Geografia politica dell Italia nell Altomedioevo

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Geografia politica dell Italia nell Altomedioevo"

Transcript

1 Geografia politica dell Italia nell Altomedioevo di Paolo Delogu Storia dell arte Einaudi 1

2 Edizione di riferimento: in La pittura in Italia. L Altomedioevo, a cura di Carlo Bertelli, Electa, Milano 1994 Storia dell arte Einaudi 2

3 L invasione longobarda è l evento che mise fine all unità politica della penisola italiana dando origine alla sua frammentazione. I longobardi, entrati in Italia nel 568, non la conquistarono tutta; vaste parti della penisola rimasero controllate e governate dall Impero bizantino, che altro non era se non l Impero romano in forme nuove. I due domini politici peraltro non si estendevano su aree compatte e distinte, ma si intersecavano irregolarmente lungo tutta la penisola. I longobardi occuparono la pianura padana, senza però conquistare la laguna veneta né la regione compresa tra il corso inferiore del Po, il mare Adriatico e l Appennino, che essendo allora restata romana si chiama ancora Romagna. Non occuparono nemmeno quelle che sono oggi le Marche settentrionali e che allora costituivano la pentapoli. A sud dell Appennino si estesero in Toscana, arrestandosi però nella parte meridionale di essa contro i monti Cimini e i monti della Tolfa, lasciando libero tutto l attuale Lazio. Un insediamento militare longobardo stabilito nel cuore dell Appennino centrale, a Spoleto, irradiò il suo dominio nell Umbria, nell Abruzzo e nelle Marche meridionali. Infine un altro nucleo longobardo insediato a Benevento, nel Sannio, ebbe come area di espansione la Campania, la Puglia e la Calabria, ma non giunse a conquistare il territorio napoletano, né le coste pugliesi o la penisola calabrese. Storia dell arte Einaudi 3

4 Vi sono alcune osservazioni da fare a commento di questa distribuzione geografica dei territori divenuti longobardi e di quelli restati all impero, che chiameremo «romanici» per marcare la diversità sia dalla tradizione romana antica che da quella bizantina orientale. L andamento della conquista e della resistenza opposta ad essa, determinò una situazione geopolitica in cui le terre romaniche si estendevano lungo le coste, tranne poche enclaves all interno destinate a sparire rapidamente, mentre il dominio longobardo era prevalentemente interno, soprattutto nei primi decenni dell occupazione. L altro aspetto da tener presente è che dopo l invasione, tra i longobardi e l Impero bizantino si mantenne per piú di un secolo lo stato di guerra, che determinò non solo spostamenti delle frontiere interne, per lo piú a vantaggio dei longobardi, ma anche, soprattutto, difficoltà di comunicazione e di integrazione tra le regioni appartenenti alle due dominazioni politiche. L Italia fu dunque divisa per tutta la sua lunghezza in due settori politicamente e culturalmente diversi. Le regioni romaniche conservarono le tradizioni amministrative, sociali, culturali proprie del mondo romanobizantino, elaborandole in rapporto con le altre terre bizantine, grazie ad una circolazione navale che continuò per circa un secolo dopo l invasione a far affluire in Italia uomini, merci e idee, non solo dalla capitale dell impero, ma anche dal vicino Oriente e dall Africa. Le regioni longobarde, invece, separate da quella circolazione, ebbero un evoluzione culturale caratterizzata dall interazione fra le tradizioni germaniche degli invasori, avvertibili soprattutto nel costume sociale e nell organizzazione politica e istituzionale, e le tradizioni locali delle popolazioni assoggettate e lentamente integrate dai dominatori. Vi è ancora un dato da tener presente: l influenza delle dominazioni politiche e le condizioni dell evoluzione cul- Storia dell arte Einaudi 4

5 turale non furono uniformi nemmeno all interno delle due grandi sfere in cui l invasione aveva diviso l Italia. L organizzazione politica del popolo longobardo non era centralizzata né unitaria. L autorità dei re, dopo qualche decennio di instabilità, si affermò nella regione padana, dove peraltro il Friuli conservò un identità politica autonoma, e meno direttamente in Toscana, che conservò sempre una fisionomia a sé nel regno. Ma nei ducati di Spoleto e di Benevento, che la catena appenninica e le terre romaniche separavano dall area regia, l autorità dei duchi locali si configurò in termini di indipendenza e il loro rapporto con i re ebbe piú il carattere di libera alleanza, o di sostanziale distacco, che non quello di sottomissione istituzionale. Inoltre la consistenza numerica e la distribuzione sul territorio dei longobardi diminuiva procedendo da nord verso sud e risultava quindi diversa la loro incidenza sulle culture regionali. Differenziazioni culturali e politiche esistevano comunque anche nelle regioni romaniche. I due complessi territoriali facenti capo alle antiche capitali imperiali di Roma e Ravenna, piú tardi distinti come esarcato e ducato romano, avevano una coscienza storica ed una vocazione all autogoverno assai piú marcate che non le regioni meridionali, gravitanti verso la Sicilia e piú strettamente integrate al dominio imperiale. Sebbene la grecizzazione di queste ultime si sviluppasse solo a partire dall VIII secolo, tuttavia già precedentemente esse non potevano contare su fattori di organizzazione locale cosí autorevoli come erano le sedi episcopali di Ravenna e di Roma. Ad una bipartizione longitudinale della penisola tra un area longobarda interna ed una romanica costiera, si sovrappone dunque, fin dai primi assestamenti dopo l invasione, una partizione in senso trasversale in tre grandi zone sopraregionali di cui una meridionale ov era piú accentuata l influenza bizantina e piú debole la consistenza longobarda; una centrale in Storia dell arte Einaudi 5

6 cui si giustapponevano regioni romaniche e regioni longobarde con aspirazioni di autonomia; una padana, di massima presenza e influenza longobarda. Tripartizione che richiama situazioni territoriali e culturali preromane, e che nel VI e nel VII secolo era sostenuta anche dal contrapposto gioco dei due grandi sistemi egemonici affermatisi sulla disgregazione dell Impero romano d Occidente: il sistema bizantino e il sistema franco. Diversi per cultura, tradizioni e interessi, in quanto il sistema bizantino raccoglieva e proseguiva l eredità mediterranea dell Impero romano, mentre il sistema franco dominava il frastagliato e complesso mondo delle formazioni politiche romano-barbariche sorte nell Europa continentale. Questi due ambiti politici, culturali ed economici si toccavano in Italia. Il dominio longobardo si inserí tra loro, ma non poté evitare di risentire dell influenza del mondo franco nell Italia settentrionale, di quello bizantino nell Italia meridionale. Le forme in cui queste influenze si manifestarono sono diverse: il regno longobardo nell Italia settentrionale fu a lungo soggetto a tributo e ad altre forme di controllo da parte dei franchi. Nel Mezzogiorno i bizantini a lungo condizionarono militarmente il ducato prima di includerlo nella loro sfera di influenza economica e culturale. Il processo di strutturazione territoriale dell Italia all inizio del Medioevo è influenzato dall intricato agire di queste condizioni, ma non dipende passivamente da esse. Dopo un periodo di assestamento durato circa un secolo, mostra anzi la tendenza a superarle e trasformarle. Una data che può essere assunta come simbolo e in parte spiegazione di questa nuova tendenza è l anno 680, quando venne conclusa la prima pace generale tra l Impero bizantino e il regno longobardo, che portò ad una parziale smilitarizzazione della penisola e ad un apertura delle frontiere interne. Subito dopo si manifestano infatti tendenze all integrazione Storia dell arte Einaudi 6

7 tra regioni costiere e regioni interne, sia sul piano economico che su quello politico. Un famoso patto del re longobardo Liutprando con gli abitanti romanici di Comacchio, del 715, regola precisamente i traffici commerciali che questi da qualche tempo svolgevano lungo il corso del Po, nel cuore della regione padana longobarda; nel Mezzogiorno la stessa tendenza si manifesta in modo piú radicale con la conquista dei porti pugliesi da parte dei duchi di Benevento. All interno della penisola, dagli inizi dell VIII secolo vennero attrezzati gli snodi vitali delle comunicazioni tra regioni romaniche e regioni longobarde, con l istituzione di monasteri di frontiera sui principali itinerari che conducevano a Roma dalle circostanti regioni longobarde (Santa Maria di Farfa, San Benedetto di Montecassino, San Salvatore di Monteamiata sorsero in questo contesto, come fondazioni nuove o rifondazioni di monasteri abbandonati) o dove si congiungevano grandi direttrici interregionali di comunicazione, come San Vincenzo al Volturno fra il ducato di Benevento e quello di Spoleto, la Campania tirrenica e il Molise adriatico; e come San Silvestro di Nonantola fondato poco piú tardi sul confine tra l Emilia longobarda e quella romanica. Un altro fenomeno significativo, che si coglie soprattutto nelle vicende politiche, ma che dovette avere cause profonde, è la solidarietà che si afferma tra le regioni centrali romaniche (esarcato, pentapoli e ducato romano) ed il ducato longobardo di Spoleto, spesso alleati in un comune atteggiamento politico nei confronti sia del regno longobardo che dell Impero bizantino. All interno di questi collegamenti le diversificazioni politiche riconducibili all opposizione di longobardi e bizantini non persero consistenza, ma si costituí la possibilità di circolazione di stimoli economici e culturali e di costruttive relazioni politiche. Storia dell arte Einaudi 7

