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1 Occhione: ricerca, monitoraggi, conservazione di una specie a rischio L Occhione (Burhinus oedicnemus) nelle Riserve Naturali di canale Monterano e barbarano romano (Lazio) Angelo Meschini 1, Massimo Biondi 1,2, Loris Pietrelli 2 1 SROPU, c/o Lynx - Via Britannia, Roma <a.meschini@gmail.com> 2 GAROL - Via del Castello, Roma Abstract. The Stone-curlew (Burhinus oedicnemus) in the Reserve of Canale Monterano and Barbara no Romano (Latium). During the reproductive season 2013 we studied two sample protected areas in Latium: Riserva Naturale Monterano (RM) and Parco Marturanum (VT). Globally we found seven pairs, nine reproductive territories and six nests. The Stone-curlew selected two main habitats: garrigue (7 pairs) and forage crops (2 pairs). We confirmed the site fidelity for a couple that in the same season nested twice utilizing the same spot within 30 cm from the first nest. Due to an unusual rainy season, the first clutch was laid in the second decade of April and the last one in the second of August. Reproductive success was low (0.66 juv/pairs) mainly due to high predation rate on eggs (50%). Stone curlews also wintered in the area with a maximum of seven individuals in January. In order to protect the species it is very important to prevent same anthropic disturbances that may cause temporary nest desertion, the properly management of the garrigue and to plan the mowing. Introduzione La nidificazione dell Occhione nel Lazio è stata riconfermata, in particolare nella provincia di Viterbo alla fine degli anni 80 dopo circa 40 anni di assenza di evidenze riproduttive (Calvario et al., 1986; Meschini & Fraschetti, 1989). Nella regione la specie è stata considerata migratrice, nidificante regolare e svernante irregolare (Boano et al., 1995), ma alla luce delle nuove informazioni acquisite, il suo status di svernante è da considerarsi regolare (Brunelli & Fraticelli, 2010), ciò è confermato, con maggior dettaglio e con un intervallo temporale ampio, dagli Autori (Biondi et al., 2011; 2012). Nel secondo Atlante dei Nidificanti del Lazio la popolazione riproduttiva viene stimata in coppie (Meschini, 2011). Attualmente la specie è regolarmente svernante in almeno due province (RM, VT) con raggruppamenti importanti (Biondi et al., 2011) e con un numero medio di 70 individui/inverno nel periodo come riportato da Biondi et al. (2013). La distribuzione laziale dei nidificanti attualmente interessa le province di Viterbo, Roma e Latina. In provincia di Viterbo, in particolare, si delineano due nuclei disgiunti: il primo nelle aree che ricadono nei comuni di Canino, Tuscania, Viterbo, Tarquinia, Barbarano Romano, Blera, Vetralla e Monte Romano; il secondo interessa alcuni settori del bacino idrografico del Paglia (Comune di Proceno) (Meschini, 2009; 2010). In provincia di Roma la specie nidifica dal 2007 a Canale Monterano (Verucci et al., 2009) e, dal 2009 nel Comune di Fiumicino (Biondi & Pietrelli, 2015 presente volume). In provincia di Latina invece la specie è stata rinvenuta dal 2012 (Biondi & Pietrelli, 2012). Lo scopo del presente lavoro è quello di riportare i risultati ottenuti nell ambito di 71

2 Meschini et al. un programma di ricerca svolto, nel 2013, in due Riserve della Regione Lazio, Riserva Naturale Monterano e Parco Marturanum, per raccogliere dati e informazioni utilizzando sia la bibliografia che le attività di campo opportunamente programmate. Le attività hanno consentito di definire con accuratezza distribuzione, consistenza di popolazione, preferenze ambientali e gli aspetti relativi alla biologia riproduttiva ed alla conservazione dell Occhione. Le informazioni raccolte sono state successivamente comunicate agli operatori delle due riserve per programmare azioni attive di tutela e controllo. Area di studio L area