CAPITOLO 7: Ambiente costiero
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- Giordano Di Lorenzo
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1 CAPITOLO 7: Ambiente costiero 154
2 7.1: Difesa costiera Presentazione: L' ambiente costiero rappresenta un sistema naturale assai complesso e strettamente connesso alla rete fluviale retrostante che con il suo apporto solido alimenta le spiagge, bilanciando l'azione distruttrice delle mareggiate. La costante antropizzazione e l'utilizzo economico della fascia costiera hanno determinato un costante arretramento della linea di riva e l'instaurarsi dei fenomeni erosivi. Attualmente uno sfruttamento sempre più intenso delle risorse di tale ambiente porta sempre più frequenti esempi di destabilizzazione, tanto che gli interventi dell'uomo a salvaguardia di questo delicato settore sono sempre più numerosi. L'equilibrio di una costa è di tipo dinamico, dipendendo dalle interazioni di terra, mare e atmosfera (venti), ed è soggetto a continue variazioni in seguito al mutare dei fattori naturali che ne presiedono l'esistenza (apporto solido dei fiumi, azione del moto ondoso, ecc.). L'equilibrio naturale di un settore costiero può, però, venire sensibilmente modificato dall'azione dell'uomo sia intervenendo sul trasporto solido dei corsi d'acqua, sia modificando direttamente il litorale con la costruzione di opere varie (moli, scogliere artificiali, attrezzature turistiche, ecc.). Buona parte delle coste italiane infatti (circa il 45%) è oggi minacciata da un progressivo e generale degrado che per lo più si evidenzia in una forte erosione degli arenili. Riferimenti normativi: L /12/ Disposizioni per la difesa del mare Indicatori Costa in erosione (indicatore di stato) Costa protette da frangiflutti o pennelli (indicatore di risposta) 155
3 Indicatore: Costa in erosione Premessa: L indicatore misura i metri lineari e percentuali di costa sottoposta ad erosione rispetto all estensione totale della costa stessa. Lo scopo è quello di analizzare il fenomeno erosivo come conseguenza delle attività antropiche e rilevare l estensione lineare (espressa in metri) di costa sottoposta a questo processo. Dati: La Regione Marche 13 ha recentemente pubblicato il Piano di difesa della costa 14 che contiene numerosi dati anche sulla erosione della costa oltre che sulle dinamiche ed il rilievo di tutte le opere a protezione della costa. Per quanto attiene il territorio pesarese l indagine è stata condotta analizzando numerose cartografie di dettaglio (1: del 1968, 1:4.000 del 1980 e 1:5.000 del 1996) oltre all IGM (1: del , , 1994) e alle carta regionali (1: , ). Sulla base delle mappe prodotte in allegato al piano di difesa delle coste, è stata calcolata l estensione totale di costa sottoposta ad erosione e confrontata con la lunghezza totale della costa pesarese, (valutabile anche la quantità di spiaggia in avanzamento e le porzioni che risultano stabili nell intervallo temporale considerato). Si precisa che i dati disponibili si riferiscono solo al tratto che va da Baia Flaminia fino a Fosso Sejore, ad esclusione quindi di tutto il tratto della falesia San Bartolo. Totale lunghezza costa metri; Totale lunghezza costa rilevata 8087 metri (per la quale è stata valutata la evoluzione della linea di costa) Totale lunghezza costa stabile 2796 metri, pari a 34,6 % rispetto a quella rilevata Totale lunghezza costa in avanzamento 3358 metri, pari a 41,5 % rispetto a quella rilevata Totale lunghezza costa in arretramento 1933 metri, pari a 23.9 % rispetto a quella rilevata Studi, indagini e modelli matematici finalizzati alla redazione del Piano di Difesa della Costa (scala 1: anno 2000) 156
4 Fig. 7.1: Linea di costa tra Gabicce e Pesaro(Foce F. Foglia) 157
