CALCOLO DEGLI IMPIANTI: IMPIANTO SMALTIMENTO ACQUE METEORICHE (art.29 D.P.R. 207/2010)
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- Albina Grilli
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1 Stazione appaltante Responsabile del procedimento Oggetto Prestazione COMUNE DI SAN MAURIZIO CANAVESE P.zza Martiri della Libertà, San Maurizio Canavese (To) tel fax codice fiscale n Geom. Donatella BELLEZZA QUATER LAVORI DI COMPLETAMENTO VIALE EUROPA / CORSO ITALIA PROGETTO DEFINITIVO (ai sensi dell art. 24 D.P.R. 207/2010) Commessa LAVORI DI COMPLETAMENTO VIALE C 31 EUROPA / CORSO ITALIA Elaborato Data SC Codice CIG: E 08/07/ CUP: Descrizione CALCOLO DEGLI IMPIANTI: IMPIANTO SMALTIMENTO ACQUE METEORICHE (art.29 D.P.R. 207/2010) Progettisti ATP Arch. Francesco PALUMBO (capogruppo) Ing. Fulvio FUSINI - Ing. Valeria TARQUINIO (mandanti) Roma, Via Sermide 6, tel fax lavori@samaconsultingsrl.it Collaboratori Ing. Raffaele Pio Fidanza Ing. Domenico Paolo Allegrini Ing. Viviana Serafini Ing. Gianluca Capurso Ing. Marco Turriziani Ing. Andrea Nuozzi Ing. Ilaria Torta Ing. Ilaria Palazzi Calcoli strutturali Elaborati grafici e sicurezza sul cantiere Relazioni tecniche e studio di inserimento urbanistico Elaborati economici e contrattuali Calcoli strutturali Calcoli idraulici e illuminotecnici Elaborati grafici e studi di fattibilità ambientale Elaborati grafici Il capogruppo Arch. Francesco PALUMBO
2 SOMMARIO SOMMARIO... 2 PREMESSA RETE DI SMALTIMENTO DELLE ACQUE METEORICHE CALCOLO DELLE PORTATE DI PIOGGIA DIMENSIONAMENTO DEI COLLETTORI DIMENSIONAMENTO DEI TUBI DI SUB-IRRIGAZIONE...12 CONCLUSIONI...14 PREMESSA A.T.P. Arch. Francesco PALUMBO - Ing. Fulvio FUSINI - Ing. TARQUINIO Valeria (mandanti) _ 2
3 Nella presente relazione vengono descritti i criteri adottati neila fase progettuale della rete di smaltimento delle acque meteoriche del prolungamento di corso Italia e del tratto di via Verga a San Maurizio Canavese in provincia di Torino. Il Progetto è stato eseguito ai sensi del nuovo regolamento acque meteoriche: "disciplina delle acque meteoriche di dilavamento e delle acque di lavaggio di aree esterne" (D.P.G.R. n. 1/r del 20/02/2006 integrato dal D.P.G.R. n. 7/r del 02/08/2006). 1. RETE DI SMALTIMENTO DELLE ACQUE METEORICHE Il progetto della rete di smaltimento delle acque meteoriche prevede n.44 caditoie stradali delle dimensioni interne di cm 40x40x 40 distribuite lungo la viabilità di prolungamento di Corso Italia, oggetto del presente appalto, fino all incrocio con via San Riccardo Pampuri e il tratto di via Verga che si ricongiunge ad essa. Le caditoie sono disposte sul lato della carreggiata a 10 cm di distanza dal bordo del marciapiede. Quando la sezione della carreggiata è a schiena d asino, le caditoie saranno posizionate su entrambi i lati. L acqua piovana caduta sulla superficie pavimentata, pari a 0,46 ha, prevede uno smaltimento diretto nei terreni ad est del nuovo tratto di corso Italia mediante un sistema di tubi di sub-irrigazione. Le caditoie saranno poste ad una distanza media di 15 m e ciascuna risulterà collegata con tubazioni in PVC (UNI EN ) per fognatura, tipo Classe SN 4 (ex 303/1) Le tubazioni saranno posate su letto di sabbia e rinfianchi in cls fino a completa copertura come indicato nei disegni tipo. In 6 punti della sede stradale di progetto, l acqua raccolta nelle caditoie viene convogliata mediante un tubo di scolo di Ø 110 nel collettore fognario di progetto di diametro Ø 300. Tramite il collettore, l acqua attraversa un pozzo d ispezione di progetto di dimensioni 60 x 60 cm, posto sotto la sede stradale e raggiunge un pozzo di cacciata delle dimensioni 100 x 100 x 100 cm dal quale poi viene convogliata nei tubi di sub irrigazione che immettono direttamente nel terreno. Nei tratti di strada dove la sezione trasversale è a schiena d asino, la tubazione di smaltimento dell acqua piovana raccolta nelle caditoie di una corsia viene deviata in direzione trasversale, con pendenza opportune, ed