8 Sopra queste spinte organiche alla costruzione di spazi di integrazione e collaborazione zonale, nel corso dell VIII secolo si manifesta anche l intuizione della possibilità di aggregazioni territoriali e politiche ancora piú larghe. I re longobardi nella prima metà di quel secolo cercarono di imporre la loro autorità su tutti i territori dominati dai longobardi in Italia, soprattutto sui ducati autonomi di Spoleto e di Benevento. Questo loro dinamismo si manifesta in coincidenza con l indebolimento delle forze che fino allora avevano esercitato il loro controllo egemonico sull Italia. Dalla fine del VII secolo l Impero bizantino, mutilato dall invasione araba in Oriente e dalla pressione degli slavi nei Balcani, ebbe meno risorse da destinare all Italia. Ma anche l influenza franca si indebolí, per la crisi interna del regno, diviso fra gruppi di potenti in lotta e privo di un forte potere monarchico. L Italia poté allora presentarsi nuovamente come spazio politico tendenzialmente unitario, governabile nella sua integrità da una forza interna attiva. L indebolimento della presenza bizantina favorí aspirazioni di autogoverno da parte delle province romaniche, ma offrí anche ai re longobardi l occasione per rivolgere i loro tentativi di espansione ed unificazione verso i territori imperiali. Probabilmente in questo contesto nacque una leggenda secondo la quale il re longobardo Autari, poco dopo l invasione, sarebbe giunto fino a Reggio Calabria e spingendo il cavallo nelle acque dello stretto avrebbe profetato che fin lí dovevano giungere i confini dei longobardi. È noto che i progetti di espansione del dominio longobardo si scontrarono con l opposizione del papato che nonostante la deferenza e la prudenza usati nei suoi confronti dai devoti re longobardi, vedeva minacciata la sua libertà politica e giurisdizionale dalla inclusione in una struttura statale particolaristica e autoritaria. La conseguenza fu che il papato offrí ai franchi il pretesto Storia dell arte Einaudi 8

9 per ristabilire la loro egemonia in Italia, non appena la nuova dinastia dei carolingi ebbe rinnovato la forza di quel regno, invitandoli ad intervenire contro i longobardi, inopinatamente trasformati da nemici di Bisanzio in nemici di San Pietro. Ma lo stesso papato elaborava anch esso, in quel contesto, un progetto nuovo ed originale di organizzazione dell Italia una volta che il pericolo longobardo fosse stato eliminato, anch esso in una prospettiva di larga unificazione; i papi pensarono cioè di poter trasformare in quadro di dominio temporale quella che era l area della loro giurisdizione metropolitica, cioè quella in cui i vescovati erano direttamente sottoposti a loro, che comprendeva tutto il territorio peninsulare dall Appennino fino alle province bizantine del Mezzogiorno, aggiungendovi le province già imperiali dell esarcato e delle Venezie e tenendo fuori soltanto la regione padana conservata al dominio dei re longobardi o di quelli franchi. Modello ultimo di questo progetto era l antica divisione amministrativa tardoimperiale della penisola in due province, l Italia annonaria estesa appunto alla regione padana, con centro a Milano, e l Italia suburbicaria a sud dell Appennino, con centro a Roma. Ci si chiede se i diversi, ma paralleli progetti di unificazione politica avessero un fondamento in qualche forma di integrazione economica della penisola. Nel corso dell VIII secolo, soprattutto nella sua seconda metà, vi sono in realtà sintomi di una circolazione di persone e beni economici anche lungo gli assi longitudinali della penisola: veneziani e greci giungono a Roma per esercitarvi il commercio; monasteri lombardi hanno beni nello spoletino; pellegrini traversano l Italia per giungere a Roma, e anche piú giú, ai monasteri campani. Sono, questi, segni sporadici e in qualche misura eccezionali, che non coinvolgono tutta la penisola, e da sud e da nord hanno Roma come centro d attrazione. Ma è anche vero Storia dell arte Einaudi 9

10 che contemporaneamente le grandi istituzioni politiche avvertivano il bisogno di aumentare le loro rendite e il papato cercava nuove fonti di entrate non solo nel ravennate e nella pentapoli, ma nel beneventano, in Toscana, dovunque potesse vantare diritti anche di antica e oscura origine; i re longobardi mettevano anch essi a contribuzione le province periferiche del regno. E questo significa che spostamenti di beni e ricchezze dovevano avvenire in modo continuativo. Comunque nessun progetto di unificazione parziale o totale della penisola giunse a compimento. Rispondendo alle sollecitazioni del papato, Carlomagno nel 774 conquistò il regno longobardo annettendolo ai suoi domini che, dopo la transitoria eclisse, ripristinavano l egemonia franca nell Europa continentale estendendola alle regioni mediterranee. L assetto che diede Carlomagno alla penisola risultò da una serie di successivi adattamenti e si concluse non solo con la rinunzia a qualsiasi forma di unificazione, ma con la riduzione dell area già dominata dai re longobardi e con l irrigidimento della divisione in tre grandi zone trasversali. Carlomagno scartò infatti subito il progetto papale assegnando al dominio temporale di San Pietro soltanto le province già appartenute all Impero bizantino nell Italia centrale. Tentò invece di realizzare le aspirazioni dei re longobardi a dominare su tutti i longobardi ed anche ad estendersi nelle terre romaniche, assalendo sia il ducato di Benevento che la laguna veneta, ma dovette rinunziare davanti alla tenace resistenza dei veneziani e dei beneventani, sostenuti dall Impero bizantino. Cosí la tripartizione ancora plastica nel VII ed VIII secolo, si ricostituí ed irrigidí in quanto ad essa corrispondevano ora tre domini politici distinti e ben connotati: il governo franco nell Italia padana, in Toscana e nel ducato di Spoleto; il governo papale in Romagna, nelle Marche settentrionali e nel Lazio; un gover- Storia dell arte Einaudi 10

11 no longobardo ormai decisamente autonomo nel Mezzogiorno. Quest ultimo confinava, in rapporto di collaborazione, con i residui capisaldi del dominio bizantino nelle propaggini estreme dello stivale ed in Sicilia. Questa sistemazione ebbe luogo mentre riprendeva consistenza e capacità propulsiva anche il mondo mediterraneo, rappresentato non piú solo dall Impero bizantino, ma dal piú dinamico e aggressivo mondo islamico, che a cominciare dai primi anni del IX secolo ripropose in modo nuovo i legami che al tempo dell impero esistevano tra le diverse terre del Mediterraneo occidentale, l Africa, la Sicilia, la Sardegna, le Baleari, la stessa Italia meridionale, ma in forme aggressive e spesso devastanti, ispirate dall ostilità religiosa e dal bisogno economico, in cui guerra di religione, attività commerciale e pirateria si confondevano. L Italia tornò ad essere, sempre piú accentuatamente col trascorrere del IX secolo, uno spazio in cui si fronteggiavano e scontravano la forza dell Europa continentale e quelle del Mediterraneo. Sotto queste contrastanti influenze le tradizioni e le società locali dovettero modellare l assetto territoriale e la struttura culturale. Riprese consistenza, nel IX secolo, il processo di differenziazione regionale nelle tre grandi zone geopolitiche. Nell area carolingia si consolidò l autonomia delle regioni di frontiera, lo spoletino, la Toscana, il Friuli, che ricalcavano territorialmente circoscrizioni longobarde, ma nel nuovo regime divenivano grandi distretti militari a presidio del dominio carolingio contro gli assalti che venivano dall esterno. Queste regioni erano agganciate all impero dal fatto che il titolare era normalmente un franco appartenente alla grande aristocrazia militare che collaborava con Carlomagno; ma esse costituirono anche il quadro nel quale, dalla metà del IX secolo, alcuni di questi potenti si radicarono, collegan- Storia dell arte Einaudi 11

12 do la loro autorità alle prospettive locali, o facendo del distretto amministrativo un area di affermazione della loro potenza familiare, da trasmettere ai discendenti. Nel patrimonio di San Pietro un analoga tendenza si manifesta nella organizzazione politica dei due territori storici che lo costituivano, l esarcato e il ducato romano, ciascuno dei quali divenne l ambito di espansione o dominio delle rispettive aristocrazie cittadine raccolte intorno al governo ed al prestigio dei vescovi; nel ravennate la tradizione ecclesiastica valse da conferma alla riluttanza già vecchia a sottomettersi al governo temporale del papato. Nell Italia meridionale, egualmente a metà del IX secolo, il grande complesso territoriale del ducato di Benevento, che dal tempo della conquista carolingia aveva assunto il rango di principato, si scisse in una parte costituita dalla Campania tra l Appennino e il Tirreno in tutta la sua lunghezza, con centro a Salerno, ed una con centro a Benevento, estesa nella Campania interna, e su parti del Molise e delle Puglie. Entrambe si richiamarono alla tradizione e alla sovranità longobarde, assumendo la qualifica di principati; poco piú tardi l ulteriore separazione della Campania settentrionale dal principato di Salerno diede origine ad un terzo principato longobardo, con sede a Capua. Questa generalizzata tendenza alla costituzione di strutture politiche regionali, autonome e circoscritte, può sembrare un arretramento rispetto alle tendenze di integrazione territoriale dell VIII secolo. In realtà essa corrisponde ad un livello piú evoluto di organizzazione sociale ed economica, che richiedeva la costruzione di territori politici e amministrativi organici ed integrati sulla dimensione reale delle attività e delle relazioni sociali; vi era interessato un ceto di cittadini proprietari e piccoli imprenditori piú vasto e consistente di quello dei guerrieri e proprietari fondiari che aveva gover- Storia dell arte Einaudi 12

