Il Collocamento Obbligatorio: I lavoratori disabili e le categorie protette nel 2008

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1 Studi dell Osservatorio n. 1/09 Il Collocamento Obbligatorio: I lavoratori disabili e le categorie protette nel 2008 Osservatorio sul Mercato del Lavoro della Provincia di Padova 1

2 Il Collocamento Obbligatorio: I lavoratori disabili e le Categorie Protette nel 2008 A cura di Anna Basalisco, Livio Bordignon, Claudio Sarcona con il contributo del Prof. Carlo Scorretti Presidente del Comitato Tecnico di Padova In sintesi L analisi dei risultati dell azione del Collocamento Mirato a favore di lavoratori disabili e delle categorie protette presso i Servizi Pubblici per l Impiego della Provincia di Padova nel 2008 continua a delineare tratti di elevata positività e di eccellenza, e ha potuto riferirsi ad un insieme di utenti effettivamente legati al Servizio da una situazione di reale disponibilità al lavoro, grazie all opera intensiva di verifica realizzata a seguito della decadenza dell obbligo di iscrizione ( art. 1, comma 35 legge 247/07) per le persone disabili che intendano solo beneficiare degli assegni mensili erogati dall INPS (un vero e proprio censimento che ha interessato quasi tremila disabili con percentuale di invalidità superiore al 73%) - Proprio quest ultima novità normativa ha permesso di ridurre il numero degli iscritti di più di un terzo rispetto al Di questi, i tre quarti si sono dichiarati disponibili ad un attività lavorativa, per un ammontare stabile del bacino dell offerta di lavoratori disabili e delle categorie protette. - I disabili che si dichiarano immediatamente disponibili sono equamente divisi per genere, e l operazione di verifica degli iscritti ha portato ad evidenziare, per i rimanenti in disponibilità, un età media più giovane e un titolo di studio mediamente più elevato rispetto allo stock precedentemente registrato alla fine del La lunga durata della disoccupazione alla fine dell anno scorso riguardava poco meno della metà del totale degli iscritti, un incidenza non troppo dissimile da quella dimostrata dalla disoccupazione amministrativa in generale. - La categoria particolarmente impegnativa, dal punto di vista del servizio, dei disabili psichico-cognitivi continua, nonostante la verifica amministrativa delle reali disponibilità, a dimostrarsi molto simile al resto degli utenti nelle dinamiche quantitative, e presenta una predisposizione alla partecipazione al lavoro del tutto analoga a quella generale. - Il risultato più evidente e meritorio degli interventi del Servizio è l aumento ininterrotto dal 2000 in poi degli assunti, che prosegue anche nel corso del 2008, superando, per la prima 2

3 volta dall entrata in vigore della legge, il migliaio di persone inserite nell arco dell anno, attraverso uno o anche più avviamenti. - I contratti continuano, nonostante la fase di difficoltà occupazionale, ad essere declinati per più della metà dei casi in forme durature. In crescita il part-time, che pesa poco più di un terzo sugli inserimenti. - Accanto alle forme tradizionali, nel 2008 si consolida il successo nell avviamento di poco meno di 200 stage e tirocini, forme di inserimento condotte dal Servizio grazie al prezioso apporto dei SIL delle ULSS della provincia - L impegno dell Ufficio padovano si misura inoltre nel notevole e continuo aumento del numero di inserimenti attraverso le convenzioni di programma, giunte a riguardare più di 700 futuri nuovi inserimenti di disabili con contratto di lavoro, eventualmente preceduti da un tirocinio. Stabili gli inserimenti programmati in convenzione di integrazione lavorativa, riservati ad oltre 200 lavoratori con disabilità particolarmente gravi. - La scelta del Servizio di impegnarsi per l inserimento lavorativo anche dove le condizioni del posto di lavoro non sono immediatamente agevoli hanno favorito il contenimento degli esoneri parziali, che comunque con il loro significativo ammontare (stabile a 241 obblighi di assunzione procrastinati) costituiscono, per il loro carattere oneroso, e per la crescita in valore dell onere esonerativo, un importante e crescente risorsa economica a favore di quelle aziende che sono invece subito in grado di occupare i lavoratori con disabilità. - Rilevante l impegno economico messo a disposizione dalla Provincia di Padova per le aziende che hanno assunto disabili, anche grazie agli oneri raccolti presso altre aziende parzialmente esonerate dall obbligo. Si tratta di totali ,29 euro, il valore provinciale in assoluto più elevato tra le province venete. A questa cifra vanno infine aggiunti euro messi a disposizione per lo svolgimento dei tirocini promossi insieme ai SIL delle aziende sanitarie, riguardanti disabili affetti da invalidità particolarmente gravi, quasi sempre con patologie di natura psichica o intellettiva e in aziende particolarmente sensibili al tema dell inserimento delle persone disabili. Riguardo gli importi erogati a tutto il 2008, la Provincia di Padova è inoltre stata una delle poche in Veneto che ha erogato il 100% dell importo attribuito dalla Regione alle singole Province. Dal primo anno di applicazione della legge, 2000, al 2008 (su competenza 2007) sono stati già erogati complessivamente ,17 euro. 3

