COOPERATIVA SOCIALE A R. L. DEKOMAI

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1 CURRICULUM VITAE La sottoscritta Dott.ssa Stefania Tambone, in qualità di Legale Rappresentante della Cooperativa Sociale a r. l. Dekomai, con sede legale a Corato, Via San Magno 27/A, Partita IVA/C.F , Ente Gestore della Comunità Educativa Casa Doron, sita in Via San Magno 29, Corato (Ba) dichiara quanto segue. COOPERATIVA SOCIALE A R. L. DEKOMAI La Cooperativa Sociale a r.l. Dekomai nasce il 16 Giugno 2008 con sede legale a Corato (BA) in Via San Magno 27/A. - Partita IVA/C.F Tipo attività: altre strutture di assistenza sociale residenziale Classificazione Atecori. - Registrazione Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Bari: N A del 12/08/2008 UFFICIO REGISTRO DELLE IMPRESE- - Iscrizione Albo Regionale delle Cooperative Sociali (Sez.A): N 664 del 20/04/ ONLUS DI DIRITTO secondo l Art. 10, comma 8 del D.lgs 460/97 La cooperativa sociale Dekomai intende promuovere la cultura dell accoglienza (Dekomai termine greco che significa appunto accogliere): promuovere e realizzare l accoglienza di minori che, per carenze familiari e/o sociali, possano trovarsi in condizioni di bisogno ed avere necessità di affiancamento e sostegno. La cooperativa sociale Dekomai vuole offrire strumenti, professionalità e contenitore giuridico adeguato per promuovere ed elaborare risposte adeguate ai bisogni del territorio. Concentrando le energie su questo obiettivo, nasce il progetto di una Comunità Educativa per minori. COMUNITA EDUCATIVA CASA DORON La Comunità Educativa di tipo familiare, denominata Casa Doron, così come attesta l Art. 48 del Regolamento Regionale 22 gennaio 2007 N.4, è una struttura ad assetto residenziale e di tipo familiare avente dimensioni e caratteristiche funzionali ed organizzative orientate al modello relazionale della famiglia, con capienza massima di sei utenti di età compresa tra il 3 e i 13 anni, 1

2 ambosessi, italiani e stranieri, tale da garantire, anche attraverso progetti individualizzati, una conduzione ed un clima educativamente significativi. La Comunità Educativa ha lo scopo di offrire un luogo e uno spazio di accoglienza per tutti quei bambini in stato di disagio familiare che, dietro segnalazione del Tribunale per i Minorenni e dei Servizi Sociali territoriali, vengano momentaneamente allontanati dalla famiglia di origine o per i quali si è in attesa di affido/adozione. Nello specifico gli obiettivi che la Comunità Educativa Casa Doron vuole perseguire sono: 1. offrire al minore uno spazio fisico, ma soprattutto relazionale, ispirato al modello familiare; 2. mettere il minore in condizioni di esprimere quelli che sono i suoi reali vissuti e il suo mondo interiore; 3. offrire al minore la possibilità di elaborare sul piano emozionale ed intellettuale le problematiche derivanti dal contesto socio-familiare da cui proviene e gli eventuali episodi di abusi e maltrattamento dei quali il minore può essere stato vittima; 4. avvalersi del supporto professionale di una equipe qualificata e dell ausilio di esperti esterni, quali psicologo, assistenti sociali, neuropsichiatria infantile, mediatore familiare, etc. L organizzazione interna alla Comunità Educativa prevede: lavorare in micro-equipe multidisciplinari, composte da educatori assistenti all infanzia assistenti sociali - terapiste della riabilitazione professionisti esterni (psicologo pediatra medico specialista); garantire una presa in carico soft per i bambini che dovranno essere separati dalla famiglia per essere accolti nella Comunità residenziale; fare beneficiare tutti i bambini di cure fisiche adeguate (cura del sé, dentista, oculista, nutrizionista, ecc.); organizzare attività ricreative all interno della Comunità (computer, musica, arte); gestire attività all esterno (corso di danza, piscina, cinema, teatro); consentire ai bambini di frequentare la loro scuola di provenienza; effettuare e favorire i colloqui programmati con i genitori e con i servizi presenti nel territorio; preparare i bambini ad affrontare il termine della presa in carico, con estrema gradualità e consapevolezza. Ruolo fondamentale è rivestito, dunque, dal lavoro in rete tra educatori Enti competenti famiglia, al fine di promuovere e mantenere una continuità psico-pedagogica, anche attraverso incontri periodici tra gli stessi. 2

3 Cos è Casa Doron La Comunità Educativa Casa Doron è, ai sensi della normativa, una struttura residenziale a carattere comunitario di tipo familiare caratterizzata dalla convivenza di un gruppo di minori con un equipe di operatori professionali che svolgono la funzione educativa come attività di lavoro. Dove opera Il Servizio opera nel Comune di Corato, provincia di Bari, in Via San Mango n. 29, con i minori provenienti prevalentemente dalle province di Bari e Foggia, territori di competenza del Tribunale per i Minorenni di Bari, senza per questo precludere la possibilità dell inserimento di minori provenienti da altre province e regioni d Italia. Destinatari I destinatari del Servizio sono minori dai 3 ai 13 anni, maschi e femmine, italiani e stranieri, con procedure in corso presso il Tribunale per i Minorenni, appartenenti a nuclei familiari in carico ai Servizi Sociali e per i quali si è verificata la necessità di un temporaneo allontanamento dalla famiglia di origine o per i quali si è in attesa di un affido/adozione. In nessun caso menomazioni fisiche, psichiche o sensoriali possono costituire motivo di esclusione dal servizio purché tali problematiche non richiedano interventi di tipo prettamente sanitario o non siano di pregiudizio all incolumità degli altri ospiti. Nello specifico Casa Doron può ospitare fino a sei minori. Modulo abitativo La Comunità Educativa è collocata in una villa adeguatamente arredata e dimensionata in relazione ai bisogni dei minori accolti. La struttura comprende: - ingresso; - zona soggiorno-pranzo; - cucina; - zona socializzazione, con spazi idonei per attività di gruppo e individuali; - 2 locali per servizi igienici per i minori, di cui 1 attrezzato anche per la non autosufficienza; - 1 locale per servizi igienici riservato al personale; - 3 camere da letto doppie con disposizione dei letti in orizzontale in uno spazio non inferiore a mq. 14; - è prevista l aggiunta di un terzo letto solo nei casi specifici determinati dalla necessità di non dividere gruppi di fratelli e sorelle e solo a seguito di autorizzazione dell autorità che ha disposto l inserimento dei minori; - 1 ripostiglio; 3

