelle consolidano la loro predominanza, concentrando il 56% delle strutture ed il 54% dei posti letto. In flessione l incidenza degli alberghi a 2-1 stella (dal 22,5% al 21% in termini di esercizi, dal 11,3% al 10% in termini di letti), mentre in aumento quella degli hotel a 4-5 stelle (dal 18% al 19,3% in termini di strutture e dal 31% al 32,9% in termini di posti letto) (Tab. 3.2). 25

26 Tabella 3.2. Struttura dell offerta ricettiva per tipologia di esercizio alberghiero al 31 dicembre STRUTTURE ALBERGHIERE Dati al 31 dicembre Val. ass. 5-4* 3* 2-1* RTA totale 5-4* 3* 2-1* RTA totale Strutture Posti letto Var. % Strutture 3,8% -2,8% -10,0% 0,0% -3,1% Posti letto 3,8% -3,7% -12,3% 0,0% -2,2% Quote% Strutture 18,0% 55,7% 22,5% 3,8% 100,0% 19,3% 55,9% 20,9% 3,9% 100,0% Posti letto 31,0% 54,8% 11,3% 3,0% 100,0% 32,9% 53,9% 10,1% 3,1% 100,0% Dim. media (p.l.) 114,9 65,5 33,5 52,8 66,7 114,9 64,9 32,6 52,8 67,3 Fonte: elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena Per quanto concerne l offerta extra-alberghiera l aumento più consistente è fatto registrare dalle case per vacanza (+6,1% esercizi, +5,3% letti) e dagli agriturismi (+1,3% e +3,5%) (Tab. 3.3). Gli alloggi in affitto rimangono stabili in termini di strutture, mentre aumentano i posti letto (+2,7%). Stagnanti gli affittacamere, mentre in leggera flessione i posti letto negli esercizi inclusi nella voce Altro (che include ostelli, campeggi, ecc.). Dal punto di vista delle quote relative, gli agriturismi consolidano il loro ruolo di offerta leader, concentrando quasi il 49% delle strutture ed il 46% dei letti (erano 48% e 44% nel 2010). In aumento anche l incidenza delle case per vacanza (dal 13,4% al 14,2% in termini di esercizi, dal 14,7% al 15,5% in termini di letti), mentre pressoché invariato il peso di affittacamere e alloggi in affitto. La dimensione media delle varie tipologie rimane abbastanza stabile, ad eccezione di quella relativa alle strutture incluse nella voce Altro, che scende da 75 a 73,6 posti letto (Tab. 3.3). 26

27 Tabella 3.3. Struttura dell offerta ricettiva per tipologia di esercizio extra-alberghiero al 31 dicembre STRUTTURE EXTRA-ALBERGHIERE Dati al 31 dicembre AAT AFR ALL CAV Altro totale AAT AFR ALL CAV Altro totale Val. ass. Strutture Posti letto Var. % Strutture 1,3% -0,2% 0,0% 6,1% 0,8% 1,5% Posti letto 3,5% 0,2% 2,7% 5,3% -1,0% 2,2% Quote% Strutture 48,2% 24,6% 8,8% 13,4% 5,1% 100,0% 48,8% 24,6% 8,8% 14,2% 5,1% 101,5% Posti letto 44,4% 12,1% 2,9% 14,7% 25,9% 100,0% 45,9% 12,1% 3,0% 15,5% 25,7% 102,2% Dim. media (p.l.) 13,5 7,2 4,8 16,1 75,0 14,6 13,8 7,2 5,0 16,0 73,6 14,7 Fonte: elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena Legenda: AAT: agriturismo; AFR: affittacamere; ALL: alloggi privati; CAV= casa vacanze; Altro: include case per ferie, campeggi, ostelli, rifugi alpini; residenze d'epoca e residence 3.2. L offerta per SEL La distribuzione complessiva degli esercizi ricettivi per SEL vede ai primi quattro posti il SEL29 Val di Chiana (che comprende Chianciano Terme), con circa il 23% delle strutture, seguito dal SEL19- Alta Val d Elsa (20,2%), dal SEL30 Amiata Val d Orcia e dal SEL20-Area Urbana Senese con, rispettivamente, il 14,7% ed il 13,9% (Tab. 3.4). Se passiamo, invece, ai posti letto, il SEL 29 compare nettamente al primo posto con il 36% circa dei posti letto provinciali. Seguono, a distanza, il SEL19 e il SEL20 (15,2% e 14,2%, rispettivamente) ed infine il SEL30 (11,1%). Analizzando la suddivisione dell offerta per le principali tipologie, si nota come il 46% degli esercizi alberghieri ed il 52% dei posti letto in hotel siano concentrati nel SEL29 Val di Chiana. Più ridistribuita l offerta extralberghiera, con un articolazione territoriale differente in termini di strutture e posti letto, che risente della variegata tipologia di strutture incluse in questa categoria e della loro diversa ubicazione a livello territoriale. Se consideriamo, infatti, le strutture, al primo posto il SEL 19-Alta Val d Elsa con il 22%, seguito dal SEL29 con il 18,7%, dal SEL30 con il 15,1% e dal SEL20 CON IL 14%. In termini di posti letto, invece, in prima posizione troviamo il SEL 29 con il 22,3%, seguito dal SEL 19 con il 19,7%, dal SEL 20 con il 13,1% e dal SEL 30 con il 12,4% (Tab. 3.4). 27