attraversa l intera carreggiata per giungere al pozzetto di ispezione (60 x 60 x 60 cm). Da questo pozzetto mediante un collettore Ø300, viene convogliata tutta l acqua raccolta dalle caditoie di entrambe le falde nel tratto di strada interessato, nei pozzi con sifone di cacciata (100 x 100 x 100 cm), e smaltita nei tubi di sub-irrigazione. Sulla superficie di questi tubi sono presenti fori o fessure attraverso i quali l acqua fuoriesce e viene smaltita direttamente nel terreno alimentando così i terreni circostanti. Il progetto prevede, anche, l esecuzione di n.4 tombinature dei fossi di scolo presenti nell area, in concomitanza dell incrocio con la strada di progetto, allo scopo di salvaguardare la continuità della rete dei fossi superficiali. La prima zona di intervento interessa il fosso di scolo presente sulla curva esterna che connette via San Riccardo Pampuri con l attuale via Corso Italia. Per questo fosso verrà realizzata una tombinatura che ne garantisce il passaggio al di sotto della sede stradale oggetto del presente appalto. Il secondo punto di intervento risulta essere quello in corrispondenza di via Madonna della Neve dove, per i fossi di scolo che si intersecano in quel punto, verrà realizzata anche qui una tombinatura in calcestruzzo, per garantirne A.T.P. Arch. Francesco PALUMBO - Ing. Fulvio FUSINI - Ing. TARQUINIO Valeria (mandanti) _ 3
4 il passaggio al di sotto della sede stradale di progetto. In corrispondenza di questa intersezione tra i fossi, inoltre, potrà essere inserita una chiusa per garantire il diritto irriguo alle diverse particelle. Il terzo punto è costituito dal fosso presente sul lato apposto all intersezione tra il prolungamento di Corso Italia e il tratto di sede stradale che la ricongiunge con via Madonna della Neve. Per questo fosso verrà realizzato un prolungamento che costeggerà le particelle n 66 e 67. In corrispondenza della recinzione dell Istituito Fatebenefratelli verrà realizzata una tombinatura che lo ricongiunge agli altri canali di scolo presenti, descritti al punto precedente. In riferimento a questo tratto di fossato, verrà realizzata una ulteriore tombinatura in corrispondenza della rampa di accesso alla particella n 66. Ultimo intervento in merito ai canali di scolo interessa il fosso presente all intersezione tra via Madonna della Neve e via Verga. Verrà realizzata in testata al fossato, in corrispondenza dell intersezione tra la viabilità attuale e quella di progetto, una tombinatura che si andrà ad allacciare alla rete esistente. Sono stati inoltre individuati dei punti dove sarà possibile inserire delle chiuse in calcestruzzo, finalizzate alla modulazione della portata d acqua destinata all irrigazione. Di seguito è riportato lo schema planimetrico dell impianto di smaltimento delle acque meteoriche progettato e dimensionato in Fig. 1 A.T.P. Arch. Francesco PALUMBO - Ing. Fulvio FUSINI - Ing. TARQUINIO Valeria (mandanti) _ 4
5 Fig. 1 - Schema di progetto dell impianto di smaltimento acque meteoriche A.T.P. Arch. Francesco PALUMBO - Ing. Fulvio FUSINI - Ing. TARQUINIO Valeria (mandanti) _ 5
6 1.1 CALCOLO DELLE PORTATE DI PIOGGIA Per il dimensionamento in esame è stato fatto riferimento a dati relativi alle precipitazioni di massima intensità verificatasi nel periodo , aventi durata variabile tra un ora e 24 ore, registrati al pluviografo di Venaria Reale. Le altezze di precipitazioni (in mm) sono relative a piogge intense verificatesi ne periodo citato in un intervallo di e 24 ore. Dall elaborazione di tali dati si ricaverà la curva di massima possibilità pluviometrica che assume un'espressione del tipo: h = a x t (n) dove: h: altezza di pioggia (mm) t: tempo di pioggia (ore) a: massima precipitazione di durata 1 ora (mm) n: esponente ed è in funzione del tempo di ritorno dell evento pluviometrico; quale tempo di ritorno, considerato che si tratta della realizzazione di nuove condotte, si è scelto Tr = 20 anni. In tabella 1 sono riassunti i valori dei coefficienti