del Parco di Marturanum si estende per complessivi 1240 ha e ricade interamente nel Comune di Barbarano Romano (VT) in un area collinare tra i monti della Tolfa e i rilievi che circondano il Lago di Vico. Il territorio del parco si compone di due paesaggi principali: colline arrotondate costituite da flysch caratterizzate da boschi di caducifoglie e pascoli alternati ad arbusti (settore meridionale) e quello dei valloni con forre scavate nel tufo dai corsi d acqua principali (il Biedano e i suoi affluenti) nel settore settentrionale. L area protetta di Canale Monterano (RM) si estende per 1085 ha tra i monti della Tolfa e il Lago di Bracciano. Anche nella riserva di Canale Monterano si alternano ambienti con boschi di caducifoglie, pascoli a gariga in parte interessati dal medio corso del Fiume Mignone. Tra gli ambienti minori, risorgive sulfuree e pascoli naturali a foraggere. In ambedue le aree protette sono presenti ambienti di gariga composta essenzialmente nello strato arbustivo da Pyrus piraster, Prunus spinosa, Crategus spp. e Paliurus spina christi. Materiali e Metodi Per i materiali sono stati utilizzati binocoli, cannocchiali fino a 60 ingrandimenti e rilevatori GPS per il trattamento dei risultati in ambiente GIS. L Occhione non si presta sempre ai metodi di rilevamento classici come i punti d ascolto o il transetto lineare pertanto, considerate le dimensioni ridotte del territorio esplorato, la frammentazione marcata e le basse densità, la tecnica utilizzata è stata quella dell esplorazione a piedi delle aree idonee alla specie cui si affiancava, qualora necessario, la stimolazione acustica tramite playback (AA.VV., 2008). L unità d indagine, per fini pratici della ricerca e per le caratteristiche eco-etologiche della specie, avente un lungo calendario riproduttivo (inizio aprile-fine agosto, con rare code in settembre) (Vaugahn & Vaughan Jennings, 2005), è stata individuata come territorio riproduttivo. L unità d indagine rappresenta, quindi, l area in cui una coppia difende attivamente il sito di nidificazione a prescindere dal ritrovamento del nido. Più in dettaglio, per le analisi ecologiche presentate di seguito, è stato considerato come baricentro dell area di nidificazione il nido stesso o il fix rappresentato dal punto medio della congiungente tra due casi di elevazione in volo di entrambi i partner. Risultati Complessivamente sono stati censiti 9 territori riproduttivi (sei a Canale Monterano, 72

3 L Occhione nelle Riserve Naturali di Canale Monterano e Barbarano Romano tre a Barbarano Romano). Le altitudini medie dei territori riproduttivi per le due aree cumulate è di 316,2 m slm (DS=47,2), in particolare per Barbarano Romano 369,7 m slm (DS=31,8) e per Canale Monterano 289,5 m slm (DS=24,2). La pendenza media dei territori riproduttivi, espressa in percentuale, è 9,0% (DS=5,3) per Barbarano Romano, 7,0% (DS=4,9) per Canale Monterano e 7,7% (DS=4,8) per le due aree cumulate. La distanza media dei nidi dalle strade sterrate è stata di 80 m (DS=17,4) a Barbarano Romano e 120 m (DS=130,1) a Canale Monterano, il valore medio dei dati aggregati delle due aree è stato pari a 106 m (DS=105,6). Per le distanze medie dai territori alle formazioni forestali si sono ottenuti valori di 138 m (DS=79,7) per Barbarano Romano e 77 m (DS=50,8) per Canale Monterano mentre il valore pari a 97 m (DS=64,4) è stato ottenuto aggregando i dati delle due aree. L analisi delle preferenze ambientali tramite l attribuzione dei singoli territori di nidificazione al protocollo Corine-Land Cover è espressa in figura 1. Per la Riserva Naturale di Canale Monterano sono stati rilevati anche parametri relativi alla fenologia riproduttiva, presentati in figura 2 che sottolineano come l intervallo delle deposizioni dell Occhione comprenda tutto il periodo della sua permanenza nei siti riproduttivi. L