28 Tabella 3.4. Offerta per SEL. Consistenza strutture e posti letto per tipologia al 31 dicembre 2011 Strutture ALBERGHI EXTRALB. TOTALI val.ass. % val.ass. % val.ass. % SEL 19 - ALTA VAL D'ELSA 42 9,7% ,1% ,2% SEL 20 - AREA URBANA SENESE 56 13,0% ,0% ,9% SEL 21 - CRETE SENESI-VAL D'ARBIA 21 4,9% 219 9,3% 240 8,6% SEL 22 - VAL DI MERSE 15 3,5% 165 7,0% 180 6,4% SEL 23 - CHIANTI 41 9,5% ,9% ,2% SEL 29 - VAL DI CHIANA SENESE ,9% ,7% ,1% SEL 30 - AMIATA-VAL D'ORCIA 54 12,5% ,1% ,7% Totale ,0% ,0% ,0% Posti letto ALBERGHI EXTRALB. TOTALI val.ass. % val.ass. % val.ass. % SEL 19 - ALTA VAL D'ELSA ,7% ,7% ,2% SEL 20 - AREA URBANA SENESE ,6% ,1% ,2% SEL 21 - CRETE SENESI-VAL D'ARBIA ,7% ,2% ,7% SEL 22 - VAL DI MERSE 849 2,9% ,8% ,7% SEL 23 CHIANTI ,3% ,6% ,3% SEL 29 - VAL DI CHIANA SENESE ,1% ,3% ,8% SEL 30 - AMIATA-VAL D'ORCIA ,6% ,4% ,1% Totale ,0% ,0% ,0% Fonte: elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena L analisi per singolo SEL permette di approfondire le considerazioni precedentemente esposte e di vedere l evoluzione delle diverse aree coinvolte. Il SEL 19 - Alta Val d Elsa è caratterizzato da una prevalente offerta extra-alberghiera (quasi il 93% in termini di strutture ed il 71% in termini di posti letto). L incremento di strutture e posti letto fatto registrare nel corso del 2011 ha rafforzato tale componente (+2% esercizi, +2,2%), a fronte di una contrazione degli hotel (-2,3% per entrambi gli indicatori). La dimensione media degli alberghi è assestata su valori medi superiori intorno ai 67 posti letto, mentre quella degli esercizi extraalberghieri è di 14 posti letto a struttura (Tab. 3.5). 28

29 Tabella 3.5. SEL 19: consistenza strutture e posti letto per tipologia al 31 dicembre SEL 19 - ALTA VAL D'ELSA 31 dicembre ALBERGHI EXTRALB. TOTALI ALBERGHI EXTRALB. TOTALI Val. ass. Strutture Posti letto Var. % Strutture ,3% 2,0% 1,6% Posti letto ,3% 2,2% 0,8% Quote% Strutture 7,7% 92,3% 100,0% 7,4% 92,6% 100,0% Posti letto 30,0% 70,0% 100,0% 29,0% 71,0% 100,0% Dim. media (p.l.) 67,0 13,1 17,3 67,0 13,2 17,2 Fonte: elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena Il SEL 20 - Area urbana senese è anch esso caratterizzato da una prevalente offerta extraalberghiera in termini di strutture (oltre l 85%), mentre più equilibrata appare la distribuzione dei posti letto. Rispetto al 2010, l offerta complementare segna un rafforzamento in termini di posti letto (+4,6%, contro -0,3% per le strutture), mentre l offerta alberghiera accusa una contrazione del -5% degli esercizi e del -2,5% dei letti. Di conseguenza, la dimensione media degli alberghi tende ad aumentare (da 79 a 81 posti letto), così come quella delle strutture complementari (da 13 a quasi 14 posti letto)(tab. 3.6). Tabella 3.6. SEL 20: consistenza strutture e posti letto per tipologia al 31 dicembre SEL 20 - AREA URBANA SENESE 31 dicembre ALBERGHI EXTRALB. TOTALI ALBERGHI EXTRALB. TOTALI Val. ass. Strutture Posti letto Var. % Strutture ,1% -0,3% -1,0% Posti letto ,5% 4,6% 0,9% Quote% Strutture 15,1% 84,9% 100,0% 14,4% 85,6% 100,0% Posti letto 51,6% 48,4% 100,0% 49,9% 50,1% 100,0% Dim. media (p.l.) 78,9 13,1 23,0 81,0 13,7 23,4 Fonte: elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena 29

