CORSO APICOLTURA 2014
|
|
- Geraldina Carraro
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PAOLO CHIUSOLE & GABRIELE DEIMICHEI CORSO APICOLTURA 2014 COME INIZIARE SECONDA LEZIONE MORI - MARTEDÌ 11/03/2014
2 COME INIZIARE Definizioni e informazioni di base (da C.C.,C.P., leggi e regolamenti locali e nazionali, ) Razze di api in commercio, pregi, difetti, adattamento al nostro territorio, come e cosa comperare (nuclei, pacchi d ape, ) Dove e come posizionare l apiario Proteggere l apiario Programmare e gestire le api Attrezzature, dotazione minima per iniziare Principali essenze di interesse apistico
3 Prima di tutto fissiamo alcuni concetti Per l art del C.C. l apicoltore è imprenditore agricolo. E imprenditore agricolo chi esercita una attività diretta alla coltivazione del fondo, alla silvicoltura, all allevamento del bestiame e attività connesse. Per quanto riguarda l apicoltura la legge n.313 precisa: Art. 2 (Definizioni). 1.La conduzione zootecnica delle api, denominata apicoltura, è considerata a tutti gli effetti attività agricola ai sensi dell art del Codice Civile, anche se non correlata necessariamente alla gestione del terreno. 2.Sono considerati prodotti agricoli: il miele, la cera d api, la pappa reale o gelatina reale, il polline, il propoli, il veleno d ape, le api e le api regine, l idromele e l aceto di miele. Art. 3 - (Apicoltore e imprenditore apistico). 1.È apicoltore chiunque detiene e conduce alveari. 2.È imprenditore apistico chiunque detiene e conduce alveari ai sensi dell articolo 2135 del codice civile. 3.È apicoltore professionista chiunque esercita l attività di cui al comma 2 a titolo principale. Il fatto che l attività non sia esercitata a titolo principale non esime dal rispetto della normativa fiscale se l attività e svolta non per autoproduzione.
4 Sciamatura Per recuperare uno sciame potrebbe essere necessario accedere al fondo altrui. Questa materia è regolata da due articoli del C.C. Art. 843 del C.C. Accesso al fondo altrui Il proprietario deve permettere l accesso e il passaggio nel suo fondo, sempre che ne venga riconosciuta la necessità, al fine di costruire o riparare un muro o altra opera propria del vicino oppure comune. Se l accesso cagiona danno, è dovuta una adeguata indennità. Il proprietario deve parimenti permettere l accesso a chi vuole riprendere la cosa sua che vi si trovi accidentalmente o l animale che vi si sia riparato sfuggendo alla custodia. Il proprietario può impedire l accesso consegnando la cosa o l animale.
5 Sciamatura Art. 924 del C.C. Riguarda espressamente gli sciami di api Il proprietario di sciami di api ha diritto d inseguirli sul fondo altrui, ma deve indennità per il danno cagionato al fondo; se non li ha inseguiti entro due giorni o ha cessato durante due giorni d inseguirli, può prenderli e ritenerli il proprietario del fondo. Osservazioni: questo articolo per essendo vigente risulta però di difficile applicabilità per entrambe le parti coinvolte in quanto risulta difficile poter dimostrare il giorno esatto della sciamatura ovvero la rinuncia alla cattura dello sciame da parte del proprietario se trascorsi i 2 giorni (di solito gli sciami non rimangono più di 2 giorni ) La cattura di uno sciame non proprio potrebbe esporre al rischio di denuncia per sottrazione di animale
6 Ingresso non autorizzato in fondo altrui La materia è regolata da: Art. 637 del C.P. Ingresso abusivo nel fondo altrui Chiunque senza necessità [c.c. 842, 843, 924, 925] entra nel fondo altrui recinto da fosso, da siepe viva o da un altro stabile riparo è punito, a querela della persona offesa [c.p. 120; c.p.p. 336], con la multa fino a euro Osservazione: si procede su querela del proprietario del fondo. Per questo è opportuno avvisare prima di procedere a entrare nel fondo almeno con una telefonata. Se questo si oppone allora si fa presente che si ha il diritto di entrare per recuperare lo sciame. Se questo si oppone ancora si coinvolge un pubblico ufficiale (vigili, carabinieri,..) per certificare la presenza dello sciame al fine di un eventuale azione legale (ma di solito questo non succede..)
7 Sottrazione di beni o animali La materia è regolata da: Art. 624 del C.P. Furto Chiunque s'impossessa della cosa mobile [c.p. 631] altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 154 a euro 516
8 Primi obblighi dell apicoltore L attività di apicoltura in Provincia di Trento è normata dalla legge provinciale 11 marzo 2008, n. 2 (Norme per la tutela e la promozione dell'apicoltura) e D.P.P Regolamento attuazione della LP All art. 4 della LP si prescrive l obbligo di denuncia degli alveari al Servizio Veterinario dell APSS. L art. 2 del Regolamento prevede l obbligo di Comunicazione dell avvio dell attività al Servizio Veterinario di Zona dell APSS. (successivamente l obbligo di denuncia permane nel periodo che va dal 1 ottobre al 30 novembre di ogni anno). Osservazione: all atto dell acquisto di un alveare il venditore deve fornire un certificato sanitario che ha validità di 10 giorni. In questo lasso di tempo deve essere fatta la comunicazione di insediamento del nuovo apiario.
