il Fratino: status, biologia e conservazione di una specie minacciata
|
|
- Emanuele Pippi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 il Frati: status, biologia e conservazione di una specie minacciata La nidificazione del Frati (Charadrius alexandrinus) e la dinamica delle dune. Ipotesi gestionali e conservazionistiche in un settore costiero laziale Angelo Meschini 1, Sarah Gregg, Massimo Biondi, Loris Pietrelli 1 S.R.O.P.U. (Stazione Romana per l Osservazione e la Protezione degli Uccelli) - c/o LYNX Natura e Ambiente Via Britannia, Roma Via Simone Stratico, Lido di Ostia (RM) GAROL Via del Castello, Roma Abstract. Nesting of the Kentish Plover (Charadrius alexandrinus) and the dynamics of the dunes. Hypothesis for management and conservation in a section of the coast of Lazio. The research was carried out in stations at Palidoro and Coccia di Morto (province of Rome) in 009, focussing on microhabitat, reproductive success and hypotheses for correct management. Surveys of vegetation in May showed, at Coccia di Morto, coverage of 10% for vegetation and 5% for deposited material and, at Palidoro, % for vegetation and 0% for deposited material. Three pairs of Charadrius alexandrinus were recorded at Coccia di Morto. After losing the first clutch, two pairs laid a second clutch with negative results. Productivity was thus 0. At Palidoro, on the other hand, a sample of two nesting pairs had a hatching success of 100% and a fledgling success of.%. Corvidae alone accounted for 50% of the loss of eggs and chicks in the cumulative sample for the two areas of six nests. In terms of ecosystem management, the main critical factor for the Kentish Plover is the lack of attention paid to the unitary ecological system represented by the backshore and embryonic dunes. The conservation measures proposed by the authors can be summed up as: 1) retention of natural beached vegetable material in situ where it serves both as an indispensable element in constructing the optimum microhabitat for the Kentish Plover and as a structural and stabilising element in the beachdune equilibrium; ) collection of man-made material exclusively by hand by qualified personnel, excluding operations during the period from March to July during the most sensitive phase of reproduction for the species. Use of metal protective elements should be evaluated case by case and adapted to the particular situation on the basis of an analysis of the costs/benefits for the conservation of the coastal population of Charadrius alexandrinus. Introduzione Il Frati (Charadrius alexandrinus) è il Caradriforme maggiormente legato agli ambienti costieri: fascia di transizione battigia-dune, dune embrionali e consolidate, stagni retroli e solo marginalmente aree umide interne costituisco il suo habitat riproduttivo. Pietrelli et al., 004 han per primi analizzato le relazioni tra dinamica le e popolazione di Charadriiformes in fascia costiera laziale, enfatizzando la ricerca anche sulle problematiche dell impatto antropico. Il presente lavoro (primavera 009), vuole evidenziare la selezione del microhabitat del Frati, a livello floristico e strutturale, considerando l effetto sia della vegetazione, sia dei materiali di riporto come parti dell ecosistema intertidale/le. La fragilità di questi ambienti instabili e minacciati necessita di misure gestionali mirate, che se n attuate in tempi brevi avran come risultato la scom- 49
2 parsa di rilevanti popolazioni di Charadrius alexandrinus nel Lazio e più in generale nella fascia costiera tirrenica. Area di Studio - Materiali e Metodi I due siti di indagine (Palidoro e Coccia di Morto), situati in Provincia di Roma, rappresenta due tratti del litorale tirrenico laziale, facenti parte della Ri serva Naturale Statale Litorale Roma, caratterizzati dalla presenza di un cordone di dune basse e un discreto grado di naturalità. Ambienti oramai residuali in fascia costiera laziale, so fortemente minacciati e in via di sparizione se n saran attuate le corrette misure di salvaguardia e conservazione. Entrambi i siti so interessati da arretramento della linea di riva che è frequentemente associato alla contrazione delle dune. I sistemi li costituisco, infatti, allo stesso tempo un argine naturale alle modificazioni dei livelli idrici dulciacquicoli e una protezione per gli ambienti di retro-, contrastando in parte gli effetti dell erosione. Coccia di Morto: piccola area di dune molto basse, appena a rd della Foce del Tevere che apporta sedimenti e materiali organici ed irganici in discrete quantità e di dimensioni maggiori rispetto a Palidoro. Presenza di u stag retrole artificiale. Ambientalmente una situazione amala in cui dal mare verso l inter troviamo un arenile residuale, una fascia di dune molto basse che sfuma in un arenile retrostante. Lunghezza: 1600 m. Palidoro: tratto esteso di litorale con un buon grado di naturalità. Il cordone le è relativamente intatto, di media e bassa altezza con copertura vegetale significativa; nell area retrole presenza di ampie aree agricole. Zone di difficile accesso in cui sfocia due piccoli corpi idrici: il Rio Palidoro e il Fosso Cupi che apporta una rilevante quantità di materiali organici e di origine antropica antropici. Lunghezza: 800 m. I rilievi vegetazionali so ricavati da plot random di 5 metri di diametro nell intor delle aree nido. È stata analizzata la composizione floristica, la copertura della vegetazione, espressa in percentuale sulla superficie totale del plot, e la congruità (flora e spacing) delle piante indicatrici delle diverse associazioni vegetali, in relazione alla posizione nella seriazione tipica dell ecosistema le. Particolare attenzione si è prestata all evoluzione delle formazioni e ai livelli di degrado. Un altro parametro considerato e misurato è stato quello della presenza e abbondanza del materiale naturale e antropico depositato, analizzato come fattore di edificazione e stabilizzazione del complesso spiaggia-. Per i rilevamenti ornitici si è considerato l intervallo marzo-maggio 009, analizzando per decadi la felogia della nidificazione e il successo riproduttivo alla schiusa e all involo. Il periodo di deposizione è stato stimato tramite la tecnica del galleggiamento in acqua dolce delle uova rinvenute (Hayes & LeCroy, 1971). Altri parametri presi in considerazione so stati: la distanza del nido dal mare, la distanza da corpi idrici d acqua dolce e la qualificazione e quantificazione degli effetti della predazione. 50