30 Analogamente al SEL 19, il SEL 21 Crete senesi Val d Arbia è caratterizzato da una prevalente offerta extra-alberghiera sia in termini di strutture (91% circa) che di posti letto (75%) (Tab. 3.7). Tabella 3.7. SEL 21: consistenza strutture e posti letto per tipologia al 31 dicembre SEL 21 - CRETE SENESI-VAL D'ARBIA 31 dicembre ALBERGHI EXTRALB. TOTALI ALBERGHI EXTRALB. TOTALI Val. ass. Strutture Posti letto Var. % Strutture ,5% 3,3% 2,6% Posti letto ,6% 7,1% 4,8% Quote% Strutture 9,4% 90,6% 100,0% 8,8% 91,3% 100,0% Posti letto 26,8% 73,2% 100,0% 25,2% 74,8% 100,0% Dim. media (p.l.) 49,7 14,1 17,4 51,3 14,6 17,8 Fonte: elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena Questa ha registrato buoni incrementi nel corso del 2011 (+3,3% gli esercizi, +7,1% i posti letto), cui si è accompagnata una flessione dell offerta alberghiera, soprattutto in termini di strutture (- 4,5% e -1,6% per i letti). La crescita dei letti superiore agli esercizi letto spiega il leggero aumento della dimensione media dell extralberghiero (da 14,1 a 14,6 letti), mentre nel caso degli hotel è la consistente contrazione delle strutture a generare un aumento della dimensione (da 49,7 a 51,3 letti)(tab. 3.7). Anche nel SEL22 l offerta complementare risulta prevalente (92% esercizi e 80% letti), e rafforza la sua incidenza tra 2010 e 2011, grazie ad un aumento sia delle strutture che dei letti (+3,1% esercizi e +3,7% letti) a fronte di una stabilità degli hotel. La dimensione media degli esercizi rimane quindi pressoché stabile (Tab. 3.8) 30

31 Tabella 3.8. SEL 22: consistenza strutture e posti letto per tipologia al 31 dicembre SEL 22 - VAL DI MERSE 31 dicembre ALBERGHI EXTRALB. TOTALI ALBERGHI EXTRALB. TOTALI Val. ass. Strutture Posti letto Var. % Strutture ,0% 3,1% 2,9% Posti letto ,0% 3,7% 3,0% Quote% Strutture 8,6% 91,4% 100,0% 8,3% 91,7% 100,0% Posti letto 20,5% 79,5% 100,0% 20,0% 80,0% 100,0% Dim. media (p.l.) 56,6 20,5 23,6 56,6 20,6 23,6 Fonte: elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena Come i SEL precedenti, il SEL 23 Chianti è caratterizzato da una prevalente offerta extraalberghiera - sia in termini di strutture (quasi 89%) che di posti letto (72%) -, offerta che mostra un incremento del +2,8% in termini di strutture e del +4,6% in termini di letti, a fronte di una sostanziale stabilità degli hotel. La crescita dei letti superiore a quella delle strutture spiega, inoltre, il leggero aumento della dimensione media dell extralberghiero, che passa da 14,2 a 14,5 letti (Tab. 3.9). Tabella 3.9. SEL 23: consistenza strutture e posti letto per tipologia al 31 dicembre SEL 23 - CHIANTI 31 dicembre ALBERGHI EXTRALB. TOTALI ALBERGHI EXTRALB. TOTALI Val. ass. Strutture Posti letto Var. % Strutture ,0% 2,8% 2,5% Posti letto ,3% 4,6% 3,2% Quote% Strutture 11,4% 88,6% 100,0% 11,1% 88,9% 100,0% Posti letto 28,9% 71,1% 100,0% 27,9% 72,1% 100,0% Dim. media (p.l.) 45,0 14,2 17,7 44,9 14,5 17,9 Fonte: elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena 31