a e n che permettono di individuare la curva di massima possibilità climatica per il tempo di ritorno esaminato. Tabella 1: curva di massima possibilità pluviometrica di riferimento Tr [anni] a n I fini del calcolo si assumerà la seguente curva di possibilità pluviometrica: h=55,32 x t 0,285 Da tali dati si ricava che il massimo valore di intensità di pioggia registrato in tale periodo è riferito ad un ora di precipitazioni ed è pari a circa 44 mm/h; tale valore a favore di sicurezza, viene approssimato per eccesso a 48 mm/h. Percentuale di riempimento del tubo = 50%. Trattandosi di un bacino di modesta estensione, si e' adottato un metodo semplificato di calcolo delle portate. Dall'esame planimetrico si è determinato l area totale del bacino pari a 0,46 ha. Qp = portata (m 3 /s) ϕ = coeff. di afflusso = 0.90 (Area impermeabile) A = area sottesa, in ettari = 0,46 (ha) i = intensità di pioggia = 0,048 (m/h) ψ = coefficiente di ritardo = 0,801 A.T.P. Arch. Francesco PALUMBO - Ing. Fulvio FUSINI - Ing. TARQUINIO Valeria (mandanti) _ 6
7 Qp = (ϕ * A * i * ψ )/0,36 [m 3 /s] Qp = (0.90 * 0,46 * 0,050 * 0,801 ) / 0,36 = [m 3 /s] DIMENSIONAMENTO CADITOIE Calcolata la portata di progetto, si è stimato il numero necessario di caditoie a smaltire la portata di pioggia Le caditoie sono costituite da una luce d intercettamento, da un pozzetto sottostante e da una condotta trasversale alla strada che le collega al più vicino canale di fognatura. Nell a fase di dimensionamento si è determinato: quale tipo di luce d intercettamento disporre; dove posizionare le caditoie; quali dimensioni geometriche dare alle luci diintercettamento. Le caditoie vanno disposte sempre negli avvallamenti delle strade, vanno disposte in modo che i passaggi pedonali siano tenuti il più possibile sgombri dalle acque che defluiscono nelle cunette stesse. Portata in cunetta (Q) che permette di avere un tirante idrico minore dell altezza del cordolo del marciapiede. Si è ipotizzato un tirante idrico pari alla 0,6% dell altezza del marciapiede. Mediante la formula di Chezy si è determinato il valore della portata: Q = C f/(n * S x 5/3 *T 8/3 *S 0 1/2 ) [m 3 /s] T: massima larghezza della sommità della sezione bagnata assunta pari alla larghezza della banchina ossia pari a 50 cm n: coefficiente di scabrezza secondo Manning = 0,016 (pari all inverso del coefficiente di scabrezza secondo Strickler) S x: pendenza trasversale della cunetta = 0,035 (è stato utilizzato il valore di massima pendenza trasversale) S 0: pendenza longitudinale della strada; nell area di bacino considerata la pendenza ha un valore pari all 1,3% Si è potuto così calcolare il tirante idrico corrispondente alla massima larghezza della sezione bagnata: s = T x Sx = 0,0175m Si è verificato che il tirante idrico ha un valore accettabile poiché ha un valore inferiore all altezza del marciapiede rispetto alla banchina che è pari a 0,1m Calcolata la portata Q, per stabilire se occorrono o meno caditoie tra due incroci, si deve calcolare la lunghezza di strada L che permette di avere nella corrispondente cunetta proprio quella portata massima. Si utilizza la formula razionale dei deflussi: A.T.P. Arch. Francesco PALUMBO - Ing. Fulvio FUSINI - Ing. TARQUINIO Valeria (mandanti) _ 7
8 Q =[(C * i)*(x+a)*l ] / 3,6 i: intensità di pioggia = 0,048 mm/h x: larghezza di una falda = 8 m a: larghezza marciapiede = 1,5 m C: coefficiente di deflusso = 0,9 Da cui si è ricavato L = 23,94394 m Essendo L minore è minore della lunghezza totale della strada, vanno disposte caditoie intermedie. La seconda caditoia intermedia si pone ad una distanza dalla prima pari ad L1 che può anche essere diversa da L. Difatti, se l efficienza della prima caditoia intermedia non è unitaria, ma inferiore, la portata massima che si può avere in cunetta deve essere vista come la somma della portata sfuggita alla caditoia precedente (QBy-Pass,1) più quella accumulata lungo il tratto di strada lungo L1. Q = QBy-Pass,1 + [(C * i)*(x+a)*l1] / 