13 nato i ducati longobardi. Il processo, che si sviluppa soprattutto nella seconda metà del IX secolo, si basa dunque sulla convergenza tra quadri istituzionali, ambizioni aristocratiche e pressioni di base. L idea dell unità della penisola sembra perdersi. Per i dominatori franchi essa non aveva rilevanza ideale; il regno era una struttura di rapporti istituzionali che teneva insieme un gruppo di dominatori militari e di popoli sottomessi; la tradizione longobarda ricordava l origine della maggior parte degli abitanti, ma non corrispondeva piú né a un fondamento di sovranità, né ad un ambito organico di potere, dopo la separazione dei longobardi di Benevento. Il nome di «regno dei longobardi» venne sostituito sempre piú volentieri da quello di «regno d Italia», dove il termine «Italia» si riferiva solo alla regione padana ed emiliana, istituzionalizzando un accezione che compare sporadicamente già nell VIII secolo. Nel IX secolo quel nome cessò ufficialmente di indicare tutta la penisola per designarne solo una parte, tra l altro quella che in seguito, per un mutare dei punti di vista e dei riferimenti ideologici, si sarebbe chiamata «Longobardia». Vi fu comunque un breve periodo in cui il dominio franco cercò nuovamente di imporsi su tutta la penisola almeno come egemonia se non come dominio diretto, e ciò avvenne durante il regno dell unico sovrano carolingio che risiedette stabilmente in Italia e che, per il gioco delle successioni, si trovò anche a portare il titolo di imperatore: Ludovico II ( ). Egli praticò una politica di controllo, autorità e perfino conquista militare nei territori romanici formalmente dipendenti dal papato e soprattutto nel Mezzogiorno longobardo. Ma questa politica, che per certi aspetti ricorda quella dei re longobardi dell VIII secolo, traeva ormai giustificazione non dall autorità del regno, ma dalla funzione dell impero; solo in forza di quest ultima Ludovico II poteva rivendicare autorità a Ravenna e a Roma per Storia dell arte Einaudi 13

14 tradizione appartenenti all impero e poté richiedere la sottomissione dei longobardi meridionali, motivata con la lotta che egli andava a condurre sulle loro terre contro gli infedeli saraceni che le invadevano. Attraverso l esperienza di Ludovico II, si configurò e restò poi stabile, grazie anche al consenso del papato, l idea che la penisola italiana era soggetta nella sua integrità all autorità dell imperatore franco cristiano, indipendentemente dai diversi poteri che la reggevano a un livello politico piú basso. Venuto meno Ludovico II senza nessuno che ne proseguisse le direttive, la strutturazione regionale che egli aveva controllato, ma non eliminato, riprese spicco e si dimostrò la forma di organizzazione istituzionale e territoriale piú adeguata ai tempi difficili determinati dal declino dell autorità carolingia e dalla concomitante aggressività delle influenze mediterranee, saracene e bizantine. Un carattere saliente delle formazioni regionali del IX secolo fu la loro apertura verso l esterno; esse svilupparono relazioni di collaborazione, amicizia o anche di pressione e minaccia verso le regioni contigue, con atteggiamenti che non sempre coincidono al tono delle relazioni fra gli stati di cui facevano parte. Questo è particolarmente evidente nell Italia centrale e meridionale, dove le formazioni politiche erano numerose e diversificate. Si vedono i duchi di Spoleto intervenire a Roma e a Benevento, quelli di Toscana pure in Roma; il papato in strette relazioni con Napoli e con gli altri stati della Campania; i beneventani estendersi in Puglia e i bizantini dalla Puglia giungere a Benevento; i salernitani tendere verso la penisola sorrentina e la Calabria; gli amalfitani presenti a Roma; i saraceni dalla Sicilia, che nel corso del IX secolo strapparono progressivamente al governo bizantino, tendere verso la Campania e la Puglia. Nell Italia settentrionale le relazioni interregionali piú evidenti sono quel- Storia dell arte Einaudi 14

15 le tra Venezia e la pianura padana, regolate da patti formali a sostegno del commercio; ma anche i distretti a ridosso delle Alpi tenevano consistenti rapporti con i contigui territori oltremontani: Borgogna e Provenza a occidente, Baviera a oriente. Si configura una rete di relazioni attraverso cui le regioni contigue scambiavano le proprie risorse economiche ed entravano in contatto con le economie esterne alla penisola, soprattutto con la navigazione mediterranea controllata ora dai saraceni nel bacino occidentale, dai bizantini in quello orientale. Questi sistemi di collegamento erano peraltro limitati e rivolti verso l esterno, mancando forti collegamenti che passassero all interno della penisola. Ciò ha riscontro nell attività politica che, negli ultimi decenni del IX secolo, in coincidenza del venir meno di una forza centrale capace di tenere saldamente aggregati i diversi settori politicoeconomici il papato, che tentò di assumere questa funzione, fallí a causa della sua inconsistenza militare mostra forti divaricazioni di interessi ed atteggiamenti. Nell Italia meridionale l attività politica ha orientamenti e svolgimento divergenti nel settore tirrenico, fortemente dominato dal problema islamico, e in quello adriatico, caratterizzato da una solida e durevole ricostituzione del dominio bizantino. Nella pianura padana, area tradizionalmente unitaria per disposizione geografica e per influenza regia, il ceto di governo carolingio costituito da conti, vescovi e signori di origine franca, si mostra diviso, sulla scelta dei re che avrebbero dovuto governare il regno, in due schieramenti contrapposti la cui divisione segue una logica geografica, dato che i signori della parte occidentale caldeggiavano e sostenevano sovrani provenienti dalla Francia, soprattutto dalla Borgogna e Provenza, mentre i signori della parte orientale sostenevano candidati provenienti dalla Baviera e dalla Svevia. Una divisione che si esprime anche nel- Storia dell arte Einaudi 15

16 l importanza assunta in quel periodo da Verona, come centro strategico e politico, contrapposta a Milano e Pavia. È un fatto che negli stessi anni drammatici press a poco fra l 875 e l 888 in cui l Italia meridionale veniva assalita contemporaneamente da saraceni e bizantini, l Italia settentrionale fu contesa tra bavaresi e provenzali coi loro sostenitori locali. Continuavano peraltro ad esistere riferimenti ideali accomunanti, almeno all interno della tripartizione zonale che restava la base dell ordinamento politico della penisola. L unità giuridica del regno italico non venne messa in discussione nemmeno dopo la crisi del dominio carolingio, sebbene in diverse occasioni vi fossero due re, uno legato al mondo transalpino occidentale, da cui spesso proveniva, l altro a quello tedesco. Nel Mezzogiorno la memoria dell origine comune rimase motivo di solidarietà almeno teorica tra i principati longobardi, e una razionalizzazione della geografia politica si ebbe con l unione dinastica di Capua e Benevento, sostenuta dall asse della via Appia. Ma anche lí, la prima metà del X secolo non vide né programmi né iniziative che dessero corpo a quella solidarietà. Al centro della penisola, si ristabilirono tra Roma e Ravenna relazioni che non avevano però il carattere di unificazione statale. Perciò nella prima metà del X secolo i grandi distretti, cui si era aggiunta la marca di Ivrea, che controllava il Piemonte occidentale e i passi alpini verso la Borgogna, consolidarono in tutta Italia la loro struttura e la loro autonomia. Ricorre allora, per indicarli, il termine di «regni», che nel linguaggio del tempo si riferisce alla organizzazione politica di un popolo sotto propri governanti autonomi, indipendentemente dal titolo portato da questi. E infatti non si parlava piú di longobardi, ma di salernitani, beneventani, capuani; piú a nord di spoletini, camerti, romani, tusci. Italici furono chiamati soltanto gli abitanti dell area regia della valle padana. Storia dell arte Einaudi 16

