C10 CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITA

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1 HP10 C10 CARATTERISTICHE DI PERICOLOTA HP 10: TOSCO PER LA RIPRODUZIONE 1 Il regolamento 1357/2014 2, stabilisce i limiti di concentrazione per l attribuzione delle caratteristiche di pericolo HP 10. Poiché esistono i criteri, la classificazione è effettuata secondo il metodo convenzionale in base alla composizione del rifiuto, determinata mediante analisi chimica, in relazione al contenuto delle sostanze tossiche per la riproduzione e alle loro indicazioni di pericolo, come classificate nella tabella 3.1 del CLP. In alternativa al metodo convenzionale, se il rifiuto è costituito da una miscela complessa di sostanze la cui composizione non è determinabile, potrebbero essere utilizzati metodi di prova. Tuttavia i metodi riconosciuti a livello internazionale (per esempio B.34 e B.35 del regolamento 440/ ) non sono applicabili poiché basati sulla sperimentazione sugli animali. Il saggio su animali è una procedura regolamentata che utilizza un animale protetto e rientra nel campo di applicazione del Decreto Legislativo 27 gennaio 1992, n Attuazione della direttiva n. 86/609/CEE 5 in materia di protezione degli animali utilizzati a fini sperimentali e del 47 considerando del regolamento 2006/1907/CE 6, cosiddetto Regolamento REACH. Se la concentrazione delle sostanze non può essere determinata il rifiuto deve essere considerato pericoloso ai sensi il comma 6 dell art. 13, comma 5 della legge n. 116 del C10.1 Definizione Il regolamento 1357/2014 definisce un rifiuto con la caratteristica di pericolo HP10 "Tossico per la riproduzione", come: Rifiuto che ha effetti nocivi sulla funzione sessuale e sulla fertilità degli uomini e delle donne adulti, nonché sullo sviluppo della progenie. 1 Raccolta di schede sulle caratteristiche di pericolosità HP dei rifiuti, in Appendice C a La nuova classificazione dei rifiuti pericolosi a cura di W. Formenton (scaricabile da tratte e adattate alla normativa italiana da: Draft waste classification, Guidance on the classification of waste (1st edition 2015) Technical Guidance WM3. (ww.environment-agency.gov.uk). 2 Regolamento (UE) N. 1357/2014 della Commissione del 18 dicembre 2014 che sostituisce l allegato III della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive. (GUUE L 365/89 del 19/12/2014) 3 Regolamento (CE) n. 440/2008 della Commissione. del 30 maggio 2008, che istituisce dei metodi di prova ai sensi del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) (GUCE L 122 del 31/5/2008. Modificato da: regolamento 761/2009 (GUUE L 220 del 24/8/2009), regolamento 1152/2010 (GUUE L 324 del 9/12/2010), regolamento 640/2012 (GUUE L 193 del 20/7/2012, regolamento 260/2014 (GUUE L 81 del 19/3/2014) regolamento 900/2014 (GUUE L247 del 21/8/2014) e rettificato il 16/1/2014 (GUUE L 11 del 16/1/ G.U. Serie Generale, n. 40 del 18 febbraio 1992, supp. ordinario n. 33, modificato dall'avviso di Rettifica pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale n.294 del 15/12/1992 e dal Decreto del Ministro della Sanità Garavaglia del GUCE L 358 del 18/12/ GUUE 369/1 del 30/12/2006 1

