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1 Implantologia

2 Indice IMPLANTOLOGIA Diversi sistemi implantologici, con soluzioni implantoprotesiche estremamente versatili e complete: connessioni interne ed esterne, spire autofilettanti, morfologie coniche e cilindriche, un ampia gamma di soluzioni protesiche.

3 Sweden & Martina sviluppa e produce sistematiche implantologiche che offrono al tempo stesso un ottima funzionalità clinica e un perfetto risultato estetico. Le superfici sono state studiate per ottenere il miglior rapporto fra rugosità superficiale del titanio e velocità di guarigione ossea. La strumentazione chirurgica è funzionale, semplice ed ergonomica. Corsi di formazione, aggiornamenti continui e assistenza capillare contraddistinguono il servizio e l affidabilità che hanno fatto di Sweden & Martina il punto di riferimento del mercato implantologico italiano..04 Impianti Dentali Stark-D.12 Strumenti chirurgici.17 Procedure chirurgiche Soluzioni protesiche.44 Composizione di Lega Aurea e PMMA.45 Bibliografia Piattaforma di connessione protesica Active

4 4 Riduzione del traumatismo Sistema implantologico STARK-D Gli impianti Stark-D sono realizzati in Titanio Grado 4. Sono impianti automaschianti a morfologia cilindrica, con conformazione transmucosa, che prevede una singola fase chirurgica per il loro collocamento. La scelta dell impianto transmucoso presenta numerosi vantaggi specifici: - fase chirurgica unica, poiché non è necessario reintervenire sui tessuti molli per la scopertura dell impianto; - ridotto traumatismo gengivale; - migliore conservazione della mucosa cheratinizzata e conseguentemente minor riassorbimento osseo a livello crestale. Fase chirurgica singola

5 5 Morfologia Il filetto ha passo di 1 mm, un profilo piano in direzione apicale e convesso in direzione coronale. Il filetto è raccordato al corpo dell impianto da una sezione tondeggiante. Questo profilo permette di evitare traumi dell osso dopo l applicazione del carico e crea le perfette condizioni di una completa osteointegrazione. Le incisioni apicali offrono due zone di decompressione e sfogo per il coagulo e migliorano la stabilità primaria, aumentando al tempo stesso l antirotazionalità dell impianto durante le manovre di avvitamento e svitamento relative alla seconda fase chirurgica. La preventiva maschiatura dell osso è sempre opportuna, soprattutto in caso di osso molto compatto. Dettaglio al SEM della porzione coronale dell impianto Dettaglio del filetto dell impianto: si noti il profilo piano in direzione apicale e convesso in direzione coronale Ingrandimento della porzione apicale dell impianto Dettaglio dell incisione apicale dell impianto

6 6 Stark-D LA GAMMA DEGLI IMPIANTI STARK-D Gli impianti Stark-D sono disponibili in un ampia gamma di misure. La seguente tabella riassume le diverse soluzioni offerte. CONNESSIONE ø SPIRA IMPIANTO COLLO REGULAR (H1 2.8 mm lucido) ø 3.40 mm 1 LEP (H1 1.8 mm lucido) ACTIVE ø 4.80 mm (cono a 8 + ottagono di riposizionamento) REGULAR (H1 2.8 mm lucido) ø 4.20 mm LEP (H1 1.8 mm lucido) H1 H1 H1 H1 H H2 H H2 H H2 H H2 ALTEZZA TOTALE H H2 Codice H2 Codice H2 Codice H2 Codice 8.8 mm 10.8 mm 12.8 mm 14.8 mm 16.8 mm 6 mm - 7 mm - 6 mm XXA420H06DS 7 mm XXA420H06DS-L 8 mm XXA340H08DS 9 mm XXA340H08DS-L 8 mm XXA420H08DS 9 mm XXA420H08DS-L 10 mm XXA340H10DS 11 mm XXA340H10DS-L 10 mm XXA420H10DS 11 mm XXA420H10DS-L 12 mm XXA340H12DS 13 mm XXA340H12DS-L 12 mm XXA420H12DS 13 mm XXA420H12DS-L 14 mm XXA340H14DS 15 mm - 14 mm XXA420H14DS 15 mm - H1: Altezza collo trasmucoso lucido H2: Altezza parte endossea trattata 1 È consigliato l uso di impianti di ø 3.40 mm esclusivamente quando la larghezza crestale è limitata (5-6 mm). La sezione resistente di questi impianti, dato il diametro ridotto, è inferiore a quella di impianti di diametro maggiore. Per questo non devono essere utilizzati per la riabilitazione di corone singole in luogo di canini o molari. Nel caso di protesi su barra, si raccomanda di utilizzare almeno 4 impianti solidarizzati tra loro. Per la realizzazione di ponti, si raccomanda di utilizzare gli impianti di ø 3.40 mm solo in combinazione con gli impianti di diametro maggiore, e la sovrastruttura deve essere unita. L uso di attacchi sferici con impianti di ø 3.40 mm è sconsigliato. Le transmucose di guarigione (si vedano pag. 32 e seguenti per i dettagli) sono fabbricate in Titanio di grado 5, e si identificano grazie alla marcatura laser di diametro e altezza. Gli impianti vengono forniti preassemblati ad un pratico mounter che consente di prelevarli dalla fiala con gli appositi strumenti previsti nel kit chirurgico senza contaminarli. Nella chiusura delle fiale degli impianti è alloggiata la vite tappo, viti tappo di riserva possono essere ordinate separatamente, anch esse in confezione sterile, con i seguenti codici: VST2 e VST2WEP.

7 Impianti Dentali Stark-D 7 ACTIVE WIDE ø 6.50 mm (piatto di accoppiamento + cono a 8 + ottagono di riposizionamento) ø 4.90 mm REGULAR (H1 2.8 mm lucido) LEP (H1 1.8 mm lucido) REGULAR (H1 2.8 mm lucido) LEP (H1 1.8 mm lucido) H1 H1 H1 H1 H H2 H H2 H H2 H H2 H2 Codice H2 Codice H2 Codice H2 Codice 6 mm XXA490H06DS 7 mm XXA490H06DS-L 6 mm XXA490H06DS-W 7 mm XXA490H06DS-WL 8 mm XXA490H08DS 9 mm XXA490H08DS-L 8 mm XXA490H08DS-W 9 mm XXA490H08DS-WL 10 mm XXA490H10DS 11 mm XXA490H10DS-L 10 mm XXA490H10DS-W 11 mm XXA490H10DS-WL 12 mm XXA490H12DS 13 mm XXA490H12DS-L 12 mm XXA490H12DS-W 13 mm XXA490H12DS-WL 14 mm - 15 mm - 14 mm - 15 mm -

8 8 Stark-D SUPERFICI A RUGOSITÀ PROGRESSIVA È stato ampiamente dimostrato che la rugosità, quanto più è vicina alla dimensione dei fibroblasti tanto più è in grado di influenzare il comportamento cellulare, inducendo una maggiore attivazione piastrinica rispetto ad una superficie liscia, accelerando così il processo di riparazione ed osteointegrazione: la rugosità è in grado di orientare la disposizione delle cellule, di alterarne il metabolismo e la proliferazione, di differenziare gli osteoblasti e di modulare la produzione di matrice extracellulare. Questi studi hanno condotto a nuovi sviluppi delle superfici. La superficie DES combina diversi gradi di rugosità lungo il corpo delle fixture (Dual Engineered Surface) Il collo negli impianti Regular è lucido per 2.8 mm, e per 1.8 mm negli impianti LEP. La parte intermedia presenta la tipica morfologia ZirTi (Zirconium Sandblasted Acid Etched Titanium). La parte apicale è rivestita in HRPS (High Roughness Plasma Spray) e presenta il massimo grado di rugosità ottenibile, garantendo un ottima stabilità primaria anche in presenza di osso poco mineralizzato ed aumentando notevolmente la superficie di contatto osso impianto. Dettaglio al SEM delle superfici di un impianto con trattamento in DES Molti degli studi realizzati sulle superfici sono già stati pubblicati, altri sono ancora in corso: di alcuni di questi sono già disponibili in bibliografia i risultati preliminari. Perché DES? Dettaglio della micro morfologia della superficie con trattamento ZirTi Ingrandimento al microscopio della micromorfologia della porzione di superficie rivestita in Plasma di Titanio ad Elevata Densità (HRPS) I vari studi condotti negli anni hanno dimostrato come diversi gradi di rugosità giochino un ruolo fondamentale nelle fasi iniziali del processo di guarigione. 1. La superficie lucida della parte più coronale aiuta le fibre connettivali a disporsi parallelamente alla superficie dell impianto in modo longitudinale e ne sollecitano l attività funzionale. 2. La porzione ZirTi intermedia facilita il processo di guarigione nella porzione corticale dell impianto, orientando la disposizione delle fibre nel senso della verticalità della fixture. 3. L elevata rugosità dei filetti rivestiti in Plasma di Titanio ad elevata densità e rugosità determina una differenziazione precoce delle cellule pre-osteoblastiche e ne aumenta la proliferazione, compensando così le normali flessioni di stabilità che si generano di solito nelle prime due o tre settimane dall intervento. Queste superfici sono in grado di regolare l espressione dei geni, modulando immunità, trasporto vescicolare, e apopotosi. Le nuove morfologie risultano altamente osteoconduttive e incrementano l interdigitazione meccanica tra titanio e osso perimplantare. L aumento dell area di superficie offerto dalla maggior rugosità di ZirTi e HRPS determina un maggior potenziale per l attacco cellulare e per la crescita tissutale intorno all impianto e incrementa quindi la stabilità primaria di quest ultimo.