17 Nuove forme di coordinamento, impossibili da realizzare per le frazionate forze interne, vennero dall esterno, quando si ricostituirono, fuori d Italia, poteri sovraregionali in grado di esercitare influenza e controllo su vasti complessi di terre e formazioni politiche. Primo fu quello dell Impero bizantino, che dopo aver contribuito decisamente a frenare l assalto saraceno, sicché dopo i primi anni del X secolo solo la Sicilia restò ai musulmani, istituí nuovamente la sua supremazia, diretta o mediata, su tutto il Mezzogiorno, dall Adriatico al Tirreno, giungendo nuovamente ad influenzare Roma. Nell Italia settentrionale un tentativo di coordinare i diversi centri di potere esistenti nel territorio del regno venne compiuto da re Ugo ( ), provenzale di origine e sostenuto nella sua impresa italiana da provenzali, borgognoni, oltre che dalle forze indigene interessate ai rapporti con le regioni da cui proveniva. Ma la sua posizione non era sostenuta da una struttura politica egemonica; le sue risorse erano della stessa natura e misura di quelle dei grandi signori italiani, sicché non lui, ma il re di Germania Ottone I riuscí ad agganciare l Italia ad un vasto organismo politico e territoriale centroeuropeo fondato sulle risorse militari ed economiche e sulla vocazione egemonica della Germania, che ebbe la sua consacrazione nell assunzione della dignità imperiale. In forza di quest ultima i sovrani tedeschi poterono rivendicare sovranità eminente su tutta la penisola, secondo le concezioni maturate nell età carolingia, ed esercitare autorità in Roma e Ravenna e sul Mezzogiorno, per cui ingaggiarono un conflitto con l Impero bizantino, la cui influenza ridussero ai territori pugliesi e calabresi, attraendo nell orbita dell Impero tedesco l area longobarda. Dopo la metà del X secolo la situazione politica della penisola italiana si stabilizzò sotto l egemonia tedesca, in Storia dell arte Einaudi 17

18 funzione della quale vennero riorganizzate anche le relazioni politico-territoriali interne. L adattamento piú vistoso fu l unione di tutta l Italia nordorientale, Friuli, Trentino e territorio veronese, in una nuova marca di Verona che venne aggregata alla Baviera portando a compimento il lungo processo di integrazione e convergenza della regione su quell asse. Sull altro versante della regione padana venne invece smantellata la marca d Ivrea, che controllava le relazioni sia economiche che politiche fra l Italia, la Provenza e la Borgogna, perché fin dalla sua costituzione essa era stata il puntello dell influenza provenzale in Italia. Non vennero per questo impedite le comunicazioni con i paesi transalpini su quel lato, ma frazionandone il controllo se ne rese meno consistente il peso politico. Con la protezione dell impero si formò una grande dominazione signorile nella pianura padana a sud del Po, dall Appennino pistoiese fino ai limiti occidentali della Romagna, sotto un vassallo imperiale che sarebbe stato il capostipite della dinastia canossana. Nel centro della penisola fu creato un vasto dominio unificato che comprendeva la marca di Camerino, quella di Spoleto, il principato di Benevento e quello di Capua, per collegare e integrare le formazioni politiche dell Italia meridionale con il sistema imperiale del nord. Anche la città marinara di Gaeta, in Campania, venne attirata nell orbita dell Italia imperiale. In sostanza, furono poste sotto controllo le principali direttrici delle comunicazioni longitudinali dalla Germania attraverso tutta l Italia fino alla ridotta area di influenza bizantina nel Mezzogiorno, e su esse passarono non solo gli eserciti imperiali tedeschi, ma le sollecitazioni culturali e i beni economici di un mondo in espansione. Il tono della vita economica italiana cresce nel corso del X secolo. Cessata la fase piú aspra dell aggressione saracena, si intensificarono i traffici internazionali, provenienti da Bisanzio, dall Egitto e dall Afri- Storia dell arte Einaudi 18

19 ca settentrionale. Il numero dei mediatori e dei vettori aumentò; nuovi centri costieri presero parte ai traffici mediterranei. Inoltre crebbe l attività produttiva dell Italia, non solo nei generi primari di sussistenza. La Germania contribuiva a questo sviluppo economico con l argento estratto dalle miniere della Sassonia, inviato in Italia in contropartita delle merci importate, e trasformato in moneta. Crebbero cosí la ricchezza, lo stile di vita e la volontà di partecipazione politica delle cittadinanze. Questo fenomeno diventa essenziale nel corso dell XI secolo nell Italia padana ed in Toscana, dove cittadinanze e vescovi, spesso in collaborazione, ma anche in conflitto tra loro, diedero vita ad originali forme di gestione dei comuni interessi e proiettarono l influenza ed il dominio cittadino nel territorio circostante. D altra parte i discendenti delle famiglie di conti e marchesi che avevano titoli ereditari di giurisdizione derivati dall ordinamento istituzionale del regno, mantenuto in vita dagli imperatori tedeschi, conservarono un attiva presenza, fondata su castelli, proprietà fondiarie, patronati di monasteri e interessi nelle stesse città. Prese cosí crescente rilievo politico ed economico una larga rete di centri autonomi e concorrenti, collegati da un sistema di comunicazioni stradali e fluviali sempre piú sviluppato, disposti secondo una gerarchia di funzioni e importanza derivante anche dalla posizione di ogni singolo centro in relazione al movimento delle persone e delle merci e alle possibilità di mercato. Anche nel Mezzogiorno l XI secolo è contraddistinto dal moltiplicarsi dei centri urbani, per nuove fondazioni o per la crescita di preesistenti abitati. Non vi si costruí peraltro un sistema integrato simile a quello della regione padana. La dorsale appenninica rendeva difficili le comunicazioni tra il versante adriatico e quello tirrenico; ma la tendenza a larghi collegamenti tra i diver- Storia dell arte Einaudi 19

20 si centri in quadri regionali era presente anche nel Mezzogiorno, e si espresse nella caratteristica politica dei principi longobardi, che nell XI secolo cercarono di portare sotto il loro dominio le città costiere della Campania, tradizionalmente indipendenti, per partecipare ai frutti dei traffici ed integrare al loro commercio l economia produttiva dei principati. Talvolta i principi di Capua e di Benevento tentarono anche di stabilire connessioni tra le regioni tirreniche e quelle adriatiche, con imprese militari e rivendicazioni di sovranità che ebbero poca efficacia pratica, ma che rivelano l esistenza di un aspirazone a piú vaste integrazioni sovraregionali, che ha il suo corrispettivo nell incipiente espansione dei traffici interni, e che venne realizzata dopo la metà del secolo dalla conquista normanna. L intraprendenza e il dinamismo della situazione politica e sociale italiana dell XI secolo si esprimono anche nell attività economica, da cui venne modificata la posizione dell Italia rispetto alle due grandi aree politico-economiche del Mediterraneo e dell Europa continentale. Mercanti italiani in misura sempre piú consistente si irradiarono verso entrambe e progressivamente assunsero una funzione di intermediazione economica tra di esse. Fondamentale per questo fu il rapporto con il Mediterraneo. Le città campane e Venezia, che anche nei secoli precedenti avevano praticato con alterna fortuna la navigazione mercantile, dalla fine del X secolo la resero autonoma rispetto a quella bizantina e musulmana e consolidarono la loro presenza sulle piazze dell Africa e dell Oriente. Ma la novità è l emergere di Pisa e di Genova, la cui navigazione fino allora si era svolta lungo le coste del Tirreno settentrionale, fino alla Corsica, e che nell XI secolo si spinsero a sud, non solo alla Sardegna, ma verso la Sicilia e l Africa, prima di raggiungere, al seguito dei crociati, la Terra Santa. Le due città erano divenute i principali sbocchi al mare Storia dell arte Einaudi 20

21 della Toscana e dell Italia settentrionale occidentale, ed in questa funzione entrarono in concorrenza con le città meridionali. Nel X secolo i mercanti campani si erano spinti fino a Pavia in una posizione di sostanziale monopolio dei prodotti d oltremare, condiviso solo con Venezia. L emergere delle città marinare tirreniche limitò la loro possibilità di accedere ai mercati settentrionali, cosí come il predominio di Venezia nell Adriatico limitava la navigazione pugliese. L attività commerciale meridionale restò limitata alle relazioni del Mezzogiorno col Mediterraneo ed alla circolazione interna. D altra parte le città settentrionali svilupparono la loro presenza anche nelle piazze dell Italia meridionale, alla cui produzione erano interessate. Questo valse a tenere in rapporto le due grandi aree politico-economiche che si erano ormai delineate nella penisola, mentre i collegamenti istituzionali venivano meno, con la crisi dell autorità imperiale in Italia e la formazione dello stato normanno, nella seconda metà dell XI secolo. Nota bibliografica G. Tabacco, Egemonie sociali e strutture del potere nel medioevo italiano, Torino 1979; C. Wickham, L Italia nel primo medioevo, Milano 1983; P. Delogu-A. Guillou-G. Ortalli, Longobardi e bizantini, Torino 1980 (Storia d Italia diretta da G. Galasso, I); V. Fumagalli, Il Regno italico, Torino 1978 (Storia d Italia diretta da G. Galasso, II); Storia del Mezzogiorno, diretta da G. Galasso e R. Romeo, II, tomo 1 e 2, Napoli Storia dell arte Einaudi 21

22 Storia dell arte Einaudi 22

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

L internazionalizzazione del sistema economico milanese

L internazionalizzazione del sistema economico milanese L internazionalizzazione del sistema economico milanese Il grado di apertura di un sistema economico locale verso l estero rappresenta uno degli indicatori più convincenti per dimostrare la sua solidità

Dettagli

Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008. a cura di Francesco Linguiti

Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008. a cura di Francesco Linguiti Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008 a cura di Francesco Linguiti Luglio 2011 Premessa* In questa nota vengono analizzati i dati sulla struttura

Dettagli

Indice. p. 1. Introduzione. p. 2. Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2. Il costo del gas con la tariffa di Maggior Tutela dell AEEG p.