3 Risultati La flora dell intor dell area nido dei due siti di Palidoro comprende Cakile ma ritima, Salsola kali, Euphorbia peplis, Polygonum maritimum e Sporobolus pun gens; quella di Coccia di Morto è composta da Cakile maritima, Salsola kali, Euphorbia peplis, Sporobolus pungens, Anthemis maritima e Calystegia soldanella. Per Coccia di Morto la presenza di Anthemis maritima e Calystegia soldanella indica una collocazione dei nidi più all inter del sistema spiaggia- essendo situati nella fascia di transizione embrionale- mobile. Al contrario i siti di Palidoro più prossimi alla linea di costa si colloca nella fascia della spiaggia emersa- embrionale. Quindi bassa biodiversità sensu-strictu, ma flora specializzata e ad elevato valore conservazionistico. Per Coccia di Morto, nel solo rilievo effettuato (inizio maggio) la copertura vegetale è risultata ca. 10%, copertura vegetale più materiale depositato ca. 5%. Per Palidoro so stati effettuati due rilievi (inizio maggio ed inizio giug). Ad inizio maggio la copertura vegetale interessava il % del plot, mentre la copertura vegetale più materiale depositato innalzava il valore al %. Ad inizio giug invece la copertura vegetale è risultata del 7%, con copertura di vegetazione e materiale depositato pari al 6%. L altezza media della vegetazione nella stazione di Coccia di Morto è risultata del 7,5 cm, a Palidoro il primo rilevamento ha prodotto analogo risultato (7,5 cm), mentre al controllo dei primi di giug l altezza media della vegetazione saliva a 7 cm. La larghezza media dei pulvini di Cakile maritima è risultata di 110 cm., quelli di Salsola kali 9 cm. Nella stazione di rilevamento di Coccia di Morto, so state rinvenute tre coppie; due di queste, dopo il fallimento della prima covata, han effettuata una covata di rimpiazzo con esito negativo (Tab. 1). La produttività quindi è pari a 0. In tabella anche le cause di perdita delle covate. A Palidoro invece, su un campione di due coppie nidificanti si è avuto un successo di schiusa del 100%, mentre un successo all involo del,% (Tab. ). Sul campione cumulato per le due aree (6 nidi predati) l incidenza dei Corvidae è stata pari al 50%, quella relativa al calpestio pari al 16,7% e nel,% dei casi la causa di perdita delle uova è risultata n ta. Globalmente nello stesso an di rilevamento su di un campione di 10 deposizioni a decorso to (8 coppie, due rimpiazzi), il successo riproduttivo è stato di 0,5 juv/coppia e 0,4 juv/deposizione (Pietrelli & Biondi, 009). Lo spacing dei nidi a Coccia di Morto aveva intervallo 0-00 m.; a Palidoro < 0 metri. Discussione La differenza dei due contesti ambientali è risultata rilevante per il successo riproduttivo del Frati Charadrius alexandrinus. Palidoro si contraddistingue per un buon grado di naturalità e disturbo antropico me impattante rispetto a Coccia di Morto a causa dell inaccessibilità 51
4 Tabella 1 Parametri riproduttivi Charadrius alexandrinus, Coccia di Morto Dati vegetazionali intor nido di 5 m. Ø coppia deposizione uova schiusa causa perdita L.mar La.dol vegetaz. (%) ambiente angolo vis. ( ) II marzo III marzo III aprile II maggio III maggio Corvidae Corvidae calpestio antropica n ta Corvidae stag Tabella Parametri riproduttivi Charadrius alexandrinus, Palidoro, 009. Dati vegetazionali intor nido 5 m. Ø coppia deposiz. uova schiusa involo causa perdita L.mar La.dol vegetaz. (%) ambiente materiale spiagg. (%) 1 I aprile I maggio si si 0 -? dell area con mezzi a motore, in quanto geograficamente delimitata dalle foci del Rio Palidoro a sud e Fosso Cupi a rd. Il successo riproduttivo nullo di Coccia di Morto è in funzione del maggior disturbo in questo sito, della massiccia presenza di cani vaganti padronali e n, e sembra anche essere in relazione con la elevata presenza di alberature, quasi assenti invece a Palidoro. Queste fasce arborate costituisco l ambiente riproduttivo di Corvidae ed in particolare di Cornacchia grigia Corvus corone cornix, che in questo studio si è rilevato essere l unico predatore ornitico del Frati, costituendone anzi il principale fattore limitante, essendo i Laridae presenti con elevate abbondanze in inver, ma molto me frequenti durante il periodo di nidificazione della specie. Per la conservazione del Frati e di questi ecosistemi è indispensabile considerare come unità l intero sistema spiaggia- nella sua dinamica di seriazione che va dalla battigia alla fissa. In dettaglio, partendo dalla linea di costa, si posso rilevare: battigia spiaggia afitoica mobile embrionale fissa ed eventuali depressioni interli. Le criticità per Charadrius alexandrinus, che può essere considerato un ottima specie ombrello e specie bandiera per gli ambienti di e per i litorali, so rappresentate dalla gestione della spiaggia afitoica e della embrionale, che si 5