9 Distanze minime degli apiari da La legge , n. 313 nell art. 8 ha previsto l introduzione nel Codice Civile dell art. 896bis che stabilisce: Gli apiari devono essere collocati a non meno di dieci metri da strade di pubblico transito e a non meno di cinque metri dai confini di proprietà pubbliche o private. Il rispetto delle distanze di cui al primo comma non è obbligatorio se tra l apiario e i luoghi ivi indicati esistono dislivelli di almeno due metri e se sono interposti, senza soluzione di continuità, muri, siepi o altri ripari idonei a non consentire il passaggio delle api. Tali ripari devono avere una altezza di almeno due metri. Sono comunque fatti salvi gli accordi tra le parti interessate. Nel caso di accertata presenza di impianti industriali saccariferi, gli apiari devono rispettare una distanza minima di un chilometro dai suddetti luoghi di produzione
10 Varietà di api: razze ed ecotipi Prima dell arrivo della varroa, secondo alcune ricerche condotte dal dott. Paolo Fontana, in Trentino la popolazione apistica era costituita da un ecotipo derivante dalla ligustica nei fondovalle mentre man mano che si saliva di quota si consolidava una popolazione di ape nera molto simile a quella del Tirolo. Dopo l arrivo della varroa, la conseguente ecatombe di alveari e l arrivo di alveari da tutto il resto d Italia per il ripopolamento, si sono perse le peculiarità del nostri ecotipi. Attualmente in Trentino sono presenti ceppi derivati dalle ligustiche soprattutto nella nostra valle e nel Basso Sarca. Più a Nord e nelle valli sicuramente la Carnica ha preso il soporavvento. Sporadicamente sono presenti ibridi di Buckfast che qualche apicoltore cerca di sperimentare, peraltro con risultati non sconvolgenti.
11 Come e cosa acquistare per iniziare Si consiglia di evitare l acquisto fuori zona perché solitamente manca il contatto tra produttore delle api ed acquirente finale. Questo concede al produttore l alibi per mettere in atto anche comportamenti sanitari non corretti le cui conseguenze ricadranno poi sull acquirente. Inoltre con api allevate nel proprio territorio si dovrebbero vere maggiori garanzie di adattabilità. Non dimentichiamoci di farci consegnare un certificato sanitario in corso di validità firmato da un veterinario dell APSS o libero professionista.
12 Per acquistare api si può procedere all acquisto di: Alveare completo su 10 telai: dovrebbe garantire l immediata produttività, ma si tratta di una soluzione costosa e spesso si trovano da apicoltori che hanno deciso di ridurre il numero di arnie possedute. Attenzione agli aspetti sanitari. Probabile regina vecchia. Probabile cera da sostituire, possibilità residui nella cera e sulle arnie. Costo indicativo circa 200 euro per api più il costo dell arnia.
13 Nucleo: alveare ridotto costituito da 5-6 favi con almeno 3 favi di covata opercolata. La regina può essere dell anno o dell anno precedente. Si sconsiglia la regina dell anno perché in aprile sono fecondate in fretta e i telai di covata non sono prodotti da lei. Hanno bisogno di tempo per adattarsi e spesso le regine vengono sostituite. I nuclei allevati in Trentino nei primi mesi dell anno si trovano solo con le regine dell anno precedente! Contrariamente a quanto si può pensare, la regina dell anno precedente è la scelta migliore perché si tratta di una regina matura e collaudata nel pieno vigore. Costo variabile a seconda del periodo che cala all avanzare della stagione si può arrivare anche a euro ad inizio aprile per calare fino a 100 euro a finea prile-inizio maggio.
14 Pacco di api: È la soluzione più economica ma non è detto che sia la più valida. Le api arrivano (1,,5 kg circa) in una scatola con ampie superfici retate per consentire la ventilazione e senza favi. Possono essere orfani o con regina dell anno che arriva all interno di una gabbietta da trasporto collocata all interno delle api. I pacchi d ape all inizio della stagione non sono prodotti in Trentino e arrivano dal Sud Italia. Sono stati introdotti come metodo meno rischioso di invio (eventuali problematiche vengono eliminate togliendo i favi). Svantaggio devono ricostruirsi tutto il nido per cui arrivano in produzione se va bene l anno successivo. Costo indicativo attorno ai euro, cui vanno aggiunti il costo dei telai altri 10 euro per paragonarli d un nucleo di 5 telai.
15 Installazione di un apiario
16 Tipi di postazioni Le postazioni si dividono in: permanenti: l unico apiario per chi fa apicoltura stanziale, ovvero l apiario invernale per chi fa nomadismo provvisorie: postazioni che vengono spostate in base al raccolto che si va a cercare mobili: una particolarità di postazione provvisoria utilizzata da aziende medio grandi.
17 DOVE POSIZIONARE UN APIARIO La posizione ideale per un arnia è un luogo soleggiato d inverno e fresco d estate (ad esempio sotto un Albero con foglie caduche). La sua orientazione dovrà essere sud sud est, in modo da essere colpita dai primi raggi di sole del mattino per stimolare le bottinatrici ad uscire nel momento in cui i fiori hanno il maggior contenuto di nettare. La posizione di un alveare nell'apiario può essere: permanentemente buona temporaneamente buona permanentemente cattiva temporaneamente cattiva Un apiario deve avere un facile accesso con un automezzo
18 Criteri di scelta di una postazione L apiario possibilmente deve essere posto al riparo dei venti dominanti, in luoghi non umidi, con disponibilità di acqua; Sono assolutamente da preferire le postazioni soleggiate già al mattino presto e magari in ombra nella serata. Si deve cercare di posizionare le arnie con l apertura rivolta a sud o sud est (un muro dietro le arnie che protegge dai venti da Nord sarebbe l ideale).
19 SI NORD -NW SI SI NO NO DISPOSIZIONE DELLE ARNIE NELL APIARIO 5 m 5 m NORD- NW NO BUONA OTTIMALE
20 Occorre valutare anche le fonti nettarifere e pollinifere e la loro distanza dal luogo prescelto. Se si hanno le api in montagna è meglio preferire un apiario più in basso dalle fonti di raccolta così le api possono fare i percorsi in salita scariche e riposate e quelli in discesa più stanche ma cariche di polline e nettare. Occorre valutare anche la distanza dall abitazione e il costo economico che implicano i vari trasferimenti. Utili in prossimità dell apiario sono anche alberi di piccola taglia dove potrebbero posarsi gli sciami appena usciti dall arnia.