9 Impianti Dentali Stark-D 9 Immagini relative alla nuova crescita cellulare nelle tre superfici, fresata (machined), ZirTi e HRPS a 6 e 24 ore in vitro 6 ORE 24 ORE SUPERFICIE MACCHINATA Foto 1 - Su questa superficie la morfologia cellulare si presenta eterogenea, sia per quanto concerne la forma cellulare, sia per il loro grado di spreading. Nell immagine sono aprezzabili cellule con corpo ben evidente con forma allungata da cui si dipartono numerosi e discretamente lunghi filopodi e più rari lamellopodi. Foto 2 - La morfologia cellulare a questo tempo sperimentale si presenta allungata. Il grado di spreading cellulare è elevato. L adesione delle cellule al substrato è mediata principalmente da ampi lamellopodi, tuttavia sono presenti anche sottili filopodi. Si iniziano ad instaurare contatti intercellulari. SUPERFICIE ZIRTI Foto 3 - Le cellule presentano un corpo cellulare piuttosto turgido e sono diversi i filopodi e lamellopodi che stringono i contatti con la superficie. Foto 4 - Le cellule presentano prevalentemente morfologia poligonale con tendenza all allungamento e morfologia fusiforme, e stabiliscono contatti con il substrato mediante numerosi filopodi piuttosto corti. SUPERFICIE IN PLASMA DI TITANIO Foto 5 - Le cellule mostrano una forte tendenza ad emettere estroflessioni di varia natura in molti casi di notevole lunghezza per instaurare un ancoraggio più stabile al materiale sottostante. È caratteristica la presenza di numerosi lunghi filopodi che terminano in lammelopodi per un maggior contatto con il substrato. Foto 6 - Vista la notevole rugosità del substrato le cellule vi si ancorano in determinati punti e si posizionano a ponte tra gli avvallamenti del materiale, stabilendo contatti mediante lamellopodi completamente appiattiti. A questo tempo sperimentale si riscontrano i primi contatti intercellulari. Foto e didascalie per gentile concessione del Prof. G. M. Macaluso

10 10 Stark-D DECONTAMINAZIONE DELLA SUPERFICIE A PLASMA FREDDO Al termine dei trattamenti superficiali, gli impianti vengono sottoposti ad un accurato processo di decontaminazione della superficie mediante plasma freddo innescato in Argon, dopo essere stati in precedenza puliti dai contaminanti maggiori con numerosi cicli di lavaggio in solventi appropriati. Durante il trattamento con Argon gli atomi del gas vengono parzialmente ionizzati, acquistano energia e bombardano con violenza la superficie della fixture. Questa sorta di sabbiatura atomica provoca la rimozione dei contaminanti organici, senza lasciare tracce o residui ulteriori. L Argon, come è noto, è un gas inerte e non reagisce con la superficie del titanio. Lo stato di decontaminazione superficiale viene controllato regolarmente con analisi randomizzate di Bioburden residuo e esame visivo al SEM su tutti i lotti prodotti. Questo processo, attivando la ionizzazione degli atomi più superficiali dell ossido di titanio, aumenta la bagnabilità della fixture. Reattore al plasma in funzionamento durante un processo di decontaminazione superficiale degli impianti. Impianto prima e dopo il trattamento di Decontaminazione. COMPOSIZIONE SUPERFICIALE DEGLI IMPIANTI Quanto migliori sono i processi di passivazione, pulizia, decontaminazione della superficie di un impianto, tanto maggiore è la presenza di titanio puro sulla stessa e proporzionalmente aumentano le possibilità di osteointegrazione. Sweden & Martina, grazie ai rigorosi trattamenti di superficie e tramite il processo di decontaminazione a plasma freddo, è riuscita ad ottenere un valore di titanio in percentuale di massa elevatissimo, documentato dalle analisi ESCA che vengono svolte in maniera randomizzata sui lotti produttivi. Solo impianti sottoposti a trattamenti così accurati garantiscono risultati così significativi, tali da offrire le migliori probabilità di successo e durata. LA STERILIZZAZIONE La sterilizzazione è effettuata mediante irraggiamento con raggi beta. Le procedure di sterilizzazione vengono eseguite in regime di garanzia di qualità UNI EN ISO e UNI EN ISO È stato scelto un processo di sterilizzazione a raggi beta perché presenta diversi vantaggi: - il processo avviene in maniera completamente automatizzata e con controllo computerizzato in tutte le fasi - il processo è veloce, affidabile ed estremamente ripetibile - la dose di irraggiamento e le procedure sono ripetibili con sicurezza e precisione - il processo è completamente compatibile con l ambiente, non richiede la presenza di sorgenti radioattive e non dà origine alla formazione di prodotti tossici o radioattivi - i raggi beta sono minimamente invasivi nei confronti del packaging, per la rapidità del trattamento. Questo garantisce nel tempo la manutenzione della sterilità del prodotto (durata certificata 5 anni). Il processo di sterilizzazione è stato opportunamente validato, secondo le disposizioni di legge. La validazione è stata effettuata secondo il metodo indicato e descritto nelle ISO 11137, EN 552, EN556, ISO 13409, AAMI/ISO 11737/1, AAMI/ISO 11737/2.2, e nella Farmacopea Europea, III Ed. Campioni di impianti vengono poi regolarmente sottoposti ad analisi microbiologiche e biologiche per controllare che i parametri validati per la sterilizzazione non varino nel tempo.

11 Impianti Dentali Stark-D 11 ALTEZZA DEL COLLO DELL IMPIANTO: REGULAR VS LEP (Low Emergence Profile) Gli impianti sono disponibili con il collo trattato in due diverse altezze. La versione LEP consente di avere un emergenza transmucosa più bassa, utile quando lo spessore delle mucose sia limitato. Si può così ottimizzare il valore estetico delle riabilitazioni. A parità di altezza totale e nominale, un impianto LEP rispetto all equivalente Regular prevede che la preparazione ossea sia un millimetro più profonda. Ad esempio, un impianto ø 4.20, con altezza nominale di 12 mm (equivalente ad un altezza totale di 14.8 mm), nella versione Regular viene inserito nell osso per 12 mm, mentre l equivalente impianto LEP viene inserito nel sito per una profondità di 13 mm. REGULAR LEP ø spira 4.20 mm ø spira 4.20 mm REGULAR LEP 14, ,8 Esempio dello schema di inserimento di un impianto XXA420H12TPS a sinistra e XXA420H12TPS-LEP a destra. Si consideri quindi sempre nelle valutazioni della scelta della misura dell impianto che la preparazione dell impianto LEP è sempre 1 mm maggiore della lunghezza nominale dell impianto. La lunghezza espressa nel codice degli impianti è quella nominale. Quindi, ad esempio, un impianto con collo standard cod. XXA420H12TPS andrà inserito nell osso per una profondità di 12 mm, mentre l equivalente impianto con collo LEP cod. XXA420H12TPS-LEP, dovrà scendere nell osso per 13 mm.

12 12 Stark-D STRUMENTI CHIRURGICI Il kit chirurgico del sistema implantologico Stark-D è stato studiato per la massima semplicità ed ergonomia. Si presenta come un pratico box chirurgico in Radel, sterilizzabile in autoclave, all interno del quale trovano alloggiamento gli strumenti chirurgici per il posizionamento degli impianti Stark-D. La sequenza di utilizzo delle frese e dei maschiatori è guidata da codici serigrafati sul tray porta-strumenti e dipende dal diametro e all altezza dell impianto che si è scelto di inserire. Gli strumenti contenuti all interno del kit sono tutti prodotti in acciaio inossidabile per uso chirurgico. Per garantire la massima durata dei pezzi, si consiglia di seguire le procedure di detersione e di sterilizzazione raccomandate. PROCEDURE DI DETERSIONE E STERILIZZAZIONE DEGLI STRUMENTI CHIRURGICI La detersione è una fase molto importante, in quanto deve garantire l eliminazione di qualsiasi residuo organico ed inorganico presente sulla superficie dei pezzi subito dopo l utilizzo. I processi di pulitura, disinfezione, sterilizzazione e conservazione, recentemente validati da Sweden & Martina, non influiscono sulla durata dello strumentario chirurgico e sul tray autoclavabile all interno del quale vengono forniti; di contro, si consiglia di effettuare un controllo accurato al fine di individuare segnali di usura, di danni dovuti all utilizzo o di condizioni non più idonee all uso (es. lati taglienti con presenza di tacche o di bordo non continuo). - Pulitura: dopo aver smontato gli strumenti composti da più parti, è necessario rimuovere i residui organici maggiori con un panno o con carta monouso. Poi immergere i dispositivi medici in un bagno disinfettante. In caso di pulitura automatizzata, che facilita la rimozione dei residui più tenaci, si raccomanda di utilizzare nella vasca ad ultrasuoni esclusivamente detergenti neutri, attenendosi alle indicazioni del fabbricante per quanto riguarda la concentrazione della soluzione e la durata del lavaggio, e acqua demineralizzata per prevenire la formazione di macchie ed aloni. Al momento dello scarico, controllare i recessi degli strumenti, i fori, ecc. per verificare la completa rimozione di ogni residuo visibile. In caso di pulitura manuale si consiglia un idoneo detergente neutro, attenendosi scrupolosamente alle istruzioni d uso del fabbricante dello stesso. Spazzolare i prodotti con setole morbide, sotto abbondante acqua corrente. Utilizzando la spazzola, applicare la soluzione detergente a tutte le superfici. Risciacquare con acqua distillata per almeno 4 minuti. Accertarsi che l'acqua corrente passi in abbondanza attraverso i fori della base del tray. Dopo il risciacquo asciugare completamente gli strumenti, riporli nel tray, e imbustare il tutto in idonee buste di sterilizzazione. In caso si esegua un ciclo di essicazione come parte del processo di un'apparecchiatura di lavaggio e disinfezione, non superare i 120 C. - Sterilizzazione: in autoclave sotto vuoto, sterilizzare con temperatura tra i 121 C e i 124 C, con ciclo autoclave minimo di 20 minuti e ciclo di asciugatura di 15 minuti. Per la sterilizzazione di più strumenti in un unico ciclo di autoclave, verificare che non sia superato il carico massimo dello sterilizzatore. Se si sterilizzano singoli strumenti al di fuori del tray, si raccomanda di imbustare separatamente i diversi tipi di strumenti per prevenire possibili ossido-riduzioni incrociate legate alla presenza di diversi metalli. - Conservazione: il prodotto deve rimanere nelle buste utilizzate per la sterilizzazione, che devono essere aperte solo immediatamente prima del riutilizzo degli strumenti. Il periodo di conservazione dei prodotti sterilizzati all interno delle buste non deve superare quello raccomandato dal produttore delle buste stesse. - Smaltimento: gli strumenti nuovi o puliti possono essere smaltiti come normali rifiuti urbani, mentre in caso di smaltimento di strumenti sporchi è necessario che questi vengano assimilati ai rifiuti ospedalieri. Attenzione: Tutti i componenti del kit chirurgico sono puliti, quindi privi di contaminanti, ma in condizione NON STERILE, pertanto prima dell utilizzo tutti i componenti devono essere sterilizzati seguendo la procedura validata da Sweden & Martina.