4 La dimensione dell utenza Il numero di persone che alla data del 31 dicembre 2008 risultava in carico al Servizio pubblico nelle liste del Collocamento Mirato e delle Categorie Protette dei Centri per l Impiego della Provincia di Padova è di iscritti. Il dato segna una netta flessione dell utenza ottenuta grazie alla verifica censuaria delle reali posizioni degli iscritti rispetto alla volontà e alla disponibilità di essere avviati ad una attività lavorativa. Sono state le cancellazioni di ufficio conseguenti alla verifica dell effettivo interesse lavorativo, che hanno contribuito a ridurre significativamente l ammontare di lavoratori iscritti dai registrati al 31 dicembre Il dato recente costituisce pertanto, per la prima volta, una quantificazione più precisa dell offerta di lavoro tra i disabili in provincia di Padova. E difatti, il 74% di coloro che si trovano all interno della lista sono interessati e non impediti ad un ingresso nel mercato del lavoro, contro solo poco meno la metà degli iscritti dell anno precedente. Alla fine dell anno scorso erano disponibili al lavoro in 2.385, poco meno dei registrati dodici mesi prima (Graf.1). Rimangono in lista seppure non disponibili a quella data (per motivi di salute o di cure o di percorsi protetti di reinserimento) 831 disabili. I disponibili Il lieve contenimento (-5,5%) del numero dei disabili immediatamente disponibili ad un occupazione, dopo un ininterrotto incremento negli ultimi anni, si riflette nella stessa misura su entrambi i generi sicché la componente femminile dell utenza alla ricerca di un occupazione si conferma a una quota consolidata attorno al 46% (46,1% nel 2008), che rappresenta un buon equilibrio di genere all interno dell utenza (Graf. 2), facendo ritenere il grado di predisposizione al lavoro tra le persone affette da disabilità simile per donne e uomini. La verifica sistematica dell effettivo interesse all inserimento lavorativo operata dall Ufficio ha variato in misura solo marginale la distribuzione per fascia d età dell utenza disponibile al lavoro (Graf. 5), con un lieve recupero per il peso dei pur rari giovanissimi (dal 5,5% al 6,3%) e una speculare riduzione della quota di ultra 55enni (dal 17,6% al 16,7%), lasciando invariate le incidenze delle età centrali. Resta quindi il dato di una composizione demografica largamente rappresentata da trenta-quarantenni. Per la prima volta dal 2004 si assiste alla stabilità del numero dei disoccupati (ovvero di coloro che hanno posseduto e perso un occupazione, persone al 31 dicembre 2007 e dodici mesi prima), ed invece ad una significativa riduzione del numero degli inoccupati (coloro che sono alla ricerca del loro primo lavoro, pari a 382 contro i 486 di fine 2007), con variazioni del 2% e del -21% rispettivamente (Graf. 7). Anche quest ultimo fenomeno 4

5 è da collegare almeno in parte alla nuova normativa che permette ai disabili di iscriversi solo nei casi di reale disponibilità al lavoro, riducendo sensibilmente la componente di ingressi con motivazione diversa da questa a partire dall anno scorso. L esclusione dalla lista dei casi non attribuibili alla ricerca di lavoro ha modificato leggermente anche la distribuzione per grado di istruzione verso un innalzamento medio del titolo di studio conseguito (Graf. 6): mentre alla fine del 2007 il 23,2% dei disponibili possedeva al più la licenza elementare e il 54,1% quella media, al 31 dicembre del 2008 gli stessi dati sono rispettivamente del 19,8% e del 55,6%, per cui ammonta al 75,4% contro il 77,3% di dodici mesi prima la quota di utenti che non vanno oltre l obbligo scolastico. Rare ma in lieve crescita le qualifiche professionali (4%), e soprattutto la componente dei diplomati nelle scuole superiori (16,4% contro il 15,3% di fine 2007) e quella dei laureati (4,2% contro il 3,5%). Per concludere, poi, l effetto della pulizia del dato dalle casistiche collegate meramente alle esigenze burocratiche di iscrizione in lista senza un oggettiva possibilità o volontà di inserimento lavorativo si riflette massimamente sulla composizione dell affluenza nel corso del 2008 di nuove disponibilità di lavoratori disabili per fasce di invalidità, certificata secondo i criteri della determinazione delle agevolazioni alle imprese (Graf. 8). Rispetto ai flussi degli anni precedenti si osserva un notevole ridimensionamento del grado medio di gravità: l area delle affezioni meno menomanti (dal 41% al 50% di invalidità riconosciuta) passa dal 29% del 2007 al 37% delle nuove iscrizioni del 2008, quella del 51-60% dal 10% al 15%, stabile la fascia 61-70% (9% dei nuovi iscritti) ed anche quella estrema di chi porta invalidità oltre l 80% della scala di valutazione (17% delle iscrizioni del 2007 e di quelle del 2008). Per contro, si comprime decisamente l area della riduzione grave delle abilità (dal 71 all 80% della scala), dal 35% precedente al 20% delle nuove iscrizioni nell anno. Come risultato, appare evidente che l utenza reale è composta primariamente dagli invalidi meno gravi, che ne rappresentano statisticamente la moda, e non più dalle disabilità importanti. Nel complesso, per la prima volta si legge il fatto che oltre la metà della nuova utenza (53%) presenta una disabilità inferiore al 60%. Il territorio La distribuzione geografica per zone di competenza dei CPI della Provincia dei disponibili disabili ed appartenenti alle categorie protette indica, rispetto alla fine del dicembre 2007, un lieve aumento dell accentramento di carico in termini percentuali nel capoluogo e nel Camposampierese rispetto al resto della provincia (Graff. 9, 10 e 11). Il 35% degli utenti sono nella lista del Collocamento Mirato al Centro di Padova (33% nel 2007), il 12% in quella di Cittadella e il 9% in quella di 5