32 Il SEL 29 Val di Chiana Senese, a differenza dei precedenti, si caratterizza per una prevalenza di posti letto nelle strutture alberghiere (66% contro 34% negli extralberghieri), mentre di esercizi nell offerta complementare (69% contro 31% nell alberghiero) (Tab. 3.10). Tuttavia, mentre l offerta alberghiera accusa una contrazione del -6,9% in termini di strutture e del -5,1% in termini di letti, la componente complementare registra una aumento del +8,8% degli esercizi e del +5,1% dei letti. Tali variazioni spiegano perché l incidenza relativa dell extralberghiero sia aumentata di circa tre punti percentuali su entrambi gli indicatori, a scapito dell alberghiero. Inoltre, gli hotel mostrano un leggero aumento della dimensione media (da 73,4 a 74,8 letti), mentre le strutture extralberghiere una tendenziale contrazione (da 18,1 a 17,5 letti) (Tab. 3.10). Tabella SEL 29: consistenza strutture e posti letto per tipologia al 31 dicembre SEL 29 - VAL DI CHIANA SENESE 31 dicembre ALBERGHI EXTRALB. TOTALI ALBERGHI EXTRALB. TOTALI Val. ass. Strutture Posti letto Var. % Strutture ,9% 8,8% 3,4% Posti letto ,1% 5,1% -1,8% Quote% Strutture 34,8% 65,2% 100,0% 31,3% 68,7% 100,0% Posti letto 68,3% 31,7% 100,0% 66,1% 33,9% 100,0% Dim. media (p.l.) 73,4 18,1 37,3 74,8 17,5 35,5 Fonte: elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena Il SEL30 Amiata-Val d Orcia, infine, è caratterizzato da una prevalente offerta extra-alberghiera in termini di strutture (87%) e da una più bilanciata distribuzione dei posti letto (61% extralberghieri, 39% alberghieri)(tab. 3.11). L offerta alberghiera ha fatto registrare nel corso del 2011 una contrazione del -1,8% in termini di strutture a fronte di una stabilità dei posti letto. Buon aumento, invece, per l offerta extralberghiera (+3,5% esercizi e +7,1% letti). Di conseguenza, la dimensione media degli alberghi sale da 50,6 a 51,7 posti letto, mentre quella degli extralberghieri da 11,7 a 12 posti letto (Tab. 3.11). 32

33 Tabella SEL 30: consistenza strutture e posti letto per tipologia al 31 dicembre SEL 30 - AMIATA-VAL D'ORCIA 31 dicembre ALBERGHI EXTRALB. TOTALI ALBERGHI EXTRALB. TOTALI Val. ass. Strutture Posti letto Var. % Strutture ,8% 3,5% 2,8% Posti letto ,4% 7,1% 4,4% Quote% Strutture 13,8% 86,3% 100,0% 13,1% 86,9% 100,0% Posti letto 40,8% 59,2% 100,0% 39,2% 60,8% 100,0% Dim. media (p.l.) 50,6 11,7 17,0 51,7 12,1 17,3 Fonte: elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena 3.3. L offerta per RTP Guardando alla distribuzione dell offerta ricettiva anche per Risorsa Turistica Prevalente, la maggiore concentrazione di strutture ricettive alla fine del 2011 si ha nell RTP Arte-Affari con il 46,5%, seguito dall RTP Campagna-Collina con il 35,2% e dall RTP Termale con il 13,6%. L RTP montagna ne raccoglie, invece, meno del 2% (Tab. 3.12). Tabella Offerta per RTP. Consistenza strutture e posti letto per tipologia al 31 dicembre 2011 Strutture ALBERGHI EXTRALB. TOTALI val.ass. % val.ass. % val.ass. % RTP ARTE-AFFARI ,9% ,0% ,5% RTP CAMPAGNA-COLLINA 94 21,8% ,6% ,2% RTP MONTAGNA 25 5,8% 16 0,7% 41 1,5% RTP TERMALE ,8% 217 9,2% ,6% RTP ALTRO INTERESSE 7 1,6% 83 3,5% 90 3,2% Totale ,0% ,0% ,0% Posti letto ALBERGHI EXTRALB. TOTALI val.ass. % val.ass. % val.ass. % RTP ARTE-AFFARI ,4% ,7% ,6% RTP CAMPAGNA-COLLINA ,5% ,8% ,8% RTP MONTAGNA ,7% 217 0,6% ,0% RTP TERMALE ,6% ,9% ,7% RTP ALTRO INTERESSE 229 0,8% ,0% ,0% Totale ,0% ,0% ,0% Fonte: elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena 33