21 Il terreno dove collocare le arnie non deve essere troppo in pendenza per permettere all apicoltore di lavorare comodamente. Non è da trascurare anche una via di fuga, utile per scappare in caso di agressione da parte delle api. Il fondo dovrebbe essere raggiungibile con automezzi per trasportare i materiali e gli alveari con facilità ma al contempo sufficientemente protetto per impedire il furto degli alveari Nelle vicinanze dell apiario dovrebbe essere installato un cartello riportante i dati identificativi dell azienda (codice APSS) ed eventualmente il n. di telefono dell apicoltore
22 In Italia per gli apiari sotto le 50 arnie non è previsto alcun vincolo sulle distanze (fatte salve eventuali norme di carattere locale). Se la distanza fra le arnie e il confine del fondo altrui non è sufficiente o se i vicini non sono propensi ad accettare la presenza di eventuali api che possono giungere anche nel loro fondo, è consigliabile almeno piantare delle siepi o posare una rete con maglie fini alta almeno due metri così dal alzare il volo delle api (si tenga presente che in Italia vige ancora un vecchio regolamento che non permetterebbe di allevare api nei centri abitati. La questione è controversa ed alcuni comuni ne approfittano per emanare ulteriori regolamenti tendenti a proibire questa pratica). L apiario deve essere sempre tenuto in ordine e ben pulito e con l erba tagliata.
23 Disposizione delle arnie Le arnie vanno mantenute sollevate da terra di almeno 30/40 cm per preservarle dall umidità. Si possono utilizzare dei mattoni con travetti in legno o dei cavalletti in ferro
24 Ogni apicoltore stabilisce l altezza delle arnie anche in base alla sua (la parte superiore del nido dovrebbe trovarsi più o meno all altezza della cintola). Le api sono molto sensibili alle vibrazioni per cui il piano d appoggio deve essere ben fermo, occorre lavorare con cautela per non mettere in agitazione anche le api delle arnie vicine. Molte arnie tutte uguali e allineate in lunghe file facilitano la deriva. Questo fenomeno è legato al fatto che le bottinatrici al ritorno del raccolto trovano difficoltà a riconoscere la propria arnia e tendono a spostarsi su quelle esterne.
25 Il posizionamento senza allineamenti, i colori, il diverso orientamento, riducono il pericolo di errori da parte delle regine al ritorno dai voli propedeutici alla fecondazione Postazioni tipiche in stazioni di fecondazione di api regine.
26 Protezione dell apiario Tra i nemici delle api possiamo annoverare: l orso picchio (danni alle arnie soprattutto a quelle di polistirolo) roditori che si cibano delle scorte altri mammiferi (tasso, toporagno, ) uccelli insettivori altri insetti: vespe e calabroni e, ultimo arrivato dalla Cina, il calabrone asiatico o vespa velutina. Tra i danni provocati da tutti questi animali solo quelli provocati dall orso al patrimonio zootecnico ed apistico sono soggetti a rimborso da parte della PAT con modalità che sono in corso di revisione. Solo per il territorio in destra Adige viene fornito il materiale per la realizzazione di recinzioni elettrificate con varie formule di finanziamento)
27 Recinto elettrificato Questo è lo schema di funzionamento di un generico recinto elettrificato.
28 Protezione dall orso e altri grossi selvatici L unico modo per proteggere gli apiari e gli allevamenti è il recinto elettrificato.
29 Recinto elettrificato antiorso Il servizio Foreste e Fauna della PAT fornisce le seguenti indicazioni per la realizzazione del recinto.
30 Danni da picchio
31
32 Protezione dai roditori Questi predatori entrano nell alveare esclusivamente in inverno in presenza di ridotta attività delle api. L alveare si protegge posizionando una griglia dentata davanti alla porticina dell alveare.
33 Gestione dell attività nell apiario Le principali operazioni gestionali in apiario si possono essenzialmente ricondurre a: prime visite a fine inverno e preparazione per la stagione produttiva (fine febbraio-marzo) posa del primo melario (aprile) visite di controllo per il contenimento della sciamatura (aprile- maggio) posa e raccolta dei melari (maggio-luglio) preparazione degli alveari per i trattamenti estivi antivarroa (blocco della covata, asportazione della covata, ecc. - metà luglio) trattamenti tampone estivi (fine luglio-prima decade di agosto) inizio fase di pre-invernamento con nutrizione integrativa per costituzione scorte (fine agosto-settembre) controllo orfanità, rinforzo, riunificazione famiglie deboli (fine settembreottobre) restringimento delle colonie, isolamento, invernamento (fine ottobrenovembre)
34 Registrazione delle osservazioni di campagna Nella gestione pratica dell apiario risulta importante mantenere traccia del comportamento della colonia controllando vari aspetti. I tecnici della sezione di apidologia della fondazione Mach hanno individuato una serie di parametri significativi da controllare in ogni visita. Per agevolare questo lavoro hanno predisposto due libretti uno da utilizzare in campo in occasione di ogni visita, il secondo viene poi elaborato in sede riprendendo i dati dal primo quaderno e riorganizzandoli colonia per colonia.
35 QUADERNI DI CAMPO PER APICOLTORI IL GRUPPO APICOLTURA E APIDOLOGIA DELLA FEM-CTT HA PREPARATO PER GLI APICOLTORI DUE QUADERNI CHE PERMETTONO AGLI APICOLTORI DI REGISTRARE E ORGANIZZARE LE OOSERVAZIONI FATTE IN APIARIO. DATI
36
37 Scopo del quaderno La moderna apicoltura, in seguito alle nuove malattie delle api, ha sempre più bisogno di programmazione e di verifiche. Il gruppo apicoltura del Centro Trasferimento Tecnologico della Fondazione Edmund Mach ha pensato di fare cosa utile agli apicoltori trentini, fornendo due strumenti semplici ma accurati con cui registrare le osservazioni che ogni apicoltore svolge quando controlla il proprio apiario. Si tratta di due quaderni di campo. Questo, denominato Quaderno visite apiari, permette all apicoltore di registrare lo stato di ogni alveare e le operazioni su esso compiute ad ogni visita. Registrare lo stato delle colonie ad ogni visita in apiario, segnando se c è covata, se ci sono uova, se la regina si è vista, se la colonia ha scorte, può sembrare oneroso, ma permette di avere sotto controllo le proprie api e aiuta l apicoltore a verificare i singoli aspetti di ogni alveare. Il quaderno vuole inoltre stimolare l apicoltore a verificare lo stato sanitario delle colonie oltre che il loro valore produttivo. I dati raccolti in questo quaderno potranno poi essere organizzati per colonia nel secondo, denominato Quaderno colonie, registrando con agio in azienda i dati raccolti in ogni visita in apiario. In questo modo sarà facile seguire lo sviluppo, la produttività e la storia sanitaria di ogni colonia.