6 Camposampiero, così come Piove di Sacco, Monselice ed Este. Al 6% la quota presente nel territorio di Montagnana, e al 5% spettanti a Abano e Conselve. La disoccupazione di lunga durata Anche nel campo dell utenza rimasta in lista per più di due anni l effetto della verifica e delle nuove normative è molto incisivo. Il sottoinsieme degli iscritti da più di 24 mesi alla fine del 2008 si è ridotto di più di un terzo (-34%) fino ad un ammontare di persone a fronte delle osservate nel 31 dicembre 2007 (Graf. 4), una flessione che ha riguardato entrambi i sessi ma soprattutto le donne (-38% contro il 30% per gli uomini). In tal modo la quota femminile nella disoccupazione di lunga durata da più anni sempre attorno al 50% (49,4% nel 2007), è sensibilmente scesa al 46,6% alla fine del In seguito al controllo operato quest area caratterizzata da criticità di inserimento, ha diminuito il suo peso, pur preponderante, sull utenza complessiva del Servizio (65,1% degli iscritti contro il 71% raggiunto alla fine del 2007). Naturalmente, il peso di questo segmento di lavoratori è molto più ridotto tra gli iscritti che si rendono immediatamente disponibili all occupazione, dove è comunque rilevante e pari al 48%, ed in lieve aumento rispetto al 42% registrato alla fine del L incidenza dei casi di lunga permanenza nello stato di ricerca di un occupazione per un iscritto disabile risulta solo di poco superiore per le persone iscritte con patologie psichico-intellettive, per le quali l assenza di occasioni di inserimento lavorativo per più di 24 mesi si è verificato nel 71% dei casi, un dato in positivo calo rispetto al 75% del 31 dicembre I disabili psichici Al gli iscritti con disabilità psichico-intellettive ammontavano a 883 utenti, pari al 27,5% delle persone in carico al Servizio, una quota che, pur dopo la verifica sugli iscritti, è rimasta stabile rispetto al biennio precedente (Graf. 16). La riduzione del numero di iscritti è simile a quella dell utenza in generale, e pari al 38,5%, dunque la cancellazione dei casi più gravi di disabilità non ha colpito più intensamente questa categoria, che dimostra un livello di partecipazione all offerta di lavoro simile all utenza in generale: le variazioni del numero dei disponibili (623, -6%) e dei non disponibili (-66,4%) sono state del tutto analoghe a quelle riportate nella totalità della lista. E nuovamente da sottolineare infatti che il livello elevato di gravità della disabilità, frequente tra questo tipo di iscritti, non riduce la propensione alla disponibilità, che dopo la pulizia della lista ammonta al 71%, un valore molto prossimo a quello registrato per il totale dei disabili e delle categorie protette (Graf. 17). Tali dinamiche hanno interessato in misura uguale entrambi i sessi 6

7 (Graf. 16), cosicché la quota femminile sui disponibili è rimasta al 43% (44% a fine 2007). Poco variate le distribuzioni territoriali di questa categoria di utenti, ma anche in questo caso si assiste ad un aumento di peso per il capoluogo e il suo hinterland (Graff. 13, 14 e 15). Le assunzioni Continua il percorso ininterrottamente positivo sin dal 2000, primo anno di applicazione della l.68/99, del numero degli avviamenti al lavoro di iscritti al Collocamento Mirato o alle categorie protette, unica eccezione il 2002 (Graf. 18). Il numero degli assunti nel corso del 2008 è aumentato, nonostante la riduzione degli iscritti e la stasi occupazionale (6% il calo del 2008 per le assunzioni in generale nella provincia di Padova). Analizzando l ultimo quinquennio, si è andati dalle 782 persone inserite nel 2004 alle 900 del 2005, poi 907 nel 2006, 949 nel 2007, ed infine, con una decisa crescita del +13,8%, i disabili assunti nel 2008 hanno superato per la prima volta il migliaio nell arco dell anno (1.080). Dopo l exploit delle assunzioni femminili (Graf. 19) nell anno precedente, il numero di iscritte inserite al lavoro si è fermato (234 assunte contro le 227 del 2007) mentre quello dei maschi assunti (437, +44,7% rispetto al 2007) è il risultato positivo del 2008 (Graf. 20). La quota rosa delle persone inserite con contratto nel mondo del lavoro torna al 37%, dopo il 42% del 2007, in linea con il biennio precedente. Questa differenziazione nel trend di genere deriva dall andamento settoriale del risultato, caratterizzato dalla stagnazione degli inserimenti nel terziario-commercio (+0,4%) e dal recupero del manifatturiero-edilizia (+15,2%), in contrasto con quanto è avvenuto nel complesso del mercato del lavoro padovano (Tab. 2). Passando a considerare non più il numero di assunti, ma il numero dei movimenti di assunzione che li hanno riguardati, nel 2008 le aziende padovane hanno aperto contratti con lavoratori disabili o della categorie protette, contro i del 2007 (+13,8%). Particolare attenzione va dedicata alle tipologie contrattuali adottate (Tab. 1): come già nel 2007, anche nello scorso anno si è assistito ad un innalzamento del peso del tempo indeterminato (671 avviamenti in forma stabile, il massimo di tutta la serie storica), che è stata la forma del 56% circa degli avviamenti, contro il 54,2% del 2007 e il 50,2% del 2006, invertendo la tendenza alla continuativa contrazione di tale quota, via via erosa dall iniziale 70% del Anche il flusso delle assunzioni a tempo parziale è aumentato (+16,6%), portando l incidenza dell orario ridotto al 36% circa delle assunzioni registrate l anno scorso, sullo stesso livello dei due anni precedenti. Con riguardo alle qualifiche, in vetta alle diciture con le quali sono inseriti i lavoratori disabili e gli appartenenti alle categorie protette rimangono e aumentano in quantità quella di operaio generico (213 assunzioni contro le 153 del 2007) e la mansione di impiegato esecutivo (170 da 121). Di poco ridotti invece gli inserimenti di addetti alle pulizie (64 da 74), mentre aumentano i contratti per posti 7