13 Strumenti chirurgici 13 XPRO280 H6/14 XPRO280 H9/13 XFC280M ø 2.80 XXMS340 H8/14 XXMS340 H9/13 XFF350M ø 3.50 XPRO350 H6/14 XPRO350 H9/13 XFC350M ø 3.50 XXMS420 H6/14 XXMS420 H9/13 XFR110 XFI220M ø 2.20 XPP220 H6/ XPP220 H9/ XFF280M ø2.80 XFF420M ø 4.20 XPRO420 H6/14 XPRO420 H9/13 XFC420M ø 4.20 XXMS490 H6/14 XXMS490 H9/13 libero libero B-AVV- CA3 CRI3 XPROF BPM-15 XCM2 XRACMC XRACC2 XRACL2 HSM-20- DG HSML- 20-DG XAVVMOU2 AVV3-MAN-DG HSM-20- EX HSML- 20-EX PROF- CAL2

14 14 Stark-D STRUMENTI CHIRURGICI Tutto lo strumentario chirurgico è stato studiato per offrire la massima ergonomia possibile e la maggiore semplicità d uso. Tutti gli strumenti sono fabbricati in acciaio inossidabile ad uso chirurgico e riportano un codice inciso al laser per una più facile e rapida identificazione dei pezzi. FRESE CHIRURGICHE Lt: Lunghezza totale della parte lavorante, inclusa la punta. Lp: Lunghezza della punta. Questa misura deve essere calcolata in aggiunta alla lunghezza del foro della preparazione. Lp Lt Nota bene: Le frese realizzano sempre un foro più lungo dell impianto che si desidera inserire. Il sovradimensionamento (Lp) è pari all altezza della punta della fresa che si sta utilizzando. Codice Diametro Lp/Lt Descrizione XFR110 ø 2.3 mm Fresa a rosetta XFI220M ø 2.2 mm 0.64/22 Fresa iniziale per impianti, senza irrigazione interna, con tacche millimetrate a partire da 6 mm (punta esclusa) XFF280M ø 2.8 mm 0.81/22 Fresa a finire per impianti ø 3.40 mm, senza irrigazione interna, con tacche millimetrate a partire da 6 mm (punta esclusa) XFF350M ø 3.5 mm 1.01/22 Fresa a finire per impianti ø 4.20 mm, senza irrigazione interna, con tacche millimetrate a partire da 6 mm (punta esclusa) XFF420M ø 4.2 mm 1.21/22 Fresa a finire per impianti ø 4.90 mm, senza irrigazione interna, con tacche millimetrate a partire da 6 mm (punta esclusa) XFC280M ø 2.8 mm 0.81/7 Fresa da collo per impianti LEP ø 3.40 mm XFC350M ø 3.5 mm 1.01/7 Fresa da collo per impianti LEP ø 4.20 mm XFC420M ø 4.2 mm 1.21/7 Fresa da collo per impianti WIDE LEP ø 4.90 mm MASCHIATORI Codice XXMS340-8/14 Descrizione Maschiatore per impianti ø 3.40 mm con tacche di profondità a 8, 10, 12 e 14 mm XXMS340-7/13 Maschiatore per impianti ø 3.40 mm con tacche di profondità a 7, 9, 11 e 13 mm XXMS420-6/14 Maschiatore per impianti ø 4.20 mm con tacche di profondità a 6, 8, 10, 12 e 14 mm XXMS420-7/13 Maschiatore per impianti ø 4.20 mm con tacche di profondità a 7, 9, 11 e 13 mm XXMS490-6/14 Maschiatore per impianti ø 4.90 mm con tacche di profondità a 6, 8, 10, 12 e 14 mm XXMS490-7/13 Maschiatore per impianti ø 4.90 mm con tacche di profondità a 7, 9, 11 e 13 mm

15 Strumenti chirurgici 15 STRUMENTI PER L INSERIMENTO DEGLI IMPIANTI E RIMOZIONE MOUNTER Codice XAVVMOU2 Descrizione Avvitatore digitale per mounter XRACMC Avvitatore per mounter con attacco per contrangolo XRACC2 XRACL2 CRI3 XCM2 Brugola corta per mounter. Si raccorda nella parte superiore con l avvitatore digitale AVV3- MAN-R o con il cricchetto CRI3 Brugola lunga per mounter. Si raccorda nella parte superiore con l avvitatore digitale AVV3- MAN-R o con il cricchetto CRI3 Cricchetto con doppia funzione di chiave fissa e di chiave dinamometrica progressivo, per brugole, maschiatori e avvitatori, con controllo di torque regolabile a 10, 20 e 35 Ncm Chiavetta ferma mounter ACCESSORI CHIRURGICI Codice AVV3-MAN-DG BPM-15 Descrizione Manopola digitale a connessione esagonale per cacciaviti HSM-20-EX, HSML-20-EX, brugole e maschiatori Prolunga per brugole e maschiatori PROF-CAL2 Prolunga per frese chirurgiche XPROF Profondimetro con tacche millimetrate a partire da 6 mm e scala graduata sul manico XPP22OH6/14A15 XPP220H7/13A15 XPRO280H6/14 Profondimetro angolato con perno inclinato a 15, ø 2.20, con tacche di profondità a 6, 8, 10, 12 e 14 mm Profondimetro angolato con perno inclinato a 15, ø 2.20, con tacche di profondità a 7, 9, 11 e 13 mm Profondimetro dritto ø 2.80, con tacche di profondità a 6, 8, 10, 12 e 14 mm XPRO280H7/13 Profondimetro dritto ø 2.80, con tacche di profondità a 7, 9, 11 e 13 mm XPRO350H6/14 Profondimetro dritto ø 3.50, con tacche di profondità a 6, 8, 10, 12 e 14 mm XPRO350H7/13 Profondimetro dritto ø 3.50, con tacche di profondità a 7, 9, 11 e 13 mm XPRO420H6/14 Profondimetro dritto ø 4.20, con tacche di profondità a 6, 8, 10, 12 e 14 mm XPRO420H7/13 Profondimetro dritto ø 4.20, con tacche di profondità a 7, 9, 11 e 13 mm