38 NUMERO ARNIA E CODICE DELLA COLONIA OGNI RIGA CORRISPONDE AD UNA COLONIA
39 SIGLE E DATI DEI DIVERSI APIARI GESTITI CODICI DEI CEPPI O RAZZE ALLEVATI E ULTIMO NUMERO USATO PER RAZZA/CEPPO
40
41 Scopo del quaderno Il Quaderno colonie, serve per trascrivere (comodamente in azienda) i dati raccolti nel Quaderno visite apiari. I dati saranno dunque organizzati per colonia permettendo all apicoltore di programmare le attività da svolgere di volta in volta. Sarà poi un utile strumento soprattutto per la selezione delle proprie api rendendo facile individuare le colonie che hanno avuto una migliore ripresa primaverile, una produzione notevole, un comportamento docile e che non abbiano avuto particolari problemi sanitari. Solo con questi dati si potrà attuare un corretto piano di selezione all interno del proprio apiario. Inoltre avere una serie di dati sullo stato delle colonie, permette di ricostruire gli eventi che potrebbero aver provocato malattie più o meno gravi. Il quaderno poi potrà servire per mettere in atto un corretto piano sanitario. Sarà inoltre di grande utilità, permettendo di fornire un quadro esaustivo delle proprie colonie, agli specialisti (esperti apistici delle associazioni o dei servizi sanitari ma soprattutto veterinari incaricati dei controlli periodici) che potranno visitare l apiario durante attività di consulenza o di prevenzione malattie. Anche questo quaderno, che va compilato in azienda, dovrà essere portato in apiario dall apicoltore, per avere sottomano la situazione ancor prima di aprire le arnie, e per verificare i progressi delle proprie colonie..
42 I DATI RIPORTATI SONO GLI STESSI DEL QUADERNO VISITE IN APIARIO OGNI DOPPIA PAGINA APERTA CORRISPONDE AD UNA COLONIA OGNI RIGA CORRISPONDE AD UN RILIEVO IN UNA DETERMINATA DATA
43 SIGLE E DATI DEI DIVERSI APIARI GESTITI CODICI DEI CEPPI O RAZZE ALLEVATI E ULTIMO NUMERO USATO PER RAZZA/CEPPO
44 Grazie per l attenzione
L invernamento degli alveari (aggiornamento ottobre 2012) Belletti PierAntonio Giorgio Della Vedova Tecnici apistici Regione FVG
L invernamento degli alveari (aggiornamento ottobre 2012) Belletti PierAntonio Giorgio Della Vedova Tecnici apistici Regione FVG È una delle operazioni di tecnica apistica più importanti. Un buon invernamento
DettagliC.2 - ACQUISTO ATTREZZATURE PER IL NOMADISMO
Sintesi della delibera n. 3357 del 09.03.2015 - Approvazione dei criteri generali e delle modalità per la concessione di finanziamenti per il miglioramento della produzione e commercializzazione dei prodotti
DettagliTecniche apistiche: il controllo della sciamatura
Tecniche apistiche: il controllo della sciamatura Obiettivi: - evitare o ridurre il fenomeno della sciamatura - conservare le api nell alveare o nell apiario (sciamatura temporanea) I metodi sono diversi
DettagliGestione dell apiario: aspetti tecnici e sanitari. Montepulciano, 25/11/ 2011 Luciano Ricchiuti
Gestione dell apiario: aspetti tecnici e sanitari Montepulciano, 25/11/ 2011 Luciano Ricchiuti Introduzione Anche per gli apiari, come per tutte le aziende zootecniche, la corretta gestione dell allevamento
DettagliTecniche di gestione dell alveare
Tecniche di gestione dell alveare Problematiche periodo postproduzione 2014 in FVG Scarsa o nulla produzione (trattamenti in ritardo) Pessimo andamento meteo 1. Poca efficacia evaporanti (timoli, formico)
DettagliMA COME VIVE UN APE E QUALI SONO I SUOI COMPITI?
MA COME VIVE UN APE E QUALI SONO I SUOI COMPITI? LE API VOLANDO DA UN FIORE ALL ALTRO RACCOLGONO IL NETTARE PRODOTTO DAI FIORI E LO UTILIZZANO PER FARE IL MIELE CHE SARA UNA PREZIOSA SCORTA DI CIBO PER
Dettagliwww.palmieri.cc www.mielepalmieri.it
L ATTIVITA APISTICA L INQUADRAMENTO LEGISLATIVO E FISCALE Dott. Luigi Palmieri Dottore in Scienze e Tecnologie Agrarie Perito Agrario Laureato - Agrotecnico Laureato Esperto Apistico www.palmieri.cc www.mielepalmieri.it
DettagliRegolamento concernente l'esecuzione della legge provinciale 11 marzo 2008, n. 2 (Norme per la tutela e la promozione dell'apicoltura)
Bollettino Ufficiale n. 33/I-II del 14/08/2012 / Amtsblatt Nr. 33/I-II vom 14/08/2012 86 80523 Decreti - Parte 1 - Anno 2012 Provincia Autonoma di Trento DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA del 8 agosto
DettagliCalcolo del Valore Attuale Netto (VAN)
Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Il calcolo del valore attuale netto (VAN) serve per determinare la redditività di un investimento. Si tratta di utilizzare un procedimento che può consentirci di
DettagliVerifiche apparecchiature: problemi da risolvere o gestioni efficaci?