3,6 QBy-Pass,1 = Q E1 x Q = 0, m 3 /s Dove: QBy-Pass,1: portata sfuggita alla caditoia precedente E1: efficienza supposta per la prima caditoia intermedia = 0,6 Da cui è possibile ricavare L1 = 14,36637 Quindi è possibile ricavare il numero di caditoie intermedie che avranno stessa efficienza mediante la formula: (D L )/L1 = 28,26 Dove: D: lunghezza della rete di smaltimento acque meteoriche = 430 m L = 23,94 m L1 = 14,36 m Nei tratti dove il tracciato presenta una sezione trasversale a schiena d asino, le caditoie verranno posizionate su entrambi i lati della carreggiata, quindi in totale avremo 44 caditoie, distanziate tra loro di circa 15 m. A.T.P. Arch. Francesco PALUMBO - Ing. Fulvio FUSINI - Ing. TARQUINIO Valeria (mandanti) _ 8
9 Scelta della dimensione della luce d intercettamento La scelta della luce di intercettamento è stata fatta ipotizzando una griglia di dimensioni 0,4x0,4 m, e si è verificato mediante le formule di efflusso e calcolando la portata che riesce a captare e la sua efficienza. Si è verificato poi che tali grandezze siano compatibili con le stesse utilizzate nei calcoli di posizionamento. Noto che: La capacità della luce è la portata massima che essa può addurre al sottostante canale di fognatura L efficienza della luce è il rapporto tra la portata che essa intercetta e quella totale proveniente da monte Q: portata proveniente da monte Q1= portata fluente nella cunetta nella larghezza l assunta pari a 0,4m Q2: portata fluente nella cunetta nella larghezza b-l v: velocità media della corrente in cunetta Q1 è catturata integralmente dalla caditoia solo se la velocità della corrente v c è minore o uguale di una velocità limite che si indica con v 0 v 0 = 1,86 x L 0,79 = 0,9 m/s per griglie con barre perpendicolari alla direzione della corrente v c < v 0 quindi possiamo assumere che Q1 è catturata integralmente dalla caditoia e Q2 pari a QBy-Pass ed il rendimento è possibile considerarlo pari 1. A questo punto si è dedotta l efficienza in moto uniforme pari a E 0 = Q1/Q = 0, L espressione dell efficienza della griglia è allora pari a: E = R x Q1/Q + R x Q2/Q = 1 L efficienza è > a quella utilizzata nel calcolo della portata razionale quindi il dimensionamento 1.2 DIMENSIONAMENTO DEI COLLETTORI Il tratto di strada progettato presenta una pendenza su due lati ossia una sezione a schiena d asino. Per questo, in fase di dimensionamento dei collettori, si è considerato che la portata che deve essere smaltita dalle caditoie e dai collettori presenti nei due lati della strada, sia pari a 1/2 della portata totale ossia Qp/2. L acqua dai collettori viene convogliata in pozzetti di d ispezione da cui parte un unico collettore che, a sua volta, convoglierà tutta l acqua (raccolte dalle caditoie poste sui due lati della strada) in pozzetti con sifone di cacciata. Dai pozzetti di cacciata l acqua viene convogliata poi ai tubi di sub-irrigazione che consentono lo smaltimento diretto nel terreno. A.T.P. Arch. Francesco PALUMBO - Ing. Fulvio FUSINI - Ing. TARQUINIO Valeria (mandanti) _ 9
10 L acqua raccolta dalle caditoie prossime alle tombinature del fosso all altezza di via Madonna della Neve, tramite una contropendenza viene convogliata al pozzetto d ispezione che le precede. Questa soluzione è stata scelta per evitare l intersezione tra il collettore dello smaltimento delle acque meteoriche e quello della tombinatura. Per risolvere lo stesso problema in corrispondenza del fosso presente in corrispondenza dell intersezione tra corso Italia e via San Riccardo Pampuri, si è pensato di convogliare l acqua delle ultime caditoie direttamente nel fosso. In seguito al calcolo delle portate è stato stimato il diametro dei collettori scegliendo un Ø 250mm e la pendenza dello 0,8% e sono state fatte opportune verifiche utilizzando un valore di H/Di (Percentuale di riempimento della tubazione) pari al 50%. Per i tratti di collettore che collegano i pozzetti d ispezione ai pozzetti di cacciata invece è stato scelto un diametro