Presentazione LABORATORI SU ATTIVITÀ A LIBERA SCELTA DELLO STUDENTE. LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DEL SERVIZIO SOCIALE Sede di Milano AA
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- Marcellina Forti
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1 Presentazione LABORATORI SU ATTIVITÀ A LIBERA SCELTA DELLO STUDENTE LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE DEL SERVIZIO SOCIALE Sede di Milano AA I laboratori di seguito presentati rientrano nell offerta formativa di didattica integrativa inseribile sui 6 cfu destinati ad attività a libera scelta dello studente. Tali laboratori sono regolamentati da Regolamento sull utilizzo dei cfu liberi da leggere attentamente prima di provvedere all iscrizione agli stessi. Essi sono selezionabili in piano studi previa iscrizione on line nella propria pagina I-Catt. L attivazione delle iscrizioni on line sui laboratori a numero chiuso è prevista a ottobre a seguito di avviso in bacheca I-Catt.
2 Formazione Personale Le iscrizioni verranno raccolte tramite mail a laureeserviziosociale@unicatt.it a partire dal 7/10/2015 specificando matricola e anno di corso. Docenti: Marta Bonadonna, Costanza Marzotto CFU: 2 Date e Orari: primo semestre - martedì x 3 ore a partire dal 13 ottobre 2015 Posti: 20 (per ciascuno dei 2 gruppi) Destinato a: studenti di II e III anno OBIETTIVO DEL CORSO Offrire agli studenti del II e III anno, la possibilità di riflettere sulla fondamentale questione dell uso di sé nella relazione d aiuto; avere un tempo e un luogo in cui poter esprimere, verbalizzare e pensare alle aspettative nei confronti dell aiuto a persone in difficoltà; approfondire le competenze relazionali già in possesso dello studente; individuare punti di forza e punti di debolezza del proprio approccio con soggetti in difficoltà (adulti e minori) appartenenti anche ad etnie diverse. Il gruppo rappresenta una eccezionale possibilità offerta agli studenti per acquisire uno stile di lavoro riflessivo nel momento in cui essi incontrano persone in sofferenza, sorprese dagli eventi critici imprevisti della vita e per abituarsi ad ascoltare l eco suscitato dentro di sé dall incontro con l altro: potremmo dire un occasione per soffermarsi a riflettere sull'intreccio tra etica ed accoglienza. La frequenza a questo gruppo di pari etero-condotto, mira a fornire ai partecipanti un contesto sufficientemente protetto in cui affrontare dubbi, paure, perplessità circa il peso e la responsabilità che lo svolgimento di questa professione comporta, affinché lo studente possa meglio attrezzarsi in vista dell esercizio della professione. Il laboratorio di formazione personale rientra tra le attività a libera scelta dello studente previste per 6 cfu al 2 anno e 6 cfu al 3 anno; tali laboratori sono selezionabili in piano studi previa iscrizione on line nella propria pagina i-catt. L attivazione delle iscrizioni sui laboratori a numero chiuso è prevista a settembreottobre a seguito di avviso in bacheca. DIDATTICA DEL CORSO Il Laboratorio sulla dimensione relazionale dell aiuto si svolgerà in una sede apposita a Milano con incontri settimanali in Gruppo di 15 persone, per la durata di 3 ore ciascuno per un totale di 40 ore. La metodologia della conduzione del gruppo prevede l uso di tecniche attive quali il gioco di ruolo, la simulata, ecc. La registrazione dei crediti relativi a questo laboratorio avverrà attraverso l apposita procedura di registrazione dei crediti liberi esposta nel Regolamento CFU liberi pubblicato nella pagina Polo studenti e Modulistiche della Facoltà. METODO DI VALUTAZIONE Il laboratorio rientra tra le attività a libera scelta cui lo studente può accedere a seguito di iscrizione on line e inserimento in piano studi. Tali attività non prevedono un esame con votazione in trentesimi.
3 Al termine del percorso è chiesto ad ogni studente di rappresentare con un immagine l esperienza del laboratorio e di dialogare in plenaria sul senso del lavoro svolto. É inoltre prevista una prova di valutazione scritta per stabilire l'approvazione o meno del laboratorio. In quanto attività laboratoriale - non è recuperabile su testi e non verrà quindi ritenuta valida una frequenza inferiore al 75% degli incontri. La registrazione del laboratorio avverrà tramite le modalità esposte nell'apposito Regolamento sull'utilizzo dei CFU liberi. AVVERTENZE È richiesta la frequenza regolare. I docenti ricevono gli studenti il giovedì dalle ore 13,00 presso il Centro di Ateneo Studi e ricerche sulla famiglia (largo Gemelli, lotto 3, II piano).