8 di magazziniere (50 da 37 del 2007). Non mancano le figure impiegatizie intermedie (18 assunzioni) e le mansioni di centralinista (27), peraltro in aumento. Il confronto tra caratteristiche dello stock dei disponibili a fine anno e caratteristiche degli assunti nel 2008 (Graff. 21,22,23 e 24) permette di confermare che, come per l anno precedente, le possibilità o la predisposizione ad essere inseriti in azienda sono risultate massime per le età centrali (i disponibili tra i 35 e i 44 anni sono il 29% dell utenza, mentre gli assunti di quest età sono il 32% del totale), e per gradi elevati di scolarità (hanno un diploma superiore il 16% dei disponibili e invece il 20% degli assunti, e una laurea il 4% contro il 6% rispettivamente). I più penalizzati dal mercato e dal minore grado di partecipazione, al contrario, sono gli over 55 (17% dei disponibili, 10,5% degli assunti) da una parte e i disabili con il solo titolo dell obbligo dall altra (76% e 69% rispettivamente). Oltre alle assunzioni, un altra modalità rilevante di inserimento è rappresentata dai percorsi realizzati attraverso progetti individuali di stage e tirocinio. Salite ben oltre il centinaio a partire dal 2003, e attestatesi ai 150 inserimenti nel 2006, nel 2007 hanno raggiunto il massimo delle 219 esperienze, per scendere alle 184 del 2008 (Graf. 25). Questa riduzione discende sia dal minore livello di invalidità medio presentato dalle persone neoiscritte nel 2008, sia da scelte di politiche attive dell Ufficio, volte a inserire direttamente con contratti di lavoro gli utenti ogni qualvolta le condizioni del lavoratore e dell azienda lo hanno permesso. Comunque il numero dei tirocini e degli stage avviati resta di rilievo, dato che questo tipo di strumento, attraverso convenzioni individuali, è rivolto soprattutto ai disabili gravi, in particolare a quelli con patologie psichico-intellettive, e che la realizzazione di queste forme di inserimento, è da sottolineare, prevede un impegnativo programma comprensivo di un percorso formativo con tutoraggio, accompagnamento, e predisposizione di percorsi individuali. Tutti passaggi delicati che si realizzano grazie all efficiente collaborazione dei SIL (Servizi di Integrazione Lavorativa) delle Aziende ULSS del territorio provinciale. Le convenzioni Nel 2004 erano state attuate 186 convenzioni di programma per l assunzione di 425 disabili, nel 2005 l Ufficio Categorie protette provinciale ne ha stipulate 203 per l assunzione di ben 680 lavoratori, ampliando ulteriormente la propria capacità di concordare e organizzare percorsi guidati per le aziende che devono inserire i propri lavoratori con disabilità. Nel 2006 le convenzioni di programma poste in essere sono state 175 con la portata di 375 nuovi posti, nel 2007 il dato è stato di 462 posti in convenzione. Lo sforzo di intermediazione e di coinvolgimento delle imprese da parte dell Ufficio per il Collocamento Mirato ha infine innalzato a ben 348 le convenzioni di programma realizzate nel 2008 dall Ufficio Collocamento Mirato, facendo toccare il massimo di 8