5 rileva essere gli habitat riproduttivi elettivi per questa specie in Italia (Brichetti & Fracasso, 004). Si è rilevato che l arrivo del Frati ai siti riproduttivi coincide con il termine della stagione delle mareggiate (fine febbraio - inizi marzo) che depositando lungo il litorale materiale vegetale e di origine antropica crea il tipico ambiente a chiazze, fisiomia idonea per la nidificazione della specie. Il materiale vegetale è costituito principalmente da Arundo spp. e Phragmites spp., oltre che da elementi di dimensioni maggiori quali rami e tronchi. Il materiale antropoge è costituito da bottiglie di plastica e vetro, elementi di polistirolo ed elementi di risulta di dimensioni maggiori (pneumatici, elettrodomestici, ecc.). Questo materiale di risulta di natura diversa gioca un ruolo primario nella dinamica del Sistema spiaggia-. Esplica principalmente tre elementi positivi: stabilizzazione delle sabbie; protezione delle comunità animali e vegetali pioniere; rifornimento al sistema (solo la porzione vegetale) di sostanze e nutrienti attraverso processi di decomposizione (autolisi e putrefazione). L assenza o la rimozione di questi materiali stabilizzatori provoca l asportazione della sabbia per azione eolica o marina, esponendo la retrostante a processi erosivi. Minacce - Conservazione Spiaggia afitoica e embrionale intese come parti integranti di un unicum ecologico ricevo insufficiente attenzione per gli aspetti gestionali e troppo spesso vengo sviliti a semplice piattaforma di sabbia per scopi ricreativi e balneari, senza considerare affatto il loro valore strutturale e naturalistico (Scarton et al., 001; Pietrelli et al., 004). Anche nei tratti di costa ricadenti in Aree Protette (fatte salve meritevoli eccezioni) la pulizia e il rimodellamento dell arenile è effettuato con mezzi meccanici che asporta n solo i rifiuti antropici ma anche il materiale vegetale stabilizzatore, alterando così il profilo naturale della spiaggia. Queste operazioni altera in modo profondo l habitat riproduttivo del Frati, interrompendo le dinamiche evolutive del sistema spiaggia-, così permettendo agli agenti erosivi di contrastare le capacità omeostatiche della fissa retrostante. Le misure positive indispensabili per una corretta gestione del sistema spiaggia-, soprattutto nelle Aree Protette e le aree contigue, prevedo che il materiale vegetale spiaggiato n venga mai rimosso, al fine di mantenere la duplice funzione di elemento indispensabile per edificare il micro-habitat ottimale per il Frati e la funzione strutturale e stabilizzante sull equilibrio spiaggia-.. Per quanto riguarda il materiale antropico spiaggiato la sua rimozione dovrebbe n essere eseguita nei mesi della presenza di Charadrius alexandrinus in fase riproduttiva (marzo/luglio) e svolta con criteri naturalistici: l asporto dovrebbe essere effettuato esclusivamente a ma da personale adeguatamente prepara- 5
6 to, limitando anche l accesso ai mezzi meccanici d appoggio, con la limitazione del transito alla apposita sentieristica dedicata. La presenza del materiale antropico spiaggiato costituisce un elemento ambientale favorevole all ecologia riproduttiva di Charadrius alexandrinus sia fornendo substrato per la nidificazione, sia per il suo ruolo nel camuffamento del nido, dei pulli e degli adulti (Pietrelli et al., 004; Montalvoe Figuerola, 006; pres. studio). Al contrario l asporto n regolato esplica importanti effetti negativi per la sua conservazione: disturbo alle aree nido con possibile calpestio delle uova; alterazione fisiomica e strutturale del micro-habitat; esposizione delle uova all azione delle mareggiate e ad altri eventi meteorici avversi. L utilizzo di gabbie metalliche per la protezione dagli effetti predatori di Corvidi e Gabbiani e dal calpestio è una misura efficace e da attuare ogni volta se ne presenti il caso, modulando l operazione in relazione alle specificità stazionali, analoga procedura per la cartellonistica dissuasiva ed informativa (Pietrelli et al., 004; De Sanctis, in verbis e presente volume). Concludendo, in termini complessivi la perdita di uova e il basso successo riproduttivo di Charadrius alexandrinus nella stra area di studio, in accordo con Norte e Ramos (004), posso dipendere da: condizioni climatiche avverse, specie e numero dei predatori nell area riproduttiva, attività umane, disponibilità trofiche, alterazione del macro e micro-habitat che per una specie ad alto grado filopatrico è un fattore spesso decisivo. Bibliografia Brichetti P., Fracasso G., 004. Ornitologia italiana. Vol. : Tetraonidae-Scolopacidae. Alberto Perdisa Editore, Bologna. Hays H., Le Croy M., Field criteria for determining incubation stage in eggs of the Common Tern. - Wilson Bulletin 8: Montalvo T., Figuerola J., 006. The distribution and conservation of the Kentish plover Charadrius alexandrinus in Catalonia. Revista Catalana d Ornitologia, : 1-8. Norte A., Ramos J., 004. Nest-site selection and breeding biology of Kentish plover Charadrius alexanrdrinus on sandy beaches of the portuguese west coast. Ardeola 51(): Pietrelli L., Biondi M., Menegoni P., 004. Dinamica delle popolazioni di Charadriiformes e impatto antropico lungo le coste laziali. Atti dei Convegni Lincei, 05: Pietrelli L., Biondi M., 009. Il Frati, Charadrius alexandrinus, nel Lazio: status della specie. In: Brunelli et al. (a cura di). Atti del XV Conveg Italia di Ornitologia. Sabaudia, ottobre 009. Alula, XVI (1-): Scarton F., Scattolin M.,Valle R., 001. Interventi di pulizia degli arenili e conservazione delle popolazioni nidificanti di Frati Charadrius alexandrinus e Fraticello Sterna albifrons: un esempio nei litorali veneziani. In: Bon M. & Scarton F. (red.), 001. Atti Conveg Faunisti Veneti. Associazione Faunisti Veneti, Boll. Mus. Civ. St. nat. Venezia, suppl. al vol. 51(000):
IL FRATINO Charadrius alexandrinus NEL LAZIO: STATUS DELLA SPECIE
Alula XVI (12): 485490 (2009) IL FRATINO Charadrius alexandrinus NEL LAZIO: STATUS DELLA SPECIE Loris Pietrelli (1) & Massimo Biondi (2) (1) ALV Roma (loris.pietrelli@enea.it) (2) ALV/GAROL Roma (mb.garol@tiscali.it)
NATURA SULLA SPIAGGIA
NATURA SULLA SPIAGGIA Incredibile vita delle piante nelle dune costiere marchigiane Fabio Taffetani Università Politecnica delle Marche f.taffetani@univpm.it www.museobotanico.univpm.it Degli oltre 7.500
STATUS, DISTRIBUZIONE E CONSERVAZIONE DEL FRATINO Charadrius alexandrinus NELLE MARCHE
il Fratino: status, biologia e conservazione di una specie minacciata STATUS, DISTRIBUZIONE E CONSERVAZIONE DEL FRATINO Charadrius alexandrinus NELLE MARCHE Maurizio Fusari, Giorgio Marini, Mauro Mencarelli
DINAMICA DELLE POPOLAZIONI DI CHARADRIIFORMES E IMPATTO ANTROPICO LUNGO LE COSTE LAZIALI