2 Secondo il CLP sono sostanze tossiche per la riproduzione le sostanze che hanno effetti nocivi sulla funzione sessuale e sulla fertilità degli uomini e delle donne adulti, nonché sullo sviluppo della progenie. Le definizioni riportate di seguito riprendono, con adattamenti, le definizioni figuranti nel documento IPCS/EHC n. 255, Principles for Evaluating Health Risks to Reproduction Associated with Exposure to Chemicals (Principi per la valutazione dei rischi sanitari per la riproduzione associati all esposizione a sostanze chimiche). Ai fini della classificazione, gli effetti genetici ereditari osservati nella progenie sono trattati nella sezione C11 (Mutagenicità sulle cellule germinali), poiché nell attuale sistema di classificazione si ritiene più appropriato inserire questi effetti nella classe di pericolo della mutagenicità sulle cellule germinali. In questo sistema di classificazione, la tossicità per la riproduzione è suddivisa in due grandi categorie di effetti: a) effetti nocivi sulla funzione sessuale e la fertilità o sullo sviluppo; b) effetti nocivi sullo sviluppo della progenie Non sempre gli effetti tossici per la riproduzione possono essere chiaramente classificati nell'una o nell'altra di queste categorie. Le sostanze che producono questi effetti o le miscele che le contengono sono comunque classificate come sostanze tossiche per la riproduzione. Ai fini della classificazione, la classe di pericolo «Tossicità per la riproduzione» è così suddivisa: Effetti nocivi sulla funzione sessuale e la fertilità o sullo sviluppo; Effetti sull allattamento o attraverso l allattamento. C Effetti nocivi sulla funzione sessuale e la fertilità Gli effetti potenzialmente nocivi sulla funzione sessuale e sulla fertilità comprendono tutti gli effetti che possono interferire con la capacità di riproduzione, tra cui le alterazioni del sistema riproduttivo maschile e femminile, gli effetti nocivi per l inizio della pubertà, la produzione e il trasporto dei gameti, il normale ciclo riproduttivo, il comportamento sessuale, la fertilità, il parto, l esito della gravidanza, la senescenza riproduttiva prematura e le modificazioni di altre funzioni dipendenti dall integrità del sistema riproduttivo. C Effetti nocivi sullo sviluppo della progenie La tossicità per lo sviluppo comprende, in senso lato, tutti gli effetti che interferiscono con lo sviluppo normale dell'organismo concepito prima e dopo la nascita e che sono causati dall esposizione, prima del concepimento, di uno dei genitori o dall esposizione della progenie nel corso dello sviluppo prenatale e postnatale fino alla maturità sessuale. La classificazione di una sostanza per la tossicità per lo sviluppo è però destinata principalmente a porre in guardia da tale pericolo le donne in gravidanza e gli uomini e le donne in età di procreare. Pertanto, ai fini pratici della classificazione la tossicità per lo sviluppo designa essenzialmente gli effetti nocivi che si producono durante la gravidanza o in conseguenza dell esposizione di un genitore. Tali effetti possono manifestarsi in qualsiasi momento della vita di un organismo. Le principali manifestazioni della tossicità per lo sviluppo sono: 1. la morte dell organismo in sviluppo; 2. anomalie strutturali; 2