Indice. p. 1. Introduzione. p. 2. Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2. Il costo del gas con la tariffa di Maggior Tutela dell AEEG p. Gas: le Regioni Italiane con il maggior numero di consumi e quelle con il risparmio più alto ottenibile Indice: Indice. p. 1 Introduzione. p. 2 Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2 Il costo del

Dettagli

L'Europa cristiana si espande: la Reconquista e le Crociate

L'Europa cristiana si espande: la Reconquista e le Crociate L'Europa cristiana si espande: la Reconquista e le Crociate Cristiani e musulmani nell'xi secolo Fra mondo cristiano e mondo musulmano erano continuati, nel corso del Medioevo, gli scambi commerciali e

Dettagli

La formazione dello stato moderno. Lo stato moderno Le forme dello stato moderno Lo stato del re e lo stato dei cittadini

La formazione dello stato moderno. Lo stato moderno Le forme dello stato moderno Lo stato del re e lo stato dei cittadini La formazione dello stato moderno Lo stato moderno Le forme dello stato moderno Lo stato del re e lo stato dei cittadini Un solo stato cristiano? Il Medioevo aveva teorizzato l unità politica e religiosa

Dettagli

Perché partire dalla popolazione? La crescita economica deriva dall energia. E per molti secoli l uomo è rimasto la macchina principale in grado di

Perché partire dalla popolazione? La crescita economica deriva dall energia. E per molti secoli l uomo è rimasto la macchina principale in grado di La popolazione Perché partire dalla popolazione? La crescita economica deriva dall energia. E per molti secoli l uomo è rimasto la macchina principale in grado di trasformare il cibo in lavoro. Data l

Dettagli

Dai comuni alle signorie Dalle signorie ai principati

Dai comuni alle signorie Dalle signorie ai principati Dai comuni alle signorie Dalle signorie ai principati 1000-1454 ITC Custodi, gennaio 2012 1 La nascita dei comuni Le città dell Europa centrale, che erano sottoposte a un signore, a un conte o a un vescovo,

Dettagli

Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia

Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Sintesi L incidenza e la mortalità per il tumore del polmone stimate in nel periodo 197-215 mostrano andamenti differenti tra uomini e donne:

Dettagli

APPALTI e CONCESSIONI

APPALTI e CONCESSIONI DOTAZIONE INFRASTRUTTURE: DATI UE E NAZIONALI L ISPO (Istituto per gli studi sulla Pubblica opinione) ha reso noti i dati di una ricerca comparata sulle infrastrutture, sia a livello comunitazio che nazionnale.

Dettagli

L Irpef pagata dagli stranieri nelle regioni italiane

L Irpef pagata dagli stranieri nelle regioni italiane Studi e ricerche sull economia dell immigrazione L Irpef pagata dagli stranieri nelle regioni italiane Anno 2011 per l anno di imposta 2010 Avvertenze metodologiche p. 2 I principali risultati dello studio

Dettagli

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE

Dettagli

Il mercato del credito

Il mercato del credito Il mercato del credito 1 Gli sportelli bancari In riferimento alla distribuzione del numero di istituti bancari per sede amministrativa e del numero di sportelli per localizzazione geografica, i dati statistici

Dettagli

Stock del credito al consumo sui consumi delle famiglie

Stock del credito al consumo sui consumi delle famiglie CREDITO AL CONSUMO: GLI EFFETTI DELLA CRISI Da uno studio della Banca d Italia 1, che valuta gli effetti della crisi sul mercato del credito al consumo in Italia, emerge una situazione attuale diversa

Dettagli

Istituto San Luigi di Chieri PIANO DI LAVORO ANNUALE a.s. 2013/2014. CLASSE: I SEZIONE: A e B MATERIA: Storia e Geografia

Istituto San Luigi di Chieri PIANO DI LAVORO ANNUALE a.s. 2013/2014. CLASSE: I SEZIONE: A e B MATERIA: Storia e Geografia Istituto San Luigi di Chieri PIANO DI LAVORO ANNUALE a.s. 2013/2014 CLASSE: I SEZIONE: A e B MATERIA: Storia e Geografia SUDDIVISIONE DEI MODULI SETTIMANALI: nr. 2 moduli di storia nr. 2 moduli di geografia

Dettagli

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento

Dettagli

Coordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica

Coordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica Centro Studi Il Report IL RECENTE STUDIO DELLA SVIMEZ CONFERMA NOTEVOLI DIFFERENZE TERRITORIALI ED EVIDENZIA SVANTAGGI COMPETITIVI ANCE SALERNO: CREDITO, CONFIDI A DUE VELOCITA Nel 2013 su oltre 22 miliardi

Dettagli

Pensionati e pensioni nelle regioni italiane

Pensionati e pensioni nelle regioni italiane Pensionati e pensioni nelle regioni italiane Adam Asmundo POLITICHE PUBBLICHE Attraverso confronti interregionali si presenta una analisi sulle diverse tipologie di trattamenti pensionistici e sul possibile

Dettagli

OPEN - Fondazione Nord Est Febbraio 2013

OPEN - Fondazione Nord Est Febbraio 2013 A7. FECONDITÀ, NUZIALITÀ E DIVORZIALITÀ Diminuisce il tasso di fertilità dopo la crescita degli ultimi anni A livello nazionale il tasso di fecondità totale (numero medio di figli per donna in età feconda)

Dettagli

Alle radici della questione balcanica. 1. L impero ottomano e i mutamenti di lungo periodo 2. La conquista ottomana nei Balcani

Alle radici della questione balcanica. 1. L impero ottomano e i mutamenti di lungo periodo 2. La conquista ottomana nei Balcani Alle radici della questione balcanica 1. L impero ottomano e i mutamenti di lungo periodo 2. La conquista ottomana nei Balcani L impero ottomano L impero turco ottomano raggiunge la sua massima espansione

Dettagli

L età comunale può essere suddivisa in due periodi: inizi del Trecento); 1378 circa).

L età comunale può essere suddivisa in due periodi: inizi del Trecento); 1378 circa). L età comunale può essere suddivisa in due periodi: 1. periodod affermazione daffermazione(da metà XII secolo agli inizi del Trecento); 2. periodo di crisi (dai primi decenni del Trecento al 1378 circa).

Dettagli

MOVIMPRESE RISTORAZIONE

MOVIMPRESE RISTORAZIONE Le pillole di Notizie, commenti, istruzioni ed altro MOVIMPRESE RISTORAZIONE Anno 2011 Ufficio studi A cura di L. Sbraga e G. Erba MOVIMPRESE RISTORAZIONE A dicembre del 2011 negli archivi delle Camere

Dettagli

La colonizzazione greca e le sue conseguenze

La colonizzazione greca e le sue conseguenze Unità di apprendimento semplificata Per alunni con difficoltà di apprendimento, per alunni non italofoni, per il ripasso e il recupero A cura di Emma Mapelli La colonizzazione greca e le sue conseguenze

Dettagli

Popolazione e famiglie

Popolazione e famiglie 23 dicembre 2013 Popolazione e famiglie L Istat diffonde oggi nuovi dati definitivi del 15 Censimento generale della popolazione e delle abitazioni. In particolare vengono rese disponibili informazioni,

Dettagli

SUL CONCETTO DI IMPERIALISMO MATERIALE DIDATTICO A CURA DI PAOLO CARMIGNANI

SUL CONCETTO DI IMPERIALISMO MATERIALE DIDATTICO A CURA DI PAOLO CARMIGNANI SUL CONCETTO DI IMPERIALISMO MATERIALE DIDATTICO A CURA DI PAOLO CARMIGNANI IMPERIALISMO: definizione 1 (in senso più ampio) Espansione territoriale di uno stato a spese di altri stati o nazioni sui quali

Dettagli

CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI

CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI Direzione Affari Economici e centro studi CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI Dopo sei anni di continui cali nelle erogazioni per finanziamenti per investimenti in edilizia, anche

Dettagli

3] PRINCIPATI E STATI REGIONALI

3] PRINCIPATI E STATI REGIONALI 3] PRINCIPATI E STATI REGIONALI SIGNORI E PRINCIPI Fra la metà del Duecento e il Quattrocento, nell'italia settentrionale e centrale > numerose signorie. Molti signori, dopo avere preso il potere con la

Dettagli

Una carta geografica diversa la proiezione cartografica di Arno Peters

Una carta geografica diversa la proiezione cartografica di Arno Peters Una carta geografica diversa la proiezione cartografica di Arno Peters Nella proiezione di Mercatore la Germania (patria elettiva del geografo) e l Europa si trovano al centro del mondo, sia in senso latitudinale

Dettagli

Storia economica, Storia d impresa, Storia della tecnica e dintorni

Storia economica, Storia d impresa, Storia della tecnica e dintorni corso di laurea in Strategie di Comunicazione Storia dell Impresa - lezione 2.03.2015 L IMPRESA come PARADIGMA STORICO Storia economica, Storia d impresa, Storia della tecnica e dintorni L immagine d apertura

Dettagli

McDONALD S E L ITALIA

McDONALD S E L ITALIA McDONALD S E L ITALIA Da una ricerca di SDA Bocconi sull impatto occupazionale di McDonald s Italia 2012-2015 1.24 McDONALD S E L ITALIA: IL NOSTRO PRESENTE Questo rapporto, frutto di una ricerca condotta

Dettagli

L'Impero Romano d'oriente sopravvisse fino al 1453, quando Maometto II conquistò la città di Bisanzio, l'attuale Istambul.