Verifiche apparecchiature: problemi da risolvere o gestioni efficaci? STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. Via Borghi Mamo N. 15-40137 Bologna - TEL. 051.441065 - FAX 051.443045 WWW.STUDIONERI.COM EMAIL:STUDIONERI@STUDIONERI.COM
DettagliRegolamento di polizia veterinaria anagrafe apistica
GIORNATE DIVULGATIVE SULLA "NORMATIVA APISTICA" Regolamento di polizia veterinaria anagrafe apistica dott. Vanni Floris PROGRAMMA APISTICO REGIONALE Reg. (CE) N. 1234/2008 - AZIONE A4 Argomenti Gli articoli
DettagliSISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive
SISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive Il sistema di gestione della qualità a cui mi riferisco è quello relativo alla norma ISO-9001:2000. Prima di entrare
Dettagli4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;
Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui
DettagliCONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA
CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso
DettagliREGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.
DettagliINDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI
L.P. 5 SETTEMBRE 1991, N. 22 articolo 99, comma 1, lettera e bis) INDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI (testo approvato con deliberazione della Giunta provinciale n.
DettagliSINTETICO COLLETTIVO E INDIVIDUALE
MANUALE DI USO Documento: Manuale R01 SINTETICO COLLETTIVO E INDIVIDUALE Ultima revisione 25 Novembre 2015 ManR01 Sintetico collettivo e individuale 25 novembre 2015 Pag. 1 SINTETICO COLLETTIVO E INDIVIDUALE
DettagliArt. 1 Sostituzione dell articolo 2 della legge regionale n. 5 del 2005
Deliberazione legislativa n. 58/2013 2 Art. 1 Sostituzione dell articolo 2 della legge regionale n. 5 del 2005 1. L articolo 2 della legge regionale 17 febbraio 2005, n. 5 (Norme a tutela del benessere
DettagliVentilazione del locale di carica carrelli elevatori
Ventilazione del locale di carica carrelli elevatori In ambito industriale è ormai consolidato l uso di carrelli elevatori elettrici. Queste macchine sono corredate di un gruppo batterie ricaricabili che
DettagliContratto di compravendita di un cane
Contratto tipo Protezione Svizzera degli Animali PSA Contratto di compravendita di un cane Ai fini di una più agevole leggibilità si rinuncia qui di seguito alla doppia forma maschile/femminile. Venditore
DettagliMODELLO DI DICHIARAZIONE INFORMAZIONI RELATIVE ALLA QUALIFICA DI PMI
MODELLO DI DICHIARAZIONE INFORMAZIONI RELATIVE ALLA QUALIFICA DI PMI Nome o ragione sociale Indirizzo della sede legale... Indirizzo della sede operativa... N. di registro o di partita IVA ( 1 )... Nome
DettagliProject Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.
Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo
DettagliDecreto Interministeriale del 30.11.2012 Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08
LE PROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI NELLE PICCOLE IMPRESE Decreto Interministeriale del 30.11.2012 Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08 (Ma anche dall
DettagliE-COMMERCE GLI ACQUISTI A DISTANZA
E-COMMERCE GLI ACQUISTI A DISTANZA Come prevenire le truffe e come tutelarsi acquistando un prodotto o un servizio a distanza su internet Acquisto a distanza Negli ultimi anni stanno aumentando sempre
DettagliFunzioni di gestione degli interventi: esperti
Funzioni di gestione degli interventi: esperti Percorso dell esperto: La documentazione dell attività I soggetti che hanno il compito di programmare e attuare percorsi formativi nell ambito del piano dell
DettagliCOMUNE DI CINTE TESINO PROVINCIA DI TRENTO
COMUNE DI CINTE TESINO PROVINCIA DI TRENTO REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI PULIZIA CAMINI ISTITUZIONE DEL SERVIZIO Art. 1 Agli effetti della regolare manutenzione delle canne fumarie e conseguente prevenzione
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2
DettagliSCHEDA DI DETTAGLIO N. 2 TITOLO DEL CORSO: ACQUSIZIONE DI COMPETENZA PER ADDETTI DEL COMPARTO APISTICO DELLA SARDEGNA.
SCHEDA DI DETTAGLIO N. 2 TITOLO DEL CORSO: ACQUSIZIONE DI COMPETENZA PER ADDETTI DEL COMPARTO APISTICO DELLA SARDEGNA. OBIETTIVI DEL CORSO: Intervento di formazione per la certificazione di competenza
Dettagli1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti?
DOMANDE FREQUENTI Palermo, Largo Esedra nr.3, tel. 091 6254431 ONLUS 1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? Le Università sono pubbliche o private riconosciute dal
DettagliELENCO PREZZI PER LE PRESTAZIONI ACCESSORIE AL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEL GAS
ELENCO PREZZI PER LE PRESTAZIONI ACCESSORIE AL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEL GAS Finalità Nelle more dell emanazione da parte dell Autorità per l Energia Elettrica ed il Gas di provvedimenti per la determinazione
DettagliCaratteristiche della prestazione intellettuale:
LEGALITA E PROFESSIONE VETERINARIA 1 PROFESSIONE A CARATTERE INTELLETTUALE Caratteristiche della prestazione intellettuale: 1. Prevalenza del dato intellettuale sull attività materiale o manuale. 2. Autonomia
DettagliSUAP. Per gli operatori SUAP/amministratori. Per il richiedente
Procedura guidata per l inserimento della domanda Consultazione diretta, da parte dell utente, dello stato delle sue richieste Ricezione PEC, protocollazione automatica in entrata e avviamento del procedimento
DettagliGestore Comunicazioni Obbligatorie - VARDATORI - Progetto SINTESI Dominio Provinciale Modulo Applicativo:COB Procedura VARDATORI
Progetto SINTESI Dominio Provinciale Modulo Applicativo:COB Procedura VARDATORI 1 INDICE 1 INTRODUZIONE... 3 2 COMUNICAZIONI VARDATORI... 4 2.1 VARIAZIONE DELLA RAGIONE SOCIALE DEL DATORE DI LAVORO...