34 Se guardiamo, invece, ai posti letto, in prima posizione troviamo l RTP Arte-Affari con il 38,6%, seguito dall RTP Termale con il 29,7% e dall RTP Campagna-Collina con il 27,8%. L RTP Montagna raggiunge appena il 2%. Interessante è comunque analizzare la diversa composizione dell offerta ricettiva a seconda delle risorse considerate. Al 31 dicembre 2011, l area termale concentra il 38% delle strutture alberghiere provinciali ed il 49% dei posti letto in hotel, data la maggiore dimensione media degli esercizi cui si è già accennato in precedenza. Seguono le località caratterizzate dalla risorsa Arte- Affari (32,9% strutture e 32,4% letti). Tali località sono anche quelle dove, invece, si concentra la maggior parte dell offerta extralberghiera (49% strutture e 44% posti letto), seguite dalle località di Campagna-Collina (37,6% e 39% circa) (Tab. 3.12) L analisi per singola RTP permette di approfondire le considerazioni precedentemente esposte e di vedere l evoluzione delle diverse aree coinvolte. Al 31 dicembre 2011, le località incluse nell RTP Arte-Affari si caratterizzano per la prevalenza di strutture extralberghiere (89% degli esercizi totali), a fronte di una tendenziale maggiore ridistribuzione dei posti letto (38% hotel, 62% extralberghiero), dovuta alla più elevata dimensione media degli hotel rispetto agli altri esercizi (Tab. 3.13). Tabella RTP Arte-Affari: consistenza strutture e posti letto per tipologia al 31 dicembre RTP ARTE-AFFARI 31 dicembre ALBERGHI EXTRALB. TOTALI ALBERGHI EXTRALB. TOTALI Val. ass. Strutture Posti letto Var. % Strutture ,7% 1,9% 1,6% Posti letto ,0% 4,1% 3,3% Quote% Strutture 11,2% 88,8% 100,0% 10,9% 89,1% 100,0% Posti letto 38,6% 61,4% 100,0% 38,1% 61,9% 100,0% Dim. media (p.l.) 64,4 12,9 18,6 66,2 13,1 18,9 Fonte: elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena Nel corso del 2011, è soprattutto l offerta complementare a registrare gli incrementi più significativi (+1,9% strutture, +4,1% letti), a fronte di una leggera contrazione degli hotel (-0,7%), che però 34

35 aumentano la loro capacità ricettiva (letti +2%). Dal punto di vista della dimensione delle strutture, quella media degli alberghi sale da 64 a 66 posti letto, mentre quella degli extralberghieri da 12,9 a 13,1 letti (Tab. 3.13). L RTP Campagna-Collina è caratterizzata anch essa da una prevalente offerta extra-alberghiera, sia in termini di esercizi (90%) che di posti letto (76%). Tale offerta è cresciuta del +3,5% in termini di strutture e del +4,1% in termini di letti rispetto al 2010, a fronte invece di una contrazione degli hotel (-2,1% esercizi, -1,2% letti) (Tab. 3.14). La dimensione media delle due tipologie è rimasta pressoché invariata, intorno ai 44 posti letto per gli hotel ed ai 15 per l extralberghiero (Tab. 3.14). Tabella RTP Campagna-Collina: consistenza strutture e posti letto per tipologia al 31 dicembre RTP CAMPAGNA-COLLINA 31 dicembre ALBERGHI EXTRALB. TOTALI ALBERGHI EXTRALB. TOTALI Val. ass. Strutture Posti letto Var. % Strutture ,1% 3,5% 2,9% Posti letto ,2% 4,1% 2,8% Quote% Strutture 10,0% 90,0% 100,0% 9,6% 90,4% 100,0% Posti letto 24,7% 75,3% 100,0% 23,8% 76,2% 100,0% Dim. media (p.l.) 44,5 15,1 18,1 44,9 15,2 18,0 Fonte: elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena La RTP Montagna presenta, invece, un offerta limitata e prevalentemente alberghiera (61% delle strutture e 83% dei posti letto). Il numero di esercizi alberghieri e di letti in hotel rimane pressoché stabile nel corso del 2011, mentre si assiste ad una contrazione consistente dell offerta extralberghiera (-11% esercizi e -3,1% letti), legata probabilmente alla chiusura di due strutture di piccole dimensioni (Tab. 3.15). Di conseguenza, la dimensione media degli hotel rimane pressoché stabile, mentre quella degli extralberghieri sale da 12,4 a 13,6 posti letto. 35