9 ben 719 pianificazioni di inserimento per altrettanti lavoratori disabili. Dall inizio del 2001 (anno di effettiva entrata in vigore delle Delibere regionali) al 31 dicembre 2007 sono oltre le aziende che hanno concordato con l Ufficio provinciale categorie protette la pianificazione delle assunzioni di disabili. Sono poi da aggiungere le 211 convenzioni di integrazione lavorativa, in lieve diminuzione rispetto alle 236 del 2007, ma in linea con le 215 del 2006 e le 217 del 2005, di cui il Servizio si è incaricato per altrettanti lavoratori tramite la predisposizione di progetti mirati d inserimento rivolti in particolare ai disabili con maggiori difficoltà di adattamento ai ritmi, all ambiente e alle modalità della vita lavorativa. Gli esoneri parziali e le scoperture L esonero parziale consente all azienda, qualora le proprie attività produttive siano troppo pericolose o pesanti per i lavoratori portatori di handicap, di essere, seppure temporaneamente, sollevata dall obbligo di assunzione di una quota di lavoratori disabili prevista dalla legge ( il 60% al massimo). In cambio, l azienda stessa deve versare una somma giornaliera a favore del Fondo Regionale per l Occupazione dei Disabili, il quale viene poi utilizzato per incentivare altre aziende che invece procedono alle assunzioni, così come per finanziare l attivazione di politiche che favoriscano l occupabilità degli utenti. Lo strumento dell esonero parziale, dunque, costituisce un importante punto di compromesso con le reali condizioni lavorative nelle aziende coinvolte dalla l.68, e al contempo un canale di approvvigionamento di risorse economiche solidali secondo lo spirito della legge. In realtà l uso della norma sospensiva si presenta sempre contenuto, ma dall entrata in vigore si è dimostrato in continuo incremento, soprattutto grazie all efficiente controllo da parte del Servizio: dal 2000 si è progressivamente passati da 32 ditte e 62 posti di lavoro esonerati, a 129 ditte e 267 posti nel 2004, per arrivare nel 2005 a 151 autorizzazioni all esonero di altrettante imprese, che hanno sostenuto un onere economico per 307 mancati inserimenti di lavoratori disabili. Nel 2006 il dato si è stabilizzato a 154 ditte autorizzate per l esonero da 314 inserimenti, e anche nel 2007 le autorizzazioni si sono fermate a 127 pratiche per un ammontare decrescente pari a 233 assunzioni evitate in luoghi non appropriati per la vita lavorativa degli utenti. Infine, nel 2008 il calo è proseguito fino alle 116 ditte per un numero sostanzialmente immutato di esoneri, pari a 241. Ciò in ragione della politica del Servizio tesa a ridurre progressivamente la prassi dell esonero favorendo invece l inserimento lavorativo anche laddove il posto di lavoro presenta condizioni non immediatamente agevoli. E però anche utile ricordare che l importo del contributo esonerativo ha subito, a partire dal febbraio 2008, un importante adeguamento, che ne ha quasi triplicato il valore 9

10 giornaliero 1. Evidentemente questo comporterà un aumento del gettito per i fondi ma anche un disincentivo per le aziende, a fronte anche di una ulteriore innovazione normativa che ha di fatto ridotto sensibilmente l obbligo delle assunzioni di disabili da parte delle aziende del settore costruzioni 2, le quali non necessitano sostanzialmente quasi più di ricorrere allo strumento dell esonero parziale. I finanziamenti L assidua azione di verifica e pressione sui datori di lavoro non ottemperanti alla l.68/99 svolta dall Ufficio Collocamento Mirato per rendere effettivo il diritto dei disabili all integrazione lavorativa, non ha solo prodotto i risultati occupazionali poc anzi presentati, ma ha anche permesso di erogare, grazie agli oneri pagati da altre aziende, importanti somme a chi ha proceduto alle assunzioni. I benefici erogati nel corso del 2008 a carico del fondo nazionale per l occupazione delle persone disabili ammontano a ,46 euro, in aumento rispetto ai ,39 euro del 2007 (+16,1%). Sempre durante il 2008 altri euro sono stati concessi alle aziende adempienti attingendo al fondo regionale, alimentato dai versamenti onerosi delle aziende parzialmente esonerate dall obbligo di assunzione, ed inoltre alle cooperative sociali di tipo B che hanno assunto disabili sono stati erogati ,83 euro (a fronte di ,37 euro nel 2007, per un aumento del 25,6%): complessivamente, quindi, sono state concesse ad imprese della provincia di Padova ben ,29 euro, il totale provinciale in assoluto più elevato dell intera regione. A questa cifra vanno infine aggiunti euro messi a disposizione per lo svolgimento dei tirocini promossi insieme ai SIL delle aziende sanitarie, riguardanti disabili affetti da invalidità particolarmente gravi, quasi sempre con patologie di natura psichica o intellettiva e in aziende particolarmente sensibili al tema dell inserimento delle persone disabili. All epoca di metà sono in via di completamento le procedure per la concessione di ulteriori ,37 euro a carico del fondo nazionale e ,07 euro provenienti dal fondo regionale da associare ad assunzioni avvenute nel corso del Nel 2007 la cifra complessivamente attribuita alle aziende usufruendo del fondo regionale risultava contabilmente pari a ,16 euro, ma è da precisare che in questa erano compresi incentivi previsti per il 2006 però erogati effettivamente l anno successivo. In totale, gli incentivi erogati a favore delle aziende che hanno proceduto ad inserimenti in linea con la l.68/99 nel 2007 sono stati 1 Decreto Ministro del Lavoro, 21 dic. 2007, 2 Legge n dic. 2007, art.1 10