4 - 1 direzione con accesso indipendente; - 1 postazione telefonica accessibile agli ospiti minori, nei casi previsti e con la supervisione degli adulti; - 1 sala accoglienza e colloqui per le famiglie e i referenti dei servizi territoriali; Organigramma L equipe è formata da un responsabile di struttura, detto anche coordinatore di struttura, degli educatori, un operatore ausiliario, uno psicologo, un responsabile amministrativo, volontari. A) Responsabile o Coordinatore di Struttura gestisce le relazioni con i vari Enti (Comuni, Servizi Sociali, Consultorio Familiare, Neuropsichiatria Infantile, Tribunale, etc.); verifica e monitora il lavoro di equipe; gestisce le dinamiche di equipe; definisce, organizza e supervisiona i compiti di ogni singolo educatore (turni, approvvigionamento, manutenzione immobile, etc.); redige il P.E.I (Progetto Educativo Individuale) con l educatore di riferimento di ciascun minore. B) Educatori Professionali I compiti dell educatore sono: accoglienza; relazione con Servizi Sociali e Scuole; elaborazione del progetto educativo personalizzato; assicurare il mantenimento, l educazione, l istruzione di ogni minore affidato tenendo conto delle indicazioni della famiglia, del Servizio Sociale, delle prescrizioni eventualmente stabilite dall autorità affidante; redigere la cartella personale psico-sociale e sanitaria di ogni ospite, assicurandone il costante aggiornamento; tenere il registro giornaliero delle presenze degli ospiti alle varie attività della vita quotidiana; organizzazione delle attività ludico-ricreative e quelle relative alla gestione degli ambienti; curare i rapporti con i servizi scolastici e socio-sanitari. Nelle ore notturne la Comunità Educativa assicura la presenza di una unità di personale educativo. 4

5 C) Ausiliari Gli ausiliari garantiscono la loro presenza nelle ore diurne ed assolvono a tutte le mansioni pratiche quali la pulizia degli ambienti, la preparazione del pranzo e successiva pulizia della cucina, lavaggio degli indumenti dei minori, ecc. D) Psicologo predispone, dopo un congruo periodo di osservazione del caso, un progetto educativo personalizzato in accordo con la famiglia, il Servizio Sociale, l educatore di riferimento, tenendo conto delle indicazioni del provvedimento di affidamento; formula una valutazione psicologica iniziale del minore; stabilisce colloqui periodici con i minori; agevola i rapporti fra i minori e la famiglia di origine, là dove il caso lo permetta; fornisce consulenza all equipe educativa; gestisce la formazione dell equipe; coinvolge, pur nella diversità dei ruoli, tutto il personale in servizio nel programma educativo e nella gestione delle attività. E) Responsabile Amministrativo Svolge tutte le mansioni di segreteria: contatti telefonici, corrispondenza, contabilità, turnazione del personale, aggiornamento del data-base della struttura, etc. F) Volontari La Comunità Educativa si avvale anche della collaborazione di volontari che prestano il proprio servizio di attività di supporto in base alle specifiche competenze e alla propria disponibilità. L ingresso dei volontari nella Struttura è preceduto da un colloquio con il responsabile e da un breve percorso formativo interno. Durata della permanenza del minore La durata della permanenza all interno della Comunità viene stabilita nell'ambito del progetto individuale e valutata dalla equipe degli operatori in accordo con i Servizi territoriali che hanno in carico il caso, e, ove previsto, con il Tribunale per i Minorenni di riferimento. Come si viene ammessi Su proposta degli operatori dei Servizi Sociali o tramite provvedimento o disposizione del Tribunale per i Minorenni. Decorrenza Ad accettazione formalizzata da parte dell'ente tramite un proprio atto amministrativo. In caso di emergenza l'accoglienza è immediata tenuto conto della disponibilità dei posti letto. 5

6 Costi E' previsto il pagamento di una retta giornaliera da parte del Servizio Sociale di competenza territoriale, secondo la tabelle tariffario riportata nella Carta dei Servizi. Autorizzazioni e Provvedimenti Il 4 dicembre 2009 viene emesso il Provvedimento Unico Autorizzativo N. 13 da parte del Comune di Corato; il 24 marzo 2010 viene eseguita l iscrizione nel Registro Regionale delle Strutture e dei Servizi per Minori N. 0213; infine il 5 maggio 2010 viene inserito il primo minore nella nuova Comunità Educativa Casa Doron; il 01 gennaio 2013 la Comunità chiude per cessata attività. Corato, 11/11/2014 FIRMA Responsabile 6

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