Occhione si manifesta ancora una volta come una specie fortemente dipendente dall habitat, modulando la cronologia riproduttiva in funzione delle condizioni fisionomiche e strutturali dell ambiente (Meschini, 2010). Il popolamento di Canale Monterano Sono stati rinvenuti 6 nidi per complessive 12 uova ed almeno 4 coppie presenti contemporaneamente. In quest area protetta la specie si insedia prima negli ambienti a gariga, caratterizzati da terreni ben drenati formati da substrati calcareo-marnosi e depositi di vulcaniti sabatine e, successivamente, dopo gli sfalci (tardivi nel 2013) in ambienti a foraggera. È interessante rilevare che la prima coppia ha deposto una seconda covata ad appena 20 cm di distanza dal primo nido quando i due giovani nati dalla prima deposizione avevano circa 30 giorni. Una sesta covata tardiva è stata infine rinvenuta in ambiente a gariga e la schiusa è avvenuta il 6 settembre. Complessivamente il successo di schiusa è stato decisamente inferiore alla media degli ultimi anni (Biondi & Pietrel- 22% Gariga su suoli calcarei 78% Foraggere Figura 1 Uso dell habitat riproduttivo in base alle categorie Corine-Land Cover. 73

4 Meschini et al I aprile II aprile I maggio II maggio III maggio I giugno II giugno III giugno I luglio II luglio III luglio I agosto II agosto III agosto Figura 2 Andamento delle deposizioni dell Occhione a Canale Monterano espresso in decadi. li, inedito) con un totale di appena 4 juv. corrispondenti a 0,66 juv/deposizione. Ancora più basso il successo all involo, 0,33-0,50 juv/deposizione, inferiore alla soglia critica per l auto-mantenimento della popolazione locale (Green et al., 1997). La predazione è stata la causa maggiore di perdita delle uova (6 casi di cui uno attribuibile a cinghiali), un uovo è risultato sterile ed in un caso il pullo è morto durante la schiusa. Dopo il fallimento delle covate alcune coppie sono rimaste in zona mantenendo una forte territorialità sino a tutto agosto. Il 5 settembre è stata rilevata una prima aggregazione post riproduttiva (9 ind.) e successivamente una seconda, il 19 settembre, con 7 individui mentre l ultima coppia era ancora intenta ad allevare un pullo di circa 14 giorni. Nelle zone a gariga la specie ha frequentato prevalentemente aree caratterizzate da pruno-crategeti (3 cpp.) e ginestreti (1 cp.). In figura 3, invece, viene riportata l immagine di un nido rinvenuto a Canale Monterano nelle foraggere dopo lo sfalcio. Il popolamento di Barbarano Romano Sono stati individuati tre territori riproduttivi: la prima coppia insiste su flysch, con caratteristiche vegetazionali che presentano una flora diversificata in funzione delle condizioni geo-pedologiche. Il territorio è stato individuato attraverso due sessioni ripetute nello stesso giorno, in cui i partner si elevavano dall area nido senza emettere vocalizzazioni, caratteristica questa valutata come ottima indicatrice di presenza di uova in fase di cova (Meschini, ined.). La dimensione di questo territorio misura 24 ha ca., calcolati in ambiente GIS col metodo del minimo poligono convesso. La seconda coppia è anch essa stata individuata su conglomerati caratterizzati da praterie xero-termiche a carattere pioniero. Il territorio è stato individuato attraverso tre diversi fix dei partner e misura approssimativamente 11 ha. La terza coppia si è insediata in una zona di transizione tra formazioni di flysch e seminativi a riposo, ricolonizzati da vegetazione arbustiva che crea una fisionomia di gariga rada a prevalenza di Paliurus spina-christi e Prunus sp. L individuazione del territorio di questi occhioni è stato effettuato in un solo controllo in cui la 74