11 pari a ,92, e la Provincia di Padova è stata una delle poche in Veneto che ha erogato il 100% dell importo attribuito dalla Regione alle singole Province. Esaminando l impegno finanziario della Provincia a favore delle politiche attive afferenti il Collocamento Mirato, a partire dal 2000, primo anno di applicazione della l.68/99 (Tab. 3), le aziende hanno potuto contare a tutto il 2008 su complessivi ,24 euro, dei quali ,17 già effettivamente erogati (sia il fondo nazionale sia il fondo regionale 2008 non sono stati ancora assegnato, ma verranno concessi entrambi entro il 2009), con un 2008 che si configura come anno record nella raccolta dei diritti al finanziamento da parte della nostra Provincia. Il Presidente del Comitato Tecnico L esigenza di una urgente rivisitazione della legge 68/99 e di tutta la normativa concernente le persone disabili emerge con immediatezza da questi dati. E stato infatti sufficiente applicare nella nostra provincia la decadenza dell obbligo di iscrizione ( art. 1, comma 35 legge 247/07) per le persone disabili che intendano solo beneficiare degli assegni mensili erogati dall INPS ( con una verifica circa il loro effettivo interesse lavorativo), per avere finalmente un quadro molto più preciso rispetto al passato dell ambito di intervento per la realizzazione di una concreta integrazione lavorativa delle persone disabili. Emerge con chiarezza che l esclusione dal mondo del lavoro riguarda certamente i più gravi (le persone con un grado di compromissione permanente dello stato di salute), ma soprattutto coloro che appartengono alla fascia più ristretta, compresa tra il 41 ed il 60%. Più della metà della nuova utenza (53%) presenta infatti una disabilità inferiore al 60%. In pratica la attribuzione di un diritto essenziale, qual è quello al lavoro, passa nella maggior parte dei casi attraverso la precisa individuazione dell entità del deficit funzionale invalidante. Si tratta di una delicata ed essenziale attribuzione di diritti in base ad una valutazione medico legale accurata circa le condizioni di salute della persona. Nella nostra realtà la qualità di tali accertamenti risulta essere fuori discussione e lo dimostra il fatto che contrariamente ad altre realtà italiane quasi mai nella nostra provincia sono emersi casi relativi a falsi invalidi inseriti al lavoro. Se da un lato la qualità degli accertamenti sanitari nel nostro teritorio ci conforta, non possiamo non rilevare che permane, ormai quasi a dieci anni di distanza dall entrata in vigore della normativa, una sostanziale disomogeneità di criteri valutativi (rimangono invariate le diversità definitorie ed accertative delle varie categorie di invalidi che possono usufruire del collocamento mirato). 11

12 Siamo, in altri termini, ancora all interno della contraddizione, non risolta, che l art 3, comma 3, della legge 335 del 1995, mai attuato, intendeva superare, introducendo nel nostro sistema di tutela assistenziale previdenziale un parametro di riferimento unico della disabilità. Se da un lato la preoccupazione per un aumento della spesa dovuto all incremento delle persone non autosufficienti impone una maggior attenzione ai criteri accertativi e valutativi della perdita di autonomia (esistono tra l altro in Europa già dei consolidati modelli per tale specifica esigenza di tutela, come quello tedesco, in funzione sin dagli anni 90, oppure quello più recente, introdotto in Spagna nel 2007) dall altro i dati reali sulle necessità delle persone disabili di fronte al mondo del lavoro obbligano a non considerare obsoleto il ricorso a valutazioni medico legali della compromissione delle condizioni di salute, basate su criteri oggettivi e verificabili, tali da fornire una precisa garanzia di diritti al singolo cittadino ed alla società che interviene in suo aiuto. In mancanza di ciò la deriva discrezionale appare facilmente prevedibile ed appare tanto più deprecabile in un ambito, quale quello dell inserimento lavorativo, in cui il singolo e la società si mettono in gioco in uno sforzo congiunto, volto a recuperare al singolo un ruolo sociale dignitoso ed alla società l opportunità di recuperare risorse umane preziose, in particolar modo quando la ricchezza della nazione appare messa in difficoltà dalla crisi economica globale. In altri termini, se si vuole procedere con equità, rispettando il più possibile gli interessi ed il ruolo della parti coinvolte nell inserimento lavorativo, non si possono introdurre nel sistema generalizzazioni pericolose e fuorvianti circa le persone aventi diritto a tale forma di tutela, ovvero ad etichettature imprecise e talvolta improprie, foriere di utilizzi inappropriati, se non addirittura di veri e propri abusi. Ma dove la qualità nella pubblica amministrazione produce dei risultati che vanno ben al di là dei numeri lo si vede in alcuni dati relativi ai casi particolarmente difficili. E chiara l antinomia tra malattia mentale e mondo del lavoro. Individuare il margine ancora utilizzabile in molte persone da tempo escluse dalla realtà produttiva è stato compito difficile, in molti casi un autentica sfida, ma talvolta anche ricompensato da un lavoro riconquistato, da un inserimento lavorativo riuscito, nonostante che tutto all inizio facesse pensare al contrario. Di fatto dal 2000 ad oggi sono più di 400 le persone che pur essendo affetti da infermità di natura psichica hanno riacquistato in pieno un loro ruolo lavorativo nella provincia di Padova. Molti sono anche quelli che hanno perso più volte il posto di lavoro, ma non sono mai stati lasciati indietro. Le strutture preposte (SIL, Centro per l impiego, Comitato Tecnico, Servizi psichiatrici del territorio) hanno in modo sinergico, assieme alla persona disabile, ripreso l iniziativa sino ad ottenere, nella maggior parte dei casi la soluzione più dignitosa. 12

13 Tuttavia anche di fronte a dei risultati indubbiamente positivi, spicca ancora la difficoltà di collaborazione con le associazioni datoriali e con i loro consulenti, che ancora considerano l inserimento lavorativo mirato secondo principi alquanto ristretti e superati, più da collocamento obbligatorio (legge abrogata 482/68) che da collocamento mirato (legge vigente 68/99). Parimenti le associazioni dei disabili rimangono talvolta ancorate a logiche di lobbing corporativo, perdendo spesso di vista quali siano i problemi reali dell inserimento dei loro stessi assistiti in un mondo del lavoro estremamente cangiante qual è quello attuale. Ancora poco sviluppati risultano infine gli strumenti convenzionali volti a migliorare l interazione sinergica, che già ha dato risultati molto significativi, tra i vari SIL delle ULSS provinciali e la Provincia stessa, ancora governate secondo principi di stretta giurisdizione territoriale ed amministrativa, pur essendo ormai da tempo strutture con delle ben individuate finalità comuni, tra le quali un ruolo centrale spetta, indubbiamente, alle attività volte a favorire l inserimento nel mondo del lavoro delle persone in condizioni di svantaggio sociale. Il Presidente del Comitato Tecnico della Provincia di Padova Carlo Scorretti Già pubblicato sul tema: - Il collocamento obbligatorio: lavoratori disabili e delle Categorie Protette dal 2000 al 2004, Studi dell Osservatorio n.1/ Studi dell Osservatorio sul Mercato del Lavoro n. 1/ Studi dell Osservatorio sul Mercato del Lavoro n. 1/