3 3. alterazioni della crescita; 4. deficienze funzionali. Sono compresi nella tossicità per la riproduzione anche gli effetti nocivi sull allattamento o attraverso l allattamento, che sono però trattati separatamente ai fini della classificazione [cfr. tabella b CLP)]. È infatti opportuno poter classificare in modo specifico le sostanze in funzione del loro effetto nocivo sull allattamento, in modo da mettere in guardia le madri che allattano dal pericolo costituito da questo effetto particolare. C10.2 Classificazione CLP Le sostanze classificate per la tossicità per la riproduzione sono suddivise in due categorie. In ciascuna categoria gli effetti sulla funzione sessuale e sulla fertilità e gli effetti sullo sviluppo sono considerati distintamente. Inoltre, gli effetti sull allattamento costituiscono una categoria di pericolo distinta. Tabella (a) CLP Categorie di pericolo per le sostanze tossiche per la riproduzione Categorie Criteri Indicazione di pericolo CATEGORIA 1 Sostanze di cui è accertata o presunta la tossicità per la riproduzione umana Una sostanza è classificata nella categoria 1 di tossicità per la riproduzione se è accertato che ha un effetto nocivo sulla funzione sessuale e la fertilità o sullo sviluppo umano, o se sulla base di dati provenienti da studi su animali, eventualmente confermati da altre informazioni, esiste una forte presunzione che la sostanza possa interferire con la riproduzione umana. La categoria è ulteriormente distinta a seconda che la classificazione sia basata principalmente su dati relativi all'uomo (categoria 1A) o ad animali (categoria 1B). Categoria 1A Categoria 1B Repr. 1A Repr. 1B Sostanze di cui è accertata la tossicità per la riproduzione umana. La classificazione di una sostanza nella categoria 1A si basa prevalentemente su dati relativi all'uomo Sostanze di cui è presunta la tossicità per la riproduzione umana La classificazione di una sostanza nella categoria 1B si basa prevalentemente su dati relativi ad animali, che dimostrano chiaramente un effetto tossico sulla funzione sessuale e sulla fertilità o sullo sviluppo in assenza di altri effetti tossici; se l'effetto nocivo per la riproduzione si produce unitamente ad altri effetti tossici, non deve essere considerato una loro conseguenza secondaria non specifica. Tuttavia, se informazioni relative alla meccanica degli effetti fanno dubitare della rilevanza per l'uomo di tali effetti tossici, può essere più appropriata una classificazione della sostanza nella categoria 2. H 360 Può nuocere alla fertilità o al feto (indicare l effetto specifico, se noto) (indicare la via di esposizione se è accertato che nessun altra via di esposizione comporta il medesimo pericolo) 3

4 CATEGORIA 2 Repr. 2 Sostanze di cui si sospetta la tossicità per la riproduzione umana Una sostanza è classificata nella categoria 2 di tossicità per la riproduzione quando esistono dati provenienti da studi sull uomo o su animali, eventualmente confermati da altre informazioni, che lasciano sospettare un suo effetto nocivo sulla funzione sessuale e la fertilità o sullo sviluppo, ma non sono sufficientemente probanti per giustificare la classificazione nella categoria 1. Se lo studio presenta carenze che ne rendono meno probanti i risultati, la classificazione nella categoria 2 può essere più appropriata. H 361 Sospettato di nuocere alla fertilità o al feto (indicare l effetto specifico, se noto) (indicare la via di esposizione se è accertato che nessun altra via di esposizione comporta il medesimo pericolo Avente effetti sull allattamento o attraverso l allattamento (categoria supplementare Lact.) Lact. vedi tab. 3,7,1 (b) di seguito H 362 Può essere nocivo per i lattanti allattati al seno Tabella (b) CLP attraverso la lattazione Categorie di pericolo relativa agli effetti sull allattamento o EFFETTI SULL ALLATTAMENTO O ATTRAVERSO L ALLATTAMENTO Gli effetti sull allattamento o attraverso l allattamento costituiscono una categoria distinta. Per numerose sostanze non si hanno informazioni circa gli effetti nocivi che potrebbero prodursi attraverso l allattamento. Tuttavia, le sostanze assorbite dalla donna e di cui è stato dimostrato che interferiscono con l allattamento o che possono essere presenti (compresi i metaboliti) nel latte materno in quantità tali da far sorgere timori per la salute del lattante sono classificati e recano sull etichetta un indicazione del pericolo che rappresentano per i bambini allattati al seno. La classificazione può basarsi su: a) dati relativi all'uomo indicanti l'esistenza di un pericolo per i lattanti durante il periodo di lattazione; e/o b) risultati di studi condotti su una o due generazioni di animali, dimostranti chiaramente l'esistenza di un effetto nocivo sulla progenie trasmessi dal latte o di un effetto nocivo sulla qualità del latte; e/o c) studi sull assorbimento, il metabolismo, la distribuzione e l escrezione, indicanti che è probabile che la sostanza sia presente nel latte materno in tenori potenzialmente tossici. La classificazione si basa sui criteri appropriati di cui sopra e su una valutazione della forza probante dell'insieme dei dati. Sono classificate come tossiche per la riproduzione le sostanze che hanno la proprietà intrinseca e specifica di produrre un effetto nocivo per la riproduzione; non sono classificate come tali le sostanze che producono questo effetto solo come conseguenza secondaria non specifica di altri effetti tossici. La classificazione di una sostanza è derivata dalle categorie di pericolo nel seguente ordine di precedenza: categoria 1A, categoria 1B, categoria 2 e categoria supplementare per gli effetti sull allattamento o attraverso l allattamento. Se una sostanza corrisponde ai criteri di classificazione nelle due categorie principali (per esempio categoria 1B per gli effetti sulla funzione sessuale e la riproduzione e anche la categoria 2 per lo sviluppo) nelle corrispondenti indicazioni di pericolo vanno comunicati i due rischi distinti. La classificazione nella categoria addizionale per gli effetti sull allattamento o attraverso l allattamento è considerata a prescindere della classificazione nella categoria 1A, 1B o 2. Nel valutare gli effetti tossici sullo sviluppo della progenie è importante considerare il possibile influsso della tossicità materna. Una sostanza è classificata nella categoria 1A principalmente sulla base di studi sull uomo quando esistono dati attendibili dimostranti un effetto nocivo sulla riproduzione umana. I dati utilizzati per la classificazione provengono, di preferenza, da studi epidemiologici correttamente realizzati, che siano stati sottoposti a controlli appropriati e a una valutazione equilibrata e in cui sia stato tenuto adeguatamente conto dei fattori di distorsione o confondenti. I risultati di studi 4