L'Impero Romano d'oriente sopravvisse fino al 1453, quando Maometto II conquistò la città di Bisanzio, l'attuale Istambul. Il territorio dell'impero Romano d'oriente prima delle conquiste di Giustiniano L'impero alla morte dell'imperatore nel 565 L'Impero Romano d'oriente sopravvisse fino al 1453, quando Maometto II conquistò

Dettagli

L unificazione dell Italia

L unificazione dell Italia L unificazione dell Italia Dopo i moti rivoluzionari del e la sconfitta piemontese nella prima guerra d indipendenza (1848-1849) negli stati italiani ci fu una dura repressione chiesta dall Austria. L

Dettagli

Dossier Statistico Immigrazione 2007 XVII Rapporto Caritas - Migrantes

Dossier Statistico Immigrazione 2007 XVII Rapporto Caritas - Migrantes Migranti nel mondo, in Sardegna,nel Medio Campidano ASSESSORATO AL LAVORO - IMMIGRAZIONE ED EMIGRAZIONE Osservatorio provinciale sui flussi migratori Presentazione del Dossier Statistico Immigrazione 2007

Dettagli

Le evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF

Le evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF Barometro CRIF della domanda di credito da parte delle famiglie: a ottobre ancora vivace la domanda di mutui (+42,5%) e prestiti finalizzati (+17,8%). In controtendenza, si consolida la flessione dei prestiti

Dettagli

NOTA A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE FISCALI E PREVIDENZIALI DELLA UIL UN OPERAZIONE VERITA SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEI FONDI PENSIONE

NOTA A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE FISCALI E PREVIDENZIALI DELLA UIL UN OPERAZIONE VERITA SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEI FONDI PENSIONE NOTA A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE FISCALI E PREVIDENZIALI DELLA UIL UN OPERAZIONE VERITA SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEI FONDI PENSIONE Le ultime settimane sono caratterizzate da una situazione non facile

Dettagli

Il Dipartimento per le Comunicazioni: uno studio dell età del personale. Miriam Tagliavia Marzo 2011

Il Dipartimento per le Comunicazioni: uno studio dell età del personale. Miriam Tagliavia Marzo 2011 Il Dipartimento per le Comunicazioni: uno studio dell età del personale Marzo 2011 2 Il Dipartimento per le Comunicazioni: uno studio dell età del personale Il Dipartimento per le Comunicazioni, uno dei

Dettagli

L Italia nei secoli XIV e XV

L Italia nei secoli XIV e XV L Italia nei secoli XIV e XV Con le sue città, i suoi commerci, la sua cultura, l Italia di fine Medio Evo costituisce forse la più alta espressione delle civiltà europea, ma allo stesso tempo è insidiata

Dettagli

ANALISI DELL OCCUPAZIONE FEMMINILE IN ITALIA

ANALISI DELL OCCUPAZIONE FEMMINILE IN ITALIA ANALISI DELL OCCUPAZIONE FEMMINILE IN ITALIA novembre 04 Introduzione In base ai dati dell VIII Censimento su Industria e Servizi dell ISTAT è stata condotta un analisi dell occupazione femminile nelle

Dettagli

Note e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop

Note e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop Note e commenti n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop 1 L analisi sullo stock fa riferimento al totale delle imprese (coopera ve e non) a ve al 31 Dicembre

Dettagli

N.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato

N.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato EDI.CO.LA.NEWS Dati&Mercato N.9 EDILIZIA RESIDENZIALE: IL RINNOVO SI FERMA E PROSEGUE IL CALO DELLE NUOVE COSTRUZIONI Il valore di un mercato è determinato dalla consistenza degli investimenti che vi affluiscono.

Dettagli

COME STA LA SCUOLA ITALIANA? ECCO I DATI DEL RAPPORTO INVALSI 2014

COME STA LA SCUOLA ITALIANA? ECCO I DATI DEL RAPPORTO INVALSI 2014 Pagina 1 di 5 COME STA LA SCUOLA ITALIANA? ECCO I DATI DEL RAPPORTO INVALSI 2014 No Comments E stato presentato questa mattina al Ministero dell Istruzione il rapporto INVALSI 2014. Complessivamente sono

Dettagli

l evoluzione del listino: societa e titoli quotati

l evoluzione del listino: societa e titoli quotati L Evoluzione del Listino: società e titoli quotati Nel biennio 1997-98 la Borsa italiana ha compiuto importanti progressi, in termini sia di dimensione complessiva che di livello qualitativo del listino.

Dettagli

Telefono fisso e cellulare: comportamenti emergenti

Telefono fisso e cellulare: comportamenti emergenti 4 agosto 2003 Telefono e cellulare: comportamenti emergenti La crescente diffusione del telefono cellulare nella vita quotidiana della popolazione ha determinato cambiamenti profondi sia nel numero sia

Dettagli

1. La situazione economica e del mercato del lavoro

1. La situazione economica e del mercato del lavoro 1. La situazione economica e del mercato del lavoro Per la lettura dei dati non si può prescindere dal considerare l impatto dei molteplici fattori che hanno mutato radicalmente il mondo del lavoro a causa

Dettagli

Domanda e offerta di credito Resta ancora bassa la percentuale di imprese del commercio, del turismo e dei servizi che nel secondo trimestre 2014 si

Domanda e offerta di credito Resta ancora bassa la percentuale di imprese del commercio, del turismo e dei servizi che nel secondo trimestre 2014 si Osservatorio credito regionale: al sud finanziamenti col contagocce by Redazione 8 ottobre 2014 Nel secondo trimestre del 2014, per quasi la metà delle imprese del terziario (48%) resta critica la capacità

Dettagli

L A SCUOLA CATTOLICA IN CIFRE

L A SCUOLA CATTOLICA IN CIFRE L A SCUOLA CATTOLICA IN CIFRE Anno 2014/2015 Fonte: elaborazione CSSC su dati MIUR 2015 LE SCUOLE DELL INFANZIA Nell universo di scuola paritaria le scuole dell infanzia costituiscono la porzione più importante,

Dettagli

SEFIT. La pianificazione cimiteriale: come e perché Daniele Fogli

SEFIT. La pianificazione cimiteriale: come e perché Daniele Fogli La pianificazione cimiteriale: come e perché Daniele Fogli L incidenza della cremazione in Italia Incidenza attuale e passata della cremazione in Italia In Italia la cremazione, nel corso del 2005, ha

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Stampa COMUNICATO STAMPA Scuola, si chiudono con successo le iscrizioni on line: 1,557.601 milioni di domande registrate, il 99,3% Quasi

Dettagli

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,

Dettagli

LE SCHEDE DIDATTICHE DELLA MAESTRA MPM LE GUERRE PERSIANE

LE SCHEDE DIDATTICHE DELLA MAESTRA MPM LE GUERRE PERSIANE LE GUERRE PERSIANE Mentre le città greche si sviluppavano, i Persiani crearono un vastissimo impero sottomettendo tutti i popoli conquistati. Sparta e Atene, piuttosto di perdere la propria libertà affrontarono

Dettagli

stabile o una serie di appartamenti dove l immigrato può permanere per un periodo già fissato dalla struttura stessa. Sono ancora tantissimi gli

stabile o una serie di appartamenti dove l immigrato può permanere per un periodo già fissato dalla struttura stessa. Sono ancora tantissimi gli P R E M E S S A Con la presente rilevazione, la Direzione Centrale per la Documentazione e la Statistica si propone di fornire un censimento completo delle strutture di accoglienza per stranieri, residenziali

Dettagli

Dal 1990 le imprese pagano sempre più imposte

Dal 1990 le imprese pagano sempre più imposte SCHEDA D INFORMAZIONE N 3: QUESTIONI SULLA RIDISTRIBUZIONE Dal 1990 le imprese pagano sempre più imposte Parlare della riforma dell imposizione delle imprese significa anche affrontare i timori relativi

Dettagli

DATI DI SINTESI DELL EVOLUZIONE DELLE FORNITURE DI ENERGIA ELETTRICA E DI GAS NATURALE: REGIMI DI TUTELA E MERCATO LIBERO