4 L Amministrazione di sostegno per persone non autonome Docente: Daniela Polo CFU: 1 Date e Orari: 2 sem., mercoledì 24 Febbraio, 2, 9 e 16 Marzo (10.30 x 3 ore), 6 Aprile 2016 (8.30 x 3 ore) Posti: 30 Destinato a: studenti di II e III anno OBIETTIVO DEL CORSO La legge 6/2004 ha riformato il codice civile e, introducendo l istituto giuridico dell amministrazione di sostegno, ha istituito la nuova figura dell Amministratore di Sostegno con l obiettivo di assicurare rappresentanza e protezione giuridica alle persone prive in tutto o in parte di autonomia rispettandone le abilità acquisite e le capacità residue. La Regione Lombardia ha emanato norme ed ha istituito un sistema di servizi per promuovere la protezione giuridica delle persone fragili. Il Terzo Settore, in coerenza con le indicazioni regionali, si sta impegnando in un azione di sussidiarietà con le istituzioni per promuovere la conoscenza del nuovo strumento giuridico contestualizzato nel progetto di vita della persona e sta sensibilizzando volontari preparandoli a questo ruolo per i casi in cui la famiglia non può o non è in grado di assumerlo. L applicazione di questa legge riguarda tutte le aree della fragilità: disabilità, disagio mentale, terza età, gravi patologie dell età adulta, vecchie e nuove dipendenze e detta nuovi compiti e nuove responsabilità per operatori e responsabili dei servizi sociali e sanitari. PROGRAMMA DEL CORSO Legge 6/2004 con gli articoli di codice civile correlati Norme della Regione Lombardia con particolare attenzione alle linee di indirizzo regionali 2013 per l impianto del Sistema di protezione giuridica per le persone fragili Rete di protagonisti in campo impegnati nello sviluppo del sistema sussidiario: progetti AdS sviluppati dal terzo settore, Giudici Tutelari, ordini professionali, volontariato Doveri dei responsabili dei servizi sociali e degli assistenti sociali e le implicazioni deontologiche Ruolo dell assistente sociale ed indicazioni metodologiche dell Ordine Assistenti Sociali di Lombardia Simulazione di un Ricorso indirizzato al Giudice Tutelare per attivare l amministrazione di sostegno BIBLIOGRAFIA CONSIGLIATA COSA SAPERE SULL AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO - Realtà e prospettive per famiglie e operatori - di Daniela Polo - Erickson editore 2009
5 DIDATTICA DEL CORSO Lezioni teoriche con supporto di slide. Frequente riferimento a casistica portata dal docente e, quando possibile, dai partecipanti. METODO DI VALUTAZIONE Il laboratorio rientra tra le attività a libera scelta cui lo studente può accedere a seguito di iscrizione e inserimento in piano studi. Tali attività non prevedono un esame ed una votazione in trentesimi. E' richiesta la preparazione di un Ricorso per la nomina di un amministratore di sostegno con riferimento ad una situazione nota all allievo o ad un caso presentato in aula, esercizio che il docente valuterà per stabilire l'approvazione o meno del laboratorio. In quanto attività laboratoriale non è recuperabile su testi e non verrà quindi ritenuta valida una frequenza inferiore al 75% degli incontri. La registrazione del laboratorio avverrà tramite le modalità esposte nell'apposito Regolamento sull'utilizzo dei CFU liberi.