5 Fig. 7.2: Linea di costa tra Pesaro (F. Fiume Foglia) e Fano (Fosso Sejore) Considerazioni di sintesi: L ambiente costiero del comune di Pesaro si presenta fortemente influenzato dall assetto geologico strutturale e geomorfologico presente. Infatti la morfologia, nella quale sorge la città di Pesaro è caratterizzata dalle anticlinali del Monte San Bartolo e Monte Ardizio interrotte dalla vallata alluvionale del Fiume Foglia fortemente controllata da strutture tettoniche perpendicolari alle strutture plicative. Le due anticlinali hanno subito ingenti erosioni retrogradanti da parte del mare che hanno determinato l attuale configurazione a costa alta (falesia). Attualmente l azione marina esplica una attività di prevalente erosione sia sulla costa alta che su quella bassa tanto che nel recente passato sono state realizzate numerose difese costiere onde limitare l aggressività del moto ondoso nell erosione degli arenili e nello scalzamento al piede delle falesie. Il problema dell erosione della costa alta si riflette pesantemente anche in ambito urbano in quanto i numerosi fenomeni gravitativi in atto interessano da vicino centri abitati come, ad esempio, Fiorenzuola di Focara, Casteldimezzo e Santa Marina. Questo ambito costituisce la porzione di territorio che maggiormente necessita di interventi mirati volti alla stabilizzazione ed al recupero dei versanti dissestati sopra i quali lo scorrimento superficiale delle acque meteoriche produce effetti devastanti. 158
6 Indicatore: Costa protetta da frangiflutti o pennelli: Premessa: L indicatore ha lo scopo di fornire un indicazione sull effettiva risposta per contrastare il fenomeno di erosione litorale. La percentuale di costa protetta da opere è in funzione della gravità del fenomeno erosivo che interessa oramai da molti anni quasi tutto il litorale adriatico in quanto le passate attività di estrazione di materiale in alveo, gli interventi di regimazione degli alvei, la costruzione di porti e moli, nonché l introduzione di colture idroesigenti, hanno causato uno squilibrio generale nel bilancio sedimentario litorale con conseguente erosione della costa; non è da escludere che anche alcuni tipi di interventi di protezione della costa stessa abbiano potuto generare squilibri negli apporti sedimentari. Tuttavia la messa in opera di barriere a protezione di alcuni tratti, specie i più vulnerabili quali coste a falesia e spiagge, spesso si ritiene necessaria. Dati: La Regione Marche ha recentemente pubblicato il Piano di difesa della costa che contiene numerosi dati anche sulla erosione della costa oltre che sulle dinamiche ed il rilievo di tutte le opere a protezione della costa. Per quanto attiene il territorio pesarese l indagine è stata condotta analizzando numerose cartografie di dettaglio (1: del 1968, 1:4.000 del 1980 e 1:5.000 del 1996) oltre all IGM (1: del , , 1994) e alle carte regionali (1: , ). Sulla base delle mappe prodotte in allegato al piano di difesa delle coste, è stata calcolata l estensione totale di costa sottoposta ad erosione e confrontata con la lunghezza totale della costa pesarese (valutabile anche la quantità di spiaggia in avanzamento e le porzioni che risultano stabili nell intervallo temporale considerato). Si precisa che i dati disponibili si riferiscono solo al tratto che va da Baia Flaminia fino a Fosso Sejore, ad esclusione quindi di tutto il tratto della falesia San Bartolo. Totale lunghezza costa metri; Totale estensione costa con opere di difesa metri. 68,4 % 159
7 Fig. 7.3: Linea di costa tra Gabicce e Pesaro (Foce F. Foglia) 160
8 Considerazioni di sintesi: Fig. 7.4: Linea di costa tra Pesaro (Foce F. Foglia) e Fano (Fosso Sejore) Attualmente l azione marina esplica una attività di prevalente erosione sia sulla costa alta che su quella bassa tanto che nel recente passato sono state realizzate numerose difese costiere onde limitare l aggressività del moto ondoso nell erosione degli arenili e nello scalzamento al piede delle falesie. Le tipologie di interventi hanno risposto nel passato ad una logica dettata soprattutto dall emergenza, senza approfondimenti specifici riguardo alla complessa dinamica costiera e senza un progetto unitario che articolasse gli interventi strutturali e non strutturali. Solo di recente la Regione Marche ha commissionato e realizzato studi per la redazione del Piano di Difesa della Costa che hanno permesso di dare organicità e storicità a tutti gli interventi realizzati e da realizzare. 161
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