5 L Occhione nelle Riserve Naturali di Canale Monterano e Barbarano Romano Figura 3 Nido rinvenuto a Canale Monterano in ambiente di foraggera (foto Massimo Biondi). femmina si è sollevata verticalmente in volo dall area nido (nido non reperito), la dimensione di questo territorio è di circa 30 ha. In Fig. 4 viene riportata l immagine di un ambiente di nidificazione a Barbarano. Presenze invernali Per quanto riguarda lo svernamento esistono alcune segnalazioni, effettuate fra gennaio e febbraio, nel perimetro della Riserva di Canale Monterano e in alcune zone limitrofe: 1 individuo avvistato dal personale della Riserva nella seconda decade di gennaio (M. Gasponi); 1 individuo il 20 gennaio 2012 in volo attraversa la strada Tolfa-Canale provenendo dalla Riserva (L. Pietrelli); 75

6 Meschini et al. Figura 4 Territorio in ambiente di gariga a Barbarano (foto Angelo Meschini). 4 individui il 30 gennaio 2012 nei pressi del Fontanile della Bandita (M. Biondi); 7 individui il 10 gennaio 2013 nella Frassineta (M. Biondi); 3 individui il 21 gennaio 2013 in comune di Tolfa loc. Monte Seccareccio (zona confinante) (G. Prola in verbis); 1 individuo il 14 febbraio 2013 nella Frassineta (M. Biondi). Minacce, conservazione e gestione Nell area di Canale Monterano, il motocross (Fig. 5) e la presenza di autovetture fuori dal sedime stradale rappresentano una potenziale minaccia per gli occhioni, così come l attività venatoria praticata quando nelle aree limitrofe la specie è ancora presente. Episodi di bracconaggio nelle aree confinanti con le Riserve oggetto di studio possono costituire una rilevante problematica per la specie. Per Barbarano una minaccia non irrilevante è rappresentata dagli escursionisti dotati di mezzi meccanici (quad). Questo fenomeno, peraltro, è presente in tutta l area tolfetana, con un rischio non marginale di distruzioni di covate. In un territorio riproduttivo localizzato a Barbarano è stata rilevata una presenza antropica quotidiana dalla quale ne è derivata una certa fonte di disturbo. A seguito di quanto accertato, ed a scopo conservativo, sarebbe auspicabile programmare attività periodiche di monitoraggio poiché solo la conoscenza delle dinamica di popolazione permette di effettuare misure che abbiano efficacia e durata nel tempo. La ripetibilità e la confrontabilità del metodo di ricerca, infatti, assicurano che i monitoraggi forniscano quelle informazioni di base indispensabili per la conservazione di ogni organismo vivente. 76

7 L Occhione nelle Riserve Naturali di Canale Monterano e Barbarano Romano Figura 5 Passaggio di motocrossisti a pochi metri da un nido di Occhione (foto Loris Pietrelli). Tra le misure di carattere generale che influenzano positivamente i livelli di popolazione e la conservazione dell Occhione nelle are e monitorate, si riportano: Il mantenimento di forme estensive di pascolamento nelle aree di pseudosteppa e ga riga. Questa misura favorirebbe anche altre specie, molte delle quali presenti nell al legato I della Direttiva Uccelli, citiamo ad esempio la Ghiandaia marina (Coracias garrulus) (BirdLife International, 2004); La gestione dei carichi di pascolamento, sia nel numero di capi che per il periodo di presenza, da modulare in relazione alle condizioni edafiche e alla struttura della vegetazione, con il fine di creare un mosaico di aree con differente copertura vegetazionale; Il controllo del bracconaggio e del disturbo indiretto causato dall attività cinegetica, nelle aree in cui la specie è presente durante la stagione venatoria (Meschini et al., 2009). Conclusioni In entrambe le aree di studio, che sono parte del Sistema Regionale delle Aree Protette, l Occhione è regolarmente nidificante con densità variabili secondo il clima e l habitat prescelto. La specie è in grado di posporre le deposizioni o di reiterare la scelta del sito riproduttivo, qualora la prima deposizione abbia avuto un esito positivo, manifestando una marcata fedeltà ai territori riproduttivi. Localmente il carico dei predatori naturali è tuttavia in grado di condizionare pesantemente il successo riproduttivo che a Canale Monterano, nel 2013, è stato scarso rispetto ad altre stagioni riproduttive (vedi anche 77