DINAMICA DELLE POPOLAZIONI DI CHARADRIIFORMES E IMPATTO ANTROPICO LUNGO LE COSTE LAZIALI INTRODUZIONE LORIS PIETRELLI(*), MASSIMO BIONDI( ), PATRIZIA MENEGONI ( ) (*) ENEA, CR Casaccia, e-mail: pietrelli@casaccia.enea.it
MONITORAGGIO RIPRODUTTIVO DELLE POPOLAZIONI COSTIERE DI FRATINO CHARADRIUS ALEXANDRINUS E CORRIERE PICCOLO CHARADRIUS DUBIUS
U.D.I. XXXIX: 35-40 (2014) Massimo Biondi (1), Stefano De Vita (1), Loris Pietrelli (1), Sergio Muratore (2), Umberto De Giacomo (1), Davide Valenti, Giuseppe Landucci (3) MONITORAGGIO RIPRODUTTIVO DELLE
Lo svernamento del Fratino (Charadrius alexandrinus) nel Lazio ( )
il Fratino: status, biologia e conservazione di una specie minacciata Lo svernamento del Fratino (Charadrius alexandrinus) nel Lazio (2007-2009) Massimo Biondi, Loris Pietrelli GAROL Gruppo Attività e
CAPITOLO 7: Ambiente costiero
CAPITOLO 7: Ambiente costiero 154 7.1: Difesa costiera Presentazione: L' ambiente costiero rappresenta un sistema naturale assai complesso e strettamente connesso alla rete fluviale retrostante che con
Metodi e problematiche nel monitoraggio dell Aquila reale (Aquila chrysaëtos) nell Appennino centrale
Metodi e problematiche nel monitoraggio dell Aquila reale (Aquila chrysaëtos) nell Appennino centrale Fabio Borlenghi Altura (Associazione per la tutela degli uccelli rapaci e dei loro ambienti) La popolazione
L Occhione Burhinus oedicnemus a Fiumicino
L Occhione Burhinus oedicnemus a Fiumicino svernamento e riproduzione (008-01) a cura di M.B iondi, L. P ietrelli & R.Scrocca presentazione: M. Biondi & L. Pietrelli In rosso l area studio di 56 ha metodi
IL FRATINO NEL LAZIO: CRONACA DI UN ESTINZIONE ANNUNCIATA
IL FRATINO NEL LAZIO: CRONACA DI UN ESTINZIONE ANNUNCIATA L. Pietrelli, M. Biondi The Kentish plover, Charadrius alexandrinus, in Latium: chronicle of an announced extinction The breeding population of
GESTIONE VENATORIA DELLE SPECIE MIGRATRICI DI INTERESSE CONSERVAZIONISTICO
Piano faunistico-venatorio GESTIONE VENATORIA DELLE SPECIE MIGRATRICI DI INTERESSE CONSERVAZIONISTICO Roberto Tinarelli SPECIE TRATTATE E INFORMAZIONI RIPORTATE ALLODOLA Alauda arvensis BECCACCIA Scolopax
Evoluzione del territorio litorale molisano
Evoluzione del territorio litorale molisano Ente per le Nuove Tecnologie, l Energia, e per l Ambiente Italia Dipartimento Ambiente, Cambiamenti Climatici e Sviluppo Sostenibile S. Cardinali, E. Valpreda,
I Procellariformi delle Isole Pelagie
LIFE11 + NAT/IT/000093 Pelagic Birds Conservation of the main European population of Calonectris d. diomedea and other pelagic birds on Pelagic Islands I Procellariformi delle Isole Pelagie Le specie di
AREE IMPORTANTI PER L AVIFAUNA NEL FIUME ARNO (PROV. DI FIRENZE): INDIVIDUAZIONE DELLE EMERGENZE E PROSPETTIVE DI TUTELA
AREE IMPORTANTI PER L AVIFAUNA NEL FIUME ARNO (PROV. DI FIRENZE): INDIVIDUAZIONE DELLE EMERGENZE E PROSPETTIVE DI TUTELA MICHELE GIUNTI & PAOLO SPOSIMO * c/o Nemo srl, via Giotto 33 50121, Firenze 055/674223
Nidificazioni di fratino Charadrius alexandrinus e fraticello Sternula albifrons sul litorale dell isola di Pellestrina - Venezia
Alesandro Sartori * Nidificazioni di fratino Charadrius alexandrinus e fraticello Sternula albifrons sul litorale dell isola di Pellestrina - Venezia Key words: Kentish Plover, Little Tern, breeding, Pellestrina
Bacoli: spiaggia a rischio erosione per le gare di motocross
Bacoli: spiaggia a rischio erosione per le gare di motocross Motocross, minicross e quad. Tutti con i motori rombanti e pronti a partire per l edizione 2016 dei Campionati Internazionali d Italia. Fin
il Fratino: status, biologia e conservazione di una specie minacciata
il Fratino: status, biologia e conservazione di una specie minacciata Il calpestio come disturbo alla nidificazione del Corriere piccolo (Charadrius dubius) e del Fratino (Charadrius alexandrinus). Dati
Le iniziative del Ministero dell Ambiente in materia di difesa delle coste dal 2006 e gli obiettivi di indirizzo generali
Le iniziative del Ministero dell Ambiente in materia di difesa delle coste dal 2006 e gli obiettivi di indirizzo generali Leonardo Di Maggio Consulente Sogesid presso la Direzione Generale per la Salvaguardia
L esperienza della Regione Molise nel settore della difesa della costa dalla erosione marina
L esperienza della Regione Molise nel settore della difesa della costa dalla erosione marina Regione molise Direzione Generale IV Servizio Opere Idrauliche e Marittime Fase preliminare di studio e di sperimentazione
PROGETTO SALVAFRATINO WWF ABRUZZO AREA MARINA PROTETTA TORRE DEL CERRANO GRUPPO FRATINO VASTO
PROGETTO SALVAFRATINO REGIONE ABRUZZO WWF ABRUZZO AREA MARINA PROTETTA TORRE DEL CERRANO GRUPPO FRATINO VASTO Siti di nidificazione in Abruzzo Le azioni di tutela 113 Km di costa, ma in maniera discontinua,
L Aquila reale (Aquila chrysaëtos) nell Appennino laziale situazione aggiornata al 2015 Fabio Borlenghi
L Aquila reale (Aquila chrysaëtos) nell Appennino laziale situazione aggiornata al 2015 Fabio Borlenghi foto di Francesco Culicelli foto di Tommasino Marsella Evoluzione dello status nel periodo 1983-2015
PRINCIPI DI INGEGNERIA NATURALISTICA Progetto Campus Campania - Facoltà di Ingegneria, Università Federico II - Napoli
Il Risanamento, la Conservazione e la Tutela delle Coste Sabbiose e delle Aree Dunali con Tecniche di Ingegneria Naturalistica ed a Basso Impatto Ambientale COASTAL MANAGEMENT E VALORIZZAZIONE TERRITORIALE
LE SCIENZE NATURALI IN PIEMONTE ASTI, 12 NOVEMBRE 2016
LE SCIENZE NATURALI IN PIEMONTE ASTI, 12 NOVEMBRE 2016 Il Piano di Sviluppo Rurale della Regione Piemonte: una risorsa per la biodiversità? Il punto di vista di agricoltori e ornitologi. Bruno e Gabriella
Destinatari: 1 classe Il programma è consigliato per tutti i livelli di istruzione
Laboratorio Ali nel blu Tematica: Biodiversità Migliorare la capacità di osservazione della biodiversità selvatica Favorire la conoscenza e il rispetto della biodiversità Sensibilizzare sui problemi derivanti
LINEE GUIDA PER LA PROTEZIONE DELLE DUNE