36 Tabella RTP Montagna: consistenza strutture e posti letto per tipologia al 31 dicembre RTP MONTAGNA 31 dicembre ALBERGHI EXTRALB. TOTALI ALBERGHI EXTRALB. TOTALI Val. ass. Strutture Posti letto Var. % Strutture ,0% -11,1% -4,7% Posti letto ,7% -3,1% 0,0% Quote% Strutture 58,1% 41,9% 100,0% 61,0% 39,0% 100,0% Posti letto 82,7% 17,3% 100,0% 83,3% 16,7% 100,0% Dim. media (p.l.) 42,9 12,4 30,1 43,2 13,6 31,6 Tasso occup. lordo Fonte: elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena L RTP Termale, infine, presenta un offerta ricettiva caratterizzata da un tendenziale equilibrio tra strutture alberghiere ed extralberghiere (43% contro 57%), mentre dalla prevalenza di posti letto nel comparto alberghiero (oltre il 70% del totale) (Tab. 3.16). Tabella 3.16 RTP Termale : consistenza strutture e posti letto per tipologia al 31 dicembre RTP TERMALE 31 dicembre ALBERGHI EXTRALB. TOTALI ALBERGHI EXTRALB. TOTALI Val. ass. Strutture Posti letto Var. % Strutture ,9% 9,0% 0,5% Posti letto ,2% 6,1% -3,4% Quote% Strutture 47,4% 52,6% 100,0% 42,9% 57,1% 100,0% Posti letto 76,7% 23,3% 100,0% 74,4% 25,6% 100,0% Dim. media (p.l.) 84,0 23,0 51,9 86,5 22,4 49,9 Fonte: elaborazioni su dati Amministrazione provinciale di Siena Ciò è dovuto, come più volte detto, alla presenza nelle località termali di hotel di medio-grandi dimensioni. Nel corso del 2011, gli alberghi mostrano una contrazione dell offerta rispetto all anno precedente, più forte dal lato delle strutture (-8,9% a fronte di -6,2% per i letti). In aumento, invece, 36

37 le strutture extralberghiere (+9%) come anche i posti letto (+6,1%). La dimensione media degli alberghi risulta in lieve aumento (da 84 a 86,5 posti letto), mentre quella degli esercizi extraalberghieri scende leggermente (da 23 a 22,4 letti) (Tab. 3.16). 4. Turismo e sostenibilità: gli indicatori OTD - Osservatori Turistici di Destinazione Una volta completata l analisi della dinamica e delle tendenze che hanno caratterizzato l evoluzione della domanda e dell offerta turistica provinciale nel corso del 2011, anche a livello territoriale, a partire da questi dati sono stati costruiti alcuni degli indicatori di sostenibilità inclusi nella lista OTD e coerenti con le indicazioni fornite dalla Regione Toscana nell ambito del progetto NECSTouR. Tali indicatori sono finalizzati ad evidenziare: 1. la concentrazione/diffusione del fenomeno turistico sul territorio delle Terre di Siena, alle diverse scale di analisi (SEL, RTP), al fine di evidenziare le aree sottoposte a maggiore pressione turistica, sia dal lato della domanda (arrivi e presenze) che dell offerta (posti letto), e dare quindi un idea dell impatto di tali flussi sulla vita della popolazione residente e sull identità delle destinazioni; 2. la permanenza dei turisti sul territorio e, in particolare, la loro distribuzione temporale durante l anno, per capire il livello di utilizzo dell offerta ricettiva in un ottica di destagionalizzazione dei flussi. L analisi è funzionale alla costruzione di un sistema di monitoraggio dell accountability turistica. In particolare, sono stati costruiti i seguenti indicatori, declinati sia dal lato della domanda che dell offerta: Indicatori di qualità della vita dei residenti Indice di concentrazione della domanda, dato dalla distribuzione degli arrivi annui per 100 residenti Indice di concentrazione/densità della domanda, dato dalla distribuzione delle presenze medie annue e giornaliere per unità di superficie (Kmq) Indicatori di allargamento del rapporto domanda/offerta in funzione della destagionalizzazione Permanenza media dei turisti in strutture alberghiere ed extralberghiere, annuale e mensile Concentrazione mensile dei flussi turistici Tasso di occupazione lordo delle strutture alberghiere ed extralberghiere, annuale e mensile 37

38 Scarto tra il tasso di occupazione medio dei 3 mesi più attivi e quello dei 3 mesi meno attivi Indicatori di tutela attiva dell identità delle destinazioni Indice di intensità/pressione della domanda turistica, dato dalla distribuzione delle presenze medie annue e giornaliere ogni 100 abitanti A questi sono stati aggiunti degli Indicatori di pressione e concentrazione turistica dal lato dell offerta: Indice di concentrazione/densità dell offerta ricettiva, dato dalla distribuzione dei posti letto per unità di superficie (Kmq) in strutture alberghiere ed extralberghiere; Indice di intensità/pressione dell offerta turistica, dato dalla distribuzione dei posti letto ogni 100 abitanti. Questo indicatore evidenzia il numero massimo di turisti che possono essere alloggiati in un dato territorio nello stesso tempo e quindi è una proxy dell indice di pressione turistica ricavato dal lato della domanda. Gli indicatori di pressione/concentrazione sia dal lato della domanda che dell offerta sono stati calcolati a livello di SEL e RTP e i risultati illustrati tramite una rappresentazione cartografica, che consente di cogliere con facilità le differenze tra le diverse aree territoriali Indicatori di qualità della vita dei residenti Arrivi per 100 residenti Per analizzare la pressione della domanda turistica su un territorio, uno dei primi indicatori è la distribuzione degli arrivi annuali ogni 100 residenti, che fornisce una proxy del numero di turisti che in media arrivano in provincia di Siena nell arco di 12 mesi. Articolazione per SEL Come si può vedere dai grafici e dalla tabella sottostante, a fronte di una media di 570,6 arrivi ogni 100 residenti a livello provinciale, le diverse aree mostrano un andamento diversificato. Un afflusso superiore alla media si registra, infatti, nei SEL 23 (791), SEL 29 (692,6), SEL 20 (677,3) e SEL 30 (615,2). Decisamente inferiore alla media, invece, il rapporto tra arrivi e residenti nei SEL19 (393,9), SEL 21 (378,9) e SEL 22 (385,4). Da notare come, nonostante i SEL21 e 30 concentrino la stessa quota % di popolazione sul totale provinciale, la pressione turistica in termini di arrivi sia nettamente superiore nel secondo rispetto al primo. 38