8 Meschini et al. Biondi & Pietrelli, presente volume). Si valuta che alcune minacce dirette (es. disturbi antropici) siano meno significative rispetto ai problemi di natura fisionomica e strutturale degli ecosistemi di transizione (garighe) e dei prati da sfalcio che ospitano la maggior parte dei nidificanti. Ringraziamenti. Si ringraziano la Regione Lazio, la Riserva Monterano, il Dir. F. Mantero, il tecnico faunista F. Scarfò, il Parco Regionale Marturanum, il Dir. S. Celletti, il tecnico R. Papi ed il personale delle due aree protette per la fattiva e importante collaborazione. Grazie anche all amico Guido Prola per la segnalazione di M. Seccareccio. Bibliografia aa.vv., LIFE+ Nature & Biodiversity, Monti della Tolfa application forms. Occhione: Biondi M., Pietrelli L., Occhione, Burhinus oedicnemus, prima riproduzione accertata per la provincia di Latina (Lazio, Italia centrale). Gli Uccelli d Italia XXXVII: Biondi M., Pietrelli L., Scrocca R., Meschini A., New Stone-Curlew Burhinus oedicnemus wintering site in central Italy. Wader Study Group Bulletin 118 (1): Biondi M., Pietrelli L., Meschini A., Scrocca R., Distribuzione invernale dell Occhione Burhinus oedicnemus nel Lazio: dicembre 2008/febbraio Gli Uccelli d Italia XXXVIII : Biondi M., Pietrelli L., Scrocca R., L Occhione Burhinus oedicnemus a Fiumicino, svernamento e riproduzione ( ). Giornata Romana di Ornitologia dedicata a Gaspare Guerrieri. Metodi, strumenti e approcci nell ornitologia di base e applicata. Roma, Università degli studi Roma Tre, viale Marconi, 446 (24 novembre 2012). BirdLife International, Birds in Europe: population estimates, trends and conservation status. BirdLife Conservation Series no. 12. BirdLife International, Cambridge, U.K. Brichetti P., Fracasso G., Ornitologia italiana. Vol 2 Tetraonidae - Scolopacidae. Perdisa Ed., Bologna. Brunelli M., Fraticelli F., Check list degli uccelli del Lazio aggiornata a dicembre Riv. ital. Orn. 80 (1): Boano A., Brunelli M., Bulgarini F., Montemaggiori A., Sarrocco S., Visentin M. (red.) Atlante degli Uccelli nidificanti nel Lazio. SROPU. Alula Vol. spec. (1-2): 224 pp. Calvario E., Fraschetti F., Sarrocco S., Sestrieri L., Nuovi dati sulla nidificazione dell Occhione, Burhinus oedicnemus, nel Lazio. Riv. ital. Orn. 56: Green R.E., Hodson D.P., Holness P.R., Survival and movements of stone curlews Burhinus oedicnemus ringed in England. Ringing and Migration 18: Meschini A., Popolazioni e analisi di trend dell Occhione nel Lazio. In: Giunchi D., Pollonara E., Baldaccini N.E., (a cura di). L occhione (Burhinus oedicnemus): Biologia e conservazione di una specie di interesse comunitario - Indicazioni per la gestione del territorio e delle aree protette. Conservazione e gestione della natura. Quaderni di documentazione 7: Meschini, A., L Occhione: tra i fiumi e le pietre. Edizioni Belvedere, Latina, 176 pp. Meschini A., Occhione Burhinus oedicnemus. In: Brunelli M., Sarrocco S., Corbi F., Sorace A., Boano A., De Felici S., Guerrieri G., Meschini A. & Roma S. (a cura di), Nuovo Atlante degli Uccelli nidificanti nel Lazio. Edizioni ARP (Agenzia Regionale Parchi), Roma: Meschini A., Fraschetti F.,1989. Distribuzione, consistenza e habitat dell Occhione Burhinus oedicnemus in Lazio e Toscana. Avocetta 13: Tucker G.M., Heath M.F., Birds in Europe: Their Conservation Status. BirdLife International, Cambridge. Verucci P., Orlandini R., Meschini A., Primo caso di nidificazione di Occhione Burhinus oedicnemus in Provincia di Roma (Italia centrale). Uccelli d Italia 34: Vaughan R., Vaughan Jennings N., The Stone Curlew Burhinus oedicnemus. Isabelline Books. 345 pp. 78

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