6 Lavoro sociale di gruppo con persone affette da demenza Docente: Silvana Botassis CFU: 1 Date e Orari: 2 sem., mercoledì - 6 aprile (11.30 x 3 ore), 13 e 27 aprile, 11 e 25 maggio 2016 (10.30 x 3) Posti: 25 Destinato a: studenti di II e III anno OBIETTIVO DEL CORSO: Offrire agli studenti un'occasione di interazione con anziani affetti da gradi diversi di deficit cognitivo, attraverso un'esperienza di laboratorio teatrale condotto col metodo del Teatro sociale di comunità. Alternando il ruolo attivo nel lavoro di gruppo all'osservazione partecipante, gli studenti avranno modo di sperimentare forme di relazione paritaria e creativa attraverso canali verbali e non verbali, e di essere accompagnati a una lettura dei comportamenti degli anziani in situazioni diversificate. PROGRAMMA DEL CORSO: Elementi di conoscenza del mondo affettivo dell'anziano e delle problematiche comportamentali e relazionali legate al deficit cognitivo (Erikson, Feil); Elementi di psicologia sociale maligna (Kitwood); Elementi di metodologia del Teatro sociale di comunità come strumento di rafforzamento dell'identità personale e di condivisione (Bernardi). BIBLIOGRAFIA: Verrà fornita all'inizio del corso DIDATTICA DEL CORSO: Lezione introduttiva, quattro laboratori teatrali con anziani seguiti da rielaborazione in gruppo, incontro seminariale conclusivo. METODO DI VALUTAZIONE: Il laboratorio rientra tra le attività a libera scelta cui lo studente può accedere a seguito di iscrizione e inserimento in piano studi. Tali attività non prevedono un esame ed una votazione in trentesimi. E' richiesta la produzione di elaborato scritto che il docente valuterà per stabilire l'approvazione o meno del laboratorio. In quanto attività laboratoriale non è recuperabile su testi e non verrà quindi ritenuta valida una frequenza inferiore al 75% degli incontri. La registrazione del laboratorio avverrà tramite le modalità esposte nell'apposito Regolamento sull'utilizzo dei CFU liberi. RICEVIMENTO: Da concordare personalmente all'indirizzo mail s.botassis@virgilio.it
7 Lavoro sociale e immigrazione: esperienze di integrazione Docente: Lydia Keklikian CFU: 1 Date e Orari: 2 sem., venerdì - 15, 29 Aprile, 13 Maggio dalle x 5 ore. Posti: 30 Destinato a: studenti di II e III anno OBIETTIVO DEL CORSO Entrare in contatto con una realtà che fa parte in modo definitivo della nostra società: quella dell immigrazione. Acquisire alcune conoscenze relative alle politiche e alle dinamiche delle migrazioni. Permettere ai partecipanti di conoscere e cogliere dinamiche, aspetti e comportamenti che si ritengono diversi e incomprensibili in quanto appartenenti a persone e comunità differenti per lingua, cultura e religione. PROGRAMMA DEL CORSO Nozioni relative al lessico migratorio. Nozioni relative alle politiche migratorie. Nozioni e studio del ruolo di figure professionali in relazione all immigrazione (assistenti sociali, insegnanti, mediatori culturali ). Studio di casi e di pratiche legate agli interventi sociali, scolastici e culturali. Analisi di testi, visione di film e documentari. BIBLIOGRAFIA La bibliografia verrà fornita nel corso del laboratorio tenendo conto della preparazione e delle esigenze dei partecipanti. DIDATTICA DEL CORSO Lezioni in aula. Lavori di gruppo. Esposizione dei lavori e discussione. Visione di film, documentari e dibattito. METODO DI VALUTAZIONE La valutazione finale prenderà in esame la partecipazione attiva e la presentazione di un lavoro scritto con eventuale confronto durante l ultimo incontro. Il laboratorio rientra tra le attività a libera scelta cui lo studente può accedere a seguito di iscrizione e inserimento in piano studi. Tali attività non prevedono un esame ed una votazione in trentesimi. E' richiesta la produzione di elaborato scritto, che potrà eventualmente essere esposto in aula, che il docente valuterà per stabilire l'approvazione o meno del laboratorio. In quanto attività laboratoriale non è recuperabile su testi e non verrà quindi ritenuta valida una frequenza inferiore al 75% degli incontri. La registrazione del laboratorio avverrà tramite le modalità esposte nell'apposito Regolamento sull'utilizzo dei CFU liberi.