39 Grafico 4.1. Indice di concentrazione della domanda turistica (arrivi medi annui per 100 residenti) Articolazione per SEL Popolazione Abitanti 31/12/2010 SEL ,4% SEL ,4% SEL ,4% SEL ,9% SEL ,1% SEL ,8% SEL ,1% Totale ,0% ARRIVI Arrivi/ (100 abitanti) SEL 19 SEL 20 SEL 21 SEL 22 SEL 23 SEL 29 SEL 30 Totale 393,9 677,3 378,9 385,4 791,0 692,6 615,2 570,6 Arrivi ogni 100 abitanti per SEL SEL 19 SEL 20 SEL 21 SEL 22 SEL 23 SEL 29 SEL 30 Fonte: elaborazioni CISET su dati Amministrazione provinciale di Siena Articolazione per RTP Dal punto di vista, invece, della tipologia di prodotto, valori pari a 3 volte la media vengono registrati nell RTP Termale (quasi arrivi per 100 residenti). Valori pressoché in linea con la media per le località culturali e d arte 547,3), mentre decisamente inferiori per tutte le altre. 39

40 Grafico 4.2. Indice di concentrazione della domanda turistica (arrivi medi annui per 100 residenti) Articolazione per RTP Popolazione Abitanti 31/12/2010 RTP AR ,3% RTP CA ,8% RTP MO ,4% RTP TE ,5% RTP AL ,0% Totale ,0% ARRIVI Arrivi/ (100 abitanti) RTP AR RTP CA RTP MO RTP TE RTP AL 547,3 453,8 151,5 1604,9 120,4 Totale 570, Arrivi ogni 100 abitanti per RTP RTP AR RTP CA RTP MO RTP TE Fonte: elaborazioni CISET su dati Amministrazione provinciale di Siena Presenze per Km Un altro indicatore utile per valutare la concentrazione/diffusione della domanda è quello che rapporta le presenze alla superficie territoriale. In questo caso, sono state utilizzate sia le presenze annuali che quelle giornaliere, quest ultime perché consentono un confronto diretto con gli escursionisti (qualora il dato fosse disponibile), misurando la pressione giornaliera sul territorio in termini di presenze/giorno. 40

41 Articolazione per SEL Partendo dalle presenze annuali, è il SEL 20 Area urbana senese a spiccare su tutti gli altri con una media di 5.303,5 presenze turistiche annuali per Kmq, seguito a distanza dal SEL 29-Val di Chiana (2.064,2). Il SEL 19 ed il SEL 23 mostrano dati vicini alla media provinciale (rispettivamente, 1.420,5 e 1.028,2 presenze per Kmq), mentre valori decisamente inferiori si riscontrano in tutti gli altri SEL. Grafico 4.3a. Indice di concentrazione della domanda turistica (presenze medie annue per Kmq) Articolazione per SEL Estensione Superficie (ha) SEL ,3% SEL ,7% SEL ,0% SEL ,3% SEL ,7% SEL ,1% SEL ,9% Totale ,0% PRESENZE Presenze/ kmq SEL 19 SEL 20 SEL 21 SEL 22 SEL 23 SEL 29 SEL 30 Totale 1420,5 5303,6 603,5 606,3 1028,4 2064,2 569,7 1308,2 Presenze per SEL e unità di superficie (kmq) SEL 19 SEL 20 SEL 21 SEL 22 SEL 23 SEL 29 SEL 30 Tale risultato è confermato anche a livello di presenze giornaliere. E il SEL 20 Area urbana senese a spiccare su tutti gli altri con una media di 14,5 presenze turistiche giornaliere per Kmq, seguito a distanza dal SEL 29-Val di Chiana (5,7) e dal SEL19 (3,9). Valori inferiori alla media per gli altri SEL. 41