DettagliINTRODUZIONE. Il Prospetto Informativo Aziendale
INTRODUZIONE Il Prospetto Informativo Aziendale La disciplina sul diritto al lavoro dei disabili, legge 12 marzo 1999, n. 68, recante Norme per il diritto al lavoro dei disabili, prevede che tutti i datori
DettagliDECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 giugno 2003, n. 0205/Pres.
L.R. 13/2002, art. 7, c. 15 e 16 B.U.R. 23/7/2003, n. 30 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 giugno 2003, n. 0205/Pres. Regolamento recante criteri e modalità applicabili nella concessione degli aiuti
DettagliOGGETTO: Trasferimenti immobiliari. Nuove modalità di versamento del prezzo di vendita
Informativa per la clientela di studio N. 08 del 15.01.2014 Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: Trasferimenti immobiliari. Nuove modalità di versamento del prezzo di vendita Gentile Cliente, con la stesura
DettagliIL FONDO OGGI E DOMANI
IL FONDO OGGI E DOMANI Lo schema di gestione che ha caratterizzato il Fondo fin dalla sua origine nel 1986 prevede un unico impiego delle risorse su una linea assicurativa gestita con contabilità a costi
Dettaglif(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da
Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede
DettagliD. LGS 81/2008. Informazione ai lavoratori
D. LGS 81/2008 L INFORMAZIONE E LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI L ADDESTRAMENTO Informazione ai lavoratori 1. Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione: a)
DettagliPrestito vitalizio ipotecario
Periodico informativo n. 65/2015 Prestito vitalizio ipotecario Gentile Cliente, con la stesura del presente documento informativo intendiamo metterla a conoscenza che la Legge n. 44/2015 ha introdotto
DettagliCAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI PISA
CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI PISA Piano per l utilizzo del telelavoro 2013-2015 (art. 9, comma 7, del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179 convertito con legge n. 221 del
DettagliScheda informativa gestione dei rischi per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro
Scheda informativa gestione dei rischi per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro Questa scheda informativa offre indicazioni generali per le persone che gestiscono un azienda o un iniziativa imprenditoriale
DettagliPROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0)
PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0) (Da effettuare non prima del 01/01/2011) Le istruzioni si basano su un azienda che ha circa 1000 articoli, che utilizza l ultimo
DettagliCOMUNE DI TONADICO PROVINCIA DI TRENTO REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI PULIZIA CAMINI
COMUNE DI TONADICO PROVINCIA DI TRENTO REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI PULIZIA CAMINI Approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 38/94 di data 22.09.1994 Istituzione del servizio - Art. 1 - Agli
DettagliI Finanziamenti nel Settore del Fotovoltaico Dr. Francesco Colafemmina S.a.f.e. s.r.l.
I Finanziamenti nel Settore del Fotovoltaico Dr. Francesco Colafemmina S.a.f.e. s.r.l. 1 Finanziare il Fotovoltaico In Italia certamente non manca la disponibilità di strumenti finanziari in grado di garantire
DettagliDENUNCE EDILCONNECT GUIDA COMPILAZIONE
Cassa Edile Como e Lecco DENUNCE EDILCONNECT GUIDA COMPILAZIONE COMPILAZIONE DA FILE PAGHE Guida per i consulenti e le imprese che compilano la denuncia utilizzando il file di esportazione dei software
Dettagliin collaborazione con PROGETTO
in collaborazione con PROGETTO Edizione 2015-2016 Introduzione La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (di seguito abbreviata in Fondazione), persona giuridica privata senza fini di lucro con piena autonomia
DettagliFPf per Windows 3.1. Guida all uso
FPf per Windows 3.1 Guida all uso 3 Configurazione di una rete locale Versione 1.0 del 18/05/2004 Guida 03 ver 02.doc Pagina 1 Scenario di riferimento In figura è mostrata una possibile soluzione di rete
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1590 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato NASTRI Norme concernenti la concessione di agevolazioni per la sostituzione di caldaie in
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3063 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato NASTRI Norme concernenti la concessione di agevolazioni per la sostituzione di caldaie in
DettagliNota integrativa nel bilancio abbreviato
Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 120 23.04.2014 Nota integrativa nel bilancio abbreviato Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Varie La redazione del bilancio in forma
DettagliGESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI
Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008
DettagliNOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE
NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE SI SENTONO SPESSO MOLTE FRASI CHE CONTENGONO LA PAROLA DIRITTO, AD ESEMPIO: - L omicidio è punito dalla legge - I cittadini sono obbligati,
DettagliASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014)
CIRCOLARE INFORMATIVA N. 2 FEBBRAIO 2015 ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014) Gentile Cliente, con la presente desideriamo informarla
DettagliAcquista in sicurezza online Contratti a distanza - aggiornamento normativa di riferimento
Acquista in sicurezza online Contratti a distanza - aggiornamento normativa di riferimento 1 I contratti a distanza sono caratterizzati dall essere stipulati senza la presenza fisica e simultanea di chi
DettagliProblemi applicativi riscontrati nel computo delle garanzie fideiussorie di cui alla DGR n. 1635 del 7 dicembre 2011
Problemi applicativi riscontrati nel computo delle garanzie fideiussorie di cui alla DGR n. 1635 del 7 dicembre 2011 In vista della scadenza del 21 febbraio 2012 per la prestazione delle garanzie fideiussorie,
DettagliUdine, 26 gennaio 2014 Alessandro Manzano info@apecarnica.it
Udine, 26 gennaio 2014 Alessandro Manzano info@apecarnica.it COME E NATA LA NOSTRA ASSOCIAZIONE DA ALCUNI ANNI CI SI INCONTRAVA TRA DI NOI PER PARLARE DI API ANCHE CON AMICI DI OLTRE CONFINE E ANCHE NOI
Dettagliart. 2 offerta formativa pubblica
Regolamento di disciplina dell offerta formativa pubblica rivolta ad apprendisti assunti con contratti di apprendistato professionalizzante, ai sensi degli articoli 4, comma 1, lettera c) e 53 della legge
DettagliCONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1
Convenzione 187 CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio
DettagliCOMUNE DI CASTELFRANCO VENETO
COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO ********** Allegato sub A alla deliberazione C.C. n. 70 del 26 maggio 2003 REGOLAMENTO COMUNALE PER L EROGAZIONE DEGLI INTERVENTI ECONOMICI NEL CAMPO DEI SERVIZI SOCIALI Premessa
DettagliCorso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi
Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi La sicurezza sui luoghi di lavoro Il testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro Ing. Luca Magnelli Firenze 19 ottobre 2010 D.Lgs. 9 Aprile 2008 n.