DATI DI SINTESI DELL EVOLUZIONE DELLE FORNITURE DI ENERGIA ELETTRICA E DI GAS NATURALE: REGIMI DI TUTELA E MERCATO LIBERO DATI DI SINTESI DELL EVOLUZIONE DELLE FORNITURE DI ENERGIA ELETTRICA E DI GAS NATURALE: REGIMI DI TUTELA E MERCATO LIBERO (Deliberazione ARG/com 202/08 - Primo report) Dal 1 luglio 2007 tutti i clienti

Dettagli

Il contesto della Sanità e il Meridiano Sanità Index

Il contesto della Sanità e il Meridiano Sanità Index Strettamente riservato Roma, 10 novembre 2015 Il contesto della Sanità e il Meridiano Sanità Index Valerio De Molli 2015 The European House - Ambrosetti S.p.A. TUTTI I DIRITT I RISERVAT I. Questo documento

Dettagli

LA GLOBALIZZAZIONE. Istituto Primario Primo Grado F.D

LA GLOBALIZZAZIONE. Istituto Primario Primo Grado F.D LA GLOBALIZZAZIONE Istituto Primario Primo Grado F.D Un mondo globalizzato La globalizzazione è un fenomeno che si estende a tutta la superficie terrestre o all intera umanità Essa offre grandi possibilità

Dettagli

COMUNE DI UDINE. Dipartimento Programmazione Risorse finanziarie e patrimoniali - Politiche di acquisto U. Org. Studi e Statistica U.S.

COMUNE DI UDINE. Dipartimento Programmazione Risorse finanziarie e patrimoniali - Politiche di acquisto U. Org. Studi e Statistica U.S. COMUNE DI UDINE Dipartimento Programmazione Risorse finanziarie e patrimoniali - Politiche di acquisto U. Org. Studi e Statistica U.S. Studi ISTRUZIONE 1951-1991 COMUNE DI UDINE U.O. Studi e Statistica

Dettagli

COMUNICATO STAMPA presente sul sito: www.unrae.it

COMUNICATO STAMPA presente sul sito: www.unrae.it COMUNICATO STAMPA presente sul sito: www.unrae.it unione nazionale r a p p r e s e n t a n t i autoveicoli esteri Analisi UNRAE delle immatricolazioni 2008 AUMENTA DI OLTRE 3 PUNTI LA QUOTA DI CITY CAR

Dettagli

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 1 Regione Campania 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 Il saldo tra iscrizioni e cessazioni Il secondo trimestre del 2014 mostra un deciso rafforzamento numerico del sistema imprenditoriale

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 2 LUGLIO 2015 Il momento del commercio mondiale segna un miglioramento ad aprile 2015, ma i volumi delle importazioni e delle esportazioni sembrano muoversi in direzioni

Dettagli

Tavola rotonda Centri benessere tra sviluppo turistico e nuova regolamentazione. Rimini Wellness, 14 Maggio 2010

Tavola rotonda Centri benessere tra sviluppo turistico e nuova regolamentazione. Rimini Wellness, 14 Maggio 2010 AICEB (Associazione Italiana Centri Benessere) IL MERCATO DEL BENESSERE: IMPRESE E SERVIZI OFFERTI* Tavola rotonda Centri benessere tra sviluppo turistico e nuova regolamentazione Rimini Wellness, 14 Maggio

Dettagli

condivivere DA SOLO PUOI CRESCERE NEL MERCATO. INSIEME, PUOI CAMBIARLO.

condivivere DA SOLO PUOI CRESCERE NEL MERCATO. INSIEME, PUOI CAMBIARLO. condivivere DA SOLO PUOI CRESCERE NEL MERCATO. INSIEME, PUOI CAMBIARLO. condivivere OGNI VOLTA CHE SI CREA UNO SCENARIO DIVERSO NASCE L ESIGENZA DI UNA REAZIONE DIFFERENTE. Le evoluzioni degli ultimi anni

Dettagli

1. Italmopa Associazione Industriali Mugnai d Italia : Chi siamo Italmopa Associazione Industriali Mugnai d Italia detiene la rappresentanza, a

1. Italmopa Associazione Industriali Mugnai d Italia : Chi siamo Italmopa Associazione Industriali Mugnai d Italia detiene la rappresentanza, a Italmopa Associazione Industriali Mugnai d Italia SOMMARIO 1. Italmopa Associazione Industriali Mugnai d Italia : Chi siamo 2. Evoluzione della struttura dell Industria molitoria italiana 3. L approvvigionamento

Dettagli

Non profit e capitale sociale: un'analisi alla luce dei dati censuari

Non profit e capitale sociale: un'analisi alla luce dei dati censuari Primo Convegno Nazionale Qualita della vita: territorio e popolazioni Non profit e capitale sociale: un'analisi alla luce dei dati censuari Sabrina Stoppiello, Stafania Della Queva, Manuela Nicosia Censimento

Dettagli

Convegno. Aree industriali e politiche di piano. Tra deindustrializzazione e nuova industrializzazione sostenibile. Roma 30 gennaio 2014 ore 14,00

Convegno. Aree industriali e politiche di piano. Tra deindustrializzazione e nuova industrializzazione sostenibile. Roma 30 gennaio 2014 ore 14,00 Roma 30 gennaio 2014 ore 14,00 Università Roma Tre, Dipartimento di Architettura Via della Madonna dei Monti, 40 Convegno Aree industriali e politiche di Tra deindustrializzazione e nuova industrializzazione

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico Direzione Generale per la politica industriale, la competitività e le piccole e medie imprese ex DIV.VIII PMI e artigianato IL CONTRATTO DI RETE ANALISI QUANTITATIVA

Dettagli

LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE

LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE La sequenza costituisce un esempio di SUCCESSIONE. Ecco un altro esempio di successione: Una successione è dunque una sequenza infinita di numeri reali (ma potrebbe

Dettagli

La Comunità Cinese in Italia Rapporto annuale sulla presenza degli immigrati 2013

La Comunità Cinese in Italia Rapporto annuale sulla presenza degli immigrati 2013 La Comunità Cinese in Italia Rapporto annuale sulla presenza degli immigrati 2013 Abstract 2 2013 - Rapporto Comunità XXX in Italia Il Rapporto annuale sul Mercato del lavoro degli Immigrati" promosso

Dettagli

I consumi di alcol nella popolazione studentesca italiana. Studio ESPAD Italia. (European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs)

I consumi di alcol nella popolazione studentesca italiana. Studio ESPAD Italia. (European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs) I consumi di alcol nella popolazione studentesca italiana. Studio ESPAD Italia (European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs) Sezione di Epidemiologia e Ricerca sui Servizi Sanitari, Istituto

Dettagli

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA 16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati

Dettagli

ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format

ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA Ricerca a cura di Confcommercio Format Milano 22 maggio 2009 Il 73,7% delle imprese avverte un peggioramento della situazione economica

Dettagli

Alunni immigrati, quale scuola? Reggio Emilia 8-9 Maggio 2008

Alunni immigrati, quale scuola? Reggio Emilia 8-9 Maggio 2008 Alunni immigrati, quale scuola? Reggio Emilia 8-9 Maggio 2008 Relazione di Giuliana Casacci docente EMILIA ROMAGNA Questo breve contributo, per motivi organizzativi, non ha un respiro regionale ma riguarda

Dettagli

FEDERALISMO FISCALE: E UN PROCESSO INELUDIBILE MA OCCORRONO APPROFONDIMENTI. POSSIBILI AUMENTI DELL 82,8% DELL IRPEF REGIONALE.

FEDERALISMO FISCALE: E UN PROCESSO INELUDIBILE MA OCCORRONO APPROFONDIMENTI. POSSIBILI AUMENTI DELL 82,8% DELL IRPEF REGIONALE. FEDERALISMO FISCALE: E UN PROCESSO INELUDIBILE MA OCCORRONO APPROFONDIMENTI. POSSIBILI AUMENTI DELL 82,8% DELL IRPEF REGIONALE. L ipotesi contemplata nello schema di decreto per il federalismo fiscale

Dettagli

È un insieme di documenti disegnati e scritti che contengono gli indirizzi per le trasformazioni territoriali in un determinato contesto territoriale

È un insieme di documenti disegnati e scritti che contengono gli indirizzi per le trasformazioni territoriali in un determinato contesto territoriale Cos è un piano urbanistico? È un insieme di documenti disegnati e scritti che contengono gli indirizzi per le trasformazioni territoriali in un determinato contesto territoriale È uno strumento prima di

Dettagli

LA RENDITA FONDIARIA URBANA. Alcune definizioni:

LA RENDITA FONDIARIA URBANA. Alcune definizioni: LA RENDITA FONDIARIA URBANA Alcune definizioni: La R.F.U. è il prezzo d uso del fattore suolo nel processo di produzione degli insediamenti e non specificatamente di quelli edilizi; La R.F.U. è formata