Le dune svolgono un ruolo importantissimo nell equilibrio della costa. Le dune proteggono dall erosione costiera. Costituiscono una riserva naturale di sedimento per la spiaggia e ne rallentano l erosione,
CARTA DI USO DEL SUOLO DELLA REGIONE LAZIO
CARTA DI USO DEL SUOLO DELLA REGIONE LAZIO CHIAVI DI INTERPRETAZIONE Alessandro Cimbelli, Stefano Mugnoli, Rita Galloni, Danilo Moscetta Maggio 2003 Introduzione Il seguente documento descrive, in maniera
La protezione dei nidi di Fratino in Abruzzo: dagli aspetti giuridici e amministrativi all esperienza di campo per costruire un kit-salvafratino
il Fratino: status, biologia e conservazione di una specie minacciata La protezione dei nidi di Fratino in Abruzzo: dagli aspetti giuridici e amministrativi all esperienza di campo per costruire un kit-salvafratino
Interazione delle sabbie e della Posidonia Oceanica con l ambiente delle dune naturali
Mesure 3.4:le Systèmes de défense naturels Interazione delle sabbie e della Posidonia Oceanica con l ambiente delle dune naturali Capofila ICRAM-Roma Partners Provincia di Pisa Università di Ferrara Università
PREMESSA 2 CARATTERISTICHE DEL PIANO DI RECUPERO DI PORTO CORSINI 3
PREMESSA 2 CARATTERISTICHE DEL PIANO DI RECUPERO DI PORTO CORSINI 3 Tipologia delle azioni e opere 3 Dimensioni e ambito di riferimento 3 Complementarietà con altri piani e progetti 4 Uso delle risorse
PIANO DI TUTELA DELL AMBIENTE MARINO E COSTIERO
PIANO DI TUTELA DELL AMBIENTE MARINO E COSTIERO AMBITO COSTIERO 15 Unità fisiografiche Golfo del Tigullio, Baia del Silenzio e Riva Trigoso ART. 41 LEGGE REGIONALE N 20/2006 PIANO DEGLI INTERVENTI Settembre
RELAZIONE ILLUSTRATIVA
P R O V I N C I A D I C A S E R TA A S S E S S O R A TT O A LL LL A R I Q U A LL I FF I C A ZZ I O N E LL I TT O R A LL E D O M I TT I O BONIFICA E PROTEZIONE AMBIENTALE LITORALE DOMITIO E AREA DUNALE
L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO
L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO BOLOGNA 20-21 MAGGIO 2016 C.N.R. AREA DELLA RICERCA DI BOLOGNA Biodiversità e Cambiamenti Climatici proposte operative Roberto Danovaro Università Politecnica
LA GHIANDAIA MARINA Coracias garrulus NELLA MAREMMA TOSCANA: ESPERIENZE DI CONSERVAZIONE A CONFRONTO
Alula XXI (1-2): (214) LA GHIANDAIA MARINA Coracias garrulus NELLA MAREMMA TOSCANA: ESPERIENZE DI CONSERVAZIONE A CONFRONTO Francesco Pezzo (1) & Fabio Cianchi (2) (1) Museo di Storia Naturale della Maremma
Il Fratino (Charadrius alexandrinus) nidificante in provincia di Grosseto ( ): stato attuale
il Fratino: status, biologia e conservazione di una specie minacciata Il Fratino (Charadrius alexandrinus) nidificante in provincia di Grosseto (28-29): stato attuale della popolazione e analisi della
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SIENA Facoltà si scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Scienze Ambientali Curriculum EcoGeFCo
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SIENA Facoltà si scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Scienze Ambientali Curriculum EcoGeFCo MONITORAGGIO DEI COMPOSTI DELL AZOTO E DEI PARAMETRI CHIMICO-FISICI
Morfodinamica delle spiagge
Morfodinamica delle spiagge Il profilo di spiaggia Da notare il ruolo della barra lungocosta Rapporto tra barra ordinaria e barra di tempesta Ruolo della profondità di chiusura del profilo Berma di tempesta
La Fitosociologia studia le associazioni vegetali. FITOCENOGRAFIA: descrizione delle fitocenosi o comunità vegetali dopo l indagine in campo
La Fitosociologia studia le associazioni vegetali FITOCENOGRAFIA: descrizione delle fitocenosi o comunità vegetali dopo l indagine in campo SINTASSONOMIA: collocazione delle associazioni vegetali in ranghi
9.1- ALLEGATO A. Legenda delle tabelle relative agli elementi naturalistici (flora, fauna, habitat) analizzati per ciascun SIR
9.1- ALLEGATO A Legenda delle tabelle relative agli elementi naturalistici (flora, fauna, habitat) analizzati per ciascun SIR L. 157/92 (recepita in Toscana con L.R. 3/94): Norme per la protezione della
Restauro ecologico Suo ruolo nella conservazione della biodiversità
SEMINARIO Biodiversità, ogni specie è importante Legnaro Agripolis 8 maggio 2013 Restauro ecologico Suo ruolo nella conservazione della biodiversità Michele Scotton Dipartimento di Agronomia Animali Alimenti
Capitolo 3 Caratterizzazione delle aree protette
Piano di gestione dei bacini idrografici delle Alpi Orientali Bacino dello slizza Capitolo 3 I INDICE 3. CARATTERIZZAZIONE DELLE AREE PROTETTE... 1 3.1. AREE PER L ESTRAZIONE DI ACQUE DESTINATE AL CONSUMO
Giacomo Sgorlon* Riassunto - La riproduzione del Cuculo dal ciuffo è stata verificata in provincia di Venezia. Due giovani sono stati
Giacomo Sgorlon* Riproduzione del Cuculo dal ciuffo (Clamator glandarius) in provincia di Venezia Riassunto - La riproduzione del Cuculo dal ciuffo è stata verificata in provincia di Venezia. Due giovani
La rimozione della Posidonia oceanica dalle spiagge: conseguenze sulla stabilità dei litorali
La rimozione della Posidonia oceanica dalle spiagge: conseguenze sulla stabilità dei litorali Giovanni De Falco (giovanni.defalco@cnr.it ) Istituto per l Ambiente Marino Costiero CNR UOS Oristano SOS DUNE,
STUDIO SULL EROSIONE DELLA COSTA TERRITORIO COMUNALE DI TUSA
REGIONE SICILIANA DIPARTIMENTO CORPO REGIONALE DELLE MINIERE SERVIZIO GEOLOGICO E GEOFISICO STUDIO SULL EROSIONE DELLA COSTA TERRITORIO COMUNALE DI TUSA Dott.ssa Geol. Daniela Alario - Dr. Geol. Giovanni
Dal Bosco di Vanzago al Parco delle Groane
Dal Bosco di Vanzago al Parco delle Groane REALIZZARE LA CONNESSIONE ECOLOGICA LUNGO IL CORRIDOIO REGIONALE 28 E LA DORSALE VERDE NORD Obiettivo Realizzare la connessione ecologica tra il Bosco di Vanzago
L Occhione (Burhinus oedicnemus) nelle Riserve Naturali di
Occhione: ricerca, monitoraggi, conservazione di una specie a rischio L Occhione (Burhinus oedicnemus) nelle Riserve Naturali di canale Monterano e barbarano romano (Lazio) Angelo Meschini 1, Massimo Biondi
REGOLAMENTO CAPANNI DA PESCA E DA CACCIA