DettagliCapitolo II. La forma del valore. 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore.
Capitolo II La forma del valore 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore. I beni nascono come valori d uso: nel loro divenire merci acquisiscono anche un valore (di scambio).
DettagliOggetto: Richiesta di autorizzazione e finanziamento per la realizzazione di una Unità Mobile Multilogistica Introduzione
Modena, 22 febbraio 2007 Gruppo comunale volontari di protezione civile del comune di Modena c.a. Direttivo Oggetto: Richiesta di autorizzazione e finanziamento per la realizzazione di una Unità Mobile
DettagliSW Legge 28/98 Sommario
SW Legge 28/98 Questo documento rappresenta una breve guida per la redazione di un progetto attraverso il software fornito dalla Regione Emilia Romagna. Sommario 1. Richiedenti...2 1.1. Inserimento di
DettagliREGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELLA SALA CONSILIARE E SALE ATTIGUE NONCHE DELLA SALA GRUPPI CONSILIARI
REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELLA SALA CONSILIARE E SALE ATTIGUE NONCHE DELLA SALA GRUPPI CONSILIARI 1 ART. 1 - Il presente Regolamento disciplina l uso delle seguenti Sale Comunali: - Sala Consiliare e
DettagliApprofondimenti normativi sulla Firma dello studente nei verbali d esame
Approfondimenti normativi sulla Firma dello studente nei verbali d esame Redatto da: Giorgio Gagliardi (KION Spa) Verificato da: Approvato da: Giorgio Gagliardi (KION Spa) Distribuito a: AAl Alessandro
DettagliComune. di Borgo a Mozzano GUIDA ALLA PRESENTAZIONE ON LINE DI PRATICHE SUAP [2013]
Comune di Borgo a Mozzano GUIDA ALLA PRESENTAZIONE ON LINE DI PRATICHE SUAP [2013] - 1 - PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE È PREVISTO L OBBLIGO DI PRESENTAZIONE DI TUTTE LE PRATICHE E LORO INTEGRAZIONE ESCLUSIVAMENTE
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato GRILLINI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3384 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato GRILLINI Disposizioni per la formazione delle figure professionali di esperto in educazione
Dettagli5 per mille al volontariato 2007
Indice COORDINAMENTO REGIONALE DEI CENTRI DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO DELLA LOMBARDIA 5 per mille al volontariato 2007 Inquadramento Come funziona Beneficiari Come le OdV possono accedere 1. Iscrizione
DettagliCONFERIMENTO DEL TFR NUOVE ASSUNZIONI
Spett.le DITTA/ SOCIETÀ CIRCOLARE N. CL 13/2008 Come comunicato con la circolare CC 02/2006, Vi rinnoviamo la segnalazione che nella nuova veste del nostro sito internet www.studiosinergie.it, sono costantemente
DettagliL amministratore di sistema. di Michele Iaselli
L amministratore di sistema di Michele Iaselli Definizione L Amministratore di sistema viene definito dal provvedimento dell Autorità Garante del 27 novembre 2008 come una figura professionale destinata
DettagliRegistro Nazionale Professionale delle Imprese Idrauliche ed Elettriche
Premessa al REGOLAMENTO Il 22 novembre 2014 le Associazioni A.B.I., A.C.T.I.F., AFI. GE., AFI.T., A.I.M.I., L.A.A. e U.P.I.L.G., hanno dato vita al Registro Nazionale Professionale delle, Associazione
DettagliGAS GASIA gruppo di lavoro GAST PROGETTO RIO MEOLETTO
GAS GASIA gruppo di lavoro GAST PROGETTO RIO MEOLETTO La nostra idea Partendo da un nucleo ridotto di aderenti al Gas, abbiamo pensato di cambiare ruolo: da semplici consumatori solidali a imprenditori
DettagliD. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di
DettagliChe differenza c è tra una richiesta XML ed una domanda XML? (pag. 4)
FAQ INVIO DOMANDE CIGO CON FLUSSO XML Cosa serve per inviare una domanda CIGO con il flusso XML? (pag. 2) Come si prepara una domanda in formato XML? (pag. 3) Che differenza c è tra una richiesta XML ed
DettagliMatrice Excel Calcolo rata con DURATA DEL FINANZIAMENTO determinata dall'utente
Matrice Excel Calcolo rata con DURATA DEL FINANZIAMENTO determinata dall'utente L'acquisto di un immobile comporta un impegno finanziario notevole e non sempre è possibile disporre della somma di denaro
DettagliIndice di rischio globale
Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario
DettagliMatrice Excel Calcolo rata con IMPORTO DEL FINANZIAMENTO determinato dall'utente
Matrice Excel Calcolo rata con IMPORTO DEL FINANZIAMENTO determinato dall'utente L'acquisto di un immobile comporta un impegno finanziario notevole e non sempre è possibile disporre della somma di denaro
DettagliDipartimento Salute e Sicurezza LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER I LAVORATORI QUALCHE UTILE SUGGERIMENTO PER GLI RLS E RLST
Dipartimento Salute e Sicurezza LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER I LAVORATORI QUALCHE UTILE SUGGERIMENTO PER GLI RLS E RLST 1 Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti (art.37 d.lgs.81/08) 1. Il
Dettagli1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia.