42 Grafico 4.3b. Indice di concentrazione della domanda turistica (presenze medie giornaliere per Kmq) Articolazione per SEL Presenze medie giornaliere per SEL e unità di superficie (kmq) Estensione Superficie (ha) SEL ,3% SEL ,7% SEL ,0% SEL ,3% SEL ,7% SEL ,1% SEL ,9% Totale ,0% PRESENZE Presenze/ (kmq * giorno) SEL 19 SEL 20 SEL 21 SEL 22 SEL 23 SEL 29 SEL 30 Totale 3,9 14,5 1,7 1,7 2,8 5,7 1,6 3,6 15,0 10,0 5,0 0,0 SEL 19 SEL 20 SEL 21 SEL 22 SEL 23 SEL 29 SEL 30 Fonte: elaborazioni CISET su dati Amministrazione provinciale di Siena Articolazione per RTP Analizzando, invece, la concentrazione/diffusione della domanda turistica per RTP utilizzando innanzitutto le presenze medie annuali per Kmq questa evidenzia valori superiori alla media provinciale per l RTP termale (2.702,3) seguito dall RTP arte-affari (2.121,8). 42

43 Grafico 4.4a. Indice di concentrazione della domanda turistica (presenze medie annue per Kmq) Articolazione per RTP Estensione Superficie (ha) RTP AR ,0% RTP CA ,9% RTP MO ,5% RTP TE ,3% RTP AL ,3% Totale ,0% PRESENZE Presenze/ kmq RTP AR RTP CA RTP MO RTP TE RTP AL 2121,8 680,9 239,5 2703,2 399,8 Totale 1308,2 Presenze per RTP e unità di superficie (kmq) RTP AR RTP CA RTP MO RTP TE Fonte: elaborazioni CISET su dati Amministrazione provinciale di Siena Tale andamento è confermato anche a livello di presenze medie giornaliere. L indicatore per l RTP termale mostra un valore di 7,4 presenze giornaliere per Kmq, seguito dall RTP arte-affari (5,8). 43

44 Grafico 4.4b. Indice di concentrazione della domanda turistica (presenze medie giornaliere per Kmq) Articolazione per RTP Estensione Superficie (ha) RTP AR ,0% RTP CA ,9% RTP MO ,5% RTP TE ,3% RTP AL ,3% Totale ,0% PRESENZE Presenze/ (kmq * giorno) RTP AR RTP CA RTP MO RTP TE RTP AL Totale 5,8 1,9 0,7 7,4 1,1 3,6 Presenze medie giornaliere per RTP e unità di superficie (kmq) 10,0 7,5 5,0 2,5 0,0 RTP AR RTP CA RTP MO RTP TE Fonte: elaborazioni CISET su dati Amministrazione provinciale di Siena 4.2. Indicatori di allargamento del rapporto domanda/offerta in funzione della destagionalizzazione Come accennato all inizio, questo paragrafo descrive l andamento di quattro indicatori: Permanenza media dei turisti in strutture alberghiere ed extralberghiere, annuale e mensile Concentrazione mensile dei flussi turistici Tasso di occupazione lordo delle strutture alberghiere ed extralberghiere, annuale e mensile Scarto tra il tasso di occupazione medio dei 3 mesi più attivi e quello dei 3 mesi meno attivi Permanenza media dei turisti L evoluzione della durata del soggiorno mostra un andamento differenziato in funzione della provenienza del turista e della struttura ricettiva che lo ospita. Tra 2010 e 2011, i turisti italiani 44

45 fanno registrare un lieve decremento della loro permanenza media sia negli hotel (da 2,8 a 2,66 gg.) che negli esercizi extralberghieri (da 3,8 a 3,7 gg.). Per quanto riguarda, invece, i turisti internazionali, la durata del loro soggiorno rimane pressoché stabile negli alberghi (intorno ai 2,5 gg.), mentre diminuisce leggermente nelle strutture complementari (da 5,2 a 4,9 gg.)(graf. 4.5). Grafico 4.5. Andamento della permanenza media dei turisti in provincia di Siena, per provenienza e tipologia ricettiva. Confronto Fonte: elaborazioni CISET su dati Amministrazione provinciale di Siena Andando ad analizzare l andamento mensile della permanenza media nelle due tipologie di alloggio durante il 2011, negli hotel la durata cresce progressivamente da aprile ad agosto, con un picco nell ultimo mese (3,44 gg.), per poi calare da settembre a dicembre. Il minimo si ha a febbraio-marzo (meno di 2 gg.)(graf. 4.6). Nel caso, invece, degli esercizi extralberghieri, qui si evidenziano tre picchi, il primo a gennaio (5,6 gg.), il secondo ad agosto (5,5 gg.) ed il terzo a novembre (4,9 gg.), mentre il minimo è a dicembre (2,9 gg.). 45

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