5 sull'uomo ottenuti in condizioni meno rigorose sono integrati con dati idonei provenienti da sperimentazioni su animali e possono dar luogo a una classificazione nella categoria 1B. C10.3 Classificazione dei rifiuti Il rifiuto che contiene una sostanza classificata con uno dei seguenti codici di classe e categoria di pericolo e codici di indicazione di pericolo e supera o raggiunge uno dei limiti di concentrazione figuranti nella tabella 7 è classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 10. Se il rifiuto contiene più di una sostanza classificata come tossica per la riproduzione, la concentrazione di una singola sostanza deve essere superiore o pari al limite di concentrazione affinché il rifiuto sia classificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 10. Tabella 7 regolamento 1357/2014 Codici di classe e categoria di Codici di indicazione di Limite di concentrazione pericolo pericolo Repr. 1A H360 0,3 % Repr. 1B Repr. 2 H361 3,0 % Non sono fissati valori di soglia per questa caratteristica di pericolo. I limiti di concentrazione si riferiscono alle singole sostanze. Essi sono desunti dalla classificazione delle miscele del CLP, con esclusione della categoria supplementare degli effetti sull allattamento che non è presa in considerazione per la classificazione dei rifiuti. C10.4 Schema della procedura di valutazione Il rifiuto contiene sostanze con indicazione di pericolo H 360? La concentrazione delle singole sostanze è 0.3%? Il rifiuto contiene sostanze con indicazione di pericolo H 361? La concentrazione delle singole sostanze è 3%? RIFIUTON PERICOLOSO HP10 RIFIUTP PERICOLOSO HP10 5

6 C10.5 Metodi di prova La classificazione HP 10 è basata essenzialmente sull identificazione delle sostanze individuali presenti nel rifiuto, sulla loro classificazione secondo CLP e sui limiti di concentrazione. Quando ciò non sia possibile la valutazione risulta, di fatto, impossibile poiché l applicazione dei metodi indicato dal CLP 3.7 risulta problematica per i rifiuti. I metodi riportati nel regolamento 440/2008 non sono adatti essendo basati sulla sperimentazione su animali. C10.6 Classificazione ADR dei rifiuti HP 10 I rifiuti con la caratteristica HP 10 tossico per la riproduzione non sono classificati in ADR. HP 10 Repr.1A Repr. 1B Repr. 2 ADR 6

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