REGOLAMENTO CAPANNI DA PESCA E DA CACCIA VALSAT - VAS Valutazione di Sostenibilità Ambientale e Territoriale (L.R. 20/2000), Valutazione Ambientale Strategica (Dir. 2001/42/CE; D.lgs.152/06; L.R.9/08)
La Rete Ecologica Territoriale del litorale nord
17 aprile 2013 La Rete Ecologica Territoriale del litorale nord Carlo Blasi Direttore Dip. Biologia Ambientale, Sapienza Università di Roma carlo.blasi@uniroma1.it CHE COS È UNA RETE ECOLOGICA? CORE AREAS
FRATINO Charadrius alexandrinus
FRATINO Charadrius alexandrinus Bibliografia selezionata in ordine alfabetico per Autore tratta dalla BDO-Banca Dati Ornitologica (agg. 2013). Andreotti A., Serra L. & Tomasini S. 2011. L AEWA quale strumento
MISURE DI CONSERVAZIONE DEL SIC IT Isola Sacra
MISURE DI CONSERVAZIONE DEL SIC IT6030024 Isola Sacra 1 INTRODUZIONE Le misure di e gli indirizzi di gestione definiti nel presente documento si applicano al Sito di Interesse Comunitario IT6030024 Isola
Quantificare la variabilità dei processi ecologici
Scopo ecologia Quantificare la variabilità dei processi ecologici Comprensione dei meccanismi fondamentale per identificare gli effetti del disturbo antropico e per prevenire alterazioni su scala globale
CODONE Anas acuta. Stato giuridico. Stato di conservazione. Convenzione di Berna. Allegato III. Convenzione di Bonn. Allegato II.
CODONE Anas acuta Distribuzione nel Paleartico occidentale Areale di svernamento Areale di presenza stabile Areale di nidificazione Stato giuridico Convenzione di Berna Convenzione di Bonn Direttiva Uccelli
Le misure per il recupero morfologico della Laguna di Venezia
della Laguna di Venezia alle Opere Pubbliche del Veneto, Le Misure previste dal Interregionale alle Opere Pubbliche (ex Magistrato alle Acque) riguardano la gestione dal punto di vista idromorfologico
Stato del litorale emiliano-romagnolo erosione e interventi di difesa
Stato del litorale emiliano-romagnolo erosione e interventi di difesa Ravenna, 30 Novembre 2016 M. Aguzzi, N. De Nigris, M. Morelli, T. Paccagnella, S. Unguendoli Unità Mare Costa - Servizio IdroMeteoClima
L utilizzo dei sedimenti fluviali per il ripascimento degli arenili: il caso del Fiume Cecina in provincia di Livorno (interventi 2006 e 2008)
L utilizzo dei sedimenti fluviali per il ripascimento degli arenili: il caso del Fiume Cecina in provincia di Livorno (interventi 2006 e 2008) Unità di Servizio Pianificazione, Difesa del suolo e delle
PERCORSO FORMATIVO DOCENTI
PERCORSO FORMATIVO DOCENTI PERCORSO FORMATIVO ONLINE Dopo aver partecipato al WORKSHOP di presentazione del progetto Guardiani della Costa, i docenti potranno accedere ai contenuti del percorso formativo
Università degli Studi della Basilicata Corso di Laurea in Scienze Geologiche (Biennio Specialistico) Corso di DINAMICA COSTIERA
Università degli Studi della Basilicata Corso di Laurea in Scienze Geologiche (Biennio Specialistico) Corso di DINAMICA COSTIERA 12 Erosione Costiera ed Interventi in Difesa delle Coste Sergio G. Longhitano
Il connettivo agricolo nella definizione della rete ecologica e il ruolo dei servizi ecosistemici
25 maggio 2015 Buttrio (UD) villa Florio Francesco Boscutti Maurizia Sigura Il connettivo agricolo nella definizione della rete ecologica e il ruolo dei servizi ecosistemici francesco.boscutti@uniud.it
Progetti didattici per le scuole
Parlando di MARE Progetti didattici per le scuole 2016-2017 Fondazione Cetacea Onlus Centro di Educazione Ambientale Via Torino 7/A- 47838 Riccione Tel.e fax 0541/691557 www.fondazionecetacea.org e-mail:
1. I BENI PAESAGGISTICI
1. I BENI PAESAGGISTICI I beni paesaggistici e ambientali costituiscono gli elementi di riferimento cardine per la definizione dell assetto ambientale, esso è costituito dall insieme degli elementi territoriali
Dalle carte della vegetazione ai Piani di Gestione di SIC e ZPS
Dalle carte della vegetazione ai Piani di Gestione di SIC e ZPS Dr. Alessandro Ferrarini 1 SIC e ZPS Rete Natura 2000 : rete pan-europea di siti importanti per la conservazione (ZSC = zone speciali per
CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 26_MAR
a. IDENTIFICAZIONE DEL TRATTO DI COSTA Denominazione Codice inizio fine Lunghezza (km) Foce Magra 0701101126 Punta Corvo Confine con 8,8 * Regione Toscana * Il codice è costruito con i seguenti campi:
Arturo Gallia Facoltà di Lettere e Filosofia Dottorato di ricerca in Storia
Psicologia Arturo Gallia Facoltà di Lettere e Filosofia Dottorato di ricerca in Storia Claudia Caronti Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Magistrale per la protezione dai rischi naturali Un esempio:
Le coste: basse (foci fluviali, spiagge, lagune) e alte (ciglione carsico) FVG 17 Lagune GFGeol - STAN 1
Le coste: basse (foci fluviali, spiagge, lagune) e alte (ciglione carsico) FVG 17 Lagune GFGeol - STAN 1 laguna di Marano FVG 17 Lagune GFGeol - STAN 2 Rappresentazione imprecisa, difficile FVG 17 Lagune
FREQUENZA DI OSSERVAZIONE DELLE SPECIE ORNITICHE IN PROVINCIA DI VENEZIA: DATI PRELIMINARI
Emanuele Stival, Giacomo Sgorlon FREQUENZA DI OSSERVAZIONE DELLE SPECIE ORNITICHE IN PROVINCIA DI VENEZIA: DATI PRELIMINARI 1983-2009 Riassunto. Vengono presentati i risultati preliminari di un lavoro
MONITORAGGIO R.N.O. MARINELLO
MONITORAGGIO R.N.O. MARINELLO Febbraio Dicembre 2016 La riserva naturale orientata Laghetti di Marinello, istituita nel 1998 e affidata in gestione alla Provincia Regionale di Messina (ora Città Metropolitana
VALLEVECCHIA V A L L E V E C C H I A
2_CENTRO DI ANIMAZIONE RURALE VALLEVECCHIA ValleVecchia si inserisce nell area del litorale veneziano in prossimità dei grandi lidi di Caorle e Bibione, tipico esempio del connubio fra ambiente naturale
Il valore della biodiversità 4 febbraio 2014 Mariella Nicastro Parco Regionale della Valle del Lambro. Con il contributo di:
Il valore della biodiversità 4 febbraio 2014 Mariella Nicastro Parco Regionale della Valle del Lambro Con il contributo di: CHE COS E LA BIODIVERSITA I LIVELLI DI BIODIVERSITA I LIVELLI DI BIODIVERSITA
Regione Siciliana PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO. (Misure adottate in merito al monitoraggio art.
PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO (Misure adottate in merito al monitoraggio art. 10) VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (Dir. 42/2001/CE) 1 SISTEMA DI MONITORAGGIO
PROGETTO DEFINITIVO ELENCO ELABORATI. N. Sub. Descrizione Scala. Relazione tecnica studio morfodinamico a 30 anni
ELENCO ELABORATI N. Sub. Descrizione Scala 01_RELAZIONI R.01 Relazione generale R.02 Relazione geologica R.03 Relazione sedimentologica R.04 Relazione tecnica studio meteomarino R.05 Relazione tecnica
Economia dell ambiente
1 Economia dell ambiente Introduzione Elisa Montresor 2008-2009 2 Obiettivi Il corso intende introdurre lo stato dell arte negli studi di economia ambientale. Il suo scopo è di fornire: Alcuni strumenti
Ottobre 2014 Arch. Gianluca Andreassi
Ottobre 2014 Arch. Gianluca Andreassi 2 Premessa... 4 Capitolo 1 Articolazione e contenuti dello Studio di Incidenza... 6 Capitolo 2 Coerenza con gli obiettivi e le misure di conservazione contenute nel
AZIENDA SPECIALE DELLA PROVINCIA DI MATERA Azienda provinciale per l istruzione e la Formazione professionale, l Orientamento e l impiego
AZIENDA SPECIALE DELLA PROVINCIA DI MATERA Azienda provinciale per l istruzione e la Formazione professionale, l Orientamento e l impiego FSE Basilicata 2007/2013 CORSO N : UN TESORO ECOSOSTENIBILE IN
MONITORAGGIO ED ECOLOGIA DELL AQUILA REALE
MONITORAGGIO ED ECOLOGIA DELL AQUILA REALE L aquila reale è monitorata da parte del Parco già a partire dal 1999, nell ambito dell attività prevista dalla Rete Alpina delle Aree Protette. In precedenza
CESENA Turdus pilaris. Stato giuridico. Stato di conservazione. Convenzione di Berna. Allegato III. Convenzione di Bonn.
CESENA Turdus pilaris Distribuzione nel Paleartico occidentale Areale di svernamento Areale di presenza stabile Areale di nidificazione Stato giuridico Convenzione di Berna Convenzione di Bonn Direttiva
Marciapiedi a vermeti. L ingegneria in natura
Marciapiedi a vermeti. L ingegneria in natura Renato Chemello Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare, Università di Palermo Biocostruzione: La capacità di certi organismi di edificare strutture
Sergio Malcevschi (2006) Lezioni di Impatto Ambientale. ICONE L AMBIENTE NELLA V.I.A.
Sergio Malcevschi (2006) Lezioni di Impatto Ambientale. ICONE L AMBIENTE NELLA V.I.A. 1 IL RIFERIMENTO PRIMARIO I riferimenti fondamentali per la definizione dell ambiente da considerare in uno Studio
La prevenzione e la manutenzione idraulica a quarant'anni dall'alluvione di Firenze
La prevenzione e la manutenzione idraulica a quarant'anni dall'alluvione di Firenze Firenze 8.11.2006 Le iniziative dei consorzi di bonifica toscani Ing. Francesco Piragino Gestione territoriale La PIANIFICAZIONE
Censimenti di Lanario, Falco biarmicus feldeggii, nella Sicilia centro-meridionale
Censimenti di Lanario, Falco biarmicus feldeggii, nella Sicilia centro-meridionale Rosario Mascara (A.R.CA.m - Museo Naturalistico Santo Pietro-Caltagirone) Che cosa è un censimento E un attività sul campo
RELAZIONE PAESAGGISTICA RIGUARDANTE GLI INTERVENTI PREVISTI
COMUNE DI CAVALLINO TREPORTI PROVINCIA DI VENEZIA PIANO PARTICOLAREGGIATO DELL ARENILE COMPARTO N 11 Delibera di Consiglio Comunale n. 5 del 21 febbraio 2007, ai sensi dell'art. 47 della L.R. 33/02, con
Stato di conservazione dei grifoni in Sicilia. Relatore dottor Antonio Spinnato
Stato di conservazione dei grifoni in Sicilia Relatore dottor Antonio Spinnato Area di distribuzione dell Avvoltoio Grifone in Sicilia fino ai primi decenni del xx secolo. Le Rocche del Crasto, il massiccio
Legambiente Parma 8 novembre 2014 Esperienze di riqualificazione fluviale nel Parco del Taro
Legambiente Parma 8 novembre 2014 Esperienze di riqualificazione fluviale nel Parco del Taro Dr. Michele Zanelli Ente Parchi Emilia Occidentale Il PARCO FLUVIALE REGIONALE DEL TARO è stato istituito nel
Regione Liguria. *Servizio Parchi e Aree Protette **Settore Ecosistema Costiero. stefano coppo** giovanni diviacco*
giovanni diviacco* stefano coppo** atlante degli habitat marini della liguria Regione Liguria *Servizio Parchi e Aree Protette **Settore Ecosistema Costiero UFFICI COINVOLTI Settore Ecosistema Costiero
PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA (Ass.to Territorio, Ambiente e Prot.Civile 13 Settore Geologia)
PROVINCIA REGIONALE DI RAGUSA (Ass.to Territorio, Ambiente e Prot.Civile 13 Settore Geologia) PROGETTO DEFINITIVO PER LA RICOSTRUZIONE DELLA SPIAGGIA COMPRESA TRA PUNTA ZAFAGLIONE E SCOGLITTI NEL COMUNE
La valorizzazione della biodiversità in Liguria con i fondi strutturali