16 Stark-D CACCIAVITI ED AVVITATORI PROTESICI Codice HSM-20-DG Descrizione Cacciavite per viti tappo e trasmucose di guarigione, digitale, corto HSML-20-DG Cacciavite per viti tappo e trasmucose di guarigione, digitale, lungo HSM-20-EX HSML-20-EX B-AVV-CA3 Cacciavite corto con testa esagonale per viti tappo, transmucose di guarigione, viti monconali e monconi ad avvitamento diretto Wide Cacciavite lungo con testa esagonale per viti tappo, transmucose di guarigione, viti monconali e monconi ad avvitamento diretto Active Wide ø 6.50 mm Avvitatore per maschiatori con attacco per contrangolo BASCC-EX* Avvitatore per attacco sferico XAVVMDPC2* Avviatore per monconi solidi ad avvitamento diretto per piattaforma Active ø 4.80 mm AVV2-ABUT* Avvitatore per abutment XEXABUT2 e abutment WIDE XEXABUT2-W AVV-ABUT-DG* XAVVOTABUT* Carrier per abutment XEXABUT2 e abutment WIDE XEXABUT2-W (è fornito in dotazione standard con ciascuno di tali abutment. Non è fornibile individualmente) Avvitatore per abutment XABUTOT XAVVOTABUT-W* Avvitatore per abutment Wide XABUTOT-W XAVVVABUTOT* * Questi strumenti non sono in dotazione nel Kit chirurgico KIT E LUCIDI RADIOGRAFICI Avvitatore per vite protesica dell abutment riposizionabile per piattaforma ACTIVE 4.80 mm e ACTIVE WIDE 6.50 mm. L avvitatore viene fornito completo di una vite, che può essere utilizzata in caso di necessità per stabilizzare l avvitatore durante la fase di avvitamento e impedirne lo scivolamento Il kit chirurgico si presenta come un pratico box in Radel, sterilizzabile in autoclave, all interno del quale gli strumenti sono disposti secondo un percorso guidato, e le sequenze di utilizzo sono indicate da tracce colorate. I codici degli strumenti sono serigrafati sul tray per consentire al personale ausiliario un più semplice ricollocamento degli stessi dopo le fasi di detersione e pulizia. Insieme al kit chirurgico sono forniti i lucidi con la rappresentazione grafica delle misure degli impianti per consentire tramite analisi radiografica o tomografica la scelta degli impianti nei diametri e lunghezze più appropriati. Codice STARKD-KIT2008 Descrizione Cassetta portastrumenti in Radel per impianti Stark-D ZSTARKD2009A Surgical Kit standard per impianti Stark-D, completo di tutti gli strumenti previsti e di frese senza irrigazione interna. Include anche i lucidi radiografici. STANDARD H 8 mm LEP H 9 mm XX340H08ZT-L XX340H08TPS XX340H08TPS-L ø max 4.80 mm ø min 2.65 mm STANDARD H 8 mm LEP H 9 mm 8ZT-L STANDARD H 10 mm LEP H 11 mm XX340H10ZT-L XX340H10TPS XX340H10TPS-L ø max 4.80 mm ø min 2.65 mm STANDARD H 10 mm LEP H 11 mm XXA420H10ZT-L XXA420H10TPS XXA420H10TPS-L 0mm STAN LEP H 13 mm XX340H12ZT-L XX340H12TPS XX34 XX340H12TPS-L ø max 4.80 mm ø max 4.80 mm ø min 2.65 mm ø min 2.65 mm STANDARD H 12 mm STANDARD H 14 mm LEP H 13 mm LEP H 15 mm XXA420H14ZT XXA420H12ZT-L XXA420H12TPS XXA420H14TPS XXA420H12TPS-L ø max 4.80 mm ø max 4.80 mm ø min 3.45 mm ø min 3.45 mm H12mm ZIONE SCALA REALE MENSIONS X-L100 Lucido per analisi radiografica impianti Stark-D (dimensioni reali) X-L120 Lucido per analisi radiografica impianti Stark-D (dimensioni maggiorate del 20%) X-L130 Lucido per analisi radiografica impianti Stark-D (dimensioni maggiorate del 30%) Nota: La composizione del kit chirurgico e le specifiche tecniche degli strumenti possono subire variazioni senza preavviso, qualora le stesse vengano ravvisate come migliorie o ottimizzazioni della sistematica.

17 Procedure chirurgiche 17 PROCEDURE CHIRURGICHE CODICE COLORE All interno del sistema implantologico Stark-D è stato definito un sistema di codice colore che facilita l identificazione dei diametri delle fixture (diametro di spira) e semplifica la scelta delle frese durante le sequenze chirurgiche. Sono colorati: - i mounter, preassemblati agli impianti - le frese finali, contenute nel kit chirurgico - le frese da collo, anch esse presenti nel tray. I colori adottati sono i seguenti: Ø Spira 3.40 mm 4.20 mm 4.90 mm Frese finali Anellino porta impianto Mounter Viti di serraggio per pilastri e transfer Transfer e analoghi VERDE VERDE VERDE TITANIO BLU BLU BLU BLU TITANIO BLU MAGENTA MAGENTA MAGENTA TITANIO MAGENTA UTILIZZO DELLE FRESE Le frese devono essere utilizzate con abbondante irrigazione e con il massimo di torque. La tabella qui di seguito riporta le velocità di rotazione suggerite. Codice Descrizione Velocità di Rotazione XFR110 Fresa pilota rpm XFI220M Fresa intermedia rpm XFF(*) Fresas finale 800 rpm (*) Fare riferimento alle singole procedure riportate più avanti, nelle quali vengono riportati i codici completi delle frese finali per ogni singolo diametro implantare Le frese producono un foro leggermente più profondo rispetto all altezza dell impianto. La maggiore profondità è legata alla misura della punta della fresa (Lp, nel disegno che segue). Questa misura è riportata in dettaglio a pag. 14. La fresa pilota, la fresa intermedia e le frese a finire presentano delle tacche millimetrate, incise a laser, che consentono di controllare la profondità delle preparazioni a 6, 7, 8, 9 10, 11, 12, 13, 14 e 15 mm. Le tacche hanno spessore di un millimetro, quindi il riferimento della profondità è sempre dato dall inizio o dalla fine delle righe, come evidenziato dal disegno che segue mm I fori devo essere praticati alla profondità corrispondente alla lunghezza dell impianto prescelto. In caso di utilizzo di un impianto LEP, la profondità di foratura deve essere di un millimetro maggiore della lunghezza nominale (codice) dell impianto, vedi pagina 11. Lp UTILIZZO DEI MASCHIATORI Il maschiatore deve essere utilizzato con abbondante irrigazione, preferibilmente a mano. E consigliabile utilizzare il maschiatore nel caso in cui l impianto sia da inserire in osso di tipo D1 e D2. Il posizionamento dell impianto dovrebbe essere eseguito non eccedendo il valore di torque di 50 Ncm e preferibilmente a mano. I maschiatori, così come i profondimetri, hanno delle tacche sottili, ricavate per incisione, corrispondenti alle diverse profondità di inserimento. Tali strumenti sono presenti nel kit chirurgico in due versioni per ogni diametro disponibile, una con incise le tacche alle profondità pari (6, 8, 10, 12 e 14 mm), e una con incise le tacche alle profondità dispari (7, 9, 11 e 13 mm) come evidenziato dal disegno a lato

18 18 Stark-D SEQUENZE CHIRURGICHE Di seguito vengono riportate le sequenze chirurgiche di utilizzo degli strumenti per l inserimento dei diversi diametri di impianto. Tali procedure nascono dall esperienza di protocolli clinici. Si deve però sempre tenere presente che tipi di osso di densità diversa richiedono approcci chirurgici differenziati, e le indicazioni che seguono non possono e non intendono sostituirsi alla necessaria formazione e conoscenza dei medici, né alla loro esperienza personale, che può a volte suggerire indicazioni diverse. Tali indicazioni devono essere adattate dal medico al tipo di osso presente nel sito di inserimento, e alle diverse tecniche operative. In osso di scarsa qualità, il medico può preferire il ricorso a tecniche di condensazione con l utilizzo di bone expander. L inserimento degli impianti Stark-D necessita dunque di una provata esperienza e di opportune capacità operative, insieme ad una conoscenza profonda delle procedure sia in implantologia che in chirurgia orale. Sweden & Martina ha sviluppato un programma completo di corsi teorici e pratici. Per maggiori informazioni, contattare il numero verde IMPIANTO STARK-D Ø SPIRA 3.40 mm STANDARD LEP Codice Descrizione Codice Descrizione XFR110 Fresa pilota XFR110 Fresa pilota XFI220M Fresa intermedia XFI220M Fresa intermedia XPP220H6/14A15 Perno di parallelismo XPP220H9/13A15 Perno di parallelismo XFF280M Fresa finale XFF280M Fresa finale XPR0280H6/14 Profondimetro XPR0280H9/13 Profondimetro XXMS340-8/14 Maschiatore XXMS340-9/13 Maschiatore Inserimento della fixture Inserimento della fixture IMPIANTO STARK-D Ø SPIRA 4.20 mm STANDARD LEP Codice Descrizione Codice Descrizione XFR110 Fresa pilota XFR110 Fresa pilota XFI220M Fresa intermedia XFI220M Fresa intermedia XPP220H6/14A15 Perno di parallelismo XPP220H9/13A15 Perno di parallelismo XFF280M Fresa intermedia XFF280M Fresa intermedia XFF350M Fresa finale XFF350M Fresa finale XPR0350H6/14 Profondimetro XPR0350H9/13 Profondimetro XXMS420-6/14 Maschiatore XXMS420-9/13 Maschiatore Inserimento della fixture Inserimento della fixture IMPIANTO STARK-D Ø SPIRA 4.90 mm STANDARD LEP Codice Descrizione Codice Descrizione XFR110 Fresa pilota XFR110 Fresa pilota XFI220M Fresa intermedia XFI220M Fresa intermedia XPP220H6/14A15 Perno di parallelismo XPP220H9/13A15 Perno di parallelismo XFF280M Fresa intermedia XFF280M Fresa intermedia XFF350M Fresa intermedia XFF350M Fresa intermedia XFF420M Fresa finale XFF420M Fresa finale XPR0420H6/14 Profondimetro XPR0420H9/13 Profondimetro XXMS490-6/14 Maschiatore XXMS490-9/13 Maschiatore Inserimento della fixture Inserimento della fixture IMPIANTO STARK-D Ø SPIRA 4.90 mm WIDE (Piattaforma di connessione ø 6.50 mm) WEP STANDARD WEP LEP Codice Descrizione Codice Descrizione XFR110 Fresa pilota XFR110 Fresa pilota XFI220M Fresa intermedia XFI220M Fresa intermedia XPP220H6/14A15 Perno di parallelismo XPP220H9/13A15 Perno di parallelismo XFF280M Fresa intermedia XFF280M Fresa intermedia XFF350M Fresa intermedia XFF350M Fresa intermedia XFF420M Fresa finale XFF420M Fresa finale XPR0420H6/14 Profondimetro XPR0420H9/13 Profondimetro XFC420M Fresa da collo XXMS490-6/14 Maschiatore XXMS490-9/13 Maschiatore Inserimento della fixture Inserimento della fixture