maggiore, di diametro Ø 300mm, poiché dovranno convogliare l intera portata Qp nei pozzetti di cacciata. Il calcolo è stato fatto mediante un programma di calcolo basato sulla legge di Chezy con coefficiente scabrezza di Gauckler-Strickler Q= k. A. R 2/3. i ½ V= k. R 2/3. i ½ Q = portata m 3 /s χ = coefficiente di conduttanza; A = area bagnata mq; R = raggio idraulico m; i = pendenza %; Applicate le formule sopra riportate sono state verificate le portate di progetto dei vari rami di tubazione, tenendo conto della tipologia di tubo, del relativo coefficiente di scabrezza e ipotizzando un riempimento massimo al 50 % per ciascun tratto di collettore. Fatta la verifica delle portate si è eseguita la verifica della velocità che l acqua avrebbe in ciascun tubo considerando le condizioni geometriche ipotizzate e la portata massima ricavata mediante gli indici di piovosità, mediante la legge di Prandtl Colebrook. Verifica delle portate potenzialmente smaltibile da collettori di diametro Ø 250: I collettori in questione, convogliano l acqua raccolta da gruppi di caditoie ai pozzetti di ispezione, il diametro ipotizzato è un Ø 250 ed è stata eseguita la verifica sulla portata considerando i seguenti dati: D: diametro interno = 0,25 w: percentuale di riempimento % = 50% i: pendenza del tubo ipotizzata % = 0,8% k: coefficiente di scabrezza per tubi in PVC = 120 Q: portata nella condotta m 3 /s = 0,04148 m 3 /s A.T.P. Arch. Francesco PALUMBO - Ing. Fulvio FUSINI - Ing. TARQUINIO Valeria (mandanti) _ 10
11 Da tale verifica si evince che il diametro del tubo ipotizzato è sufficiente per smaltire la portata massima che sarebbe presente nell area di progetto ossia Qp/2 (metà della portata totale perché l acqua viene convogliata nelle caditoie presenti su entrambi i lati della strada) poiché Q > Qp/2. A questo punto si è eseguita la verifica della velocità che l acqua avrebbe nel tubo con diametro ipotizzato mediante la formula di Prandtl Colebrook e considerando la portata Qp/2 (portata massima che si avrebbe con il massimo indice di piovosità): Qp/2 = ( π * D 2 * V)/4 Da cui la velocità ricavata: V = 0,5 m/s Il valore della velocità può essere considerato accettabile. Verifica delle portate potenzialmente smaltibile da collettori di diametro Ø 300: I collettori in questione convogliano l acqua raccolta dalle caditoie sui due lati della strada, dal pozzetto di ispezione al pozzetto di cacciata. Per tali tubi è stato ipotizzato un diametro Ø 300 ed è stato verificato come segue considerando i seguenti dati: D: diametro interno = 0,30 w: percentuale di riempimento % = 50% i: pendenza del tubo ipotizzata % = 0,8% k: coefficiente di scabrezza per tubi in PVC = 120 Q: portata nella condotta m 3 /s = 0,0677 m 3 /s Da tale verifica si evince che il diametro del tubo ipotizzato è sufficiente per smaltire la portata massima Qp. A questo punto si è eseguita la verifica della velocità che l acqua avrebbe nel tubo con diametro ipotizzato mediante la formula di Prandtl Colebrook e considerando la portata Qp (portata massima che si avrebbe con l indice di piovosità massimo): Qp = ( π * D 2 * V)/4 Da cui la velocità ricavata: V = 0,65 m/s Il valore della velocità può essere considerato accettabile. A.T.P. Arch. Francesco PALUMBO - Ing. Fulvio FUSINI - Ing. TARQUINIO Valeria (mandanti) _ 11
12 1.3 DIMENSIONAMENTO DEI TUBI DI SUB-IRRIGAZIONE La sub-irrigazione eseguita tramite dispersione artificiale delle acque nei terreni, viene realizzata con una rete di piccoli condotti sotterranei detti reticoli disperdenti, che introdotti nel terreno permeabile o poco permeabile, favoriscono la dispersione delle acque stesse senza che sia necessario modellare in modo speciale la superficie del suolo sovrastante. In generale, la sub- irrigazione drenata è indispensabile in quei terreni dove lo scarico delle acque sui terreni superficiali possono provocare gravissimi danni sia in campo civile che in quello organico. Sulla base dei dati stratigrafici riportati nella