8 Lavoro sociale in ambito penitenziario Docente: Milena Cassano CFU: 1 Date e Orari: 2 sem., giovedì - 25 febbraio, 3 e 10 marzo (14.30 x 4 ore), 17 marzo (14.30 x 3 ore) Posti: 30 Destinato a: studenti di III anno NB: È consentito l accesso a questo laboratorio ai soli studenti del terzo anno del Corso di Laurea in Scienze del Servizio Sociale che abbiano frequentato il corso di Diritto Penale e penale minorile del 1 semestre, in quanto i concetti del corso sono prerequisiti fondamentali alla comprensione del laboratorio stesso. OBIETTIVO DEL CORSO Il Laboratorio intende favorire, attraverso un approccio non formalistico, la conoscenza del ruolo peculiare del servizio sociale in ambito penale e penitenziario. L ampliamento dell area dell esecuzione penale esterna, i percorsi di inclusione realizzati nel territorio impongono l ampliamento delle competenze da parte di tutti i servizi (ente locale, sert, cps, comunità ecc.) che possono/devono collaborare per la presa in carico dei soggetti sottoposti a provvedimenti dell autorità giudiziaria. A tal fine i contenuti del programma intendono fornire agli studenti di Servizio Sociale strumenti di approfondimento riguardo ai temi di maggiore interesse professionale applicati al contesto penale e penitenziario. PROGRAMMA DEL CORSO - Cenni storici ed evoluzione degli interventi professionali in ambito penale e penitenziario. - Gli interventi nel settore minorile: struttura organizzativa/compiti funzioni. - Gli interventi nel settore adulti: struttura organizzativa centrale e periferica/articolazione territoriale. - Competenze e funzioni nel sistema penitenziario: la collaborazione con gli Istituti Penitenziari, con la Magistratura, con il territorio. - Competenza professionale e contesto istituzionale: Il colloquio, l indagine socio familiare, la visita domiciliare, la verifica di lavoro: metodi, tecniche e documentazione del lavoro di servizio sociale. - Misure alternative, misure di sicurezza, sanzioni sostitutive, messa alla prova: le funzioni del servizio sociale. - Gli interventi dedicati : gli stranieri, l area delle dipendenze, le donne ecc. - Il servizio sociale nelle Direttive e Raccomandazioni internazionali. - Deontologia e sistema penitenziario (cenni). BIBLIOGRAFIA Le indicazioni bibliografiche saranno reperibili in Blackboard. Appositi materiali didattici saranno messi a disposizione in Blackboard. Gli studenti dovranno in ogni caso consultare le fonti giuridiche pertinenti e aggiornate (ordinamento penitenziario e regolamento di esecuzione - codice penale e codice di procedura penale (articoli indicati), leggi complementari).
9 FREQUENZA DELLE LEZIONI La frequenza è particolarmente importante non essendo reperibile un testo unitariamente dedicato ai contenuti trattati. DIDATTICA DEL CORSO Lezioni frontali e partecipate, prevede la messa a disposizione di casi concreti e di materiali di approfondimento in modo da favorire la conoscenza dei diversi compiti del servizio sociale. METODO DI VALUTAZIONE Il laboratorio rientra tra le attività a libera scelta cui lo studente può accedere a seguito di iscrizione e inserimento in piano studi. Tali attività non prevedono un esame ed una votazione in trentesimi. E' richiesta la produzione di elaborato scritto, che potrà eventualmente essere esposto in aula, che il docente valuterà per stabilire l'approvazione o meno del laboratorio. In quanto attività laboratoriale non è recuperabile su testi e non verrà quindi ritenuta valida una frequenza inferiore al 75% degli incontri. La registrazione del laboratorio avverrà tramite le modalità esposte nell'apposito Regolamento sull'utilizzo dei CFU liberi.
10 Sensibilizzazione ai problemi alcolcorrelati (sede di Milano) Docente: Emanuele Sorini, Agostino Goisis CFU: 2 Date e Orari: da lunedì 25 gennaio a sabato 30 gennaio Durante la settimana l'orario delle giornate sarà dalle ore 9.00 alle ore Sono previste visite serali ai Club Alcologici Territoriali da stabilire in seguito. Posti: 15 Destinato a: studenti III anno FINALITÀ DEL CORSO Oltre ad assolvere ai crediti universitari il corso qualifica ad operare come Servitore nei club Alcologici Territoriali. Ulteriori obiettivi del corso sono: - Informare circa i problemi alcolcorrelati e complessi in modo da cogliere il rapporto tra il Benessere e l ambiente per tutto ciò che attiene ad ogni aspetto bio-psico-sociale. - Motivare i corsisti ad operare secondo l approccio ecologico e sociale su cui si fondano i Club Alcologici Territoriali - Favorire la protezione e la promozione del Benessere nella Comunità tenendo conto della persona e della famiglia. CONTENUTI DEL CORSO - La protezione e la promozione del Benessere (principi dell OMS) - Aspetti sociali, relazionali e sanitari dei problemi alcolcorrelati - L'epidemiologia dei problemi alcolcorrelati - La prevenzione dei problemi alcolcorrelati - L'approccio familiare, stili di vita e promozione del Benessere - Il Club Alcologico Territoriale - I programmi Alcologici Territoriali in Italia - Le Associazioni dei Club e il ruolo del volontariato - Il capitale sociale - La multidimensionalità della vita METODO DI VALUTAZIONE ED ESITI Verrà rilasciato un attestato di qualifica a Servitore nei club Alcologici Territoriali a chi avrà partecipato all'intero Corso e alle visite ai Club e avrà svolto un elaborato scritto su un argomento concordato. Il laboratorio rientra tra le attività a libera scelta cui lo studente può accedere a seguito di iscrizione e inserimento in piano studi. Tali attività non prevedono un esame ed una votazione in trentesimi. La registrazione del laboratorio avverrà tramite le modalità esposte nell'apposito Regolamento sull'utilizzo dei CFU liberi
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