Provincia di Savona Servizio Parchi e Aree Protette La valorizzazione della biodiversità in Liguria con i fondi strutturali 2000-2006 VALORIZZAZIONE DELLE ZONE UMIDE COSTIERE DELLA PROVINCIA DI SAVONA
Comacchio, Sacca di Goro, Venezia, Caorle, Marano, Grado
laguna di Marano Comacchio, Sacca di Goro, Venezia, Caorle, Marano, Grado Origine delle lagune: condizioni geologiche e idrologiche Costa bassa: pianura alluvionale e ampia piattaforma continentale Escursione
MUNICIPIO DELLA CITTA DEL VASTO Provincia di Chieti Bandiera Blu
QUALITA ACQUE DI BALNEAZIONE. Stagione Balneare 2012 (1 Aprile - 30 Settembre) FONTE: A.R.T.A. (Agenzia Regionale Tutela Ambiente) Distretto Prov.le PESCARA Riferimento: Allegati A) e 1) Decreto Ministero
LA CONSERVAZIONE DELLA TARTARUGA CARETTA CARETTA NELLA SPIAGGIA DEI CONIGLI DI LAMPEDUSA Protection of Caretta caretta on Conigli Beach in Lampedusa
LA CONSERVAZIONE DELLA TARTARUGA CARETTA CARETTA NELLA SPIAGGIA DEI CONIGLI DI LAMPEDUSA Protection of Caretta caretta on Conigli Beach in Lampedusa Elena Prazzi Lampedusa, Italia Legambiente Comitato
Con la presente si trasmette specifica di lavoro e programma di monitoraggio ornitologico che verrà avviato dalla prossima settimana
Spett.le REGIONE VENETO Segreteria Regionale all Ambiente e Territorio Direzione Difesa del Suolo - Calle Priuli, Cannaregio 99 30121 VENEZIA Alla c.a. geom Roberto Piazza Marghera, 30 settembre 2010 Oggetto:
Stato dell arte del piano d azione nazionale per il Lanario
Alessandro Andreotti Disegno di U. Catalano Stato dell arte del piano d azione nazionale per il Lanario - presentazione al I Convegno Nazionale sui rapaci (Preganziol, TV, 9-10 marzo 2002) - monitoraggio
Le esperienze del monitoraggio dei cambiamenti climatici nel Parco del Gran Paradiso. Italo Cerise Presidente Parco Nazionale Gran Paradiso
Le esperienze del monitoraggio dei cambiamenti climatici nel Parco del Gran Paradiso Italo Cerise Presidente Parco Nazionale Gran Paradiso Collaborazioni in corso con Università di Torino, Pavia, Sassari
GUIDA ALLA CONSERVAZIONE E LA GESTIONE DELLA COSTA IN ITALIA E IN TOSCANA
Innovative methods and strategies in Vocational Education and Training for efficient use of resources and environmental protection GUIDA ALLA CONSERVAZIONE E LA GESTIONE DELLA COSTA IN ITALIA E IN TOSCANA
PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA, CAMPIGNA. PIANO del PARCO
PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA, CAMPIGNA PIANO del PARCO Rapporto Ambientale ai fini della Valutazione Ambientale Strategica (VAS): rinvii ai contenuti di cui all Allegato VI
Multidecadal salt marsh evolution in in the northern Adriatic lagoons,, Italy: erosional styles and morphological adaptation to transgressive forcings
VECTOR - II WORKSHOP ANNUALE (Roma, 25-26 26 febbraio 2009) LINEA 2-32 Multidecadal salt marsh evolution in in the northern Adriatic lagoons,, Italy: erosional styles and morphological adaptation to transgressive
IL RUOLO DEL POLITICA REGIONALE PER LA TUTELA DELLA DELLE ACQUE
IL RUOLO DEL MONITORAGGIO NELLA POLITICA REGIONALE PER LA TUTELA DELLA DELLE ACQUE Bari, novembre 2010 Regione Puglia Servizio Tutela delle Acque Dott.ssa M.A. Iannarelli LA TUTELA DELLE ACQUE ANALISI
acqua il monitoraggio in Campania
acqua il monitoraggio in Campania 2002-2006 L acqua è probabilmente l unica risorsa naturale che interessa tutti gli aspetti della civiltà umana, dallo sviluppo agricolo e industriale ai valori culturali
SIC IT , IT , IT
Mose. Piano delle misure di compensazione (conservazione e riqualificazione ambientale dei SIC IT3250003, IT3250023, IT3250030 e IT3250031 e della ZPS IT3250046) luglio 2016 Ministero delle Infrastrutture
Le spiagge e i banchi sabbiosi della laguna di Marano e Grado
DIREZIONE CENTRALE INFRASTRUTTURE, MOBILITÀ, PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, LAVORI PUBBLICI, UNIVERSITÀ SERVIZIO TUTELA DEL PAESAGGIO E BIODIVERSITÀ CON LA COLLABORAZIONE DEL SERVIZIO CACCIA E RISORSE ITTICHE
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CALABRIA
Poste Italiane - Spedizione in a.p. Tab. D Aut. DCO/DC - CZ/038/2003 valida dal 4 febbraio 2003 Supplemento straordinario n. 2 al n. 8 del 16 aprile 2008 PartiIeII-Anno XXXIX REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO
UNA PRIMA VALUTAZIONE DEI RIFIUTI SPIAGGIATI LUNGO LE COSTE PUGLIESI
UNA PRIMA VALUTAZIONE DEI RIFIUTI SPIAGGIATI LUNGO LE COSTE PUGLIESI a cura di Nicola Ungaro, Annamaria Pastorelli, Enrico Barbone Unità Operativa Semplice Biologia Mare e Coste I rifiuti spiaggiati e