19 Piattaforma di connessione protesica Active 19 PIATTAFORMA DI CONNESSIONE PROTESICA ACTIVE Gli impianti del sistema Stark-D presentano due piattaforme protesiche distinte, una con diametro esterno da 4.80 mm, comune agli impianti di diametro 3.40, 4.20 e 4.90 mm (connessione ACTIVE), e un altra con diametro esterno da 6.50 mm, presente solo per impianti da 4.90 mm di diametro (connessione ACTIVE WIDE) CONNESSIONE ACTIVE I pozzetti di connessione dei pilastri si trovano all interno della spalla di chiusura della protesi. Quest ultima è costituita da un ampio bevel esterno, leggermente conico. Cono a 8 : sfrutta il concetto di frizione conica nelle soluzioni protesiche per avvitamento diretto La connessione nella parte superiore è caratterizzata dalla presenza di un cono a 8 di dimensioni standard. Questa parte della connessione si utilizza con pilastri e abutment ad avvitamento diretto che sfruttano il concetto di frizione conica; la frizione è perfetta e garantisce la massima resistenza allo svitamento nonché un ottimo sigillo antibatterico. Spalla di chiusura della connessione implanto-protesica Ottagono di riposizionamento: offre la possibilità di utilizzare soluzioni riposizionabili con vite passante La parte inferiore della connessione presenta un ottagono ACTIVE che permette il riposizionamento di pilastri e abutment con viti passanti. CONNESSIONE ACTIVE WIDE Le dimensioni del cono a 8 e del sottostante ottagono sono identiche a quelle degli impianti di diametro minore Sia il cono a 8 sia l ottagono hanno le medesime dimensioni in entrambe le piattaforme protesiche, tanto in quella da 4.80 mm di diametro (connessione ACTIVE) quanto in quella da 6.50 mm di diametro (connessione ACTIVE WIDE). Oltre al cono a 8 e all ottagono di riposizionamento ACTIVE sottostante, la piattaforma da 6.50 mm di diametro presenta un piatto superiore che permette di aumentare la dimensione del profilo di emergenza, adattandolo al maggiore diametro della connessione protesica. Le dimensioni del cono a 8 e dell ottagono sottostante sono identiche a quelle degli impianti con un diametro inferiore Negli impianti con connessione ACTIVE WIDE, di diametro 6.50 mm, la parte superiore del pozzetto presenta un piano orizzontale che permette di aumentare la dimensione del profilo di emergenza dei pilastri, rendendola adeguata al maggiore diametro della spalla di chiusura.

20 20 Stark-D SCELTA DELLA SOLUZIONE PROTESICA SOLUZIONI PROTESICHE PER AVVITAMENTO DIRETTO Tutti i pilastri e gli abutment in titanio vengono prodotti in materia prima di Grado 5. Sono realizzati con processi di tornitura a controllo numerico per garantire la massima precisione e il rispetto di tolleranze micrometriche. Queste soluzioni sfruttano l accoppiamento conico a 8 della connessione implantoprotesica. 1. Pilastri solidi per avvitamento diretto I pilastri per avvitamento diretto sono disponibili in varie altezze, una volta avvitati, non devono essere rimossi dagli impianti. Prevedono che la presa dell impronta venga effettuata con l utilizzo di pratiche cappette in materiale plastico che rimangono nel cucchiaio. Tali cappette consentono il riposizionamento di appositi analoghi che riproducono fedelmente la posizione sia del moncone che della spalla dell impianto. Sono disponibili anche pratiche cappette per la ceratura dei pilastri che facilitano la modellazione delle sovrastrutture. I pilastri, gli analoghi e le cappette sono colorati in funzione della loro altezza, per consentirne una più facile identificazione. Vista assonometrica di impianti con connessione di diametro 4.80 mm (sopra), e 6.50 mm (sotto), assemblati con i rispettivi monconi solidi per avvitamento diretto.

21 Piattaforma di connessione protesica Active Abutment per avvitamento diretto Gli abutment per avvitamento diretto sono disponibili in due diverse versioni. Entrambe trasferiscono all esterno della connessione la possibilità di riposizionare delle strutture protesiche, che devono essere fissate a tali abutment tramite apposite viti protesiche. 2.1 Abutment per avvitamento diretto con esagono esterno di ridotte dimensioni verticali La prima versione di abutment presenta un esagono superiore di riposizionamento, molto basso e conico nella sua parte superiore. Questa forma facilita l inserimento della protesi e la presa dell impronta anche in presenza di accentuati disparallelismi. Per la presa dell impronta sono disponibili opportuni transfer pick-up, per la realizzazione delle sovrastrutture sono disponibili apposite cannule, sia riposizionabili che rotanti. Vista assonometrica di impianti con connessione di diametro 4.80 mm (sinistra) e 6.50 mm (destra), assemblati con i rispettivi abutment per avvitamento diretto con esagono superiore di ridotte dimensione verticali, consigliati in presenza di protesi multipilastro e marcato disparallelismo 2.2 Abutment per avvitamento diretto con ottagono superiore standard Il secondo tipo di abutment per avvitamento diretto presenta un ottagono superiore di ampie dimensioni, standard. Questa forma, grazie alle dimensioni dell ottagono, facilita la presa dell impronta rispetto agli abutment precedenti, ma riduce l angolo di uscita della protesi, ed è quindi consigliabile in caso di pilastri paralleli o di lieve disparallelismo. Anche per la presa dell impronta su questi abutment sono disponibili specifici transfer pick-up e per la realizzazione delle sovrastrutture sono disponibili apposite cannule, sia riposizionabili che rotanti. Vista assonometrica di impianti con connessione di diametro 4.80 mm (sinistra) e 6.50 mm (destra), assemblati con i rispettivi abutment per avvitamento diretto con ottagono superiore di ampie dimensioni, consigliati in presenza di protesi multipilastro e pilastri paralleli o con lievi disparallelismi

22 22 Stark-D SOLUZIONI PROTESICHE RIPOSIZIONABILI Queste soluzioni sfruttano l accoppiamento ottagonale ACTIVE. I pilastri Active possono essere collocati e rimossi con facilità, giacché l ottagono ACTIVE ne consente il riposizionamento in modo semplice ma preciso e una opportuna vite passante assicura un ottima stabilità. La presa dell impronta rileva direttamente la posizione della connessione implantare, tramite l uso di appositi transfer da impronta per tecnica pick-up che rimangono nel cucchiaio. I transfer e gli analoghi sono colorati per consentire una facile identificazione della piattaforma di connessione. Le viti di serraggio dei pilastri sono sempre fornite in dotazione; si raccomanda comunque di utilizzare sempre una vite di riserva per le fasi di prova e in laboratorio, per non sottoporre a stress inutili la vite destinata al fissaggio definitivo. Sono disponibili diversi tipi di pilastri, che offrono scelte ampie sia per soluzioni cementate che per soluzioni avvitate. 1. Pilastri preformati per protesi cementata Sono disponibili pilastri dritti, a profilo conico e angolati a 15 e a 20. Tali pilastri sono pratici in caso di corone, ponti o sovrastrutture cementate. Impianti Stark-D con connessione ACTIVE di diametro 4.80 mm (sinistra) e di diametro 6.50 mm (destra) con i relativi pilastri dritti. Tali pilastri possono essere ridotti/lavorati in laboratorio, secondo necessità. Impianti Stark-D con connessione ACTIVE di diametro 4.80 mm (sinistra) e di diametro 6.50 mm (destra) con i rispettivi monconi a profilo conico e relative cappette per la ceratura delle corone o delle sovrastrutture.

23 Piattaforma di connessione protesica Active 23 Impianti Stark-D con connessione ACTIVE di diametro 4.80 mm con pilastro angolato a 15 (sinistra) e connessione ACTIVE WIDE di diametro 6.5 mm con pilastro angolato a 20 (destra). 2. Abutment riposizionabili Gli abutment riposizionabili, consentono di trasferire l accoppiamento ottagonale all esterno e possono essere rimossi e riposizionati oltre che in bocca anche sui modelli in laboratorio. Questi abutment offrono soluzioni utili quando si vogliano realizzare protesi avvitate, per la realizzazione di ponti e sovrastrutture multipilastro ma anche in caso di corone singole. Tali abutment sono costituiti da due parti distinte: una esterna, una sorta di camicia (a) dotata dell ottagono inferiore ACTIVE di riposizionamento e di un ottagono superiore di dimensioni standard, con vite interna passante, che svolge la funzione di vite di serraggio dell abutment all impianto. Tale elemento passante è dotato di un filetto inferiore che si avvita nel pozzetto implantare per stabilizzare l abutment (b), e di un filetto superiore interno (c), progettato per ricevere una vite protesica (d) che assicuri le sovrastrutture (e) al pilastro stesso. D B D B C C A A Vista assonometrica di impianti con connessione di diametro 4.80 mm (destra) e 6.50 mm (sinistra), assemblati con i rispettivi abutment riposizionabili con ottagono superiore standard. Gli abutment sono costituiti da due pezzi separati, che si stabilizzano reciprocamente.

