4 convegno Interregionale di Polizia Locale Scandiano 3 novembre 2010
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1 4 convegno Interregionale di Polizia Locale Scandiano 3 novembre 2010 Informatizzazione e tecniche di rilievo del sinistro Fotogrammetria - Valutazione scientifica delle tracce Ricostruzione cinematica dell investimento di pedone. Commissario Capo Dot. Paolo Girotti
2 Progetto infortunistica stradale Anno 2007 Finanziamento per la qualificazione della polizia locale Regione Emilia Romagna
3 NUOVE FRONTIERE IL RILIEVO DIGITALIZZATO FOTOGRAMMETRIA
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5 IL RILIEVO DEI DANNI a b c d
6 IL RILIEVO DEI DANNI
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10 deformato indeformato
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14 RICOSTRUZIONE CINEMATICA DEL SINISTRO L INVESTIMENTO DEL PEDONE
15 VARIABILI DELL EVENTO Visibilità pedone Valutazione e decisioni posizione velocità ostacoli
16 VARIABILI DELL EVENTO Visibilità conducente Valutazione e decisioni condizionate velocità ostacoli
17 VALUTAZIONI E DECISIONI PEDONE Possibilità di prendere decisioni anche da fermo Intuito il pericolo l arresto è pressochè immediato Rischio legato nella maggior parte alla distrazione CONDUCENTE E inserito in contesto più complesso essendo in circolazione sulla carreggiata ove si deve rapportare alle circolazione in generale I tempi di reazione sono uguali ma l arresto ha distanze più lunghe Maggiore è la velocità e minore è l attenzione al campo visivo laterale in quanto la concentrazione si sposta in avanti
18 L urto Situazione estremamente complessa da ricostruire, dovuta alle caratteristiche dei corpi in collisione e dalla labilità delle tracce Il pedone è costituito da materiale organico Le risposte all urto sono differenti e variabili, oltre che a mantenere una indeformabilità esterna della massa corporea, anche se insistono fratture Misurabilità delle lesioni: competenza medicina legale
19 COSA RICERCARE 1. In che punto è avvenuto l attraversamento 2. Dove è avvenuto l urto 3. Di quanto il corpo si è spostato dopo l urto 4. Quanto il veicolo ha iniziato l azione di frenatura 5. Quanto è stato percepito il pericolo PERCEZIONE
20 LA PERCEZIONE DEL PERICOLO DETERMINA LA REAZIONE MOMENTO GIURIDICO NON ESISTE REAZIONE SENZA PERCEZIONE
21 LE FASI DELL URTO contatto Accelerazione del corpo caricamento Scarico al suolo Strisciamento sull asfalto
22 LE FASI DELL URTO contatto Fase di prima collisione uomo-veicolo Solitamente avviene tra il fianco del pedone e la parte anteriore del mezzo
23 LE FASI DELL URTO Accelerazione del corpo 1 caso Moto rotazionale impresso al corpo e dovuto al caricamento mediante sollevamento. Nel caso di autovetture il corpo assume la velocità del mezzo diventando solidale con il cofano. 2 caso Il caricamento può non avvenire a causa della conformazione del frontale del veicolo (es. autocarri o SUV) oppure nel caso in cui il baricentro del corpo sia inferiore al paraurti (es. bambino).
24 LE FASI DELL URTO caricamento All atto del caricamento sul cofano del corpo si ha l impressione che questi si diriga verso il parabrezza. In realtà la parte inferiore rimane a contatto con la parte inferiore del veicolo di primo contatto (paraurti), mentre la sola parte superiore si piega sul cofano per cui si ha l impressione che la direzione del pedone sia verso il parabrezza. COSA SUCCEDE A QUESTO PUNTO?
25 Angolo inclinazione cofano H Frontale basso: H inferiore a 55 cm Angolo di caricamento Frontale piatto o verticale: H superiore a 105 cm Frontale alto: H tra 55 e 105 cm Abbassamento dovuto a frenatura (circa 10 cm)
26 Seno angolo = (cateto/ipotenusa) H - h H h
27 LE FASI DELL URTO caricamento All atto del caricamento sul cofano del corpo si ha l impressione che questi si diriga verso il parabrezza. In realtà la parte inferiore rimane a contatto con la parte inferiore del veicolo di primo contatto (paraurti), mentre la sola parte superiore si piega sul cofano per cui si ha l impressione che la direzione del pedone sia verso il parabrezza. COSA SUCCEDE A QUESTO PUNTO?