14 Definizioni Lavoratori disabili Lavoratori che presentano disabilità di tipo fisico o psichico-intellettivo accertato presso una Commissione medica preposta aventi fatto domanda di iscrizione nell elenco provinciale dei disabili previsto dall art. 8 della l. 68/1999. Categorie protette Persone che presentano caratteristiche di tutela sociale, identificate nelle categorie dei profughi italiani, delle vedove e degli orfani di invalidi di guerra, del lavoro o per cause di servizio. Collocamento Mirato Servizio pubblico dedicato all inserimento lavorativo, specificamente rivolto alle categorie protette e alle persone disabili, istituito dalla l. 68/1999. Disponibili Persone in cerca di occupazione che si dichiarano immediatamente disponibili a svolgere attività lavorativa ai sensi del Dlgs 181/2000 presso i Centri per l Impiego dell Amministrazione Provinciale, divenendo così utenti dei servizi pubblici di collocamento e di formazione. Convenzioni di programma Accordi tra datori di lavoro obbligati al collocamento obbligatorio ai sensi della l. 68/1999 e l Ufficio Categorie protette provinciale per la pianificazione dell ingresso dei lavoratori disabili in azienda attraverso scaglionamenti e fasi programmate di inserimento graduale degli stessi. 14

15 GRAF 1 Andamento disponibili e non disponibili, anni GRAF 2 Andamento disponibili per genere, anni Fonte: Osservatorio MdL su dati Collocamento Mirato-Ufficio Categorie Protette della Provincia di Padova 15

16 GRAF 3 Andamento non disponibili per genere, anni GRAF 4 Andamento disoccupati (disponibili e non disponibili) da più di 24 mesi per genere, anni Fonte: Osservatorio MdL su dati Collocamento Mirato- Ufficio Categorie Protette della Provincia di Padova 16

17 GRAF 5 Composizione disponibili per fasce d età, anni % 13,6% 15,4% 16,4% 17,6% 16,7% 75% 27,1% 27,8% 29,6% 31,0% 31,6% 55 e oltre % 25% 30,2% 29,4% 29,4% 29,1% 28,7% 21,4% 20,3% 18,0% 16,8% 16,6% % 7,7% 7,1% 6,5% 5,5% 6,3% GRAF 6 Composizione disponibili per titolo di studio, anni % 3,7% 3,9% 3,8% 3,5% 4,2% 15,6% 15,8% 15,4% 15,3% 16,4% Laurea 75% 3,1% 2,8% 3,4% 3,9% 4,0% Diploma 50% 54,1% 53,9% 54,2% 54,1% 55,6% Qualifica professionale Licenza media 25% 0% 23,5% 23,6% 23,2% 23,2% 19,8% Fino alla licenza elementare Fonte: Osservatorio MdL su dati Collocamento Mirato- Ufficio Categorie Protette della Provincia di Padova 17

18 GRAF 7 Andamento disoccupati e inoccupati, anni GRAF 8 Composizione delle nuove iscrizioni di disabili per fascia di invalidità, anni % 18% 18% 17% 17% 17% 75% 50% 25% 35% 30% 33% 35% 10% 11% 9% 7% 10% 10% 11% 10% 25% 28% 29% 29% 20% 9% 15% 37% Oltre 80% Dal 71% all'80% Dal 61% al 70% Dal 51% al 60% Dal 41% al 50% Fino 40% 0% Fonte: Osservatorio MdL su dati Collocamento Mirato- Ufficio Categorie Protette della Provincia di Padova 18

19 GRAF 9 Distribuzione dei disabili disponibili per CPI, al % 5% 5% 4% 40% 7% 9% 10% 13% Padova Cittadella Camposampiero Piove di Sacco Monselice Este Montagnana Abano Conselve GRAF 10 Distribuzione dei disabili disponibili per CPI, al % 6% 5% 33% 9% 10% 10% 8% 12% Padova Cittadella Camposampiero Piove di Sacco Monselice Este Montagnana Abano Conselve Fonte: Osservatorio MdL su dati Collocamento Mirato- Ufficio Categorie Protette della Provincia di Padova 19

20 GRAF 10 Distribuzione dei disabili disponibili per CPI, al % 5% 5% 35% 9% 9% 9% 9% 12% Padova Cittadella Camposampiero Piove di Sacco Monselice Este Montagnana Abano Conselve GRAF 12 Quota di disponibili sui disabili iscritti, per CPI al Fonte: Osservatorio MdL su dati Collocamento Mirato- Ufficio Categorie Protette della Provincia di Padova 20