24 24 Stark-D 3. Soluzioni individualizzabili Sono disponibili: - pilastri fresabili in titanio in due versioni: una con chiusura interna alla spalla implantare (Disegno 1) e una con chiusura sulla spalla stessa (Disegno 2); - pilastri calcinabili, anch essi nelle due versioni: sia con chiusura interna alla spalla implantare che con chiusura sulla spalla stessa (Disegno 3). Sono pilastri prodotti in metacrilato idoneo alla fusione. Il loro utilizzo è raccomandato quando si voglia ottenere un moncone individuale in lega. Questi pezzi sono prodotti con processi di tornitura ad elevata precisione e riproducono la connessione con la stessa precisione meccanica dei monconi in titanio; - pilastri calcinabili con base in lega per sovra fusione (Disegno 4). A pagina 44 sono riportate le caratteristiche fisico-chimiche del PMMA e della lega utilizzati per la produzione di pilastri calcinabili per fusione e di basi in lega preformate per sovrafusione, anche loro prodotti per tornitura con caratteristiche di elevatissima precisione micronometrica. 1.Vista assonometrica di un impianto con connessione di diametro 4.80 ACTIVE assemblato con moncone fresabile che chiude all interno della spalla ATTACCHI SFERICI 2.Vista assonometrica di impianto con connessione di diametro 6.50 ACTIVE Wide assemblato con moncone fresabile che chiude sulla spalla esterna dell impianto 3.Vista assonometrica di impianto con connessione di diametro AC- TIVE 4.80 mm assemblato a pilastro calcinabile con chiusura sulla spalla esterna dell impianto. Sono disponibili anche soluzioni con chiusura interna alla spalla 4.Vista assonometrica di un impianto con connessione di diametro standard 4.80 mm ACTIVE assemblato con cannula calcinabile con base in lega per la sovra fusione Solo per la piattaforma di diametro 4.80 mm sono disponibili attacchi sferici per avvitamento diretto, che sfruttano il concetto di accoppiamento conico a 8. Una volta avvitati agli impianti non devono più esserne rimossi. In questo caso l impronta può essere presa direttamente sugli attacchi sferici, dopo averli avvitati in bocca. Sono disponibili dei pratici analoghi da laboratorio, che riproducono la testa sferica degli attacchi e che possono essere inseriti nell impronta prima della preparazione del modello in gesso, così da riprodurre fedelmente la posizione degli attacchi sferici stessi. Non si consiglia l uso di attacchi sferici con impianti di ø 3.40 mm Vista assonometrica di impianto con connessione di diametro 4.80 mm assemblato con attacco sferico e del relativo analogo Sono disponibili diversi tipi di cappette che consentono di ancorare gli attacchi sferici alla protesi. Per maggiori informazioni si rimanda a pag. 43.

25 Piattaforma di connessione protesica Active 25 LOCATOR I Locator Abutment sono una soluzione protesica brevettata versatile, semplice e sicura per ancorare le overdenture agli impianti dentali. Il sistema Locator consente di correggere con facilità divergenze sino a 40 (20 per impianto) in spazi occlusali limitati; dato il suo ridotto ingombro, è ideale per tutti i pazienti con protesi mobile. La testa del Locator Abutment è caratterizzata da un disegno autoguidante, che facilita l inserimento della protesi. Questo auto-allineamento della protesi riduce l usura dei pezzi ed aumenta la durata della vita del dispositivo. 1.Vista assonometrica di un impianto Stark-D e dei componenti necessari per una riabilitazione con il sistema Locator: cappetta metallica, ritentore in plastica e Abutment Locator 2.Vista assonometrica del Locator Abutment avvitato all'impianto Stark-D e del ritentore in plastica inserito nella cappetta metallica 1.Vista assonometrica dell'impianto Stark-D assemblato ai componenti della riabilitazione con il sistema Locator: il ritentore in plastica, collocato sulla testa dell'abutment all'interno della cappetta metallica, non è visibile

26 26 Stark-D PROTESI CEMENTATA Corone singole e ponti con utilizzo di monconi solidi per avvitamento diretto a connessione conica TRANSMUCOSA DI GUARIGIONE MONCONE SOLIDO PER AVVITAMENTO DIRETTO 1 CAPPETTA DI GUARIGIONE PER MONCONE SOLIDO PEEK XMDPC4R h 4.0 mm XCAP4-G h 4.0 mm Connessione ACTIVE ø 4.80 mm X2TMGH15 ø 4.80 mm - h 1.5 mm Per impianti ø 3.40, ø 4.20 e ø 4.90 mm XMDPC5.5R h 5.5 mm XCAP5.5-G h 5.5 mm X2TMGH30 ø 4.80 mm - h 3.0 mm XMDPC7.5R h 7.0 mm XCAP7.5-G h 7.0 mm Connessione ACTIVE WIDE ø 6.50 mm X2TMGH15-W ø 6.50 mm - h 1.5 mm XMDPC4R-W h 4.0 mm XCAP4-G-W h 4.0 mm Per impianti ø 4.90 mm WIDE X2TMGH15-W ø 6.50 mm - h 1.5 mm X2TMGH50-W ø 6.50 mm - h 5.0 mm XMDPC5.5R-W h 5.5 mm XCAP5.5-G-W h 5.5 mm 1 I monconi solidi per avvitamento diretto per la piattaforma Active ø 4.80 mm devono essere avvitati agli impianti con l ausilio dell apposito avvitatore XAVVMDPC2, quelli per piattaforma Active Wide ø 6.50 mm possono essere avvitati con i cacciaviti standard HSM-20-EX o HSML-20-EX.

27 Soluzioni protesiche 27 CAPPETTA PER LA PRESA DI IMPRONTA PER MONCONE SOLIDO ANALOGO DEL MONCONE SOLIDO CAPPETTA CALCINABILE PER LA REALIZZAZIONE DI SOVRASTRUTTURE SU MONCONE SOLIDO ROTANTE NON ROTANTE POM POM POM XANA4R h 4.0 mm XCAP-PI h 8.20 mm XANA5.5R h 5.5 mm XCAP h 8.20 mm XCAP-ROT h 8.20 mm XANA7.5R h 7.0 mm XANA4R-W h 4.0 mm XCAP-PI-W h 7.0 mm XCAP-W h 6.95 mm XCAP-W-ROT h 6.95 mm XANA5.5R-W h 5.5 mm

28 28 Stark-D PROTESI CEMENTATA Corone singole e ponti con utilizzo di pilastri preformati Active con ottagono di riposizionamento TRANSMUCOSA DI GUARIGIONE TRANSFER PULL-UP 1 TRANSFER 2 ANALOGO PILASTRO PROVVISORIO 3 PILASTRO DIRITTO 3 POM Connessione ACTIVE ø 4.80 mm X2TMGH15 ø 4.80 mm - h 1.5 mm Per impianti ø 3.40, ø 4.20 e ø 4.90 mm XATRAP h 11.1 mm XATRA3 h 9.0 mm XAANA h 13.8 mm XAMFP-RA h 8.0 mm XAMDPC6 h 6.0 mm X2TMGH30 ø 4.80 mm - h 3.0 mm Connessione ACTIVE WIDE ø 6.50 mm X2TMGH15-W ø 6.50 mm - h 1.5 mm XAMDPC4-W h 4.0 mm Per impianti ø 4.90 mm WIDE X2TMGH15-W ø 6.50 mm - h 1.5 mm XATRAP-W h 11.1 mm XATRA3-W h 9.0 mm XAANA-W h 13.8 mm XAMFP-RA-W h 8.0 mm X2TMGH50-W ø 6.50 mm - h 5.0 mm XAMDPC6-W h 6.0 mm 1 Estremamente facili da usare, si fissano tramite un semplice click, e sono radiopachi per una presa di impronta perfetta 2 I transfer vengono forniti con l apposita vite di fissaggio, cod. XAVTRA4, lunga mm

29 Soluzioni protesiche 29 PILASTRI DRITTI CON PROFILO CONICO 3 CAPPETTE PER CERATURA PER PILASTRI DRITTI CON PROFILO CONICO RIPOSIZIONABILI ROTANTI POM POM PILASTRO PREANGOLATO VITE PER RIMOZIONE DEI COMPONENTI ACTIVE XAMDC h 6.0 mm XCAPMDC h 7.5 mm XCAPMDC-ROT h 7.5 mm XAMAPC15H6 h 6.0 mm XAMAPC20H6 h 6.0 mm XAVEST3 h 14.0 mm XAMDC-W h 6.0 mm XCAPMDC-W h 7.5 mm XCAPMDC-ROT-W h 7.5 mm XAMAPC15H6-W h 6.0 mm XAMAPC20H6-W h 6.0 mm 3 I pilastri vengono forniti con l apposita vite di fissaggio, cod. XAVM3. Si consiglia di utilizzare tale vite esclusivamente per il fissaggio definitivo del pilastro in bocca. Per tutte le fasi di prova e in laboratorio, si consiglia di usare viti di riserva, fornibili individualmente o in confezioni da 10 pezzi (cod. XAVM3-10)

30 30 Stark-D PROTESI CEMENTATA Corone singole e ponti con utilizzo di soluzioni individualizzabili Active con ottagono di riposizionamento TRANSMUCOSA DI GUARIGIONE TRANSFER PULL-UP 1 TRANSFER 2 ANALOGO PILASTRO PROVVISORIO 3 POM Connessione ACTIVE ø 4.80 mm X2TMGH15 ø 4.80 mm - h 1.5 mm Per impianti ø 3.40, ø 4.20 e ø 4.90 mm XATRAP h 11.1 mm XATRA3 h 9.0 mm XAANA h 13.8 mm XAMFP-RA h 8.0 mm X2TMGH30 ø 4.80 mm - h 3.0 mm Connessione ACTIVE WIDE ø 6.50 mm X2TMGH15-W ø 6.50 mm - h 1.5 mm Per impianti ø 4.90 mm WIDE X2TMGH15-W ø 6.50 mm - h 1.5 mm XATRAP-W h 11.1 mm XATRA3-W h 9.0 mm XAANA-W h 13.8 mm XAMFP-RA-W h 8.0 mm X2TMGH50-W ø 6.50 mm - h 5.0 mm 1 Estremamente facili da usare, si fissano tramite un semplice click, e sono radiopachi per una presa di impronta perfetta 2 I transfer vengono forniti con l apposita vite di fissaggio, cod. XAVTRA4, lunga mm