Dettagli

La crisi del XVII secolo

La crisi del XVII secolo La crisi del XVII secolo L Europa visse nel XVII una grave emergenza economica e sociale. Nel XV e nel XVI secolo la popolazione era aumentata era necessario accrescere anche la produzione agricola. Le

Dettagli

Il Risorgimento e l Unità d italia

Il Risorgimento e l Unità d italia Il Risorgimento e l Unità d italia Prima parte: L Italia dopo il «Congresso di Vienna» : un espressione geografica L Italia, dopo il congresso di Vienna (1814-1815), è divisa in più stati, la maggior parte

Dettagli

IV edizione del Workshop Le regioni italiane: ciclo economico e dati strutturali

IV edizione del Workshop Le regioni italiane: ciclo economico e dati strutturali IV edizione del Workshop Le regioni italiane: ciclo economico e dati strutturali Il capitale territoriale: una leva per lo sviluppo? Bologna, 17 aprile 2012 Il ruolo delle infrastrutture nei processi di

Dettagli

CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE UFFICIO DI STATISTICA PROGRAMMA STATISTICO NAZIONALE MODELLO MGG00129

CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE UFFICIO DI STATISTICA PROGRAMMA STATISTICO NAZIONALE MODELLO MGG00129 CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE UFFICIO DI STATISTICA PROGRAMMA STATISTICO NAZIONALE MODELLO MGG00129 Indici territoriali di ricorso per Cassazione anno - 2013 SOMMARIO Introduzione 1. Indici di ricorso per

Dettagli

10. Mercato immobiliare

10. Mercato immobiliare 10. Mercato immobiliare Continua la rivalutazione del settore immobiliare romano iniziata nel 1999 e proseguita, con velocità diverse ma sempre crescenti, fino ad oggi. Tornando indietro nel tempo, sino

Dettagli

LA RACCOLTA DEGLI ABITI USATI IN ITALIA Il sistema ufficiale e i circuiti paralleli

LA RACCOLTA DEGLI ABITI USATI IN ITALIA Il sistema ufficiale e i circuiti paralleli LA RACCOLTA DEGLI ABITI USATI IN ITALIA Il sistema ufficiale e i circuiti paralleli Giugno 215 Il sistema ufficiale Secondo l ultimo Rapporto sui Rifiuti Urbani pubblicato dall ISPRA, nel 213 sono state

Dettagli

Piano di Sviluppo Competenze

Piano di Sviluppo Competenze Piano di Sviluppo Competenze La proprietà e i diritti d'autore di questo documento e dei suoi allegati appartengono a RES. Le informazioni in esso contenute sono strettamente confidenziali. Il documento,

Dettagli

Minori stranieri non accompagnati Secondo Rapporto Anci 2007 Monia Giovannetti

Minori stranieri non accompagnati Secondo Rapporto Anci 2007 Monia Giovannetti stranieri non accompagnati Secondo Rapporto Anci 2007 Monia Giovannetti Dipartimento Immigrazione 7 aprile 2008 L'arrivo di minori stranieri soli sui nostri territori non è un fenomeno nuovo - risale significativamente

Dettagli

LA PUBBLICITA IN SICILIA

LA PUBBLICITA IN SICILIA LA PUBBLICITA IN SICILIA Quadro produttivo, articolazione della spesa e strategie di sviluppo Paolo Cortese Responsabile Osservatori Economici Istituto G. Tagliacarne Settembr e 2014 Gli obiettivi del

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 4 OTTOBRE 2015 Il commercio mondiale risente del rallentamento dei paesi emergenti, ma allo stesso tempo evidenzia una sostanziale tenuta delle sue dinamiche di fondo.

Dettagli

Rifocalizzare il lavoro educativo con la disabilità l attenzione alla sociomorfogenesi

Rifocalizzare il lavoro educativo con la disabilità l attenzione alla sociomorfogenesi Rifocalizzare il lavoro educativo con la disabilità (abstract) Da LA FORMAZIONE COME STRATEGIA PER L EVOLUZIONE DEI SERVIZI PER I DISABILI Provincia di Milano 2004 A cura dello Studio Dedalo Rifocalizzare

Dettagli

L Impero bizantino. L Impero bizantino. 4. L Impero paga ai Germani tanto oro per far rimanere i Germani lontani dai confini delle regioni orientali.

L Impero bizantino. L Impero bizantino. 4. L Impero paga ai Germani tanto oro per far rimanere i Germani lontani dai confini delle regioni orientali. il testo: 01 L Impero romano d Oriente ha la sua capitale a Costantinopoli. Costantinopoli è una città che si trova in Turchia, l antico (vecchio) nome di Costantinopoli è Bisanzio, per questo l Impero

Dettagli

IL CENTRO PROVVEDITORI DI BORDO DEL PORTO DI GENOVA

IL CENTRO PROVVEDITORI DI BORDO DEL PORTO DI GENOVA IL CENTRO PROVVEDITORI DI BORDO DEL PORTO DI GENOVA Il complesso del porto ligure, uno dei maggiori e più significativi in Europa, rappresenta il cuore dell attività svolta dai cosiddetti provveditori,

Dettagli

L attività dei confidi

L attività dei confidi L attività dei confidi Un analisi sui dati della Centrale dei rischi Valerio Vacca Banca d Italia febbraio 214 1 Di cosa parleremo Il contributo dei confidi ail accesso al credito delle pmi La struttura

Dettagli

Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare. Prof. Carlo Borzaga

Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare. Prof. Carlo Borzaga Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare Prof. Carlo Borzaga Sommario! alcune definizioni! perché servono politiche di welfare! i principali ambiti di intervento e i modelli di welfare!

Dettagli

IL PROGRAMMA SOSTIENE I GIOVANI INTERESSATI ALL AUTOIMPIEGO E ALL AUTOIMPRENDITORIALITÀ

IL PROGRAMMA SOSTIENE I GIOVANI INTERESSATI ALL AUTOIMPIEGO E ALL AUTOIMPRENDITORIALITÀ Roma, 26 Giugno 2015 I giovani Neet registrati al Programma Garanzia Giovani sono 641.412, quasi 12 mila in più rispetto alla scorsa settimana SONO OLTRE 361 MILA I GIOVANI PRESI IN CARICO E A QUASI 119

Dettagli

Questo grafico conferma le tendenze evidenziate con il precedente.

Questo grafico conferma le tendenze evidenziate con il precedente. Istituto Paolo Boselli Questionario rivolto alle classi quinte Agenzia Banca Dati a.s. 2011/12 Commento ai risultati del questionario Il tradizionale questionario sottoposto agli allievi delle classi quinte

Dettagli

Roma, 21 settembre 2015

Roma, 21 settembre 2015 Roma, 21 settembre 2015 CREDITO, SVIMEZ: CONFIDI AL SUD TROPPO PICCOLI E POVERI, EROGANO IL 25% RISPETTO A QUELLI DEL CENTRO-NORD La SVIMEZ: Servono interventi organici nell ambito del credito e dei Confidi

Dettagli

L indagine svolta da AlmaLaurea nel 2013 ha coinvolto quasi 450mila laureati di primo e

L indagine svolta da AlmaLaurea nel 2013 ha coinvolto quasi 450mila laureati di primo e 1 L indagine svolta da AlmaLaurea nel 2013 ha coinvolto quasi 450mila laureati di primo e secondo livello di tutti i 64 atenei aderenti al Consorzio, che rappresentano circa l 80% del complesso dei laureati

Dettagli

17. Criminalità: le sostanze stupefacenti

17. Criminalità: le sostanze stupefacenti 17. Criminalità: le sostanze stupefacenti Nel 2004 Roma è risultata tra le prime città italiane per sequestri di droghe tradizionali, soprattutto di cocaina (487,4 Kg, pari al 15,2% dei sequestri complessivi

Dettagli

Manifesto dei Giovani a confronto sulla riforma delle autonomie in Lombardia

Manifesto dei Giovani a confronto sulla riforma delle autonomie in Lombardia Manifesto dei Giovani a confronto sulla riforma delle autonomie in Lombardia Lo scenario Il contesto istituzionale, in seguito alla Legge Del Rio ed alla revisione Costituzionale e in forte mutamento.

Dettagli

Relazione illustrativa. al piano di rimodulazione estiva degli Uffici Postali ANNO 2014

Relazione illustrativa. al piano di rimodulazione estiva degli Uffici Postali ANNO 2014 Relazione illustrativa al piano di rimodulazione estiva degli Uffici Postali ANNO 2014 Roma, 30 aprile 2014 1 RELAZIONE ILLUSTRATIVA AL PIANO DI RIMODULAZIONE ESTIVA DEGLI UFFICI POSTALI ANNO 2014 Il piano

Dettagli

I Gas palestre di democrazia

I Gas palestre di democrazia I Gas palestre di democrazia Alcune riflessioni a partire da una ricerca sull associazionismo in Lombardia Francesca Forno Università degli Studi di Bergamo Gruppo di Studio e di conricerca Cittadinanza

Dettagli

Costruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014

Costruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014 Costruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014 Roma 28 novembre 2013 - Nel 2012 il volume economico generato dal sistema italiano delle costruzioni, compresi i servizi, è stato

Dettagli