28 contatto Spinta in avanti LANCIO IN AVANTI (FORWARD PROJECTION) Volo del corpo con direzione poco accentuata verso l alto Caduta al suolo Eventuale rotolamento sul suolo o strisciamento Posizione di quiete
29 contatto Spinta con conseguente rotazione verso il cofano del pedone Urto della parte alta del corpo con il cofano o il parabrezza AVVOLGIMENTO (WRAP) Distacco del corpo dal veicolo Volo in aria Caduta al suolo Eventuale rotolamento o strisciamento Posizione di quiete
30 Contatto o urto primario VOLTEGGIO Spinta verso il cofano e rotazione verso l esterno (FENDER WAULT) Urto secondario con parafango e/o montante parabrezza Distacco del corpo in senso laterale Caduta al suolo Posizione di quiete
31 Contatto o urto primario Spinta con rotazione verso il cofano Impatto della parte alta del pedone con il cofano e il parabrezza SALTO MORTALE (SOMERSAULT) Distacco del corpo dal veicolo Volo in aria in vanati nella direzione di marcia dle veicolo Caduta al suolo del corpo Eventuale arrotamento Posizione dinquiete
32 Contatto o urto primario Spinta con rotazione del pedone verso il cofano VOLTEGGIO PARTE SUPERIORE (ROOF WAULT) Impatto della parte alta del pedone con il cofano e/o parabrezza Distacco del corpo dal veicolo Volo in aria sopra il tettuccio del veicolo Caduta al suolo Posizione di quiete
33 LE FASI DELL URTO DIPENDE DALLE AZIONI POSTE IN ESSERE DAL CONDUCENTE Il conducente frena Il conducente prosegue
34 HEAD HEAD IMPACT (urto (urto con con la la testa9 testa9 >90 Km/h Km/h Km/h Km/h
35 UN ESEMPIO PRATICO
36 Punto d urto sconosciuto Valore noto: distanza pedone-auto = 5,3 mt
37 ipotesi conclusioni 15 5,37
38 12mt 55 Km/h = 15 m/s Poteva il conducente evitare la collisione? Poteva il pedone evitare la collisione?
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40 VALUTAZIONI E DECISIONI PEDONE Possibilità di prendere decisioni anche da fermo Intuito il pericolo l arresto è pressochè immediato Rischio legato nella maggior parte alla distrazione CONDUCENTE E inserito in contesto più complesso essendo in circolazione sulla carreggiata ove si deve rapportare alle circolazione in generale I tempi di reazione sono uguali ma l arresto ha distanze più lunghe Maggiore è la velocità e minore è l attenzione al campo visivo laterale in quanto la concentrazione si sposta in avanti
41 MAGGIORI CRITICITA IN AMBITO URBANO PRESENZA OSTACOLI ALLA VISIBILITA PIU FRONTI DI ATTENZIONE APERTI NEL CONTESTO IL PEDONE SI SENTE PERCEPITO SPAZI DI MANOVRA RIDOTTI
42 L aspetto sanzionatorio Nuove previsioni dell art. 191 Nuove previsioni art. 223 Ritiro immediato della patente di guida
43 Art È obbligo del conducente regolare la velocità del veicolo in modo che, avuto riguardo alle caratteristiche, allo stato ed al carico del veicolo stesso, alle caratteristiche e alle condizioni della strada e del traffico e ad ogni altra circostanza di qualsiasi natura, sia evitato ogni pericolo per la sicurezza delle persone e delle cose ed ogni altra causa di disordine per la circolazione. 2. Il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l'arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile.
44 Art. 342 reg. Obbligo di limitare la velocità (art. 141 c.d.s.) 1. L'obbligo di limitare la velocità, di cui all'articolo 141, comma 1, del codice inizia dal momento in cui sia possibile al conducente percepire l'esistenza di un pericolo e, comunque, in presenza di un segnale di prescrizione o di pericolo.
45 dott. Paolo Girotti Commissario Capo 0522/852270
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