31 Soluzioni protesiche 31 PILASTRI FRESABILI ACTIVE 3 con chiusura interna alla con chiusura su spalla spalla dell impianto esterna dell impianto PILASTRI PER FUSIONE O SOVRAFUSIONE ACTIVE 3 cannula calcinabile con chiusura su spalla esterna dell impianto cannula calcinabile con base in lega con chiusura interna alla spalla dell impianto PMMA 4 PMMA+LEGA 4 VITE PER RIMOZIONE DEI COMPONENTI ACTIVE XAMFD h 10.0 mm XAMFP h 10.0 mm XAMFP2 h 10.0 mm XAUC h 11.0 mm XAVEST3 h 14.0 mm XAMFD-W h 10.0 mm XAMFP-W h 10.0 mm XAMFP2-W h 10.0 mm XAUC-W h 11.0 mm 3 I pilastri vengono forniti con l apposita vite di fissaggio, cod. XAVM3. Si consiglia di utilizzare tale vite esclusivamente per il fissaggio definitivo del pilastro in bocca. Per tutte le fasi di prova e in laboratorio, si consiglia di usare viti di riserva, fornibili individualmente o in confezioni da 10 pezzi (cod. XAVM3-10) 4 Si veda a pg. 44 per le caratteristiche tecniche di PMMA e Lega

32 32 Stark-D PROTESI AVVITATA E PROTESI IBRIDA (MESOSTRUTTURE, BARRE): Corone singole, ponti e sovrastrutture con utilizzo di abutment intermedi riposizionabili in presenza di pilastri paralleli o lieve disparallelismo TRANSMUCOSA DI GUARIGIONE TRANSFER PULL-UP 1 TRANSFER 2 ANALOGO Connessione ACTIVE ø 4.80 mm Per impianti ø 3.40, ø 4.20 e ø 4.90 mm X2TMGH15 ø 4.80 mm - h 1.5 mm XATRAP h 11.1 mm XATRA3 h 9.0 mm XAANA h 13.8 mm X2TMGH30 ø 4.80 mm - h 3.0 mm Connessione ACTIVE WIDE ø 6.50 mm X2TMGH15-W ø 6.50 mm - h 1.5 mm Per impianti ø 4.90 mm WIDE X2TMGH15-W ø 6.50 mm - h 1.5 mm XATRAP-W h 11.1 mm XATRA3-W h 9.0 mm XAANA-W h 13.8 mm X2TMGH50-W ø 6.50 mm - h 5.0 mm 1 Estremamente facili da usare, si fissano tramite un semplice click, e sono radiopachi per una presa di impronta perfetta 2 I transfer vengono forniti con l apposita vite di fissaggio, cod. XAVTRA4, lunga 20 mm 3 Gli abutment intermedi riposizionabili sono composti da due pezzi; il primo è costituito da un corpo dotato dell ottagono inferiore di riposizionamento ACTIVE e di un ottagono superiore che trasferisce all esterno della struttura la possibilità di riposizionare le sovrastrutture. All interno di tale corpo si inserisce una vite passante (in dotazione) che stabilizza l abutment sull impianto, e che a sua volta è predisposta per ricevere al suo interno la vite protesica destinata a fissare la sovrastruttura protesica. Per l avvitamento di tali abutment è necessario utilizzare un apposito avvitatore, fornito separatamente, il cui codice è XAVVVABUTOT. Tale avvitatore viene fornito completo di una vite che può essere usata in caso di necessità per stabilizzare l avvitatore affinchè non scivoli durante il suo utilizzo

33 Soluzioni protesiche 33 ABUTMENT INTERMEDIO RIPOSIZIONABILE 3 CANNULE PER SOVRASTRUTTURE SU ABUTMENT RIPOSIZIONABILE 4 cannula calcinabile con ottagono (non rotante) PMMA 5 cannula calcinabile senza ottagono (rotante) PMMA VITE PER RIMOZIONE DEI COMPONENTI ACTIVE XAABUTOT h 1.0 mm XCCOTABUTOT h 12.0 mm XCCABUTOT h 12.0 mm XAVEST3 h 14.0 mm XAABUTOT-W h 1.0 mm XCCOTABUTOT-W h 12.0 mm XCCABUTOT-W h 12.0 mm 4 Le cannule calcinabili per sovrastrutture su abutment vengono fornite complete della vite protesica di fissaggio all abutment, cod. XVABUT2. Si consiglia di utilizzare tale vite esclusivamente per il fissaggio definitivo del pilastro in bocca. Per tutte le fasi di prova e in laboratorio, si consiglia di usare viti di riserva, fornibili individualmente o in confezioni da 10 pezzi (cod. XVABUT2-10) 5 Si veda a pag. 44 per le caratteristiche tecniche del PMMA

34 34 Stark-D PROTESI AVVITATA E PROTESI IBRIDA (MESOSTRUTTURE, BARRE): Strutture avvitate con utilizzo di abutment intermedi per avvitamento diretto a connessione conica con esagono superiore di ridotta dimensione verticale, raccomandato in presenza di pilastri disparalleli ABUTMENT INTERMEDIO PER AVVITAMENTO DIRETTO CON ESAGONO SUPERIORE DI RIDOTTE DIMENSIONI VERTICALI 1 CAPPETTA DI GUARIGIONE PER ABUTMENT 2 TRANSFER PER ABUTMENT 3 Connessione ACTIVE ø 4.80 mm Per impianti ø 3.40, ø 4.20 e ø 4.90 mm XEXABUT2 h 1.0 mm XCAPEX3 h 4.0 mm XTRABUT3 h 8.0 mm Connessione ACTIVE WIDE ø 6.50 mm Per impianti ø 4.90 mm WIDE XEXABUT2-W h 1.0 mm XCAPEX3-W h 4.0 mm XTRABUT3-W h 8.0 mm 1 Gli abutment consentono di trasferire il riposizionamento di sovrastrutture all esterno dell impianto. Hanno un esagono e un sovrastante cono guida che facilita la presa dell impronta e l inserimento delle sovrastrutture; gli abutment sfruttano il cono a 8 di accoppiamento dell impianto, al quale devono essere avvitati con l utilizzo dell apposito avvitatore AVV2-ABUT. Gli abutment vengono forniti con un pratico carrier in plastica che consente di posizionarli con facilità (cod. AVV-ABUT-DG) 2 Le cappette di guarigione per abutment vengono fornite complete di vite di serraggio, cod. XVABUT2 3 I transfer per abutment vengono forniti con l apposita vite di fissaggio, cod. XVTRABUT3, h mm

35 Soluzioni protesiche 35 ANALOGO DELL ABUTMENT cannula calcinabile con esagono (non rotante) CANNULE PER SOVRASTRUTTURE SU ABUTMENT 4 cannula in titanio con esagono (non rotante) PMMA 5 cannula calcinabile senza esagono (rotante) PMMA 5 XANABUT2 h 13.0 mm XCCABUT2 h 10.0 mm XCTABUT2 h 10.0 mm XCCABUT2-ROT h 10.0 mm XANABUT2-W h 13.0 mm XCCABUT2-W h 10.0 mm XCTABUT2-W h 10.0 mm XCCABUT2-ROT-W h 10.0 mm 4 Le cannule per sovrastrutture per abutment vengono fornite complete della vite di fissaggio all abutment, cod. XVABUT2. Si consiglia di utilizzare tale vite esclusivamente per il fissaggio definitivo del pilastro in bocca. Per tutte le fasi di prova e in laboratorio, si consiglia di usare viti di riserva, fornibili individualmente o in confezioni da 10 pezzi (cod. XVABUT2-10) 5 Si veda a pg. 44 per le caratteristiche tecniche del PMMA

36 36 Stark-D PROTESI AVVITATA E PROTESI IBRIDA (MESOSTRUTTURE, BARRE): Strutture avvitate con utilizzo di abutment intermedi per avvitamento diretto a connessione conica con ottagono superiore standard, raccomandato in presenza di pilastri paralleli o lieve disparallelismo ABUTMENT INTERMEDIO PER AVVITAMENTO DIRETTO CON OTTAGONO SUPERIORE STANDARD 1 CAPPETTA DI GUARIGIONE PER ABUTMENT 2 TRANSFER 3 Connessione ACTIVE ø 4.80 mm Per impianti ø 3.40, ø 4.20 e ø 4.90 mm XABUTOT h 1.5 mm XCAPABUTOT h 4.0 mm XTRABUTOT h 8.0 mm Connessione ACTIVE WIDE ø 6.50 mm Per impianti ø 4.90 mm WIDE XABUTOT-W h 1.5 mm XCAPABUTOT-W h 4.0 mm XTRABUTOT-W h 8.0 mm 1 Gli abutment consentono di trasferire il riposizionamento di sovrastrutture all esterno dell impianto. Hanno un ottagono sovrastante con leggero invito conico finale che facilita la presa dell impronta e l inserimento delle sovrastrutture; gli abutment sfruttano il cono a 8 di accoppiamento all impianto, al quale devono essere avvitati con l utilizzo dell apposito avvitatore codice XAVVOTABUT (connessione 4.80 mm) e codice XAVVOTABUT-W (connessione WIDE 6.50 mm) 2 Le cappette di guarigione per abutment vengono fornite complete di vite di serraggio, cod. XVABUT2