Nuovo testo della Legge n. 184 del 1983 Diritto del minore ad una famiglia come modificata dalla legge del 28/3/2001 n. 149 TITOLO I Principi generali Art. 1 1. Il minore ha diritto di crescere ed essere
DettagliPremesso. convengono quanto segue
Le Regioni e Province Autonome Premesso a) che in data 14 febbraio 2006 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 37 l Accordo, siglato in Conferenza Stato-Regioni, attuativo dell art.2, commi 2 e
DettagliPROVINCIA DI PORDENONE Servizio Politiche del Lavoro
PROVINCIA DI PORDENONE Servizio Politiche del Lavoro IL COLLOCAMENTO DISABILI ex lege 68/1999 Parlare di COLLOCAMENTO MIRATO non significa che non vi sia più obbligo da parte dei datori di lavoro di assumere
Dettagliproposta di legge n. 15
REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA proposta di legge n. 15 a iniziativa dei Consiglieri Massi, Marinelli, D Anna, Natali presentata in data 5 luglio 2010 DISCIPLINA DELL ATTIVITÀ DI TATUAGGIO E PIERCING
DettagliFormazione dei dirigenti 16 ore
Formazione dei dirigenti 16 ore SINTESI Nuovo Accordo Stato Regioni sulla formazione per la sicurezza Si è concluso il 21/12/2011 l iter che ha portato alla pubblicazione l accordo Stato Regioni per la
DettagliCITTA DI OMEGNA Provincia del Verbano-Cusio-Ossola
CITTA DI OMEGNA Provincia del Verbano-Cusio-Ossola REGOLAMENTO PER L AGEVOLAZIONE DELLE NUOVE ATTIVITA IMPRENDITORIALI E DI LAVORO AUTONOMO (Aggiornato alla Deliberazione di CC nr. 45 del 29/04/2010) INDICE
DettagliREGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE
5 ALLEGATO A Criteri e modalità di istituzione, autorizzazione e gestione delle Zone per l allenamento e l addestramento dei cani e per le gare e le prove cinofile (ZAC) (art. 33, l.r. 7/1995) Principi
DettagliGESTIONE DELEGA F24. Gestione tabelle generali Anagrafica di Studio:
GESTIONE DELEGA F24 Gestione tabelle generali Anagrafica di Studio: Nel folder 2_altri dati presente all interno dell anagrafica dello Studio, selezionando il tasto funzione a lato del campo Banca d appoggio
DettagliCONTRATTO DI SVILUPPO SOFTWARE (MODELLO CONTRATTUALE SUGGERITO DALL ANASIN) Azienda ) si obbliga a fornire al Cliente ai termini e
CONTRATTO DI SVILUPPO SOFTWARE (MODELLO CONTRATTUALE SUGGERITO DALL ANASIN)... (Ragione sociale dell Azienda) Nominativo del Cliente Indirizzo 1) Fornitura. La... (qui di seguito denominata Azienda ) si
DettagliSistema Informativo Territoriale (SIT)
Agenda 21 locale comunica solo con carta ecologica L Amministrazione Comunale di Cesano Maderno presenta il Sistema Informativo Territoriale (SIT) il SIT è un progetto Agenda 21 locale Le novità illustrate
DettagliGUIDA ALLA PROMOZIONE SUL SITO
GUIDA ALLA PROMOZIONE SUL SITO Introduzione L attività di promozione è un momento molto importante per la crescita dell organismo. Specialmente nella fase iniziale, dove maggiore è il peso della concorrenza,
DettagliLINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA
LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI
DettagliAl Presidente del Collegio Geometri e Geometri laureati della Provincia di xxx. Al Responsabile dell Area Governo del Territorio del Comune di xxx
DIREZIONE GENERALE PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE E NEGOZIATA, INTESE. RELAZIONI EUROPEE E RELAZIONI SERVIZIO AFFARI GENERALI, GIURIDICI E PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA INTERNAZIONALI IL RESPONSABILE GIOVANNI
Dettagliaggiorna le disposizioni per gli accertamenti documentali sugli impianti di utenza NUOVI (di nuova installazione);
FEBBRAIO 2014 Il 6 febbraio 2014 l Autorità per l Energia Elettrica e il Gas (AEEG) ha emanato e pubblicato sul proprio sito la Delibera n. 40/2014/R/gas, Disposizioni in materia di accertamenti della
DettagliCOMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna
COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DI LOCALI E SALE COMUNALI Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 110 del 23/12/2003. Modificato con Deliberazione
DettagliServizio Idrico Integrato
Servizio Idrico Integrato Regolamento fondo fughe acqua Giugno 2014 Indice Art. 1 - Oggetto e ambito di applicazione... 3 Art. 2 - Validità del Regolamento... 3 Art. 3 - Costituzione del fondo e modalità
DettagliCONTRATTO DI VENDITA (CON RISERVA DELLA PROPRIETA') DI APPARECCHIATURE PER L ELABORAZIONE ELETTRONICA DEI DATI
Ent 1 CONTRATTO DI VENDITA (CON RISERVA DELLA PROPRIETA') DI APPARECCHIATURE PER L ELABORAZIONE ELETTRONICA DEI DATI... (Ragione Sociale dell Azienda) 1) Compravendita. La... (qui di seguito denominata
DettagliRIDURRE I COSTI ENERGETICI!
Otto sono le azioni indipendenti per raggiungere un unico obiettivo: RIDURRE I COSTI ENERGETICI! www.consulenzaenergetica.it 1 Controllo fatture Per gli utenti che sono o meno nel mercato libero il controllo
DettagliPiaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa
Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.
DettagliPunto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria
Punto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria Autorizzazione all acquisto e alla disposizione di azioni proprie. Delibere inerenti e conseguenti. 863 Relazione del Consiglio di Gestione sul punto
DettagliParere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.
Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito
Dettagli