21 GRAF 13 Distribuzione disabili psichici disponibili per CPI, al % 9% 6% 5% 5% 5% 5% 4% 6% 38% 7% 10% 15% 10% 7% 12% PADOVA CITTADELLA PIOVE CAMPOSAMPIERO DI SACCO CAMPOSAMPIERO ESTE ESTE PIOVE DI SACCO MONSELICE MONTAGNANA ABANO CONSELVE GRAF 14 Distribuzione disabili psichici disponibili per CPI, al % 4% 5% 3% 7% 43% 15% 6% 13% PADOVA CITTADELLA PIOVE DI SACCO CAMPOSAMPIERO ESTE MONSELICE MONTAGNANA ABANO CONSELVE Fonte: Osservatorio MdL su dati Collocamento Mirato- Ufficio Categorie Protette della Provincia di Padova 21

22 GRAF 15 Distribuzione disabili psichici disponibili per CPI, al % 3% 6% 4% 8% 45% 14% 5% 10% PADOVA CITTADELLA PIOVE DI SACCO CAMPOSAMPIERO ESTE MONSELICE MONTAGNANA ABANO CONSELVE GRAF 16 Disabili psichici iscritti per genere, al 31 dicembre negli anni Maschi Femmine Fonte: Osservatorio MdL su dati Collocamento Mirato- Ufficio Categorie Protette della Provincia di Padova 22

23 GRAF 17 Disabili psichici iscritti disponibili e non disponibili, al 31 dicembre negli anni Disponibili Non disponibili Fonte: Osservatorio MdL su dati Collocamento Mirato- Ufficio Categorie Protette della Provincia di Padova 23

24 GRAF 18 Andamento assunti disabili e appartenenti alle Categorie Protette, anni , Totali GRAF 19 Andamento assunti disabili e appartenenti alle Categorie Protette, anni , Femmine GRAF 20 Andamento assunti disabili e appartenenti alle Categorie Protette, anni , Maschi Fonte: Osservatorio MdL su dati Collocamento Mirato- Ufficio Categorie Protette della Provincia di Padova 24

25 TAB 1 Incidenza tempo indeterminato e del part-time sulle assunzioni, anni Totale Inc. t.indet su tot ass. 70,0% 66,9% 62,6% 70,8% 67,9% 60,2% 50,2% 50,2% 56,0% Inc. part-time su tot.ass. 24,0% 29,3% 32,6% 42,4% 40,5% 47,3% 37,4% 35,5% 36,4% TAB 2 Assunzioni per settore e incidenza femminile, anni Agricoltura Industria Terziario e Commercio Pubblica Amministr Totale Inc. donne 41,4% 38,3% 29,8% 38,2% 41,9% 39,4% 35,6% 41,9% 37,1% GRAF 21 Composizione per classi di età degli assunti nel 2007 e dei disponibili al 31 dicembre % 17,6% 7,8% 75% 50% 25% 0% 26,1% 31,0% 33,3% 29,1% 25,0% 16,8% 5,5% 7,7% Disponibili al Assunti nel e oltre GRAF 22 Composizione per classi di età degli assunti nel 2008 e dei disponibili al 31 dicembre % 16,7% 10,5% 75% 50% 25% 0% 31,0% 31,6% 32,2% 28,7% 16,6% 19,5% 6,3% 6,9% Disponibili al Assunti nel e oltre Fonte: Osservatorio MdL su dati Collocamento Mirato- Ufficio Categorie Protette della Provincia di Padova 25

26 GRAF 23 Composizione per titolo di studio degli assunti nel 2007 e dei disponibili al 31 dicembre % 3,5% 15,3% 9,5% Laurea 75% 3,9% 25,4% Diploma 50% 54,1% 5,5% Qualifica professionale 40,0% Licenza media 25% 0% 23,2% 19,7% Disponibili al Assunti nel 2007 Fino alla licenza elementare GRAF 24 Composizione per titolo di studio degli assunti nel 2008 e dei disponibili al 31 dicembre % 75% 4,2% 6,1% 16,4% 20,2% 4,0% 4,8% Laurea Diploma 50% 55,6% 38,9% Qualifica professionale Licenza media 25% 19,8% 29,9% Fino alla licenza elementare 0% Disponibili al Assunti nel 2008 Fonte: Osservatorio MdL su dati Collocamento Mirato- Ufficio Categorie Protette della Provincia di Padova 26

27 GRAF 25 Andamento tirocini per lavoratori disabili e delle Categorie Protette, anni Fonte: Osservatorio MdL su dati Collocamento Mirato- Ufficio Categorie Protette della Provincia di Padova 27

28 TAB 3 Fondi concessi alla Provincia di Padova dal fondo nazionale e dal fondo regionale per l occupazione dei disabili, anni Fondo Nazionale Fondo Nazionale assegnato alla Provincia Fondo Regionale Fondo Regionale assegnato alla Provincia 2000* , , , , , , , , , , , , , , , *** , ** ,87 Totale ,05 Totale ,19 SI FA PRESENTE CHE TUTTI I FONDI ASSEGNATI ALLA PROVINCIA VENGONO CONCESSI L'ANNO SUCCESSIVO A QUELLI DI ASSEGNAZIONE DA PARTE DELLA REGIONE * Il Fondo assegnato dalla Regione Veneto era di ,04. Vi è pertanto un residuo di ,96. ** Il fondo 2008 non è stato ancora assegnato; verrà concesso tutto entro il ***I fondi regionali dal 2001 al 2007 sono stati concessi integralmente, mentre quello del 2008 verrà assegnato nel Fonte: Collocamento Mirato- Ufficio Categorie Protette della Provincia di Padova 28

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