37 Soluzioni protesiche 37 ANALOGO DELL ABUTMENT CANNULE PER SOVRASTRUTTURE SU ABUTMENT 4 cannula calcinabile con ottagono (non rotante) cannula calcinabile senza ottagono (rotante) PMMA 5 PMMA 5 XANABUTOT h 13.5 mm XCCOTABUTOT h 10.0 mm XCCABUTOT h 10.0 mm XANABUTOT-W h 13.5 mm XCCOTABUTOT-W h 10.0 mm XCCABUTOT-W h 10.0 mm 3 I transfer per abutment vengono forniti con l apposita vite di fissaggio, cod. XVTRABUT3, h mm 4 Le cannule per sovrastrutture per abutment vengono fornite complete della vite di fissaggio all abutment, cod. XVABUT2. Si consiglia di utilizzare tale vite esclusivamente per il fissaggio definitivo del pilastro in bocca. Per tutte le fasi di prova e in laboratorio, si consiglia di usare viti di riserva, fornibili individualmente o in confezioni da 10 pezzi (cod. XVABUT2-10) 5 Si veda a pg. 44 per le caratteristiche tecniche del PMMA

38 38 Stark-D PROTESI IBRIDA Mesostrutture e barre direttamente su impianti con utilizzo di soluzioni calcinabili che chiudono sulla spalla dell impianto TRANSMUCOSA DI GUARIGIONE TRANSFER 1 ANALOGO DA LABORATORIO PILASTRI PER FUSIONE ROTANTI CON APPOGGIO DIRETTO SULLA SPALLA DELL IMPIANTO 2 PMMA 3 Connessione ACTIVE ø 4.80 mm X2TMGH15 ø 4.80 mm - h 1.5 mm Per impianti ø 3.40, ø 4.20 e ø 4.90 mm X2TMGH30 ø 4.80 mm - h 3.0 mm XATRA3-340 h 9.0 mm XAANA h 13.8 mm XAMFP2-ROT h 10.0 mm Connessione ACTIVE WIDE ø 6.50 mm X2TMGH15-W ø 6.50 mm - h 1.5 mm - Per impianti ø 4.90 mm WIDE X2TMGH15-W ø 6.50 mm - h 1.5 mm XAANA-W h 13.8 mm XAMFP2-ROT-W h 10.0 mm X2TMGH50-W ø 6.50 mm - h 5.0 mm 1 I transfer vengono forniti con l apposita vite di fissaggio. cod. XAVTRA4. lunga 20 mm 2 I pilastri vengono forniti completi delle viti di fissaggio agli impianti, cod. XAVM3. Si consiglia di utilizzare tale vite esclusivamente per il fissaggio definitivo del pilastro in bocca. Per tutte le fasi di prova e in laboratorio, si consiglia di usare viti di riserva, fornibili individualmente o in confezioni da 10 pezzi (cod. XAVM3-10). Questi componenti hanno una doppia funzione: sono utilizzabili sia per la realizzazione di pilastri per la fusione che come transfer per impronta a strappo per trasferire sul modello la posizione della spalla di chiusura dell impianto. Qualora i pilastri vengano utilizzati per prendere l impronta, devono essere fissati all impianto con la vite XAVTRA3, lunga mm, che deve essere richiesta separatamente 3 Si veda a pg. 44 per le caratteristiche tecniche di PMMA

39 Soluzioni protesiche 39 PROTESI IBRIDA Overdenture su Locator Abutment TRANSMUCOSA DI GUARIGIONE ABUTMENT LOCATOR TRANSFER ABUTMENT LOCATOR ANALOGO ABUTMENT LOCATOR PMMA 1 Connessione ACTIVE ø 4.80 mm X2TMGH15 ø 4.80 mm h 1.5 mm Per impianti ø 3.40, ø 4.20 e ø 4.90 mm X2TMGH30 ø 4.80 mm h 3.0 mm 8950 h 1.0 mm 8505 ø 5.30 mm h 4.50 mm 8530 ø 4.00 mm h 9.00 mm Connessione ACTIVE WIDE ø 6.50 mm Per impianti ø 4.90 mm WIDE 1 Si veda a pg. 44 per le caratteristiche tecniche di PMMA I Locator Abutment sono fabbricati e brevettati da Zest Anchors, Inc., 2061 Wineridge Place, Escondido, CA 92029, USA. Locator è un marchio registrato di Zest Anchors, Inc.

40 40 Stark-D COMPONENTI PROTESICHE LOCATOR ABUTMENT Codice Descrizione 8393 Locator Core Tool. Strumento per l'inserimento dei Locator Abutment e delle cappette in acciaio, manico di posizionamento, puntale per rimozione ritentore, driver per avvitamento/svitamento abutment 8397 Puntale per rimozione ritentore 8390 Driver per avvitamento/svitamento abutment Kit composto da 2 cappette in titanio, 2 anellini spaziatori e 2 ritentori in plastica per capacità ciascuna delle 4 diverse capacità di ritenzione Kit composto da 2 cappette in titanio, 2 anellini spaziatori e 2 ritentori in plastica per ciascuna delle 4 diverse capacità di ritenzione, studiate per grandi disparallelismi Kit composto da 2 cappette in acciaio, 2 anellini spaziatori e 2 ritentori in plastica per ciascuna delle 4 diverse capacità di ritenzione 8514 Anelli distanziatori per fase di ribasatura protesi (20 pezzi) 8505 Transfer per Locator Abutment in alluminio a bassa ritenzione (4 pezzi) 8515 Ritentore in plastica nera a bassa ritenzione per la presa dell impronta (4 pezzi) 8517 Perno di parallelismo in plastica (4 pezzi)

41 Soluzioni protesiche 41 Codice Descrizione 8524 Ritentore in plastica trasparente, ritenzione 2268 g (4 pezzi) 8527 Ritentore in plastica rosa, ritenzione 1361 g (4 pezzi) 8529 Ritentore in plastica blu, ritenzione 680 g (4 pezzi) 8530 Analogo Abutment Locator ø 4.00 mm in alluminio (4 pezzi) 8547 Ritentore in plastica verde, ritenzione 1361 g se l inclinazione definitiva ottenuta è 20 o 1814 g se l inclinazione definitiva ottenuta è 40, in casi di grande disparallelismo (4 pezzi) 8548 Ritentore in plastica rossa, ritenzione g, per casi di grande disparallelismo (4 pezzi) 8915 Ritentore in plastica arancione, ritenzione 907 g, per casi di grande disparallelismo (4 pezzi) 8926-SW Brugola corta per l avvitamento del Locator Abutment 8927-SW Brugola lunga per l avvitamento del Locator Abutment 9530 Piastrina per la misurazione delle angolazioni

42 42 Stark-D PROTESI IBRIDA Overdenture su attacchi sferici TRANSMUCOSA DI GUARIGIONE ATTACCO SFERICO 1 ANALOGO DELL ATTACCO SFERICO Connessione ACTIVE ø 4.80 mm X2TMGH15 ø 4.80 mm - h 1.5 mm Per impianti ø 3.40, ø 4.20 e ø 4.90 mm X2TMGH30 ø 4.80 mm - h 3.0 mm XAS2 ø 2.2 mm XANAS h 17.0 mm Connessione ACTIVE WIDE ø 6.50 mm Per impianti ø 4.90 mm WIDE 1 Gli attacchi sferici devono essere avvitati agli impianti tramite l apposito avvitatore BASCC-EX

43 Soluzioni protesiche 43 ACCESSORI PER ATTACCHI SFERICI Codice Dimensione Materiale Descrizione ASCAL ø 2.2 mm Resina calcinable Attacco sferico calcinabile, testa standard CAP-TFL-1 ø 2.2 mm Teflón Cappetta in teflon CONT-CAP-TFL-1 ø 4.8 mm Acciaio inox Contenitore cappetta teflon CAP-1 ø 2.2 mm Oro Cappetta in oro O-RINGS-KIT ø 4.5 x 1.5 mm Gomma naturale Kit di 3 o-ring e relativo contenitore, e Acciaio inox compatibili con testa ø 2.2 mm RING ø 4.5 x 1.5 mm Gomma naturale Rosso RING ø 4.5 x 1.5 mm Gomma naturale Bianco RING ø 4.5 x 1.5 mm Gomma naturale Nero CAP-TIT-1 ø 2.2 mm Titanio Cappetta in titanio AN-CAP-TIT-1 h 2.2 mm Plastica Anello in plastica di ricambio per cappetta in titanio MOL1-CAP-TIT-1 ø 3.2 mm Acciaio Molla di ritenzione di ricambio in titanio MOL2-CAP-TIT-1 ø 3.2 mm Acciaio Molla di ritenzione morbida, di ricambio, per cappetta in titanio AVV-CAP-TIT-1 ø 3.2 mm Acciaio Avvitatore per cappetta in titanio ACCESSORI PER BARRE Codice Dimensione Materiale Descrizione CAV-375 p. 2.5 mm Oro Cavaliere in oro, profilo a U per h. 3.4 mm barra tonda, ø 1.8 mm l. 2.5 mm CAV-TIT p. 3.6 mm Titanio Cavaliere divisibile per barra ovoidale h. 3.7 mm l. 50 mm BARL ø 1.8 mm Oro Barra in oro, profilo tondo l. 50 mm BARC ø 1.8 mm Plastica Barra calcinabile, profilo tondo l. 50 mm BARC-CAV-TIT p. 2.2 mm Plastica Barra calcinabile, profilo ovoidale h. 3 mm l. 50 mm ø 2.2 mm

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