relazione geologica dell area di intervento, è stato stimato il coefficiente di permeabilità del terreno K ai fini del dimensionamento dei tubi di sub irrigazione da impiegarsi per la dispersione nel sottosuolo delle acque meteoriche provenienti dalle superfici impermeabili. Valutazione del coefficiente di permeabilità K Considerando come terreni ricettori atti a disperdere le acque meteoriche i depositi ghiaiosi ciottolosi con blocchi in matrice sabbiosa (come descritto nella relazione geologica), che si presume siano omogenei e isotropi e abbiano continuità orizzontale e verticale fino ad idonea profondità. Si stima un valore presunto del coefficiente di permeabilità K del terreno pari a 0,8 x 10-3 m/s. Dimensionamento dei tubi di sub-irrigazione: Dagli elaborati progettuali si evince che l area totale dell intervento è paria a 4600 mq circa, quindi la quantità di pioggia totale pari a 0,046 m 3 /s Tale afflusso potrà essere smaltito attraverso tubi di sub-irrigazione ; la quantità di afflusso Qsf potenzialmente smaltibile da un tubo è stata calcolata mediante la legge di Darcy: Qsf = A * K [m 3 /s] Qsf : quantità di afflusso potenzialmente smaltibile [m 3 /s] K: coefficiente di permeabilità [m/s] A: superficie disperdente di un tratto di tubo di sub-irrigazione di lunghezza pari a un metro. Per avere un margine di sicurezza maggiore consideriamo tale superficie pare al 50% di quella del tratto di tubo di sub-irrigazione: la superficie disperdente considerata è quindi pari a πrl. Considerando un tratto di tubo lungo un metro e di diametro Ø300 mm si ha: Qsf = πrl * K [m 3 /s] π*0,15*0,8 * 10-3 = 0, m 3 /s Il numero n di tubi di lunghezza pari a un metro e diametro Ø300 mm necessari a smaltire l afflusso totale può essere calcolato con la seguente relazione (relativa alla durata della precipitazione massima, cioè un ora): Qf = Af * ipmax [m 3 /s] A.T.P. Arch. Francesco PALUMBO - Ing. Fulvio FUSINI - Ing. TARQUINIO Valeria (mandanti) _ 12
13 Af = 4600 m 2 Ipmax = 1,333x 10-5 n 3600Qf/V Qsf n 155,38 dove V è il volume di un tratto di tubo lungo un metro. Dal risultato si è pensato, per avere un margine di sicurezza, di inserire due tratti di tubi di sub irrigazione lungo il lato Est del prolungamento di corso Italia: uno di 116,16 m circa, l altro di 153,73 m circa. Tale risultato sarà oggetto di verifica in fase di progettazione esecutiva. I tubi di sub-irrigazione saranno posizionati in trincee larghe 0,8 m superiormente, inferiormente 0,4 e profonde 0,95 m. I tubi saranno posizionati con una pendenza dello 0,3% opposta alla pendenza della strada. Il tubo sarà collocato al centro del letto di pietrisco con la sua base inferiore a circa un metro di distanza dal livello massimo raggiunto dalla falda e l asse baricentrico distante 1,4 m dal cordolo del marciapiede. Al fine di impedire l'intasamento della ghiaia da parte del terreno di rinterro si usa del tessuto non tessuto, che permette la traspirazione, pur impedendo l'affondamento del materiale di rinterro nel letto. Fig. 2 Sezione tipo di corso Italia con sistema di smaltimento acque meteoriche progettato A.T.P. Arch. Francesco PALUMBO - Ing. Fulvio FUSINI - Ing. TARQUINIO Valeria (mandanti) _ 13
14 CONCLUSIONI Il dimensionamento della rete di smaltimento delle acque di piattaforma, relative all intervento di realizzazione della viabilità di progetto, è stato eseguito utilizzando le formule classiche della letteratura relativa alle fognature bianche. Le sezioni progettate sono state verificate per pendenze e velocità minime, mantenendo un grado di riempimento tale da consentire un buon margine di sicurezza. La rete di progetto sarà pertanto idonea a garantire un regolare deflusso della portata di calcolo con velocità che risultano contenute nei limiti imposti dalla legge. Il capogruppo Roma, 08/07/2011 Arch. Francesco PALUMBO A.T.P. Arch. Francesco PALUMBO - Ing. Fulvio FUSINI - Ing. TARQUINIO Valeria (mandanti) _ 14
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